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#paroliere
forgottenbones · 9 months
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angelap3 · 10 days
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Oggi è il 15 Aprile ed in questo giorno, nel 1967, a Roma moriva il grande “Totò”. Era nato nel 1898, a Napoli con il nome di Antonio Vincenzo Stefano Clemente De Curtis, e fu tra i maggiori rappresentanti del teatro (presente in 50 commedie) e del cinema comico italiano (presente in 97 film) di tutti i tempi. Non fu riconosciuto dal padre e visse in estrema povertà la sua gioventù nel “Rione Sanità”. Non impegnato nello studio e distratto precocemente dalla passione per il teatro, dalla quarta elementare fù addirittura retrocesso in terza, dove iniziò ad intrattenere i compagni di scuola con piccole recite e battute. Dopo le elementari, al Collegio Cimino, il colpo di un pugno causato involontariamente da un precettore né causò una particolare deformazione al mento ed al naso, cosa che caratterizzò in seguito la sua “maschera” di comico. Abbandonò gli studi senza conseguire la licenza ginnasiale, ed a 15 anni iniziò ad esibirsi nei teatrini periferici con macchiette ed imitazioni con lo pseudonimo di “Clement”. Dopo la prima Guerra Mondiale (trascorsa in reggimenti a Pisa, Pescia e Livorno) riprese il teatro e tra il 1923 ed il 1927 si esibì nei maggiori caffè-concerto italiani raggiungendo notorietà nazionale con le sue macchiette e mimiche facciali.Negli anni trenta si dedicò all'”avanspettacolo” iniziando ad improvvisare ed inventare deformazioni linguistiche. Nel 1933, a 35 anni, fu adottato dal marchese Francesco Maria Gagliardi Focas di Tertiveri, nel 1937 visse il debutto cinematografico e nel 1938 perse la vista dall'occhio sinistro (cosa che mantenne segreta e che solo i familiari sapevano). In seguito lavorò con i massimi attori e registi italiani, raggiungendo il massimo successo popolare (anche se non di critica). Fu anche attore televisivo (con 9 telefilm) drammaturgo, poeta, paroliere, compositore e cantante. Paragonato ai massimi attori comici mondiali come Charlie Chaplin e Buster Keaton, ancora oggi è considerato il comico italiano più popolare di ogni tempo.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa
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diceriadelluntore · 1 year
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Storia Di Musica #264 - Fabrizio De André - Non Al Denaro Non All’Amore Nè Al Cielo, 1971
La piccola scelta di dischi ispirati a grandi romanzi non poteva che finire con questo disco. Senza dubbio è forse il primo che viene a mente riguardo al tema di un disco italiano che ha la caratteristica appena citata, e rimane uno degli episodi più significati della carriera, straordinaria, del suo autore. Fabrizio De André aveva appena pubblicato un disco che, in teoria, poteva benissimo rientrare nel tema principale di Febbraio: La Buona Novella (1970) infatti era un concept, tipologia molto cara all’autore genovese, che si ispirava ai Vangeli Apocrifi. Il Gesù di De André è profondamente umano, in una Palestina antica che in molti passaggi rimanda ai riflessi dell’Italia degli anni ‘70, in una sorta di porta incantata di quotidianità. Allora lo aiutarono Roberto Danè, produttore, paroliere, arrangiatore che proprio in quegli anni fondava la Produttori Associati (che pubblica il disco) e gli arrangiamenti di Giampiero Reverberi. Album toccante, ha una delle mie canzoni preferite di De André, il Testamento Di Tito. Proprio questa canzone fu registrata dal cantante Michele, nome d’arte di Gianfranco Michele Maisano, come lato b di Susan Dei Marinai, scritta dallo stesso De André nei cui titoli non appare, sostituito dal grande Sergio Bardotti. Il progetto iniziale di un disco ispirato ad uno dei libri più amati da De André doveva essere infatti un progetto curato dallo stesso trio De André, Darè e Reverberi per il cantante Michele, ma dissidi interni ruppero l’accordo, e Reverberi se ne va. A questo punto, De André riprende l’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, il libro in questione, e ne inizia a ragionare con la sua amica Fernanda Pivano, colei che, su suggerimento di Cesare Pavese, per prima portò in Italia e tradusse questo viaggio sentimentale e particolare che Lee Masters fa dell’America di provincia, ancora più ricca di contraddizioni e storie marginali. Per chi non lo ricordasse, l’Antologia è una raccolta di poesie-epitaffio della vita dei residenti dell'immaginario paesino di Spoon River sepolti nel cimitero locale, pubblicato tra 1914 e il 1915 sul Reedy's Mirror di Saint Louis, che la Pivano tradusse e che Einaudi pubblicò  nel 1943 (prima edizione parziale) e nel 1945 (tutti i 212 epitaffi dei personaggi). De André collabora con un suo amico paroliere, Giuseppe Bentivoglio, con cui scrisse Ballata Degli Impiccati da Tutti Morimmo A Stento del 1968, per i testi e sceglie agli arrangiamenti un fresco diplomato del conservatorio, Nicola Piovani, al suo primo impiego importante di una carriera che lo porterà fino all’Oscar. Ad aiutarli una squadra di musicisti grandiosa:  il violista Dino Asciolla, Edda Dell'Orso, soprano, i chitarristi Silvano Chimenti e Bruno Battisti D'Amario, questi tre ultimi storici collaborato di Ennio Morricone, il bassista Maurizio Majorana, membro dei Marc 4, il violoncellista classico d'origine russa Massimo Amfiteatrof, il batterista Enzo Restuccia, il maestro beneventano Italo Cammarota e il polistrumentista Vittorio De Scalzi, membro fondatore dei New Trolls. De André compone 9 brani, partendo come Lee Masters da La Collina, il luogo dove sorge il cimitero dove riposano i defunti di Spoon Rivers. 7 brani sono divisi in due grandi categorie: uomini morti d’invidia, ovvero Un Matto, Un Giudice, Un Blasfemo, Un Malato Di Cuore e uomini di scienza, con le sue contraddizioni etiche, ovvero Un Medico, Un Chimico, Un Ottico. Rimane poi Il Suonatore Jones, l’unico che rimane con lo stesso titolo del libro, che chiude il disco, con De André che però gli “toglie” il violino e lo fa suonatore di flauto. Straordinario è il lavoro di rifacimento e di ricreazioni nei testi: per esempio ne Un Giudice, ispirato a Selah Lively, deriso per la sua statura, in Masters è 5 piedi e 2 pollici (=157 cm circa) e nel testo di De André diviene così: Cosa vuol dire avere\Un metro e mezzo di statura\Ve lo rivelan gli occhi\E le battute della gente. I personaggi dell’invidia sono il giudice che ha trovato nella vendetta la sua alternativa alla derisione di essere basso, il matto che è stato spinto dall'invidia a “imparare la Treccani a memoria” (anche qui splendido gioco di trasposizione, in Lee Masters è l'Enciclopedia Britannica), il malato di cuore che riesce a vincere l'invidia attraverso l'amore, nonostante muoia appena porge le sue labbra su quelle della ragazza di cui è innamorato, Un Blasfemo invece è la canzone più politica, essendo uno strale contro chi “non Dio, ma qualcuno che per noi l'ha inventato / ci costringe a sognare in un giardino incantato”. Degli uomini di scienza, un medico è costretto dalla sua benevolenza, cioè curare i malati gratis, a vendere pozioni “miracolose” essendo caduto in miseria, un chimico è invece una storia di disillusione sull’amore, di un uomo che non capisce le unioni imperfette degli uomini rispetto a quelle perfette delle sostanze chimiche, un ottico invece, che vorrebbe regalare ai clienti un paio di occhiali magici per vedere davvero la realtà, è l’unico che probabilmente non è morto, dato che parla al presente (unicità che è presente anche in Lee Masters). Chiude il disco Il Suonatore Jones, inno alla libertà, di chi non ha voluto chiudere la sua libertà lavorando nei campi ma “Finii con i campi alle ortiche\Finii con un flauto spezzato\E un ridere rauco\E ricordi tanti\E nemmeno un rimpianto”. Oltre la qualità immensa del lavoro testuale è la musica che stupisce: gli arrangiamenti orchestrali, gli sviluppi tematici (come nel caso del motivo principale dell’iniziale La Collina, in continua trasformazione), la sovrapposizione di parti in forma di suite (un Ottico, con evidenti echi progressive ad un certo punto), l’uso di strumenti classici come clavicembali e violini. Sulla copertina della prima edizione, quella che ho pubblicato anche io, c’è un evidente errore grafico, con l’errata accentazione di "né". L’errore fu aggiustato nelle edizioni successive, e nel disco era presenta una lunghissima e delicata intervista di Fernanda Pivano a De André sulla genesi di questo disco e sul libro di Edgar Lee Masters, e alcuni racconti dello scrittore americano erano inseriti all’interno della confezione. Disco memorabile, da riscoprire e che formerà con il successivo, l’amatissimo e criticatissimo Storia Di un Impiegato uscito appena un anno più tardi (ad inizio del 1973) una trilogia lucidissima e potentissima sull’Italia di inizio anni ‘70.
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[TRAD ITA] 230315 STORIA INSTAGRAM DI PDOGG*:
“Jimin Set me free pt2 Presto in arrivo!!!”
Traduzione immagine: “Il k-pop del 2023 sarà terminato da Park Jimin"
(N/B: *Produttore discografico, compositore e paroliere sudcoreano. Ha collaborato con Jimin per ‘Face’)
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©ImVali) | Trans ©onyxguk
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francesco71blr · 1 year
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Dormi sepolto in un campo di grano
Non è la rosa, non è il tulipano
Che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
Ma son mille papaveri rossi
l’11 Gennaio 1999 muore
Fabrizio De André,
cantautore, poeta, paroliere
#Faber
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gcorvetti · 1 year
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Tifoserie
Quando stavo nel nido dell'uccelletto mi sono capitati diversi casi di istigatori, ne parlammo in una riunione del team italiano; questi trogloditi non solo si iscrivono alle pagine degli altri partiti politici, ma si prendono anche la briga (a CT si dice 'ti prendi le corna da terra') di fare gne gne come i bimbiminkia di 15 anni. Una cosa da fare è evitare di parlargli, non dargli corda è la prima regola, se insiste bloccarlo così non vedi più le stronzate che scrive. Qualcuno ipotizza che sono pagati dai partiti stessi per fare innervosire chi gli risponde, che sia un utente o direttamente il politico di turno, quindi in qualche modo destabilizzarti. Su twitter ci sono degli account così, che sono pagati e che invertono la verità, il caso nazisti Azov l'abbiamo ampiamente visto noi che eravamo dietro, si è partiti proprio da tweet che dicevano chiaramente che erano nazisti a tweet che dicevano "ma no sono solo dei ragazzi che fanno parte della resistenza, le svastiche sono segni runici", a tale proposito Moni Ovadia si incazzo come una bestia, da ebreo pensante; il giochetto è quello, invertire l'opinione pubblica, poi a noi erano stati dati ordini precisi di eliminare tutto quello che riguardava l'associazione nazi azov e in meno di un mese sti qua sono diventati delle pecorelle. Il modus di sti tifosi accaniti è ripetere i mantra e insultare, perché il loro obiettivo è farti innervosire, qualcuno ci casca qualcuno no, è un giochino del cazzo che purtroppo i social non riescono a debellare o non vogliono; nell'ambiente si vocifera che quelli americani siano pagati dall'FBI direttamente e godano della protezione dei piani alti dei social.
Quindi se vi imbattete come è capitato a me l'altro giorno in uno che non risponde alle vostre domande e che ripete i mantra propagandistici bloccatelo immediatamente, vi eviterete nervosismi inutili.
Magari non è il caso di sto decerebrato, ma vorrei chiedere se posso mandare il CV così forse mi assumono anche a me come disturbatore e ci guadagno pure :D non ho idea di chi potrebbe recrutare per un lavoro del genere, oppure potrei propormi a partiti a cui serve un manovalanza a basso QI, il disturbatore seriale :D hahahhhaha Ma anche no.
youtube
Frankie è il migliore paroliere degli ultimi 30 anni.
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joelse-joelsepel · 1 year
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#Innsbruck🇦🇹 #Austria🇦🇹 #Tyrol #Innsbruck #Austria #Tirolo #GiuseppeGuarinoInInnsbruck #JOELSEININNSBRUCK #JoelSepelInInnsbruck #GiuseppeGuarinoInAustria #GuarinoGiuseppeInInnsbruck #JoelSepelInAustria #JoeleSepelInInnsbruck #JoeleSepelInAustria #GuarinoGiuseppeInAustria #JOELSEINAUSTRIA #ROCKER #PerformerDude #thegifted #xxlgifted #Sicilian #menwithabigdick #RocketMan #Paroliere🎼 #TheDreamer #TheNonFriend #CantanteCrumbleNot #GiuseppeGuarino #GuarinoGiuseppe #JOELESEPEL #joelsepel #JOELSE #JS #gg #crumblenot #CN @joelsepel @joelesepelofficial
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ilcontroverso · 16 days
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L’irriverenza sessantottina e l’eleganza interpretativa in Patty Pravo
Un articolo di Francesco Boemio, in occasione del compleanno della cantante italiana che ha rivoluzionato il panorama musicale nazionale, portando una ventata di femminismo ante litteram. #IlControVerso #notizie #pensieri #politica #libertà
Calata in un contesto prospero della musica – gli anni ‘60 reduci dalla rivoluzione musicale adoperata da Modugno – esordisce nel 1966 la veneziana Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo. Irrompe insieme a lei la musica pop con la sua “Ragazzo triste”, incredibile successo radiofonico. Il brano, firmato da Gianni Boncompagni (importante paroliere – non a caso, come vedremo – per Raffaella…
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micro961 · 17 days
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LaBrass - “Ninna nanna dei perdenti”
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La dedica di un padre al suo bambino, una canzone che unisce dolore e dolcezza e una nota di speranza
«La canzone racconta la storia di un uomo che, al calar della sera, in preda alla solitudine per la mancanza del figlio, non riesce più a prender sonno. Ecco che intona una nenia per se stesso, nel tentativo di ricongiungersi col piccolo.» LaBrass
Il cantautore e sassofonista pugliese Rocco Iocolo, in arte LaBrass, torna sulle scene musicali con un nuovo singolo, “Ninna nanna dei perdenti”, dedicato a tutti i genitori distanti dai propri figli. Un pezzo influenzato dalle sonorità dei grandi cantautori italiani (Dalla e De Gregori su tutti), che guadagna un’identità più indie e moderna grazie alla collaborazione con il paroliere Vincenzo Vescera (in arte Vinvè). Il brano è stato arrangiato e registrato da Maurizio Loffredo presso gli Artigiani Studio di Formello (RM).
L’uscita di “Ninna nanna dei perdenti” è accompagnata dal video ufficiale, girato da Davide Coluccelli e Antonio Bratti, per VINVEMUSIC Prod.
Rocco Iocolo, in arte LaBrass, è un autore e sassofonista classe '89. Gira l'Europa sin da giovane con numerose formazioni in veste di turnista e con varie partecipazioni TV (Rai/Mediaset/Canale Italia/Tv 8). Dal 2008 intraprende la sua carriera di solista con l’uscita dei dischi “Brutta malattia”, “The Elegance of Sax” e “TanGargan”, quest’ultimo un raccordo tra le sue grandi passioni: il tango e il jazz (prodotto con la BCM Records). Coltiva inoltre il suo amore per la scrittura e composizione pop, ricevendo numerosi riconoscimenti come al Festival della canzone d'Autore di Pesaro 2006 presieduto da Gianni Bella e il 1° Posto al Premio Lunezia 2007. All’attività di musicista affianca da sempre quella di docente che lo porta a scrivere vari volumi didattici per diverse case editrici, tra cui “Storie e Leggende del Gargano”, un libro di narrazioni e musiche per raccontare le origini della propria terra ai più giovani (Ed. TiramiSound). Nell’aprile 2023 nasce la collaborazione con Vinve' che porta alla creazione di "Ninna nanna dei perdenti", il suo ultimo lavoro discografico in collaborazione con VINVEMUSIC Prod.
Etichetta: Vinve Multimedia
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rebelontheroad · 2 months
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Lucio Battisti: Il Genio della Musica Italiana
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Lucio Battisti, figura iconica della musica italiana, ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama musicale grazie alla sua genialità compositiva e alle melodie avvolgenti che hanno attraversato decenni senza perdere il loro fascino.
Collaborando con il paroliere Mogol, Battisti ha dato vita a brani indimenticabili che hanno segnato un'era. Successi come "Il mio canto libero", "Emozioni" e "Anche per te" sono diventati inno di intere generazioni, testimoniando la sua abilità nel catturare l'essenza delle emozioni umane.
Anche dopo la sua scomparsa nel 1998, il suo spirito creativo continua a vivere attraverso le sue opere intramontabili. Lucio Battisti rimarrà per sempre un pilastro della musica italiana, un visionario che ha ridefinito i confini della creatività musicale e ha influenzato generazioni di artisti successivi. La sua eredità musicale è un tesoro che continuerà a ispirare appassionati di musica in tutto il mondo.
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lvogruppo · 2 months
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126 anni fa
Il 15 febbraio 1898 nasceva Totò, pseudonimo di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio.
Comunemente noto come Antonio de Curtis (Napoli, 15 febbraio 1898 – Roma, 15 aprile 1967), è stato un attore, commediografo, poeta, paroliere, sceneggiatore e filantropo italiano.
Attore simbolo dello spettacolo comico in Italia, soprannominato «il principe della risata»,
Auguri Principe.
T.me/lvomedia
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sindrome-di-stendhal · 2 months
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rugantino7 · 2 months
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Con grande orgoglio condivido con tutti voi la scheda di valutazione artistica che è stata redatta dalla giuria dell' European Tour Music Fest 2023, presieduta da Mogol e Max Gazzè, sul testo della mia canzone "Cammino con te" che ha raggiunto la semifinale del festival nella categoria "Autori".
È un onore ricevere una valutazione del genere dalla giuria di un festival così importante.
Grazie per aver apprezzato e valorizzato il mio lavoro.
🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏
@tourmusicfest
#gsradio #compagniafantasma #danielebattaglia #danieleantoniobattaglia #attori #recitazione #spettacolo #musica #teatro #poesia #videopoesie #acting #lettura #music #actors #attoriitaliani #capolavori #capolavoriitaliani #scrittori #scrittoriitaliani #tmf23 #tourmusicfest #autori #paroliere #contest
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levysoft · 2 months
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Cheope, pseudonimo di Alfredo Rapetti Mogol (Milano, 8 ottobre 1961), è un paroliere e pittore italiano.
Alfredo Rapetti proviene da una famiglia di noti parolieri nell'ambito della musica leggera italiana. Il padre è Mogol, pseudonimo di Giulio Rapetti, noto, tra l'altro, per il lungo e fortunato sodalizio artistico con Lucio Battisti. Il nonno era Mariano, in arte Calibi, che scrisse i testi di alcune note canzoni italiane tra le quali Vecchio scarpone e Le colline sono in fiore. La madre Serenella De Pedrini è una disegnatrice di moda.
Rapetti scelse lo pseudonimo Cheope, derivato dal nome del sovrano egizio a cui è dedicata la nota piramide a Giza, per non essere associato al padre Mogol, che a sua volta aveva scelto il suo per non essere associato al padre Mariano.
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perfettamentechic · 3 months
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19 febbraio … ricordiamo …
9 febbraio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2021: Luigi Albertelli, paroliere e autore televisivo italiano.  (n. 1934) 2019: Karl Lagerfeld, Karl Otto Lagerfeld, stilista e fotografo tedesco. (n. 1933)2019: Giulio Brogi, attore italiano. Dall’inizio degli anni sessanta inizia a recitare in teatro.(n. 1935) 2010: Elli Parvo, all’anagrafe Elvira Gobbo, attrice italiana. (n. 1914) 2009: Oreste Lionello, è stato un attore, cabarettista,…
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joelse-joelsepel · 1 year
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