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#non avere paura
ragazzoarcano · 4 months
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“La grotta in cui hai paura di entrare ha il tesoro che cerchi.”
— Joseph Campbell
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Quando finisce un amore, non soffriamo tanto del congedo dell'altro, quanto del fatto che, congedandosi da noi, l'altro ci comunica che non siamo un granché. In gioco non è tanto la relazione, quanto la nostra identità; l'amore è uno stato ove per il tempo in cui siamo innamorati, non affermiamo la nostra identità, ma la riceviamo dal riconoscimento dell'altro; e quando l'altro se ne va, restiamo senza identità. Ma è nostra la colpa di esserci disimpegnati da noi stessi, di aver fatto dipendere la nostra identità dall'amore dell'altro.E allora, dopo il congedo, il lavoro non è di cercare di recuperare la relazione dell'altro, ma di recuperare quel noi stessi che avevamo affidato all'altro, al suo amore, al suo apprezzamento.
Umberto Galimberti
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thedarkpoet · 1 year
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“No, non avere paura Quando vai a dormire sola Se la stanza sembra vuota E se senti il cuore in gola Non avere paura.” Tommaso Paradiso - Non Avere Paura
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a-silent-bear · 1 year
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Addormentarsi con le lacrime pensandoti penso sia un altro tipo di dolore.
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queenofdjsasters · 9 days
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Vorrei che fosse semplice come per gli altri, invece io mi sento sempre fuori posto, come chiusa in una bolla da cui difficilmente riesco ad uscire. Alle volte mi chiedo cosa ci faccio in mezzo a loro e il perché mi senta tanto diversa, con un cervello che è in grado principalmente di pensare a problemi su problemi, alcuni dei quali non lo competono minimamente, e che non riesce quasi mai a chiedere aiuto. Che complicata la tua testa Cordelia, come mai sei uscita fuori così?
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reddamien · 1 month
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confusedandwaird · 1 year
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Io quest'anno lo brindo a me. Ai miei sforzi e alla mia forza, ai miei successi e fallimenti, al mio non arrendermi mai, al mio sorriso, e ai limiti che non mi sono mai imposta; brindo ai miei "si ce la farò" e alla mia testardaggine che mi porta sempre un passo avanti; brindo alle mie insicurezze e paure che mi motivano a fare sempre meglio. Brindo a quella che sono. Egoistico? Forse, ma lo devo a me. Quella che sarò non lo so, ma brindo anche al coraggio cambiare, di scoprire, di amarmi, di migliorare, di scegliermi sempre, e di non vedere mai confini.
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iviaggisulcomo · 1 year
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"Non credere a chi tinge tutto di buio pesto e di sangue.
Lo fa perché è facile farlo.
C’è splendore in ogni cosa. Io l’ho visto.
Io ora lo vedo di più. C’è splendore.
Non avere paura."
Mariangela Gualtieri
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pensieripronfodi · 2 months
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Scappo dalle mie paure
Stavo camminando in una zona buia, ricoperta di alberi spogli e tetri. Era notte. Il terreno era disconnesso a causa delle radici e delle foglie. C’era un sentiero che mi faceva intuire la strada da percorrere e io camminavo lentamente, vigile, e anche un po’ timorosa.
A un certo punto ho sentito un fruscio provenire dalle mie spalle e immediatamente mi sono voltata ma non ho visto nulla.
Ho continuato a camminare, ancora più vigile rispetto a prima. E di nuovo ho sentito un fruscio, adesso più vicino. Mi sono sforzata di osservare attentamente il terreno, di capire che cosa, o chi, ci fosse insieme a me.
Nel frattempo i miei compagni continuavano a camminare sereni, ridendo e parlando, e io avevo i capelli dritti dalla paura.
Osservando una zona del suolo, mi sono accorta di una presenza pelosa, immobile, rivolta verso di me. Ora ero anche io immobile, incapace di muovermi e di reagire.
A causa della poca luminosità mi sono sforzata ancora di più per capire che cosa i miei occhi stessero vedendo, se fosse una bestia qualsiasi, o proprio ciò che temevo.
Era ciò che temevo.
Ora ero paralizzata, completamente. Nemmeno la voce riusciva ad uscire. Quel ragno grosso quante un cane, brutto e peloso, con delle zampe lunghe e degli occhi abominevoli e lucidi che mi stavano fissando. Se mi fossi mossa anche di un solo millimetro, quella bestia mi avrebbe inseguita e fatta fuori in un secondo.
Ho ceduto e ho urlato con tutta la voce e il fiato che avevo. E ho iniziato a correre senza nemmeno vedere dove stessi andando. Ho corso forse per centro metri o forse per un chilometro, ma la bestia mi stava dietro e per miracolo mi sono chiusa dentro a una casa dove c’erano degli sconosciuti e ho chiuso la porta alle mie spalle, sentendo poi sbattere la bestia contro questa.
Tutti mi guadavano chiedendosi chi fossi, perché fossi entrata lì dentro e avessi quell’aspetto terrificante.
Mi sono accasciata a terra priva di forze e di sensi, logorata dalla paura e dal terrore di quell’animale soprannaturale.
Sentivo pulsare le vene alle tempie, sentivo il cuore battere forte senza rallentare. Ero totalmente fuori di testa.
E quegli sconosciuti intanto avevano ripreso a fare le loro attività, lasciandomi a terra stremata.
Perché quella bestia mi stava seguendo? Che cosa avrò mai fatto? E perché era così grossa? Non sto capendo. Come ho fatto a correre più velocemente di quel ragno? È tutto assurdo. E perché gli altri non erano spaventati? Ma lo avranno visto? O l’ho visto solo io?
Se adesso esco da questa casa… no non ho via di uscita. Al bestia sarà rimasta fuori, saprà che non posso stare qua dentro per sempre. Prima o poi necessiterò di uscire. E che dovrò fare? Ammazzarlo? Affrontarlo? Scappare? Farmi ammazzare? Arrendermi?
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Sapete com’è convivere con l’ansia?
Quel lato di te che preferisci tenere privato, al riparo dagli sguardi altrui.
Svegliarsi la mattina sapendo di non essere mai all’altezza delle aspettative.
Convivere con la costante sensazione di non essere mai abbastanza, i continui pensieri insistenti che ti portano a credere che non ti meriti nulla.
Sapere che dovrai impegnarti per mantenere quel precario equilibrio che con tanta fatica ti sei costruita, sentirti fragile costantemente in balia degli eventi.
La paura di crollare proprio lì davanti a tutti, le crisi che arrivano senza pietà e ti tolgono il fiato.
Quando tutto diventa nero e non riesci a trovarla la via d’uscita.
Quei pochi minuti che sembrano giorni interni in cui anneghi, inizi a vedere offuscato, le mani che iniziano a tremare.
E tu provi a cercarlo un appiglio, uno spiraglio per tornare in superficie.
Allora inizi a contare, provi a regolarizzare il respiro ti focalizzi su ciò che è vicino a te, tutto pur di ritornare.
E aspetti, aspetti che il mostro con cui convivi finalmente ti lasci in pace, se ne vada ma infondo lo sai anche tu non è possibile.
— @diary-of-the-disaster
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ragazzoarcano · 11 months
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“Qualsiasi cosa non ti piaccia... affrontala. E qualsiasi cosa vorresti evitare... non evitarla mai. Qualsiasi cosa ti faccia paura... entra in essa.
Questo è il solo modo per concluderla e farla finita.
Altrimenti continuerà a seguirti come un'ombra... e non ti abbandonerà mai.”
— Osho
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«Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; [... ...] per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato.» Mt 24,6
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elleinelle · 1 year
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Senza troppi "fiocchetti" prendi una valigia, ci infili dentro l'essenziale e vai...spaventata ma eccitata, incredula ma pronta, come quando davanti ad un libro non vedi l'ora di leggere la prossima pagina, così tanto da saltare qualche parola qua e là. Un tuffo in mare aperto, consapevole di poter riuscire a stare a galla.
Non vuoi più perdere tempo dietro chi ti ama ma ti vorrebbe diversa, dietro stupide litigate nate per chissà quale motivo, dietro chiusure mentali degno di chi non è mai andato oltre il suo naso, non sei più disposta a passare giornate proiettata sempre verso il giorno dopo e mai sul presente perché "vabbè oggi è andata così".
Prendi consapevolezza della fortuna che hai, sei viva stupida e lo sei adesso, cos'altro vuoi aspettare.
Elle
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a-silent-bear · 8 months
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E a chi li racconti i pensieri che ti tengono sveglia la notte?
Li racconti al vento? Alla luna?
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effettoofarfallaa · 5 months
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Vorrei urlare..
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reddamien · 30 days
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