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#pezzo unico
kon-igi · 5 months
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E ADESSO È IL MOMENTO DELLA RECENSIONE
Finalmente mi è arrivato e sebbene ne avessi già letto in anteprima la bozza posso finalmente parlarvi di NEL GNOME DEL PADRE, il primo romanzo di Matteo Jamunno aka @yomersapiens
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Senza fare alcun spoiler sulla trama posso dirvi che è
UN PREZIOSO PEZZO UNICO
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ELEVERÀ IL VOSTRO SPIRITO
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VI SCONVOLGERÀ
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E ARRIVANDO AL MOMENTO GIUSTO
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VI PROTEGGERÀ DAI COLPI DELLA VITA
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SEPPUR CON QUALCHE SORPRESA INASPETTATA
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Per il resto posso solo riportare le raccomandazioni dell'autore
Scrivetemi, così ve lo spedisco e vi faccio pure una dedica e ci metto dentro qualche pelo di Ernesto. Se invece vi vergognate di scrivermi e lo volete ottenere a mia insaputa beh fate pure, lo potete trovare un po’ ovunque. Qua il link alla casa editrice, diciamo quello ufficiale. È presente anche nel catalogo Feltrinelli IBS quindi che figata, andate in una libreria e ordinatelo da lì che magari crea attenzione e qualcuno mi caga. Noto ora che è già col 5% di sconto. Cioè manco è uscito e già c'è lo sconto. Ho capito, pure sto mese si mangia solo zuppa di cavolo. Vorrei dire che non mi causa rodimento di culo, ma lo trovate anche su Amazon. Non ha abbastanza soldi Bezos, no. Si prende pure la percentuale sul mio libro. Se avete Kindle o cose così, vi basterà fare una breve ricerca scrivendo il mio cognome, Jamunno, e lo troverete. Non so perché col titolo del romanzo non funziona subito ma vabbè, è la prima volta che il mio cognome inusuale serve a qualcosa. Poi boh, se volete scrivermi per parlarne, lo avete letto e volete chiedermi cose o insultarmi, mi piacerebbe molto dato che mi sento sempre solo.
Ah sì, giusto... c'erano pure i peli di Ernesto il Rosso Micio
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e la dedica <3
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Siate i mecenati di questo giovane scrittore esordiente e già che avete le dita sullo schermo rebloggate gentilmente per pubblicizzarlo.
Grazie <3
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ilpianistasultetto · 7 months
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Ho i miei punti di vista e mi trascino certi ideali da quando andavo alle scuole elementari, quando seguivo con il naso da cane un mio compagno di classe che umiliava una pizza ripiena di mortadella. La mangiava lentamente, con piccoli pizzicotti da topo davanti ai miei occhi anelanti, senza chiedermi mai se volessi assaggiarne un piccolo pezzo. Che carogna!
Lo stesso accadeva quando mia madre portava me e tutta la ciurma di cuginetti alla spiaggia libera di Castelporziano. Almeno in dieci sotto un unico ombrellone, un panino per pranzo e niente gelato, viste le finanze di mia madre. La cosa sembrava possibile solo a chi già teneva i soldi. Era il caso dell'ombrellone della famiglia Falasconi. Il papà, costruttore, che sfoggiava un canotto con i remi, sei posti, giocattoli marini che ancora oggi si ritrovano nelle reti dei pescatori e il gelatone per il figlio ogni due ore. Lui, con quella faccia di caxxo da figlio unico e viziato, con la stazza di quattro gemelli, ingurgitava vergognosamente quella gigantesca “Coppa Olimpia” e io che guardavo con la lingua penzoloni. Ma al nostro gruppo di ragazzini-pirata squattrinati quel malessere durava poco e al grido" l'ultimo puzza" correvamo verso le onde, alzando una tempesta di sabbia che il Falasconi doveva ingerire insieme al suo gelato!
Da allora i miei punti di vista non sono mai cambiati anche se adesso di gelati potrei comprarne 100 al giorno: la solidarietà, la condivisione, il rispetto, l'onesta', il disagio verso le ingiustizie.
@ilpianistasultetto
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occhietti · 6 months
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Illustrazione in carta Kirigami Craft Paper
Il pezzo è composto da un unico foglio di carta che è stato accuratamente tagliato e piegato per creare un effetto tridimensionale.
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mezzopieno-news · 30 days
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CROLLA IL COSTO DELLE BATTERIE ELETTRICHE E DELLE AUTO
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Le batterie elettriche per auto sono passate nell’ultimo anno dall’essere in scarsità ad essere in eccesso, questo sta portando i prezzi a scendere drasticamente. Le nuove batterie a rapida ricarica sono sempre più piccole e durature e la loro riciclabilità è diventata la nuova frontiera su cui i produttori si stanno conquistando le nuove quote di mercato.
Il più grande produttore di batterie al mondo Contemporary Amperex Technology ha visto le quotazioni delle proprie batterie al litio scendere di circa il 50% mentre la casa automobilistica Leapmotor ha affermato che i prezzi potranno scendere quest’estate dal 60% al 64%. Il mercato delle auto elettriche in forte crescita sta guidando la rapida introduzione di nuove tecnologie e la diffusione di batterie sempre più performanti e veloci da ricaricare. I grandi gruppi automobilistici mondiali inoltre stanno sviluppando piattaforme dedicate esclusivamente alle auto elettriche che abbattono i costi di produzione in maniera significativa. Le nuove auto sono sempre di più costruite in sezioni come un unico pezzo, tecnica che si traduce in un risparmio di circa il 20% rispetto all’attuale sistema di produzione.
Le batterie sono l’elemento più costoso di un’auto elettrica, rappresentando il 30-40% del prezzo di produzione. Un’analisi di Gartner Inc., multinazionale che si occupa di ricerca e analisi nel campo della tecnologia, ha previsto che nel 2027 si assisterà al pareggio dei costi delle auto elettriche rispetto a quelle endotermiche, per poi vedere il costo delle prime scendere al punto da permettere la graduale obsolescenza delle auto con motore a scoppio.
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Fonte: CnEVPost; Gartner; foto di ArtisticOperations Pixabay Needpix
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animafragileworld · 1 year
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Amore mio,
so che le lettere sono fuori moda,ma sento che è il modo migliore per esprimerti ciò che sento.
Cerca di comprendere le mie paranoie, le mie gelosie, i miei gesti e i miei dubbi. Io sono pronta a starti vicino, abbracciarti, capirti. Mi prenderò cura di te, sempre.
Se mi chiedono per me che rumore ha la felicità,
io rispondo che per me il rumore della felicità coincide con il suono della tua voce. In tutto questo tempo l'amore che sento per te non ha smesso un solo istante di crescere e non smetterà di farlo nel tempo che verrà.
Mi hai insegnato ad amare senza riserva, mi hai insegnato cosa significhi dedicarsi completamente ad un'altra persona, ad ammettere i propri errori quando è necessario. Ora mi trovo ad amarti in un modo che neanch'io credevo di poter fare. Sei il mio fidanzato, il mio migliore amico.. E mi stimoli sempre ad essere migliore. Ciò che ci lega è così unico e speciale da non poter essere sicuramente racchiuso in cinque lettere che sono sulla bocca di tutti. Questa storia l'abbiamo costruita pezzo dopo pezzo, con le nostre litigate all'ordine del giorno, con svariati pianti, con l'allegria che racchiude le giornate passate insieme, con gli abbracci per strada, con le promesse mantenute e anche con quelle venute meno. Ti ho mostrato ogni sfaccettatura di me, il mio lato da bambina, i miei valori, le mie debolezze e anche l'orgoglio che ogni tanto caccio e che tu tanto odi. Sei il mio porto sicuro, l’unica persona con cui vorrei stare e con cui, a fine giornata voglia parlare e sfogarmi, l’unico uomo che vorrei mai e l’unico a cui sarò sempre affezionata e che avrà sempre il mio cuore, nel bene o nel male.
Tu sei l'unico per cui valga la pena litigare e dannarsi ogni giorno. Non voglio un ragazzo perfetto, ne ti voglio uguale a me.. Ti voglio così, come sei. Mi hai fatto scoprire il vero senso delle parole: amare, vivere, ridere. C'è una vita intera davanti a noi, ti va di viverla insieme? Perché tu sei l'amore della mia vita. E io non vedevo l'ora di dirtelo
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principessa-6 · 2 months
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L'incredibile bellezza di questo pezzo di ossidiana arcobaleno lavanda unico nel suo genere 💜
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The incredible beauty of this one of a kind Lavender Rainbow Obsidian chunk 💜
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roxan-world · 4 months
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Voglio essere un dettaglio…
Quel dettaglio che migliora...
Lo zucchero a velo sul croissant, la panna sul caffè, il pezzo preferito di una canzone, il ciondolo di un braccialetto....
Non voglio essere essenziale, perché non c’è nulla di cui in realtà non si possa far a meno o non possa venir sostituito.
Voglio esser diversa, un dettaglio... unico! ♡
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crazy-so-na-sega · 5 months
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Il meccanismo di Anticitera è l'oggetto tecnologicamente più complesso mai trovato nel mondo antico.
Risalente al 200-100 a.C. e chiamato "computer a orologeria", questo piccolo strumento di bronzo, con oltre trenta ingranaggi nascosti dietro i suoi quadranti, precede di oltre un millennio qualsiasi macchina di complessità comparabile.
Questo manufatto era tra i rottami recuperati da un naufragio al largo dell'isola greca Anticitera nel 1901. È stato trovato come un unico pezzo, successivamente separato in tre frammenti principali che ora sono divisi in 82 frammenti separati dopo gli sforzi di conservazione.
Per utilizzare lo strumento è sufficiente inserire una data utilizzando una manovella e, quando gli ingranaggi smettono di girare, appaiono numerose informazioni a portata di mano: le posizioni del Sole, della Luna, dei pianeti e delle stelle, le fasi lunari, il le date delle imminenti eclissi solari, la velocità della Luna nel cielo e persino le date degli antichi giochi atletici (simili ai nostri giochi olimpici).
Il quadrante del calendario del meccanismo è incredibilmente complesso.
Museo Archeologico Nazionale, Atene
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chez-mimich · 4 months
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LA CHIMERA_ALICE RORHWACHER
“C’è chi l’amore lo fa per noia e c’è chi se lo sceglie per professione, Bocca di rosa né l’uno né l’altro, lei lo faceva per passione…” Nulla di meglio di questo celeberrimo verso di Fabrizio De André per definire la figura di Arthur, tombarolo rabdomantico per passione, magnifico protagonista di un film incantevole, quale è “La Chimera” di Alice Rorhwacher. Arthur soprannominato l’inglese dai “tombaroli” (quelli veri) della Tuscia, ha il potere, quasi magico, di “sentire” la presenza di tombe nel sottosuolo, forse perché guidato anche dal desiderio di raggiungere quel regno dei morti dove vive l’anima (e magari il corpo) di Beniamina, suo perduto amore. L’inglese ha la sua base nella casa-rudere di una anziana e carismatica insegnante di canto, Flora (interpretata da Isabella Rossellini) alle cui dipendenze, un po’ come domestica e un po’ come allieva, c’è Italia (Carol Duarte) che sembra essere l’unica persona capace di tenere il sognante Arthur ancorato a questa terra. Ma se i “tombaroli” hanno come unico scopo il lucro, Arthur sembra essere partecipe più del mondo dei morti che di quello dei vivi e al momento di vendere la testa di una statua ad una cinica trafficante di reperti, preferisce buttare il prezioso pezzo nelle acque di un lago, proprio per sottrarlo alla cupidigia dei trafficanti. Ma la scoperta più importante di tutte, non sarà quella di un corredo funebre, di una pittura murale o di un gruppo statuario, bensì quella che gli permetterà di ritrovare il filo che lo ricondurrà all’amata Beniamina che sembra attenderlo nel regno dei morti. Il cinema di Alice Rorwacher è principalmente un cinema dalle immagini “volutamente sporche”, poco curate, giocate addirittura su tre supporti diversi di pellicola (16 millimetri, super 16 mm e 35 mm). Sono proprio queste immagini che ambientano alla perfezione il film negli anni Ottanta con grande realismo, senza ricorrere ai trucchetti da quattro soldi, come è accaduto di vedere di recente col finto neorealismo della Cortellesi. La differenza è tutta nel fatto che Alice Rorhwacher sa fare il cinema e sa “di cinema”: c’è in lei la forte traccia poetica di Pasolini e infatti Arthur è un “accattone” che vive in una baracca di lamiera e legno, appoggiata alle mura antiche di una città italiana (presumibilmente Tarquinia) che è parte di quella “grande bellezza” sorrentiniana, trattata però con un quid di realismo che la rende ancora più credibile. Ma si sentono anche gli echi di certi personaggi felliniani: è sufficiente per questo osservare le sequenze della sfilata carnascialesca che attraversa il paese o la stessa insegnante-matrona Flora. E poi, soprattutto, tenetevi forte, un altro “fantasma”, oltre a quello di Beniamina, aleggia in tutto il film: è lo spirito sapiente del Maestro Andrej Tarkovskij. La campagna dell’Italia centrale, la cultura antica del Paese, le sue vestigia e Arthur stesso, che è un “matto” come lo fu Domenico, e allo stesso tempo incarna il ricercatore-romantico che in “Nostalghia” era il critico musicale Pavel Sasnowskj. Come Arthur nelle tombe etrusche, anche lui con una candela in mano attraversa la piscina di Bagno Vignoni in una della più poetiche scene della storia del cinema. Bravissima Alice! Di questo cinema dal respiro universale e profondo ha bisogno l’Italia e se lo merita ! Da non perdere, nessun alibi è accettabile.
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disegnolecose · 4 months
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SONO UN BEL VASO DECORATO MALE Pezzo unico decorato a mano (male), in vendita da Casafrida 2023
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io-e-la-mia-mente · 3 months
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Nuovo post su richiesta ... PRESENTAZIONE DELL'OGGETTO : Un oggetto è qualsiasi cosa solida e inanimata che può essere vista, toccata e percepita , oppure si intende la persona o la cosa su cui si esercita direttamente l’azione indicata dal verbo e svolta dal soggetto , e , più comunemente , la cosa o la PERSONA su cui è diretta un’azione .. Fatta questa doverosa precisazione , un pò aiutata , iniziamo con il continuare la spunta dei puntini dell'immagine .. Cosa è un oggetto lo abbiamo letto.. Dov'è ? in ogni posto in cui il proprietario ne gradisce la sua presenza .. Di chi è ? di chi , dopo pagamento , per ritrovamento , o per regalo , ne viene in possesso e ne diventa, a tutti gli effetti , il proprietario .. CARATTERISTICHE FISICHE : La Forma , la Dimensione e il Colore dell'oggetto può variare , ma diciamo che le linee curve e l'abbondanza di certe parti sono più apprezzate di altre , per la forma , in questo specifico caso , direi che è senz'altro la classica , ovvero munita delle dotazioni standard , senza sorpresa alcuna .. Odore .. può variare a seconda delle situazioni , può avere sfumature che tendono all'agre fino al dolce e al salato , molto dipende dall'uso che ne viene fatto e da dove viene riposto l'oggetto/cosa .. Suono .. può modificarsi per intensità , acuti e addirittura per formulazioni di frasi , il tutto variabile in funzione dell'uso e della durata del trattamento scelto .. Sapore .. normalmente indigesto se assunto crudo e a morsi , molto gradevole se leccato , succhiato o bevuto .. Sensazione tattile .. direi morbido , vellutato e in alcune occasioni da pelle d'oca .. Materiale di cui è costituito .. assolutamente di pelle , peli e secrezioni varie .. Particolarità , pezzo unico e irripetibile , di unica bellezza ..USO E FUNZIONAMENTO : Chi lo usa ? .. chi ne è proprietario e , se ceduto o prestato , ovviamente la persona a cui è stato ceduto /prestato .. Come viene usato ? .. in mille modi diversi, il limite è la fantasia del proprietario .. Quando viene usato ? .. ogni qual volta il proprietario ne ha desiderio .. Perchè ? .. perchè è un oggetto/cosa che serve per essere utilizzato o semplicemente ammirato come soprammobile , il tutto sempre a discrezione di chi lo possiede .. QUALITA' : Pregi .. plasmabile a seconda dei desideri e delle situazioni .. Difetti .. può essere , in alcune situazioni , più difficile da far tacere o da utilizzare .. Utilità .. è perfetto come sfogo , per puro diletto, puro piacere , semplice passatempo , o per scoprire nuove sensazioni ed emozioni .. STORIA : Provenienza .. ogni parte del globo può essere il suo natale .. Quando è stato costruito ? .. a occhio e croce direi prima dell'invenzione dei cd .. Trasformazioni nel tempo .. sicuramente ci sono segni di usura , qualche pezzo può essere stato sostituito o rimosso , ma il tutto non va ad inficiarne la qualità , la resa e la bellezza .. VALUTAZIONI , SENTIMENTI , EMOZIONI E RICORDI : per la Valutazione la parola spetta sicuramente al proprietario dell'oggetto/cosa , per i Sentimenti posso dire che l'oggetto in questione è molto amato , in grado di dare Emozioni ogni qual volta viene preso in mano o semplicemente guardato e ammirato , ed è in grado di regalare , donare e creare nuovi Ricordi ogni qualvolta ne viene anche solo percepito l'odore o la possibilità di poterlo avere , ancora una volta tra le mani .. Ogni secondo del mio esistere sono fiera , orgogliosa e felice di essere il Suo più prezioso Oggetto , e , sono grata per la possibilità che mi viene data dal Padrone , di imparare ad essere la Sua cosa
schiava-di-ING
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yuliakornevapainter · 10 months
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Red cat flowers
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#the100dayproject 2023 artworks in details.
Catflower field forever;
25x42 cm;
Airbrush with acrylic on paper.
One unique piece. Authenticated.
DM for commission.
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#the100dayproject2023 visto da vicino.
Campo di Gattifiori rossi;
25x42 cm;
Aerografo su carta.
Pezzo unico. Autenticato.
SCRIVI  per acquisti.
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Работы 100-дневного проекта 2023 г. в деталях.
Рыжие Котобархатцы;
25x42 см;
Аэрограф, акрил, бумага.
Единственный экземпляр. Оригинал.
ПИШИТЕ и заказывайте
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firewalker · 2 years
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Api, vespe, calabroni e un sacco d'altra gente
Ispirato dal post sulle pere di @kon-igi, faccio una piccola dissertazione su alcune caratteristiche di queste bestie, per quanto le mie conoscenze lo permettano. Preciso subito che sono aperto a correzioni da parte di chi ne sa più di me.
Cominciamo dalle api, ovvero Apis mellifera.
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(fonte immagine: wikipedia)
È un imenottero abbastanza comune, e ha due caratteristiche che lo rendono unico nel panorama degli insetti (almeno finché non cominceremo seriamente a mangiarli): è carino e coccoloso e è allevato da cani e porci. Già, perché questa bestia è un animale da allevamento, curato, gestito e propagato nel mondo dall'essere umano, come una pecora o una gallina. Anzi, visti i danni che sta procurando in giro per il mondo, forse potrei paragonare le api ai gatti. Non ve l'aspettavate, eh?
Ma Einstein diceva che dopo due anni senza api saremmo morti tutti, dobbiamo proteggerle!
Einstein ha pure detto di non dare retta alle frescacce che leggete su di lui sui social. Le api da miele, allevate, coccolate, protette dagli esseri umani come fossero dei cani, stanno in perfetta salute, il numero di favi in giro per il mondo continua a crescere nonostante parassiti, malattie e insulti vari, naturali o no.
Quelle a cui ci si riferisce quando si dice di preservare le api, o almeno quello a cui si riferiscono gli studiosi, sono le api selvatiche, ad esempio quella più citata è del genere Osmia
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(fonte immagine: wikipedia - Osmia rufa)
In realtà, a quanto ho capito, pure Osmia spp. è utile per l'agricoltura, quindi un po' di persone si sono messe in testa di aiutare pure lei, per quanto possibile. Ancora non ho trovato nessuno, però, che voglia prendere le difese di Xylocopa violacea
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(fonte immagine: wikipedia)
E come X. violacea tantissime altre api selvatiche, ben più efficienti nell'impollinazione di A. mellifera, rischiano di soffrire della sua presenza. E ovviamente soffrono per l'uso di alcuni pesticidi e altri interventi umani, la retorica del "salviamo le api" non è del tutto sbagliata, solo che è indirizzata verso le api sbagliate.
Sappiate che quando qualcuno vi chiede soldi per sostenere l'apicoltura, non state sostenendo le api o l'ambiente, state sostenendo gli apicoltori. Potete anche farlo, figuriamoci, ma se lo fate, fatelo almeno con cognizione di causa.
In fine, da quanto ho capito, il veleno delle api è più tossico di quello dei calabroni, a parità di quantità.
Passiamo a quelle che chiamiamo vespe. In questo gruppo ce ne sono di diverse, alcune sono addirittura Apoideae, quindi tecnicamente delle api (cfr: Sceliphron spp. o vespa muratrice). Per amore di semplicità, parlerò di soli due generi, cominciando da Vespula
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(fonte immagine: wikipedia - Vespula germanica)
Ne conosco due specie, che sono quelle in cui mi imbatto più spesso (e che ho difficoltà a distinguere, perché tocca vedere che disegno c'hanno sull'addome: la V. germanica ha quegli specie di triangoli al centro, mentre la V vulgaris è più a forma di onde appuntite... e comunque spesso non mi avvicino abbastanza per poter distinguere o far foto decenti) e sono una scocciatura. Insistenti, curiose, non si fermano a nulla di fronte a una fonte di cibo. Sono le tipiche vespe che vengono a disturbare durante il picnic per avere un pezzo del panino, o che magari si annegano nella coca cola, e non c'è verso di schiodarle.
Sono insetti impollinatori e cacciatori, perché le larve sono carnivore, quindi o gli date quel pezzo di prosciutto o continueranno a rompervi le scatole. Essendo carnivore, hanno un ruolo molto importante nella lotta biologica ai parassiti, quindi non lamentatevi - almeno finché non calpestate un nido. Già, perché queste bestiole hanno l'abitudine di fare nidi sotto terra (non ricordo se lo fanno entrambe le specie o solo una... in ogni caso le chiamano vespe di terra per questo), e avendo questa abitudine sono abituate al fatto che ci si possa camminare sopra.
Ora, se tu abitassi in un condominio abitato solo da soldati, esperti di arti marziali, ninja e campioni mondiali di vale tudo, e un tizio sbadatamente passasse sopra il condominio rischiando di danneggiarlo... cosa faresti? Ovviamente attacco globale nucleare senza sosta finché la minaccia non è passata. Ecco, Vespula spp. è un po' così: carogna infame che attacca chi ha la sventura di imbattersi in un nido, e l'unico modo per cavarsela è correre a perdifiato. State lontani dai nidi di Vespula, se potete. Per fortuna, lontano dal nido non è così aggressiva e si limita a rubarvi il prosciutto del panino.
Passiamo alle vespe più fraintese del mondo: le Polistes spp.
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(fonte: wikipedia - Polistes dominula)
Si distinguono dalle Vespula spp. quando sono in volo perché le Polistes spp. sembrano un po' ubriache, al confronto, e hanno sempre le zampe penzoloni. Le prime sono decisamente più eleganti. Dette anche vespe cartonaie, impollinano e non rompono le scatole, non fanno nulla di male, anzi addirittura possono produrre pure un po' di miele (mai quanto A. mellifera, ma se uno le alleva - sì, c'è chi alleva Polistes spp - può assaggiarlo). Queste vespe sono decisamente bonarie: una volta sono stato punto, tre punture da due operaie, ma stavo facendo giardinaggio e inavvertitamente ho dato un pugno al nido, non sapendo che ci fosse.
Mi è capitato un sacco di volte di camminare a meno di 20 cm da un nido senza problemi, nei gruppi di entomologi su facebook ci sono addirittura video degli allevatori che vanno a toccare le operaie sul nido, senza alcuna conseguenza. Queste sono le vespe più tranquille, rilassate e amichevoli che esistano, non gliene frega niente di quello che fai, basta che non attenti al nido o alla loro vita, e loro non ti pungeranno. Ne esistono varie specie, io sento spesso parlare di P. dominula e P. gallicus, ma non chiedetemi come distinguerle, non lo so.
Una curiosità: su youtube trovate un pazzo sclerato di nome Coyote Peterson che ha girato il mondo per sperimentare le punture di vari insetti, per vedere quale fosse la più dolorosa. Ebbene, ho visto tutti i video di puntura e a giudicare dalla sua reazione, la peggiore in assoluto è quella di una Polistes non presente in Italia, più che altro in America centrale e zone tropicali: P. carnifex, o vespa boia (che in inglese è executioner wasp, come la chiama Coyote)
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(fonte: wikipedia)
C'è da dire che, anche questo caso, nonostante la puntura sia poco raccomandabile, la vespa mi è sembrata piuttosto tranquilla e per niente aggressiva. Ma non la conosco.
E ora passiamo ai miei imenotteri preferiti, i calabroni. In particolare Vespa crabro.
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(fonte: wikipedia inglese)
Esiste un gruppo, su facebook, che si intitola Quelli che non hanno prove, ma sono certi di aver visto una crabro da 5 cm, gestito da entomologi, in cui si parla di insetti (ma non solo) in maniera ironica, e si mettono alla berlina le idiozie dette dalle persone per ignoranza e sentito dire (un po' come faccio io con le diete). Attenzione: si attacca sempre il messaggio, mai il messaggero, i nomi vengono sempre oscurati. Detto questo, ho imparato più da questo gruppo ironico che da altri gruppi entomologici seri, che sono spesso molto rigidi e non permettono, né stimolano, un dialogo volto all'aumento della conoscenza. Ma torniamo a noi.
V. crabro è lunga al massimo 3.5 cm, non esiste un calabrone di 5 cm (ecco perché il titolo del gruppo), e quella misura è raggiunta solo dalle regine, le operaie sono più piccole. Il veleno è meno potente di quello di A. mellifera, ma in caso di attacco rilascia feromoni che richiamano altri calabroni, quindi la quantità di punture può essere molto pericolosa.
Per fortuna è un animale abbastanza tranquillo, e attacca solo se minacciato o se si minaccia il nido (sconsiglio di avvicinarsi a meno di un metro da esso). In particolare, sono sensibili alla concentrazione di anidride carbonica, quindi se soffiate contro di loro non fate altro che farli incavolare di più, e tenetene conto anche se vi avvicinate a un nido (ad esempio, a me è capitato di rimanere a osservarne uno in un tronco). Non sono un pericolo per le api da miele, le mangiano solo occasionalmente (le loro larve, gli adulti sono vegetariani e impollinano), generalmente si dedicano ad altri insetti. Sono la mia seconda specie di Vespa preferita.
La prima è Vespa orientalis, della quale so davvero poco, se non che è bellissima e che attacca occasionalmente, ma non raramente come le V. crabro, le api da miele
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(fonte: wikipedia)
È salita agli onori della cronaca recentemente, perché col riscaldamento globale si sta spostando un po' più verso nord e ora è presente anche a Roma, oltre al sud Italia, zona Trieste e zona ligure. Spero di beccarla presto, non vedo l'ora di avere una foto di V. orientalis.
La mia Vespa schiferita invece è la Vespa velutina, che non solo è una piaga per apicoltori, perché è capace di distruggere interi allevamenti in poco tempo, ma è pure brutta come la fame.
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(fonte: wikipedia)
Credo sia abbastanza aggressiva, è una vespa alloctona, ovvero non originaria dell'Italia, quindi non ha controllo diretto della popolazione in natura. Esiste un'associazione che si occupa di contrastare l'avanzata di questa vespa: Stop Velutina, se la vedete segnalatela.
Ecco, questo è tutto quello che avevo da dire, sono aperto a correzioni da chi ne sa più di me. Mi raccomando, trattate con rispetto le bestie con i pungiglioni.
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giardinoweb · 8 months
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Il Ciauscolo Marchigiano
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Storia, Tradizione e Gusto Unico Nel cuore delle affascinanti terre marchigiane, un salume tradizionale ha resistito al passare del tempo, portando con sé una storia ricca di tradizione e autenticità. Il Ciauscolo, oggi protetto dall'Indicazione Geografica Protetta (IGP), rappresenta un patrimonio gastronomico legato alle esigenze pragmatiche dei contadini e all'arte di utilizzare ogni parte del maiale. In questo articolo, esploreremo la storia e le caratteristiche di questo salume unico e scopriremo come gustarlo al meglio. L'Origine del Ciauscolo Il nome "Ciauscolo" deriva da "cibusculum," che significa "piccolo pasto" o "spuntino". Era una sorta di barretta energetica ante litteram, creata per sostenere i lavoratori nei campi tra un pasto e l'altro. Questo salume tradizionale è originario dell'entroterra marchigiano, Ascoli Piceno, Fermo, Ancona e Macerata, e nei Monti Sibillini. La sua storia è intrisa di pragmatismo contadino e ingegnosità culinaria. Caratteristiche del Ciauscolo Il Ciauscolo si distingue per la sua morbidezza unica, che lo rende spalmabile, ideale per il pane. Secondo il disciplinare IGP, può variare in peso dai 400 g fino ai 2,5 kg, con un diametro compreso tra i 4,5 e i 10 cm e una lunghezza tra i 15 e i 45 cm. Le razze di suini pesanti italiane che possono essere utilizzate per la sua preparazione sono specifiche, così come la percentuale massima di grasso ammessa. Tuttavia, alcuni piccoli produttori preferiscono seguire la tradizione utilizzando razze locali più piccole, ottenendo così un prodotto più grasso e fedele alla sua storia. Ingredienti e Produzione Il segreto del Ciauscolo risiede nella sua ricetta tradizionale. Si prepara con una percentuale significativa di grasso, solitamente attorno al 40%, che conferisce la sua consistenza cremosa e spalmabile. Viene macinato due o tre volte per ottenere una consistenza fine e omogenea, utilizzando carne di spalla di maiale, rifilature di coscia, lardo e pancetta. Il tutto viene sapientemente insaporito con sale, pepe nero macinato, aglio pestato e vino, prima di essere insaccato in budello naturale. La breve stagionatura (da 15 giorni a 2-3 mesi) mantiene la sua morbidezza e spalmabilità sul pane, mentre la macinatura fine garantisce un livello di umidità costante durante la stagionatura. Il risultato è un gusto sapido, leggermente speziato, mai acido e tendenzialmente dolce. L'Arte dell'Abbinamento Per apprezzare appieno il Ciauscolo, è importante saperlo abbinare. Data la sua origine geografica, un Rosso Piceno DOC o una Lacrima di Morro d'Alba sono scelte eccellenti. Se preferiti i vini bianchi, un Verdicchio di Jesi o di Matelica sarà un compagno ideale. Tuttavia, vale la pena di sperimentare un accostamento insolito con la Vernaccia di Serrapetrona secca, un vino spumante rosso che offre un profumo vinoso unico e un gusto piacevolmente amarognolo. Conservazione e Consumo Una volta acquistato, il Ciauscolo deve essere conservato con cura per mantenere la sua spalmabilità. Dopo l'apertura, riponetelo nella parte bassa del frigorifero avvolto in un panno di cotone pulito. Prima di gustarlo, riportalo a temperatura ambiente. Il Ciauscolo è ideale da gustare da solo, spalmato su pane leggermente tostato, come uno spuntino semplice e gustoso. Ma è anche un ingrediente versatile che può arricchire una salsa per la pasta, un ragù, un risotto o diventare l'elemento distintivo di crocchette, frittate e torte salate. Il Ciauscolo marchigiano è molto più di un semplice salume; è un pezzo di storia culinaria che continua a deliziare i palati con la sua morbidezza, spalmabilità e sapore unico. Questo tesoro gastronomico, protetto dall'IGP, rappresenta un connubio di tradizione e innovazione culinaria che vale la pena di scoprire e apprezzare. La prossima volta che vi troverete nelle affascinanti terre marchigiane, assicuratevi di assaporare questo prelibato dono culinario e scoprire il suo affascinante mondo di gusto. Read the full article
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principessa-6 · 3 months
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L'incredibile bellezza di questo pezzo di ossidiana arcobaleno lavanda unico nel suo genere 💜
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The incredible beauty of this one of a kind Lavender Rainbow Obsidian chunk 💜
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chouncazzodicasino · 3 months
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Ciao cosa ne pensi delle carte da parati "finto invecchiate"?? A me piacciono per una sola parete ma non vorrei che dal vivo sembrassero una cosa brutta. E poi sai se c'è qualcuno che fa "affreschi rovinati"?? Come se fossero effettivamente del muro in cui sono dipinti?
Per le carte da parati, come per i colori e, a mio avviso, tutto ciò che riguarda quello che hai dentro casa, vige la regola che Deve piacere a te. Non deve piacere agli altri. Non devono sceglierlo gli altri. Io, come altre figure professionali e non, posso aiutarti a pensare a delle ipotesi che non avevi considerato, farti conoscere prodotti che non sapevi esistessero come migliaia di carte da parati sconosciute, aiutarti dal punto di vista tecnico, suggerirti degli accostamenti che a livello ottico valorizzano punti della casa che ti piacciono/luce/ambiente o mascherano cose che vuoi mascherare. Magari posso cercare la soluzione più esteticamente vicina quello che vuoi tu ma anche meno "stancante" nel corso del tempo. Ma, come immaginerai, è impossibile prescindere dalla tua persona. In quella casa ci abiti tu, non io. Sei tu che ci torni ogni sera dopo lavoro o ci lavori, ti ci rilassi, ci dormi. Ti sto dicendo le stesse cose che dico ogni giorno ai miei clienti, non ti sto imbastendo niente di ché.
Tutto questo per dire cosa?
A me non fa impazzire l'effetto consumato, non mi fa impazzire sulla carta da parati, come sui tessuti, come sui vestiti. Esistono carte da parati effetto invecchiato, certo. Effetto muro di cemento scorticato, effetto tessuto sdrucito, effetto pittura cadente e via dicendo. Se invece per effetto invecchiato invece intendi un disegno tipo trompe l'oeil alcune mi piacciono. Certo va contestualizzato (come tutte le carte da parati) ma alcune le trovo bellissime. Di sicuro questo effetto, anche se non conosco la tua casa, è difficile che possa arrivare a consigliarlo per più di una parete.
Per quanto riguarda chi FA affreschi rovinati eeeeh sì che esistono. Sono i decoratori, i professionisti, quelli che fanno i finti marmi (perché lo sai sì che il 99,9% dei marmi che vedi nelle chiese a parete sono finti e sono pitturati da decoratori) e i finti legni, trompe l'oeil, animali, effetto crackle, ecc ecc forse il decoratore è l'unico che può realizzare un muro come dici tu perché può farlo esattamente come lo vuoi tu e sarebbe il tuo pezzo unico. Un'opera d'arte.
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