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#nell'insieme
therefore-farewell · 4 months
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“Verrà il tempo in cui ti sveglierai dopo una notte intera di sonno, ti sentirai riposata ed in forma, aspetterai prima di metterti in piedi con calma, senza correre, guarderai distrattamente l'ora e rimarrai a fissare il soffitto, pensando a quello che ti aspetta.
Verrà il tempo in cui, guardandoti indietro, saprai che tutto quello che è accaduto era un disegno, fatto proprio per te.
Saprai che nessun giorno, nessun momento è stato vissuto per caso o per inerzia, che ogni cosa che hai attraversato, anche la peggiore, era solo un tassello di qualcosa di più grande.
Visto da vicino un pezzo di un puzzle non significa nulla. Il senso si coglie solo nell'insieme, guardando da lontano.
Ma ci vuole pazienza per costruirlo, tentando e ritentando, cercando, sbagliando.
Verrà il tempo in cui avrai smaltito il dolore,
i ricordi, gli errori commessi, le delusioni vissute, gli abbagli, le parole come coltelli conficcati nel cuore.
Ogni giorno, adesso, sembra un macigno, una grande salita da affrontare senza le energie sufficienti, ma da qualche parte arriverai, fra un caduta e un salto, fra una capriola e una spinta.
Una volta avrai la testa fasciata, un'altra un bacio sui capelli.
Una volta ti sentirai forte, un'altra sarai nella disperazione più totale.
Verrà il tempo in cui tutto questo passerà, perché la vita non è mai uguale a se stessa. Strattona, accarezza, bastona, scuote, ti prende in giro, ti mette alla prova.
Verrà il tempo in cui questi giorni li ricorderai bene, anzi benissimo.
Ma te ne sarai liberata, perché tutto sarà passato.
Verrà il tempo.
Intanto, non mollare”.
Laura Messina
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anonpeggioredelmondo · 18 hours
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Ieri sera io e il pargolo abbiamo visto le prime due puntate di Fallout.
Bisogna avere lo stomaco un po' forte perché, come nel gioco, le scene di violenza sono un po' splatter, però nell'insieme pare godibile, mi pare sia stato colto lo spirito del gioco, pur non ricalcando pedissequamente nessuna delle varie edizioni.
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tulipanico · 2 years
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Mi sono svegliata arrabbiata per via di un sogno, ma oggi c'è un sole gentile, che riscalda piano le guance. Le tende di una casa parevano palpebre assonnate e sono rimasta folgorata dalla bellezza di una ragazza in bicicletta. Ha attirato lo sguardo il fazzoletto che portava incastrato tra i capelli, senape tra fili castani, e poi l'ho guardata tutta, e nell'insieme era così dannatamente giusta che avrei voluto fermare la macchina in mezzo alla rotonda, arrestare il traffico solo per fotografarla. Mi manca qualche cosa, per sentirmi piena, ma sicuramente non mi sento vuota del tutto.
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lunamagicablu · 10 months
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Una radio non ha bisogno di creare un programma che desidera sentire. Ha solo bisogno di ricevere un programma che già esiste. E si rende un ricevente efficace allineandosi e sincronizzandosi alle frequenze - creando una similarità di vibrazioni - del programma che intende ricevere.
Allo stesso modo, non hai bisogno di creare la realtà che desideri - perchè esiste già - insieme alle infinite probabili realtà che co-esistono simultaneamente. Tutto ciò che devi fare è renderti "un'antenna efficace", in modo che grazie alla somiglianza di vibrazione, puoi ricevere il segnale di quella realtà. E questo la rende piscologicamente reale per te. Prima devi ESSERE quella vibrazione. Poi riceverai automaticamente quella realtà. Devi percepire la realtà che preferisci come già esistente in questo momento. Allora diventerà tangibile nella tua realtà "esterna". La radio usa un sintonizzatore di canali per selezionare e ricevere qualcunque stazione specifica - nell'insieme di tutti i programmi che esistono simultaneamente. Similmente, ci sono infinite probabili realtà che potresti ricevere e di cui fare esperienza in ogni momento. BASHAR *************************** A radio doesn't need to create a program it wants to hear. It just needs to receive a program that already exists. And he makes himself an effective receiver by aligning and synchronizing to the frequencies - creating a similarity of vibrations - of the program he intends to receive.
Likewise, you don't need to create the reality you want - because it already exists - along with the infinite probable realities that co-exist simultaneously. All you have to do is make yourself an "effective antenna", so that thanks to the similarity of vibration, you can receive the signal of that reality. And that makes it psychologically real to you. First you have to BE that vibration. Then you will automatically receive that reality. You must perceive the reality of your choice as already existing in this moment. Then it will become tangible in your "external" reality. The radio uses a channel tuner to select and receive any specific station - from all programs that exist simultaneously. Similarly, there are infinitely many probable realities that you could receive and experience at any moment. BASHAR 
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hopechanges · 11 months
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~Perché nulla resta ma sai tutto torna,
e forse stupido io a credere alle tue parole,
tu nell'insieme delle cose per me sei un errore
dar fiducia nella vita troppo presto è male
tu che mi sentivi, senza mai ascoltare...~
-Chimera, FINE DELLA TRAMA
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decadence-brain · 2 years
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ESIGENZE
Il mio corpo evidenzia le sue esigenze
follie umane che si impossessano
di ogni fibra del mio essere.
Perdona questo mio modo
perdona questo mio desiderarti
perchè cercando di unirmi divido.
Svegliami da questo disordine
creando armonie che esulino
da questa immobile abitudine.
Cerco di convincermi che non ti voglio.
Cerco di convincermi che non mi vuoi.
Nell'insieme questi banali pensieri
mi educano al fatto che senza di te,
senza parlare con te, senza parlare di te
il resto del mio tempo non ha più senso.
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...il resto del mio tempo...
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Castello di carte
Riflessioni circa la mia condizione e la mia mancanza degli occhi della mente
Smarrito e tristissimo
Mi riduco in stanza
Consapevole di tutte le mancanze
Che fanno male
Sono errori che fanno particolarmente male
Pecco di profondità
Io che mi reputo profondo
Pecco di umiltà
Anche se dovrei essere umilissimo
Pecco di mancanze di gratitudine
Io che devo sempre ringraziare di cuore
In particolare sono un oggetto rotto
Danneggiato, un disco rotto
Il mio intelletto ha perso una parte fondamentale di sé stesso
Solo adesso mi rendo conto e mi sento smarrito
Non vedo neanche come appaio agli altri mentre parlo,
Quante volte spesso sono patetico,
Non mi accorgo, non lo noto
Purtroppo non conosco né le verità più profonde,
Né il mio sé come si esprime e come è nell'insieme.
E intanto mi crolla il mondo addosso, e perdo tutto.
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mediterraneosud · 18 days
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mia schiava sei forte... no sei fragile...
Hai sopportato ogni cosa e sei pronta per altre mille sfide.
Una mia parola ti fiacca più di duecento frustate.
Metti a tacere il mondo con uno sguardo ma quanto imbarazzo per guardarmi negli occhi!
La forza, la fragilità... entrambe sono mie adesso nell'insieme della tua anima.
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iotnoitutti · 29 days
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lamilanomagazine · 1 month
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Cultura e Paesaggio. Giornate Fai di Primavera, in Emilia-Romagna 52 luoghi aperti al pubblico sabato 23 e domenica 24 marzo
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Cultura e Paesaggio. Giornate Fai di Primavera, in Emilia-Romagna 52 luoghi aperti al pubblico sabato 23 e domenica 24 marzo.  E quest'anno anche la Regione apre le porte: sarà possibile visitare gli spazi in viale Aldo Moro 50, a Bologna, sede dell'Assemblea legislativa. La presidente Petitti: "E' per noi motivo di grande soddisfazione e ci spinge a continuare a lavorare all'insegna dell'arte e della bellezza" L'eremo di San Espedito a Badagnano, nel piacentino, e la Commenda dei cavalieri Gerosolimitani, a Faenza. E poi l'antica farmacia di San Filippo Neri e il suo archivio, a Parma, e la biblioteca Maldotti a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. Sono solo alcuni dei 52 luoghi che sarà possibile visitare in Emilia-Romagna sabato��23 e domenica 24 marzo all'interno dell'edizione 2024 delle Giornate Fai di Primavera. Un'iniziativa nata per contribuire alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, facendo conoscere e apprezzare luoghi noti o ancora sconosciuti, monumenti spesso inaccessibili, ambienti curiosi o inediti che narrano la storia del territorio. La manifestazione, arrivata alla trentaduesima edizione, è stata illustrata in conferenza stampa questa mattina a Bologna, nella sede della Regione, dal presidente, Stefano Bonaccini, dalla presidente dell'Assemblea legislativa, Emma Petitti, dall'assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, dalla presidente del Fai Emilia-Romagna, Carla Di Francesco, e dalla referente del Fai regionale, Barbara Rossi. Le Giornate Fai di Primavera si confermano uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un'esclusiva opportunità di scoprire un'Italia meno nota, dalle grandi città ai borghi che raccontano una cultura millenaria, ricchissima e multiforme del Paese. "Per due giorni tutti i cittadini saranno coinvolti in questa grande festa della bellezza che il Fai ci aiuta a scoprire o riscoprire in tanti luoghi dell'Emilia-Romagna, vicino a casa- affermano Bonaccini e Felicori-. Grazie all'attività dell'associazione, ogni anno possiamo conoscere nuovi aspetti del prezioso patrimonio culturale e paesaggistico che ci circonda, imparando a rispettarlo e a diffonderne il valore. Il lavoro del Fai e dei suoi tanti volontari, tra cui molti giovanissimi, che ringraziamo, non solo sensibilizza ognuno di noi, ma spesso stimola le stesse istituzioni e le sostiene nella conservazione e nel salvataggio di questi luoghi straordinari. Un'opera di educazione civica collettiva che fa bene alla comunità e al futuro delle giovani generazioni". "Noti o meno noti, tradizionali o contemporanei, nell'insieme compongono un meraviglioso e variegato mosaico di tessere diverse tra loro, fatte di storia e modernità, di colori e di avvenimenti, di archeologia, palazzi e natura, nel quale si snoda il racconto dell'Emilia-Romagna. A ciascuna è affidato il compito di rappresentare muri, terre, acque e persone del proprio ambito territoriale, attraverso la voce dei volontari e dei numerosissimi 'Apprendisti ciceroni', studenti delle scuole superiori che aderiscono alle giornate- spiega Carla Di Francesco, presidente Fai Emilia-Romagna-. A loro e alle Delegazioni e ai gruppi Fai che con immensa passione hanno lavorato per questa festa del patrimonio culturale regionale, ai proprietari pubblici e privati dei luoghi, ai professori e dirigenti scolastici va il nostro ringraziamento più sentito". Quest'anno sarà possibile visitare anche la torre di viale Aldo Moro 50, a Bologna, che ospita la sede dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. I visitatori saranno condotti alla scoperta degli spazi più significativi della vita politica della Regione, compresa l'Aula consiliare, progettata da Marco Zanuso, e la collezione di arte contemporanea della Regione Emilia-Romagna. Esternamente alla torre, la guida approfondirà anche la storia e lo sviluppo del Fiera District. "Da anni l'Assemblea legislativa ospita mostre ed è diventata un punto di riferimento per gli artisti, con l'obiettivo di non essere solo un luogo istituzionale, ma uno spazio culturale comune, di appartenenza pubblica, di arricchimento per sé e per tutti i visitatori che vorranno condividere con noi tempo e piacere di conoscere- commenta la presidente dell'Assemblea legislativa, Emma Petitti-. Siamo quindi lieti che quest'anno vengano aperte le porte dell'Assemblea legislativa in occasione delle Giornate Fai: è per noi motivo di grande soddisfazione e ci spinge a continuare a lavorare all'insegna dell'arte e della bellezza". L'evento si svolge con il Patrocinio del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna. In tutta Italia sono 750 i luoghi in 400 città che saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi Fai attivi in tutte le regioni. Maggiori informazioni sul sito: www.giornatefai.it A questo link l'elenco completo con le descrizioni dei siti e le modalità di visita in Emilia-Romagna.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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unwinthehart · 1 month
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🤍🤍 vorrei un tuo parere sulla performance di mahmood a ctcf se hai tempo. a me è piaciuto tutto nell'insieme e lui mi è sembrato in ottima forma. il pubblico un po' moscio, non conoscevano neanche infondo al mare
Il pubblico di CTCF è sempre un po' moscio 😅 vorrei rivederla ad un certo punto, però nell'insieme mi è piaciuta abbastanza, sicuramente più in forma di quanto fosse per lo showcase di Radio Italia.
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chouncazzodicasino · 2 months
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Mi piace di più la francese ':)
Ma se facessi la bordatura alla cucina in piastrelle vuole dire che senza i pavimenti avrei già dovuto scegliere la cucina 😭
Beh direi che è ovvio ed è anche per questo che consiglio sempre se possibile di affidarsi ad un architetto valido o un progettista valido. Le cose da pensare durate una ristrutturazione sono tante. Tantissime. Capisco che è una spesa ma credo che ne valga la pena in termini di sanità mentale (ristrutturare casa è una grande fonte di stress per la maggior parte della gente) e resa del lavoro.
Nel momento in cui dovrai scegliere il pavimento e la cucina (perché le cose andranno di pari passo se vuoi entrambi nuovi), tu ti farai una cartellina con dentro i vari preventivi, brochure e se sei fortunato campioni e andrai per i vari negozi e fornitori con la planimetria che ti ha fatto il tuo architetto (mi auguro per te) con le misure del riquadro in mattonelle. Va ragionato nell'insieme. Poi per carità se tu dici no ma io mo voglio cambiare solo il pavimento e sopra metto la cucina che ho adesso e la cambierò tra cinque anni, allora il riquadro potresti farlo tanto più grande in modo da essere un jolly, ma mi pare una cappellata sto ragionamento.
NB. Il mio consiglio personale è di preventivare che a fine lavori, rispetto al preventivo approvato, ci sarà voluto il 20% in più del tempo e il 20% in più dei costi. Sembra assurdo? Non lo è. Ma soprattutto c'entra con quello che hai scritto te? Non lo so.
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seoul-italybts · 8 months
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[✎ ITA] Weverse Magazine : Articolo - V : Il Canto di V Evoca Mondi Fantastici | 04.09.23⠸
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🌟 Weverse Magazine 🗞
Il Canto di V Evoca Mondi Fantastici
__ Diamo un ascolto alla voce dell'idol in “Love Me Again” e “Rainy Days” __
__ di RANDY SUH | 04. 09. 2023
Twitter  |  Orig. KOR 
Il senso di nostalgia che può suscitare il “rétro” è intrigante. C'è un che di romantico nel desiderare di tornare a momenti ormai passati per sempre. Recentemente, si è fatta strada una nuova parola: anemoia. L'anemoia è la nostalgia per cose andate ed antiche, mai effettivamente vissute sulla propria pelle. I futuristi potranno anche preoccuparsi del fatto che i giovani d'oggi vivono troppo immersi nel passato, invece di guardare all'innovazione, ma non possono negare l'importanza del pozzo di cultura che ci arriva dal passato, né il fascino che immergervisi può rappresentare.
Il presente è nitido..vivido, certo, ma ciò che arriva dal passato non ha perso la sua brillantezza, solo raffreddato quanto basta per poterlo riprendere in mano. Anche la spigolosità si riduce con gli anni, ridotta confortevolmente a curve più dolci. Solo ciò che era già bello a suo tempo sopravvive fino a diventare rétro. E sono proprio quelle cose a suscitarci nostalgia, anche se magari noi non abbiamo mai effettivamente vissuto le originali—quasi come se le nostre vite, a confronto piccole ed insignificanti, si fossero protese all'indietro, verso il passato.
V adora tutto ciò che è vecchio. Questo suo amore per il nostalgico – specialmente per ciò che è poetico ed intimo – è evidente già all'ascolto delle canzoni che ha scritto, dalle cover che ha fatto e da ciò che ha detto nelle interviste. Layover, il suo primo EP solista, si basa su questo suo amore per il passato. Prodotto dalla direttrice dell'etichetta ADOR, Min Hee Jin, il nuovo album di V è una notevole commistione tra una visione moderna della nostalgia del 20° secolo - sapientemente rielaborata dalla produttrice Min - e le doti espressive ed interpretative dell'artista.
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“Love Me Again”, il primo singolo rilasciato in previsione dell'album, è accompagnato da un video musicale. Nell'insieme, il video-clip è un banchetto sia per gli occhi che per le orecchie. Alterna riprese in formato 21:9 all'imitazione di un monitor CRT convesso e si apre con un primissimo piano sul viso del cantante, che ci accompagna fino all'ultimo istante di riprese.
Ma è solo dopo aver guardato il video completo, inesorabilmente incollatə col fiato sospeso allo schermo, che ci si rende conto di quanto sfarzoso sia effettivamente: le misteriose grotte calcaree (le Grotte di Drach, in Spagna); il suo top di pailette (di un rosso dorato quasi incandescente); una macchina da karaoke che sembra uscita direttamente dal 20° secolo – completa di schermo CRT e didascalie sgranate; un microfono a cavo lungo e luci che colpiscono ogni angolo del monitor con luminescenze in dissolvenza. Tutti insieme questi dettagli non possono che evocare quasi esattamente la stessa atmosfera che si respirava nelle sale da karaoke, seminterrate e un po' kitsch, che costellavano il centro di Seoul negli anni 2000, pur riuscendo ad evitarne l'effetto pacchiano. E questo perché l'elemento più accattivante del video è lo stesso V, che si erge calmo ed elegante nel mezzo di tutto ciò.
Il K-pop è fatto di tanti elementi in movimento e continua evoluzione, ma, fondamentalmente, è apprezzato proprio perché è una forma d'arte incentrata sulle star protagoniste – dato che quella dell'intrattenimento coreano è un'industria basata sugli idol e le loro dedite fanbase. I migliori artisti K-pop sanno, infatti, catturare totalmente l'attenzione del pubblico: le loro sono performance da cui è praticamente impossibile distogliere lo sguardo e lasciano lo spettatore come incantato.
V è noto per la sua vasta gamma di metodi espressivi, i quali sono frutto sia di dedizione e pratica che di talento naturale. Difficile capacitarsi del fatto che “No More Dream” fosse, in effetti, la sua esibizione di debutto, dopo aver visto la sua performance nella scena in cui si libera degli occhiali in perfetta sincronia con il suono di uno sparo. La sua recitazione nelle performance live di “Boy in Luv” - durante la sua era da “Pel di Carota” - richiama alla memoria tanti scalmanati bad boy – seppur dal cuore semplice -, protagonisti delle web novel coreane anni 2000, resi famosi dalla romanziera digitale Guiyeoni. In pratica, V era l'archetipo del ragazzo ideale che andava così di moda in quel periodo. Ma è con l'outro di “FIRE” - dove lo vediamo ballare a centro gruppo, rendendo la scena rovente con la sua energia incandescente - che raggiunge un apice ancor più vasto. Invece, canzoni più leggere - come “Boyz with Fun” e “Dynamite” - ci offrono uno sguardo sul suo lato più tipicamente birichino. Nelle canzoni più toste dei BTS, V sembra quasi una creatura selvaggia sfuggita alla sua gabbia – non per nulla, le/gli ARMY, lo comparano spesso ad una tigre, quando lo vedono esibirsi così.
Ma V ha anche un lato poetico. Quando scende dal palco, quel barlume di ferocia scompare dai suoi occhi e l'artista torna ad essere quel ragazzo affabile ed amichevole dalla voce bassa e tranquilla. L'impressione che dà, è quella di vivere la sua esistenza fluttuando alla costante ricerca del romanticismo. La maggior parte delle canzoni che ha scritto, sono leggeri brani folk o ballate sentimentali, accompagnate da pochi strumenti di supporto. Riesce a far appassionare alla sua musica con arrangiamenti minimi o nulli e sa catturare magnificamente le emozioni più disparate – immortalare luoghi ed istanti -, specialmente la nostalgia. Ricordiamo, ad esempio, quella volta che V – poco dopo il debutto – ha chiesto di potersi portare a casa le rose usate per un servizio fotografico... Quale esempio migliore della sua costante ricerca del romanticismo nel quotidiano! È proprio per questo suo lato più dolce e poetico che le/gli ARMY hanno ideato anche il soprannome “gomdori”, vale a dire “orsacchiotto / orsetto di peluche”.
“Love Me Again” è una canzone soul che sembra uscita direttamente dagli anni '70, nonché il degno sequel dei brani neo-soul già pubblicati con i BTS. La vocalist Iris Stevenson—la musa ispiratrice del film Sister Act—ha incontrato il giovane V durante American Hustle Life, andato in onda su Mnet nel 2014, e ha commentato che V ha il tipo di voce, ricca di sentimento, che lascia col desiderio di riascoltarla. Ed è proprio questa attrazione emotiva a permeare il canto di V, la sua voce dolce, ricca e non eccessivamente carica. Inoltre, a giudicare dai brevi momenti canori che costellano l'intera serie del varietà di gruppo, Run BTS, V ha decisamente orecchio per la musica. La sua voce è innegabilmente unica—c'è qualcosa nel modo in cui scivola da nota a nota, un calore dolce ed avvolgente che potremmo assimilare all'impressione che lascia una foto sfumata o un disegno a pastello. Il suo stile vellutato e soffuso è ancor più evidente nei brani solisti pubblicati con i BTS, quali “Stigma” e “Singularity”. Tracce simili non sono poi così comuni nell'universo K-pop, e, anzi, sembrano fatte su misura per V.
Le sue canzoni soliste di quel periodo erano già piuttosto minimal, ma i brani pubblicati recentemente riescono ad essere ancor più rilassati. Persino i suoni vagamente più estrosi, come l'occasionale strumento a fiato, sono pienamente amalgamati con la musica. Neppure la struttura delle tracce è poi così grandiosa: strofa, pre-ritornello, ritornello, seconda strofa, pre-ritornello, ritornello ... una breve ripetizione, poi di nuovo il ritornello, fine. Nel ripetersi della sua supplica rivolta alla persona amata – cui V chiede di tornare – la melodia, l'arrangiamento e persino la voce di V sono tutti piuttosto soffusi. In “Love Me Again”, l'artista non impone la sua solitudine sull'ex partner, né su chi ascolta. A qualcuno potrà quasi sembrare banale, ma se teniamo conto dello stile cui ha sempre lavorato V, nonché del minimalismo tipico di Min Hee-Jin e dei suoi lavori per le NewJeans, è facile coglierne le intenzioni ed intuire come i due siano arrivati al sound finale. Durante la sua diretta Weverse dell'11 agosto, V ha, infatti, svelato di amare molto questa canzone proprio per quelle caratteristiche.
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“Rainy Days”, il secondo singolo pre-release tratto dal suo nuovo album, è una traccia R&B su base e beat lo-fi hip-hop. Sapete—proprio il genere esploso su YouTube ad inizio anni 2000, poi diventato colonna sonora delle nostre esistenze a livello globale. Prendere dei brani ordinari e renderli vintage – attraverso filtri che imitano il sound disturbato delle radio di vecchia generazione e l'uso di sintetizzatori OP-1 marcati Teenage Engineering – è diventata una moda. E, ancor oggi, questo è il sound più popolare quando si lavora con ritmi più rilassati. L'obiettivo della musica lo-fi è quello di evocare immagini e atmosfere del secolo scorso, quando la radio la faceva ancora da padrone. Allo stesso modo, la canzone di V punta ad enfatizzare quegli aspetti che le danno un sound rétro.
Così come quello di “Love Me Again”, il video musicale di “Rainy Days” è stato girato in Spagna—più nello specifico, presso gli appartamenti Torres Blancas, un famoso esempio di architettura organica spagnola. Una delle tendenze che ha spopolato su TikTok, quest'anno, è “tomato girl summer”: look confortevoli e vivaci abbinati a scenari rilassanti - il sole dorato, le montagne, campi e spiagge appartenenti ad ambientazioni tipicamente europee, specialmente ai paesi del Sud come la Spagna e l'Italia. Questa tendenza è nata dalla fascinazione per le vacanze in Europa, come rappresentate in film quali Chiamami col Tuo Nome. La canzone di V sembra un po' la sera che sopraggiunge al tramonto di questa moda: ancora tiepida e piacevole, ma con quel pizzico di malinconia che ci lascia il dissolversi dell'entusiasmo provato nel corso della giornata.
La parte più accattivante della canzone è l'improvviso cambio di tonalità. La prima strofa è in Sol maggiore, e fa uso degli accordi CM7–D7–Bm7–Em7 in una progressione apparentemente infinita, dopodiché si passa improvvisamente al ponte in La minore e la progressione diventa FM7–Em7–Am7. Quando V canta “Remember how I used to make you laugh the most”, è in Mi, un cambio netto dal Si del verso iniziale. L'impressione è che il cantante si avvicini sempre di più all'ascoltatore con la sua avvolgente voce baritonale. Nel video, V è presentato come un creativo e lo vediamo in varie location: al lavoro nel suo studio mentre modella della creta o dipinge sul vetro. È bello, inoltre, ritrovare gli elementi di animazione 3D, già visti in vari video musicali dei BTS e loro esibizioni live—in questo caso, è del coro di teste in creta – raffiguranti V – che parliamo.
Dopo il cambiamento rappresentato dalla seconda strofa, la canzone ripiega sul ritornello, ma rimane comunque aggrappata al basso ed implorante La minore, invece di tornare al Sol maggiore. In pratica, ciò che sentiamo nel ritornello finale non è la stessa progressione dei precedenti, e la cosa ci lascia con un certo senso di disagio. Ad un primo ascolto, la canzone potrà sembrare un brano dolce e suadente, ma questo improvviso contrasto – nonché le tonalità più profonde del cantato nella seconda strofa - aggiungono malinconia. Queste scelte stilistiche e musicali sembrano, dunque, offrirci una metafora ed interpretazione—anche se, in seguito ad eventi tristi, la vita torna sempre al suo corso naturale, la realtà è che le cose non saranno più le stesse.
Il modo in cui V esprime questo senso di mancanza e malinconia, in Layover, è come un'onda, che sciaborda leggera e delicata in un riflusso costante. Questi brani potranno anche sembrare un richiamo disperato per qualcuno di distante, ma potremmo anche vederli come una cartolina scritta col solo intento di lasciarsi dietro un saluto fugace. Per quanto riguarda il sound rétro, V sceglie una direzione musicale calma e confortante, come distanziandosi volontariamente dalla frenesia del presente. È come se la sua musica gettasse un breve incantesimo sul vertiginoso scorrere del tempo, donandoci un momento per fermarci e assaporare l'oggi, perdendoci in pensieri profondi e nostalgici. Personalmente, mi piace pensare che V abbia deciso di rilasciare queste due canzoni un mese prima dell'album completo – cosa rara nel K-pop – nella speranza di offrire qualcosa da ascoltare nell'attesa e portare un po' di calma nelle vite degli ascoltatori—consapevole che la sua musica matura e va degustata con calma, così come le cose per cui ognunə di noi prova aspettative e desiderio.
Tutto questo mi riporta alla memoria ciò che V ha detto l'anno scorso in un articolo del Weverse Magazine: “Mi piace quel senso di nostalgia. Quando sono da solo, mi perdo in pensieri bellissimi. E parlo di nostalgia che può essere per il palcoscenico, mancanza degli altri membri o anche un senso di profondo affetto. Ma, ad ogni modo, quei pensieri così belli, raccolti uno ad uno, insieme diventano canzoni” (da “V dipinge scenari con la sua musica”).
La nostalgia nasce da un senso di mancanza e, talvolta, può anche essere dolorosa, ma nonostante tutto, V affronta con pazienza quei sentimenti.
V ha una sensibilità unica che gli permette di definire quel senso di mancanza come 'bellissimo'. Immagino sia perché ha realizzato che non si può in alcun modo rivivere il passato, perché ha dovuto affrontare gli anni di pandemia che l'hanno tenuto forzatamente lontano dalle/i sue/oi fan, perché sa che quella di ora è pur sempre una "nuova normalità", nonostante il mondo abbia riaperto i battenti e perché ha – forse - costantemente a che fare con sentimenti malinconici anche nella sua vita da celebrità. Ma è commovente e confortante sapere che c'è un artista che non guarda alla malinconia come ad un senso di disagio, ma come un'emozione che può renderlo una persona ancor più bella.
Quel ragazzo che, in “4 O’CLOCK”, aspettava l'alba insieme ad un amico, ora è cresciuto ed è diventato un artista incredibilmente coraggioso e, tuttora, forte di una magnifica sensibilità—e non fa che maturare.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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gcorvetti · 1 year
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Povera Venere.
Sta facendo discutere un pò tutti la campagna pubblicitaria da 9 milioni di euro, 9 milioni, che vede la Venere del Botticelli come una influencer moderna che promuove il nostro paese. Parto dicendo che a me fa cagare a spruzzo, fatta male graficamente non lo dico solo io che sono grafico autodidatta, ma anche super professionisti, anche il fatto stesso di aver ritoccato il volto per dargli i canoni di bellezza odierni è a dire di molti un sacrilegio al dipinto stesso, certo molti puristi del classico che storcono il naso ogni minima modifica di un quadro classico, ma diciamo che nell'insieme quello che da più fastidio è il fatto che si sono spesi così tanti soldi, molti andranno per affiggere le immagini in giro per il mondo, aeroporti in testa, e per i social. Quei soldi potevano essere impiegati sicuramente meglio, per esempio per sistemare le scuole fatiscenti o per altre attività legate alla nostra cultura che sta scomparendo sotto i colpi del berlusconismo e di un governo che non vuole un popolo colpo. Ma si sa che nello stivale quelli di destra favoriscono i loro amici e sti soldi sicuramente sono andati in tasca a qualcuno. Quello che dico io è : Ma veramente abbiamo bisogno di pubblicizzare il paese con la più alta concentrazione di arte al mondo? L'altro giorno al tg, che va bè è tutto dire, dicevano che per il 25 aprile c'erano code di turisti ovunque, soprattutto le città d'arte e i musei, turisti stranieri in testa, ma non è solo questo. Vivendo all'estero mi è capitato spesso di sentire rispondere alla frase "sono italiano" un "Ahhh che bello, l'Italia è un paese pieno di arte, cultura di ogni genere" ecc ecc, non mi dicono mica "ahh, italiano, avete qualcosa?"; lo sanno anche i sassi che l'Italia è il paese dell'arte e che ha contribuito allo sviluppo di tutte le arti. Qualcuno ha detto che c'è molta ignoranza nel mondo e molti non sanno neanche dove si trova l'Italia, beh se apri internet e cerchi la trovi subito, ora come ora anche i bambini di 5 anni lo sanno fare. Ricordo che molti che studiano architettura mi chiedevano se avevo visto il Pantheon, certo, meraviglioso, se vai a Roma trovi questi studiosi intenti a fotografarlo a farci disegni, lo stesso per tutti gli altri posti della penisola da nord a sud. Penso che questi politici non capiscano l'importanza del nostro paese a livello culturale, essendo degli ignorantoni, e che pensano che ci voglia un marketing per fare più soldi, quando in realtà i nostri avi ci hanno lasciato un patrimonio che potremmo vivere solo di turismo, certo non è proprio la realtà dei fatti, ma diciamo che abbiamo così tanto che non riusciamo a gestirlo, quindi magari spendere sti soldi per gestirlo meglio? Disgustorama.
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Tra le stelle dei "Theunskin"
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La nuova puntata di Sommessamente, il podcast di Cinque Colonne Magazine vede come protagonisti i Theunskin. Con loro parleremo della sua musica e del loro ultimo album dal titolo "Behind the Highest Peak". “Behind the Highest Peak” è il secondo lavoro discografico della band, un concept composto da 9 brani e una bonus track, che raccontano le vicende del protagonista, durante un viaggio emotivo attraverso l’amore, la dipendenza, la perdita in un turbinio di saliscendi che lo porteranno alla definitiva rinascita. Il disco è stato inciso ai “Twilight Studios” di Senago (Milano) ed è stato composto, eseguito e prodotto dai THEUNSKIN. Il primo brano dell'album “Among The Stars” è una ballad dalle cadenze sempre più serrate che esplodono nel refrain del ritornello durante il quale appare chiaro il tema del racconto: un ipotetico discorso virtuale di un padre ad un figlio mai nato; una struggente sequenza di momenti di dolore che terminano con una frase di speranza. https://www.youtube.com/watch?v=iM1GPPmF9ck Ascolta il nostro podcast Gli ospiti di oggi THEUNSKIN I THEUNSKIN nascono a Milano nell'anno 2015 come side project di una band Gothic Rock sulle tracce stilistiche di 69 Eyes e HIM. La sfida per i musicisti coinvolti nel progetto è stata quella di mantenere delle sonorità intense ed emozionanti tipiche della scena post-punk, dark, new wave internazionale rinunciando al calore delle sonorità tipiche del rock. Il nome non ha volutamente una traduzione letterale, potremmo dire senza pelle, o meglio ancora letteralmente spogliati delle atmosfere Gothic, nostro vecchio marchio di fabbricaI componenti provengono da diversi generi del panorama dark, new wave, cross over e indieinternazionale creando nell'insieme una combo di generi uniti dalla scelta stilistica di mantenere un suono asciutto e pulito. Read the full article
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eugeniocaruso · 1 year
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L'UNIVERSO VISTO DA HUBBLE http://www.impresaoggi.com/it2/2427-luniverso_visto_dal_telescopio_hubble/ Galassia barrata NGC 1300. GALASSIA A SPIRALE BARRATA. Una galassia a spirale barrata, è una galassia a spirale dal cui bulbo centrale si dipartono due prolungamenti di stelle che nell'insieme ricordano una barra. In queste galassie i bracci curvi della spirale partono dalla barra, anziché dal nucleo. Si usa anche il più generico galassia barrata, in quanto la barra è presente anche in galassie di diversa morfologia. https://www.instagram.com/p/CpFo6-7oQWS/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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