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#leggende
klimt7 · 3 months
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Vivana
( ninfa dei boschi - trentino )
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furiarossa · 5 months
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Depliant pubblicitario-informativo della Titanika™, l'astronave da crociera più grande della Via Lattea! Non siete curiosi?
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gregor-samsung · 2 years
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“ Un giorno, il giovane re Artù fu catturato e imprigionato dal sovrano di un regno vicino. Mosso a compassione dalla gioia di vivere del giovane, piuttosto che ucciderlo, gli offrì la libertà, a patto, però, che rispondesse a un quesito molto difficile: Cosa vogliono veramente le donne? Artù, tornato al suo regno, iniziò a interrogare chiunque: la principessa, le prostitute, i sacerdoti, i saggi, le damigelle di corte e via dicendo, ma nessuno seppe dargli una risposta soddisfacente. Ciò che la maggior parte delle persone gli suggeriva era di consultare una vecchia strega. La vecchia strega accettò di rispondere alla domanda solo al patto di ottenere la mano di Gawain, il più nobile dei cavalieri della Tavola rotonda, nonché migliore amico di Artù! Il giovane Artù provò orrore a quella prospettiva: la strega aveva una gobba a uncino, era orrenda, aveva un solo dente e puzzava di acqua di fogna, ma Gawain, venuto al corrente della proposta, disse ad Artù che nessun sacrificio era troppo grande per salvare la vita del suo re e la Tavola rotonda, e che quindi avrebbe accettato, di buon grado, di sposare la strega. Il matrimonio fu pertanto celebrato, e la strega finalmente rispose alla domanda: "Ciò che una donna vuole veramente è: essere padrona della propria vita". Tutti concordarono sul fatto che dalla bocca della strega era uscita senz'altro una grande verità e che sicuramente la vita di Artù sarebbe stata risparmiata. Ma che matrimonio avrebbero avuto Gawain e la strega? Gawain si comportava come sempre, gentile e cortese. La strega al contrario esibì le sue peggiori maniere... mangiava con le mani e ruttava mettendo tutti a disagio. La prima notte di nozze era vicina, e Gawain si preparava a trascorrere una nottata orribile, ma prese il coraggio a due mani, entrò nella camera da letto e... che razza di vista lo attendeva! Dinnanzi a lui, discinta, sul talamo nuziale, giaceva semplicemente la più bella donna che avesse mai visto! Gawain rimase allibito, e chiese alla strega cosa le fosse accaduto. La strega rispose che era stato talmente galante con lei quando si trovava nella sua forma repellente, che aveva deciso di mostrarglisi nel suo altro aspetto, e che per la metà del tempo sarebbe rimasta così, mentre per l'altra metà, sarebbe tornata la vecchiaccia orribile di prima. A questo punto la strega chiese a Gawain quale dei due aspetti avrebbe voluto che ella assumesse di giorno e... quale di notte. Gawain iniziò a pensare all'alternativa che gli si prospettava: una donna meravigliosa al suo fianco durante il giorno, quando era con i suoi amici, e una stregaccia orripilante la notte? O forse la compagnia della stregaccia di giorno e una fanciulla incantevole di notte, con cui dividere i momenti di intimità. Il nobile Gawain disse alla strega che avrebbe lasciato a lei la facoltà di decidere per se stessa. Sentendo ciò, la strega gli sorrise, e gli annunciò che sarebbe rimasta bellissima per tutto il tempo, proprio perché Gawain l'aveva rispettata, e l'aveva lasciata essere padrona di se stessa! “
Valeria Parrella, Ciao maschio - con una conversazione con Lella Costa, Bompiani (collana AsSaggi di narrativa), 2009¹; pp. 75-78.
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Eoghan The Bard 🌿
seconda parte
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victorianrob · 9 months
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Draghi!
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lemurinviaggio · 11 months
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Garello, cavaliere di re Artù, sconosciuto ai più
A Castel Roncolo ci siamo imbattuti in un valoroso cavaliere di re Artù praticamente sconosciuto. Una delle rarissime testimonianze del suo racconto si trova proprio a Bolzano...
Quanti conoscono la storia di Garello di Villafiorita, eroe della saga di re Artù? Ne fa menzione un racconto risalente al XIII secolo, che abbiamo ripercorso a Castel Roncolo (Bolzano).All’interno del castello infatti, una sala contiene l’unica trasposizione pittorica esistente; anticamente era costituita da una ventina di scene affrescate, tre di queste sono andate perdute a causa di un crollo,…
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L'Araba Fenice
Si tratta di un ucello mitologico il cui nome deriva dal greco “Φοῖνιξ” termine che significa “rosso” colore riconducibile al fuoco e alla leggenda che vede rinascere la fenice dalle fiamme purificatrici.Secondo la leggenda dalle ceneri emerge un uovo che,grazie al calore dei raggi solari,cresce molto rapidamente facendo nascere la nuova fenice nel giro di tre giorni.Ma la storia di questo uccello è sempre la stessa,non può sfuggire al proprio destino,morire per essere liberata e risorgere dalle proprie ceneri.
Il suo significato è associato alla morte-rinascita.Si dice infatti che la fenice risorga dalle proprie ceneri e da sempre le si attribuiscono grande forza e alle sue lacrime addirittura capacità curative,riuscendo poi a controllare il fuoco,essa era quasi indistruttibile.
Sta a simboleggiare la capacità di rialzarsi dopo le fasi di difficoltà,i fallimenti,le cadute.Abilità tipica delle persone resilienti termine che indica la capacità di fronteggiare avvenimenti traumatici in maniera positiva,non lasciarsi abbattere dalle difficoltà della vita ma reagire più forti di prima.
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A 40 anni Franz Kafka (1883-1924), che non si è mai sposato e non aveva figli, passeggiava per il parco di Berlino quando incontrò una bambina che piangeva perché aveva perso la sua bambola preferita. Lei e Kafka cercarono la bambola senza successo.
Kafka le disse di incontrarlo lì il giorno dopo e loro sarebbero tornati a cercarla.
Il giorno dopo, quando non avevano ancora trovato la bambola, Kafka diede alla bambina una lettera "scritta" dalla bambola che diceva: "per favore non piangere. Ho fatto un viaggio per vedere il mondo. Ti scriverò delle mie avventure."
Così iniziò una storia che proseguì fino alla fine della vita di Kafka.
Durante i loro incontri Kafka leggeva le lettere della bambola accuratamente scritte con avventure e conversazioni che la bambina trovava adorabili.
Infine, Kafka le riportò la bambola (ne comprò una) che era tornata a Berlino.
"Non assomiglia affatto alla mia bambola", disse la bambina.
Kafka le consegnò un'altra lettera in cui la bambola scriveva: "i miei viaggi, mi hanno cambiato". La bambina abbracciò la nuova bambola e la portò tutta felice a casa.
Un anno dopo Kafka morì.
Molti anni dopo, la bambina oramai adulta trovò una letterina dentro la bambola. Nella minuscola lettera firmata da Kafka c‘era scritto:
"tutto ciò che ami probabilmente andrà perduto, ma alla fine l'amore tornerà in un altro modo."
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suamy-inoue · 1 year
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"Gli occhi di un gatto sono finestre che ci permettono di vedere dentro un altro mondo"
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anemonaee · 1 year
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È una dimora a forma di boschetto circolare Accanto ad una collina, Dove i rami raccontano Strane leggende sul Male
Howard Phillips Lovecraft
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queenforeverblog · 2 years
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Come non parlare anche dell'altra #Regina ora che sono entrambe diventate #leggende! #queen4everblog #queen #thequeen #freddiemercury #Elisabetta https://www.instagram.com/p/CiS9Xtxszp2/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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jacopocioni · 2 years
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Viaggio alle origini del Vinsanto
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Le origini del Vinsanto sono leggendarie, e varie sono le versioni che, di luogo in luogo, si narrano. Si racconta che, agli inizi del Cristianesimo, questo vino sia stato ritenuto particolarmente puro, tanto da rivelarsi adatto al rito della Messa e, pertanto, Santo. Nel senese invece si narra che, nel 1348, quando scoppiò in città un’epidemia di peste, un frate somministrasse questo vino da messa ai moribondi che trovavano sollievo nel berlo; da questo si diffuse la convinzione che questo vino avesse proprietà miracolose e venne chiamato vinsanto. Ancora, a Firenze si dice che nel 1439, durante il Concilio indetto da Eugenio IV per discutere dell’unione tra la chiesa occidentale e quella orientale, fosse presente il vescovo di Nicea, il Cardinal Bessarione che, assaggiando questo vino, esclamò: "Ma questo è Xantos!", intendendo che si trattava di un vino prodotto nell’isola di Xantos. Ma a Firenze, si sa, storpiare le parole è un vero e proprio mestiere: da Xantos a Santus e poi a Santo passò meno del tempo che il Cardinale aveva impiegato a pronunciare quelle parole.
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Ancora, il ciclo produttivo del vinsanto era basato attorno alle feste religiose più importanti: chi lo faceva per i Santi, chi per Natale, chi per Pasqua, ma sempre comunque in odor di santità. L’origine meno curiosa è forse quella più probabile: questo vino veniva usato per la messa.
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Il vinsanto veniva prodotto utilizzando i migliori grappoli, che venivano fatti appassire su delle stuoie o appesi a dei ganci. Una volta che le uve erano appassite, venivano pigiate ed il mosto veniva trasferito nei caratelli di legno, da cui si era appena tolto il vinsanto prodotto l’anno precedente. In questo modo i sentori presenti nel caratello enfatizzavano il profumo del vinsanto che si stava per produrre. I caratelli venivano poi sigillati e collocati in un luogo soggetto a forti escursioni termiche, che si riteneva giovassero alla fermentazione del vino; l’invecchiamento era di circa tre anni, ma in alcuni casi il caratello veniva aperto anche dopo dieci anni. Ogni 100 kg. di uva raccolta si ricavano circa 25 litri di vinsanto.
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La lunga e complessa lavorazione delle uve per ottenere il Vinsanto era all’epoca estremamente onerosa; per questo era un vino destinato alle classi più agiate, che desideravano prodotti esclusivi che si distinguessero dai vini “garbi”, come venivano definiti nel Cinquecento i vini asciutti e di diffusione popolare. Il Vinsanto è un tipo di vino da dessert, può essere sia del tipo amabile che secco; gli abbinamenti suggeriti sono con la pasticceria secca, con la pasta frolla e, ovviamente, con i cantuccini.
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Gabriella Bazzani Read the full article
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ecoamerica · 14 days
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youtube
Watch the American Climate Leadership Awards 2024 now: https://youtu.be/bWiW4Rp8vF0?feature=shared
The American Climate Leadership Awards 2024 broadcast recording is now available on ecoAmerica's YouTube channel for viewers to be inspired by active climate leaders. Watch to find out which finalist received the $50,000 grand prize! Hosted by Vanessa Hauc and featuring Bill McKibben and Katharine Hayhoe!
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furiarossa · 5 months
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Attenzione! A partire dal’11 Luglio ci sono state segnalate diverse aperture inaspettate di portali  extradimensionali sia all’interno che all’esterno dello Spazioporto. Vi consigliamo di esercitare il massimo grado di cautela che riuscite a mantenere senza procurarv ilesioni fisiche o mentali.
Il pericolo è reale, ma non temete: ci pensa il DRICE! Vi assicuriamo che la squadra dei Pop Busters ha raddoppiato gli sforzi nel cercare di stanare ed eliminare la possibile causa di questi squarci nello spazio-tempo, e il nostro team è già al lavoro per chiudere le aperture indesiderate sulla nostra realtà.
Perciò non c’è nulla da temere!
Ma, come si riconosce un portale extradimensionale? Come fate ad essere al sicuro?
Scoprite questo, e molto altro ancora, nel nuovo, fantasmagorico e divertente capitolo de "Lo Spazioporto". Non perdetevelo!
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extenebrisonline · 2 years
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Capolavoro assoluto della letteratura gotica, Dracula è uno di quelle rare opere che riescono a stravolgere i dettami del loro tempo per crearne dei nuovi, più efficienti e duraturi. Basato su approfondite ricerche di carattere storico e folkloristico, racconta la storia di Jonathan Harker e di altri sei personaggi alle prese con una creatura tanto misteriosa quanto malvagia: il Conte Dracula. 
Ispirato dalla figura realmente esistita di Vlad III, voivoda di Valacchia detto Tepes - Impalatore - per la sua abitudine di impalare i dissidenti e i nemici, Dracula racchiude in sé quell'essenza crudele e sensuale che è propria del vampiro, già affrontata in passato da autori come Le Fanu e Polidori senza però quel piglio scientifico e storico che caratterizza il lavoro di Stoker. Nell'opera non mancano infatti citazioni alle teorie scientifiche dell'epoca, con diversi riferimenti ad autorità mediche dell'Ottocento quali, ad esempio, Charcot e Lombroso. Fondamentale ai fini della trama è anche il ruolo dell'ipnotismo, tecnica derivata dagli studi settecenteschi di Mesmer. 
La storia è raccontata attraverso l'inusuale tecnica del romanzo epistolare, che viene gestita magistralmente: gli incastri sono perfetti e le diverse voci narranti attanagliano il lettore in un crescente vortice di tensione. Fondamentale è il ruolo delle descrizioni, concepite da Stoker per regalare a chi legge un costante senso di mistero e di suspense. Splendide descrizioni dei paesaggi naturalistici della Transilvania si alternano a scrupolosi ritratti degli ambienti legati alla quotidianità vissuta dall’alta borghesia che popolava l’Inghilterra vittoriana. Il risultato è un atmosfera cupa, sinistra, terribilmente magnetica. 
Ogni personaggio, pur non essendo descritto dal punto di vista somatico, è caratterizzato nei minimi dettagli ed ha una propria voce che lo distingue in maniera netta e inequivocabile dagli altri: l’esempio tipico è quello del medico Abraham Van Helsing che, da straniero, si esprime in un linguaggio spesso sgrammaticato. Un romanzo che tutti gli appassionati di horror dovrebbero leggere almeno una volta nella vita. 
 ⭐⭐⭐⭐⭐  
 Link per l'acquisto: https://amzn.to/3ztEFGa
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Eoghan The Bard 🍄⛰️🌿
Il mio viaggio è appena cominciato ma spero anche quello di ognuno di voi sia appena cominciato
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italiadavivere · 2 years
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Miti e leggende: la storia di Elena e Claudia Colla, rinchiuse nelle segrete di un castello piacentino
Miti e leggende: la storia di Elena e Claudia Colla, rinchiuse nelle segrete di un castello piacentino
Le casate nobiliari, con i loro castelli, le loro dimore, hanno caratterizzato per epoche intere la storia della nostra Italia da Vivere. Ed è naturale quindi, in Regioni dove i duchi e i marchesi e le nobildonne dominavano la scena, che ci siano fatti di vita vissuta che si intrecciano con leggende e fantasia pura. Spesso poi la storia e il fascino della leggenda si intrecciano ahimè con la…
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