Tumgik
#luigi proietti
tina-aumont · 10 months
Photo
Tumblr media
Me encanta encontrar más fotos de Tina en la película “L’ Urlo”, sale hermosa!
Este artículo está en E-bay.it
🌟Muchas gracias Andrea!!!!🌟
Toda la razón, en esta película Tina sale hermosa, y me encantan los vestidos que lleva. Muchas gracias por compartir!!! ^^ 💜💜💜
10 notes · View notes
perfettamentechic · 5 months
Text
2 novembre … ricordiamo …
2 novembre … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2020: John Sessions, all’anagrafe John Gibb Marshall, attore e comico britannico.  John era gay. (n. 1953) 2020: Gigi Proietti, all’anagrafe Luigi Proietti, è stato un attore, comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, cantante, direttore artistico e insegnante italiano. (n. 1940) 2019: Brian Tarantina, è stato un attore statunitense di origine italoamericana. (n.…
Tumblr media
View On WordPress
1 note · View note
canesenzafissadimora · 2 months
Text
Una delle domande più frequenti che mi pongo è: come andrebbe affrontata la vita, affinché risulti leggera, spensierata, felice?
Massimo Troisi direbbe che andrebbe presa come viene, anche se a lui verrebbe sempre e comunque una "chiavica".
Totò direbbe che la vita andrebbe presa con dimenticanza, perché è in quegli attimi che risiedono brevi istanti di felicità. Nella dimenticanza!
Gigi Proietti direbbe che la vita andrebbe vissuta come al teatro dove tutto è finto ma nulla è falso.
Giorgio Gaber direbbe che la vita va affrontata senza il buonsenso comune ma neanche con la retorica di un pazzo.
Rita Levi Montalcini direbbe che è meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita.
Mogol direbbe che non si nasce giovani ma lo si diventa affrontando le difficoltà. Ma, ad ogni modo, si lascia la vita in vecchiaia perché così si prova meno dolore distaccandosene.
Pino Daniele direbbe che nella vita andrebbe fatto e dimenticato, così da poter dare al futuro l'occasione per poter essere migliore del nostro presente.
Charles Bukowski direbbe che la vita sarebbe orribile se non si avesse la possibilità di impazzire almeno una volta.
Eduardo De Filippo direbbe che affrontare la vita da superstiziosi sarebbe da ignoranti ma, non essere superstiziosi, ahimè... porterebbe male.
Fabrizio De Andrè direbbe che condurre una buona vita è un obbligo che ci farà sopportare male la nostra morte.
Cesare Pavese direbbe che va affrontata con amore, perché esso è l'anestetico che rende tutto meno doloroso.
Luciano De Crescenzo direbbe che la vita è divisa in tre fasi: rivoluzione, riflessione e televisione. Si comincia col voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali alla televisione.
Daniele Luttazzi direbbe che dovremmo anche ringraziare perché la vita è un attimo appena, altrimenti, sai quante persone dovremmo mandare a quel paese?
Nelson Mandela direbbe che la vita è composta da tanti impossibili passi che vengono, finalmente, compiuti.
E potrei continuare all'infinito ad elencare personaggi più o meno noti e il loro pensiero sull'esistenza comune. La verità resta una: nessuno conosce la verità. Nessuno sa in che modo va affrontata la vita. Esiste un solo modo per scoprirlo: vivere.
Luigi Mattiello
10 notes · View notes
francobollito · 3 months
Text
Tumblr media
Una delle domande più frequenti che mi pongo è: come andrebbe affrontata la vita, affinché risulti leggera, spensierata, felice?
Massimo Troisi direbbe che andrebbe presa come viene, anche se a lui verrebbe sempre e comunque una "chiavica".
Totò direbbe che la vita andrebbe presa con dimenticanza, perché è in quegli attimi che risiedono brevi istanti di felicità. Nella dimenticanza!
Gigi Proietti direbbe che la vita andrebbe vissuta come al teatro dove tutto è finto ma nulla è falso.
Giorgio Gaber direbbe che la vita va affrontata senza il buonsenso comune ma neanche con la retorica di un pazzo.
Mogol direbbe che non si nasce giovani ma lo si diventa affrontando le difficoltà. Ma, ad ogni modo, si lascia la vita in vecchiaia perché così si prova meno dolore distaccandosene.
Pino Daniele direbbe che nella vita andrebbe fatto e dimenticato, così da poter dare al futuro l'occasione per poter essere migliore del nostro presente.
Charles Bukowski direbbe che la vita sarebbe orribile se non si avesse la possibilità di impazzire almeno una volta.
Eduardo De Filippo direbbe che affrontare la vita da superstiziosi sarebbe da ignoranti ma, non essere superstiziosi, ahimè... porterebbe male.
Fabrizio De Andrè direbbe che condurre una buona vita è un obbligo che ci farà sopportare male la nostra morte.
Cesare Pavese direbbe che va affrontata con amore, perché esso è l'anestetico che rende tutto meno doloroso.
Luciano De Crescenzo direbbe che la vita è divisa in tre fasi: rivoluzione, riflessione e televisione. Si comincia col voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali alla televisione.
Daniele Luttazzi direbbe che dovremmo anche ringraziare perché la vita è un attimo appena, altrimenti, sai quante persone dovremmo mandare a quel paese?
Nelson Mandela direbbe che la vita è composta da tanti impossibili passi che vengono, finalmente, compiuti.
E potrei continuare all'infinito ad elencare personaggi più o meno noti e il loro pensiero sull'esistenza comune.
La verità resta una: nessuno conosce la verità. Nessuno sa in che modo va affrontata la vita. Esiste un solo modo per scoprirlo: vivere.
~Luigi Mattiello
9 notes · View notes
turangalila · 1 year
Audio
Ivan Fedele (*1953) ERINNI (1998) per pianoforte, cymbalon e vibrafono
Erinni was born from a project organized by the Festival Milano Musica dedicated to György Kurtág where six different Italian composers were asked to set six poems by Alda Merini. A double tribute, therefore, to two very different artists, in some ways very far from each other but both sharing a dazzling lucidity of expression.
Of the six composers (there were also Adriano Guarnieri, Fabio Nieder, Francesco Pennisi, Alessandro Solbiati, Fabio Vacchi) Fedele was the only one to make a choice that is quite uncommon in such cases: to exclude any participation of a voice and thus any explicit rendering of the words of the poem.
Yet again Fedele chooses a formal starting point where the compositional procedures are defined from the form and for the form. Here is the text by the Milanese poet
Erinni (from Il volume del canto)
Fino a quando dovrò, mente dannata, partorir la tua rima e la tua forza onde per gioco mi giocò l'amore? Fino a quando dovrò mandare aromi di tremende vendette alle tue Erinni? Fino a quando giocare sopra questa bussola torta che mi porta piano a farmi di me stesso capitano?
The structure of the poem shows a clear three-part division marked by the words "Fino a quando". The number of lines is irregular (3 - 2 - 3), but the scheme is very well balanced and basically symmetrical thanks also to the internal balance present within each line. This gave Fedele the idea that the three parts portray the same object as seen from three different points of view; three different images that, two to the requirements of verbal language, are presented one after the other but when transposed into music can enjoy the luxury of simultaneity. Each of the three instruments thus assumes a given point of view and develops it in a similar but slightly divergent manner. Passing through phases of impelling urgency or of suspended abandon, the course of the composition traces an elliptic form that reflects the most intimate proprieties of the poetic text. [by Claudio Proietti]
_ Ensemble Accroche Note. Michèle Renoul, piano. Luigi Gaggero, cymbalon. Emmanuel Séjourné, vibraphone. Studio recording 2004
14 notes · View notes
io-sono-la-tua-favola · 11 months
Text
Tumblr media
Una delle domande più frequenti che mi pongo è: come andrebbe affrontata la vita, affinché risulti leggera, spensierata, felice?
Massimo Troisi direbbe che andrebbe presa come viene, anche se a lui verrebbe sempre e comunque una "chiavica".
Totò direbbe che la vita andrebbe presa con dimenticanza, perché è in quegli attimi che risiedono brevi istanti di felicità. Nella dimenticanza!
Gigi Proietti direbbe che la vita andrebbe vissuta come al teatro dove tutto è finto ma nulla è falso.
Giorgio Gaber direbbe che la vita va affrontata senza il buonsenso comune ma neanche con la retorica di un pazzo.
Mogol direbbe che non si nasce giovani ma lo si diventa affrontando le difficoltà. Ma, ad ogni modo, si lascia la vita in vecchiaia perché così si prova meno dolore distaccandosene.
Pino Daniele direbbe che nella vita andrebbe fatto e dimenticato, così da poter dare al futuro l'occasione per poter essere migliore del nostro presente.
Charles Bukowski direbbe che la vita sarebbe orribile se non si avesse la possibilità di impazzire almeno una volta.
Eduardo De Filippo direbbe che affrontare la vita da superstiziosi sarebbe da ignoranti ma, non essere superstiziosi, ahimè... porterebbe male.
Fabrizio De Andrè direbbe che condurre una buona vita è un obbligo che ci farà sopportare male la nostra morte.
Cesare Pavese direbbe che va affrontata con amore, perché esso è l'anestetico che rende tutto meno doloroso.
Luciano De Crescenzo direbbe che la vita è divisa in tre fasi: rivoluzione, riflessione e televisione. Si comincia col voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali alla televisione.
Daniele Luttazzi direbbe che dovremmo anche ringraziare perché la vita è un attimo appena, altrimenti, sai quante persone dovremmo mandare a quel paese?
Nelson Mandela direbbe che la vita è composta da tanti impossibili passi che vengono, finalmente, compiuti.
E potrei continuare all'infinito ad elencare personaggi più o meno noti e il loro pensiero sull'esistenza comune. La verità resta una: nessuno conosce la verità. Nessuno sa in che modo va affrontata la vita. Esiste un solo modo per scoprirlo: vivere. ..
📖🌹
Luigi Mattiello
9 notes · View notes
already-14 · 2 years
Text
Tumblr media
Teresa Ann Savoy(1955-2017), in Le farò da padre... (1974) Alberto Lattuada
20 notes · View notes
Text
Guarda "ME SO' MAGNATO ER FEGATO" di Claudio Baglioni su YouTube
youtube
LUIGI PROIETTI - ME SO' MAGNATO ER FEGATO (RCA 1975)
2 notes · View notes
youviralart · 2 years
Link
Tumblr media
2 notes · View notes
agrpress-blog · 5 months
Text
È morta a Roma all’età di ottantanove anni la produttrice Marina Cicogna, produttrice di film quali C’era una volta il West di Sergio Leone, Il giorno della civetta di Damiano Damiani, Teorema e Medea di Pier Paolo Pasolini, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e La classe operaia va in paradiso di Elio Petri, e molti altri. Nata nel maggio 1934, a Palazzo Volpi di Misurata, dal conte Cesare Cicogna Mozzoni e dalla contessa Annamaria Volpi di Misurata, Marina Cicogna Mozzoni Volpi di Misurata consegue la maturità classica e frequenta il Sarah Lawrence College di New York - avendo come insegnante Marguerite Yourcenar -, prima di optare per una scuola di fotografia.  Prima donna produttrice in Europa, nel ’67 diventa titolare, insieme al fratello Ascanio - detto “Bino” - della casa di produzione e distribuzione Euro International Films - portando in Italia importanti film stranieri come L’uomo del banco dei pegni (1965) di Sidney Lumet, con Rod Steiger e Bella di giorno (1967) di Luis Buñuel, con Catherine Deneuve - e si afferma fin da subito con opere importanti e di successo, fra cui C’era una volta il West (1968) di Sergio Leone, con Claudia Cardinale, Charles Bronson, Henry Fonda e Jason Robards, Il giorno della civetta (1968) di Damiano Damiani, tratto dal libro omonimo di Leonardo Sciascia (fu il secondo libro di Sciascia ad esser portato al cinema dopo A ciascuno il suo di Elio Petri, uscito l’anno avanti) ed interpretato da Franco Nero, C. Cardinale, Lee J. Cobb, Nehemiah Persoff e Tano Cimarosa, Teorema (1968) di Pier Paolo Pasolini, Metti una sera a cena (1969) di Giuseppe Patroni Griffi, Medea (1969) di P. P. Pasolini, con Maria Callas, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) di Elio Petri, con Gian Maria Volonté e Florinda Bolkan, e che vince l’Oscar come Miglior Film Straniero, La classe operaia va in paradiso (1971) di E. Petri, con G. M. Volonté, Mariangela Melato, Salvo Randone, Luigi Diberti e Flavio Bucci, Lo chiameremo Andrea (1972) di Vittorio De Sica, con Mariangela Melato, Nino Manfredi ed un giovane Gigi Proietti, Fratello sole, sorella luna (1972) di Franco Zeffirelli, Un uomo da rispettare (1972) di Michele Lupo, con Giuliano Gemma e Kirk Douglas (in uno fra i suoi pochi film in Italia), Una breve vacanza (1973) di V. De Sica, Le orme (1974) di Luigi Bazzoni. Grande appassionata di fotografia, negli anni della cosiddetta “Dolce vita” immortala personalmente, perlopiù in contesti informali, Gianni Agnelli, Brigitte Bardot, Richard Burton, Yul Brynner, Claudia Cardinale, Charlie Chaplin, Federico Fellini, Henry Fonda, Greta Garbo, Ava Gardner, Maria Callas e Onassis, Audrey Hepburn, Herbert von Karajan, Louis Malle, Silvana Mangano, la principessa Margaret, Jeanne Moreau, Ezra Pound, Elizabeth Taylor, Luchino Visconti. La maggior parte fra tali istantanee è poi confluita nel libro Scritti e Scatti (Mondadori Electa, 2009), da cui fu tratta anche un’apprezzata mostra fotografica. Un secondo libro fotografico, La mia Libia (Edimond, 2012), raccoglie foto degli anni parzialmente vissuti a Tripoli - fra il ’57 e il ’67 - nella settecentesca villa di famiglia. Con Gucci realizzato il libro d’arte e fotografia Imitatio Vitae (Marsilio/Gucci, 2019), sui capitelli di Palazzo Ducale. Nel 2021 è protagonista del documentario che ripercorre le tappe della sua vita: Marina Cicogna - La vita e tutto il resto di Andrea Bettinetti. Nel 2023 è uscita la sua autobiografia, intitolata Ancora spero. Una storia di vita e di cinema (Marsilio) e scritta con Sara D’Ascenzo. Nello stesso anno riceve il David di Donatello alla Carriera.
0 notes
reginadeinisseni · 5 months
Video
youtube
Lo scatenato - Luis Bacalov - 1967
TONINO GUERRA
FILM DI FRANCO INDOVINA
LUIGI MALERBA MARIO CECCHI GORI ALDO TONTI MARCELLO MALVESTITO PIERLUIGI PIZZI
Vittorio Gassman: Bob Chiaramonte Martha Hyer: Luisa Chiaramonte Gila Golan: Emma Karin Skarreso: modella Massimo Serato: agente Carmelo Bene: prete Steffen Zacharias: ispettore di Polizia Jacques Herlin: professore di zoologia Claudio Gora: ministro Gigi Proietti: truccatore Giovanni Ivan Scratuglia: Gianfranco (con il nome Ivan Scratuglia) Mario Cecchi Gori: pubblicitario Aldo Tonti: regista Piero Vida: The Pennies: la band Lo scatenato è un film del 1967 diretto da Franco Indovina.
Bob Chiaramonte è un famoso attore di varie pubblicità, che però pian piano inizia ad impazzire. Infatti egli sembra essere perseguitato da normali animali che non lo vedono di buon occhio. Un toro ad esempio getta Bob in un fiume, mentre dei topi rosicchiano una corda che tenevano lui appeso ad un elicottero per girare una pubblicità. Quando Bob si rifiuta di girare altre pubblicità con degli animali come comparse, viene immediatamente licenziato. Sul punto della disperazione, entra in scena una comunissima mosca, che inizia a tormentare la vita del povero Bob che cerca di ucciderla in ogni modo, senza riuscirci. Quando la mosca scompare, Bob continua ugualmente a sentire il fastidioso ronzio, menando le mani ovunque come un vero folle. Ormai impazzito del tutto, Bob si reca allo zoo ed in una sorta di monologo cerca di dimostrare ad una scimmia in gabbia la superiorità dell'uomo sull'animale. Come risultato, Bob finisce in gabbia al posto della scimmia.
0 notes
tina-aumont · 2 years
Text
Tumblr media
Tina Aumont and Gigi Proietti in Lurlo (Tinto Brass, 1968).
From Listal.
16 notes · View notes
perfettamentechic · 1 year
Text
2 novembre … ricordiamo …
2 novembre... … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2020: John Sessions, all’anagrafe John Gibb Marshall, attore e comico britannico.  John era gay. (n. 1953) 2020: Gigi Proietti, all’anagrafe Luigi Proietti, è stato un attore, comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, cantante, direttore artistico e insegnante italiano. (n. 1940) 2019: Brian Tarantina, è stato un attore statunitense di origine italoamericana. (n.…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
mancino · 11 months
Text
Tumblr media
Una delle domande più frequenti che mi pongo è: come andrebbe affrontata la vita, affinché risulti leggera, spensierata, felice?
Massimo Troisi direbbe che andrebbe presa come viene, anche se a lui verrebbe sempre e comunque una "chiavica".
Totò direbbe che la vita andrebbe presa con dimenticanza, perché è in quegli attimi che risiedono brevi istanti di felicità. Nella dimenticanza!
Gigi Proietti direbbe che la vita andrebbe vissuta come al teatro dove tutto è finto ma nulla è falso.
Giorgio Gaber direbbe che la vita va affrontata senza il buonsenso comune ma neanche con la retorica di un pazzo.
Mogol direbbe che non si nasce giovani ma lo si diventa affrontando le difficoltà. Ma, ad ogni modo, si lascia la vita in vecchiaia perché così si prova meno dolore distaccandosene.
Pino Daniele direbbe che nella vita andrebbe fatto e dimenticato, così da poter dare al futuro l'occasione per poter essere migliore del nostro presente.
Charles Bukowski direbbe che la vita sarebbe orribile se non si avesse la possibilità di impazzire almeno una volta.
Eduardo De Filippo direbbe che affrontare la vita da superstiziosi sarebbe da ignoranti ma, non essere superstiziosi, ahimè... porterebbe male.
Fabrizio De Andrè direbbe che condurre una buona vita è un obbligo che ci farà sopportare male la nostra morte.
Cesare Pavese direbbe che va affrontata con amore, perché esso è l'anestetico che rende tutto meno doloroso.
Luciano De Crescenzo direbbe che la vita è divisa in tre fasi: rivoluzione, riflessione e televisione. Si comincia col voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali alla televisione.
Daniele Luttazzi direbbe che dovremmo anche ringraziare perché la vita è un attimo appena, altrimenti, sai quante persone dovremmo mandare a quel paese?
Nelson Mandela direbbe che la vita è composta da tanti impossibili passi che vengono, finalmente, compiuti.
E potrei continuare all'infinito ad elencare personaggi più o meno noti e il loro pensiero sull'esistenza comune. La verità resta una: nessuno conosce la verità. Nessuno sa in che modo va affrontata la vita. Esiste un solo modo per scoprirlo: vivere.
Luigi Mattiello
1 note · View note
paoloferrario · 1 year
Text
LUIGI PROIETTI detto Gigi, film biografico di Edoardo Di Leo, DVD Sorrisi e Canzoni TV, 2022
LUIGI PROIETTI detto Gigi, film biografico di Edoardo Di Leo, DVD Sorrisi e Canzoni TV, 2022
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Text
Sold out l’appuntamento a sostegno dell’AIRC Puglia: ‘Luigi Proietti detto GIGI’. Martedì 9 agosto a Palazzo delle Arti Beltrani a Trani
Sold out l’appuntamento a sostegno dell’AIRC Puglia: ‘Luigi Proietti detto GIGI’. Martedì 9 agosto a Palazzo delle Arti Beltrani a Trani
È sold out l’appuntamento di domani, martedì 9 agosto, a sostegno dell’AIRC Puglia, fortemente voluto dal Circolo Culturale Corte Sveva di Andria, nell’incantevole terrazza ‘Corte Santorsola’ del Palazzo delle Arti Beltrani a Trani. “A me gli occhi, please!”. Nel titolo della sua più celebre ed amata performance teatrale si annidano la straordinaria versatilità e l’esuberante genio di Gigi…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes