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#ospedale
dottssapatrizia · 6 months
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Una lotta in cui dormi poco o nulla: le luci del reparto, il passaggio degli infermieri, le attività dei compagni di reparto e la "fame d'aria" finiscono per riportarti indietro negli anni... ed ecco il panico!
Qualche giorno dopo l'ospedale fai la prima passeggiata all'aria aperta fatta di piccoli passi, poche forze e tanta pazienza. L'aria fresca dell autunno non è mai stata così bella da respirare.
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ecleptica · 1 year
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perché quando vado in ospedale sono carina?
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sono figa anche con un camice d’ospedale lo so
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Ma cosa ne sapevo dell’amore io, che non avevo avuto nessuna relazione ed idealizzavo tutto, da un bacio a una carezza, come fossero chissà quali grandi promesse eterne. Peccavo d’ignoranza e d’adolescenza e scrivevo sotto impulsi talmente forti senza badare a virgole, grammatiche e logiche. Forse era questo che arrivava alla gente, non la forma ma, appunto, il sentimento. Hai presente quando ci si lamenta perché i i primi album di un cantante sono come pugni nello stomaco mentre quelli successivi no? Crescendo si cambia, si assume consapevolezza e non sempre è possibile restare autentici. La vita ti sporca, ti irrigidisce. Questo è ciò che posso dire in mia discolpa. Non sono cattiva, sono costretta, a difendermi nel peggiore dei modi, per sopravvivere a tutto questo, alle tue cattive parole, che recitano con estrema pesantezza “tutto questo è quello che meriti”. Come pensi che faccia a superarlo? Con il solo perdono? Con la fede? Con il porgi l’altra guancia? Con l’amore? No. Non funziona così. Un tempo avrei pensato al suicidio per una frase del genere. Oggi mi scivola addosso, anche se a dirlo se tu.
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Non so perché, ma da sempre se incontro qualcuno con cui condividere un'attesa che sia in pizzeria, in ospedale, su un treno o ad un semaforo , le persone finiscono per parlarmi e/o raccontarmi la loro storia.
Oggi ero in ospedale e nella saletta d'attesa arriva un ragazzo su una 20anni, borbottava e parlava tra sé e sé, finché anche lui non ha trovato modo di parlarmi. É stato super educato e gentile, solo che quando ha posato la cartellina con scritto su "referti per l'oncologia" mi é venuto un nodo stretto alla gola e ho pensato che aveva un sorriso troppo bello per stare lì, con quella cartellina. Di tutto il male del mondo questo é quello che capirò sempre meno.
Mi sono alzata alla fine "in bocca al lupo per tutto" e sono andata via.
#raggidiquotidiantitá
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17 marzo 2023
E mentre affotnavo il mio terzo ricovero il mondo fuori risplenda come quel tramonto che ho visto prima di varcare l'ngresso del pronto soccorso sperando che non fosse l'ultimo che avrei visto.Dal quando mi è stata diagnosticata la mia patologia,il 10 gennaio 2017,tutto è un po' cambiato per prima sono crollata sotto un muro di paura ma poi ho cominciato a lottare contro qualcosa che diventa sempre più grande,che molto spesso mi mette k.o.,che se sono qui è anche grazie alla generosità delle persone che donano il loro sangue che per me è prezioso come un diamante ogni volta che arrivo al limite.
Nella mia vita niente è mai stato facile e molto spesso mi sono buttata giù però in questi anni ho imparato che nei momenti buii la forza che hai dentro è più forte del buio che hai attorno basta solo trovare la forza di riuscire a tirarla fuori e farla brillare.
E io ho brillato come quel tramonto che muore ogni giorno ma di notte lascia spazio a un cielo che brilla di stelle.
Ho avuto il coraggio di riprendere quel libro che avevo lasciato lì ad aspettare e dopo un anno l'ho finito.Ho visto brillare tantissimi tramonti,ho visto brillare tante lune piene e ho visto brillare in questo anno un po' di più la mia luce.
-la ragazza dal cuore nero♡
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ivanscudieri-blog · 1 year
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07.05.2023 All'interno del podcast UNA CAREZZA PER ANDREA, Ivan Scudieri incontra Sole, una cara amica che racconta aneddoti ed emozioni vissute in compagnia di Andrea.
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selidor · 1 month
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L´archivio by Manicomio di R
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sunelrose · 7 months
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Oggi day off alternativo
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thistimeisneverenough · 9 months
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Ricevevo quella notizia, parola dopo parola il cuore mi si faceva pesante, gli occhi pieni di lacrime che non volevano uscire. La voce mi mancava e nel mentre tutti i ricordi, da quando sei nata ad ora mi passavano avanti agli occhi. Un dolore lancinante mi attanagliava il petto.
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qu4lc0s41ncu1cr3d3r3 · 5 months
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Quello che sono. Quello che amo. ❤️🩺
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ilgattonero · 1 year
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Trovarsi una chiamata persa dall'ospedale, mi riempie di agitazione. So che probabilmente richiameranno o entro le due o domani più o meno verso ora di pranzo. Però che ansia. Può essere tutto, può essere che mi chiamino per l'intervento, può essere che mi chiamino per spostare una visita, può essere che mi chiamino dicendo che c'è qualcosa che non va nei miei esami e non se ne erano accorti. Può essere tutto e niente. Spero semplicemente sia un loro errore di prenotazione per la visita, qualcosa tipo over booking o simili. Come per le compagnie aeree.
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morganadiavalon · 2 years
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Tumblr per il sociale | Anestesia generale e PONV
Allora, visto che alcun* di voi hanno mostrato interesse per l'argomento, vi racconto la mia esperienza con l'anestesia generale, avendo scoperto qualcosa (che magari molt* di voi sapranno anche già) che per me può essere utile in sede di colloquio con l'anestesista prima di un intervento chirurgico.
La parte utile è in fondo, prima c'è tutto il prequel con la mia esperienza, quindi sentitevi liber* di skippare il pippotto iniziale e andare direttamente in fondo.
***DISCLAIMER***
Non sono un medico, né un'infermiera, né alcuna autorità in campo sanitario. Quanto sto per scrivere dipende esclusivamente dalla MIA esperienza e da quanto mi è stato detto dai medici riguardo il MIO caso.
***FINE DISCLAIMER***
Ero convocata in ospedale alle 11.30 del 28 Giugno, digiuna dalla mezzanotte della sera prima.
Mi mandano in sala operatoria alle 18 circa.
Ero digiuna da 18 ore.
L'intervento dura circa un'ora e mezza, torno in stanza alle 20 con una sensazione di nausea fotonica e alle 22 circa comincio a vomitare a intervalli regolari di circa un'ora (spoiler: vomiterò per le 14 ore successive senza soluzione di continuità).
Ovviamente non mi danno niente né da bere, né da mangiare. Non me ne avrebbero dato comunque perché dopo l'anestesia totale il protocollo è che si mangi dopo un certo numero di ore, ma a maggior ragione, visto che vomitavo anche l'aria che respiravo, hanno pensato bene di prolungare il digiuno.
I primi due episodi di vomito non preoccupano più di tanto le infermiere, vomitavo sangue, cosa relativamente normale dopo un intervento al naso: naso, gola e stomaco sono collegate e quindi parte del sangue che fuoriesce durante l'operazione viene inghiottito. Lo stomaco non lo tollera e provoca il vomito. Tutto ok, non mi danno nemmeno un antiemetico.
Gli episodi di vomito, però, cominciano a moltiplicarsi (nel frattempo mi avevano fatto 2 Plasil, che però non avevano avuto particolarmente effetto) e il mattino del 29, quando avrei finalmente dovuto ricevere la mia meritata colazione (comunque dopo 32 ore di digiuno) sono invece sempre più debilitata dalla disidratazione indotta dal vomito, che ora non consiste più in sangue, ma in materiale giallognolo o trasparente (scusate i dettagli splatter); avete presente la sensazione di quando vi vengono dei conati fortissimi, ma non avete NIENTE nello stomaco? A volte capita coi virus gastro-intestinali. Io ero sotto un treno, mi idratavano con le flebo, ma niente, non smettevo di vomitare. Allora le infermiere, che a quel punto hanno cominciato a preoccuparsi, perché non uscivo da questo loop vomito-stomaco vuoto-non puoi mangiare niente-vomito, hanno chiamato il chirurgo che le ha autorizzate a somministrami un antiemetico più potente (ho scoperto dopo che viene somministrato a chi fa chemioterapia) e, vuoi che la carica della reazione all'anestesia andasse esaurendosi, vuoi che questo antiemetico abbia effettivamente fatto la magia, le 14 del pomeriggio del 29 Giugno, sono state il mio ultimo episodio di vomito.
Da lì tutto in discesa. Alle 17 mi hanno dato un po' di frutta frullata e finalmente acqua vera e non per via endovenosa, poi alle 19.30 festa grande con purè e formaggino.
Ovviamente però non sono stata dimessa (come previsto per il tipo di intervento che ho fatto io) dopo 1 notte di degenza, ma mi hanno tenuta lì una seconda notte, in osservazione.
Il 30 ho tolto i tamponi e son tornata a casa.
COSA MI È SUCCESSO? (parte utile del post)
Il tutto si può liquidare con "reazione all'anestesia" e sarebbe una cosa assolutamente corretta, ma visto che io sono una testa di cazzo, quando il chirurgo e l'anestesista mi son venuti a trovare, mi son fatta spiegare perché. Sì perché non è perfettamente casuale il fatto che un* abbia una simile reazione all'anestesia e un* altr* no.
E così ho scoperto l'esistenza della PONV meglio nota come post-operative nausea and vomiting.
Esistono 4 fattori di rischio per questa sindrome:
essere donna
essere non fumator*
avere avuto precedenti episodi di cinetosi (mal d'auto o mal di mare)
avere avuto precedenti intolleranze agli oppiacei (vedi: episodi di vomito in seguito all'assunzione di oppiacei)
Inutile dire che io rientravo in tutti e 4.
Ho però scoperto (sempre attraverso la chiacchierata col chirurgo e l'anestesista che mi hanno seguito) che non c'è un unico cocktail (se mi passate il termine) per mandarti di là mentre ti operano, ma ci sono diverse "ricette" e che tenendo conto dei fattori di rischio che presenta un determinato paziente, si può scegliere di usare alcuni farmaci piuttosto che altri.
Inoltre, se si è a conoscenza di presentare almeno 3 su 4 fattori di rischio, si può pre-allertare l'anestesista e il chirurgo affinché segnino nella cartella del/la paziente, prima di riportarl* in stanza per la degenza, dei farmaci antiemetici più specifici e da somministrarsi subito, anche prima dell'insorgenza degli episodi di vomito.
E questo è tutto ❤
@diceriadelluntore @abatelunare @pensieri-a-caso @martinastalla @lportesani-blog @finestradifronte @gianthecrazy @raffaeleitlodeo @nusta
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eseildomanifosseieri · 9 months
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La conclusione di 14h di lavoro.
Trenitalia, mi stai sul cazxo.
Raggidiquotidianità.
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imiky92 · 1 year
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Mi sono appena svegliato in un letto d'ospedale reduce dalla anestesia della mia prima operazione. Trauma. Mi sento come me mi fossero passate sopra 100 persone, che poi l'unico pensiero fisso che mi frulla in testa è che sono sopravvissuto per miracolo. Ma ci credete? La vita sembra così lunga, finché non rischi di perdere tutto. E questo amici miei, fa stramaledettamente riflettere.
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Venerdì,17 marzo
Ore 03:34
Inizio ricovero
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Martedì,28 marzo
Ore 12:00
Fine ricovero
🌌Anche questa volta ce l'hai fatta piccola guerriera🌌
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