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#satira politica
gregor-samsung · 1 year
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“ La principale attrazione dell’albero di Natale della zia Milla erano dei nanetti di vetro che tenevano nelle braccia alzate un martelletto di sughero; ai loro piedi erano appese incudini a forma di campana. Alle suole dei nanetti erano fissate delle candele; raggiunto un certo grado di calore, cominciava a muoversi un meccanismo nascosto, una frenesia nervosa si comunicava alle braccia dei nanetti che battevano come matti coi loro martelli di sughero sulle incudini a forma di campana e provocavano – una dozzina in tutto – un fine tintinnio concertante, come una musica di elfi. In cima all’abete era attaccato un angelo vestito d’argento, dalle guance rosse, che a determinati intervalli muoveva le labbra e sussurrava “pace, pace”. Il segreto meccanico di quest’angelo, custodito gelosamente, mi si è rivelato solo più tardi, sebbene allora avessi occasione di ammirarlo quasi ogni settimana. Ma dall’abete di mia zia pendevano una infinità di altre cose, caramelle di zucchero, biscottini, figurine di marzapane, zucchero filato – e da non dimenticare – i fili di stagnola: attaccare tutte queste cosine, questi ornamenti – mi ricordo ancora – richiedeva una notevole fatica. Tutti dovevano partecipare e nessuno della famiglia, la sera di Natale, aveva appetito, per la tensione nervosa e lo stato d’animo – per così dire – era terribile: tranne che per mio cugino Franz che non aveva partecipato a tutti questi preparativi e che unico godeva e gustava l’arrosto, gli asparagi, il gelato e la panna. Quando poi per Santo Stefano noi arrivavamo in visita e osavamo esprimere l’azzardata ipotesi che il segreto dell’angelo parlante si basasse sullo stesso meccanismo che fa dire a certe bambole “mamma” e “papà” raccoglievamo soltanto risate di scherno. Si potrà immaginare quindi come le bombe cadute nelle vicinanze mettessero in estremo pericolo un albero così sensibile. Ci furono scene terribili quando i nanetti caddero dall’albero: una volta cadde addirittura l’angelo. Mia zia era inconsolabile. Dopo ogni incursione aerea, cercava di rimettere a posto, con enorme fatica, tutto l’albero com’era prima e tentava per lo meno di mantenerlo in vita durante i giorni di Natale. Ma già nel 1940 non c’era nemmeno più da pensarci. “
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Brano tratto dal racconto Tutti i giorni Natale (Nicht nur zur Weihnachtszeit, 1952), testo raccolto in:
Heinrich Böll, Racconti umoristici e satirici, traduzione di Lea Ritter Santini, Bompiani (collana Tascabili n° 59), 1977; pp. 103-104.
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maurizioandrea · 1 year
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kseenefrega · 2 years
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Mahh... tutti a meravigliarsi per le nuove cariche dello Stato!.. Ma dico io e mi chiedo: ma le ultime elezioni da chi sono state vinte? Che io sappia dal CDX? Quindi cosa vi aspettavate... ahhhh forse il Berlinguer di turno?? Chiedo per un amico??? 🙈🙈🙈🙈🙈🙈🙈🙈🙈🙈🙈🙈😅 😅 😅 😅 😅
- kseenefrega -
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romaniasweetromania · 3 months
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https://romaniasweetromania.com/2024/01/parlamentare-gogosi-a-la-caragiale/
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marcogiovenale · 9 months
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riccardo mannelli, oggi, all'albero blu: presentazione del suo libro "satira madre"
nella serie di incontri letterari SOTTO LA MAGNOLIA OGGI, venerdì 21 luglio 2023, alle ore 18:30 all’Albero Blu – Vivaio in via Luigi Zambarelli, 25 – Roma a cura della Libreria Raponi presentazione del libro ● SATIRA MADRE (2023) con il disegnatore Riccardo Mannelli https://youtu.be/BjwmJvlZnzk (intervista audio) Continue reading Untitled
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Christian Durando: Cannabis legale
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Christian Durando: Cannabis legale
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Cannabis legale, nuovo terreno di scontro tra Lega e M5S.
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ideeperscrittori · 5 months
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Non mi sembra di chiedere troppo. Vorrei vivere in un mondo dove Francesco Lollobrigida chiede di fermare il treno perché ha degli impegni e gli rispondono: «Fottiti, non siamo i tuoi schiavi».
[L'Ideota]
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princessofmistake · 4 months
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Ma perché il popolo è ignorante? Perché dev’esserlo. L’ignoranza è custode delle virtù. Dove non ci sono prospettive, non ci sono ambizioni; l’ignorante è in una notte benefica che, sopprimendo lo sguardo, sopprime le brame. Di qui l’innocenza. Chi legge pensa, chi pensa ragiona. Non ragionare è un dovere; è anche una fortuna. Queste sono verità incontestabili. Su cui si regge la società.
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fannylady · 1 year
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leonardocabezas · 1 month
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“La copia infeliz del Edén” (2018) ya se encuentra disponible en Spotify, Apple Podcasts y en todas las plataformas digitales para oír podcasts.
• Spotify: https://open.spotify.com/show/7BZg8j8kBv8hOs3WeOuGRb?si=dRS-ZFiZQsmwNWqcIvBByw • Apple Podcasts: https://podcasts.apple.com/cl/podcast/la-copia-infeliz-del-ed%C3%A9n/id1735954994 • YouTube: https://youtube.com/playlist?list=PLCIKiZlif395hSVH2e3vky6yR_3rS8DYZ&si=hwrh_D55-6-SCLYN
🎙️ Radioteatro político / satírico / experimental creado por Leonardo Cabezas, Natalia Gainza & Francisca Vera.
🎪 «Porque reírse de uno mismo y de los que te gobiernan, es la única manera de sobrevivir...» 🤡 instagram.com/lacopiainfeliz
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gregor-samsung · 8 months
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“ L’istituzione del Registro Nazionale degli Intellettuali e dei Radical Chic fu la prima notizia per l’intera mattina, ma non entrò neppure in #trendtopic. Il fatto che il provvedimento fosse stato presentato in difesa e non contro le suddette minoranze ne ridusse sensibilmente la viralità. Per spiegare il senso politico della legge, fu diffuso un documento in cui riassumeva per punti le ragioni in base alle quali gli intellettuali costituiscono, sempre, un pericolo per la democrazia tale da minarne l’esercizio. La lettera, firmata dal ministro in persona e redatta in forma di decalogo, era intitolata: “La questione intellettuale. La verità è semplice, l’errore complicato”. Diceva: La complessità impedisce la verità. La complessità umilia il popolo. La complessità frena l’azione. La complessità è noiosa, quindi inutile. La complessità è superba, quindi odiosa. La complessità è confusa, quindi dannosa. La complessità è elitaria, ergo antidemocratica La semplicità è popolare, ergo democratica. La complessità è un’arma delle élite per ingannare il popolo. Bisogna semplificare quello che è complicato, non bisogna complicare quello che è semplice. Olivia ripose il giornale sul sedile di fianco. Era l’unica a essersi portata un quotidiano in tutto lo scompartimento, ma la verità era che anche lei ormai riusciva a leggere i giornali soltanto in treno. Qualche posto più in là una signora chiacchierava al telefono seduta di fronte a un uomo che tentava di leggere. Fuori dal finestrino passava l’Italia – case sparse, prati e colline verdi, improvvise accensioni di cespugli colorati – e sembrava che niente fosse accaduto, e che il Paese fosse quello di sempre. Era impossibile dire se fosse stata la cultura a plasmare quel paesaggio o quel paesaggio a modellare la cultura. “
Giacomo Papi, Il censimento dei radical chic, Feltrinelli (collana I Narratori), 2019¹; pp. 40-41.
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vincenzomanna · 8 months
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Altri ammortizzatori
A quando una bella piattaforma governativa per TOGLIERE il lavoro a certi politici - specialmente collusi locali - che dovrebbero andare in galera senza neppure il conforto delle arance?
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sussukandom-reloaded · 8 months
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Editoriale cordiale: Taiwan, il campionato e la casa che non c'è più
Mentre aspetto l’invasione di Taiwan mi faccio un toast e stappo una birra cinese.Il problema è che con questo caldo siamo così storditi, mezzi rimbambiti direi quasi lessati, che non ce ne frega più un cazzo dei cinesi, dei ministri bancarottieri, dei femminicidi, degli ucraini, di Donald Trump e di tutti i loro cazzi. Domenica però gli stadi erano pieni e quindi é tutto ok.A chi vuoi che…
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chickenscratch-comics · 8 months
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tacabanda · 9 months
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(via Satira politica. Le nuove direttive per lo sciopero - FEDERICO BERTI)
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ideeperscrittori · 2 years
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A proposito di credibilità.
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