Tumgik
#mondo meno brutto
tiaspettoaltrove · 18 days
Text
Sentitevi libere di diffidare delle altre donne.
Le donne migliori che conosco, sono alquanto scettiche nei confronti delle altre donne. Critiche, diffidenti, disinteressate a cercare un vero contatto. Le conoscono bene, e sanno quello che ci si può aspettare. Il loro non è un odio, non avrebbe senso, e da persone intelligenti le squalificherebbe. Ogni essere umano è a se stante, sempre, e pertanto generalizzazioni assolute non se ne possono mai fare. Questa è una regola aurea. No, loro semplicemente sanno chi hanno di fronte (a parte eccezioni, appunto). Paradossalmente, una persona superficiale dall’esterno potrebbe dire che sono più misogine di me. Con la differenza, però, che io misogino non lo sono. Sono solo estremamente critico, sia nei confronti delle donne, che degli uomini (soprattutto per quanto mi riguarda personalmente). Quello che voglio dire, è che le donne che disprezzano le altre donne le comprendo benissimo. A patto che non sia per invidia, perché la questione lì cambia radicalmente. No, dico solo che secondo me è normale, quasi auspicabile in una parabola ideale, che le donne abbiano delle forti rimostranze nei riguardi delle altre posseditrici della vagina. Sto facendo un discorso molto concettuale, ideologico se vogliamo. Quando trovo un tallone d’Achille del mondo femminile, parlo con queste donne e trovo un riscontro. È quasi un conforto, se vogliamo. So che con loro posso confrontarmi senza peli sulla lingua, dicendo quello che penso. E solo se avrò ragione, allora ci sarà un compiacimento. Ma non è necessario, non è scontato. Ci si confronta e basta, in serenità. Però lo ammetto, che una ragazza che si esprime in modo duro (e non necessariamente volgare) nei confronti di un’altra, mi smuove qualcosa dentro. Nel senso che mi fa sentire meno sbagliato, mi fa capire che non sono matto, ma solamente attento alle dinamiche umane. Anzi, il paradosso è che spesso sono più io a delineare pregi e caratteristiche positive, piuttosto che loro. Sono io a cercare il buono che loro non sempre vedono. Perché dobbiamo dirlo, dai: mica è tutto brutto e terribile, assolutamente. Ci sono difetti, ma anche qualità nascoste. Bisogna solo farle venire fuori, quando le si possiedono. Io penso che il problema vero del mondo femminile, sia un timore nell’andare fino in fondo. Per ipocrisia, per immaturità, per finzione. Non tutto è deprecabile, assolutamente. Ma serve più verità. Serve più testa, e meno corpo. Serve una profondità di pensiero che, ahimé, troppo raramente riscontro. E logicamente (senza ironia), la colpa è ovviamente di noi uomini. Che troppo spesso rincorriamo in maniera infantile e animalesca ideali di donna sbagliati, che vengono quindi esaltati anziché soffocati dall’oblio. Siamo noi la causa di tutti i problemi che riguardano le donne, perché tutto è partito e a tutt’oggi parte ancora da noi. Un giorno, auspico, ci sarà un risveglio collettivo. E si riprenderà in mano il destino delle sorti del mondo. In modo assolutamente serio, maturo, lungimirante. Verso cose più grandi.
7 notes · View notes
Text
Quando mi stringi il mondo sembra un posto meno brutto dove stare.
11 notes · View notes
moonyvali · 7 months
Text
"Leopardi? Una noia mortale. Perché continuare a studiarlo a scuola? E obietta sempre qualcuno, Leopardi era un pessimista, è deprimente leggerlo!
Ecco, quando mi dicono che Leopardi era un pessimista, io non posso fare a meno di arrabbiarmi! Perché non è vero, non è assolutamente vero! Vi ricordate di quel giovane che osserva la luna e si domanda: «che fa l’aria infinita, e quel profondo infinito seren? » E ditemi, che emozioni vi suscitano questi versi: «Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare.» E cosa provate quando Leopardi vi parla di Silvia, dei suoi «occhi ridenti e fuggitivi?»
Una soave, irresistibile dolcezza che spezza il cuore. Pensate che questi versi furono scritti dieci anni dopo la morte di Teresa. Oggi invece c’è gente che dopo qualche minuto dimentica di averti conosciuto. Ecco, io ogni volta che leggo Leopardi provo un senso di commozione e mi paralizzo davanti all’intensità che traspare dai suoi versi.
Leopardi è il poeta che ha lottato tutta la vita per tenere assieme verità e bellezza. Parla con sincerità e la sua sincerità viene scambiata per tristezza perché da sempre la gente preferisce ascoltare chi la seduce, chi la lusinga, chi la illude. Eppure questo poeta che vi hanno descritto come brutto, gobbo, triste e depresso non si è mai lasciato spezzare, né dalla malattia, né dalla solitudine, né dalla cecità. Perfino quando era diventato quasi cieco, continuava a creare bellezza attraverso le sue poesie.
Già, la bellezza salverà il mondo. Ma dove sta la bellezza? Non nell’avere, non nel consumare, non in quella vita che mira all’interesse, a sopraffarsi l’un l’altro, non nella società fatta di chiacchiere meschine e apparenze, ma nell’immaginazione. Pensate, immaginate, ecco cosa vi sta dicendo Leopardi, anche a costo di sembrare strani. Alimentate in voi l’immaginazione, perché l’immaginazione vi renderà vivi. A questo serve la letteratura: perché senza bellezza, senza immaginazione la vita muore."
Guendalina Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X (Carissimi amici, è appena uscito «Intervista con un matto», il mio nuovo romanzo. Lo consiglio a chi ama le letture scabrose e le atmosfere introspettive dei romanzi russi. Potete leggerne un estratto gratuito e ordinarlo qui: https://www.amazon.it/Intervista-matto-Guendalina-Middei/dp/883205597X/
#letteratura #leopardi #giacomoleopardi #cultura #istruzione
8 notes · View notes
gcorvetti · 4 months
Text
Brutto risveglio.
Ieri ho aspettato il gatto fino alle 3 di notte perché lasciarlo fuori con zero gradi mi sembrava una punizione troppo pesante, era uscito almeno un'ora e mezza prima, ma nonostante l'abbia chiamato per un'ora non è venuto, sicuramente è andato a farsi un giro chissà dove, strunz. Quindi oggi mi sono alzato parecchio tardi con lui che mi guardava sonnecchiante ai miei piedi, sto strunz, ma cosa puoi dirgli? Lui non comprende le necessità umane come noi comprendiamo le sue, anche se spesso sono più rotture di coglioni come questa appunto, ma non è il solo. Appena sveglio vado in cucina e guardo fuori nevica come se non l'avesse mai fatto e sapete che mi finirà a spalare una volta finita sta tormenta, ma non è finita qua, la mia compagna mi avverte che per la fine dell'anno la festa si fa da noi, addio tranquillità e momenti di silenzio, senza contare che dovrò smontare tutto su questo tavolo, lo so non sapete, ma il tavolo nel soggiorno dove c'è il pc da dove scrivo e faccio le varie cose è una sorta di mini laboratorio, c'è la stampante normale (che stampa anche la parte bianca dei CD, presa esclusivamente per questo), c'è la stampante 3D con i vari filamenti, c'è lo spazio centrale dove creo le mie cose, anche se ultimamente sempre meno. Ogni volta quindi che c'è qualche festa o riunione familiare devo smontare tutto per poi rimontarlo finito tutto, si per me è un casino, ci sono una quantità di cavi non indifferente, ma questo è il minimo, a me non va di passare ore a sentire gente ubriaca parlare in una lingua che ne capisco il 10%, non è astio verso i suoi parenti, più una sorta di rigetto non verso loro direttamente ma verso sto popolo poco incline alla comprensione che esistono altri modi di vivere nel mondo, in poche parole non mi va per niente, anzi diciamo che mi sono abbastanza innervosito per questa cosa. Conoscendo la sua testardaggine e visto che mi ha detto che gli altri anni si sono ritrovati a casa degli altri non posso neanche replicare e cercare di mediare per evitarmi questo strazio, sono fottuto. Senza contare che dovrò anche cucinare per diverse ore visto che sti qua mangiano più dei calabresi, ma la cosa che mi rompe di più è che sicuramente porteranno dei fuochi d'artificio che è una delle cose più inutili che l'umanità abbia inventato. Poi c'è l'annosa questione di festeggiare dei numeri, cosa cambia? Il 2023 è stato una merda e non penso che il 2024 sarà migliore e bisogna anche festeggiarlo?
Stamane mi sono trovato, cambio di discorso, gli auguri di natale su FB di un tizio che è simpatico per carità ma che non sa la regola principale, cioè che se mi fai gli auguri ti banno, non l'ho scritto quest'anno perché pensavo che tutti si ricordassero di sta cosa, ma si vede che a lui è sfuggito, gli ho fatto notare che l'avrei dovuto eliminare, ma visto che forse non lo sa o non lo ricorda per sta volta la passa liscia, ha replicato che il padre era ateo ma che si facevano gli auguri per tradizione, a parte che non sono tuo padre e quindi fotte sega delle tradizioni (non gli ho scritto questo non sono così irriverente), gli ho solo scritto che per me non è solo una questione religiosa, finita li.
Cos'è che le persone non capiscono che a me di fare parte di un mondo di ipocriti e benpensanti, non che consumatori seriali, non me ne fotte un cazzo e che più mi lasciate per i fatti miei e meglio è, non è difficile ne da capire ne da attuare, basta non calcolarmi come fate nei 364 giorni precedenti, non è difficile lo sapete fare benissimo. Penso che la composizione che più rappresenta il mio stato d'animo in questo momento è questa
youtube
4 notes · View notes
abr · 1 year
Text
173cm di marea. Sarebbe stata la terza peggiore acqua alta di sempre, dopo i 194 centimetri del 1966 e i 187 del novembre 2019. Stavolta grazie al MOSE in laguna sono stati registrati solo 62 centimetri di marea (un dislivello ben superiore a un metro in meno). Senza le dighe, l'82% della città sarebbe stato allagato.
Altrove suonerebbero le campane a festa in tutto il Paese, non solo per lo scampato pericolo ma per celebrare, darsi gran pacche sulle spalle tra tanti: per averla pensata, per averci creduto, per averla realizzata, per aver fatto il tifo, per aver controllato che andasse tutto in porto, per aver espresso sano scetticismo ma per essersi poi ricreduti con onestà intelelttuale e uniti alla gioia. Figurarsi questo! Da noi invece silenzio. Bisogna andare sulle cronache locali per trovare la notizia. Non é che siamo distratti dai troppi successi eclatanti: distrattissimi lo siamo si ma dalle CHIACCHIERE.
In effetti è una non-notizia: NON E' SUCCESSO NIENTE ... DI QUELLO PERO' CHE DI BRUTTO SUCCEDEVA SEMPRE, PRIMA!
E' un esempio di come la politica narrata dai giornalai e amministrata dai buromagistrati non-fare-se-no-chi-non-fa-uncaxxo-fa-brutta-figura, sia solo in grado di smontare e deprimere.
Han seminato odio e gnegne, hanno indotto a pensare che trattasi di opera peggio che inutile, costosa e dannosa. E chi l'ha fatta muto deve stare, non rivenderla in giro per il mondo come facevamo negli anni '60 e '70, come fanno oggi cinesi olandesi e persin francesi ridendosela di noi.
C'è davvero tanto carbonio in eccesso: certi portatori non sani e manco asintomatici hanno davvero ammorbato l'aria.
31 notes · View notes
colazionearipetere · 2 months
Text
Tumblr media
Questa mattina colazione con un ricetta deludente. Mi ero fatta illudere da una ricetta "fit" che sembrava buona ed invece sa di uovo cotto, amaro e con boh un retrogusto strano. Sarebbero dei "brownies" alla mela. La ricetta è abbastanza fit, dato che ha solo tre ingredienti: uova, mela e cacao (e un po' di bicarbonato), però a livello di sapore fa abbastanza cacare. Non è una ricetta bilanciata per una serie di motivi: 1) troppe uova, 2 uova per 2 mele sono troppe, io ho usato due mele grosse (quasi 400gr in tutto) e due uova altrettanto grosse e sapeva di uovo cotto, sarebbe stato meglio 1 uovo e una parte di bevanda come latte, acqua o una qualsiasi bevanda vegetale l'importante è che fosse un liquido; 2) manca un amido, uno qualsiasi! che sia farina, fecola, amido di riso/mais, farina di avena, di grano saraceno, insomma manca un addensante, un qualcosa che dia corpo alla ricetta; 3) ne avevo un po' il sospetto ma volevo provare lo stesso e alla fine è stato confermato che la mela non si presta per questo tipo di preparazioni, credo che sia stato anche questo a dare un sapore strano, la mela non è polposa, ha molta acqua ed infatti sono venuti molto umidi una volta raffreddati; 4) troppo cacao, non è solo una questione di sapore e dunque che è troppo amaro, è il fatto che tutto quel cacao è proprio inutile, quella del video magari stava con la cosa che non mette farina e dunque daje di cacao anche perché il cacao assorbe più acqua della farina ma... no, proprio no, non serve a niente tutto questo cacao quello serve ad insaporire non puoi sostituirlo alla farina o una qualsiasi polvere amidacea e dunque addensante. Vuole essere una ricetta fit e capisco, ma il sapore è proprio brutto, si possono mangiare solo se copri parte del sapore: io ho messo sciroppo d'acero e burro d'arachidi ma se devi aggiungere qualcosa di calorico alla ricetta che nasce come fit tanto vale che ti mangi un dolce normale magari con pochi grassi ma almeno più buono e come calorie secondo me alla fine siamo lì. La ricetta dunque di per sé è sbagliata prorpio nella composizione, pure se si presenta come fit dato che: 1) se avesse usato la banana (o l'avocado, ma lì mi sa che saliamo di calorie e di grassi) avrebbe avuto più consistenza; 2) poteva usare solo l'albume, sarebbe venuta meno grassa e più proteica; 3) sostituire il tuorlo con un grasso vero e proprio come olio, burro d'arachidi, ma anche yogurt; 4) meno cacao (credo che quando ne metti già 20 gr è tutto il mondo, e lei ne ha messo 60) 5) usare un amido qualsiasi, farina 00, di avena, di riso, grano saraceno, amidi vari, boh quei preparati strani per robe fit che non ho idea qualcosa che insomma a contatto con un liquido diventa cremoso.
A volte ci provano con queste robe fit, ma veramente no.
2 notes · View notes
crossroad1960 · 5 months
Text
Il ministro Francesco Lollobrigida è inebriato dall’imminente approvazione della legge che proibirà in Italia la produzione e il commercio della carne coltivata, o sintetica, come ama dire lui. Qui s’era provato a sottolineare la bizzarria di vietare qualcosa che nell’Unione europea non è permesso, ma se un giorno sarà permesso toccherà permetterlo pure a noi: è già successo con le farine d’insetto. Non si coltiva carne né io coltivavo speranze, già venute meno quando la senatrice Elena Cattaneo illustrò il paradosso al ministro: vietate quello che ancora stiamo studiando, e se stiamo studiando è perché non sappiamo, e se non sappiamo come facciamo a decidere di non volere? Niente da fare. Il ministro ha già deciso: la carne coltivata è una porcheria, la qualità va difesa: vuoi mettere la frisona? Vuoi mettere la chianina? E ieri ha dettagliato sul millenario rapporto fra terra e cibo, e nessuna provetta oserà soppiantarlo. Ma soprattutto non intende arrendersi all’idea di un mondo nel quale un’élite mangia pezzi di prima qualità e miliardi di persone saranno costrette a ingurgitare una sorta di “carburante”. In effetti oggi nei paesi sviluppati ognuno di noi consuma 76 chilogrammi di carne all’anno (in Italia 79); nei paesi in via di sviluppo se ne consuma meno della metà, 34 chilogrammi; e poi ci sono i paesi poveri, dove se ne consumano dieci chili scarsi e, siccome è una media, c’è chi vede sì e no un arrosticino ogni sei mesi. Ecco, sembra brutto prospettare a costoro l’ipotesi di rimediare una bistecca coltivata un paio di volte la settimana. È robaccia. In attesa della frisona, meglio star leggeri. (Mattia Feltri)
4 notes · View notes
ideeperscrittori · 2 years
Text
175 ANNI DI CARCERE PER JULIAN ASSANGE ECCO I MOTIVI 175 anni di carcere. È questa la richiesta degli Stati Uniti per Assange. Manco per il boss di un cartello colombiano chiedono punizioni così severe, ma a quanto parte Assange l'ha fatta davvero grossa. Ma perché proprio 175 anni? Prendiamo un pallottoliere e facciamo i calcoli. I capi d'accusa sono sette. 1. La nascita, avvenuta il 3 luglio 1971. Invece di starsene buono tra i non-viventi, Assange è venuto al mondo, con la solita vecchia scusa dei meccanismi riproduttivi ancestrali messi in atto dagli esseri umani quando non hanno niente di meglio da fare. E quando si comincia così, ficcare il naso è solo una questione di tempo. 3 anni di carcere. 2. Negli anni Novanta comincia a farsi notare come hacker. Vuole facilitare l'accesso del pubblico alle informazioni riservate. La sua nascita era un brutto segno e gli anni della sua giovinezza hanno confermato i cattivi presagi. 6 anni di carcere. 3. Dal 2003 al 2006 studia fisica e matematica ma non ottiene la laurea, forse perché non vuole farsi una posizione in società e sogna di campare col reddito di cittadinanza. Briatore non è contento. Il giovane Alessandro Borghese non è contento. Guido Barilla non è contento. Assange l'ha fatta fuori dal vaso. Un anno di carcere. 4. 2006. Fonda Wikileaks per consentire la pubblicazione di documenti da fonti anonime. Il reato, di per sé gravissimo, è stato compiuto con l'aggravante dei futili motivi: consentire il giornalismo d'inchiesta. 20 anni di carcere. 5. Wikileaks consente di far luce su diversi crimini di guerra degli Stati Uniti. Ma per fortuna gli Stati Uniti sono la patria delle inchieste e del giornalismo indipendente. Quindi Assange se la cava con 125 anni di carcere. In uno stato totalitario gli sarebbe andata peggio. 6. Nel 2012 si trova a Londra e ottiene asilo politico dall'ambasciata dell'Ecuador, che a livello internazionale conta meno di San Marino. Come molti sospettavano, Assange non ha capito come gira il mondo e vuole solo far perdere tempo a tutti. Va sistemato. 10 anni di carcere. 7. Con qualcuno bisogna pur accanirsi. E chi meglio di lui? Altri 10 anni di carcere perché sì. Bene, ora sapete perché proprio 175 anni di carcere. A tutto c'è una spiegazione.
[L’Ideota]
68 notes · View notes
pgfone · 2 years
Note
Senti, per favore, visto che ci spieghi sempre cose bellissime sul mondo della campagna, ci puoi dire come funziona questa guerra del grano di cui si parla tanto? Ne viene proprio tanto dall'Ucraina come dicono i media? Ma non si potrebbe produrre qui in Italia? Scusa per tutte queste domande, però mi piacerebbe capire bene come funziona da una persona dentro al settore.
Io ti ringrazio per la considerazione ma non sono preparato sull'argomento importazioni (numeri cazz and mazz), quello che posso dirti che è un cane che si morde la coda, ovvero; entra tutto questo prodotto dall'estero a basso prezzo, per le note leggi di mercato abbassa il prezzo del nostro grano italiano e non conviene produrlo e quindi qui in Italia se ne produce sempre di meno. Si tende oramai ad andare verso colture di alto pregio (ortaggi, frutta, olive) tralasciando purtroppo la base della nostra alimentazione. Da parte mia posso dirti senza nessuna vergogna che in 5 anni da cerealicoltore non ci ho mai guadagnato MAI. Venendo ai numeri che sono noiosi ma che spiegano bene la situazione per seminare un ettaro di grano ci vogliono circa 800/900 euro all'ettaro tra lavorazioni semente e concime, un ettaro di grano in media produce circa 50 quintali ettaro e viene pagato dai grossisti circa 20 euro al quintale (adesso i prezzi sono gonfiati, sta a 35 euro a quintale ma questa bolla esploderà come al solito nel bel mezzo della trebbiatura a metà luglio facendo crollare i prezzi) quindi, 20 euro per 50 quintali fa 1000 euro, ci sono appena 100 euro di guadagno che sono poi il costo della battitura, questo poi sempre in situazioni medie, di questi tempi con il gasolio che schizza alle stelle e queste stagioni impazzite completamente capisci che levati i fertilissimi terreni delle grandi pianure altrove non conviene produrlo perchè ci si rimette e ci si rimette di brutto (te lo garantisco). Spero di essere stato abbastanza esaustivo e di non essere stato troppo noioso.
P.S questa è la mia versione sommaria data dalla mia piccola esperienza, poi se c’è zio Pino  che copre tutta la filiera e che col grano ci fa i milioni di euro beato lui ecco.
71 notes · View notes
chez-mimich · 5 months
Text
MEMORIE DI UN BARO
Ammetto una debolezza (una delle tante), ovvero che quando sul retro di copertina di un libro leggo “È stato in grado di incarnare un certo esprit tutto parigino …” allora metto da parte ogni indugio e acquisto seduta stante il libro, bello o brutto che sia poiché la mia anima parigina non è in grado di resistere a nessuna tentazione senza cedervi come avrebbe detto Oscar Wilde; ogni allusione, seppur vaga alla ville lumière o ai suoi abitanti è per me fatale. E così di tentazione in tentazione ho riempito la mia biblioteca di testi narrativi, poetici, lirici, saggistici di grande pregio, ma naturalmente anche di qualche colossale boiata. Non è stato così per questo delizioso volumetto, “Memorie di un baro” (Adelphi) di Alexandre Georges-Pierre Guitry detto “Sacha”, nato a San Pietroburgo nel 1885 e morto a Parigi nel 1957 (ora che ci penso solo un anno prima della mia nascita), russo di nascita ma francese d’adozione (quasi come me insomma). Si tratta di un romanzetto “dallo humor nero e nutrito di un sorridente cinismo” come ben lo definisce Edgardo Franzosini nella postfazione. In realtà, si tratta di una “illusione ottica” poiché Parigi occupa solo un capitolo del romanzo, mentre gli altri sono dedicati a Caen, Trouville, Angoulême e soprattutto Monte Carlo dove il protagonista, intraprende la sua carriera prima di croupier, poi di croupier-baro e infine quella di puro baro. Causa di questa poco brillante (per noi), ma divertentissima carriera è l’essere rimasto solo al mondo dopo che la numerosa famiglia viene sterminata a causa di un avvelenamento da funghi. In realtà il giovane uomo (Sacha stesso?) trova una occupazione come “groom” in un grande albergo di Trouville e poi all’Hotel Scribe della capitale francese. Proprio nelle vesti di “groom” verrà ritratto niente meno che da Caran d’Ache in uno stilizzatissimo e stilosissimo disegno riprodotto in una pagina del volumetto. “Barare significa intralciare i progetti del caso” scriverà l’autore per nulla pentito di essere stato un baro. Guitry fu anche autore di commedie, ne scrisse centoventiquattro, ma scrisse anche molto per giornali, riviste. Fu anche autore di cinema, regista e attore, quello che si può definire personaggio poliedrico. Insomma una lettura piacevole e con una sua singolarissima filosofia. Quando un critico francese disse di lui “Sacha Guitry crede di essere Molière”, Jean Cocteau sarcastico rispose “La cosa strana, caro mio, è che Molière credeva d’essere Sacha Guitry”. Paradosso a parte, la sua scrittura è lucida e ficcante, disincantata ma incantevole. Tornando però all’incipit di questo breve commento, scrive Guitry di Parigi: “Era proprio troppo grande, Parigi, troppo bella per me” e subito dopo: “Il fatto è che per potersi vantare di conoscere Parigi, bisogna farne parte (…) Perché essere parigini non è una questione di volontà né di fortuna. Tantomeno di valore. E’ un misto indefinibile di spirito, gusto, snobismo, balordaggine, spericolatezza e amoralità. Non devi neanche sapere di preciso perché ne fai parte, ti basta saper perché gli altri no…”
Tumblr media
3 notes · View notes
amorespvrco · 1 year
Text
nostalgia di qualcosa mai vissuto
non so come spiegarlo;
ma ci sono dei profumi, degli odori così singolari che inevitabilmente associo a delle cose ben precise, e sto iniziando a credere ci sia un fil rouge tra tutte queste cose, che all’apparenza non condividono assolutamente nulla.
è qualcosa che inevitabilmente il mio cervello fa, senza alcun motivo logico, ma ascoltatemi, potrebbe quasi essere divertente.
Il profumo dei negozietti vintage a mezzocannone, quei piccoli negozi pieni zeppi di oggetti, dove giri per ore e ore sperando di trovare qualcosa innanzitutto di bello, poi della tua taglia e infine non troppo costoso. Ma è inutile dire che poi alla fine, si esce sempre a mani vuote e si finisce a comprare da qualsiasi negozietto commerciale sulla via più famosa della cittá. Dopotutto, perché comprare nei negozi vintage? Sará pure più ecosostenibile, ma lì tutto costa troppo e non è neanche sicuro che il capo poi effettivamente mi entri, lì non si provano le cose. Correre il rischio non è qualcosa che fa per tutti.
Tuttavia, è lo stesso odore del mio ripostiglio, dove io e mia madre teniamo da una parte quaderni, documenti, attrezzi e la scala, e dall’altra scatole di oggetti costosi, zaini, borse e vecchi costumi. Lì ci teniamo anche i miei vecchi giocattoli, le mie vecchie bambole e tutto quello che, quando ero bambina, riusciva a rincuorarmi nei momenti più tristi. E quanta nostalgia provo quando passo davanti ad un negozio di giocattoli, quando vedo i bambini entusiasti uscire da quel luogo così colorato con un giocattolo in una mano e nell’altra quella dei loro genitori, un po’ meno entusiasti di loro. Lo stesso odore è impresso sui costumi che ho sullo scaffale più alto del rispostiglio, dove tengo i vecchi costumi di carnevale e i vecchì tutù di mamma. Quanti ricordi, belli e brutti, legati a quella stoffa, ci tengo anche il vestito che indossai per uno spettacolo. Recitare, quanto mi manca.
Le note di quella ‘fraganza’, se così si può chiamare, sono impresse tra le pagine ogni volta che apro un libro nuovo. La curiosità di leggere qualcosa di nuovo, di entrare in un nuovo mondo, di immergermi tra le pagine e ritrovare un po’ di quel qualcosa che ho perso vivendo, un viaggio tra la storia e tra menti dei personaggi in cui mi perdo, che esploro e vivo neanche fosse la mia storia.
E forse lo stesso odore ce l’ha il mio dizionario di latino, quella bestia pesante almeno due chili. Odore che non sento mai, poichè non lo apro praticamente mai e i miei voti rossi sul registro ne sono la prova lampante, ma che tuttavia ogni volta che sfoglio in un modo o nell’altro mi sento quasi rilassata. Tranne quando ci sono compiti in classe, ovviamente.
Ed è buffo che è lo stesso profumo che ho sentito sul tuo scaldacollo, quando mi hai stretta a me. E che coincidenza, era davanti ad un negozietto vintage.
Vendeva dischi, ed è curioso che io, senza ne lettore ne giradischi, mi perdo dempre a guardare tutti quei vinili e cd, perché il conforto che mi trasmette la musica, qualsiasi sia la sua forma, è qualcosa di indescrivibile a parole.
Quel profumo l’ho sentito mentre avevo le tue labbra sulla mia guancia, quando mi sono avvicinata io alla tua per baciarla, in un momento irrazionale, e infine l’ho sentito quando tu mi hai baciata, in un modo che ancora oggi faccio fatica a razionalizzare. Non perché sia qualcosa di brutto, per carità, ma perché mi ha inebriata a tal punto da non ricordarmi neppure bene la dinamica, per un po’ ho creduto di essermelo sognato. E mi vergognavo a parlarne, quasi come fossi tornata bambina, a parlare della mia prima cotta per un ragazzo. Eppure no, ormai mi sono fatta le ossa e non mi stupisco di niente, strano come la sensazione della tua barba che accarezzava la mia pelle mi abbia fatta vacillare, sentire in un modo talmente così particolare.
Sai cosa non mi fa trovare pace?
Che se ti chiedessi perché l’hai fatto, sono sicura come la morte che riceverei solo un ‘perchè mi sentivo di farlo’. Ed effettivamente non avresti torto, dopotutto perché baci una persona? Perchè te lo senti, perché ti ha preso il momento, per altri cento motivi che però difficilmente riusciamo a razionalizzare. Chissà se sai rispondere a questa domanda davvero, o se quella risposta me la daresti perché ti piacciono questi giochetti.
O forse sei tanto confuso quanto me.
Strano che ti associ a queste cose, ai libri, al vintage, al mio dizionario di latino (questa non è una cosa tanto buona, ma cercheremo di vedere l’aspetto positivo del tutto), ai giocattoli e alla nostalgia.
Forse perché sei il libro che muoio dalla voglia di leggere, ma di cui non so se sfogliare le pagine.
Forse perché sei quel qualcosa che vorrei un sacco, ma che ho paura di provare, per paura non mi vada.
Forse perché sei quella materia che tanto disprezzo, tanto odio ma che in fondo forse non detesto così tanto.
Forse perché sei quel qualcosa che mi da tanto conforto, ma che per un motivo o per l’altro ho dovuto abbandonare.
O forse perché dopotutto, sei solo nostalgia di qualcosa mai vissuto.
10 notes · View notes
sudokulife · 1 year
Text
11.17 giovedì 16 febbraio
A volte capita che la vita riservì sorprese, già ma non quelle degne di chiamarsi tali anzi.. a volte sono talmente sorprese che sembra ti crolli il mondo addosso, ti continui a dire che non doveva andare così, che la vita è lunga ma continui a non darti pace coi soliti pensieri. Ti odi, ti incazzi con te stesso, ti aggrappi al nulla più totale nella speranza che sia solo un brutto sogno perché non hai buttato via il tempo con qualcuno ma sapevi che era speso bene perche quella persona per te è davvero tutto allora ti incazzi ancora di più perché d’ora in avanti non ci sarà più in nessun modo, ho giocato male le mie carte e basta, mi mancherà sempre più dell’aria che respiro, mi mancherà tutto, penso durerà in eterno credo un eterno che non è ben comparabile ma sarà comunque troppo tempo e starò sempre peggio, il male d’amore con la friend zone sono una brutta accoppiata me sa.. io celho messa tutta e va bene così, farò questo crogiolo di dolore parte presente della mia vita è basta che devo fa, non avrei mai creduto potesse succedere.. invece è successo, saranno solo tanti bei ricordi, litigate epiche e niente alti e bassi come tutto ma quando si ha prospettive diverse purtroppo è quello che fotte, non incontrarsi e separarsi per forza di cose nonostante tutto il bene. Giuro sono bloccato sul letto a scrivere e sto sbadigliando da ore, non penso nelle prossime ore avrò più voglia di far nulla, ho perso qualsiasi tipo di estro potesse venirmi e Tumblr sarà nuovamente il mio compagno di avventure per un po’ credo. C’è il sole, un sacco e ho un caldo allucinante come spesso accade, devo poi chiamare mia zia per chiederle due cose dato che domani tornerò nella mia città natale per un paio di giorni giusto per andarla a trovare, fare un giro con mio cugino e chissà che altro poi il giorno dopo penso andrò a trovare mia mamma che nn sta nulla bene, ma questa è un’altra storia e nulla per la sera poi credo tornerò a casa mia.
Sento solo che sto di merda in questo momento e vorrei che le cose in generale fossero andate diversamente, mi dispiace per tutto ma non posso nascondere i miei sentimenti al mondo, non riuscirò mai a farlo, in questi casi c’è spesso che si fa aiutare ma alt i miei amici più cari sono meno di tre e più di uno e uno di loro è mancato quindi.. è il rimanente è lontano e lavora, bello schifo che sono: solo soletto mazziato e cazziato, giuro ora non sento più incentivi come prima, nessuno..lo so è difficile e brutto credere in un rapporto con una persona che c’è la possibilità che si trasformi un casino un giorno ma ho fatto il solito errore di crederci troppo perché avevo davanti una delle persone più belle mei conosciute in mia vita e voillà le merd son fé.. siinizia sempre con le amicizie più belle e poi uno si innamora(spoiler stavolta io), e la cosa brutta è che l’altra persona crede solo nella stessa bella amicizia che c’era un tempo e che tu man mano hai però da parte tua fatto diventare altro.
Non so quanto durerà sto monologo senza fine perché non voglio nemmeno fermarmi a pensare, non so che fare a parte deprimermi e ripensare al tempo passato mentre sto in lacrime, non riesco nemmeno a giocare ai videogiochi o ascoltare musica, ne disegnare.. non mi viene nulla se non stare sul latto a piangere ancora, spero solo non mi ricomincino le crisi di qualsiasi cosa, se sono solo mentre ho crisi ho una fifa boia che possano crescere a tal punto dal farmi del male..spoiler sono da solo e sto tremando, chissà come andrà a finire se in una tachicardia o attacco di panico boh lo scopriremo in questa favola..
Ps anche se poi dopo il tutto non riuscissi più ad alzarmi se finisco a terra non sarebbe poi così male dato il periodo, vedremo chi ci sarà a raccogliermi col cucchiaino e a sbattermi in faccia che la vita può essere meglio di così. SPOILERONE nessuno perché nessuno ci tiene a me a tal punto anzi si forse lo farebbe mia madre ma è convalescente operata di tumore a 60 km da me quindi ciccia si vedrà .
Buon periodo di merda,spero ce lo abbiate almeno un minimo migliore del mio dai alla prossima se ci sarà
Leo
8 notes · View notes
biancarondine · 8 months
Text
Tumblr media Tumblr media
Sono state due settimane in cui ho capito che sei davvero il mio punto nel mondo. Averti nel mio quotidiano mi ha resa felice, tranquilla.
Accanto a te ciò che è bello diventava splendido e ciò che è brutto diventava meno “pesante”.
Ho colto ogni tua sfumatura osservandoti, parlandoti e me ne sono innamorata di ognuna ed è una conferma che il cuore ha dal primo giorno in cui la tua mano ha sfiorato la mia.
Ti amo.
5 notes · View notes
frammento · 11 months
Text
Scrivo di quella giovinezza in cui anche un piccolo contrattempo è vissuto come la fine del mondo, un brutto voto in geometria, uno schiaffo. Scrivo della delusione di quando da adulto apri gli occhi e ti domandi se è tutta qui la tua vita, il mondo nella sua crudele menzogna, così diverso dalle storie che cercano di imitarlo, incoraggiandoti a tenere duro nonostante tutto. Perché per la maggior parte delle persone, il mondo è una foresta in preda alle fiamme; quel che viene distrutto è assai più del nuovo che si riesce a costruire, ci sono più persone che mai rispetto al passato, ma di vita ce n’è meno di prima.
Pajtim Statovci, Gli invisibili
5 notes · View notes
arkfluomelly · 8 months
Text
CONFRONTI
- Gente da ogni dove. Un sacco di stranieri. E non solo stranieri. Bizzarri, capito? C'e' un tipo che va in giro con un kilt ed un poncho. -
- Non dovrebbe? - chiese ansiosamente il signor Weasley.
- È come una specie di... non so ... come una specie di raduno - disse il signor Roberts - Hanno l'aria di conoscersi tutti.-
In quel momento, un mago con i pantaloni alla zuava apparve dal nulla vicino al signor Roberts.
- OBLIVION! - disse in tono secco, puntandogli contro la bacchetta. Immediatamente gli occhi del signor Roberts diventarono vacui, le sue sopracciglia si spianarono e uno sguardo di sognante indifferenza cadde sul suo viso. Harry riconobbe gli effetti dell'Incantesimo di Memoria.
( ...) Il mago con i pantaloni alla zuava (...) Sembrava sfinito (...) - Il signor Roberts mi sta dando un sacco di problemi. Ha bisogno di un Incantesimo di Memoria dieci volte al giorno per starsene tranquillo -
(Bagman e il signor Crouch, capitolo 7 di Il calice di fuoco.)
I babbani (persone senza poteri) sono succubi dei maghi. È in corso una colonizzazione vissuta senza dubbi, come normale amministrazione. La manipolazione di noi comuni mortali non e' in discussione, ma lo è che un mago abbia il permesso di farlo oppure no.
Siamo letteralmente trattati come animali.
< Piton aveva gia' puntato la bacchetta contro James: ne scaturi' un lampo di luce, e su una guancia di James comparve un taglio che gli schizzo' la veste di sangue. James ruoto' su se stesso, parti' un secondo lampo di luce e un attimo dopo Piton penzolava per aria all'ingiu', la veste che gli ricadeva sopra la testa mostrando le pallide gambe ossute e un paio di mutande grigiastre.
Un applauso si levo' dalla piccola folla; Sirius, James e Codaliscia si rotolavano dalle risate.
- Mettilo giu'! - grido' Lily. La sua espressione furiosa aveva per un momento ceduto il posto al sorriso.
(...)
- Non mi serve l'aiuto di una piccola schifosa sanguemarcio! - grido' Piton.
Lily trasali'.
- Molto bene. - replico' freddamente. - Vuol dire che in futuro non mi prendero' piu' la briga di aiutarti. E se fossi in te mi laverei le mutande, Pivellus. - >
(Il peggior ricordo di Piton, capitolo 28 di L'Ordine della Fenice).
Assistiamo a veri e propri episodi di bullismo e nonnismo, che pero' non sembrano toccare le ragazze. L'oltraggio, infatti, non e' che uno studente possa essere malmenato o umiliato, ma che lo si faccia alle studentesse.
Piton è stato coinvolto per ben due volte in fatti di questo tipo.
Non ha nessuna importanza che l'insulto sia frutto della concitazione del momento, che sia estorto. James ha ottenuto cio' che voleva. Dimostrare che Piton - brutto, timido e intelligente, nato povero - è inferiore anche moralmente.
Si noti che un'offesa di questo genere non avverra' mai da parte di uno studente della stessa classe sociale di James. Non con le stesse modalita' con cui è venuto da Piton. Sembra naturale per la Rowling immaginare che i poveri si danno al turpiloquio e sono razzisti. Anche se, di fatto, abbiamo visto uno studiato fenomeno di esclusione sociale di Piton da parte di James, il quale povero non e'.
Piu' o meno consapevolmente, l'autrice di Harry Potter descrive una forma di razzismo di classe, facendo in modo che lo status quo non venga mai modificato nella narrazione. Saranno i protagonisti stessi a difenderlo.
E non si puo' dire che lei si nasconda: questo è il mondo che lei vede. Se le piaccia, non lo sappiamo. È vero pero' che un certo fandom vede solo cio' che vuol vedere.
Disse Benjamin Disraeli:
"Due nazioni che non hanno reciproche relazioni e non provano reciproche simpatie. Ciascuna di esse ignora i pensieri e i sentimenti dell’altra, come se vivessero in diverse regioni o abitassero diversi pianeti: i ricchi e i poveri”.
Sybil, 1845.
3 notes · View notes
Text
2022
Che anno è stato il 2022?
Bello o brutto?
Cos'è accaduto?
Scopriamolo.
GENNAIO: Niente di che, c'è solo stato il compleanno di mio papà e di mia nonna. Mia nonna ha fatto 90 anni. Per il resto tutto tranquillo.
FEBBRAIO: Il mese che mi ha fatto scoprire che eri dentro me. Il 2 febbraio ho scoperto che non batteva solo il mio cuore ma anche un piccolo cuoricino.
MARZO: Ho comprato il tuo passeggino, la tua culla e ti ho fatto una cameretta fantastica.
APRILE: Tra meno di un mese ti avrei avuto tra le braccia. Che emozione!!
MAGGIO: Il Nostro mese. Il 04 maggio sei venuto al mondo, l'amore della mia vita. La mia famiglia finalmente al completo.
GIUGNO: Il primo ricovero. Purtroppo non prendevi peso come dovevi, allora siamo stati ricoverati ed abbiamo scoperto che dalla tua mamma non riuscivi a mangiare.
LUGLIO: Finalmente riprendi il peso come si deve, niente più visite, niente più pesate. Anzi, abbiamo addirittura aumentato la dose di latte.
AGOSTO: Il nostro primo ferragosto insieme, e la prima notte nella culla. Il tuo primo mare.
SETTEMBRE: La prima litigata brutta con tuo papà, la prima volta separati.
OTTOBRE: Il compleanno di tuo papà ed il tuo primo halloween.
NOVEMBRE: Manca un mese a Natale, al tuo primo Natale.
DICEMBRE: Il mese più bello. La casa tutta innevata di zucchero a velo per farti capire che è passato Babbo Natale. I tuoi primi regali scartati, anzi, meglio dire, strappati letteralmente da te. Ora hai 7 mesi tra poco ne fai 8. Stai crescendo troppo in fretta vita mia.
10 notes · View notes