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#libri emozionanti
alessaless · 1 year
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Smettila di stare male per chi sta bene senza di te.
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the-bubble-girl · 9 months
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“Se fosse sola, forse soccomberebbe; una donna non deve essere sola in una società e in un’epoca come quella in cui viviamo, in cui non si osa risparmiare i deboli ma li si calpesta, e una debole donna che sia caduta viene spinta sotto le ruote, quindi, dato che vedo tanti deboli calpestati, dubito molto della sincerità di quel che viene chiamato progresso e civiltà. Io ritengo davvero che la civiltà, anche nella nostra epoca, sia solo del genere che è basato sulla umanità vera.
-Vincent Van Gogh, tratto dal libro "Lettera a Theo"
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sirius-lux · 4 months
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Un giorno una bambina chiese alla maestra cosa fossero gli abbracci.
La maestra sorrise e gli rispose:
"un abbraccio è quando stringi forte una persona, perché le vuoi bene o perché la vedi giù di morale e in quel momento vuoi fargli sentire il tuo affetto."
Dopo scuola la bambina corse subito da suo padre e gli diede un forte abbraccio.
Il padre, perplesso, le chiese come mai di tale gesto.
La bambina lo guardò con gli occhi lucidi e gli rispose:
"perché da quando la mamma non c'è più hai smesso di sorridere..."
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costancen · 2 years
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Quest'immagine rappresenta da sempre il mio concetto di serenità. Non scoprirsi soli attraverso la lettura e il confronto con pensieri, storie e mondi altrui è forse una delle esperienze più belle che l'uomo possa fare nel corso della sua esistenza. La relazione con l'altro avviene anche così.
•Costancen
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ilmondodishioren · 11 months
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Ritorno a Breuddwyd, nuova recensione.
Buon lunedì, come vi avevo annunciato, arriveranno alcune valutazioni per cui vi prego di portare pazienza e se non vi interessa, di andare oltre e poi ritornare perché mi manchereste terribilmente. >_< ♥Comunque, bando alle ciance ed eccovi la recensione a cura del blog Romantic Fairies che ringrazio con tutto il cuore. Forse non lo sapete, ma Ritorno a Breuddwyd è un tomo di 600 pagine, per cui…
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canterai · 2 years
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Comment pourrais-je être à même de dire ce que je sens? Sentir c'est une chose, exprimer c'est bien une autre!... Quelle langue trouverais-je qui pût rendre mes sentiments dans la vivacité de leur couleur, dans la charme de leurs espérances, dans la sombre de leur tristesse?
— Matilde Manzoni; Journal
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micro961 · 4 months
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Stefano Napolitano - Il singolo d’esordio è “Cadendo”
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Una profonda crisi esistenziale, un testo del passatoe la sua personale rinascita artistica
Nel giro di due anni escono tre libri, una web series e questo primo singolo un po' controcorrente, specialmente in un momento critico in cui la musica delle nuove generazioni sembra aver preso la strada del pettegolezzo, dell’estetica peggiore e del gossip. Stefano Napolitano pubblica “Cadendo”, esordio con un brano dalle atmosfere wave/dark, dal sottofondo velato di elettronica, firmato dalla collaborazione con il producer di Alex Gaydou:
«Una canzone che inizialmente nacque come testo nel 1993 a seguito del ricordo di una profonda crisi esistenziale vissuta anni prima. Venne successivamente inserita nel primo libro “Pensieri di seconda scelta” uscito nel 2021. Nel 2003 compongo la parte musicale. Ricordo un giorno di essermi trovato da solo in casa ad ascoltare il cd di un gruppo milanese La Sintesi dal titolo “Un curioso caso”. Lo ascoltai ripetutamente per diverse ore e, a un certo punto, sentii arrivarmi in testa l’ispirazione. Spensi lo stereo di colpo, abbracciai la mia chitarra e cominciai ad eseguire un giro di accordi un po' inconsueti con una melodia articolata che mi arrivò all’improvviso. Mi ricordai di quel testo scritto dieci anni prima e, straordinariamente, mi accorsi che quella melodia era perfetta per quelle parole. La registrai su un nastro e poi lo conservai in un baule insieme al resto delle cose che scrivevo. Passarono altri due decenni». Stefano Napolitano
Stefano Napolitano nasce a Torino il 15 febbraio del 1966.A 18 anni lavora presso un’agenzia pubblicitaria che si occupa di sondaggi per l’allora nascente Mediaset. Comincia a scrivere articoli musicali e culturali per alcune testate giornalistiche della sua città. Nel 1998 Giorgio Gaber gli concede un’intervista presso il Teatro Alfieri di Torino un’esperienza che descrive tra le più emozionanti della sua vita. Poi è la volta di Morgan e dei Bluvertigo, di Nicolò Fabi, dei comici della rassegna Zelig come Giobbe Covatta, Paolo Hendel e Raul Cremona fino ad arrivare a Valerio Liboni, Alberto Fortis, Johnson dei Righeira, Natalino Balasso, Walter Rolfo e il mago Alexander. Dopo un’esperienza con Publitalia, nel 2000 decide di abbandonare definitivamente l’ambiente perché nocivo e troppo politicizzato.Nel 2021 con la pubblicazione del suo primo libro “Pensieri di seconda scelta”, una raccolta di brani sull’amore, la vita e la morte.L’anno successivo pubblica una web series dal titolo “A Real and Reactionary Resurrection” che fa da ponte all’uscita del suo nuovo libro “Lucifero si racconta” scatenando una serie di reazioni sul web al punto che nell’aprile del 2023 conduce insieme ad Ivana Posti un programma su GRP, emittente televisiva torinese, che porta il titolo omonimo del libro, per spiegare le motivazioni che lo hanno spinto a scrivere quell’opera. Durante la programmazione delle 4 puntate vengono invitati giornalisti del calibro di Anna Tamburini Torre e scrittori come Laura Fezia, oltre ad attori e pensatori.È stato ospite fisso per un anno, tutti i mercoledì mattina, nel programma di Wlady Tallini “Cosa succede” trasmesso da Primantenna Tv nel quale recitava alcune sue poesie partecipando anche come opinionista sui fatti del giorno.In questo 2023 esce il suo terzo lavoro letterario dal titolo “Inseguendo L’aura” e il 1 dicembre 2023 viene pubblicato il suo primo singolo dal titolo “Cadendo” il cui testo era già presente nel primo libro “Pensieri di seconda scelta” (2021).
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ascoltalapoesia · 6 months
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L’importanza della lettura: un viaggio attraverso i libri
La lettura è un’attività che ha il potere di arricchire la nostra vita in molti modi. Non solo ci permette di acquisire nuove conoscenze e competenze, ma ci offre anche l’opportunità di esplorare mondi diversi, di vivere avventure emozionanti e di comprendere meglio noi stessi e gli altri.
Viaggiare attraverso i libri
I libri sono come portali che ci permettono di viaggiare in luoghi lontani, in tempi passati o futuri, o addirittura in mondi fantastici. Attraverso la lettura, possiamo vivere avventure emozionanti, risolvere misteri intricati, innamorarci di personaggi affascinanti e molto altro ancora. Ogni libro che leggiamo ci offre un’esperienza unica e irripetibile.
La lettura come strumento di apprendimento
Oltre ad essere una fonte di divertimento, la lettura è anche uno strumento prezioso per l’apprendimento. I libri possono insegnarci molto su vari argomenti, dalla storia alla scienza, dalla filosofia alla psicologia. Inoltre, la lettura può aiutarci a sviluppare competenze importanti come il pensiero critico, la capacità di concentrarsi e l’empatia.
La lettura per il benessere mentale
La lettura ha anche benefici per la nostra salute mentale. Può aiutarci a rilassarci, a ridurre lo stress e l’ansia, a migliorare il nostro umore e a dormire meglio. Inoltre, leggere regolarmente può aiutare a mantenere la mente agile e a prevenire il declino cognitivo legato all’età.
Conclusione
In conclusione, la lettura è un’attività preziosa che può arricchire la nostra vita in molti modi. Che tu preferisca i romanzi, le biografie, i libri di saggistica o i fumetti, c’è un libro là fuori che aspetta solo di essere letto da te. Quindi prendi un libro, mettiti comodo e inizia il tuo viaggio attraverso le parole.
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alessaless · 1 year
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DIECI CONSIGLI ELEMENTARI SULLO SCRIVERE
1. È importante rileggersi. Curiosamente, mi pare che non sia un comportamento diffuso; al contrario, molte persone evitano accuratamente di rileggere quello che hanno scritto. Ricevo spesso dattiloscritti accompagnati da frasi del tipo: «Caro Mozzi, ho appena finito di scrivere il mio romanzo e mi permetto di inviarglielo», eccetera. Questo non va bene. Bisogna diventare buoni lettori di sé stessi. La prima regola è: leggere qualche frase, o un capoverso, poi fermarsi e farsi un po’ di domande: fin qui va bene? ho detto tutto o ho dimenticato qualcosa? è tutto chiaro? ci sono particolari mancanti?
2. È importante essere avvincenti. Il primo desiderio di chi scrive è di essere letto: di essere letto tutto, fino in fondo, appassionatamente. Quindi un racconto o un romanzo deve essere innanzitutto avvincente. Come facciamo a capire se quello che abbiamo scritto è avvincente? Prendiamo dalla nostra libreria i dieci libri che consideriamo più avvincenti. Rileggiamoli, o almeno sfogliamoli, rileggiamo le pagine più emozionanti. Domandiamoci: che cos’è che rende così avvincenti questi libri (o queste pagine)? Poi leggiamo i nostri scritti, e facciamoci la stessa domanda.
3. La narrazione è soprattutto cose e fatti. Spesso ciò che ci spinge a scrivere è un sentimento (o un’emozione). Noi vorremmo che chi legge rivivesse quel sentimento. Questo è giusto. È ingenuo, però, credere che basti parlare di quel sentimento – o addirittura: credere che basti nominarlo – perché il lettore ne diventi partecipe. Sentimenti ed emozioni nascono da situazioni, avvenimenti, fatti, cose, ambienti, paesaggi, viaggi, oggetti, parole dette o sentite, sogni, visioni. Se vogliamo che lo stesso sentimento si produca in chi legge, dobbiamo raccontare situazioni, avvenimenti, fatti, cose, ambienti eccetera. Se ogni volta che mangio una granita al caffè al Tazza d’Oro di Roma (due passi dal Pantheon) mi commuovo, non devo parlare della mia commozione: devo descrivere quella specifica cosa che in quella specifica granita al caffè mi commuove.
4. Raccontare è far vedere. Succede a tutti, nel leggere un libro appassionante, di vedere con gli occhi della mente ciò che viene raccontato: come se un film venisse proiettato davanti ai nostri occhi. Mentre scriviamo dobbiamo domandarci continuamente: che cosa sto facendo vedere al lettore, in questo momento? Se in un certo momento non stiamo facendo vedere niente al lettore, ecco: è come se gli presentassimo uno schermo tutto nero (che, per carità, si può fare ed è pure stato fatto; ma è un’impresa difficilissima).
5. La narrazione è fatta di scene e inquadrature. Esattamente come i film, una narrazione consiste di un certo numero di scene e di inquadrature (quanto dico vale anche per le narrazioni scritte ben prima che il cinema fosse inventato: intendo Omero, il Genesi, i Vangeli, Virgilio, eccetera, Balzac, Manzoni, eccetera). Mentre raccontiamo dobbiamo avere bene presente quando finisce una scena o un’inquadratura e ne comincia un’altra. Un trucco utile è questo: suddividiamo il nostro testo in scene, e diamo a ciascuna un titolo che sintetizzi l’azione che in vi si svolge. Se saremo in difficoltà a individuare l’azione, probabilmente quella è una scena male inventata, o non necessaria.
6. Chi racconta la storia? Non siamo noi a raccontare la storia. A raccontarla è un nostro fratello gemello, ma diverso: il Narratore. La cui visione del mondo, i cui gusti, le cui opinioni possono non coincidere con le nostre. Cerchiamo dunque di capire chi o cosa è, questo Narratore, desumendolo da ciò che abbiamo scritto; e poi ripercorriamo tutto il testo, controllando che a parlare (magari invisibilmente) sia sempre lui, e non noi.
7. Attenti alle anticipazioni. «Giorgio non sapeva ancora che, accettando l’invito di quella donna, si sarebbe messo nei guai…». È facile incontrare frasi così. Spesso si crede che con frasi così si aumenti la tensione e l’aspettativa. Non è vero: si ottiene l’effetto contrario. Ora io so che Giorgio, avendo accettato l’invito di quella donna, si metterà nei guai. Se non l’avessi saputo, se non avessi avuta questa anticipazione sulla storia, tutto per me – lettore – sarebbe stato più misterioso e avvincente. Certo: i romanzi dell’Ottocento sono pieni di anticipazioni. Ma l’Ottocento è finito da un pezzo.
8. Attenti al punto di vista. Se Giorgio mi racconta com’è andata tra lui e Giorgia, è evidente che conoscerò solo una metà della storia. Se invece a raccontare sarà Giorgia, conoscerò l’altra metà: e non è detto che i due pezzi coincidano, perché ognuno deforma la realtà secondo la sua percezione e il suo comodo. Così, quando facciamo raccontare la storia a un personaggio, o comunque la raccontiamo dal suo punto di vista, dobbiamo evitare di assumere, anche per un solo istante, il punto di vista d’un altro personaggio. Similmente, la storia raccontata da un personaggio può contenere solo quelle informazioni di cui quel personaggio può ragionevolmente essere in possesso. Infine: ricordiamoci che un personaggio, mentre ci racconta la sua storia, può anche mentire. (Certamente: si può far ruotare tra diversi personaggi il punto di vista. Prima, però, bisogna studiare attentissimamente Henry James).
9. I dialoghi, che difficili! È proprio difficile far parlare i personaggi. Una conversazione scritta che appaia “naturale” è in realtà molto diversa da una conversazione reale. Si possono seguire alcune piccole regole: a) scrivere solo quelle battute di dialogo che contengono informazioni nuove per il lettore, b) scrivere solo le battute che non possono essere previste dal lettore, c) sostituire, quando si può, una battuta con un gesto espressivo, d) usare nel dialogo, quando si può, frasi nominali, cioè senza il verbo.
10. Per ultimo metto un consiglio sull’iniziare: entrate subito in argomento. Evitate di prendere le cose alla larga (Manzoni nei «Promessi sposi» l’ha fatto: ma noi non siamo Manzoni), entrate subito in argomento, e chiamate le cose col loro nome. «Era una splendida giornata d’aprile. Un uomo aprì la finestra e si affacciò». Meglio: «Giorgio aprì la finestra e si affacciò. Era una splendida giornata d’aprile». Sembra che non cambi quasi niente, invece cambia tutto: anziché cominciare con la meteorologia, cominciamo con un personaggio (reso evidente dal nome) e con un gesto: aprire la finestra e affacciarsi; e in più facciamo capire che la narrazione è focalizzata – almeno in quel capitolo iniziale – su quel personaggio. (Per Giorgia quella potrebbe essere una bruttissima giornata d’aprile).
Giulio Mozzi - Dieci consigli elementari sullo scrivere
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personal-reporter · 1 year
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Torino che legge 2023
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Dal 20 al 23 aprile è il momento di Torino che legge, manifestazione ideata per celebrare la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore istituita dall’Unesco  il 23 aprile, organizzata dalla Città di Torino con le Biblioteche civiche, dal Forum del Libro, dal Salone Internazionale del Libro di Torino e dalle circoscrizioni cittadine, con il contributo di Fondazione CRT.  Giunta alla settima edizione, l’evento  coinvolge l'intera città, dal centro alle periferie, con  appuntamenti fra reading, incontri con l'autore e iniziative per grandi e piccini, realizzati tra biblioteche, librerie, scuole, case del quartiere, enti, associazioni e fondazioni, circoli, piazze, corsi, giardini e tram storico. Quest’anno, grazie all’impegno del Forum del Libro e del Comune di Napoli con il suo Patto per la lettura, l’evento raddoppia con Napoli che legge in programma dal 21 al 23 aprile, con un’anteprima il 19 insieme a Torino. Scintille urbane è il tema di questa edizione allargata per accendere una luce sui quartieri che stanno cambiando a partire dai libri e dalla lettura. Torino che legge celebra il centenario della nascita di Italo Calvino nella Biblioteca civica a lui intitolata con un'anteprima prevista per mercoledì 19 aprile alle 18, dal titolo Calvino nel tempo  di Silvio Perrella, accompagnata dalle letture di Stefania Giuliani tratte da Intervista impossibile a Calvino e da Insperati incontri. L'omaggio al grande scrittore ligure prosegue giovedì 20 aprile dalle 17.30 alle 19 sul tram storico blu, con un percorso lungo le vie del centro cittadino accompagnato dalle letture curate da Stefania Giuliani e eseguite dagli allievi della Scuola Operatori Doppiaggio e Spettacolo, in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi. Tra gli eventi speciali in calendario, l'anteprima del Festival Internazionale dell’Economia, progettato da Editori Laterza e diretto da Tito Boeri che torna a Torino con il tema Ripensare la globalizzazione, presenti l'economista Innocenzo Cipolletta e l'editore Giuseppe Laterza, previsto per  giovedì 20 aprile alle 17.30 alla Biblioteca civica Italo Calvino, in Lungo Dora Agrigento 94. In un gemellaggio con la Catalogna, anche a Torino libri e rose caratterizzano la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, ricordata sabato 22 aprile nelle librerie torinesi,  che dedicano le vetrine agli scrittori catalani e a Italo Calvino e dove, in cambio dell'acquisto di un libro tradotto dal catalano, si riceverà come omaggio una rosa offerta dalla Delegazione del Governo della Catalogna in Italia. Fra gli scrittori ospiti della manifestazione, ci saranno Alessandro Barbero, Fabio Geda, Margherita Oggero, Paola Cereda, Domenico Quirico, Massimo Tallone, Pino Pace, Matteo Saudino e Farian Sabahi. Molti istituti di ogni ordine e grado parteciperanno  giovedì 20 aprile all'iniziativa A scuola senza zaino,  dedicata alla lettura dentro e fuori la scuola, con incontri, riflessioni e letture ad alta voce sulle pagine divertenti ed emozionanti di Italo Calvino. Inoltre sarà lanciato il bando del concorso dedicato alle scuole Guardare e scrivere la città e, grazie al sostegno di Fondazione CRT, il centenario dedicato a Calvino si arricchisce anche delle storie dei ragazzi sulla città e sui loro quartieri allo scopo di realizzare una guida sentimentale di Torino, in cui far confluire i racconti, le fotografie e i filmati selezionati. Read the full article
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visionairemagazine · 1 year
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«Scrivo racconti e romanzi per passione, per necessità, perché non potrei fare altrimenti».
Due anni fa, durante il periodo della pandemia, Fandango Libri aveva chiesto a Michele Cocchi di parlare della reclusione e degli 𝙝𝙞𝙠𝙞𝙠𝙤𝙢𝙤𝙧𝙞, costretti all’isolamento già prima del covid.
Con la sua grande sensibilità ed esperienza che gli derivava dal lavoro con gli adolescenti aveva raccontato che:
«Noi ci siamo rifugiati perché qualcosa di terribilmente minaccioso ci ha costretto a fermarci, e di conseguenza ci domandiamo, adesso, se la vita di prima fosse davvero migliore di questa, se non fosse troppo frenetica, troppo centrata su una visione consumistica e individualistica dell’esistenza, congetturiamo su cambiamenti necessari, su un mondo più lento, più solidale, più generoso, più rispettoso dell’ambiente».
E ancora:
«Probabilmente domani, quando ci diranno che è tutto finito, noi ritorneremo alle nostre vite e ci dimenticheremo delle nostre riflessioni – è questo che in fondo vogliamo, no? Che molti di noi desiderano – e tutto ripartirà come prima. Ma per loro no, per loro, l’isolamento – quello necessario per fuggire il nemico invisibile – non finirà.
Perché sento il bisogno di parlare di questo? Mi domando. Forse perché non si tratta soltanto di parlare del mio lavoro stravolto, o di uno dei numerosi dolori che la mente può provare, ma di imparare qualcosa – qualcosa che può essere utile a tutti – da chi ha sofferto prima di noi».
É trascorso un mese da quando Michele Cocchi ci ha lasciato. FANDANGO e tutti noi continuiamo a ricordarlo nelle emozionanti storie e nei romanzi che ci ha regalato. ❤️
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano, Il Volo in concerto al Mediolanum Forum di Assago
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Milano, Il Volo in concerto al Mediolanum Forum di Assago.   Dopo lo straordinario successo del tour 2022 che è arrivato nelle principali città europee, in Canada, Nord America, Giappone e Australia e dopo l’uscita del nuovo singolo natalizio, cover del celebre brano “HAPPY XMAS (WAR IS OVER)” (Epic / Sony Music) di John Lennon e Yoko Ono (https://ILVOLO.lnk.to/HappyXmas_warisover), IL VOLO è tornato in Italia con tre emozionanti concerti nei palasport. Dopo Torino, questa sera sarà la volta del  Mediolanum Forum di Assago di Milano. Inoltre, il 24 dicembre, in esclusiva e in prima serata su Canale 5, andrà in onda l’imperdibile appuntamento “Il Volo – Natale a Gerusalemme”. Una serata unica nel suo genere che unisce l’inconfondibile voce del trio, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica della Franciacorta, e la suggestiva atmosfera in Terra Santa che farà da sfondo all’emozionante concerto proprio nel periodo delle festività natalizie. Il concerto in onda su Canale 5 è prodotto da Michele Torpedine. I tre concerti nei palasport sono stati attesi dai fan da ben due anni a causa dell’emergenza sanitaria, che ha costretto al rinvio dei live. Questi tre appuntamenti saranno l’ultima occasione di vedere “Il Volo live in concert”, che quest’anno ha incantato le platee di tutto il mondo registrando, tra gli altri, sold out a Tokyo, New York, Sydney, Chicago, Toronto, Los Angeles e un doppio sold out all’Arena di Verona. Queste le prossime date: 17 dicembre 2022 al Mediolanum Forum di Assago, Milano. 23 dicembre 2022 al Palazzo dello Sport di Roma. I biglietti già acquistati in prevendita rimangono validi. Ulteriori informazioni su: www.friendsandpartners.it Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto sono accompagnati in questo tour dall’orchestra sinfonica e dalla band. Un concerto che unisce i classici de Il Volo, raccolti nell’album “10 YEARS”, e nuovi brani estratti dall’ultimo disco “IL VOLO SINGS MORRICONE” dedicato al Maestro, un viaggio travolgente dentro l’arte di uno dei più grandi compositori del Novecento. È inoltre uscito il libro “Il Volo. Quello che porto nel cuore”. Nel volume, edito da Rai Libri, i tre artisti mettono su carta i loro ricordi, le emozioni, gli aneddoti della vita in famiglia come di una carriera straordinaria che li ha visti partire dall’Abruzzo e dalla Sicilia per raggiungere i palcoscenici di tutto il mondo. Tre grandi cantanti ma anche tre ragazzi che svelano nelle ultime pagine del libro i loro gusti musicali, di lettura e di cinema. Presenteranno il libro nelle città italiane con un instore tour: il 14 dicembre a Torino, il 16 dicembre a Milano, il 21 dicembre a Bologna e il 22 dicembre a Roma. In seguito alla tragedia dell’urgano Ian che ha colpito la Florida, Il Volo ha trasmesso in live streaming in partnership con VNUE, Inc. sulla piattaforma StageIt il concerto del 9 ottobre alla FLA Live Arena (Sunrise, Florida), donando il ricavato in beneficienza alla Croce Rossa a sostegno delle vittime dell'uragano.    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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occhidibimbo · 2 years
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Ricky-Piano e Ricky-Forte: una proposta di lettura/ascolto pensata per il percorso di crescita dei bambini Ricky-Piano e Ricky-Forte sono due tricicli rossi, nati quasi in contemporanea nella Fabbrica “Molle e Rotelle”... Fratelli, ma molto diversi l’uno dall’altro: Ricky-Piano è tranquillo, socievole, collaborativo, Ricky-Forte invece è frenetico, solitario, tutto concentrato sulla sua unica passione: correre. Crescendo, vivono varie avventure e disavventure che coinvolgono altri personaggi (Tricky-Belle, Ricky-Vento, Roby-Triciclo, Ricky-Bau, l’auto viola Smartina, Ricky-Vento...), che intrecciano le loro vicende con quelle dei due piccoli tricicli rossi protagonisti, creando tante piccole storie emozionanti. Storie divertenti, che destano curiosità e interesse nei bambini, nate dalla fantasia, dalla creatività e dall’esperienza di Livia Resta, che ha lavorato a lungo nel campo dell’educazione e della comunicazione e che nelle sue avventure di due tricicli rossi in 30 episodi illustrati desidera invitare alla lettura bambini dai 4 ai 9 anni di età, proponendo loro percorsi di lettura/ascolto “personalizzati” che possono avanzare avventura dopo avventura, oppure seguire il personaggio preferito. Un progetto nato dall’ascolto e dalla comprensione dei bisogni dei bambini, dalla loro attitudine a volersi sperimentare, nella pratica così come nei sentimenti, nel loro percorso di crescita e di autonomia, tenendo conto di tutte le emozioni, sensazioni, vittorie e difficoltà che chi si stacca dalla tutela dei “grandi” per iniziare un cammino di individuazione, prova e sperimenta. Le avventure di due mini-eroi: Ricky-Piano e Ricky-Forte Le avventure di due tricicli rossi in 30 episodi illustrati, nate dalla fantasia e dall’esperienza di Livia Resta, raccontano con episodi che hanno ognuno una propria autonomia le avventure vissute da due piccoli tricicli rossi, mini-eroi di trenta divertenti brevi storie che stimolano i bambini e le bambine (sia in età prescolare sia tra quelli che hanno già fatto i primi passi nella lettura autonoma), a identificarsi nei due personaggi tramite gli strumenti più vicini al loro mondo, ovvero il gioco e la lettura. Un modo divertente, utile ed efficace per avvicinarsi e vivere, tramite la lettura e l’ascolto, a tutti quei sentimenti e a quelle “prove” che ogni bambino deve affrontare lungo il suo percorso di crescita verso l’autonomia. Amicizia, solitudine, paure, delusioni, entusiasmi, conquiste: questi i temi legati ad ogni episodio di “Ricky- Piano e Ricky-Forte”, raccontati con testi brevi scritti con un linguaggio semplice ma accurato, affiancati da altrettante efficaci e nello stesso tempo essenziali illustrazioni, che lasciano al bambino la possibilità di avanzare in un mondo divertente di personaggi immaginari, ricco di stimoli, che lo riportano alle sue reali esperienze ed occasioni quotidiane, lasciandogli però la possibilità di sviluppare la propria immaginazione, fantasia e capacità di riflettere. Un invito per genitori, nonni, insegnanti ed educatori, ad affiancare al loro prezioso ruolo educativo e di accompagnamento alla crescita, strumenti quali la lettura e l’ascolto, fondamentali non soltanto per trasmettere a partire dalla prima infanzia l’amore per i libri, ma anche per affrontare e rivivere assieme ai due piccoli tricicli rossi protagonisti dei 30 episodi le emozioni, le sfide, le paure, le aspirazioni, le conquiste che animano la vita quotidiana di ogni bambino e di ogni bambina lungo il suo percorso di crescita. Nella prima serie, episodi che presentano i due piccoli tricicli rossi nati nella Fabbrica “Molle & Rotelle” e le loro prime avventure (“Ricky-Piano e Ricky-Forte”, “Ricky-Piano è di cattivo umore”, “Ricky-Forte non si lava”, “Ricky-Piano ha paura del meccanico”, “Ricky-Forte fa lo sciopero della fame”, “Ricky-Piano dimostra che è coraggioso”, “Ricky-Forte finisce in autostrada”, “Facciamo alla lotta?”, “Ricky-Piano conosce Smartina”, “Arriva Tricky-Belle”,
“Ricky-Forte commette una grossa imprudenza”, “Ricky-Piano sceglierà lui il suo futuro”, “Ricky-Forte salva Tricky-Belle”, “Si parte per il pic-nic” e “Ricky-Forte e Tricky-Belle si vogliono bene”), che proseguono nella seconda serie, anch’essa formata da altre quindici divertenti storie illustrate (“Ricky-Piano incontra Ricky-Bau”, “Fa la sua apparizione Ricky-Vento”, “Ricky-Forte è molto malato”, “Tricky-Belle e i Tricicletti”, “Ricky-Forte ha paura”, “Roby-Tricicletto fa il discorso”, “Tricky-Belle è incerta: acrobata o scienziata?”, “Nasce il Pet Emergency Service”, “A Natale Roby-Triciclo prende una decisione”, “Ricky-Bau mette su famiglia”, “Si va in campeggio!”, “Con Ricky-Vento si fa musica!”, “Allarme! Vogliono chiudere la fabbrica”, “I Tricicletti scoprono il silenzio” e “Amici, finalmente!”). Avventure quindi tutte da leggere, ascoltare, guardare ed anche colorare, grazie alle diverse schede stampabili che ripropongono personaggi, ambienti, situazioni ed elementi presenti nei vari episodi delle due mini-serie e che possono essere colorate e poi ritagliate dai bambini, per un’attività che completa quella della lettura. Un sito corredato inoltre anche da una sezione dedicata ad altre proposte di Livia Resta, con filastrocche e rime ed altri racconti illustrati, che hanno per protagonisti divertenti animaletti e avventure affascinanti che conquistano l’attenzione, la fantasia e la curiosità dei bambini, sia di quelli più piccoli, sia di quelli più grandicelli. Il triciclo: un gioco e un alleato per la conquista dell’autonomia per ogni bambino La scelta di Livia Resta di animare le avventure di due tricicli rossi in 30 episodi illustrati con due protagonisti che rappresentano uno dei giochi più amati dai bambini e dalle bambine come appunto è il triciclo, non pensiamo sia un caso. Il triciclo, infatti, è più che un oggetto con cui un bambino può giocare e passare del tempo in modo divertente: è un vero “compagno”, un “amico” con cui inventare ed affrontare mille avventure e mille sfide. Un gioco che per un bambino ha mille possibilità e può trasformarsi in tantissimi mezzi e cavalcature, lo “strumento” con cui passare da un’avventura ad un’altra. Un elemento di gioco e quindi d’esperienza che aiuta i piccoli a imitare i grandi, a “sentirsi” grandi, a provare l’autonomia delle esplorazioni, del trasporto, del movimento. Da sempre un alleato fedele e sicuro con cui fare mille scorribande ed avventure, proprio come quelle vissute dai due piccoli tricicli rossi Ricky-Piano e Ricky-Forte protagonisti delle due mini-serie create da Livia Resta, il triciclo è uno tra i primi validi “compagni” che un bambino possa avere a disposizione per scoprire il mondo circostante in maniera diversa e per imparare a lasciarsi andare all’esplorazione indipendente. Modelli che oggi sono disponibili in commercio in moltissimi materiali, fattezze, colori, ma che comunque, dal più semplice al più accessoriato, rappresentano sempre uno dei regali più graditi ai bambini per vivere fantastiche e magiche avventure all’insegna dell’autonomia e della fantasia.
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eugeniocaruso · 2 years
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KIPLING E I LIBRI DELLA GIUNGLA A quattordici anni, avendo letto tutti i libri di Salgari della modesta libreria di casa mi affidai a Kipling e alle emozionanti avventure dei due libri della giungla. http://www.impresaoggi.com/it2/2378-joseph_rudyard_kipling_e_i_libri_della_giungla/ Bombay nel 1860 https://www.instagram.com/p/CjNKdGljkDR/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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alemicheli76 · 2 years
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Il blog presenta "La cacciatrice di luce" di Peter F. Hamilton, Gareth L. Powell Fanucci editore. Da non perdere!
Il blog presenta “La cacciatrice di luce” di Peter F. Hamilton, Gareth L. Powell Fanucci editore. Da non perdere!
Un’inedita coppia di autori di space opera firma una delle avventure spazialipiù emozionanti uscite nel 2021!“La scrittura di Powell è frenetica, divertente e piena di avventura.E’ nella mia lista di libri da leggere”. -Ann leckie “Hamilton gestisce grandi idee con invidiabile facilità.” -The guardian Amahle è una Cacciatrice di Luce, una dei tanti esploratori che viaggiano per l’universo da…
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