Tumgik
#ma per chi mi avete presa
pgfone · 3 months
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STORIA LUNGA E TRISTE
Un po' di tempo fa mi telefona un signore del mio paese che faceva il fabbro, mi dice che gli affari gli sono andati male per svariati motivi e che sia l'oliveto di sua proprietà che il capannone andranno presto all'asta, mi dice "ho pensato che magari ti poteva interessare visto che ci confini" e così io li per li spiazzato e lusingato per aver pensato a me gli dico SI! di getto, senza pensarci troppo. L'accordo consisteva in questo: visto che avevamo pochi soldi entrambi e che a lui interessava riprendersi il capannone e a me l'oliveto (che lui aveva già abbandonato da tempo) mettevamo un po' di soldi per uno e così non lasciavamo che gli sciacalli si aggiudicassero l'asta. Bene, inizia una trafila burocratica abbastanza lunga che non sto a raccontarvi dove come al solito metto tutto me stesso, arriviamo quindi a una ventina di giorni dall'asta, è tutto pronto ma il signore inizia a gohstarmi, non mi risponde al telefono, fa finta di non vedermi quando passo in mezzo al paese, si nega al citofono; non riesco proprio a comprendere questo comportamento e intanto passano i giorni, quando a 3 giorni dall' asta mi telefona e mi dice che non se ne fa più niente, che vuole riprendere tutto la moglie (da cui è separato) che è la prima creditrice e così è tutto più semplice. Mi assicura che però il nostro accordo non si cambia, appena acquisito tutto poi per la stessa cifra mi venderà l'oliveto senza nemmeno pagare le spese notarili. La cosa mi puzza ma lascio perdere, avete presente quando proprio non avete energie per lottare? E poi lottare per cosa? Per un oliveto abbandonato? Bene, passano i mesi e il silenzio è tombale, do quest'affare per perso ormai fino a che oggi, porto l'olio a un mio nuovo cliente, iniziamo a chiacchierare e mi racconta che nella zona dove opero voleva prendere un oliveto molto bello, me lo descrive e somiglia proprio tanto a quello del fabbro, mi racconta che il proprietario se lo voleva riprendere insieme a un ragazzo agricoltore ma alla fine la moglie si è fatta prestare i soldi da due tizi e si è presa tutto lei e adesso ha messo in vendita il tutto per il quadruplo del prezzo.
Chi sono i due tizi? I miei zii.
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oramicurcu · 9 months
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Finché mi chiedono di fare qualche grafichetta per gli eventi, ok
Ma no che mi chiedono di fare interviste al sindaco durante la serata
Cioè raga per chi cazzo mi avete presa
E pure senza pagamento
Cioè boh
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ecoamerica · 20 days
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susieporta · 20 days
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La missione che avete in questa vita, non la stabilisce il governo.
Se siete nati guaritori, troverete il modo di farlo anche seduti su una panchina.
Se siete nati artisti, o ingegneri, o estetisti o parrucchieri, o per essere madri o per cucinare, nessun governo potrà impedirvelo, l’esistenza troverà comunque il modo di farvi portare avanti il vostro compito.
Io aiutavo le persone anche mentre vendevo le maglietta in negozio.
Nulla che sia destinato a voi può esservi tolto e cosi pure il contrario.
Se qualcosa ad un certo punto non servirà più alla vostra anima, per evolvere, al primo passaggio di saturno, vi verrà portata via.
Più di una volta nella mia vita sono rimasta a zero. Su vari fronti. E ho ricominciato tutto daccapo.
La paura di perdere cose o persone è legata esclusivamente alla mancanza di fede.
La mia fede nell’esistenza, messa molte volte a dura prova, è sempre tornata più forte di prima quando ho osservato quale tassello dovevo sbloccare per fare un balzo in avanti.
Da diversi mesi, non ho più la salute di prima, anzi diciamo non godo di buona salute, ma in fondo sono convinta che debba comprendere qualcosa che ancora mi sfugge, o che non sono disposta ad accettare.
Ognuno di noi ha qualcosa che non vuole assolutamente mollare: io confidavo sempre nella mia enorme energia fisica ad esempio, viaggiavo continuamente, non stavo mai ferma più di una settimana nello stesso luogo. Ora non posso farlo più.
Più siamo attaccati a qualcosa, più questo crea karma, più l’universo tenderà a riportarci ad uno stato di neutralità verso quella cosa.
I nostri maggiori attaccamenti sono visibili nei temi natali.
Non vogliamo assolutamente mollare la presa e allora, la dovremo mollare per forza.
Funziona così per tutti.
Qualcuno ha un’intera vita di malattia
Qualcuno di lutti
Qualcuno non ha mai soldi
Qualcuno viene continuamente truffato o derubato
La chiesa ci dice che nasciamo tutti peccatori, e sbaglia nella forma ma in un certo senso karmicamente è vero: tutti abbiamo degli irrisolti ( è la parola peccato che confonde) che abbiamo creato coi nostri comportamenti, pensieri, desideri, attaccamenti, non detti, non fatti.
Tutte queste cose ci spingeranno a tornare su questo pianeta e ricominciare tutto daccapo, più e più volte finché non ci saremo completamente risvegliati dal sogno.
Occorre lavorare sui principali attaccamenti e imparare a sganciarsi dalla presa da soli, senza aspettare che sia la vita a staccarci con la forza.
Il lavoro che si fa, se è una missione, quindi cambierà forma, ma non sostanza.
Se è solo uno stipendio per sopravvivere, forse ti verrà tolto per farti comprendere che devi sviluppare altri talenti, una fede più forte, espanderti, aprirti all’abbondanza e cosi via.
Per questo farsi ricattare è sempre una pessima idea: bisogna guardare il diavolo negli occhi e far si che sia lui a tremare!
Quindi al prossimo giro in cui vi ricatteranno per qualche motivo, in amore o nel lavoro, ricordatevi queste parole.
E non tremate.
Lasciate la presa.
E continuate il viaggio.
Quando non servirete più, allora lascerete il corpo, ma questo, come al solito, non lo stabilisce il governo che sta in parlamento, ma un altro governo.
Decidete voi a chi obbedire.
_Claudia Crispolti
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non so a che numero di giorno sono da Yamamay, poco importa, tra 13 giorni mi scade il contratto e ancora non mi è stato detto il da farsi ma okay, non mi aspettavo mi dicesse qualcosa per tempo.
ad oggi, dopo tre settimane da quando hanno dato la divisa nuova, sono l'unica con una maglia sola della divisa, ciò cosa significa? ci sudo perché fa un caldo che manco in casa di mia nonna e devo lavarla e farla asciugare ogni giorno, praticamente tra un po' probabilmente cadrà a pezzi(è un materiale del cazzo, si è rovinata subito).
sta mattina, alle 10, chiedo alla responsabile se posso averne un'altra, spiegandole che non ne ho prese due come tutte perché le S erano poche e non volevo rischiare di lasciare qualcuno senza, visto che non sapevo chi l'avesse già presa e chi no, mi risponde che bisogna fare giacenza perché non sa quante ce ne sono, all'alba delle 15 che staccavo non mi aveva detto una beata minchia, per cui io chiedo alla magazziniera che se ne fregata della giacenza e mi dà la maglietta.
la responsabile torna, io la avviso che ho lasciato il cartellino in cassa e mi risponde che bisognava fare giacenza prima ecc, io dovevo staccare e me ne vado prima che esca dal magazzino, mi scrive 10 minuti dopo, anche prima, per dirmi che ce ne sono due e una è sul manichino in vetrina e che sta vendendo, io le rispondo che se è un problema la riporto domani e lei "sisi, riportala, poi vediamo", mezz'ora dopo vocale sempre da questa dove mi dice di tenerla perché la magazziniera, che le deve aver detto di non rompermi i coglioni, la prende da un altro negozio.
insomma, non fatevi assumere come stagisti perché non avete diritto neanche al cambio di divisa evidentemente.
è una situazione davvero pesante, più di quanto sembri, non riesco più a essere tranquilla, ho sempre questa angoscia addosso di sbagliare qualcosa, visto e considerato che a quanto pare ho sbagliato pure a prendere una maglietta per non andare tutti i giorni con la stessa, rischiando che non riesca a lavarla o a farla asciugare.
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tulipanico · 10 months
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Finally, faccio questo giochino in cui quel cuore di @nonamewhiteee mi aveva taggata forse un mese fa
1. Are you named after anyone? Parte del mio nome presa da quello di nonna paterna
2. Quando è stata l'ultima volta che hai pianto? Ieri lol, prima per rabbia, perchè insomma avere a che fare con le persone è proprio difficile, poi per tenerezza.
3. Hai figli? Ci mancherebbe
4. Fai largo uso di sarcasmo? Soprattutto verso me stessa, ma sì, vado avanti a pane, gin tonic e sarcasmo
5. Quale sport pratichi o hai praticato? Da piccola perlopiù danza, nuoto e sono cintura bianco-gialla di karate. Ora faccio la stella marina a letto.
6. Qual'è la prima cosa che noti in una persona? Come si pone, se è gentile con le persone che ha intorno, il sorriso (!!!). Le sensazioni che trasmette, la luce che ha. Fisicamente comunque guardo tanto il viso in generale.
7. Quale è il colore dei tuoi occhi? Un osservatore poco attendo direbbe marroni, in realtá sono un po' verdini.
8. Scary movies o Happy ending? Mi piacciono le cose che non finiscono, che ti lacerano, straziano, e non ti dicono chiaramente che succede facendoti arrabbiare. Non credo troppo nei finali.
9. Qualche talento particolare? Mettermi i bastoni tra le ruote
(poi, facendo la brava, potrei dire che credo di scattare belle foto e mamma dice che quando scrivo riesco a fare provare le emozioni sulla pelle di chi ascolta o legge quelle parole. Nonna dice che ho le mani d'oro su tutto ciò che faccio, però insomma)
10. Dove sei nato? Nata e cresciuta e probabilmente morta a breve in questa cittá marittima dell'Emilia Romagna.
11. Quali sono i tuoi hobby? Fissarmi sulla cosa che mi piace in un dato momento, lettura, fotografia, disegno, ricamo, prendermi in giro.
12. Hai animali domestici? Il gatto più bello del mondo.
13. Quanto sei alta? La carta d'identità dice un metro e sessanta.
14.materie preferite a scuola? Materie scientifiche (raga sì, mi piacevano fisica e matematica, e onesta mi mancano molto), ma anche arte e filosofia. E lettere.
15. Dream job? Non uno per la vita. Ne parlavo l'altro giorno con Eva, non so se potrò mai fare a meno di un lavoro a contatto con le persone. Sicuramente la logopedista in medicina riabilitativa/neurologia mi renderebbe molto felice. Mi sarei vista bene col camice bianco, adorerei vivere d'arte.
Non taggo nessuno perchè oramai lo avete fatto tutti, ciao e buona domenica amichetti
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onlynishi-blog · 5 months
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fidatevi sempre del vostro sesto senso. Lo schifo che ho provato oggi è stata solo una colpa che mi sono meritata a non ascoltare segni evidenti che mi lasciava quella persona. Auto convincersi delle cazzate che vi vengono dette come scusa per delle attese a dei messaggi .. passarono ad ogni messaggio minuti ore e poi se chiedevo spiegazioni mi diceva che era occupato .. ed io che continuavo a leggere frasi dove l’amore era l’esatto opposto e chi ci teneva trovava sempre il tempo per te.. e invece continuavo a credere alle cose che mi diceva e io “va bene sarà così per forza é così .. non può essere mai che con altre persone trovi il tempo subito”. Ed io sentivo che dovevo chiederli di vedere quella chat di quella persona di cui già sospettavo e avevo paure e invece mi sentivo urla addosso di quanto fossi gelosa di quante preoccupazioni inutili mi facevo. E già da lì dovevo capire che chi ci tiene non ti urla né addosso né litiga né prende errori miei per confrontarli con i suoi.
Confrontava chat con una persona perché sapeva benissimo che se fosse successo a lui una situazione così avrebbe fatto determinate cose per questo aveva paura e io non è che non mi accorgevo ma continuavo a pensare alle miliardi di altre motivazioni perché semplicemente quando ami qualcuno non vuoi andare mai a quel pensiero che tanto ti preme per paura di scoprire che sia quella la vera motivazione. E invece oggi mi sono presa coraggio tanto di chiedere quella fottuta chat e ha preferito dirmi "no no piuttosto la blocco" e lì mi si sono accese e confermate in quella frase tutte quelle paure che tanto tenevo dentro . Per poi scoprire che non è vero che non ci tenesse che quella persona di cui avevo tanto paura, aveva tutte le sue attenzioni senza attese e tutte quelle che io ho subito e sofferto mesi credendo alle sue TROIATE . Niente concludo qua se avete un sesto senso indagate e non fatevi sopraffare da altri pensieri per migliorarvi la situazione, meglio scoprire l’amara verità che tenersi una persona amara.
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2stelle · 1 year
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Gente che scrive a ME per avere biglietti del derby ma per chi mi avete presa la banca dell’Inter
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missfogo · 1 year
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Ho deciso che la depressione me la diagnostico e me la curo da sola.
Sono ben 10 anni che sono depressa. Lo dico perché tutto questo tempo l’ho passato a piangere, a tagliarmi, ad abusare di relazioni e sostanze, a dare la colpa agli altri e a gettarmi via, come un rifiuto non compostabile. È logico che non posso più continuare così, o mi curo, o finirò per avvelenare chi mi sta attorno, e questo non posso farlo ora che sono circondata da brava gente che mi vuole bene.
In ospedale una notte ci sono arrivata ubriaca fradicia, con un tasso alcolemico nel sangue che si aggirava attorno ai 2.5, una volta appurato che fossi ancora in grado di esprimermi, mi hanno portato da uno psichiatra con il quale ho intavolato un discorso che non ricordo assolutamente, ma nel verbale di pronto soccorso egli mi ha definito “a tratti borderline”. Ho poi parlato con diversi psicologi i quali mi indirizzavano sempre da altri psichiatri, che proponendomi cure farmacologiche mi vedevano scappare a gambe levate.
Tutto questo tempo l’ho vissuto con diverse dipendenze, quella da nicotina, thc, alcol, cocaina, smartphone, sesso, affetto, autolesionismo. Mi sono liberata della maggior parte di esse da sola. Rendendomi conto che per me le più pericolose sono quelle che tutt’ora mi posseggono: quella affettiva e quella dal telefono. La parentesi sul mio bisogno di affetto non sento il bisogno di aprirla per ora, ma quella da smartphone è una cosa tutta nuova e spesso sottovalutata, perché è legale, così diffusa tra i giovani che passa completamente inosservata, tanto da far sembrare normale il fatto che un adolescente passi la maggior parte del tempo sui social, ma non lo è affatto. escludendo tutte le altre cose delle quali ero dipendente, mi sono rifugiata nella realtà dei social a tal punto da preferirla al mondo reale. Non volevo più fare nulla, se non stare attaccata allo schermo, scorrendo i per te su tik tok. Le persone che vedevo qui avevano rimpiazzato i miei rapporti umani quotidiani. Non mi importava avere interazioni reali, tanto un algoritmo poteva mostrarmi persone e storie molto più interessanti praticamente sempre ed ovunque. Stavo mandando a puttane tutto quanto.
Quindi, il primo passo per uscire dalla depressione è stato CANCELLARE I SOCIAL (Tumblr è un discorso a parte, lo uso come se fosse un diario). Pochi istanti successivi all’eliminazione di ogni account, il mio interesse verso il mondo esterno si è riacceso come una piccola scintilla.
Ma volete sapere quale altra cosa improbabile crea dipendenza in una situazione simile alla mia? Piangere.
Da bambina non ho mai pianto, me lo ricordano sempre i miei genitori, ma non hanno mai saputo il perché: in pratica all’asilo venni esclusa dagli altri bambini fin da subito, un giorno, dopo l’ennesima presa in giro, la rabbia che provavo mi fece tirare un morso fortissimo sulla guancia di una mia coetanea, dunque le educatrici mi misero in castigo ed io iniziai a piangere a dirotto, ma non per la punizione, bensì perché vedevo gli altri giocare insieme da lontano, ed io, ancora una volta, rimanevo fuori dalla loro collettività. La maestra mi guardò e disse schifata : “è inutile piangere”. Così la presi alla lettera. Nessuno ha più visto lacrime sul mio volto, fino ai 13 anni circa, quando in una notte di giugno iniziai a piangere per la rottura col mio primo ragazzo, ma finii col versare lacrime per ogni cosa che non andava nella mia vita.
Piangere dà l’illusione di essersi sfogati, una volta finito tutto ci sentiamo meglio, ed è proprio questa la sensazione che crea dipendenza, il dopo pianto diventa quel momento celestiale (l’unico) in cui ci sentiamo bene, ed è così che giustifichiamo il pianto, “perché ci fa stare meglio” ma in realtà ci indebolisce tantissimo.
Avete mai notato che se iniziate a piangere per un motivo, finite col farlo per ogni cosa negativa che vi passa per la testa? La tristezza attira altra tristezza.
Una lacrima tira l’altra e poi non riesci più a farne a meno.
Dunque, la seconda cosa da fare per uscire dalla depressione è SMETTERE DI PIANGERE.
La depressione è iniziata quando ho scoperto l’affettività al di fuori della mia famiglia. La mia prima relazione fu davvero tossica per me, riaccese inoltre quei bisogni che i miei genitori avevano spento crescendomi nel modo più freddo e scostante possibile, dunque potete immaginare cosa è successo dopo la fine, o forse no… ve lo spiego brevemente
Ho aperto questo blog, ho iniziato a fumare le sigarette, le canne, a bere, a tagliarmi e la mia depressione si è fatta strada fra tutto questo, portandomi a sapere cose sempre più orrende sulla mia infanzia e dirigendomi in strade ancora più buie dalle quali sono quasi fuori. Voglio trarre conclusioni che possano essere d’aiuto per altri. Voglio essere un buon esempio.
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Scritto a gennaio 2021, arricchito ad aprile 2021.
Spudoratamente in campagna elettorale come se nulla fosse successo dal 2020 ad oggi contro il popolo.
L'Italia dal 2020: da Conte l'amico del popolo, ad oggi.
Cos'è quel broncio, italiani?
Cosa vi aspettavate?
Che a marzo 2020 vi dicessi :
"Vi rinchiuderò in casa per anni perchè dobbiamo far fallire il paese, depopolarlo con suicidi ed errori sanitari - Tachipirina e vigile attesa, cure negate, chemioterapie e interventi chirurgici per gravissime patologie rinviati, dando priorità ad un virus respiratorio - senza PIETAS per il proprio "caro" defunto e messo in un sacco come fosse immondizia, per distruggere l'identità nazionale e ristrutturare la societá secondo parametri imposti dall'alto?".
Ehi...calma italiani.
Mica posso svelarvi tutto insieme, è normale che avanzo per step. Una finestra di Overton dopo l'altra. Per farvi accettare tutto.
Gradualmente. Così funziona. Ora vi spiego.
A Marzo 2020 vi comunicai:
- " tra 10 giorni ci riabbracceremo"
- " nessuno verrà lasciato indietro"
- " nessuno perderà il posto di lavoro"
e mi avete creduto.
Poi sono passato a:
- "se ami l'Italia mantieni le distanze", obbligandovi a coprire la faccia con una pezza ricettacolo di virus, batteri, funghi, microbi e avete accettato la stupidaggine.
In estate vi ho bombardato con la parola "focolaio" preannunciandovi l'imminente seconda ondata, lasciandovi però un attimo di respiro, funzionale ad incolparvi successivamente.
Poi ho spinto sui tamponi che, evidenziavano i "positivi", asintomatici, assicurando tragici numeri da comunicare a tutti voi, tramite il bollettino terroristico serale quotidiano...che ancora continua.
Obiettivo:
trapanare il vostro cervello tramite TV, radio, internet H24, con notizie tragiche: contagi, morti, ricoveri.
Una sinfonia orchestrata magistralmente.
Così vi ho potuto ribaltare dalla testa ai piedi, fecendo presa con la vostra PAURA della morte.
Vi ho impedito, con i miei dpcm stilati sorridendo nella quiete delle ore notturne romane, escludendo il Parlamento, di incontrarvi anche all'aperto.
Ho trattato bambini, ragazzi, adulti come fossero appestati negandogli la socialità, lo sport, gli spazi conviviali e di crescita personale:
《no abbracci, no sorrisi, no scuola, no cinema, no teatro, no concerti, no associazioni, no palestre, no piscine, no parchi, no giochi fra bimbi, no oratori, no religione, no conversazioni al bar, no conversazione al ristorante》.
Vi ho messo alle calcagna le forze dell'ordine per fermarvi e multarvi pesantemente se non indossavate la mascherina o mettevate la testa fuori dell'uscio di casa, vi ho trattato come foste i peggiori delinquenti, impiegando mezzi mai utilizzati per i veri criminali: droni, elicotteri e tutti i mezzi a disposizione a sirene spiegate.
Nessuna reazione, avete accettato tutto!.
Tutto finalizzato a distanziarvi, dissociarvi, ad evitare...l'assembramento "parola mai usata prima", ops...scusate, la finalità era, "ed è", quella di contenere la mia più mirabile creazione: "la curva dei contagi".
E mi avete creduto di nuovo! Fantastico!
Lì ho capito che siete un popolo ingenuo, facilmente condizionabile e gestibile.
Mentre gli altri popoli i politici li riempivano di soldi e, nonostante questo, si ribellavano violentemente nelle piazze, rivendicando dignità e diritti, a voi non solo ho levato tutto ma...non vi ho dato neanche un euro, se non quelli che vi ho mandato ad elemosinare come prestito in banca: incredibile!.
Il bello è che non c'è stata nessuna reazione!
Allora ho capito che potevo spingermi oltre.
Ho annunciato che tutto questo era necessario per "salvare il Natale"..."Mò capiscono e mi ammazzano, mi son detto".
Niente, anche lì ve la siete bevuta tutta senza neanche fiatare!
Addirittura vi ho spostato messa e cenone anticipandoveli alle ore 19.00.
E chi l'avrebbe mai immaginato che sarei riuscito anche in questo, da non credere!
Questo gioco con voi mi affascina, mi fa sbellicare dalle risa. Non pensavo tanto divertimento e ossequio nei miei confronti.
Mi ricompongo a fatica mentre vi comunico che ci saranno zone Rosse /Arancioni / Gialle / Arancione rinforzato/ Rosse e Gialle insieme e a giorni alterni, soprattutto il COPRIFUOCO, e che "per il vostro bene, vi dovrete rinchiudere di nuovo in casa", perchè così nel 2021 si ripartirà di slancio!.
Terza ondata permettendo.
Che sicuramente avverrà a fine gennaio o febbraio per causa dei brindisi che avrete fatto, con il vostro cane ovviamente.
Che meraviglia il popolo italiano. Ma non è finita.
Sto iniziando a parlare del concetto:
"Se non saremo in grado di gestire la curva dei contagi", e le "varianti", potrei disporre a raffica il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) per vaccinare milioni di italiani o, in alternativa, introdurre l'Apartheid.
Silenzio...assoluto!.
Minaccero` l'utilizzo dell 'esercito...!.
Niente...nessuna reazione!.
Mi amate troppo, pur trattandovi a pesci in faccia.
La Costituzione posso rispettarla, anche eluderla, ma anche farvela dimenticare, come non fosse mai stata scritta: probabilmente non la conoscete nemmeno.
Calma piatta...!. Nessuna reazione!.
Con un popolo docile come voi, diciamo pure, anche meravigliosamente attratto dall'autoritarismo, confesso che sto giocando sul velluto, tranquillizzatevi, il mio successore saprà continuare le mie mirabili elucubrazioni notturne.
Il mio sincero augurio di un 2021/22/23, come il 2020...sono sicuro che il mio successore vi riuscirà...siete adorabili!.
Vi anticipo:
a ottobre 2021, vi sarà la quarta ondata...chiuderemo ottobre e novembre per salvare il Natale..."credetemi!".
Vi saranno anche i pass vaccinali regionali, nazionali ed europei che accetterete col sorriso sulle labbra, viceversa non potrete neanche spostarvi da una città all'altra, né frequentare bar, ristoranti, teatri, poste, banche, parrucchieri, etc., né volare in terre straniere.
Vi sarà impedito ogni movimento, anche di recarvi al lavoro se non vi vaccinerete, e sarete costretti a spendere soldi per farvi i tamponi per lavorare, o perderete il lavoro, lo stipendio e il sostegno economico familiare.
Tutto questo in una Repubblica fondata sul lavoro. Ed ora siamo al 2022 con restrizioni al popolo dei non punturati inaudite, non certo degne di una Repubblica fondata sul lavoro: art. 1 Costituzione italiana.
Tutto troppo facile. Continuate così, green pass per sempre.
E...a ottobre 2022, il mio degno successore 4° dose coatta e vi chiuderà in casa, preannunciandovi la 5° dose.
Ora godetevi l'estate 2022 in libertà condizionata!
Vi adoro. Con affetto il vostro ex grande amico del popolo.
Tumblr media
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donaruz · 2 years
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Tumblr media
Ogni singolo individuo è responsabile delle proprie scelte, a prescindere da leggi o decreti; o tavole dei comandamenti scolpite nel marmo della superstizione. La libertà non è una parola al vento ma un anelito del nostro corpo, una fiaccola che deve ardere sempre. Le leggi possono essere parole senza senso, oscurantiste e violente ma non la libertà. Poiché essa non è una parola ma un diritto inalienabile del corpo stesso; e deve essere difesa con ogni mezzo necessario.
Le strade di ogni paese dovrebbero essere messe a ferro e fuoco quando il potere recide la libertà; a prescindere da Stati o confini o nazioni. Quello che è successo nel democratico e medievale paese oltreoceano riguarda ogni singolo individuo umano del pianeta, ogni singolo genere.
Le donne sono sotto attacco e la cosa riguarda tutti. Una volta si diceva:
"Ormai siamo nel duemila e ancora succedono queste cose?"
Oggi, la realtà è una sola: ogni singolo giorno che passa si fa un passo indietro. Questo significa che nel 2030 sarà peggio di oggi, e nel 2040 sarà peggio che nel 2030. La libertà scomparirà sotto i colpi dell'ignoranza, della religione, della violenza sistematica dei corpi stessi. E già avviene.
Il 70 per cento dei medici, in Italia, è obiettore di coscienza, questo significa che una donna incontra 7 vigliacchi su 10 quando entra in ospedale. La loro inutile ragione, la loro inutile scusa, la loro inutile presa di posizione è sempre la stessa:
"Siamo liberi di scegliere se far abortire o meno"
E invece no! non siete liberi, banda di saputelli deficienti. Dal momento che giurate su Ippocrate non siete più liberi. Volete essere liberi? fate le guide escursionistiche non i medici. I medici devono preservare la salute e sono obbligati moralmente alla salute del soggetto coinvolto. Non basta un foglio di laurea in una cornice, dietro tavoli di mogano idioti, per dire che siete medici, dovete meritarvelo l'attestato. E fare gli obiettori significa tradire il giuramento di Ippocrate. Vergognatevi!. Siete talmente egoisti da avere anche il coraggio di dire:
"Però quando state male venite da noi!"
Ma come avete avuta la laurea? con il lego? Eh certo che veniamo da voi! Quando mi si rompe il cesso di casa vado in un negozio di idraulica per cambiare il pezzo, perché non sono capace di costruirlo. Ad ognuno il proprio mestiere, e voi avete scelto un mestiere. Non vi gonfiate di ego, pensando di essere di più; siete solo medici, è un mestiere. E il mestiere è curare la salute delle persone. Non vi sta bene? cambiate mestiere. La vostra fortuna è che avete le persone che si inchinano sempre a una qualsiasi laurea: che sia notarile, avvocatura o medicina, quando in realtà basta leggere soltanto 50 libri per diventare medici. Rilassatevi. Mio nipote di 9 anni ne ha già letti 30.
Non si tratta di difendere le donne, si tratta di difendere la libertà. Che si cominci a sputare in faccia a chi la tradisce. Che siano persone comuni, politici o medici.
E i primi a difendere la libertà della cura dovrebbero essere proprio i medici. Quindi smettetela di pensare di essere degli Dei e urlate contro la privazione della libertà. Solo così vi rispetterò.
Per fortuna ci sono medici seri che, con umiltà, difendono il giuramento di Ippocrate. Sono solo il 30 per cento ma teniamoceli stretti. Loro ci cureranno e aiuteranno le donne in difficoltà.
Non inchinatevi mai davanti a nessuno, solo perché ha studiato più di voi. La saggezza, l'altruismo, la solidarietà e l'intelligenza sono cose diverse.
Olmo Losca
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Mi ero promessa che non sarei cambiata per nessuno, mi ero promessa che ogni giorno che sarei sempre stata la ragazzina perfetta colei che dava il mondo persino gli sconosciuti, colei che si apriva persino con un muro, colei che rideva anche con gli animali, colei che vedeva tutto a colori, colei che era innamorata della vita, colei che era una bambina un po' cresciuta ma lei si vedeva ancora bambina.
Mi ero promessa di rimanere sempre la stessa, quella che aveva sempre il sorriso stampato, quella che apprezza ogni complimento che le veniva fatto, quella che usciva senza avere paura di nulla, quella che si abbuffava perché non gli importava di quello che le diceva la gente.
Mi ero promessa che poi un giorno quella bambina cambiava, cambiò perché si era stufata di essere se stessa, si era stufata di esserci sempre per tutti, Si era stufata di mangiare pur di piacere a qualcuno, si era stufato di parlare con qualsiasi essere umano perché non facevano altro che giudicarla, si era stufata di ridere perché, perché odiava con tutta se stessa il suo sorriso a causa delle persone, si era stufata di uscire perché ha il terrore che qualcuno la scambi per una poco di buono, si era stufata persino di volere avere i complimenti perché ogni complimento che lei veniva fatto era solo una presa in giro, si è stufata di vestirsi bene di coprirsi a tutti i costi il suo corpo per le cicatrici che portava dentro causate nei giorni, nei mesi persino negli anni.
Non mi venite a dire mai più "mi manca il la vecchia Roberta" perché ce l'avevate proprio a fianco ma non avete fatto altro che cambiarla facendola sentire ogni giorno diversa, ce l'avevate a fianco e non vi siete mai resi conto della sua presenza perché oramai avete dato tutto per scontato in lei.
Godetevi chi avete a fianco, non date mai nulla per scontato perché da un momento all'altro lei non ci sarà e ti mancherà, come a me manca la vecchia me.
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ecoamerica · 20 days
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elklough · 4 months
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Prendiamola dilà. Una ragazzina ha bisogno di un maschio esperto e cioè domande e una cosa. Quindi serve che gli venga detto cosa non si fa e cosa si fa cosa vai la pena e cosa no. Un fascista è villano un violentatore e addio. Le ragazze devono comandare un atto. Non lo possono fare?! Una volta qua abbiamo detto consultorio è andata male.
Diciamo che chi ci ha preceduto ha perso e sbagliato. Doveri e pacca. Non c’è bisogno di ripetere.
Pensa che cattiva Igene mentale su questioni che riguardano il corpo non c’è un colpo a segno un consiglio vedo gente andare al contrario c’è da mollare tutto e fare! Siete obbedienti e loro tengono palla non so ma mi prendete per il culo?coppie a meno per il sindaco per festino … cosa è computo Erode? Per il vescovo sai scelgono i preti
Cioè se almirante era così conciato nei suoi momenti buoni ma chi è che ci sta. Abbiam fatto quello che ha detto. Cioè c’è la Meloni che non sa nulla perché nulla doveva sapere rompere il cazzo che deve sapere mi apre un ossimoro almeno questa delicatezza.
Il resto è tirare oggetti di spugna che si fanno meno male, gente presa da un foro comunque esterno hanno sensazioni veraci
Mattarella udiooo ma cosa gli avete raccontato e su cosa poi ci andiamo a fare. Suo mondo su come la gente pensa suo livello di boci. Son quasi sicuro che non ha capito la Mascherina. Napolitano gli aveva detto due cose ma qui manca consapevolezza dei quai. In questo la Meloni doveva operare.
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micro961 · 8 months
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Tommy Rosa - “Non M’Importa”
Il nuovo singolo dell’artista sui principali digital stores e nelle radio
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Esce “Non M’Importa”, nuovo singolo dell’eclettico artista Tommy Rosa, sui principali stores digitali e dal 4 agosto nelle radio in promozione nazionale. “Non M’Importa” è una canzone reggaeton estiva e fresca in cui si racconta che cosa è per l’artista l’estate 2023, che cosa vorrebbe che sia e come la sta vivendo. È un inno all’estate in generale e un invito a viverla all’insegna della spensieratezza e del divertimento, come se, appunto, non importasse nient’altro.
“È la prima canzone commerciale che faccio, e l’ho fatta per esaudire le innumerevoli richieste ricevute da quando ho iniziato a fare musica, per accontentare chi di voi mi ha chiesto un pezzo “ballabile” e facile da ascoltare (come non ce ne fossero già abbastanza). L’ho presa come una sfida e un’occasione per sperimentare ed esplorare un genere musicale che non sento particolarmente vicino ma che mi incuriosisce. Ero indeciso se farla uscire o meno, dando la priorità alle altre canzoni in coda già pronte (questa non era già pronta), ma alla fine mi avete convinto, anche se ho sentito di dover chiarire la mia posizione riguardo al commerciale nella critica finale rap. È una contraddizione? Può darsi… voi intanto preparatevi a ballare.” Tommy Rosa
Storia dell’artista
Mi chiamo Thomas Rosati, in arte Tommy Rosa e sono sempre stato appassionato di musica. Fino ai 10 anni, non avendo i mezzi per comporre e per registrare le canzoni che già avevo in mente, registravo le bozze sul telefono di mia mamma o prendevo delle basi da YouTube e improvvisavo. A 10 anni mi è stato regalato il mio primo iPad, ho scoperto "Garageband" e ho iniziato a produrre le mie prime canzoni, prima decine, poi centinaia, ma non avendo i mezzi né le possibilità di registrarle con una buona qualità, col tempo si sono accumulate, e ancora devo smaltirle. Il secondo anno di superiori mi sono ritrovato in classe con Diego Montini, un ragazzo che suona il pianoforte, e abbiamo deciso di unirci per creare un duo musicale, i "PolterGuys", nato il 7 settembre 2020 con l’uscita dell’album “Carta Straccia” (la prima edizione) con un unico scopo: provarci. Da allora ho iniziato a studiare canto (2 anni: 2020/2021 e 2021/2022) e a pubblicare insieme a Diego prima delle basi (3, poi ritirate dalle piattaforme), e poi vere e proprie canzoni, a partire da “Sopra I Poster” e in seguito “Affare Fatto” (durante la cui realizzazione è nato il nome PolterGuys). Abbiamo deciso però di rimuovere l’album da tutte le piattaforme per perfezionarlo e con l’uscita della seconda versione di questo avvenuta il 2 dicembre 2022 il duo si è sciolto e ci siamo messi in proprio, conferendo all’album un valore simbolico di inizio e fine allo stesso tempo. Il genere che faccio prevalentemente è il Pop-Rap, ma mi piace sperimentare. Le mie influenze musicali sono principalmente Justin Bieber, The Weeknd e Chris Brown.
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haikyou · 1 year
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Nell’abbandono
L’intensificazione;
Rilascio, presa.
HaikyouBao, 8 maggio 2023 - 19.04, Lido di Venezia, Palazzo del Cinema e Casino - Centro Congressuale IPAC23.
NotaDiBao : C’è una corrente sotterranea, o sospesa - comunque celeste - che scorre, o vola sopra, o attraverso l’universo. Le sono stati dati molti nomi, forse nessuno è esatto - o lo sono tutti. Tao, Abbandono, Rti… e chissà quali quanti altri - non sono un sapiente, ma un curioso. A queste ‘strane cose’ sto pensando in questo momento, sotto l’influenza di un bel giro fra i box di Ipac2023, il Congresso Internazionale che la Signora in Viola ha organizzato qui al Lido di Venezia, e al quale devo il piacere di questa vacanza da PC. ( ipac23.org – 14th International Particle Accelerator Conference www.ipac23.org )
Click sul link via Google IPAC23 per chi ne vuol sapere qualcosa, ma, insomma, di Accelleratori di Particelle ( al primo commento, la voce wikipedia ) si tratta; di scienze, di ricerca, di matematica e di fisica - ai massimi livelli sul pianeta terra.
Ho parlato con alcuni giovani e meno giovani scienziati ( italiani, cinesi, coreani, tedeschi, israeliani… ) e … Non ci ho capito molto, forse solo la questione dello spazio tempo ( mentre me ne parlavano, eh ! - non saprei ripetervela… ).
‘Ndiferente ( viva Bortolo che mi cava dagli impicci ).
La Cosa che mi è restata appiccicata ha a che fare con le parole che uno di loro mi ha detto, cercando di spiegarmi come funziona un Accelleratore: presa, intensificazione.
Così, con la complicità di una associazione inaspettata con il tao, mi è venuto l’haikyou che avete letto, lassù.
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ahrisen · 1 year
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18 Feb 23
Basically in un ristorante. C’era una festa di compleanno, forse un diciottesimo. A una certa servono delle… Mele? dolci? Erano ovali, rosso scarlatto brillantinato, e grandi come un uovo di struzzo. Ci viene detto che chi trova la chiave vince … Cosa? Non ricordo.
Tutti si affannano a cercare questa chiave. Io vedo una di queste “mele” a terra e la raccolgo, mi guardo intorno e vedo che potrebbe essere caduta da un tavolo di una coppia. Mi avvicino amichevolmente alla coppa e la restituisco. Loro sono freddi e sospettosi.
<<Non la volete, scusate? Volevo solo restituirla. Penso non sia giusto lasciarla lì atterra>>
Dico. Loro sono disinteressati. Allora inizio con un cucchiaino a scavare la “mela”/dolce e al suo interno trovo una chiave.
Tutto e tutti nel ristorante si animano. Mi dicono
<<Che cosa ne farai?>>
<<Che fortuna!>>
<<Oh che invidia>>
<<Congratulazioni>>
Guardo la giace tra le mie mani. È mia. Non nel senso possessivo. Proprio, è mia. Sento che mi appartiene. Non per una legge o altro. È mia. Come lo è un tuo braccio. O un tuo capello. È naturalmente mia. Non parte di me, ma quasi.
Poi guardo il frutto, e dico:
<<L’ho trovata io, si. Ma non mi appartiene. Perché il frutto da cui l’ho presa era di queste persone.>>
Porgo la chiave alla coppia, e proseguo.
<<Alla fine non ho fatto nulla. L’ho solo tirata fuori. Credo quindi che vi appartenga. Ecco.>>
I due esitano guardandosi in silenzio. Poi la donna allunga una mano e la prende. Si presenta. Non ricordo il cognome ma di nome era “Angela”. Io mi presento a mia volta // E uso il mio nome all’anagrafe reale. Cosa rarissima.
La donna mi aggiunge su Instagram e io mi congedo dopo averle accettato l’amicizia. Mi guardo intorno e vedo che Barbara, una mia compagna di classe è amica del passato, non c’è.
<<Scusate, avete visto Barbara?>>
<<Se ne è andata.>>
<<Ma come? Dovevamo andarcene insieme! Lei mi avrebbe dato un passaggio!>>
Mi affanno ad andare via dal locale e mentre esco vedo mio zio, Raffaele, intento a ubriacarsi come al solito o comunque a non far nulla. //Zio e io abbiamo un rapporto neutro e di indifferenza. Quello che sta per accadere nel sogno non l’avrei mai fatto nella vita reale.
Gli chiedo di darmi un passaggio fin sopra la scuola perché era lì che Barbara doveva farsi venire a prendere e forse ero ancora in tempo per il passaggio.
Lui esita ma io lo trascino via. Usciamo in strada: Non la conosco. Ma zio cammina. È una salita di città, c’è traffico. Fuori è buio e freddo.
<<Quanto dista la macchina?>> Chiedo, osservando che il tempo inizia a guastarsi.
<<Ma sta più avanti, non molto>> Risponde, le raffiche sempre più forti.
Camminiamo in un parcheggio. La sua macchina non è lì, e la tempesta è sempre più forte. A tal punto che camminare è difficile e sento io vento sul punto di portarmi via. Mio zio salta e si accuccia per usare la gravità come slancio per aderire al terreno.
Mi volto: Dietro di noi c’è un uragano. E’ grandissimo. E bellissimo. Sta distruggendo tutto. Passa proprio dove eravamo noi. E sta venendo nella nostra direzione. Che bello spettacolo.
Penso che voglio lasciarmi andare. Farmi inghiottire. Ma qualcosa di istintuale invece dice di non farlo. Non so cosa. Torno a girarmi e mi inclino con il busto per cercare di resistere al vento e infine con mio zio raggiungiamo la svolta di un angolo con alte mura.
Il vento li è attenuato. Proseguiamo. Le mura sono di villette e case di ricchi. Odiosi. Faccio un commento a tal riguardo // Anti capitalista anche nei sogni hahaha
ma noto passando un cimitero. È piccolo, un quadrato di terra, pieno di lapidi. Una sull’altra, alcune. In stile giapponese. È bellissimo.
<<Oh porca madonna sto sognando.>> Esclamo, perché il cimitero nei sogni è uno dei miei reality test ormai.
Mio zio scompare. L’uragano scompare. Tutto scompare. Restiamo solo io e io cimitero, su cui inizio a contemplare fra sogno e veglia.
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