Tumgik
#libri psicologia
giovithunder · 2 years
Text
Recensione di "Piccole ferite grandi rinascite" di Massimo Giusti
Recensione di “Piccole ferite grandi rinascite” di Massimo Giusti
Da un po’ di tempo ho compreso che l’unico metodo con cui riesco a soffrire meno nel mio percorso di vita è rivolgermi alla conoscenza. Infatti, negli ultimi tempi, ho deciso di approfondire la psicologia. E in questo percorso di approfondimento mi sono imbattuto in questo libro –  a scopo divulgativo e dunque di facile comprensione – che mi sento di consigliare a tutti coloro che vogliano…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
alessaless · 9 months
Text
Tumblr media
1K notes · View notes
killloneliness · 2 months
Text
Non sentirsi mai abbastanza.
167 notes · View notes
iviaggisulcomo · 7 months
Text
"La vita ti porterà dolore da sola. La tua responsabilità è creare gioia."
Milton H. Erickson
101 notes · View notes
gregor-samsung · 8 months
Text
“ Fine di luglio. Una mattina metti il naso fuori: Genova è deserta. Tutti partiti nella notte? Spazi immensi, vuoto, nel tremore dell’aria calda si distinguono lontanissimi palazzi. Tutto è fermo, come una lucertola sul muro. Silenzio: in collina arriva il rumore del mare e il grido dei gabbiani. Rari turisti intenditori in cerca di qualcosa. Ma ecco, qualcosa accade: vecchie persiane, chiuse da mesi, si aprono, stanze, buie da mesi, si illuminano, dimenticate serrature cigolano. È questo il momento in cui Gino, Elisa, Enzo e gli altri prendono coraggio, aprono le porte e scendono in strada. Camminano sui marciapiedi, siedono sulle panchine, parlano da soli ai crocicchi, studiano i semafori, chiamano i gatti. Vestiti nei modi piú strani, chi con l’impermeabile, chi col maglione, chi con gli scarponi da montagna, chi con le ciabatte da mare. È un’esplosione, come quella delle lumache dopo la pioggia. La città è loro. Padroni per un giorno. Io, scorrazzando in Vespa, mi accorgo che ne conosco pochi. La città è piena di persone che non esistono. Fine di agosto. Tornano dalle vacanze file di auto piene di sbadigli. In pochi giorni le lumache riscivolano nei buchi. Chi non le ha viste, non le rivedrà piú. “
Paolo Milone, L’arte di legare le persone, Einaudi (collana Super ET), 2021¹; pp. 66-67.
33 notes · View notes
molecoledigiorni · 1 year
Text
La fisica quantica sostiene che la mente controlla il corpo: se cambi mentalità, cambi la tua vita. La mente governa la salute della comunità di 50 milioni di cellule di ogni individuo. La malattia è connessa con l’attività mentale, non con qualcosa di fisico. Il pensiero negativo è potente, così come lo è quello positivo.
La Biologia delle Credenze
- Bruce H. Lipton
104 notes · View notes
io-rimango · 18 days
Text
"Forse un giorno capirà e imparerà che può attirare a sé gli altri solo chi è in grado di stare, effettivamente e senza acredine, da solo. Allora non avrà più bisogno di cercarli, verranno spontaneamente e proprio quelli di cui egli ha bisogno."
(C. G. Jung)
13 notes · View notes
heartsbreath · 2 months
Text
“Sembra a prima vista strano che esperienze da gran tempo passate debbano agire cosí intensamente, e che i ricordi di esse non soggiacciano al logoramento cui pure vediamo sottostare tutti i nostri ricordi.”
Josef Breuer & Sigmund Freud - Studi sull’isteria
3 notes · View notes
scogito · 1 year
Text
youtube
Mi è sempre piaciuto Adler perché se ne sbatte dei traumi, perché osserva nell'uomo la responsabilità delle azioni e perché riconosce l'importanza dell'origine più che della risposta.
Ovvero dove tanti vedono una causa e un effetto, soffermandosi sull'una o sull'altro, la sua psicologia osserva la scelta che ha generato quella causa: cioè l'origine del comportamento, conscio o inconscio, che sta dietro tutto.
Osserva l'uomo nell'atto pratico della sua esistenza.
Allego questo audio libro (letto molto bene) anche come corollario al post precedente.
16 notes · View notes
Text
Lo psicologo Victor Nell descrive il nostro stato mentale di lettori come una varietà di trance ipnotica, e si rifà alla classica idea freudiana secondo cui la letteratura e l’arte hanno una stretta parentela con i sogni a occhi aperti. Ricorda anche che in moltissime lingue esistono espressioni che associano la lettura a un rapimento estatico: essere presi e trascinati via da un romanzo, venire trasportati in un altro mondo, o viceversa essere risucchiati in esso, sprofondare nelle sue pagine.
Cit. "Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri"
4 notes · View notes
lospalatoredinuvole · 11 months
Text
"Nella vita c'è chi è Houston, chi è il problema e chi è il dito medio!"
Cit. EclissiSolare
5 notes · View notes
stefanoligorio · 8 months
Text
Tumblr media
2 notes · View notes
alessaless · 1 year
Text
Tumblr media
560 notes · View notes
killloneliness · 2 months
Text
Ho una fottuta paura del cibo che mi blocca e mi fa mancare il respiro
4 notes · View notes
iviaggisulcomo · 7 months
Text
"Io sono io. Tu sei tu. Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative. Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative. Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa. Se ci incontreremo sarà bellissimo; altrimenti non ci sarà stato niente da fare."
Fritz Perls
73 notes · View notes
gregor-samsung · 5 months
Text
“ La Fratesi è bruna, giovane, tutta bella, e una tenerezza sempre vicina al pianto. Ha una voce femminile con una incrinatura di umile, di chi non può essere consolata benché ne abbia tanto bisogno; una volta sola l'ho vista ridere e pareva un miracolo di umana bellezza. Racconta che il marito di notte, mentre ella dormiva, la svegliava e le ordinava, cosí in camicia, di scendere senza far rumore in cucina. Quivi giunti egli la picchiava dopo averla fatta mettere in ginocchio, preferiva batterla nella testa e di piú ancora nelle tempie, qualche volta sveniva. Ho conosciuto il marito, che l'è venuta a trovare l'altra mattina; ha infatti un volto pallido di iroso degenerato. La svegliava la notte mentre essa dormiva serena, probabilmente sarà stato chino su di lei, prima di svegliarla, a guardarla e a pregustare. Tempo prima la picchiava nella stessa camera, ma siccome la madre del marito, la suocera, che dormiva vicino, era risvegliata e veniva a domandare che succedeva e poi rimproverava il figlio, allora, perché la vecchia non udisse, scendevano in cucina, che era al piano sottostante e, le porte chiuse, ogni rumore giungeva attutito. Del resto lei non si doveva lamentare. Poi il marito, dopo le percosse, usava di lei. La Fratesi è ora qui ricoverata per malinconia, ciò non toglie che tutto questo sia vero. Bella e pietosa non si lamenta, né rimprovera o inveisce contro il marito che cosí la usava. Solo gli occhi le si fanno piú grandi, nella bocca una leggerissima amarezza, che subito viene cancellata da un sorriso colmo di perdono, e sembra che sia sul punto di aggiungere che il marito forse aveva le sue ragioni. “
Mario Tobino, Le libere donne di Magliano, introduzione di Geno Pampaloni, A. Mondadori (collana Oscar n° 90), 1969²; pp. 74-75.
[1ª Edizione originale: Vallecchi, Firenze, 1953]
9 notes · View notes