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#mammiferos
podartists · 2 years
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Rattus villosissimus | John Gould (1804-1881) | The mammals of Australia. v.3 (1863) | Flickr (Biodiversity Heritage Library)
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ortopriamo · 2 years
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Un piccolo pipistrello in un pomeriggio assolato di luglio. Nella mia lingua " ARREPITINNATU"
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falcemartello · 5 months
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Da romano chiedo scusa per Caligola.
Da italiano chiedo scusa per Fazio.
Da bipede chiedo scusa per Jack lo squartatore.
Da mammifero chiedo scusa per i gatti neri.
Da abitante della terra chiedo scusa per le zanzare.
Da mucchio di atomi chiedo scusa per lo Stronzio.
Matteo Brandi
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ilpianistasultetto · 4 months
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LA MELONZA VISCIDONA
Tra i viscioidi fascio vertebrati è la più velenosa. Dietro questo mammifero, dagli occhioni grandi e dall'aspetto dolce e socievole, si nasconde, in realtà, un essere molto pericoloso, anche se piccola nelle dimensioni, come la Phyllobates terribilis, ovvero, la rana freccia, anch'essa velenosa e viscida, ma che vive esclusivamente in Columbia. La Melonza viscidona ha origini tutte italiane, alcuni scienziati presumono si sia diffusa nel periodo fascista. La Melonza Viscida, il cibo se lo procura ingannando le proprie vittime: prima si mostra innocua, dolce e underdog e poi ne fa un sol boccone.
Questo mammifero, nel corso degli anni, ha assunto un manto peloso e biondo, nascondendo, solo in parte, la lucentezza caratteristica della pelle viscida.
La famiglia delle Melonze Viscide è molto vasta, alcuni individui maschi traggono vantaggio dalle prede che si procura la Melonza Viscida. I maschi sono incapaci di attrarre simpatie, essendo molto brutti e disgustosi alla sola vista, per citarne alcune tipologie dai nomi curiosi: il Lollocognatoviscidoneferroviere, il Larussabustoducemiofigliolointerrogoio, il Crosettoarmatogiudiciboia, il Donzelletto dal volto di pesce.
La Melonza Viscidona in pochi mesi si è diffusa sul tutto il territorio italiano, come il granchio blu. I rimedi a tale diffusione non sembrano di facile soluzione. Questo mammifero non è commestibile e non è buona né per bere e né per sciacquare, ma muove molte simpatie tra tanti italiani, tutti entusiasti di questo nuovo mammifero, tutti pronti ad avere in casa almeno un busto della Melona Viscidona. Ancora nulla si sa su quanto possono vivere certe specie mammifere. Essendo una nuova specie, gli studiosi non si pronunciano..
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mezzopieno-news · 4 months
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RITROVATA LA TALPA DORATA RITENUTA ESTINTA DA 86 ANNI
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Non veniva avvistata dal 1936, la talpa d’oro di De Winton (Cryptocloris wintoni) temuta estinta, riscoperta nella sabbia vicino alla città costiera di Port Nolloth, nel nord-ovest del Sudafrica.
Il piccolo mammifero prende il nome “d’oro” dalle secrezioni oleose che lubrificano la sua pelliccia che le permettono di “nuotare” tra le dune di sabbia, senza creare tunnel ma seppellendosi tra esse e rimanendo praticamente impossibile da vedere. Si tratta di uno degli animali più sconosciuti del pianeta ed è stata ritrovata dopo due anni di ricerche da un gruppo di ambientalisti dell’Endangered Wildlife Trust e dell’università di Pretoria e grazie al fiuto di un cane appositamente addestrato per seguire le tracce. La talpa d’oro di De Winton è l’undicesima delle specie perdute più ricercate al mondo ad essere riscoperta dal programma Search for Lost Species lanciato nel 2017 insieme a Re:wild.
Il team di ricercatori ha utilizzato una tecnica mai utilizzata prima per rilevare la talpa d’oro, il DNA ambientale (eDNA) che è il materiale biologico che gli animali perdono mentre si muovono nell’ambiente, tipicamente sotto forma di cellule della pelle, peli ed escrezioni corporee. Oltre a vivere in tane in gran parte inaccessibili, le talpe dorate hanno un udito estremamente sensibile e possono rilevare le vibrazioni derivanti dai movimenti sopra il suolo, il che le aiuta a evitare di essere viste dalla superficie. “Questa frontiera dell’eDNA apre un’enorme quantità di opportunità non solo per le talpe ma per scoprire altre specie perdute o in pericolo” secondo C. Theron Dell’EWT.
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Fonte: Re:wild; foto di Nicky Souness
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firewalker · 4 months
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Dobbiamo parlare di gatti
Sono sicuro che c'è un padrone o una padrona di gatto o gatti tra chi mi segue, e forse questo post non sarà di suo gradimento. La faccio breve.
TL;DR: non fate uscire il gatto da casa, tenetelo dentro.
Versione lunga.
Su Nature Communications è stata pubblicata una revisione della letteratura riguardante l'impatto del gatto domestico (Felis catus) sul regno animale. L'articolo è stato riassunto da Fanpage in italiano. Le revisioni sono pubblicazioni scientifiche che cercano di fare il punto sulla conoscenza attuale di un dato argomento. Gli studiosi hanno esaminato 533 studi precedenti e hanno identificato oltre 2000 specie animali predate dai gatti in tutto il mondo (per la precisione 2084).
Mettendo insieme tutti i dati, i risultati sono questi:
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Se pensate che i gatti servano per catturare i topi, ebbene sbagliate. La prima preda, in assoluto, del micio è un uccello, non un mammifero. In tutto il mondo, i gatti fanno strage di uccelli, quando va bene i mammiferi sono la seconda scelta, globalmente sono la terza (preferiscono i rettili). E tra i mammiferi, si specifica nell'articolo, non ci sono solo topi e ratti, ma anche mammiferi di grandi dimensioni, perché al gatto non è che interessi poi tanto se deve catturare un animale o può cibarsi di una carcassa: anche fosse un toro non gli farebbe schifo.
Eh, ma tanto, cosa vuoi che sia? Il gatto ha sempre portato un regalino, è la loro natura
Sì, certo, è la loro natura. Assassina. Altro grafico tratto dallo studio:
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Al gatto non frega niente se quella che ha puntato è una specie comune o è in via di estinzione. Consideriamo che globalmente le specie predate a basso rischio sono il 75%, aggiungiamo un 10% di specie incerte (che non significa che siano a basso rischio, significa che non sono state valutate con certezza, ma consideriamole ottimisticamente). Abbiamo quindi che il gatto risulta un fattore di rischio di estinzione per il 15% delle specie predate. Considerando le 2000 specie complessive circa, abbiamo quindi 300 specie minacciate dal gatto domestico. E non è un problema solo dell'Australia, ma anche dell'Europa (che magari non arriva al 15%, ma di poco)
Il gatto domestico è nella lista delle 100 specie invasive più dannose al mondo, e c'è un motivo. Interessante notare anche la taglia della preda del gatto:
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La maggior parte delle prede è intorno ai 5 kg (quanto pesa il vostro gatto?), ma come dicevo prima non si salvano nemmeno i bovini, o anche gli emu, le tartarughe marine o anfibi giganti come la rana toro: i gatti sono anche spazzini.
Quando guardate il vostro gatto e pensate che è così carino, ricordatevi che il suo fascino è quello di Ted Bundy.
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voracita · 4 months
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Ciò che vedete, ciò che non vedrete.
(Bataille, L'erotismo) - del libro, di come ne parlavi, di come lo mostravi, e (non) la mostravi.
La fica che voi non vedete, che è nascosta dietro questo bellissimo libro, è gonfia, estremamente sensibile, e cola liquidi oscenamente. Per questo ho deciso di non mostrarla: è uno spettacolo che solo chi l'ha stimolata, eccitata, usata in modi depravati, riempita di seme e poi aperta e fatta colare, ancora, ha diritto di vedere.
Questa fica è tenuta leggermente socchiusa, in modo da lasciar colare tutti i liquidi, gli umori della lubrificazione che produce continuamente e quelli dello sperma, che ha da poco marchiato il fondo della sua cavità. Ho provveduto a inserire un oggetto corto, squadrato, di diametro adeguato, nell'apertura di questa fica, in modo da tenerla socchiusa e da tenere ben ferma e impalata questa femmina, mentre vi mostra il libro che le ho ordinato di leggere e raccontarmi. Pur essendo molto eccitata, vi assicuro che resterà ferma in questa posizione tutto il tempo che riterrò necessario.
Siccome non potete vederla, ve la descrivo brevemente. Le grandi labbra di questa fica sono gonfie per la lunga eccitazione e per molte stimolazioni ricevute. Sono coperte di una peluria fine ma molto abbondante, perchè desidero che la fessa della mia femmina sia pelosa e odorosa di voglia, come la femmina di una bestia di mammifero. Il pube invece è stato completamente depilato, perchè infilo spesso le dita nelle mutandine per raggiungere e stimolare il clitoride di questa fica, e desidero che la pelle sia completamente liscia, fino alla punta eretta e scoperta dell'organo con cui questa fica gode.
Il buco di questa fica è circondato da labbra estremamente piccole e delicate; tutta questa parte della fica, incluso il clitoride, è stato a lungo strofinato, morsicchiato, manipolato e più volte segato, come un vero e proprio cazzetto, in modo da ottenere un certo numero di orgasmi.
Nonostante gli orgasmi, questa fica ha continuato a produrre umori. Successivamente allo scatto di questa foto, ho usato io stesso il libro per masturbare la fessa della femmina fino a sporcarlo sia nel dorso che nelle pagine con i suoi liquidi e il mio sperma.
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bicheco · 3 months
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Regno animale
Sapete che differenza c'è tra uno sciacallo e Salvini?
Uno è un mammifero che si nutre prevalentemente di carogne, l'altro invece è una specie di volpe con muso appuntito, orecchie corte e manto grigiastro.
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levysoft · 9 months
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[…] Bradipo, un animale letale?
il bradipo, che si divide in due categorie, quello tridattilo e quello didattilo, è un animale con abitudini solitarie che dormono circa 16-18 ore al giorno. Noti per la loro lentezza e per il loro sguardo non troppo intelligente, pensare che possano costituire una minaccia per un essere umano è veramente complicato, nonostante i notevoli artigli che possiedono. Il problema è che questi artigli il bradipo li utilizza per arrampicarsi e grattarsi, muovendoli con una lentezza che persino un ipovedente potrebbe schivare senza troppe difficoltà.
Sì, è vero che anche gli Zombie sono, il più delle volte, lenti, ma comunque non passano la maggior parte della loro vita appesi ad un albero scendendo solo quando devono espletare i loro bisogni corporei, consumando l’8% delle calorie giornaliere, oppure non confondono le loro zampe per i rami degli alberi dove sono appesi cadendo e sfracellandosi al suolo. Inoltre i bradipi hanno il 33% di muscoli in meno, rispetto a qualsiasi altro mammifero. Insomma non un vero e proprio cocktail letale.
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apileofprofiles · 9 months
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Oggi devo “allenarmi” ma sono fiacco, ho sonno. Stanotte c’era un qualche tipo di animale nel giardino condominiale, non so che animale, faceva un verso che non avevo mai sentito, mi sono pure affacciato per vederlo ma niente. Non sono nemmeno sicuro che fosse un mammifero o qualche volatile notturno. Il giardino confina con un campo che a sua volta confina con un boschetto. D’estate qualche volta dei ricci si avventurano fino al nostro giardino, ma questo non era un riccio, i ricci emettono qualche verso particolare? Ma non era un riccio. Comunque poi mi sono rimesso a dormire e ho sognato che ero a cena con Putin, c’erano un sacco di persone e verso la fine del sogno scappavamo tutti quanti via, un esodo quasi, verso quale meta pero’ lo ignoro.
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podartists · 2 years
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Notomys longicaudatus | John Gould (1804-1881) | The mammals of Australia. v.3 (1863) | Flickr (Biodiversity Heritage Library)
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fridagentileschi · 2 years
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Vediamo di capire la dissociazione cognitiva di questa "astronauta" che, probabilmente su mandato superiore, vorrebbe farci credere che nel '69 andammo veramente sulla luna, nonostante che non ci riusciamo neppure oggi, nel 2022, dopo 53 anni.
La parte che ritengo vera di questo breve discorso è quella iniziale, dove viene affermato che l'essere umano non può andare oltre l'orbita bassa terrestre (400 Km. dalla Terra) altrimenti friggerebbe come in un microonde.
Poi la lady spaziale aggiunge che "stiamo proprio studiando questo, come proteggere l'uomo oltre l'orbita bassa".
Dato di fatto: a tutt'oggi è impossibile per un essere umano, o un qualunque altro mammifero, viaggiare oltre i 400 Km. dalla Terra (quante balle ci hanno fatto credere anche, non solo, sui voli spaziali).
Ora, ben sapendo che almeno il 70% dell'umanità è analfabeta funzionale (studio scientifico), ecco che la signora sforna il proprio capolavoro dialettico per confermare che però, nonostante la premessa, sulla luna ci siamo stati per davvero.
"Voi mi chiederete: come siamo stati sulla luna a 400.000 Km. dalla Terra?".
Certo, se questa considerazione non l'avesse fatta lei, la maggior parte della gente neanche si sarebbe posta la domanda, e avrebbe continuato a dormire tranquilla (conosco). Ma, per mettere le mani avanti per i pochi che, invece, sarebbero saltati sulla sedia, meglio dare una spiegazione.
"Sulla Luna ci siamo stati alla fine degli anni '60, ma è stata una cosa così, di qualche giorno e poi via, ..." ... è stata una cosa così, cioè per caso? Per concessione Divina? Se ci vai solo per qualche giorno non friggi?
Poi spiega meglio.
"... perchè oggi non abbiamo più la tecnologia degli anni '60 ..." STRIKE!!!
Non abbiamo più la tecnologia degli anni '60.
Aahhhhh, capito!
Meno male che c'è la scienzah.
Corro a vaccinarmi, e il 25 alle 7 sono al seggio.
Grazie di esistere mio buon padrone, sono pronto alla morte per difenderti.
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ninfettin · 2 years
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Voglio l'eutanasia se mai arriverà il giorno in cui per sentirmi in pace con me stessa dovrò comprarmi una maglietta con dei capezzoli ricamati
Sai cioè....io i capezzoli ce li ho già e sono compresi nel prezzo di essere un mammifero
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Un delfino può nuotare nel Sahara?
Stamattina, dopo essermi alzata, sulla via del mercato, mi sono fatta esattamente questa domanda.
Che cosa può fare un delfino nel deserto? Quali chance ha di sopravvivenza? Quante volte può provare a dimenarsi e a trovare una via di uscita per tornare al suo ambiente?
Ma:
il mare è lontano
la sabbia non lo aiuta
i suoi richiami non li ode nessuno
il suo corpo non è adatto a quell'ambiente così caldo e assolato
ha sete e fame
Vista la situazione, così particolarmente avversa, il delfino cosa può fare? Può diventare altro, un animale abituato a quella sabbia, come un dromedario: dotato di lunghe ciglia arcuate per proteggersi dalla sabbia trasportata dal vento e di ginocchia e caviglie callose per isolarle dalle alte temperature.
Adesso che il delfino è altro può continuare la sua strada, dopo il compimento di una metamorfosi esterna totale, con un corpo che gli si addice, ma sempre con cuore di mammifero acquatico.
Buon venerdì pomeriggio!
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ikasdu64 · 2 years
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Abbiamo sentito Daniele Ecotti, tra i fondatori di “Io non ho paura del lupo” un’associazione che fa un lavoro straordinario di divulgazione ed è promotrice di numerosissime iniziative sul territorio per la salvaguardia di questo splendido mammifero.
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lucefrivola · 12 days
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Mi viene voglia di prendere la tua testa per farti annegare nella merda di qualche mammifero :)
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