Tumgik
#piazza di pietra
francescosatanassi · 8 months
Text
CARRAR(A)
Tumblr media
Carrara è da sempre collegata all'estrazione e alla lavorazione del marmo, ma passeggiando per le vie deserte di luglio si respira ancora l’eco di quella che fu una delle roccaforti del pensiero anarchico internazionale. Può capitare di fermarti in un bar e sentire gli anziani parlare di anarchia e di lavoro accanto al monumento che ricorda Alberto Meschi, il sindacalista che lottò e ottenne la riduzione dell’orario di lavoro per i minatori e i lavoratori delle cave. Le parole incise sulla pietra bianca lo ricordano come “anarchico costruttore di migliori tempi / magnifico operaio tra operai e reietti". Sotto a una targa che ricorda i carraresi "uccisi dalla sbirraglia" qualcuno passa e dice che a Carrara tutti sono anarchici, anche i preti. Chi dice di no, mente. Qui il pensiero libertario ha fondato le radici e ancora fa eco tra le vie del centro. A Carrara nacque Gino Lucetti, condannato a 30 anni di carcere per il fallito attentato a Mussolini, e al quale fu dedicata una brigata partigiana anarchica della zona. Qui è sepolto Giuseppe Pinelli, c’è la tipografia che stampa Umanità Nova e c’è un monumento a Gaetano Bresci, che il 29 luglio del 1900 colpì a morte il Re Umberto I dichiarando di non aver ucciso un uomo, ma un principio. La A cerchiata è ovunque, sulle pareti e sulle vetrine della piazza, dove una targa ricorda Francisco Ferrer, pedagogista spagnolo giustiziato dopo un processo farsa come accadde a Sacco e Vanzetti, ai quali è dedicata una via. Per i carraresi la parola anarchia significa ancora lavoro, diritti conquistati, solidarietà e resistenza. Un drappo rosso e nero sventola sull’ex teatro dove nel 1945 si svolse il primo congresso della F.A.I. e tra i vicoli ancora resistono i circoli e le biblioteche indipendenti. Qui si festeggia ancora il 1° maggio anarchico e il tempo sembra essersi fermato tra le parole degli anziani di quel bar, tra una bestemmia e un bicchiere di vino, con gli stessi occhi brillanti sui quali da sempre si alzano orgogliose le stesse parole: né Dio, né Stato, né servi, né padroni.
36 notes · View notes
apropositodime · 7 months
Text
Tumblr media
Mi sono innamorata di Napoli tantissimo tempo fa.
Ancora prima di andarci.
Da ragazzina, quando al telegiornale scorrevano immagini bellissime della città, con notizie meno belle.
Ricordo le mie parole
" quando sarò grande andrò a visitare Napoli"
Con lo sguardo stranito di mia sorella, lei ascoltava le tragiche notizie io guardavo le bellissime immagini, amavo quei panni appesi 😅.
Poi senza nessuna fatica la vita mi porta a Napoli più di una volta, direi tante volte.
Ed è stato amore a prima vista, non ne ho mai avuto dubbi.
L'ho vista e rivista, girata di giorno, di notte , respirata , ascoltata, mi ha sempre emozionata.
Quante persone belle, quante cose buone.
La pizza nei posti più improbabili, ricordo quella pizzeria con tavolini di plastica in mezzo alla strada, a Porta Capuana. Solo Margherita, marinara, e piazza fritta. Altro che pizza gourmet.
Le sfogliatelle
La mozzarella
La birra, e i taralli a Mergellina
I cornetti giganti pieni di Nutella la notte.
I Babà
I panini (a Caserta però) e enormi e strapieni da Peppe.
Zeppole e panzerotti
Il pane, chi se lo dimentica quel pane, i cortili con il forno a pietra e la signora che ti vendeva il pane ancora caldissimo, fatto con grani antichi, impastato da mani sapienti.
Ricordo i pentoloni in cortile a fine agosto, la pummarola fresca.
Se chiudo gli occhi sento i profumi, vedo i colori, e ascolto quel caos così familiare ricco di tradizioni indissolubili. 💙
Ogni suo angolo sussurrava qualcosa di importante.
Napoli non viene capita, viene giudicata ancora prima di tutto.
Tornerò a trovarti un giorno, con vera gioia 💙
37 notes · View notes
sciatu · 8 months
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
IL CUORE DI ORTIGIA DI NOTTE
Finiamo di cenare e ci incamminiamo verso il cuore di Ortigia, passando accanto a vicoli con costellazioni di stelle sopra i piccoli tavoli dei ristoranti, austere chiese che abbracciano nelle loro piazzette i soliti ristoranti dal profumo di pasta alle vongole, o col piccante aroma di cozze alla tarantina. Dovremo sentirci offesi scandalizzati da questo turbinio di candido barocco e di pasta alle sarde. Ma è la vita che aleggia a mezzaria tra i vecchi palazzi baronali e i cortili barocchi, è la vita portata dalle infinite lingue dei turisti che si perde tra i vicoli e le lampade gialle, tra i B&B e le case vuote, è la loro curiosità, il loro stupore per il bello che vi trovano che fa pulsare il cuore di Ortigia. Arriviamo nella grande piazza colma di gente, di voci e di musica, circondata dai palazzi nobiliari dagli imponenti portoni dove i turisti si aggirano affascinati dal tempo fermato nella bianca pietra di Siracusa, cristallizzato nelle colonne e balconi in ferro battuto a collo di cigno, nel barocco mischiato con le colonne dei templi greci della cattedrale dalle perfette forme, nella purezza dell’acqua della fontana di Aretusa, in prospettive scenografiche disegnate dalla luce giallognola dei lampioni. I sogni diventano reali e le notti si vestono di ricordi soffici e dolciastri, Ortigia è come un enorme palcoscenico dove si recita l’eleganza e la creatività del silenzio nelle sue forme più intime e moderne. I turisti dal noioso vociare sono solo le comparse di un eternità recitata dalla bellezza di queste pietre. Tutto è un passato che racconta di tragedie greche, di guerre sanguinose tra saraceni e normanni, di Principi alla Gattopardo e di arte immortale lungo le strade a misura d’uomo, tra i palazzi nobili o nelle povere case che nel buio sembrano aspettare austere e compite quel sole che di giorno le fa brillare di luce, incastonate in un mare fraterno e cristallino.
We finish dinner and walk towards the heart of Ortigia, passing by alleys with constellations of stars above the small restaurant tables, austere churches that embrace in their squares the usual restaurants with the scent of pasta with clams, or with the spicy aroma of mussels alla tarantina. We will have to feel offended and scandalized by this swirl of candid Baroque and pasta with sardines. But it is the life that hovers in the air between the old baronial palaces and the baroque courtyards, it is the life brought by the infinite languages of the tourists that gets lost in the alleys and the yellow lamps, between the B&Bs and the empty houses, it is their curiosity, their amazement at the beauty they find there makes the heart of Ortigia beat. We arrive in the large square full of people, voices and music, surrounded by noble palaces with imposing gates where tourists wander around fascinated by time stopped in the white stone of Syracuse, crystallized in the swan-neck wrought iron columns and balconies, in the baroque mixed with the columns of the Greek temples of the cathedral with perfect shapes, in the purity of the water of the fountain of Arethusa, in scenographic perspectives drawn by the yellowish light of the street lamps. Dreams come true and the nights are dressed in soft and sweet memories. Ortigia is like a huge stage where the elegance and creativity of silence is played out in its most intimate and modern forms. The boring shouting tourists are just the extras of an eternity played out by the beauty of these stones. Everything is a past that tells of Greek tragedies, of bloody wars between Saracens and Normans, of Gattopardo Princes and of immortal art along the streets on a human scale, among the noble palaces or in the poor houses that in the dark seem to wait austere and fulfill that sun which during the day makes them shine with light, set in a fraternal and crystalline sea.
31 notes · View notes
curiositasmundi · 9 months
Text
La realtà esige che si dica anche questo: la vita continua. Continua a Canne e Borodino e a Kosovo Polje e a Guernica. C’è un distributore di benzina nella piazza di Gerico, ci sono panchine dipinte di fresco sotto la Montagna Bianca. Lettere vanno e vengono tra Pearl Harbour e Hastings, un furgone di mobili transita sotto l’occhio del leone di Cheronea, e ai frutteti in fiore intorno a Verdun si avvicina il fronte atmosferico. C’è tanto Tutto che il Nulla è davvero ben celato. Dagli yacht ormeggiati ad Anzio arriva la musica e le coppie danzano sui ponti al sole. Talmente tanto accade di continuo che deve accadere dappertutto. Dove non è rimasta pietra su pietra, c’è un carretto di gelati assediato dai bambini. Dov’era Hiroshima c’è ancora Hiroshima e si producono molte cose d’uso quotidiano. Questo orribile mondo non è privo di grazie, non è senza mattini per cui valga la pena svegliarsi. Sui campi di Maciejowice l’erba è verde e sull’erba, come è normale sull’erba, una rugiada trasparente. Forse non ci sono campi se non di battaglia, quelli ancora ricordati, quelli già dimenticati, boschi di betulle e boschi di cedri, nevi e nebbie, paludi iridescenti e forre di nera sconfitta, dove per un bisogno impellente ci si accuccia dietro a un cespuglio. Qual è la morale? – forse nessuna. Di certo c’è solo il sangue che scorre e si rapprende e, come sempre, fiumi, nuvole. Sui valichi tragici il vento porta via i cappelli e non c’è niente da fare – lo spettacolo ci diverte.
Maria Wisława Anna Szymborska
11 notes · View notes
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Da: SGUARDI SULL'ARTE LIBRO SECONDO - di Gianpiero Menniti
MATERIA E SPIRITO
Alterigia! Come di fronte ad un grande occhio, lo spettatore si sente osservato dal rosone, enorme, polifemico, impassibile. È questo il sentimento che suscita la visione del Duomo di Modena, risalente al 1099. L’alterigia di un’architettura possente, sufficiente a sé stessa, immane e fredda, intronata per regnare sulla città e per segnare di sé, perennemente, lo spazio che non occupa ma possiede. Uno spazio che si afferma secondo lo stesso principio anche all’interno della cattedrale, spazio nel quale si rimane sovrastati. Nella piena consapevolezza ed espressività, limpidezza e linearità dei volumi e delle linee orizzontali e verticali che lo compongono. Questa è la materialità della pietra che si apre alla spiritualità del nuovo significato di "civitas", considerato “vincolo sociale” già da Isidoro di Siviglia nel VII secolo, che ben si attaglia all’avvento della civiltà comunale italiana dell’XI secolo.
Cattedrale di Modena
- Dal 1997 dichiarata dall'UNESCO, assieme alla Piazza Grande, patrimonio mondiale dell'umanità. - Stile "romanico": architetto Lanfranco e opere scultoree di Wiligelmo; successivi interventi nel XIII sec. di Anselmo da Campione e suoi discendenti (tra l'altro a quest'epoca risale l'aggiunta del caratteristico rosone). - 1099, anno di fondazione - 1106 traslazione delle spoglie di San Geminiano, vissuto nel IV secolo d.C., già vescovo ed evangelizzatore delle terre modenesi - 1184, consacrazione della cattedrale.
In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
15 notes · View notes
klimt7 · 2 months
Text
La lucidità non ha età
Grazie Liliana!
Dal Corriere della Sera, di oggi 21/02/2024.
Tumblr media
Gentile Senatrice,
la notizia della morte di Aleksei Navalny mi ha sconvolto. Non solo per la fine terribile ma perché mi pare testimoni l’inerzia con cui la comunità internazionale ha assistito alla sua lenta uccisione da parte del regime di Putin. Resta un senso di impotenza.
Risposta di Liliana Segre :
Tumblr media
Il dissidente russo questo lo ha dimostrato in ogni decisione. Non ultima quella di tornare in Russia, nel 2021, consapevole del fatto che lo aspettava una detenzione lunga, ingiusta e spietata. Nel 2021, Navalny aveva la possibilità di restare in Germania, dove gli era stata salvata la vita dopo l’avvelenamento da Novichok di cui era stato vittima (come altri oppositori di Putin) e che lo aveva costretto a un mese di coma. Non lo ha fatto, non riuscendo a concepire l’idea di poter essere libero solo lontano dal suo Paese e lasciando che i russi continuassero a veder erodere le proprie libertà. Perché la libertà o è per tutti, o non è. Ed è proprio questa idea la più dirompente forma di dissidenza a un autocrate come Putin. Un’idea che pare anacronistica in un tempo e in un mondo dominato da convenienze personali. Navalny avrebbe potuto, come altri dissidenti, continuare la sua battaglia anti Putin da fuori, protetto da distanza e leggi. Invece, come ha scelto di fare l’attivista iraniana Nobel per la Pace 2023 Narges Mohammadi, ha messo in salvo in Occidente la propria famiglia ed è tornato lì dove la sua battaglia avrebbe avuto più senso e valore. E quel che è accaduto alla sua morte gli ha dato ragione: migliaia di russi, da Mosca a San Pietroburgo, sfidando la polizia, hanno reso omaggio a Navalny. A Mosca, in piazza della Lubjanka, davanti alla Pietra Soloveckij, che celebra le vittime della repressione politica. Una prova che la lotta per la libertà è vittoriosa anche quando il suo esito è il più nefasto. Mi hanno colpita infine le ultime immagini che abbiamo di Navalny, in cui si rivolge ironicamente al suo giudice-carnefice il giorno prima di morire. 
Mi hanno ricordato la definizione che dell’ironia diede lo scrittore lituano Romain Gary:
«È una dichiarazione di dignità. È l’affermazione della superiorità dell’essere umano su quello che gli capita».
.
6 notes · View notes
30-before-30-but-im-27 · 11 months
Text
Verona, Venice, Lake Garda Itinerary
Verona
Day 1:
Juliet’s Tomb - €7 (pays for Juliet’s house) 
Juliet’s Statute - FREE
Juliet’s House - paid for
Castelvecchio Museum - €7 pays for Lapidary Museum 
Lapidary Museum Maffeiano - paid for 
Ponte Pietra - FREE
Teatro Romano - €4
Cattedrale di Santa Maria Matricolare - €4
Piazza delle Erbe
Piazza dei Signori + Statue of Dante FREE
Scaliger Tombs - FREE
Giusti Garden - €11
Day 2:
Basilica di San Zeno Maggiore
Verona Arena - €9
Piazza Bra - FREE
Porta Brosari - ancient entrance to the city - FREE
Santuario della Madonna di Lourdes - 40 min hike + sanctuary on a hilltop overlooking Verona
Day 3 VENICE:
9:22 train arrives 10:50 - £20 
St. Mark’s Square - FREE
St. Mark’s Basilica - €20 + Pala D’Oro + Museum Loggia Cavalli 
St Mark’s Clock Tower
Doge’s Palace
Bridge of Sighs - FREE
Grand Canal - FREE 
Rialto Bridge - FREE
Basilica di Santa Maria della Salute
Librairie Aqua Alta - FREE
Venetian Arsenal (12th-century shipyard) - FREE
Palazzo Contarini del Bovolo
Museo Correr
Ponte Chiodo - FREE
Squero di San Trovasco - FREE
Gondola Ride - £80
La Tecia Vegana for food   
Return train at 9 pm
3 notes · View notes
belladecasa · 2 years
Text
Il mio amore quasi illogico per la città c'è sempre stato, nato con me. Non mi interessa la quiete, lo sguardo amico e giudicante di un vecchio sempre seduto a cavalcioni su una sedia retroversa; mi interessa la vertigine di un orizzonte rosato in Via della Conciliazione, che culmina con Piazza San Pietro e prosegue come se la città fosse natura, fosse cielo e tramonto e foglie, non solo fari, pietra e catrame. A Roma ti rendi conto, non sempre e non ovunque, che al mondo c'è spazio per ogni essere umano, che a ognuno è concessa la propria parte di bellezza, larga e dorata.
Se avessi il privilegio di poterti prendere a quest'ora ti porterei a provare la vertigine di un tramonto senza banalità in Via della Conciliazione, dove baciarsi è superfluo, quasi esibizionista. Ah, ma lo farei sicuramente! Ti bacerei per farti vedere che non ti voglio per necessità, ma per desiderio, per provocazione, per arte
17 notes · View notes
rebrandtdebibls · 1 year
Text
Sa Zaccaria
Tumblr media
Tema: Sa Zaccaria, in memoria dei nostri avi e del loro sacrificio questo edificio loro costruito.
Thomo Sa Zaga-iria : Basilica di Santo Zaccaria Ubicazione: piazza Santo Stefano ( trd. Afr. let. sta per o cognome ) questa sta per o a voce di come Mommo sono i Milanesi o Domenico sta per Mimmoo Miriam Mimi. Prima pietra: v secolo Stili correnti: manierismo, barocco Anche la basilica di Santo Stefano vanta delle origini molto antiche (intorno al v secolo) anche se, all'epoca, non si chiamava attato Santo Stefano, bensì San Zaccaria, come precisato da una fonte di eccezione, nientemeno che l'archivescovo Ariberto di Intimiano, nel suo testamento del 1034. Federico Borromeo, negli Atti di Visita, precisa tra l'altro che la basilica sarebbe stata fondata ai tempi del vescovo Martiniano, che si dierte vissuto nella prima metà del v secolo. Uno dei nomi, insieme a "Santo Stefano Maggiore" e "Santo Stefano in Brolo" o "Santo Stefano alla Porta" con i quali la chiesa è ricordata è "Santo Stefano alla Ruota". Si deve in questo caso andare a degli eventi accaduti all'epoca di sant'Ambrogio. Narra la legenda, infatti, che durante dei combattimenti particolarmente crudeli tra ariani e cattolici, il sangue di questi ultimi si fosse rappreso in forma di ruota, andato poi a finire nei pressi della zona ove ora sorge la basilica, come ricordato da un perduto bassorilievo a forma di ruota presente sino ai restauri ottocenteschi. Dell'originaria chiesa di Santo Stefano, o per meglio dire di San Zaccaria, non rimane praticamente nulla se non all'interno della navata, una pietra detta "degli innocenti". Questa reliquia conterrebbe i resti di quattro martiri cristiani uccisi da Valentiniano nel iv secolo. La struttura fu devastata da un incendio nel 1075 e ricostruita successivamente in stile romanico, ma subì notevoli rifacimenti, assumendo un aspetto simile a quello di epoca barocca, quando fu ampliata e restaurata secondo le indicazioni di Federico Borromeo. Al periodo romanico risale la solitaria columna davitti al campanile, che faceva parte di un portico antistante l'edificio sacro: la stessa tipologia che tuttora riscontriamo, per esempio, in Sant'Ambrogio. Varcata la soglia dell'edificio barocco, all'interno si notano i segni di diversi interventi che si sono susseguiti fino all'Ottocento. Una delle parti che meritano maggiore attenzione all'interno di San Lorenzo è la Cappella Trivulzio, realizzata da Giuseppe Meda a partire dal 1595, con soluzioni di grande eleganza. La cappella è dedicata a San Teodoro, come da istruzioni di un bescito testamentario di Teodoro Trivulzio e hosta al suo interno una tela di Camillo Procaccini dedicata appunto al santo titolare.
2 notes · View notes
Text
La moschea Pertevniyal
Tumblr media
La Moschea Pertevniyal, Pertevniyal Valide Sultan camii, venne fatta realizzare da Pertevniyal moglie del sultano riformatore Mahmud II e madre del sultano Abdülaziz. Pertevniyal é l’ultima Valide Sultan (Regina Madre) ad aver realizzato opere filantropiche come la fondazione di scuole, ospedali, istituzioni benefiche, fontane ed una moschea.
La moschea fu costruita tra il 1869 e il 1871 ed é opera dell’italiano Pietro Montani, pittore orientalista, architetto, mistico ed esoterista. Per molto tempo presidente della Società operaia di mutuo soccorso di Istanbul.
La moschea é molto interessante perché si presenta diversa dalle moschee classiche. Il suo design neogotico le conferisce una bellezza davvero distintiva. 
Tumblr media
Anche la porta del cortile della moschea è insolita per le moschee di Istanbul. Senza dubbio si tratta di uno dei rari prodotti dell'arte ottomana di scultura in pietra. 
Tumblr media Tumblr media
Non sono da meno la ricchezza delle decorazioni, fatte a mano, e che rendono interessante anche l’ambiente interno della moschea. 
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Durante la sistemazione di piazza Aksaray tra il 1956 e il 1959, alcuni elementi della moschea, come la fontana, sono stati rimossi o trasferiti altrove.
Istanbul per italiani é la tua guida turistica per Istanbul!
Organizziamo ESCURSIONI con GUIDE TURISTICHE UFFICIALI per chi vuole vivere e comprendere Istanbul. Percorsi speciali. Prezzi speciali. Adatti a tutti e con qualsiasi condizione meteo. Istanbul é una metropoli caotica e affollatissima ma é bellissima! Immergiti nella vita quotidiana di Istanbul e scoprila come non potresti mai fare da solo. Affidati a chi vive qui e conosce, respira e vive la metropoli sul Bosforo.
L’unica città al mondo che é su 2 continenti.
Realizziamo anche escursioni sul bellissimo lato asiatico di Istanbul! Ci sono tante cose da vedere!Ingressi ai musei senza file e senza problemi.Una esperienza diversa dal solito. Non per il turismo di massa e mercificato. Dal 2013 portiamo italiani in giro per Istanbul e li abbiamo resi felici.
Scopri la nostra offerta e scopri la differenza.
La mia Vita a Istanbul: consigli e informazioni turistiche. Disponibile come GUIDA per delle ESCURSIONI in città. Scrivi una e-mail a: istanbulperitaliani@gmail Seguici anche su www.facebook.com/istanbulperitaliani
2 notes · View notes
Text
C'era una volta Pescara
Pescara (Piscara) il nome della città deriva dall'abbondanza nel fiume di pesce particolarmente buono (peschiera), prima prendeva il nome dal fiume Alterno (ostia aterni e aternum).
Il fiume Pescara nella storia fece molte volte da confine per i regni che si sono succeduti ed era navigabile.
Tumblr media
Quando la città venne distrutta rimase solo la fortezza (piazzaforte) costruita dai bizantini che cercavano di riconquistare la penisola via costa.
Sono state trovate le mura bizantine da un lato crollate per via di un maremoto probabilmente a seguito di un terribile terremoto, mentre le mura bizantine ritrovate all'interno della caserma sono ancora in piedi.
Tumblr media
L'imperatore Carlo V creò una serie di fortezze tra le quali la fortezza di Pescara proprio adiacente al porto di Pescara (la cosiddetta "serratura del regno")
Dal bastione San Vittorio, detto anche bastione bandiera, Re Vittorio Emanuele II si affacciò andando incontro a Garibaldi.
Re Vittorio Emanuele II affermò riferendosi a Pescara "Oh che bel sito se si abbattono le mura della fortezza Pescara diventerà una grande città commerciale" e così è stato.
Qui c'erano delle prigioni terribili "il sepolcro dei vivi" era chiamati il carcere (bagno penale) borbonico.
Tumblr media
La caserma di cavalleria comprensiva di una chiesetta (quella della Madonna del Carmine) era una zona molto estesa tanto da raggiungere la necropoli di Rampigna situata fuori città.
Per realizzare la ferrovia venne utilizzato il muro della fortezza.
Venne costruito sotto il regime fascista il ponte Littorio sotto il quale si teneva il mercato galleggiante delle arance.
Ennio Flaiano tra le altre cose fu grande sceneggiatore in particolare de "La dolce vita".
Inventò anch'egli come D'Annunzio alcuni termini ad esempio il termine paparazzo utilizzando il vero nome del fotografo di moda de "La dolce vita" inoltre non è un caso che le paparazze in dialetto pescarese siano le cozze che ricordano appunto il vecchio obiettivo della macchina fotografica.
Lungo l'attuale via delle Caserme al lato opposto delle caserme c'era la fanteria e le osterie.
Clemente De Caesaris salvò la fortezza di Pescara dalle truppe borboniche corrompendole con il suo oro.
Era un forte repubblicano ma per salvare la situazione chiamò i Sabaudi come reali d'Italia, però successivamente dopo aver visto come i prigionieri venivano torturati li rinnega a Torino pubblicamente in Parlamento.
Pavimento originale del '500 solo nell'attuale via Luigi D'Amico
Tumblr media
In Piazza del mercato (piazza Garibaldi) si facevano le prove delle bande, questa fu la vera prima Piazza Salotto per via dell'acustica che ricorda quella di un salotto.
Un pasticcere si inventa qui il "ritrovo del parrozzo"
Pescara viene distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
In piazza mercato si trova il cosiddetto "Monumento ai caduti" di Pietro Cascella che in realtà è il "monumento della distruzione e alla ricostruzione".
La Cattedrale di San Cetteo presenta un soffitto in legno, i pilastri sono di pietra così come i capitelli e vetrate colorate. Viene realizzata così a seguito di un patto con Gabriele D'Annunzio che voleva far seppellire la madre nella chiesa in un mausoleo. Ma invece di denaro dona un quadro del '600 del Guercino enorme e prezioso a Don Brandano, raffigurante San Francesco che riceve le stigmate. Ora questo quadro è posto accanto al mausoleo della madre di D'Annunzio, mentre la chiesa è stata finanziata interamente dai pescaresi.
Tumblr media Tumblr media
La Chiesa Santa Maria di Gerusalemme era a forma circolare con 2 campanili. Forse era il riadattamento di un tempio preesistente comunque i resti ritrovati sono medievali e di stile circestense.
È questa la chiesa che venne aperta rimuovendo l'abside e che divenne Porta Nuova alla quale comunque rimaneva un solo campanile, ora invece nessuno.
Tumblr media
Teatro Vincentino Michetti al cui fianco costruisce casa sua in stile liberty con decori di arance.
Attorno a lui molti architetti pescaresi studiando questo stile (liberty) fanno di Pescara e di Castellammare quelle che furono le due città liberty famose in tutto il mondo.
Tumblr media
La parte più antica della città è dov'era Porta Sala e il convento di Sant'Agostino.
Nonostante la vicinanza con questo luogo di culto quella era via dei bordelli e non solo nel nome.
Sotto le mura della fortezza ci sono ancora dei sotterranei da esplorare.
Sotto lo strato di erba c'è un mosaico romanico
Il Ponte della ferrovia fu l'ambientazione nell'immaginazione del poeta D'Annunzio nella sua opera "Terra Vergine" al passo in cui descrive il tramonto visto dal ponte.
In mezzo alla strada sono state posizionate delle pietre del ponte romano.
6 notes · View notes
drrestlesshate · 2 years
Text
Tumblr media
Giovanni Battista Piranesi - Veduta della Dogana di Terra a Piazza di Pietra (Roma)
6 notes · View notes
lucadea · 1 year
Text
La fontana del Nettuno in piazza della Signoria a Firenze
La fontana del Nettuno in piazza della Signoria a Firenze
La fontana del Nettuno in piazza della Signoria a Firenze. Una delle fontane più famose di Firenze posta nella piazza più famosa della città di Firenze. Come molte fontane in Italia rappresenta il dio Nettuno. Quello che mi ha affascinato e’ l’uso sapiente di diversi tipi di pietra e marmo utilizzati per la sua realizzazione. Conosci Firenze? Ci sei già stato? Se hai domande oppure se vuoi farmi…
Tumblr media
View On WordPress
2 notes · View notes
jacopocioni · 2 years
Text
Marzocco
Tumblr media Tumblr media
Il Marzocco Il Marzocco è uno dei simboli della città di Firenze, anzi per essere precisi della Repubblica Fiorentina e rappresenta il simbolo del potere popolare. Questa bellissima e totemica statua di pietra serena è stata realizzata da Donatello per la visita a Firenze di Papa Martino V. Destinata a decorare lo scalone degli appartamenti papali di Santa Maria novella è poi stata spostata in Piazza della Signoria. Oggi è esposta una copia e l'originale è conservato al Museo del Bargello.
Tumblr media
Famiglia Cioni La ragione per cui fu scelto da Donatello di rappresentare un leone fiero con sotto la zampa il simbolo di Firenze, il giglio, fu per il fatto che i Leoni a Firenze omaggiavano a Guglielmo detto il Leone (aveva nel suo stemma un leone) che durante l'amministrazione di Firenze aveva svolto un ottimo lavoro e di questo i fiorentini gli erano grati. Infatti in Via dei Leoni (per questo il nome) vi era un serraglio con dei leoni. Gli stessi stemmi delle famiglie o delle associazioni presentano animali ed il leone era considerato segno di potenza e ricchezza. La ragione del nome Marzocco è di etimiologia incerta, forse deriva da Marte dato che in molti credono che in origine la città di Firenze fosse dedicata a Marte, dal latino martius. Un'altra possibile origine è che derivi dalla contrazione della parola Martocus, ovvero piccolo Marte. Un'altra rappresentazione del Marzocco si può osservare nella banderuola in vetta alla torre di Arnolfo rappresentato rampante.
Tumblr media
Jacopo Cioni   Read the full article
3 notes · View notes
lamilanomagazine · 4 days
Text
Il progetto Roma5G è partito da Piazza del Campidoglio
Tumblr media
Il progetto Roma5G è partito da Piazza del Campidoglio. Partiti i lavori per la realizzazione del progetto #Roma5G, grazie all'attivazione della prima area Wi-Fi pubblica in Piazza del Campidoglio. All'inaugurazione erano presenti il Sindaco Roberto Gualtieri e il Ceo di Boldyn Networks, Antonino Ruggiero. Nella storica piazza sono stati installati 4 Access Point, 2 su Palazzo Nuovo e 2 su Palazzo dei Conservatori, capaci di garantire la copertura su tutta l'area. Gli Access Point sono serviti da nuova fibra stesa in entrambi i palazzi per consentire prestazioni elevate a servizio di tutto il Campidoglio; di ultima generazione e di dimensioni ridotte, assicurano il minor impatto visivo e risultano quasi invisibili. Prevista l'installazione di nuove videocamere connesse in 5G che consentiranno una "ri-modernizzazione" anche in termini di impatto visivo, sostituendo le installazioni precedenti. Il progetto #Roma5G contempla lo sviluppo di un'infrastruttura abilitante tecnologicamente avanzata che porterà il wi-fi gratuito in 100 piazze della città, le prime 65 entro il Giubileo a partire nei prossimi giorni da piazzale della Stazione Tiburtina, e in 83 stazioni della metropolitana. Saranno progressivamente installati 1000 hot-spot wi-fi, 2mila Small Cell 5G a disposizione degli operatori mobili e oltre 2500 sensori e moduli IoT per lo sviluppo di soluzioni Smart City. Infine, 2mila telecamere 5G ad alta definizione garantiranno una migliore sicurezza ai cittadini. Il progetto prosegue spedito: il Piano Operativo di Dettaglio e il cronoprogramma di progetto sono stati definiti e approvati dal Tavolo Tecnico appositamente costituito a gennaio; il progetto esecutivo è a buon punto: completo nella per quanto riguarda il Wi-Fi nelle piazze e in fase di finalizzazione per la Metro e le altre componenti. "Inauguriamo la prima delle 100 piazze che avranno la copertura wi-fi gratuita, un passaggio iniziale che fa parte del progetto che doterà la Capitale di una infrastruttura digitale di ultima generazione. Grazie ad una grande collaborazione tra pubblico e privato stiamo costruendo una città veloce, digitale, sicura e sostenibile, all'avanguardia tra le maggiori capitali europee e al livello di poche altre metropoli nel mondo. Roma svilupperà una "copertura" integrale 5G conquistando più velocità nella trasmissione dei dati, "campo" in tutte le condizioni e molteplici opportunità di applicazione in termini di servizi al cittadino" ha commentato il Sindaco Roberto Gualtieri. "Siamo particolarmente orgogliosi di mettere a disposizione le nostre risorse e competenze contribuendo alla realizzazione di questo importante progetto, che permette di realizzare la visione dell'Amministrazione di Roma Capitale di dotare la città di una delle infrastrutture digitali tecnologicamente più avanzate del mondo. Oggi abbiamo messo la prima pietra di un progetto ambizioso, fra i più importanti che stiamo realizzando in altre città nel mondo come, ad esempio, Londra e New York. Grazie alla collaborazione con l'Amministrazione di Roma Capitale, con gli operatori di telefonia mobile, e con tutti gli stakeholder il progetto #Roma5G apre molte possibilità a beneficio di tutti i cittadini e i visitatori di Roma per gli anni a venire " ha commentato il CEO di Boldyn Networks, Antonino Ruggiero.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
mypickleoperapeanut · 13 days
Text
"San Gimignano un tesoro storico sulle colline della Toscana"
San Gimignano è una perla incastonata sulle colline della Toscana, un tesoro storico situato in posizione privilegiata a sud-ovest di Firenze.
Le sue imponenti mura risalenti al XIII secolo racchiudono un centro storico che è una testimonianza vivente di epoche passate.
Piazza della Cisterna, con la sua forma triangolare e le case medievali che la circondano, incanta ogni visitatore con il suo fascino senza tempo.
Ma ciò che davvero cattura lo sguardo e l'immaginazione sono le maestose torri medievali che adornano il skyline di San Gimignano.
Tra queste emerge la Torre Grossa, imponente nella sua struttura di pietra, a simboleggiare la grandezza e la potenza del passato di questa città.
Il Duomo di San Gimignano, autentico capolavoro architettonico del XII secolo, è un luogo di straordinaria bellezza e spiritualità.
All'interno di questo sacro edificio si trovano tesori artistici come gli affreschi del celebre Ghirlandaio nella Cappella di Santa Fina, opere che raccontano storie millenarie e emozionano gli animi dei visitatori.
San Gimignano, con la sua storia avvincente e la sua bellezza mozzafiato, rappresenta un viaggio nel tempo che regala emozioni uniche e indelebili a chi ha il privilegio di percorrere le sue strade e ammirarne i suoi tesori nascosti.
Questa città toscana incarna l'essenza stessa della magnificenza artistica e culturale che caratterizza l'Italia nel suo insieme.
San Gimignano 5 aprile 2024
0 notes