Tumgik
#scrivere per crescere
belladecasa · 6 months
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Quando ero piccola e andavo ancora all’asilo un gioco che mi piaceva era: far finta di scrivere. Riempivo quaderni con file di scarabocchi che simulavano le parole. Un giorno arrivò mia nonna e mi disse che non si scriveva così, si scriveva così: e scrisse fiore, viola, e una terza parola che non ricordo. Aveva più di settant’anni e la grafia di una bambina, come tutti gli anziani che non hanno frequentato oltre la quinta elementare. In un certo senso, ci misi poco a diventare più grande di lei. Io sono cresciuta con i miei nonni, i miei genitori non c’erano mai perché lavoravano; fino alle medie, ad eccezione dell’ambiente scolastico, non sono stata a contatto con l’italiano, solo con il dialetto. Nella famiglia di mia mamma sono stata la prima a laurearsi, in casa mia non c’erano libri. Per tutti questi anni mi sono chiesta il significato di questo percorso che mi ha psicologicamente logorata. Mi dicevo che il senso alla fine è qualcosa che si trova dopo, mi ripetevo che lo avrei capito con gli anni; ma poi, qualche settimana fa, mentre stavo seguendo una conferenza di sociologia, uno dei professori disse: lo capite vero che il figlio di un medico, di un avvocato, nasce già laureato? Che non è la stessa laurea quella di chi in famiglia ha i nonni che non hanno la terza media e i genitori che non hanno il diploma? Allora ho capito che non dovevo cercare il senso davanti a me o in sincronia con i mattoncini di Bologna, con l’ego degli accademici, con la cultura borghese che grida all’utilitarismo degli studi, ma in diacronia con quelle tre parole, con la terra, gli orti, gli animali. Avevo fisso quel ricordo: fiore, viola. La prima a portare dei libri a casa mia sono stata io. Sentivo che avevo dentro la responsabilità di far crescere quella bambina, darle una grafia adulta, farla essere una donna adulta, libera, consapevole, invece che solo figlia, madre, nonna.
#s
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accovacciarsibene · 5 months
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ok ho letto le policy di tumblr e non si può fare. vabbè cercherò di eliminarlo da pc e cell e resterà solo un archivio carino. ciao a tutti è stato bello condividere cose con voi ma voglio andare un po' avanti senza bisogno di questo scrivere con micro validazioni. scusate per le ridondanze di certi temi. sto provando a crescere
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klimt7 · 11 months
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PRIMO
Capire ciò che è accaduto
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Se a Modigliana [ paese dell'Appennino romagnolo ] ci dicono, che sono caduti 280 millimetri di pioggia (per millimetro quadrato), significa che su un singolo metro quadrato di terreno, sono scesi 280 litri di pioggia in circa 36 ore.
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Ora se ci pensiamo bene, e utilizziamo una immagine subito comprensibile a tutti, è come immaginare che una mattina ci risvegliamo e aprendo la finestra, troviamo che su ogni metro quadrato del nostro giardino o cortile, ci siano tante pile verticali composte da taniche d'acqua da 20 litri, ciascuna.
Per essere precisi, quattordici taniche da 20 litri, impilate una sopra l'altra!!
E queste pile di taniche, su tutti i metri quadrati che riuscite a scorgere dalla vostra finestra, guardando verso strade, tetti, e tutti i prati che riuscite a scorgere.
Ovunque 14 taniche d'acqua, una sopra l'altra, in verticale.
È più chiaro adesso?
Riuscite a visualizzare questa distesa di colonne di taniche d'acqua per tutto lo spazio attorno a voi ?
Su ciascun singolo metro quadrato del vostro territorio.
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Questa è la reale dimensione dell'evento che è accaduto quì in Romagna.
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Sul nostro pianeta credo ci sia una sola area in cui spesso piovono simili quantità di pioggia. Si tratta della regione del Bangladesh, fra l'India e la Birmania (ora Myanmar).
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E questo accade nei due mesi di piogge monsoniche e determina le alluvioni annuali più catastrofiche, quelle con intere città e villaggi che vengono sommersi dall'acqua e il paese che si trasforma in una sola distesa liquida.
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Ma noi non siamo una regione tropicale come il Bangladesh! E da noi non è mai esistito un fenomento paragonabile ai "venti monsonici".
Mai visti !
Eppure adesso, sul Mediterraneo, si formano, con frequenza sempre più ravvicinata, veri e propri Cicloni, ed è da questi fenomeni, che possiano capire che il clima sta mutando rapidamente.
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Noi umani bruciamo combustibili fossili (petrolio, metano, diversi tipi di gas e combustibili come il carbone).
Emettiamo così "gas serra", che fanno crescere la temperatura complessiva del pianeta, aumentando l'energia termica che poi incide direttamente sul clima.
Il clima reagisce a questo riscaldamento del pianeta, facendo evaporare quantità sempre maggiori di vapore acqueo dai mari, oltre a riscaldarli a livelli pericolosi, per la vita stessa dei pesci e dei microorganismi che vivono negli oceani.
Infine scatena fenomeni mai visti prima, a latitudini ben diverse da quelle tropicali.
Comprese queste tempeste di pioggia monsonica sul Mediterraneo. E tutto ci dice che questo succederà sempre più spesso in futuro.
Ecco perchè dovremo investire miliardi di euro, nel ridisegnare e rifare il letto di tutti i corsi d'acqua, progettando innumerevoli bacini di contenimento e le "casse di espansione" per contenere le future piene di torrenti e fiumi.
In concreto, dovremo ampliare la portata, di ogni alveo di corso d'acqua, e iniziare a rimodellare ogni letto di fiume, approfondendolo, e alzando e rafforzando ogni singolo argine di pianura.
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Ecco quel che serve: un piano straordinario di manutenzione e messa in sicurezza di tutto il territorio italiano.
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Altro che PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA, tanto reclamizzato, da quel bulletto cerebroleso che capeggia la Lega.
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POR FAVOR !!
I coglioni e/o perditempo
si astengano dal settore
Trasporti e infrastrutture.
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Che non tocchino nulla e restino piuttosto al Bar, a leggere la Gazzetta dello Sport e a spippolare sui tasti del cellulare, per scrivere cazzate varie, sui vari Twitter, Tik Tok, Facebook o Istagram.
Oppure, vadano immediatamente a Milanello, per assistere a bordocampo a tutti gli allenamenti del Milan o sugli spalti di San Siro !
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Qui, da noi, oggi
le chiacchiere, stanno a zero.
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4lifesworld · 6 months
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Caro r,
Mi trovo qui, seduta a scrivere queste parole che racchiudono tutto l'amore che provo per te. È difficile esprimere a parole l'intensità dei sentimenti che mi legano a te, ma voglio provare a farlo, perché tu meriti di sapere quanto sei speciale per me.
Da quando ti ho conosciuto, la mia vita è cambiata in meglio. Sei la luce che illumina i miei giorni, la forza che mi spinge a superare ogni ostacolo. Ogni momento trascorso insieme è un tesoro prezioso, un ricordo che custodisco nel mio cuore.
Amo la tua dolcezza, la tua gentilezza e la tua premura. Sei lì per me in ogni momento, con un abbraccio caldo che mi fa sentire al sicuro. La tua presenza mi dà la certezza di essere amata e accettata per quella che sono, senza riserve.
Mi piace la tua risata contagiosa, che mi fa sorridere anche quando le cose sembrano difficili. Mi piace come riesci a farmi sentire speciale con un semplice gesto o una parola dolce. Mi piace come riesci a capirmi senza che io dica una parola e come riesci a farmi sentire completa anche quando mancano le parole.
Amo la tua determinazione e il tuo impegno nel perseguire i tuoi sogni. Mi ispiri a essere una persona migliore ogni giorno e mi sostieni in tutto ciò che faccio. Con te al mio fianco, so che posso affrontare qualsiasi sfida che la vita mi presenta.
Non posso immaginare il mio futuro senza di te. Spero che il nostro amore continui a crescere e a rafforzarsi con il passare del tempo. Voglio condividere con te ogni gioia, ogni sorriso e ogni lacrima.
Grazie per essere lì per me, per amarmi incondizionatamente e per rendere la mia vita completa. Sei il mio amore, il mio compagno, la mia anima gemella. Ti amo più di qualsiasi parola possa esprimere.
Con tutto il mio amore,
S🫶🏻
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susieporta · 1 month
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RELAZIONI COME CAMPO DI BATTAGLIA
Vogliamo amare e farci amare, vero, ma siamo troppo passivi verso noi stessi, e troppo attivi ed aggressivi verso gli altri in quanto a pretese, e nel contempo, non facciamo nulla per eliminare tutto ciò che ostacola questo naturale fluire dell'amore, dell'amicizia e della pace.
Non facciamo nulla per comprenderne le cause profonde, le condizioni, e tutte le implicazioni, mentre invece, quasi sempre, continuiamo imperterriti ad agire solamente sui sintomi, ed è per questo motivo che non cambia mai nulla.
Noi vogliamo qualcuno che ci ami e che si prenda cura di noi, e basta. Questo è ciò che vogliamo. Tutto il resto non c'importa.
Per questo ci troviamo sempre nei pasticci e non sappiamo ancora nulla sull'amore.
Pochi hanno avuto dei validi esempi d'amore in famiglia.
Non sappiamo distinguere l'amore dalle emozioni, dall'infatuazione, dall'attrazione fisica, dalle sensazioni, dai sentimenti, dai sentimentalismi, dall'attaccamento, dalla paura della solitudine e dell'abbandono; come possiamo dire di amare e di permettere gli altri di amarci a loro volta?
Bisogna considerare sempre: causa, condizione, ed effetto, in ogni cosa e situazione vitale, se vogliamo comprendere, cambiare qualcosa, e dunque crescere.
Non serve a nulla chiamare i pompieri per domare l'incendio (effetto), se non chiudi anche il rubinetto del gas (causa).
Indaga profondamente in te stesso: "Che cosa impedisce al tuo essere di amare e di farsi amare senza tante complicazioni e lotte?".
Cosa rende le relazioni un campo di battaglia?
1. Le paure inconsce?
2. Troppe aspettative irrealistiche?
3. Condizionamenti famigliari su come deve essere l'amore e la relazione?
4. Gelosie, invidie, orgoglio, vanita', fissazione sul partner, egocentrismo, vittimismo, autocommiserazione?
4. Cuore chiuso, mente chiusa, tensione e rigidità fisica?
5. Paura a rimettersi in gioco solo perché qualcuno ci ha ferito?
6. Mancanza di fiducia in se stessi, poca autostima, poca fiducia negli altri?
7. Non ami te stesso?
8. Troppa rabbia e risentimento mai lasciati andare?
9. Bisogno di dominare il partner, solo così ti senti sicuro/sicura?
10. Bisogno di avere tutto sotto controllo, il non riuscire a vivere liberi, sereni e rilassati, lasciando ogni tanto le cose a se stesse?
11. Bisogno di mettere su famiglia solo per sistemarsi?
12. Paura della solitudine e dell'abbandono?
13. Dipendenza psicologica dal partner, non stai in piedi da solo, da sola?
14. Usi l'altro per compensare i tuoi buchi emotivi?
15. Usi l'altro come oggetto sessuale?
16. Aspetti che sia sempre l'altro a renderti felice, e lo rimproveri di renderti infelice, come se tutta la responsabilità fosse soltanto sua?
17. Cerchi nel partner un surrogato del papà o della mamma?
18. I problemi organizzativi e l'economia domestica diventano dei fattori preponderanti...più importanti dell'amore che vi unisce? Tanto da distruggere l'amore stesso?
19. Ti vuoi bene solo se qualcun altro dimostra di volerti bene?
20. Confondi l'amore con il bisogno di attenzione, di riconoscimento, e di approvazione?
21. La tua frase chiave è forse: io ho bisogno che tu abbia bisogno di me?
Il fatto è che desideriamo amore e felicità senza conoscere noi stessi, senza saper gestire la nostra mente ed emozioni.
Vogliamo cambiare gli altri e il mondo, perché non siamo capaci di cambiare noi stessi...per funzionare bene.
Abbiamo un mondo interiore tutto nostro che non conosciamo affatto, e per questo che colpevolizziamo gli altri per i nostri stati negativi.
Se ti piove in casa non è colpa della pioggia, ma del tetto.
Rifletti...
Questa è una delle tante tematiche, teoria e pratica, che trattiamo all'interno dell'istituto per la crescita e l'evoluzione interiore e spirituale dell'uomo moderno WAKE UP!
Info. Scrivere a [email protected]
Roberto Potocniak
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lupo1 · 7 days
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Eravamo belli insieme riguardo quelle foto che parlano di noi della nostra felicità ricordi la prima foto a mare quando facevamo gli scemi era quella per me L
Espressione più vera della felicità eh si perché quando la gioia ti scorre nelle vene fa nascere sorrisi sinceri stai bene ovunque anche se hai pochi soldi in tasca e non ti diverti facendo chissà cosa noi riuscivamo a star bene in qualsiasi posto incontrarti per caso sembrava quasi che il nostro amore
Era destinato a durare x sempre invece il
Caso si e intromesso nella nostra favola e tutto è finito prima che ancora c’è ne accorgessimo quella foto di noi felici e con gli occhi pieni d’amore è stata bruciata dal fuoco che scatena
Problemi e ne abbiamo avuti tanti pensavamo che fossimo giganti capaci di schiacciarli tutti mentre quello che sono stati schiacciati siamo solo noi 2
La felicità ha lasciato il posto a un nervosismo costante non bastava che uno di noi due dicesse qualcosa che scoppiava un litigio è una furia pesante che ci allontanava
Avevamo perso la pace e l’innocenza dei primi tempi abbiamo
Cercato di muoverci lentamente per non far innervosire l’altro come
Se non ci sopportassimo
Più e vivevamo
La storia come per abitudine negli ultimi mesi e pure L amore era ancora vivo nei nostri cuori ma forse lo
Eh ancora non so se quello
Eh provo adesso è semplice nostalgia per quel bellissimo passato vissuto insieme oppure è ciò che resta de mio amore per te e non so nemmeno se sia stata la scelta giusta quella di lasciarci la mano che ci teneva per non cadere so solo
Che qualcosa mi ha spinto a scrivere qsta lettera per te sulla nostra storia d’amore finita così o che sia stato davvero l’amore a guidare la mia mano?
So solo
Che mi hai aiutato su tante cose crescere e maturare riflettere e andare avanti
Sai che avevo avuto una lunga storia ma
È sparita dalla mente dopo pochi gg che me sei entrata tu mentre tu ci sei sempre ci sei ancora ci sarai sempre un grande angolo de mio cuore ne farai sempre parte ora penserai che sono cose che si dicono in una relazione terminata ma no sei lì e ne resterai
Prenditi cura di te sempre non farti calpestare da nessuno come
Ho sempre fatto io con te e scappa dove non stai bene si forte vorrei dire in altra cosa che sai qual eh la piccola frase che ci siamo
Detto ripetutamente per tt qst tempo
Fatta da 5lettere ma la terrò per me vab dai una cosa la dico
(Flick) il mio cuore è allagato ciao mia piccola barbie💝
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seoul-italybts · 3 months
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[✎ ITA] Harper's Bazaar Japan : marzo 2024, Intervista - JIMIN, Acuto e Sensibile, un Uomo Pieno d'Amore | 19.01.2024
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🗞 Harper's Bazaar Japan Marzo 2024 | Twitter
JIMIN, acuto e sensibile, un uomo pieno d'amore
__ AOKO MATSUDA __
Fortunatamente abbiamo avuto l'opportunità di immortalare Jimin dei BTS, prima del suo servizio militare. Questo servizio fotografico e l'intervista annessa sono contenuti inediti, disponibili esclusivamente su Harper's Bazaar. Star K-Pop di fama globale, nonché ambassador per Tiffany & Co., vi presentiamo ora gli scatti fatti da Bazaar a Jimin dei BTS, un'icona del suo tempo.
Durante l'intervista, condotta da Aoko Matsuda, Jimin indossava gioielli firmati Tiffany, con l'eleganza e la naturalezza di spirito che lo contraddistinguono.
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❝ Spero che tuttə quantə possano sempre trovare e sperimentare
anche solo un pizzico di gioia, nelle proprie esistenze ❞
In quanto membro dei BTS, hai contribuito molto a portare cambiamenti positivi nel mondo, ma quali sono le tue speranze per il futuro – non solo per la società e cultura a te più immediate, ma per il mondo in generale? Questa è la domanda cui è collegata la suddetta risposta. “Spero che tuttə quantə possano sempre trovare e sperimentare anche solo un pizzico di gioia, nelle proprie esistenze.” Questo potrà sembrare un auspicio piuttosto semplice, ma non lo è, specialmente in una società come la nostra, con tutte le problematiche d'attualità cui stiamo assistendo.
Tuttavia, le/i sue/oi fan e coloro che lo seguono da tempo sapranno sicuramente che Jimin ha sempre fatto tutto il possibile affinché le persone a lui care potessero sperimentare anche solo un pizzico di gioia
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Questo tipo di approccio traspare chiaramente anche dal suo album solista, “FACE”. Quando gli ho chiesto se avesse scoperto qualche nuova abilità o punto di forza, grazie alle sue attività individuali, la sua risposta – molto umile – è stata. “Era la prima volta che mi cimentavo in un progetto simile, ma grazie a questa prima esperienza, in futuro, vorrei mettermi ulteriormente alla prova e continuare a crescere.”
Personalmente, sono diversi anni che seguo Jimin e sono sua fan, ma ciò che non manca di sorprendermi ogni volta è che la sua non è solo modestia, è davvero convinto di ciò che dice.
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Un giorno stavo guardando un'esibizione di ‘DNA’, e ho pensato sarebbe stato interessante scoprire di più sul suo conto. L'ho visto balzare in primo piano sul verso “fin dalla creazione dell'Universo~” e sono diventata sua fan. Proprio così. E mentre cercavo informazioni su Internet e guardavo quanti più video possibili, come sotto incantesimo, ho trovato una clip in cui Jimin, dopo un'esibizione, era seduto mogio mogio e turbato per un errore commesso sul palco, come ha confidato allo staff in sua compagnia. Questa scena risale ai MMA 2019, subito dopo una performance mozzafiato, estremamente poetica. Vedere che non solo è un essere umano ed un artista perfetto, ma anche una persona capace di mostrare le sue fragilità me l'ha fatto amare ancor di più. Jimin è sempre così umile, così umano e questa sua sincerità d'animo arricchisce anche le bellissime performance che ci presenta sul palco.
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Durante le sue attività soliste, Jimin ha tenuto interviste individuali principalmente in inglese, ma è fluente anche in giapponese. Tra le/i fan, si è già fatto tanto parlare della premura con cui, quando posta sui social media, Jimin cerca sempre di scrivere in modo che il suo messaggio arrivi e sia facilmente comprensibile e trasponibile in quante più lingue possibile, quand'anche le/i fan usassero un traduttore automatico. Ero dunque curiosa di sapere come e quando avesse sviluppato questo tipo di approccio così attento ed intelligente rispetto alle parole e all'uso delle lingue, e la sua risposta è stata, “Sono davvero grato e felice le/i fan la pensino così. Ho ancora tante cose da migliorare, quindi credo siano fin troppo generosə e pazienti con me (ride).”
Essendo pienamente consapevole dell'amore che i BTS e lui stesso ricevono a livello globale, Jimin fa sempre del suo meglio per le/i fan – anche nelle piccole cose – e questo spirito traspare non solo dalle sue parole ma anche nei suoi gesti. Sicuramente le interazioni e risposte che riceve dalle/i fan sono tutte incommensurabili, ma ce n'è forse qualcuna che gli è rimasta particolarmente impressa?
“Sono grato per qualsiasi forma di feedback da parte loro, ma a volte le/i fan mi rispondono con una canzone. Quel tipo di risposta vale più di qualunque altro regalo.”
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Nel suo album solista, “FACE”, ha trasposto in musica ciò che ha provato durante la pandemia e, a questo proposito, ha menzionato che lo stare a ‘poltrire’ senza ‘fare niente’ è sicuramente un modo per disfarsi dello stress.
“Credo il momento in cui mi trovo più a mio agio in assoluto sia quando sto sdraiato sul sofà, a casa, senza dover fare nulla. L'ideale sarebbe poter riposare per un po' – non troppo, ma neanche troppo poco, magari per tre giorni, tipo. Sì, credo tre giorni sarebbero perfetti (ride).”
Jimin, che non ha paura di mostrare la sua fragilità, sa anche esprimere magistralmente luci ed ombre dell'animo umano, nelle sue performance. Ma cosa pensa di questi due aspetti, quando sono parte di lui, e come vi si approccia?
“Sono convinto che ognunə di noi abbia un lato più radioso e felice ed uno più cupo e triste. Penso sia importante accogliere e sperimentare appieno la gioia, quando stiamo bene, ma accettare anche le difficoltà e ciò che comportano. Credo il mio consiglio ed approccio riguardo lo stress sia semplicemente accettare ed affrontare di petto ogni momento per quello che è.”
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Per questo servizio fotografico, Jimin indossa gioielli firmati Tiffany. “Come sempre, sono molto soddisfatto di questi accessori, perché sono molto d'impatto pur nella loro semplicità.” Descrive i bijou come un 'cambiamento, qualcosa di diverso' per se stesso
“Quando indosso articoli di gioielleria, mi sento diverso. E questo vale specialmente quando ho riprese o servizi fotografici per riviste di moda. Quando porto gioielli diversi dal solito, provo anche sensazioni nuove, particolari.”
Osservare Jimin, il suo modo di porsi, il suo make-up ed il suo approccio alla vita – lui che accoglie e vive ogni momento per quello che è -, mi dà grandissima gioia e percepisco quel suo spirito libero. Quando gli ho chiesto se avesse un qualche segreto per fare suo quello stile, l'artista ha risposto:
“Non ho esattamente 'un segreto'. Semplicemente, sono grato per il senso di libertà che posso provare sul palco, quando mi esibisco, o durante un servizio fotografico – come quello di oggi, grazie a questi nuovi stili e concept.”
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L'anno scorso, i BTS hanno festeggiato il loro 10° anniversario; “Non significa che cambieremo, solo perché ora abbiamo raggiunto questa tappa nella nostra carriera. Da parte mia, farò del mio meglio per mostrarvi sempre lati nuovi e migliori di me, pur continuando a concentrarmi su ciò che ho sempre fatto.”
In conclusione, ricollegandomi al suo brano solista ‘Promise’, gli ho chiesto quale promessa avrebbe voluto fare a se stesso.
“ <Cerca di non cambiare troppo, in futuro>, è questo ciò che vorrei dire a me stesso.”
E allora aspettiamo con trepidazione il giorno in cui potremo rincontrare questo infaticabile e propositivo Jimin, che è sempre pronto a dare il meglio di sé.
⠸ Eng : © 061313purple | Ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
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diceriadelluntore · 10 months
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Grazie a @vivenda sono splendide domande. Comincio
1. Are you named after anyone?  Si, mi chiamo come il mio nonno paterno. Ed essendo molto particolare, da piccolo non mi piaceva proprio, anche perchè la brutale natura dei bambini me lo storpiava sempre. Poi con il crescere è cambiato tutto, lo porto con un certo orgoglio (chi è curioso di saperlo mi scriva in privato).
2. Quando è stata l'ultima volta che hai pianto? Di gioia, in un Museo. Di dolore, ad un funerale
3. Hai figli? No.
4. Fai largo uso del sarcasmo? Questione interessante: il sarcasmo è uno strumento volto ad offendere e negli ultimi tempi è spesso usato in modi del tutto inappropriati: ha significato letterale di “lacerazione di carni”, qualcosa quindi che tende a fare male, un’argomentazione tagliente. Ne uso poco, meglio l’ironia o un capitale silenzio, che come offesa è ineguagliabile.
5. Quali sport pratichi o hai praticato? L’atletica fino a 15 anni, nel settore lanci, poi pallavolo e basket, di cui per anni ho avuto il tesserino arbitrale. Amo tanto lo sport, mi piace guardarlo e conoscerlo. Tranne il baseball.
6. Qual è la prima cosa che noti in una persona? Il lessico che usa, le maniere nell’approcciarsi, le mani.
7. Qual è il colore dei tuoi occhi? Azzurri
8. Scary movies o happy endings? Happy Endings, ma qualche scary movies vale la pena.
9. Qualche talento particolare? Ho un’ottima memoria.
10. Dove sei nato? In provincia di Salerno, nella città famosa per la mozzarella zizzona.
11. Quali sono i tuoi hobby? Le cose fatte con le mani, scrivere con la penna stilografica, i libri, il cibo, i paesini con le case fatte in pietra, collezionare dischi.
12. Hai animali domestici? No.
13. Quanto sei alto? 1.78m.
14. Materia preferita a scuola? Storia, Inglese, Italiano
15. Dream job? Anni fa avrei detto il collaudatore di auto sportive. Direi aprire un negozio di dischi con annesso drink bar.
Chiunque si vuole accodare è il benvenuto, io sono curioso delle risposte di @seymoor @medeline @amongsthewaves 
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io-e-la-mia-mente · 4 months
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...... Duro dentro .....
Molti subito penseranno a chissà cosa .. siete proprio tremendi ma avete ragione , è proprio di quella cosa lì che voglio parlare e proprio di quello sto per scrivere ... esattamente parlo di quella cosa che si sente crescere in certi momenti , che non sempre si può controllare , che monta in pochi secondi e che , in alcuni casi , può terminare con esplosioni , non sempre controllate , di piacere , con a volte retrogusti amari ... è proprio così .. quante volte vi siete arrabbiati , tirando fuori quella parte " dura " del vostro carattere, quante volte è montata la rabbia per poi esplodere e stare bene sul momento per poi , a volte , cadere negli amari rimpianti ? sarà sicuramente successo a più di qualcuno ... Poi c'è anche il duro dento ma molle fuori , anche qui , quante volte ci si sente o si crede di essere delle persone fortissime, talmente tanto dure da pensare che niente e nessuno ci potrà scalfire e che vista la durezza dell'animo , una persona , si possa permettere di presentarsi agli altri in modo quasi insulso , da persona molle , tanto da apparire insignificante e insolente ( che mi importa .. niente mi scalfisce perchè sono duro )... Fino ad arrivare proprio a quello .. ebbene sì , proprio a lui sto pensando e scrivendo , a quella cosa che reagisce sempre di testa , che punta e tende a crescere e a gonfiarsi, che quando si palesa fa girare non solo la sua di testa , ma anche quella di chi lo vede e lo sente .. è così bello che giocherei con lui tutto il tempo a dire, fare , baciare, lettera , testamento ... " Dire " .. direi tutte quelle bellissime porcate che mi fa venire in mente solo guardandolo .. " Fare " .. farei tutti i giochini possibili e immaginabili per tenerlo allegro e su di giri ( diciamo che lingua e bocca con buona dose di massaggi umidi non sarebbero certo giochi da fine lista ) , sempre pronto all'uso .. " Baciare " .. che meraviglia baciarlo riempiendolo della mia saliva così da renderlo scivoloso e goloso , stupendo leccarlo e vedere le palle inturgidirsi quando un rigolo di saliva vi si fa strada .. " Lettera " .. scriverei interi poemi in merito al virile gioiello , che tanto può essere agognato anche da quelle persone che per bene si credono di passare e che invece , al suo cospetto , in tanti porci si trasformano ( anche belle percellone ) .. " Testamento " .. Ebbene si, se fossi una grande e vecchia ereditiera, sul punto di spirare le mie ultime voglie , un testamento in cambio di un'ultima cavalcata con un baldo e aitante giovane , lo farei .. in fin dei conti dei soldi nella tomba che me ne faccio ? .. Insomma , diciamo che " duro dentro " può avere più di una interpretazione e possono esserci le più disparate preferenze .. Sinceramente , in certe occasioni , di avere un carattere duro , poco mi interessa , diciamo che propendo più per l'ultimo caso , dove sentirlo crescere dentro , avvertirne le spinte e sentirlo gonfiare fino ad esplodere di piacere è sicuramente meglio che esplodere di rabbia .. ora mi congedo con una frase ad effetto .. DURO DENTRO ? .. SEMPRE ..
schiava-di-ING
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chiusadentrose · 1 year
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è tristissimo realizzare di non avere nessuno che farebbe qualsiasi cosa per te, non essere una delle persone preferite di nessuno. non avere nessuno che ti cerchi, che si chieda come stai o cosa stai facendo. triste crescere da soli e non poter condividere esperienze con nessuno, non avere nessuno con cui condividere i momenti più importanti della tua vita, nessuno a cui scrivere quando succede qualcosa di bello. credi di abituartici crescendo e avendo passato tutta l’adolescenza così, ma nel momento in cui inizi ad avvicinarti ad altre persone e vedi cosa hanno loro, ti rendi conto che non è così, che non ti ci abituerai mai, che sarà sempre una ferita. e ti chiedi cosa sbagli, in cosa non vai bene, in cosa sei meno degli altri.
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crazy-so-na-sega · 5 months
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“Che cosa pensano di fare qui? Be’, c’è la risposta ufficiale; prepararsi per la vita, vale a dire lavoro e sicurezza per crescere bambini che si preparino per la vita vale a dire lavoro e sicurezza per. Ma, a dispetto di tutti i consiglieri scolastici, di tutti gli opuscoli che illustrano quanto buon denaro si può guadagnare puntando su una solida educazione tecnica – farmacologia, diciamo, o contabilità, o le diverse opportunità offerte dal vasto campo dell’elettronica – ce n’è ancora un numero incredibile che si ostina a scrivere poesie, romanzi, drammi! Intontiti dal sonno, scribacchiano negli istanti carpiti fra una lezione, l’impiego a mezza giornata e i doveri coniugali. Coi cervelli storditi dalle parole riassettano una sala operativa, smistano la corrispondenza in un ufficio postale, preparano il biberon, friggono hamburger. E da qualche parte, in mezzo alla schiavitù del dover-essere, il folle poter-essere sussurra loro di vivere, di conoscere, sperimentare – cosa? Meraviglie! Una Stagione all’Inferno, Viaggio al Termine della Notte, i Sette Pilastri della Saggezza, la Chiara Luce del Vuoto… Qualcuno di loro ce la farà? Oh, certo. Almeno uno. Due o tre al massimo – tra le migliaia che tentano. Là in mezzo, George prova una sorta di vertigine. Oh Dio che ne sarà di loro? Che possibilità hanno? Devo urlargli, qui, ora, che non c’è speranza?”
-Christopher Isherwood, “Un uomo solo”
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nonamewhiteee · 1 year
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volevo scrivere ieri questo sfogo catartico, ma il mio umore ha iniziato notevolmente a peggiorare sempre più, con i pensieri a metà strada tra Schopenhauer e Sartre. ho rivisto nonna dopo un bel po' di tempo che non avevo il coraggio di andarla a trovare, subito ha fatto riferimento al fatto che con la barba corta sarei piaciuto a nonno, che adorava prendermi in giro quando la lasciavo crescere. siamo andati al cimitero, un posto affascinante, pieno di storie e date, ma che evito come la peste: non amo vedere la sofferenza soprattutto per qualcuno che sicuramente è in un posto migliore o nel nulla. è totalmente inutile concentrarsi tutti in un pomeriggio a ricordare qualcuno che in vita si ha anche disprezzato, è così incoerente. quel cimitero mi piace particolarmente per i gatti che lo popolano, e così ho passato un po' di tempo solo seduto circondato da queste creaturine. come sempre il mio processo di catarsi è accompagnato da Satie e le sue Gnossiennes, ed in particolare i miei pensieri convergono su un'immagine. non sono religioso, non ho idea di dove possa andare a finire la mia anima, ma sono sicuro che sarà accompagnata da quella di un piccolo felino, magari del mio Silvestro.
#me
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astra-zioni · 2 years
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Penso che per una mera ragione biologica e anagrafica mi stia ponendo la questione della maternità in maniera sempre più frequente. Inorridisco ancora quando sento di una donna che vuole avere un figlio suo, ma questo credo derivi da un mio problema in generale che non riguarda tanto il fatto della maternità in sé e per sé (fermo restando che è un affare che non m’ha mai interessata). Però appunto, quando mi capita di pensarci fantastico e immagino l’adozione. Non m’interessa avere un figlio mio perché i miei geni fanno cagare e perché non ho interesse nel tramandarli, né considero l’essere genitore una questione di sangue, fluidi e DNA. Mi ha sempre affascinata l’aspetto pedagogico ed umano della questione, e non il soggetto in sé che può essere bianco, nero, verde, con gli occhi a mandorla o azzurri come i miei. Solo che qua si parla di diritto all’aborto, di fecondazione assistita, uteri in affitto, e mai nessuno parla del fatto che al mondo esistono milioni di bambini senza casa e famiglia. Mi sembra abbastanza trascurabile a fronte di questo voler generare un figlio “tuo”, a meno che tu non ritenga di essere un individuo particolarmente fico, ricco e sano. Ad ogni modo, come in ogni questione, me la prendo nel culo, perché sarò una donna single, magari anche lesbica, e probabilmente non così ricca per permettermi di crescere un essere umano. Che poi anche qui. Non ho niente da insegnare, sia chiaro. M’interessa il rapporto tra adulto e bambino sotto un aspetto quasi sociologico. Intendo dire che dover crescere un bambino ti mette continuamente in discussione e ti costringe a lavorare quotidianamente su di te e sulla tua capacità empatica. Non so se avrò mai un figlio, ma so per certo che non vorrei fosse mio; non ce n’è bisogno, banalmente. Mi rendo conto di scrivere così anche perché l’esperienza della maternità intesa come pancione, visite, “felicità”, parto, allattamento e via discorrendo (anche se nella maggior parte dei casi è un’esperienza tremenda, ma nessuno ne parla), mi interessa come mi può interessare cosa indossa Chiara Ferragni. Temo sia un’esperienza che mi genera disforia (come il ciclo mestruale), e che di fronte questa tematica assumo il ruolo “maschile” di persona che attende il nascituro per crescerlo, più che il ruolo femminile di farlo, di tenerlo in pancia.
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giannilenox · 1 year
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Ci vuole una vita a costruirsi una famiglia, ci vogliono 9 mesi per fare un figlio o una figlia, ci vogliono anni per girare il mondo..
Per un bimbo ci vogliono mesi e mesi di studio per imparare a leggere e scrivere, ci vogliono mesi per far crescere una pianta, anni e anni per diventare o un campione o una campionessa.
Tutto necessita di tanto tempo. La vita è costruita sull'arco di tanti anni, la felicità la si guadagna nel tempo, la tristezza, si dimentica nel tempo…
Basta una scossa… un qualcosa che all'apparenza è intangibile a far crollare la felicità acquisita in una vita…
Una vibrazione che potrebbe essere simile a quella del nostro cuore, in un attimo ci porta via tutto, case… palazzi…e la vita.
Turchia ~ Siria
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terramia · 8 months
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A volte mi chiedo:
come ha fatto la nostra generazione
a sopravvivere ai cibi
contenenti lattosio?
Come siamo potuti crescere
senza omogenizzati, integratori,
ormoni e multivitaminici?
Come siamo vissuti
senza Coca zero, Red Bull,
aperitivi e long drink,
se aspettavamo la domenica
per bere l’acqua gasata
con polverine disciolte?
Come abbiamo superato
gli inverni rigidi
col panino nella cartella,
senza le merendine, la Nutella
e gli immunostimolanti?
Come ci siamo accontentati
della merenda del pomeriggio
fatta di pane, burro e zucchero,
senza ricorrere ai centrifugati
di frutta e verdura?
Come abbiamo superato
le sere d’estate
con una fetta di anguria per strada,
senza la baldoria degli happy hour?
Come abbiamo sopportato
la punizione di un professore,
e abbracciato incontrandolo
dopo tanti anni,
senza aggredirlo
con l’approvazione dei genitori?
Come abbiamo potuto
corteggiare la compagna di banco
senza epilazione sul petto,
e un fisico da body building?
Come abbiamo potuto
fare a meno del personal trainer,
avendo giocato solo a calcetto
sui terreni sterrati,
mentre il compagno più sfigato
faceva da arbitro?
Come siamo sopravvissuti
alle ginocchia sbucciate
e disinfettate con la sola saliva,
senza ricorrere ad antibiotici
antisettici e medicazioni?
Come siamo riusciti
ad incontrarci con la ragazza
se non esisteva il cellulare
e gli unici sms
erano un bigliettino nel diario
e un bacio rischiato?
Come accettava di uscire con noi,
se andavamo a prenderla a piedi
sapendo che volevamo
regalarle le ali?
Come abbiamo potuto
scrivere poesie
e comporre canzoni
senza l’uso del computer?
Come siamo riusciti
ad aspettare un tempo infinito
per dare il primo bacio,
se ora è l’ultimo ad arrivare
dopo un amplesso?
Eppure,
la nostra generazione
che non faceva l’alba,
ha saputo sognare.
Perché il cibo più sano
che l’ha nutrita,
era la speranza...
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