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#morbegno
alberto--c · 1 year
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Buona serata
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juanitomane · 2 years
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MercedesSLK55 #mercedesslk55 #morbegno #valtellinaofficial #valtellinaturismo #valtellinalovers #costieradeicech #summermountainitaly #hpcvlautochevoglio (presso Auditorium S. Antonio, Morbegno (So)) https://www.instagram.com/p/ChIUdIYs_tu/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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bagnabraghe · 4 months
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I garibaldini e le formazioni non garibaldine in Valtellina
Civo (SO). Foto: Superchilum su Wikipedia Da questo senso di superiorità del movimento garibaldino [in Valtellina] nacque la tendenza a negare l’autonomia politica ai distaccamenti e a ridurre le formazioni di diverso colore alla propria influenza, se non alle proprie dipendenze. Da qui numerosi contrasti e motivi di dissenso, che vogliamo ora esaminare, lasciando ai prossimi capitoli quelli tra…
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bigarella · 4 months
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I garibaldini e le formazioni non garibaldine in Valtellina
Civo (SO). Foto: Superchilum su Wikipedia Da questo senso di superiorità del movimento garibaldino [in Valtellina] nacque la tendenza a negare l’autonomia politica ai distaccamenti e a ridurre le formazioni di diverso colore alla propria influenza, se non alle proprie dipendenze. Da qui numerosi contrasti e motivi di dissenso, che vogliamo ora esaminare, lasciando ai prossimi capitoli quelli tra…
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missviolet1847 · 1 year
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# I partigiani che fermarono la colonna tedesca sul Lago di Como
Docufilm – Potenti in fuga
L’arresto di Mussolini a Dongo e la resa della Colonna tedesca della Flak a Morbegno raccontati attraverso immagini, luoghi e testimonianze.
Il documentario realizzato dal ricercatore storico Pierfranco Mastalli, con riprese e montaggio del giornalista Andrea Brivio, è dedicato agli eventi legati al passaggio sul Lario della colonna della contraerea nazista Flak partita da Senago a Ovest di Milano fermata a Musso il 27 aprile e perquisita a Dongo da parte dalla 52^Brigata Clerici.
Nascosto tra i soldati tedeschi, i partigiani troveranno e arresteranno Benito Mussolini, la cui colonna di militi e gerarchi si era unita a quella tedesca con la speranza di raggiungere un territorio dove organizzare la resa. All’indomani, il 28 aprile, sul lungolago di Dongo saranno fucilati 15 dei fascisti catturati e lo stesso giorno i tedeschi firmeranno la resa della colonna a Morbegno e potranno proseguire, disarmati, verso la Valchiavenna.
Il gruppo di 178 soldati tedeschi, con alcuni italiani nascosti, transiteranno in Bregaglia attraverso la dogana di Castasegna il 29 aprile 1945, il giorno dopo l’uccisione di Benito Mussolini a Giulino di Mezzegra e il giorno precedente il suicidio di Adolf Hitler a Berlino.
Da ragazzo, Pierfranco Mastalli aveva seguito con i propri occhi il passaggio della colonna nazista a Gravedona, dove abitava con la sua famiglia. Questo ricordo non lo ha abbandonato. Lo ha portato, nel corso degli anni, a raccogliere testimonianze che hanno contribuito ad arricchire il preciso resoconto della vicenda ben descritta da Marino Viganò.
Ripercorrendo la storia, come ricercatore, ha incontrato e intervistato molti testimoni degli eventi, in particolare Federigo Giordano “Gek” vicecommissario della 55a brigata “fratelli Rosselli” e commissario della II divisione “Valtellina”, uno dei firmatari della resa della colonna Flak a Morbegno con il suo comandante, l’Oberleutnant Willy Flammiger.
# 25 aprile # 27 aprile
# arresto Mussolini
# A.N.P.I
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tinyhousemag · 2 years
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The Greenbox (renovation of a small disused garage into an annex building) Cerido, Morbegno, Italy by Act_Romegialli | 📷 Marcello Mariana
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lamilanomagazine · 27 days
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Lecco. Scomparsa del minore Edoardo Galli: le ultime immagini delle telecamere di sorveglianza della Stazione Centrale di Milano, lo scorso 21 marzo
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Lecco. Scomparsa del minore Edoardo Galli: le ultime immagini delle telecamere di sorveglianza della Stazione Centrale di Milano, lo scorso 21 marzo. Queste sono le ultime immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della Stazione Centrale di Milano in possesso della Procura della Repubblica di Lecco che ritraggono Edoardo Galli mentre cammina sul binario dove è giunto il treno proveniente da Morbegno e mentre transita in uscita dai tornelli di sicurezza lo scorso 21 marzo. Dopo questi istanti non ci sono, al momento, ulteriori riprese che lo ritraggono dialogare in compagnia di altre persone ovvero nei pressi di esercizi commerciali. Non trovano, pertanto, allo stato conferma le informazioni diffuse da giornali e televisioni di diverso contenuto diffuse a far data dal 27 marzo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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claudiodangelo59 · 2 months
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*Buongiorno!* In foto monumento del btg.alp."Morbegno" per ricordare la ritirata di Russia. Caserma "Menini" - Vipiteno (BZ)
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stralcidivetta · 2 months
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La solitudine dello stambecco
Non ho mai tratto soddisfazione dalle compagnie. Anche in mezzo a molte persone sono sempre stato più comodo nel mio spazio. Ne ho tratto forza e concentrazione per arrivare dove volevo o allontanarmi da ciò che non volevo.
La natura è stata per me un enorme campo di gioco. Posso esprimermi al meglio senza timore o alcun compromesso. E' vera ed intima.
Da bambino passavo ore, ovunque. Su un albero o per i prati alpini. I sassi, il torrente, le trote e i miei piedi immersi. C'era un gran silenzio. Dentro c'era un gran casino.
Il senso di inadeguatezza era frutto della violenza. Quella che vorresti evitare ma devi per forza esserne vittima. Qualcun altro stava male e tu eri solo sulla sua strada, purtroppo. Ad 8 anni lo vidi in tutto il suo malessere. L'ho vissuto sulla mia pelle. Non sono bastate le lacrime a fermarlo. E non quelle silenziose ma quelle a singhiozzo. E' così è andata, nessuno potrà cambiarlo mai.
Se il rumore era troppo allora uscivo. Saltavo dal balcone dritto nel canneto di bamboo e su verso il bosco. La sotto l'occhio vigile della Grona ero al sicuro. Li le ferite si curavano col vento. I lividi venivano accarezzati dai prati. Tutto tornava in ordine.
Una volta all'anno per una settimana avevo una finestra di tempo dove evadere. Don Luca ci portava in montagna. Tutti noi ragazzi della piazza ( Morbegno ) senza neanche le scarpe giuste per l'ora di ginnastica a scuola andavamo in montagna.
Era la settimana più bella della mia vita. La notte prima ero insonne. Ricontrollavo mille volte lo zaino. Era rosso dell'invicta e aveva i buchi. Le spalline le avevo rimesse su con il nastro adesivo. Era di mia sorella e poi tocco a me. Rispetto a quelli che uso oggi era uno zaino molto diverso. Non vi erano dentro mezze corde, rinvii o pala artva e sonda. C'era il berretto, la borraccia, la bussola magnetica e il binocolo assieme ad un quadernetto e una matita faber castel.
La mattina della partenza correvo al bus. Partenza da via ferrante aporti. Non avevo molti amici. Parlavo poco. Avevo paura di ricevere altro male quando sarei stato scoperto. Con il pensiero salutavo mia mamma e mia sorella. Poi attendevo con ansia l'arrivo.
Una notte fummo portati in rifugio a dormire. Io non dormii. Sentivo oltre l'angolo della parete il vento. Andava e veniva con un ritmo costante,a volte più forte a volte meno forte. Come sulla grona.
Non aveva senso dormire. Scivolai piano giu dal letto a castello. Andando verso la porta del corridoio. Era tutto buio. Tutti dormivano. Riuscii ad uscire dalla porta principale passando per la zona mensa. Il chiarore della luna illuminava le foto di vecchi alpinisti in cordata e le guide negli scaffali. La stufa sbuffava le ultime scintille da un carbone ardente.
Infilati gli scarponi veloci ero fuori. Girando a sinistra c'era un enorme pietraia la risali di corsa. l'unica luce era quella della luna. Le pietre granitiche brilavano. Mi sentivo sulla luna. Alla fine della pietraia c'era un cumulo di neve. Probabilmente sopravvissuto grazie alla bassa esposizione del sole.
Feci un passo dentro e sprofondai. Decisi quindi di fermarmi su un sasso poco più avanti. Fu li in quel momento, illuminato dal chiarore della luna, forte ed in controllo sulla pietra davanti a me si mostrò lo stambecco.
Lo stambecco era solo fermo che paresse stesse ascoltando il vento. Il suo pelo che racchiudeva anni di vita, le sue zampe forti e pronte allo slancio e le corna alte. Era solo e nella sua solitudine aveva trovato la sua via in mezzo ai sassi. Nel freddo della notte. Era il re indiscusso della montagna e faceva di quei sassi il suo campo di gioco. Fino a poco prima erano solo sassi ora erano i sassi suoi quali lui poggiava. Perchè non importa la strada ma quello che sta nel cuore di chi la percorre.
In un lampo, saltò e corse velocissimo fino in fondo la pietraia per risalire sull'altro versante. Si fermò a guardarmi, forse infastidito ? non lo so ma schizzo via nel buio.
Era forse un niente. Ma la sua presenza la diceva lunga. La solitudine dello stambecco è quella che ti insegna a correre sui sassi per arrivare dove devi e non più a scappare. E' quella solitudine che nel buio della notte ti chiederà di essere paziente, di accettare la sofferenza ancora un pò. Ci sarà un altro giorno, forse peggiore o forse migliore. Non si sa con certezza. Ma per questo hai una pelliccia folta due corna dure e delle zampe veloci. Non ti occorre altro.
La vita può toglierti e darti tutto. Può farti sentire dalla stessa mano che ti ha accarezzato il dolore più estremo. Può farti sentire la fame e dopo la fame altra fame ancora senza fermarsi. Può continuare a farti cadere e lasciarti al freddo senza un senso ne una ragione vera. A volte ti va cosi e basta. Ti lascerà i lividi e gli incubi che non se ne andranno mai, perchè furono giorni di verità. Non andranno mai via sono la parte oscura di te. Però, è dentro il nostro cuore possiamo scegliere da che parte stare e credendoci fino in fondo senza mai arrendersi possiamo ritrovare la nostra serenità, quella che la violenza ha provato a toglierci. Quella che difenderemo sempre a costo di soffrire ancora .
Quella notte egli mi apparse per chiedermi di fare la mia, cosi scelsi e feci la mia promessa.
La promessa che qualunque sarebbe stata la notte avrei contato spòp sulle mie zampe, sulla pelliccia e sulle corna. Avrei trovato la mia via tra le rocce. Col tempo, senza fretta e solo, come lo stambecco.
Ora re indiscusso delle pietre. Libero dal male.
Grazie montagna.
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stefanomjnasini · 4 months
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Un mix di foto di un bellissimo ricordo 🥰
#stefanomjnasini #michaeljackson #impersonator #mjstyle #mj #morbegno #morbegnoincantina
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aki1975 · 4 months
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La Seconda Guerra d'Indipendenza del 1859 vide muovere il Regno di Sardegna e l'alleato Napoleone III su più fronti: mentre i due eserciti regolari percorrevano la parte centrale e meridionale della Lombardia fino a combattere le battaglie di Solferino e San Martino, i Cacciatori delle Alpi di Garibaldi uscirono dal Piemonte il 23 maggio e, da Sesto Calende, sconfissero gli Austriaci prima a Varese (26/5) poi a San Fermo della Battaglia occupando Como (27/5).
La loro marcia proseguì entrando a Lecco (6/6), Bergamo (nella foto, la Città Alta vista dal Castello di San Vigilio) per la porta di San Lorenzo, in seguito denominata Porta Garibaldi (8/6), a Colico (27/6), a Morbegno (28/6), a Sondrio (29/6), a Tirano (30/6), a Bormio (3/7) fino ad occupare il passo dello Stelvio (8/7).
Con l’Armistizio di Villafranca (11/7), i Cacciatori delle Alpi furono sciolti, ma costituirono il nerbo dei futuri Mille.
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sousafadaedai · 5 months
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Morbegno, Itália
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onoranzetriolo · 6 months
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è mancata Grazia Maria Rosace in Amaddeo
è mancata Grazia Maria Rosace in Amaddeo Ne danno il triste annuncio il marito Giuseppe, i figli Caterina con il marito Diego Morbegno, Antonio con la moglie Paola Ariagno,le sorelle Antonia con il marito Giuseppe Fintolini, Rosa con il marito Salvatore Piazzolla, gli adorati nipoti Domenico e Andrea e parenti tutti. I funerali avranno luogo domani mercoledì 8 ore 15.00 nella Chiesa…
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traccedijazz · 10 months
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Lo swing del quartetto di Nico Gori
Dopo l’aperitivo a Chiavenna con il gruppo di percussionisti di Upcycling Music Band, la prima ufficiale di Ambria Jazz , complice il maltempo che ha impedito l’ utilizzo del chiostro, è nella cornice meravigliosa dell’Auditorium S.Antonio di Morbegno, protagonista il sassofonista e clarinettista Nico Gori con il suo trio di Young Lions, Sergio Aloisio Rizzo alla chitarra, Francesco Tino al basso…
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secondskin007 · 1 year
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"Giro d'Italia diciottesima tappa Morbegno-Asti: consigli e notizie" by CiclismoItalia is licensed under CC BY 2.0.
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Morto sul lavoro in Valtellina, vittima un boscaiolo
(ANSA) – SONDRIO, 20 MAR – Un boscaiolo di 50 anni, residente in Valchiavenna, che stamattina è stato colpito alla testa da un tronco mentre era impegnato in lavori di potatura lungo la provinciale numero 8 che da Morbegno conduce ad Albaredo per San Marco è morto in serata, quando le sue condizioni si sono aggravate in seguito alle lesioni riportate nell’incidente sul lavoro. Stava operando con…
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