Tumgik
#paranoie
Text
Se mi chiedessero cos'ha fatto più male sai cosa risponderei? L'assenza. Quando avevo bisogno di parlarne, quando probabilmente mi sarei finalmente aperta per l'ansia e il dolore che provavo, quella ha fatto male. L'anno prima ho sofferto ogni giorno, infatti quando è finita non provavo più nulla, vuoto, ma dopo, dopo è stato difficile ricominciare, ma non perché mi mancasse, ma quel dolore che avevo represso, i nervi, le ansie, le paure, le delusioni sono arrivate tutte insieme in attacchi di panico. Quello ha fatto male.
62 notes · View notes
Text
Tumblr media
906 notes · View notes
dreams-a · 1 year
Text
Avrei voluto vivere la mia adolescenza come una normale adolescente
229 notes · View notes
mostro-rotto · 1 year
Text
Quando ti rendi conto che in realtà non puoi stare in una relazione perché pensi troppo, ti fai mille paranoie e il tuo umore dipende costantemente dal loro comportamento nei tuoi confronti
385 notes · View notes
attimi-sfuggenti · 21 days
Text
Uso l'alcool per sentire qualcosa quando non sento nulla, per non sentire nulla quando sento troppo
Le mie paranoie si abbassano o sembrano più lecite.  I ricordi forse aumentano ma sono vissuti con distacco. Dicono che si beve per perdere il controllo ma io bevo per mantenerlo. Dicono che le persone ubriache sono sincere, che nemmeno sanno quel che dicono; eppure a me non capita. Magari più affettuosa, con meno equilibrio, con una risata in più, certo. Ma so benissimo, in qualsiasi momento, cosa non dire. Come non so mai cosa dire.
13 notes · View notes
Text
“E lascia andare. Ti prego, lascia andare. L’odio, i fastidi, le paranoie, i dubbi, le aspettative, le delusioni. Le scuse che non hai mai ricevuto. Perdona, perdonati e guarda avanti. Accetta che la vita non è sempre giusta. Ma ricordati che potrai sempre renderla felice. E poi viaggia, con le gambe e con la mente, di corsa e lentamente, nel mondo e da casa.” 
— Gianluca Gotto, “Come una notte a Bali”.
202 notes · View notes
itsmyecho · 10 months
Text
Quando mi vedrai con lo sguardo rivolto verso il basso a fissare il vuoto, osservami da lontano e non avvicinarti a me
30 notes · View notes
mmartinam · 6 months
Text
il momento peggiore di una relazione non è la separazione della coppia, ma il momento di rottura dell'equilibrio che fino a prima rendeva tutto meraviglioso. Da quel momento in poi inizia la fase di stallo, dove qualsiasi gesto/parola fa triplicare il dolore che si prova, mettendo in crisi tutte le certezze che si avevano poco prima.
In questa fase ti senti preso dal panico, pensi che qualunque atto tu compia sarà un atto sbagliato che potrebbe far precipitare ancora più velocemente la fine della relazione. È terribile, ti senti in gabbia, ti senti soffocare ma rimani aggrappato a questo dolore pesante, che ti trascina a fondo, piuttosto che mollare tutto e rimanere nella spaventosa solitudine, nella spaventosa ipotesi che l'altra persona possa trovare qualcuno meglio di voi, nella spaventosa paura di rimanere senza la persona amata.
La fase di stallo ti logora dentro, ti mangia anima e cuore e ti fa piangere lacrime di amaro dolore.
13 notes · View notes
laragazzafortesworld2 · 4 months
Text
Chissà cosa si prova a non farsi sempre mille paranoie
7 notes · View notes
apropositodime · 9 months
Text
Dove si scappa dai dolori.
Dalla sofferenza.
Dalle malattie.
Dalle persone che se ne vanno.
Voglio andare in un posto dove si muore a 110 anni, nel sonno.
14 notes · View notes
Text
Non voglio essere come mio padre
35 notes · View notes
dreams-a · 3 months
Text
Mi è successo di pensare di ammazzarmi
mi chiedevo se non lo faccio per me oppure per gli altri
Penso non sia tanto triste,
che succede a tutti quanti
e che dire certe cose ad alta voce è un passo avanti
Nayt _ Doom
14 notes · View notes
mostro-rotto · 1 year
Text
Eii ciao, scusa tantissimo se ti disturbo, ma ho bisogno di scrivere queste parole che ovviamente non leggerai mai. Sai, Sono perfettamente consapevole che è difficile starmi accanto, so perfettamente che è difficile sopportarmi, con tutte le mie paranoie, con tutte le mie insicurezze, con tutte le mie paure, con la mia ansia, con il mio odio immenso nei miei confronti, con il mio immenso bisogno di amore, di rassicurazioni. So perfettamente di non essere abbastanza per te, So perfettamente che meriti di meglio, So perfettamente di non essere alla tua altezza. So anche perfettamente che sono facilmente sostituibile. Però ti prego di non abbandonarmi, non farlo anche tu, perché non lo spererei. Questa volta non ce la farei veramente.
34 notes · View notes
attimi-sfuggenti · 25 days
Text
"Nessuno la conosce veramente."
3 notes · View notes
lunamarish · 1 year
Text
Noi cerchiamo senza sosta di scoprire dei retroscena e non facciamo un solo passo in avanti, soltanto complichiamo e ingarbugliamo ancor più ciò che è già complicato e ingarbugliato. Cerchiamo un colpevole del nostro destino, che quasi sempre, se siamo onesti, possiamo definire unicamente come sventura. Ci rompiamo la testa su cosa avremmo potuto fare diversamente o meglio e su cosa possibilmente non avremmo dovuto fare, perché ci siamo condannati, ma non porta a niente. La catastrofe era inevitabile, diciamo poi, e ci concediamo un periodo, anche se breve, di quiete. Poi ricominciamo da capo a porci domande e ci rodiamo e rodiamo fino a che siamo diventati di nuovo mezzo pazzi. In ogni momento siamo alla ricerca di uno o più colpevoli, cosicché almeno per quel momento tutto ci diventa sopportabile, e naturalmente, se siamo onesti, torniamo sempre a noi stessi. Ci siamo rassegnati al fatto che dobbiamo esistere, anche se per la maggior parte del tempo ‘contro’ la nostra volontà, perché non ci è rimasto nient’altro, e tiriamo avanti solo perché sempre e sempre ancora, ogni giorno e ogni momento, ci rassegniamo da capo a questa realtà. E il punto d’arrivo, se siamo onesti, ci è noto da tutta la vita, è la morte, solo che per la maggior parte del tempo ci guardiamo bene dall’ammetterlo. E poiché abbiamo la certezza di non fare altro che avvicinarci alla morte e poiché sappiamo ciò che questo significa, cerchiamo di metterci a disposizione tutti i possibili mezzi per evitare questa consapevolezza e così, se guardiamo bene, in questo mondo non vediamo altro che gente occupata perennemente e per tutta la vita con questa diversione. Questo processo, che in ognuno è il processo fondamentale, debilita e accelera naturalmente tutto lo sviluppo verso la morte. 
Thomas Bernhard, Sì
27 notes · View notes
itsmyecho · 10 months
Text
Spogliamoci dei nostri problemi di oggi che domani dobbiamo indossare altri vestiti
15 notes · View notes