Tumgik
#resta qui con me
haiku--di--aliantis · 3 months
Text
Tumblr media
Siamo solo tu e io. L'ultima donna e l'ultimo uomo sulla Terra. Non resta altro che amarci. Ti presenti a me abbigliata come la più scaltra delle prostitute. Hai tolto la gonna, ti sei appena seduta. La tua fica ora è completamente esposta alla mia vista e ti stai già toccando. Forse quello di prostituirti è veramente il tuo sogno segreto. Me l'hai detto in modo ironico. Beh: io so che dirlo scherzando-scherzando è il solo modo con cui poter far uscire fuori la verità senza subire riprovazione o sdegno.
Tumblr media
Ma adesso egoisticamente non posso che gioirne. Anche perché qui nella mia minuscola mansarda, scopiamo in assoluto segreto. Tu sei una "sorella" in incognito. E fai i salti mortali per venire qui da me senza l'abito monacale che tieni nel borsone, assieme a quelle scarpe nere ridicole e al rosario. Fosti accolta nella Ruota degli Esposti dalle suore del convento dove poi t'hanno cresciuta, educata ai sacri valori e infine fatto prendere i voti. Nessuna gelosia, sebbene io sinceramente pensi di amarti. Non esiste amore più testardo e forte di quello impossibile.
Tumblr media
So che in camerata di notte fai sesso regolarmente con le novizie, tutte ragazze "da recuperare": ex prostitute strappate alla strada. O con delle ragazze madri giovanissime che devono trovare la loro strada, pertanto facilissime prede sessuali. Non sei mia, non vorresti esserlo e comunque nessuno può arrogarsi il diritto di possedere un altro essere umano. La tua e la mia sono scelte che si rinnovano ogni giorno. Io voglio te. Tu vuoi il mio cazzo, fondamentalmente. Ti desidero. Tu comunque mi vuoi. Null'altro conta, quando siamo qui. Guardi il mio uccello con occhi illuminati e bocca golosa.
Tumblr media
Passi la lingua sulle tue labbra e non vedi l'ora di ingoiare la mia più recente produzione di seme. Io non resisto, mi inginocchio e ti lecco la fregna umida di passione. Gemi, me la sbatti in faccia letteralmente. Con forza. Sei affamata di sesso, quello più sporco possibile. D'un tratto ti giri: in cinque secondi netti mi apri il tuo culo davanti al naso che manco un cambio gomme in formula uno! E io riprendo a lavorarti di bocca e di lingua. Il tuo buco del culo spesso si schiude da solo davanti ai miei occhi.
Tumblr media
Se li ho chiusi, mentre te lo lecco, percepisco questo fenomeno meraviglioso con la lingua, perché improvvisamente essa affonda nel buco. Quanto sei puttana! Ti amo. Ecco: intanto proprio ora sei venuta e gemi. Nuovamente vuoi cambiare. Mentre il mio viso è completamente bagnato del tuo liquore. Mi spingi sul letto e mi fai stendere di schiena. Penso tu voglia scoparmi, ma invece stasera insisti e mi scopi nuovamente la bocca. Sono dominato da te e dal tuo corpo. Ti muovi sapientemente e passi la tua passera dal pelo al perineo sulla mia bocca.
Tumblr media
Poi ti siedi e mi intimi di succhiartela. Io me la metto tutta in bocca e ti faccio letteralmente un pompino. Tu vieni ancora! Finalmente, rilassata e con un bellissimo sorriso, ti sdrai su di me, mi piazzi un seno in bocca e mi ordini di succhiarteli a lungo alternativamente. Obbedisco, mentre sento che ti infili il mio cazzo durissimo nella fregna calda e scivolosa. Sono felice. Il tuo bacino si muove freneticamente. Vieni: e a sentire le parolacce orribili che dici al mio indirizzo, a mia volta sborro.
Tumblr media
Dopo una tua risata di gola e un attimo di immobilità di coppia, sfilo il mio cazzo e tu da dominatrice diventi una brava geisha. Quindi provvedi a slinguarmi, a pulirmi il cazzo con la bocca e a ingoiare tutta la sborra che puoi trovare in giro sul mio inguine. Sei esperta, con quella cazzo di lingua. Me lo fai drizzare nuovamente e perciò tutta contenta mi fai un fantastico pompino di commiato, con ennesima mia sborrata. Intanto con le mani raccogli anche il seme che ti cola dalla passera.
Tumblr media
Interrompi il pompino e ti lecchi le dita. Poi riprendi a succhiare, mugolando di piacere. Sei una troia golosissima di sborra. Chissà se qualche prete te lo mette nel culo. Non te l'ho mai chiesto, ma penso che saggiamente tu non voglia rovinarti la piazza. "Non chiedere - non dire" tra noi. Per ora, quanto a maschi, penso tu abbia conosciuto solo il mio cazzo. Comunque sia, sei la mia felicità segreta di maturo divorziato, Suor Merina. Grazie per essere stata tu quella che mi ha portato dalla parte sfrenata e immorale del sesso. Una monaca ventiquattrenne affamata di passione è il massimo che si possa mai desiderare, credetemi.
Aliantis
Tumblr media
-----
Walk on the wild side (Lou Reed)
youtube
48 notes · View notes
belladecasa · 5 months
Text
Non ho fatto altro che rimandare questo giorno, ma domani devo andarmene; non ho che quattro cose nella stanza di Francesca, perché qui non c’è più un posto mio. Lascio questi muri che ho abitato grossolanamente, pateticamente, per tre anni, e, come è naturale, e come si dice, tiro le somme, mi riconnetto al momento in cui ho messo piede per la prima volta in via San Vitale e Bologna mi sembrava un presepe, un diorama, non una città; forse non è stata mai una città, ma un’entità viva, senziente, osservatrice. Occhi, vetri, braccia e strade, muri e ossa, le piazze e i mercati che si affacciano sui i capelli umidi di sudore dentro a letto, da sola o sempre con qualcuno di diverso, quindi sempre da sola. Come ogni volta, vorrei aver vissuto di più e sofferto di meno; c’è così tanto che ancora non ho visto, per colpa della letargia, del logorio interiore, della claustrofobia psichica, di tutte le cose visibili e invisibili che dalla mia testa hanno risuonato fuori coprendo ogni altro suono, ogni parola di conforto, ogni volto amico, ogni nostalgia abbandonata per la fame di fuga. Eppure c’è sempre qualcosa o qualcuno che mi riacchiappa, una lacrima di commozione delle mie coinquiline che non vorrebbero mai me ne andassi. E alla fine cos’altro importa? Le cose grandi finiscono sono quelle piccole che durano. Che mi resta di tre anni di vita? Di una città? Di una casa? Una scatola piena di oggetti inutili, qualche lacrima, e basta
#s
57 notes · View notes
sayitaliano · 2 months
Text
youtube
LA NOIA | ANGELINA MANGO
Quanti disegni ho fatto How many drawings I made Rimango qui e li guardo I stay here and look at them Nessuno prende vita None comes to life Questa pagina è pigra This paper is lazy Vado di fretta I am in a hurry E mi hanno detto che la vita è preziosa And they told me that life is precious Io la indosso a testa alta sul collo I wear it head held high on my neck La mia collana non ha perle di saggezza My necklace doesn't have pearls of wisdom (perle di saggezza=> idiomatic, could also be used ironically "words of wisdom") A me hanno dato le perline colorate They gave me colored beads Per le bimbe incasinate con i traumi For young girls messed up with traumas Da snodare piano piano con l'età To slowly untie while growing older Eppure sto una Pasqua, guarda, zero drammi And yet I'm doing great, look, no dramas (stare una Pasqua => idiomatic and usually very ironic, "to feel/do great") Quasi quasi cambio di nuovo città Maybe I (should) move to another city once again (quasi quasi => idiomatic, when you think about a chance you say "Maybe...") Che a stare ferma a me mi viene, a me mi viene If I stand still I get, I get ("a me mi" is a colloquial grammatically wrong concept that translates literally as "it comes to me"; it should be "a me viene" but for lyrical/musical lyrics is okay to find this in songs) La noia Bored(om) (for translations reasons -aka the sentence construction in English- I'm using the adjective "bored" here but "noia" is a noun so the literal translation is "boredom") La noia Bored(om) La noia Bored(om) La noia Bored(om)
Muoio senza morire, in questi giorni usati I die without dying, in these used days Vivo senza soffrire, non c'è croce più grande I live without suffering, there's no greatest trial ("croce" here has a figurative meaning as in "portare una croce", idiomatic, meaning basically "to bring pain/affliction/trials *on your shoulders*") Non ci resta che ridere in queste notti bruciate We cannot do anything but laugh in those burnt nights (like the famous movie's title "non ci resta che piangere" but from a happier/ironic pov) Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa A crown of thorns will be the dress-code for my party Ah, è la cumbia della noia, mmh Ah, it's the cumbia of boredom È la cumbia della noia The cumbia of boredom Total definitive Ah, è la cumbia della noia Ah, it's the cumbia of boredom È la cumbia della noia It's the cumbia of boredom Total definitive
Quanta gente nelle cose vede il male So many people see the evil in things ("quanto/a/i/e" if not used as a question usually means "a lot", "there are so many...") Viene voglia di scappare come iniziano a parlare One feels like running away as they start talking E vorrei dirgli che sto bene ma poi mi guardano male And I'd like to tell them I'm doing good but then they look at me sideways Allora dico che è difficile campare So I say that it's hard to keep on living Business, parli di business Business, you talk about business Intanto chiudo gli occhi per firmare i contratti, mmh In the meantime I close my eyes to sign contracts Princess, ti chiama "princess" Princess, (he) calls you "princess" Allora adesso smettila di lavare i piatti Then stop washing dishes now
Muoio senza morire, in questi giorni usati I die without dying, in these used days Vivo senza soffrire, non c'è croce più grande I live without suffering, there's no greatest trial Non ci resta che ridere in queste notti bruciate We cannot do anything but laugh in those burnt nights Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa A crown of thorns will be the dress-code for my party Ah, è la cumbia della noia, mmh Ah, it's the cumbia of boredom È la cumbia della noia The cumbia of boredom Total definitive Ah, è la cumbia della noia Ah, it's the cumbia of boredom È la cumbia della noia It's the cumbia of boredom Total definitive
Allora scrivi canzoni? So you write songs? Sì, le canzoni d'amore Yes, love songs E non ti voglio annoiare And I don't want to bore you Ma qualcuno le deve cantare But someone needs to sing them Cumbia, ballo la cumbia Cumbia, I dance the cumbia Se rischio di inciampare almeno fermo la noia If I risk to stumble at least I stop the boredom Quindi faccio una festa, faccio una festa Therefore I make/hold a party, I make/hold a party Perché è l'unico modo per fermare, per fermare, per fermare, ah Because it's the only way to stop, to stop, to stop, ah La noia Boredom La noia Boredom La noia Boredom La noia Boredom
Muoio perché morire rende i giorni più umani I die because dying makes days more human Vivo perché soffrire fa le gioie più grandi I live because suffering makes the joys look bigger Non ci resta che ridere in queste notti bruciate We cannot do anything but laugh in those burnt nights Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa A crown of thorns will be the dress-code for my party Ah, è la cumbia della noia, mmh Ah, it's the cumbia of boredom È la cumbia della noia The cumbia of boredom Total definitive Ah, è la cumbia della noia Ah, it's the cumbia of boredom È la cumbia della noia It's the cumbia of boredom Total definitive
44 notes · View notes
io-pentesilea · 4 days
Text
Tumblr media
(Il tuo profumo che rimane sulla pelle, sulle lenzuola...
Che rimane nella stanza quando te ne vai.
Così una parte di te resta qui con me, a farmi compagnia.
Barbara)
36 notes · View notes
e-ste-tica · 5 months
Text
Un mese. Manca un mese esatto. Sarà il 14 dicembre e oggi 14 novembre ero in ospedale per fare la prima delle tre visite necessarie prima di partire. "Perché sei qui?" "Mastectomia" "Il destro o il sinistro?" "Entrambi" "Ah" mi ha risposto la tecnica di laboratorio con espressione dispiaciuta. Volevo quasi rassicurarla e dirle che non sto male, che non c'è motivo di avere la faccia contrita, che ho il privilegio di sceglierla questa operazione, che non è una malattia a giustificarla ma un incredibile amore per me stesso, un'insolita e nuova fiducia nei confronti di quello che provo a cui per una volta voglio dare credito. Resto in silenzio mentre mi dice come girarmi, ero entrato tranquillo e sono uscito un po' ammaccato, quel dispiacere altrui m'è rimasto addosso. Per questo forse per un sacco di tempo è stato più facile essere un altro, un'altra.
Un mese esatto e nonostante stia programmando ogni cosa mi sembra di non sapere cosa succederà. Ho preso i voli, la stanza, ho firmato i documenti, sto facendo le analisi, ho pensato anche alle serie tv da guardare durante i giorni a letto, ma resta il fatto che non so come sarà. Penso che il risveglio sarà bello ma anche traumatico, che per quanto io lo voglia sarà comunque una botta vedere una parte del corpo sparire da un momento all'altro sapendo che non tornerà più. Io e le mie tette ci siamo divertiti molto in passato, è stata una bella relazione ma - come tante altre volte - quando una relazione ti toglie più che darti, è arrivata l'ora di chiudere e vivere più leggeri. Non vedo l'ora di vedermi fra due mesi, quando la parte più difficile sarà passata. E poi non vedo l'ora di mettere la prima canotta, la prima maglia attillata, la prima camicia, la prima volta al mare, ed essere di nuovo un ragazzino che fa tante cose per la prima volta.
Quando sono stanco l'ansia spunta fuori, ma come dice il mio amico J. le decisioni si prendono quando stai bene non quando stai male. E io quando sto bene mi vedo ragazzino scatenato, un giovinastro, e come dice Truppi questo ragazzino lo seguirò fino in fondo perché è il mio amore, anche se spesso pare che non sappia stare al mondo. Invece sono grande, faccio scelte importanti. Chissà come sarà scoprirmi di nuovo.
54 notes · View notes
annaeisuoipensieri · 3 months
Text
Da leggere tutto...
"All'improvviso mi è crollato tutto. Non suono più il pianoforte davanti ad un pubblico da quasi due anni. Nel mio ultimo concerto, alla Konzerthaus di Vienna, il dolore alla schiena era talmente forte che sull'applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello. E non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi, pesantissima. Ho guardato il soffitto con la sensazione di avere la febbre a 39 per un anno consecutivo. Ho perso molto, il mio lavoro, ho perso i miei capelli, le mie certezze, ma non la speranza e la voglia di immaginare. Era come se la malattia mi porgesse, assieme al dolore, degli inaspettati doni. Quali? Vi faccio un esempio.
Non molto tempo fa, prima che accadesse tutto questo, durante un concerto in un teatro pieno, ho notato una poltrona vuota. Come una poltrona vuota?! Mi sono sentito mancare! Eppure, quando ero agli inizi, per molto tempo ho fatto concerti davanti ad un pubblico di quindici, venti persone ed ero felicissimo! Oggi, dopo la malattia, non so cosa darei per suonare davanti a quindici persone. I numeri non contano! Sembra paradossale detto da qui. Perché ogni individuo, ognuno di noi, ognuno di voi, è unico, irripetibile e a suo modo infinito.
Un altro dono! La gratitudine nei confronti della bellezza del Creato. Non si contano le albe e i tramonti che ho ammirato da quelle stanze d'ospedale. Un altro dono.
La riconoscenza per il talento dei medici, degli infermieri, di tutto il personale ospedaliero. Per la ricerca scientifica, senza la quale non sarei qui a parlarvi. La riconoscenza per l'affetto, la forza, l'esempio che ricevo dagli altri pazienti, i guerrieri, così li chiamo. E lo sono anche i loro familiari, e lo sono anche i genitori dei piccoli guerrieri.
Quando tutto crolla e resta in piedi solo l'essenziale, il giudizio che riceviamo dall'esterno non conta più. Io sono quel che sono, noi siamo quel che siamo. E come intuisce Kant alla fine della Critica della Ragion Pratica, il cielo stellato può continuare a volteggiare nelle sue orbite perfette, io posso essere immerso in una condizione di continuo mutamento, eppure sento che in me c'è qualcosa che permane! Ed è ragionevole pensare che permarrà in eterno. Io sono quel che sono.
Voglio andare fino in fondo con questo pensiero. Se le cose stanno davvero così, cosa mai sarà un giudizio dall'esterno? Voglio accettare il nuovo Giovanni. Come dissi in quell'ultimo concerto a Vienna, non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l'anima. Il brano si intitola Tomorrow, perché domani, per tutti noi, ci sia sempre ad attenderci un giorno più bello!"
Il Maestro Allevi ❤️
Tumblr media
26 notes · View notes
vividiste · 3 months
Text
Grande Anima ❤
"Ho perso molto, il mio lavoro, ho perso i miei capelli, le mie certezze, ma non la speranza e la voglia di immaginare. Era come se la malattia mi porgesse, assieme al dolore, degli inaspettati doni. Quali? Vi faccio un esempio… Non molto tempo fa, prima che accadesse tutto questo, durante un concerto in un teatro pieno, ho notato una poltrona vuota. Come una poltrona vuota?! Mi sono sentito mancare! Eppure, quando ero agli inizi, per molto tempo ho fatto concerti davanti ad un pubblico di quindici, venti persone ed ero felicissimo! Oggi… dopo la malattia, non so cosa darei per suonare davanti a quindici persone. I numeri… non contano! Sembra paradossale detto da qui. Perché ogni individuo, ognuno di noi, ognuno di voi, è unico, irripetibile e a suo modo infinito.
Un altro dono! La gratitudine nei confronti della bellezza del Creato. Non si contano le albe e i tramonti che ho ammirato da quelle stanze d'ospedale. 
Un altro dono. La riconoscenza per il talento dei medici, degli infermieri, di tutto il personale ospedaliero. Per la ricerca scientifica, senza la quale non sarei qui a parlarvi. La riconoscenza per l'affetto, la forza, l'esempio che ricevo dagli altri pazienti, i guerrieri, così li chiamo. E lo sono anche i loro familiari, e lo sono anche i genitori dei piccoli guerrieri. Quando tutto crolla e resta in piedi solo l'essenziale, il giudizio che riceviamo dall'esterno non conta più. Io sono quel che sono, noi siamo quel che siamo. E come intuisce Kant alla fine della Critica della Ragion Pratica, il cielo stellato può continuare a volteggiare nelle sue orbite perfette, io posso essere immerso in una condizione di continuo mutamento, eppure sento che in me c'è qualcosa che permane! Ed è ragionevole pensare che permarrà in eterno. Io sono quel che sono. Voglio andare fino in fondo con questo pensiero. Se le cose stanno davvero così, cosa mai sarà un giudizio dall'esterno? Voglio accettare il nuovo Giovanni. Come dissi in quell'ultimo concerto a Vienna, non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l'anima.
E Ancora: «Ho due vertebre fratturate, e tremore e formicolio alle dita. Nome tecnico: neuropatia. Proprio io che devo suonare il pianoforte. Ma non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l'anima».
E così fa, Giovanni Allevi. Dopo due anni, rimette le mani sul pianoforte. Ed emoziona l'Ariston. Il brano si intitola Tomorrow. Perché, dice, «domani, per tutti noi, ci sia sempre ad attenderci un giorno più bello. più bello.
Giovanni Allevi🌻
Tumblr media
23 notes · View notes
francesca-70 · 3 months
Text
Ciao,
sono seduta sui nostri ricordi e ti penso.
Si, lo so, non ti cerco ma non è per orgoglio.
È la paura del rifiuto che mi prende ogni
volta che vorrei scriverti, telefonare.
Ascolto i rumori del passato: assordanti ed impietosi.
Vorrei vederti, sapere come stai.
Starai bene di sicuro.
Avrai con te un nuovo amore. Dimmi:
hai dei sogni? Nuovi progetti?
Che fai, quando non volendo, entro nei tuoi pensieri?
Ti ricordi ancora di noi o sono rimasti solo
rancore e rabbia?
Vorrei che mi raccontassi del tuo amore.
Dimmi: ti ama davvero tanto?
Se sì ne sono davvero felice.
Io sono qui da allora ed immagino di riabbracciarti senza
se, senza ma, senza dire una sola parola
perché le parole dette non tornano mai
indietro; restano lì, come pietre.
Il tempo passa veloce e a me non resta più molto.
Sto diventando vecchia e la paura di non
fare in tempo mi strugge.
Ricordi ancora di noi?
Siamo stati felici poi è successo
quello che è successo.
Sono seduta sui nostri ricordi e piango e rido: mi senti?
No, non puoi e non vuoi sentirmi.
Sono lontano fisicamente ma il mio cuore è lì
con te. Abbine cura.
E se un giorno volessi restituirmelo lo rifiuterei
perché ti appartiene.
Portalo in giro per il mondo
e quando ti sarà di peso fallo volare in cielo,
come le rondini e,
come le rondini,
tornerà a casa.
Mi manchi.❤️
Tumblr media
giuseppe frascà
36 notes · View notes
libriaco · 5 months
Text
Inintelligenza Artificiale
Se a fare il riassuntino di un breve racconto di Suzette Haden Elgin, We Have Always Spoken Panglish, noto a me e a pochi altri (presumo), l'Inintelligenza Artificiale non ha dato una prova brillante di sé, nel senso che con un copiaincolla se l'è cavata e, purtroppo, ha scritto due righe assolutamente corrette, quando le ho chiesto di riassumere Le ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo che, vuoi per motivi scolastici, vuoi per interesse personale qualcuno si è letto nell'adolescenza, l'Inintelligenza Artificiale ha dato miglior prova: ha attribuito, infatti, al 'povero' Jacopo l'essere stato un ufficiale napoleonico che, dopo la firma del trattato di Campoformio tra Napoleone e gli Austriaci, ha abbandonato Venezia per rifugiarsi sui colli Euganei. Che dire? Un riassunto si fa dopo aver letto un libro, non prendendo frasi a caso e giustapponendole, magari mescolando la storia narrata da uno scrittore con la vita privata dello scrittore stesso, come è avvenuto in questo caso.
[Nota: Jacopo Ortis era uno studente universitario; fu Ugo Foscolo a essere ufficiale. Inoltre il trattato di Campoformio fu firmato il 17 ottobre 1797, mentre la prima lettera presente nel libro è dell'11 ottobre e proviene dai Colli Euganei, quindi l'Ortis aveva lasciato Venezia prima della firma del trattato.]
Tumblr media
Testo della risposta:
“Le ultime lettere di Jacopo Ortis” è un romanzo epistolare di Ugo Foscolo, pubblicato nel 1798. La storia è raccontata attraverso le lettere che il protagonista Jacopo Ortis scrive all’amico Lorenzo Alderani tra il 1797 e il 1799. Jacopo Ortis è un ufficiale napoleonico che, dopo la firma del trattato di Campoformio fra Napoleone e gli Austriaci, lascia Venezia e si rifugia sui colli Euganei. Il suo unico sfogo, oltre alla lettura, è scrivere delle lettere all’amico Lorenzo. In breve tempo Jacopo conosce Teresa. Se ne innamora, ma scopre che è promessa in sposa a un tale Odoardo, giovane di alta estrazione sociale. Resta, finché può, dove si trova. Dopo aver vagato per l'Italia, Jacopo decide di togliersi la vita, lasciando le sue lettere a Lorenzo, che le pubblica con una prefazione e una conclusione.
L'Inintelligenza Artificiale in questo caso è quella di Bing.
S. Haden Elgin, We have always spoken Panglish, 2004. Online QUI.
U. Foscolo, Le ultime lettere di Jacopo Ortis [1802]. Scaricabile da LiberLiber.
24 notes · View notes
ross-nekochan · 7 months
Text
Ho finito L'Amica Geniale.
Mi ha dato tanto e mi ha fatto soffrire altrettanto.
Mi sono messa a cercare qui sopra citazioni che potessero rendere giustizia a quello che mi ha fatto provare ma non ne ho trovate.
Elena Ferrante ha il "genio" di scrivere cose in maniera molto banale ma diretta, tagliente, ti incolla al testo come se fosse una serie tv ed è questo che sicuramente le ha regalato il successo meritato. Non a caso, sono proprio di questo tipo le citazioni che si trovano facilmente qui su Tumblr.
Ma per chi è campano o del sud, è diverso.
Di nuovo, il successo internazionale non ha reso giustizia alla crudezza dei fatti raccontati. Così come con Gomorra, quasi sicuramente agli occhi degli anglofoni la verità delle parole si mescola con la fantasia e non hanno percezione di quanto la crudezza raccontata sia vera, palpabile, reale, quotidiana nel perimetro in cui i fatti sono raccontati.
Mi ricordai di Antonio, di Pasquale, di Enzo, arrangiamento quattro soldi fin da ragazzini per sopravvivere. Gli ingegnieri, gli architetti, gli avvocati, le banche erano altra cosa, ma i loro soldi venivano, pur tra mille filtri, dallo stesso malaffare, dallo stesso scempio, qualche briciola s'era mutata persino in mancia per mio padre e aveva contribuito a farmi studiare. Qual era dunque la soglia oltre la quale i soldi cattivi diventano buoni e viceversa? [Storia di chi fugge e di chi resta - cap. 106]
Tra i milioni di lettori, chi si è mai soffermato su questa frase? Quanta consistenza perde una frase del genere agli occhi non ha idea di cosa accade nella terra dove il malaffare è routine? A parte la potenza dell'ultima, tutto il resto scivola nella narrazione eppure racconta di come, in quella terra, siamo tutti indissolubilmente in mezzo allo stesso malaffare pur non avendo mai avuto problemi con la giustizia e pur conducendo una vita normale. Letteralmente. Così come è scritto.
Come una volta disse saggiamente Maura Gancitano dei Tlon, il malaffare è insito persino nel settore dei supermercati, "e allora che fai non vai a fare la spesa?", aveva giustamente aggiunto.
Lo so che è l'intero mondo a girare così. Ma il trauma di essere nata in un luogo del genere è di credere che esistamo posti con una netta separazione tra i soldi puliti e quelli sporchi e allontanarti dalla tua zona ti fa sentire più tranquilla.
L'eco di questi romanzi ha risuonato in me forte e chiaro in moltissimi punti; quelli del periodo rosso vissuto in Italia, pur raccontando di una verità storica, non mi ha risuonato allo stesso modo. Per cui non riesco ad immaginare quanto possano risuonare quegli stessi punti in un napoletano, né posso immaginare quanto si siano persi milioni di lettori esteri che non hanno lo stesso vissuto alle spalle.
È stato un trauma. Ma è un trauma che va vissuto.
44 notes · View notes
conilsolenegliocchi · 6 months
Text
~ Nei miei pensieri ~
Un'altro giorno è passato
e tu c'eri.
Un altro giorno è qui
e ci sei.
Domani... ci sarai?
Magari no,
magari domani riesco a dimenticarti.
Però domani...
oggi resta,
resta con me ancora un po'.
@conilsolenegliocchi 🐞
Tumblr media
38 notes · View notes
Text
Sono stato davvero bene mentre ero con te, bene come non mi accadeva da tempo.
Ho isolato la tua voce dal frastuono intorno
e ho desiderato che il tempo si fermasse, trascendente, come i tuoi occhi.
Nessun’altra vita avrei voluto in quel momento.
Non potrei spiegarlo a nessuno cosa voglia dire svegliarsi in un altro mondo.
Essere illuminati dalla tua oscura sensibilità fino a sentire il cuore brillare di madreperla. Non mi separerò mai dalle tue lacrime.
Non potrei spiegarlo ma se tu mi avessi chiesto: – Resta con me – io sarei rimasto, dimenticandomi del resto, anche delle cose importanti. Io non partirò mai più da dove sei tu, se pure sono qui e tu chissà con chi.
Sei qualcosa di più di un ricordo, tu.
Sei la consolazione e l’agonia.
Tumblr media
Massimo Bisotti
8 notes · View notes
violamilalba · 23 days
Text
Tumblr media
guardami, mondo. chiedo una tregua. di un attimo almeno. non resta nulla di me, nulla di meno che io possa dare. sono un pensiero in un guscio rotto. un fazzoletto bianco sporco.
anche ora, riesco a odiarmi con tutta la forza che ho, Perchè? (domanda retorica di finto stupore). guardami meglio: io so perchè. so perchè sono qui.
sono debole. ma so sempre tutto.
7 notes · View notes
autolesionistra · 1 year
Text
Caro diario, venerdì scorso sono stato a suonare ad un centro anziani (perché mi piacciono le vite spericolate, di quelle vite fatte così). Mentre smontavo armi e ritagli (cit.) mi si avvicina un vecchino di quelli modello vintage con giacca oversize, opacità corneale e la mano tesa per stringertela prima ancora di aprire bocca.
Sa, suonavo anch'io una volta. e mentre pensavo di imbarcarmi in due chiacchiere di circostanza sono finito in realtà in una traversata atlantica di emozioni.
Suonavo la chitarra, ma la musica non la conoscevo proprio e il direttore che era un clarinettista bravo ma molto severo mi prende da parte e mi dice, senti, tu basta che fai gli accordi giusti e vai a tempo e va benissimo così, e io quello facevo. Sul genere musicale suonato resta un'alone di mistero, mi ha risposto "musica da ballo" e io stavo per dirgli che nella mia testa è un genere che va dalla pizzica ai prodigy ma si faceva un po' fatica a spostare il fiume della conversazione, perché a quel punto eravamo già passati al fatto che lui suonava per arrotondare (con un clarinettista che era davvero molto severo), perché di giorno faceva il ragioniere al mulino di Cento, e sa quanto macinavamo? ottanta tonnellate al giorno [o qualcosa del genere] e le farine le so tutte, c’è la triplo zero, la doppio zero [...] la due, poi c'è quella integrale poi si va ai sottoprodotti che vengono dati agli animali, però non erano mica uguali da vendere, sa da quant'era la marca da bollo sulle fatture per le farine alimentari? duemila lire! ma quella per le farine da animali no, era più bassa. Poi mi sono perso un attimo a notare il contrabbassista e mia sorella che qualche metro dietro di lui mi guardavano con un misto di aria perculatoria e "se ti vuoi sganciare fingiamo un malore" ma tutto sommato andava bene così.
Solo che poi la storia ha preso una piega triste perché sa, mi ha portato qui mio figlio, per distrarmi, mia moglie è morta una quindicina di giorni fa, poi è tornato a parlare di Cento, poi del comodino con la foto della moglie perché sa, mia moglie non c’è più, credo da una quindicina di giorni, e per noi cristiani la croce è un bel simbolo però quando la guardo di fianco alla foto di mia moglie sto tanto male e gli era venuto l'occhio lucido, e io al di là di qualche frase di circostanza davvero non sapevo che dirgli perché sopravvivere alla persona con cui campi ⅚ della tua vita è uno di quei dolori che cosa vuoi dirgli, puoi solo toglierti il cappello in silenzio, e me l’ero già tolto. Improvvisamente si è riavuto, è tornato sereno e sì sono qui con mio figlio, mi ha portato qui per distrarmi, domani vado a pranzo dall’altro mio figlio. Con un sorriso a trentadue denti aggiunge sa, ho quattro nipoti  facendo un quattro con la mano che ondeggiava un poco.
Ci siamo salutati, poi ho incrociato il figlio che anche lui è un gran bel personaggio e ho finito di smontare cose.
66 notes · View notes
evadingreallife · 1 year
Text
Recap prima seconda terza quarta (quinta) serata:
• morandi sta andando forte apre tutte le porte fa jogging in sala mentre amadeus millanta una maratona musicale velocissima (qualcuno ci ha creduto? Io no)
• ariete e sangiovanni quello vero abbastanza underwhelming sorry
• will canta con un tale
• elodie frega una borsetta dalla platea SAPEVO CHE AVEVO FATTO BENE A SCEGLIERTI AL FANTASANREMO SII. Se ne va pure rifacendo le scale tutto per il fanta dajee
• la borsetta l'ha più ridata? Chi lo sa.
• Peppino? Peppino.
• breaking news ama fa coming out come uno swiffer sul palco dell'ariston
• comica effettivamente comica, miracolo
• il direttore d'orchestra di olly con un piccolo benji nel taschino aaaaaaaaaaaa🥹🥹
• lazza e morandi are besties, we get it
• ultimo in versione babysitter di eros che si scorda il testo rip
• tananai in his lesbian softboi era, biagio approved, 15k, oneshot, slow burn, music au
• chiara francini signorina cencini amo lei la sua borsetta il suo modo di fare le sue ALI le sue virtù tutto
• shari canta in corsivo bocciatissima
• arisa sul palco tipo addetto dello zoo che cerca con le unghie e con i denti di arginare grignani e farlo andare a tempo inutilmente.
• minutino serio
• CON LE MANI CON LE MANI CON LE MANI CIAO CIAO throwback thursday friday
• SONO O NON SONO IL CAPITAN UNCINOO
• sketch dei poltronesofà e intanto tutti a cercare freneticamente su google se pure loro siano FRATELLI o se si possa prendere la route full homo visto che erano soli in un camerino chiuso su un sofà insieme
• j-ax l'altro 31 e fedez palesemente scappati dalla stessa gabbia dello zoo non so
• ovviamente giorgia e elisa cantano luce e la platea ascende improvvisamente al cielo come esseri superiori
• i coladimasplash infilano uno splashetto pure oggi nelle cover 🌊
• ah si il mio fandom-in-law si li conosco (pubblicità di mare fuori)
• i vestiti della signorina cencini sono i veri mvp della serata
• signorina cencini e gianni, 20k, fastburn, threesome, eventual marriage
• cugini di campagna falsettano in falsetto as is their due
• mengoni non era necessario infierire sugli altri dall'alto della tua classifica con il coro gospel e let it be a sta maniera suu
• the aria da diciottesimo in this crociera si sta davvero facendo sentire stasera (it's milano bangkok for me)
• gianmaria era pupo la prima sera e resta pupo pure oggi niente da fare
• niente mr rain insipido era e insipido rimane
• madame che canta de andré con l'autotune? In my sanremo? More likely than you think. No ma scherzi a parte a me è piaciuta stasera.
• rosa chemical & l'altra tizia living their best life with the matching extra lashes, the most on fleek eyeliner ever, one (1) tiny boot lick and sus objects in hand by rosa i see u 👀
• oh no oh god la rai ha fatto una pubblicità su benigni che parla di biblically accurate sex asdfghjkl
• i modà e le vibrazioni mi vibrano to sleep ma whisky è molto furbo risale la montagna la pioggia lo bagna ecc ecc morale ancora non andrò a dormire
• anna oxa resuscita l'unica canzone che potrebbe vagamente salvarla aka un'emozione da poco, ma il canto greco finale davvero non era necessario, giuro anna, come se avessi accettato guarda
• ore l'una meno dieci: sethu fa il gioco delle sedie con gente. I dont even know anymore a questo punto
• ah levante happened a una certa hmmm
• apro gli occhi e amadeus ha un grembiule. Sbatto le palpebre e qualcuno sta cantando di nuovo. Mhhh penso che io stia inziando ad accusare il sonno qui
• oddio sta cantando qualcuno ma non so chi è mamma non so chi è sono face blind i know l'ho capito non ne riconosco uno chi sei datemi un indizioo
• AH ERA LDA grazie ama non ci sarei mai arrivata da sola
• mara sattei la scambio troppo con sheri regà non è colpa mia non riconosco nessuno😭😭.
• intanto tutti smollano i fiori al primo che passa asap tipo patata bollente, pure dopo che abbiamo rotto a tutta la rai per farli dare a tutti, io boh
• Fiorello mood della vita stile hobo con la copertina di pile la cuffietta della spazzatura e il piumone indossabile tattico
• colla zio rivalutati. Perhaps, saliti.
• hhhhh monologo di mamma non pancina idk sonno sonno sonno
• uuuh classifica NO MA DAI GIORGIA SOLO QUARTA CON LUCE È UN FURTO REGA ok il mengonisweep ma giorgia almeno seconda doveva essere suuuu
• classifica parte 2 la vendetta: quella vera mengoni ultimo lazza mr rain giorgia
E niente buonanotte a tutti pure A CHI NON DOVREBBE STARE DOVE STA IN CLASSIFICA MA VBB notte
Tumblr media
Bonus: quota di mamme invocate in questa puntata: idk, uncountable
65 notes · View notes
junjourt · 4 months
Text
Mimmo: un bel personaggio, ma con troppe scopiazzature
A differenza del sentire comune, sapevo fin dall'inizio che io non avrei odiato Mimmo, perché già basandomi sulle sue comparse nella prima stagione avevo intuito del potenziale e Domenico Cuomo è troppo bravo.
Ma questo potenziale è stato davvero sfruttato?
La sua trama è stata costruita abbastanza bene, sicuramente meglio di molte altre. È un personaggio sfaccettato che, nonostante l'inclinazione alla violenza dovuta al suo background, sa essere anche dolce e divertente. La firma di Domenico ha dato, inoltre, quel tocco in più. Ma i problemi sono tanti.
Partiamo dalla forzatura di trama: nella prima stagione è stato detto esplicitamente che Mimmo, a Nisida, era stato condannato al carcere e non c'era la possibilità di avere uno sconto di pena. Nella nuova stagione, però, lo ritroviamo improvvisamente a Rebibbia e in semilibertà. Quando è successo? Come? Non ci è stato spiegato in alcun modo, forse perché una spiegazione non c'è proprio. Si vocifera di un suo ritorno nella terza stagione che mi chiedo come giustificheranno, visto ciò che comporta un programma di protezione testimoni.
Il legame con Mare Fuori: dai numerosi riferimenti e paragoni fatti dal pubblico e dai giornali è diventato evidente che questo personaggio, il suo prestavolto e la sua trama criminale volessero richiamare questa serie nella speranza di portare un pubblico ancora più numeroso. Una mossa che si inserisce nella generale ossessione di paragonare qualunque prodotto Rai rivolto a un pubblico più giovane a Mare Fuori. Ma preferire forzare tale paragone al creare una storia coerente e di qualità non ha giovato (lo dimostrano le numerose critiche alla seconda stagione di Un professore).
Il rapporto con Simone: i Mimmone hanno conquistato una discreta parte di pubblico, soprattutto chi ha iniziato a vedere la serie per Domenico e chi non ha guardato la prima stagione. A me NON è piaciuta per niente, per diversi motivi: prescindendo da pareri personali, quale il fatto che per due anni ho sperato in uno sviluppo dei Simuel e il fatto che, per quanto Domenico e Nicolas siano attori eccezionali, non ho percepito alcuna chimica romantica tra di loro (tanto che, tolti baci e "dichiarazioni d'amore", mi sembravano fratellini), resta un problema che oserei definire oggettivo.
La storia dei Mimmone ha ripreso troppo le dinamiche e addirittura LE FRASI ("vengo con te") dei Simuel della prima stagione, come a volerli a tutti i costi sostuire in tutto e per tutto: Simone che si mette in mezzo a brutti giri per aiutare, l'altro che gli dice che dovrebbe stare lontano da certe situazioni perché è un bravo ragazzo, Simone che nasconde qualcosa per loro a casa propria, loro che vanno in moto insieme, 2 baci con il secondo seguito da un rapporto intimo (censurato) ecc. Anche la questione del fato che avrebbe fatto incontrare Mimmo e Simone (che poi quale fato, la forzatura di trama?) è una brutta copia del fato che ha fatto incontrare Manuel e Simone (Anita e Manuel che erano in ospedale il giorno in cui Jacopo è morto, il dinosauro di Jacopo che Dante regala al piccolo Manuel quello stesso giorno, tutta la storia della metà mancante con la scena di Manuel e Simone sulla tomba di Jacopo, che segna un passaggio di testimone).
Mimmo ha sostituito Manuel anche nelle dinamiche con Dante, che sì, ci sono sempre state ed era giusto che ci fossero ancora, ma non al punto da lasciare completamente da parte il rapporto tra Dante e Manuel, che nella s2 è stato quasi inesistente. Ciò, probabilmente, anche a prescindere da Mimmo, ma la trama è stata quella: Mimmo/Manuel si mette nei guai, Dante lo scopre, indaga e si rivolge a Er pantera. L'unica differenza è che Manuel si è rivolto a Dante di sua spontanea volontà, per Mimmo ci ha dovuto pensare Simone. Per il resto, però, anche qui la dinamica è stata uguale. Potevano creare un personaggio molto più autonomo e invece in tanti aspetti lo hanno reso molto legato al Manuel (e ai Simuel) della prima stagione. E la fetta di pubblico (quella di gran lunga più grande) che ha seguito la serie sin dall'inizio, si è appassionata a essa per Manuel e Simone e sperava di vedere l'evoluzione romantica del loro rapporto e una degna rappresentazione della bisessualità attraverso Manuel, quel pubblico che per due anni ha mantenuto vivo l'interesse sui social, si è visto ripropinare la stessa trama con uno dei personaggi cambiato e si è sentito profondamente preso in giro.
Forse lo scopo degli autori era proprio riproporre la trama che ha portato loro un grande successo pensando che bastasse cambiare uno dei personaggi? In parte sembrano esserci riusciti, ma è una parte minima. La storia era praticamente già scritta, bastava proseguire la linea dettata dalla prima stagione. Invece hanno preferito inserire un altro personaggio e dargli una trama simile a quella di Manuel quando Manuel era già lì.
Se comunque hanno deciso di mostrare una coppia omosessuale, che bisogno hanno avuto di andare a cercare un'altra persona quando Manuel era già lì e aveva delle potenzialità enormi e si sapeva che il pubblico non aspettava altro che vedere tali potenzialità espresse?
Dobbiamo ringraziare Domenico che è riuscito a dare un tocco diverso alla storia di Mimmo, perché altrimenti questa storia rischiava di essere un fallimento su tutti i fronti.
15 notes · View notes