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#miracolo
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Mira and big brother Fat Nuggits
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ragazzoarcano · 4 months
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"Stavo pensando a te "... non è soltanto una frase. È un piccolo miracolo. Qualcuno che ti trascina nei suoi pensieri e ti fa vivere due volte, in quel momento: in te e in lui.
— Paola Felice
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lunamarish · 6 months
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Chi non crede nei miracoli non è realista.
David Ben-Gurion
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gregor-samsung · 10 months
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“ Non sono nata per essere ragionevole. Sono nata per amare, per essere felice, per odiare, per immaginare, per inventare, per capire e anche, di tanto in tanto, per essere ragionevole, ma non devo essere ragionevole. Essere ragionevole vuol dire adattare i propri pensieri a quel che gli è contrario; modificare e distorcere la propria intelligenza per assecondare i desideri altrui. La mia ragionevolezza è diversa da quella di un altro. La ragione pretende la felicità. La ragionevolezza tende al possibile. La felicità non può essere catturata dal possibile. La felicità è l’avvento del miracolo. Il miracolo produce la virtú e la grazia, non viceversa. “
Patrizia Cavalli, Con passi giapponesi, Einaudi, 2019¹; p. 132.
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la-scigghiu · 5 months
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“Si pensa sempre che l’evento che cambierà tutto - il miracolo - sia altrove, ma spesso è proprio davanti ai nostri occhi. A volte siamo noi stessi, il miracolo.”
.🦋.
🔸Jeanette Winterson
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Ortona
Una città “dalle sere dolci e profumate come quelle d’Oriente”
(Gabriele D’Annunzio)
Questa città ha una storia tutta da scoprire, dove leggende tramandate nel tempo si mescolano alla vita di tutti i giorni e sanguinose battaglie e saccheggi distrussero tanto davvero troppo tra le vie di questa cittadina.
In passato la città era completamente circondata da una cinta muraria trecentesca e al suo interno era suddivisa tra Terra Vecchia, ovvero la zona dove abitavano i pescatori e i marinai e dove si svolse la terribile Battaglia del dicembre 1943, e Terra Nuova, una zona costituita per lo più da orti e campi. Parlando di Terra Vecchia bisogna considerare un aspetto molto singolare che i pescatori avessero lì le loro casette colorate tra quelle viuzze strette nella parte alta della città e non sulla costa vicino al porto e che per raggiungere le loro imbarcazioni percorressero degli scalini che collegano ancora oggi queste due zone; inoltre bisogna dire che il porto un tempo non era situato dove lo troviamo oggi ma si trovava più vicino al Castello Aragonese quindi sotto la cosiddetta Pizzuta.
Proprio dietro al faro dell'attuale porto, dove si trova anche una statua di San Tommaso che accoglie i marinai, c'è una piccola spiaggetta di pietre nominata la spiaggetta della Ritorna perché con l'avvicinarsi del maltempo le mogli dei pescatori (ed anche secondo un'altra leggenda una principessa) urlavano e pregavano «ritorna» ai loro amati.
Percorrendo le viuzze di Terra Vecchia possiamo notare un arco in pietra tufacea, il materiale di cui sono costutuite le scogliere, una casa lasciata così com'era di cui si può scorgere il colore originale attorno alla finestra e una casa che venne distrutta dalle bombe che si trova (ironia della sorte) nella piazzetta dedicata alla convivialità nominata dell'Allegria.
Per quanto riguarda il commercio bisogna dire che Ortona aveva un commercio comune con Venezia di stoccafisso e baccalà, che un tempo era il pesce dei poveri e dei contadini.
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Terra Vecchia ha termine dove è situato Palazzo Farnese, costruito nel 1584 venne comprato dalla Madama (Margherita d'Austria) insieme a tutto il feudo di Ortona e le vennero affidati anche i restanti feudi abruzzesi che amministrò con grande maestria.
Tra i personaggi illustri di Ortona che possiamo nominare ci sono due membri del Cenacolo Michettiano: Basilio Cascella (seppur nato a Pescara) e il compositore Francesco Paolo Tosti.
Pertanto a fine 800 Ortona vive di riflesso del Cenacolo Michettiano e vengono costruite case in stile liberty.
Proprio a Ortona è stato composto il nostro "inno" abruzzese per la gioventù "Vola Vola Vola " a cui a Porta Caldari è dedicata una fontana.
Vulesse fa' r'venì pe' n'ora sole
Lu tempe belle de la cuntentezze
Quande pazzijavame a vola vola
E te cupria de vasce e di carezze
E, e vola, vola, vola, vola, vola E vola lu pavone Si tiè lu core bbone Mo' fammece arrepruvà
...
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Percorrendo la passeggiata orientale che costeggia la costa e qualche viuzza raggiungiamo affacciato sul mare il Castello Aragonese che esternamente si presenta intatto ma all'interno possiamo notare essere rimaste in piedi solo alcune mura e torrette. La sua storia è un continuo trasformarsi: da alcuni resti romani venne costruita poi una fortezza che in seguito venne utilizzata per scopi militari, per poi venire acquistata facendola diventare un palazzo signorile con all'interno un meraviglioso giardino all'inglese.
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È arrivato il momento di fare una visita al museo dedicato alla Battaglia di Ortona tra civili e soldati canadesi contro le truppe tedesche, ma intanto possiamo già rinvenire delle tracce di questo sanguinoso scontro in un vicolo della città dove possiamo ancora leggere una scritta che indicava il coprifuoco: "il coprifuoco per tutte le truppe alleate è alle 21:00" e affianco possiamo notare dei fori nel muro causati dalle schegge delle granate esplose e dai proiettili.
Il Museo della Battaglia conserva oggetti e foto che testimoniano i giorni del violento scontro urbano del dicembre 1943, ciò che caratterizza questa guerra è essere stata principalmente una guerra di "propaganda" e poco utile invece a fini strategici, anche se comunque molto sanguinosa essendosi svolta casa per casa.
I civili vennero fatti sfollare dalle truppe tedesche ma non tutti fuggirono decidendo di nascondersi nelle cantine delle loro case ma perdendo così la vita.
Ortona ha ottenuto la medaglia d'oro al valore civile perché durante il conflitto ci si è aiutati l'un l'altro civili e soldati canadesi.
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I tedeschi tra le altre cose distrussero anche la torre dell'orologio, una delle due torri della Cattedrale di San Tommaso, per evitare fosse un punto di avvistamento.
Ma perché proprio a Ortona?! Semplice, perché è qui che il Re Vittorio Emanuele III di Savoia fuggì durante la seconda guerra mondiale imbarcandosi appunto al porto di Ortona verso Brindisi; ed è qui che si trovava la Linea Gustav.
Tra gli oggetti presenti nel museo possiamo soffermarci su tre in particolare:
I papaveri ricamati sulle vesti dei soldati canadesi e delle crocerossine, che indicavano la loro morte in battaglia essendo i papaveri rossi come il sangue;
Varie radioline e giradischi militari con cassa perché anche i soldati avevano bisogno di qualche momento di svago;
Una foto particolarissima, una foto di un banchetto di natale realizzato durante la guerra per i soldati circondato da firme, firme dei soldati sopravvissuti sia canadesi che tedeschi come inno alla pace, a testimoniare che fare la guerra non conviene.
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Ora è sufficiente uscire dal museo e svoltare verso la costa per raggiungere la Cappella del Crocifisso Miracoloso. Un tempo chiamato monastero di Sant'Anna questo luogo è testimone di antiche storie di fede, mare, corsari saraceni e leggende anche culinarie.
Era il luogo di fede in cui vivevano e pregavano del monache di clausura. Si narra che un giorno mentre pregavano l'affresco del crocifisso iniziò a gettare sangue dal costato, questo venne considerato un miracolo ma anche simbolo di presagio di un'imminente tragedia. Il sangue miracoloso venne raccolto in due ampolline, di cui una si trova a Venezia e l'altra è rimasta in questa Cappella ad Ortona rinchiusa in una teca (che viene messa in mostra il secondo venerdì del mese).
Il presagio era reale infatti dalla costa arrivarono le vele dell'ammiraglio della flotta ottomanna Piyale Paşa che iniziarono a distruggere tutto. Gli abitanti di Ortona fuggirono nelle campagne ma le monache di clausura non poterono abbandonare il monastero e restarono a pregare, le loro preghiere forse le salvarono perché Ortona viene nuovamente distrutta ma i nemici non riuscirono nemmeno ad avvicinarsi al monastero e alle suore di clausura perché una fitta nebbia ricoprì questo luogo come a renderlo invisibile e inesistente.
A questo luogo e alle monache di clausura sono legate anche altre due leggende di cui una è solamente la visione della realtà in chiave magica e fantasy poiché le monache di notte per lavare i panni si recavano alla fonte vicina facendosi luce nel buio e da allora quella fonte venne chiamata la fonte delle fate. Mentre l'altra è legata alla nascita del dolce tipico di Ortona: le nevole (da non confondere con le neole o ferratelle abruzzesi), dolce che appunto secondo questa leggenda è stato creato dalle monache di clausura che un giorno avendo finito le ostie presero gli ingredienti che avevano e unendoli e cuocendoli con il ferro per le ostie diedero vita alle nevole, la cui ricetta prevede solamente mosto cotto, arancio autoctono dal sapore dolceamaro e olio d'oliva (alcuni pasticceri del posto aggiungono anche della cannella).
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La Cattedrale di San Tommaso, un tempo Cattedrale di Santa Maria Vergine, custodisce le reliquie dell’apostolo San Tommaso e la sua pietra tombale dove viene ritratto l'apostolo e che presenta due fori uno per inserirvi un bastoncino di incenso e l'altro per inserirci degli oggetti che successivamente venivano recuperati intrisi dell'energia sacra per poter ottenere cure miracolose, infatti sia la pietra tombale che le reliquie stesse dell'apostolo sono importanti non per il loro aspetto fisico materiale ma per l'energia fortissima dell'anima che emana il corpo del santo apostolo, un'anima che è stata così vicina a Cristo nei suoi giorni in Palestina.
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Spero questo riassunto vi abbia fatti viaggiare insieme a me alla scoperta di questa città abruzzese e ringrazio per la visita guidata i Compagni d'Avventura e Ortona Welcome
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altri-menti · 10 months
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il segreto è cercare dentro di noi cose che sembrano segrete, sempre
il perché della fine,
il miracolo degli inizi,
il nocciolo della questione,
i semi del conforto
✿︎ ࿐
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davidohlerking · 5 months
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Miracolo Hair Salon, Doylestown PA USA
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FINALLY DONE!!! HUSKERDUST FAN CHILD!
omfg I’m so bad at drawing “humanoid” figures but I tried my best and it took me ages. Might make a fanfic out of it. (Extra pics and facts below the cut)
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Husk is trans ftm.
Husk carried Mira.
Mira came out as a Demi girl(she/they) at 12, everyone supported them.
During pregnancy, Husk took it as an opportunity to sleep all day every day.
Angel wouldn’t stop calling their future baby “un miracolo” so they were already used to calling them that when she was born.
Once Mira learned to crawl, you couldn’t stop them. They were super fast with all four arms.
Mira’s eye placements are loosely inspired by Arackniss’.
Crymini is like the cool older sister who visits at least once a month to hang out.
Cherri and Fizzerolli(this au is deeper than it seems) are the cool aunt and uncle(they’re not together).
Charlie and Vaggie are the godparents.
Valentino doesn’t know.
Husky has refused to let Alastor even be in the same room as Mira unless it is the lobby of the hotel.
Arackniss visits whenever he can.
Fat Nuggets is very protective of Mira.
Nifty is a good big sister but is not allowed alone with Mira.
Features:
retractable second and third pair of arms, she only rarely uses the third pair and they didn’t know that she had them for ages.
She can’t jump as high as Angel, but she is still half jumping spider so it’s still pretty impressive.
Retractable wings, she rarely uses them but can fly(just not very well, Husk is teaching them)
Glowing pink eyes and tongue
Maybe more but I’m tiered
Feel free to ask questions
( @musiccats2010 )
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ragazzoarcano · 30 days
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“Siamo tutti in fondo a un inferno, dove ogni attimo è un miracolo.”
— Emil Cioran
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petalodiseta · 2 years
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Il "miracolo" di ogni giorno.....
Buongiorno 😊☕
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ilguardianodelfaro · 2 years
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E quante volte invece abbiamo detto
del sole, che gli avrebbe fatto bene,
del mare che l’avrebbe ritemprato,
eppure il suo meraviglioso corpo
si è ammalato.
Io prego la Morella rampicante,
con le sue stelle cupe dentro al fosso,
di compiere il miracolo e ridare
vigore all’osso,
e prego il Cotognastro sempreverde,
quando non ci sarò, di fare sempre
ciò ch’io non posso.
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Tutti gli ovuli che una donna porterà con sé nelle ovaie, le porta da quando è un feto di quattro mesi nel grembo di sua madre. Ciò significa che la nostra vita cellulare come un uovo inizia nel grembo di nostra nonna. Ognuno di noi ha trascorso cinque mesi nel grembo di nostra nonna, e lei a sua volta si è formata nel grembo di sua nonna. Vibriamo al ritmo del sangue di nostra madre prima che lei stessa nasca, e questo impulso è il filo di sangue che scorre dalle nonne alla prima madre.(Layne Redmond)
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la-scigghiu · 1 year
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Unisci un punto ad un altro senza badare alle distanze. Sono passi di una danza che tu, in punta di piedi, conduci.
Trattengo il fiato, fra una morte apparente ed una resurrezione frequente, mentre mi avvicino al tuo equatore.
Sei intersezione perfetta di ogni mio punto cardinale.
Miracolo.
.🦋.
🔸@Azeruel
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Credo non ci si sia soffermati nel modo corretto su questo episodio speciale di Miraculous - troppo legati alla storia amorosa tra i protagonisti per concentrarci sul tema dell'episodio: l'ecologia e l'inquinamento in particolare nelle acque - già il titolo è importante: ACTION, perché le cose non cambiano magicamente, ma c'è bisogno dell'impegno attivo di tutti in ogni parte del Mondo (motivo per cui hanno coinvolto nell'episodio tre personaggi degli speciali di Shanghai e degli Stati Uniti) è così che si riesce a far cambiare idea anche ai poteri forti che non troverebbero più alcun sostegno dalla popolazione senza adeguarsi (il sindaco nel caso dell'episodio che si confonde nell'intervista dicendo prima Parigi è sempre a favore dell'inquinamento, per poi correggersi imbarazzato dicendo contro, contro l'inquinamento, perché è così che funziona la facilità della politica di cambiare schieramento in base a cosa vogliono le masse. Mentre per quanto riguarda coloro che lucrano sopra l'inquinamento (nell'episodio il Re della plastica che produce tutti gli oggetti in plastica) non pensano altro che alle loro tasche senza preoccuparsi delle conseguenze perché le sentono distaccate da loro e infatti nell'episodio l'unica soluzione per far rendere conto al cattivo della gravità della situazione è quella di farlo finire in tutto e per tutto e in prima persona dentro al problema: nella miriade di rifiuti da lui provocati, ma i cattivi di questo genere proprio come i politici non avrebbero alcun potere senza le masse a cui sta bene questa situazione.
L'utilizzo dei media e degli influencers o comunque di persone famose nell'episodio è chiaramente indicato come un movimentare le masse, quelle fanno ciò che vedono sia in negativo, acquistando gli oggetti di plastica all'ultima moda lanciati dagli influencers o bevendo le bottigliette in plastica suggerite dagli stessi, sia in positivo quando ascoltano Marinette e i suoi amici spiegare le conseguenze sull'ambiente di tutti questi rifiuti e le soluzioni da poter adottare come l'utilizzo di vetro e legno, quindi di materiali ecologici e naturali, stoffa al posto delle buste di plastica e borracce al posto delle bottigliette d'acqua, realizzare impianti che raccolgano i rifiuti dal mare come quello costruito sulla nave nell'episodio.
Come afferma la giornalista: «Questo è (sarebbe) un vero miracolo»
Peccato che dopo questo episodio così fantastico e a tratti utopistico se si guarda la realtà dei fatti anche il team di miraculous se ne frega del problema ambientale utilizzando la plastica per ogni oggetto di merchandising e giocattolo e con la fama del cartone proprio come i media invoglia le masse a continuare ad acquistare plastica...
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lospeakerscorner · 2 years
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Il Miracolo di San Gennaro
Il Miracolo di San Gennaro
Lo scioglimento del sangue di san Gennaro, il miracolo pià atteso dai napoetani in diretta su Canale 21 Il Miracolo di San Gennaro in diretta su Canale 21. L’emittente (Canale 10 Digitale Terrestre) trasmetterà dal Duomo di Napoli uno degli eventi religiosi più popolari del mondo: lo scioglimento del sangue del Vescovo Martire e Patrono di Napoli e della Campania. Come di consueto, Canale 21 sarà…
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