Tumgik
#scusate per il sangue
innamorato del dolore
l'ho inseguito in ogni dove
mi ha promesso protezione
poi mi ha tradito e rapito il cuore
non ho più le forze, dico soltanto che non ce la faccio
anestetizzo qualsiasi emozione, la depressione mi ha preso in ostaggio
e non penso voglia lasciarmi, c'è qualcosa dentro che mi sbrana
la realtà mi sta lontana
mi sento perso, cerco me stesso dentro gli altri
poi il tempo passa
ma ad un certo punto ho detto "adesso basta"
che così si muore
- Scusate per il sangue, LowLow ft Mostro
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libellula92 · 4 months
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"Posso uscire dalla classe?"
E uscivo dall'infanzia
Aspettavo un imprevisto che mi salvasse, che mi elevasse
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mostro-rotto · 1 year
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Non ho più le forze, dico soltanto che non ce la faccio Anestetizzo qualsiasi emozione, la depressione mi ha preso in ostaggio E non penso voglia lasciarmi, c'è qualcosa dentro che mi sbrana La realtà mi sta lontana Mi sento perso, cerco me stesso dentro gli altri Poi il tempo passa Ma ad un certo punto ho detto "adesso basta" Che così si muore
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omarfor-orchestra · 1 year
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Allora my period was about to come so I was overwhelmed already but stamattina alle 5:15 mi sono immaginata un eventuale spinoff su Filippo che piacerebbe solo a me e ho pianto sola nel letto
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bicheco · 1 month
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Chi non muore si rivede
La notizia non è che Putin ha vinto le elezioni dopo un testa a testa mozzafiato con se stesso. Ma che l’autocrate è ancora vivo, è saldo al comando, ha più consensi di quando invase l’Ucraina, la Russia esiste ancora, i russi sono contenti per la guerra e l’economia (il sondaggista indipendente Volkov a Repubblica: “I russi stanno col leader per l’economia e per Kiev. Un ruolo importante lo hanno giocato anche l’aumento di salari, pensioni e benefit sociali”). Che strano. Le famose sanzioni non hanno mandato Mosca “in default entro qualche giorno” (Letta, 9.3.’22), né avuto “il massimo impatto in estate” (Draghi, 31.5.’22), né sortito “effetti devastanti” (Gentiloni, 4.6.’22). Eppure gli espertoni erano unanimi. Mario Deaglio: “Il rublo non vale più nulla”. Dario Fabbri: “Comunque vada, il fallimento della Russia è già evidente”. Rep: “Il default russo è a un passo”. Stampa: “Per la Russia è default”. Giornale: “Mosca è in default (ma solo tra un mese)”. La sua “Armata Rotta” che “combatte con pale del 1869” e “le dita al posto delle baionette”, ha “finito i russi”, “le divise”, “le munizioni”, ”i missili” ed estrae “i chip per i carri armati da lavatrici, frigoriferi e addirittura tiralatte elettrici”, passava da una disfatta a una ritirata. E l’Invincibile Armata Kiev-Nato trionfava. Rampini: “È iniziata la disfatta militare russa”. Tocci: “Putin ha perso la guerra”. Ferrara: “Kiev le sta dando di santa ragione al colosso russo”. Riotta: “Putin sconvolto dalla Caporetto dell’esercito”. Molinari: “Putin isolato in un vicolo cieco”. Sempreché fosse ancora vivo. Il dissidente Khodorkovsky alla Cnn: “Putin è impazzito, gli resta un anno o forse tre”. Recalcati (Rep): “Malato? Sofferente? Intaccato dalla morte”. New Lines: “Ha un tumore del sangue”. Daily Telegraph: “Sta morendo di cancro all’intestino”. Proekt, giornale indipendente russo: “Ha un tumore alla tiroide e lo cura facendo il bagno nel sangue estratto da corna mozzate di cervo”. Libero: “Cura il cancro con i clisteri”. Rep: “Il gonfiore del viso, il problema a una gamba, la fatica a muovere un braccio”. Messaggero: “Gonfiore e scatti d’ira da farmaci e steroidi per il tumore”. Stampa: “Demenza senile o Parkinson”. Corriere: “Problemi alla colonna vertebrale per pregressi traumi sportivi, o una neoplasia al midollo spinale compatibile con difficoltà deambulatorie e irrequietezze posturali… down depressivo ed esaltazione maniacale”. Giornale: “Può anche essere diabete”. Messaggero: “Putin è morto? Per Zelensky, ‘non è sicuro che sia ancora vivo’. Quello sugli schermi potrebbe essere una controfigura”. Ora che la cara salma ha rivinto le elezioni con una discreta cera, sorge un dubbio atroce: uno scambio di cartelle cliniche fra la sua e quella di Biden.
Marco Travaglio
P.s. La particolarità di Travaglio è che lui conserva gli articoli dei colleghi e questo rappresenta un problema (per i colleghi). Detto ciò sarebbe confortante, di quando in quando, leggere un articolo in cui un qualunque "giornalista" rendesse conto delle proprie affermazioni, sul tipo: "Signori, ho scritto una cazzata, scusate".
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iuliana01 · 5 months
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- Innamorato del dolore, l’ho inseguito in ogni dove. Mi ha promesso protezione poi mi ha tradito e rapito il cuore.
- LowLow & Mostro Scusate per il sangue
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diceriadelluntore · 9 months
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Undercover
Ho scoperto delle storie riguardo alle copertine censurate su cui davvero si potrebbe scrivere un bel saggio. C'è da dire che raramente la musica di qualità accompagna la decisione di una copertina controversa, che è specialità di alcuni genere su tutti, quasi come stereotipo. Tuttavia alcune sono così strane ed eccentriche che vale la pena raccontare un po':
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Come accennato nella storia dei Rolling Stones, questa copertina dei Mamas & Papas fu censurata perchè si vedeva la tazza del water. La soluzione fu attaccare uno stickers in quella zona della foto.
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La copertina del 1958 delle Chantels, le cui canzoni erano passate moltissimo dalle radio, fu ritenuta "scandalosa" poiché per la prima volta si vedevano 5 ragazze nere, le cantanti appunto. È vero che viviamo tempi brutti, ma qualcosa è migliorato.
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Diamond Dogs di Bowie fu censurato perchè nel disegno di copertina, che riprende le tematiche del disco ispirato a La fattoria degli Animali, nel Bowie mezzo cane si vedevano i genitali. Nelle edizioni successive il disegno fu tagliato all'altezza del bacino di Bowie, perdendo totalmente il senso.
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Tutto lo conosciamo così, ma all'inizio si doveva chiamare e presentare così
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La prima copertina di uno dei grandi successi dei Bon Jovi era così
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ma essendo criticata fu trasformata in così
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Il primo disco del famoso gruppo Dio era così
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e fu censurata in diversi paesi, spingendo il gruppo a cambiare leggermente il disegno di Murray, la loro mascotte demoniaca, che tiene il prete con le catene non spezzate fuori dall'acqua.
Ho visto copertine orripilanti, una dove il titolo dell'album è scritto sul pene del batterista (Death Grips – No Love Deep Web), esperimenti sulle feci, quelle che hanno riferimenti religiosi (soprattutto alla crocifissione del Cristo) ma ne ho scelto tre, in un ipotetico podio di assurdità.
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Terzo Posto: NoFx, Heavy Petting Zoo, 1996. Ritirata per pornografia zoofila in molti paesi del mondo, il gruppo punk dei NoFX decise di ristampare il cd del vinile con quest'altra copertina (senza parole...)
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Secondo Posto: qualsiasi copertina dei Cannibal Corpse, che detengono il record mondiale di denunce, querele e divieti sia per i loro lavori, sia intesi come copertine sia come testi delle "canzoni" (una sorta di rumore primordiale dove si parla di mutilazioni, sesso violento, misoginia e così via). In molti paesi non posso suonare dal vivo. Per dare un'idea, ne lascio uno, una delle meno cruente
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Primo Posto Mayhem, Dawn of the Black Hearts, 1995. Io non la conoscevo prima della mia idea sulle copertina controverse e censurate (e per certi versi era meglio così), ma questa storia è al limite dell'assurdo. I Mayhem sono una band death metal norvegese. Si formano a metà anni '80, composti dal bassista Jørn Stubberud, detto Necrobutcher, il batterista Manheim, a cui si aggiunse il chitarrista Euronymous, e il cantante Eirik Norheim detto Messiah. Messiah se ne va, e viene sostituito da Per Yngve Ohlin, uno svedese che si soprannomina Dead. Per capire che tipo è, dico solo che per dimostrare che non fosse un umano e che nelle sue vene non scorresse davvero sangue, in un concerto a Jessheim, Dead ruppe una bottiglia e, come aveva promesso all'inizio del concerto, per fomentare la tensione si tagliò varie parti del corpo sanguinando sul palco. Al termine del concerto, il cantante svenne per l'ingente perdita di sangue e fu portato immediatamente all'ospedale, riuscendo tuttavia a sopravvivere. Non pago, l'8 aprile del 1991 il cantante, che soffriva di una diagnosticata depressione, si tolse la vita tagliandosi la gola e le vene dei polsi e sparandosi poi un colpo di fucile alla testa lasciando un biglietto "scusate per il sangue" e un foglietto con il testo di una canzone intitolata Life Eternal. Fin qui, nonostante i particolari orribili, niente che non sia già successo. Ma a questo punto arriva l'assurdo: si ipotizza che Euronymous, prima persona a rientrare trovando il corpo del suicida, avesse preso frammenti del cranio di Dead, regalandone in seguito alcuni ad altri musicisti dello scenario del black metal, e che fece delle fotografie del corpo martoriato di Dead (entrambi i fatti appurati dalla magistratura norvegese, ma sull'accaduto esistono incredibili ulteriori dicerie). A questo punto c'è da raccontare un doppio binario di fatti: delle foto fatte da Euronymous si seppe solo dopo che quest'ultimo fu ucciso a pugnalate (26) da Varg Vikernes, il bassista che preso il posto di Necrobutcher, che abbandonò i Mayhem disgustato da quello che aveva fatto Euronymous (anche i death metallari hanno una coscienza). Infatti il disco, che uscirà nel 1995, pubblicando un live tenuto a Sarpsborg nel 1990 e a Ski in Norvegia nel 1986 fu pubblicato in maniera quasi clandestina da Mauricio "Bull Metal" Montoya, proprietario della Warmaster Records in Colombia nonché leader della band death metal Masacre il quale, avendo una corrispondenza di penna con Euronymous all'epoca del suicidio, ebbe come regalo una delle polaroid del corpo di Dead, scattate dal nostro eroe al morto per farne una copertina di un disco della band. Di conseguenza, visto il mito sinistro, il disco è uno dei più conosciuti di sempre, nonostante fisicamente ne esistano poche centinaia di copie in vinile, e uno dei bootleg più copiati nella storia del genere. Non so se sia il karma ma lo stesso Bull Metal si suicidò quasi nella stessa maniera di Dead.
Per chi se la sente, la copertina è questa
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kon-igi · 2 years
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Ciao, Kon… a quanto pare si prospetta quel tipo di inverno da survivalista post-apocalittico che avevi delineato. Io sono alle prese con la mia personale novità del momento: ho dovuto fare una colonscopia per positività alla ricerca di sangue occulto e mi hanno diagnosticato una diverticolosi. Non avevo sintomi ma questa estate ho avuto un episodio di disordini intestinali che è durato quasi un mese. Da quando mi sono trasferita qui a Salso non riesco più a trovare il giusto rapporto con il medico di base: quello che ho è un coglione e mi sta veramente sulle palle. Quindi mi rivolgo a lui il meno possibile, con un atteggiamento da parte mia davvero molto adulto. Comunque mi hanno messo in terapia con il Normix, da prendere a vita. E quando non prendo quello devo assumere i probiotici. Il Normix mi fa venire l’emicrania e spesso mi dà la nausea e ho la sensazione che interagisca con il mio umore. Per i probiotici nessuno mi ha indicato esattamente quali e in che concentrazione e vado un po’ a caso: ci sono dei parametri da tenere in considerazione? Grazie per l’attenzione, Kon…
La diverticolosi (-osi -> patologia cronica) e la diverticolite (-ite -> episodio acuto) sono, rispettivamente, la degenerazione del tessuto colico che invece di essere relativamente liscio e permettere l'assorbimento della parte liquida del bolo fecale, si invagina e crea delle tasche in cui il materiale fecale può rimanere intrappolato
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Scusate... non era l'immagine che cercavo
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Quando il materiale fecale rimane troppo a lungo intrappolato, allora la diverticolosi si trasforma in DIVERTICOLITE
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con infiammazione, sanguinamento e infezione.
Questo è il motivo per cui ti è stato prescritto il Normix (a base di Rifaximina), un antimicrobico intestinale non assorbibile dall'organismo che funge da 'disinfettante' dei diverticoli.
Per i probiotici non esiste una dose precisa da poter essere considerata 'curativa' e infatti c'è molto dibattito se debbano essere considerati farmaci o meno.
Quelli da banco aiutano ma in modo empirico.
Diciamo che sono coadiuvanti alla dieta stretta e rigida che dovrai purtroppo seguire per il resto della tua vita :(
@firewalker
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morganadiavalon · 2 years
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Tumblr per il sociale | Anestesia generale e PONV
Allora, visto che alcun* di voi hanno mostrato interesse per l'argomento, vi racconto la mia esperienza con l'anestesia generale, avendo scoperto qualcosa (che magari molt* di voi sapranno anche già) che per me può essere utile in sede di colloquio con l'anestesista prima di un intervento chirurgico.
La parte utile è in fondo, prima c'è tutto il prequel con la mia esperienza, quindi sentitevi liber* di skippare il pippotto iniziale e andare direttamente in fondo.
***DISCLAIMER***
Non sono un medico, né un'infermiera, né alcuna autorità in campo sanitario. Quanto sto per scrivere dipende esclusivamente dalla MIA esperienza e da quanto mi è stato detto dai medici riguardo il MIO caso.
***FINE DISCLAIMER***
Ero convocata in ospedale alle 11.30 del 28 Giugno, digiuna dalla mezzanotte della sera prima.
Mi mandano in sala operatoria alle 18 circa.
Ero digiuna da 18 ore.
L'intervento dura circa un'ora e mezza, torno in stanza alle 20 con una sensazione di nausea fotonica e alle 22 circa comincio a vomitare a intervalli regolari di circa un'ora (spoiler: vomiterò per le 14 ore successive senza soluzione di continuità).
Ovviamente non mi danno niente né da bere, né da mangiare. Non me ne avrebbero dato comunque perché dopo l'anestesia totale il protocollo è che si mangi dopo un certo numero di ore, ma a maggior ragione, visto che vomitavo anche l'aria che respiravo, hanno pensato bene di prolungare il digiuno.
I primi due episodi di vomito non preoccupano più di tanto le infermiere, vomitavo sangue, cosa relativamente normale dopo un intervento al naso: naso, gola e stomaco sono collegate e quindi parte del sangue che fuoriesce durante l'operazione viene inghiottito. Lo stomaco non lo tollera e provoca il vomito. Tutto ok, non mi danno nemmeno un antiemetico.
Gli episodi di vomito, però, cominciano a moltiplicarsi (nel frattempo mi avevano fatto 2 Plasil, che però non avevano avuto particolarmente effetto) e il mattino del 29, quando avrei finalmente dovuto ricevere la mia meritata colazione (comunque dopo 32 ore di digiuno) sono invece sempre più debilitata dalla disidratazione indotta dal vomito, che ora non consiste più in sangue, ma in materiale giallognolo o trasparente (scusate i dettagli splatter); avete presente la sensazione di quando vi vengono dei conati fortissimi, ma non avete NIENTE nello stomaco? A volte capita coi virus gastro-intestinali. Io ero sotto un treno, mi idratavano con le flebo, ma niente, non smettevo di vomitare. Allora le infermiere, che a quel punto hanno cominciato a preoccuparsi, perché non uscivo da questo loop vomito-stomaco vuoto-non puoi mangiare niente-vomito, hanno chiamato il chirurgo che le ha autorizzate a somministrami un antiemetico più potente (ho scoperto dopo che viene somministrato a chi fa chemioterapia) e, vuoi che la carica della reazione all'anestesia andasse esaurendosi, vuoi che questo antiemetico abbia effettivamente fatto la magia, le 14 del pomeriggio del 29 Giugno, sono state il mio ultimo episodio di vomito.
Da lì tutto in discesa. Alle 17 mi hanno dato un po' di frutta frullata e finalmente acqua vera e non per via endovenosa, poi alle 19.30 festa grande con purè e formaggino.
Ovviamente però non sono stata dimessa (come previsto per il tipo di intervento che ho fatto io) dopo 1 notte di degenza, ma mi hanno tenuta lì una seconda notte, in osservazione.
Il 30 ho tolto i tamponi e son tornata a casa.
COSA MI È SUCCESSO? (parte utile del post)
Il tutto si può liquidare con "reazione all'anestesia" e sarebbe una cosa assolutamente corretta, ma visto che io sono una testa di cazzo, quando il chirurgo e l'anestesista mi son venuti a trovare, mi son fatta spiegare perché. Sì perché non è perfettamente casuale il fatto che un* abbia una simile reazione all'anestesia e un* altr* no.
E così ho scoperto l'esistenza della PONV meglio nota come post-operative nausea and vomiting.
Esistono 4 fattori di rischio per questa sindrome:
essere donna
essere non fumator*
avere avuto precedenti episodi di cinetosi (mal d'auto o mal di mare)
avere avuto precedenti intolleranze agli oppiacei (vedi: episodi di vomito in seguito all'assunzione di oppiacei)
Inutile dire che io rientravo in tutti e 4.
Ho però scoperto (sempre attraverso la chiacchierata col chirurgo e l'anestesista che mi hanno seguito) che non c'è un unico cocktail (se mi passate il termine) per mandarti di là mentre ti operano, ma ci sono diverse "ricette" e che tenendo conto dei fattori di rischio che presenta un determinato paziente, si può scegliere di usare alcuni farmaci piuttosto che altri.
Inoltre, se si è a conoscenza di presentare almeno 3 su 4 fattori di rischio, si può pre-allertare l'anestesista e il chirurgo affinché segnino nella cartella del/la paziente, prima di riportarl* in stanza per la degenza, dei farmaci antiemetici più specifici e da somministrarsi subito, anche prima dell'insorgenza degli episodi di vomito.
E questo è tutto ❤
@diceriadelluntore @abatelunare @pensieri-a-caso @martinastalla @lportesani-blog @finestradifronte @gianthecrazy @raffaeleitlodeo @nusta
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x-psycho-joker-x · 2 years
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"Finché mi batte il cuore, finché reggono le gambe scrivo la mia storia col sudore e con il sangue"...
Lowlow e Mostro-scusate per il sangue
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la mia vita era come un tunnel, la luce mi tolse la vista
- Scusate per il sangue, LowLow ft. Mostro
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pleonastico · 27 days
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stanotte ho sognato F. da quando ci siamo lasciati tanti anni fa, a parte i primi lunghi mesi in cui il suo nome mi tormentava anche nel sonno, sarà capitato tre volte. questo mi ha sempre molto rincuorata perché solitamente ciò che resta in me irrisolto invade i miei sogni.
durante quella che sembrava una serata d'estate stavo cenando con zia e nonna in un giardino con tavoli bianchi sparsi qua e là. guardandomi attorno ho intravisto il volto di F. che in quell'esatto momento aveva alzato lo sguardo nella mia direzione. ci siamo riconosciuti a vicenda. ho continuato la mia cena indisturbata fino a quando una voce familiare alle mie spalle non ha detto: "scusate se vi interrompo, ma avrei bisogno di rubarvi questa fanciulla per un po'". cercando di dissimulare la mia sorpresa, l'ho seguito fino a una collinetta su cui ci siamo seduti. indossava una camicia di lino bianca e credo avesse cominciato a fumare perché ne sentivo l'odore nell'aria attorno a lui. dopo il commento di un amico di passaggio ha estratto dalla tasca un foglio che ha iniziato a leggere. ricordo molto poco se non che mi paragonava a un incendio. scrutavo il suo volto che trovavo ormai così diverso, che non aveva più su di me quel fascino di un tempo, e fra me e me pensavo "è proprio vero che alla fine tutti tornano" e poi ancora "quello che mi stai dicendo mi intenerisce molto, ma non mi accende". mentre cercavo di mettere insieme i pensieri per dargli una risposta adeguata, ha cominciato a piovere e ci siamo ritrovati in una zona diroccata. in lontananza un tornado stava venendo nella nostra direzione così io, F. e suo fratello ci siamo messi al riparo nascondendoci dentro un armadietto. rendendomi però conto che le ante non avrebbero retto, sono uscita dal nascondiglio lasciandoli lì e mettendomi alla ricerca di una casa aperta insieme ad altre due ragazze. una volta entrate, ci siamo posizionate in una zona in cui saremmo state abbastanza protette. il tornado intanto avanzava e sentivamo tirare gli oggetti e le cose da tutte le parti, anche noi venivano tirate su e così mi vedevo fluttuare in alto, fino a quando la corrente d’aria non è cessata e stavamo per cadere a terra, ma io mi sono preparata. ho detto al mio corpo che stavamo per cadere e così sono caduta bene, con stabilità. non mi sono fatta male. intorno a me vedevo ambulanze, barelle con persone ferite e soccorritori che parlavano anche di morti, sangue, il tornado ormai in lontananza. dalla mia tasca prendevo il telefono per cercare di chiamare mamma e dirle che stavo bene, che non mi era successo niente.  “mamma, hai visto il tornado?” “no” allora realizzavo che avesse colpito solo la zona in cui ero io.
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sognosacro · 2 months
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Parlano tutti di strada,
amici fra le stelle
fratelli tra le sbarre.
Ma dimenticano tutti una cosa
che fondamentalmente è la più importante
a nessuno frega un cazzo
Non è la storia a creare un personaggio.
Il personaggio crea la storia.
Questo è un fatto fondamentale che va inteso bene.
Il cielo e la terra non hanno un confine.
Tutti affermano che nel confine non esiste altro che un contenitore in grado di separare il contenuto dall'ambiente esterno.
Ma nella terra non vi è separazione.
Non esiste nessun contenitore.
È un idea illusoria a cui abbiamo acconsentito di credere.
La maggior parte ha accettato di seguire il filone, creandone una coscienza collettiva, dove quel contenitore esiste e ha quella determinata funzione.
Per questo si dice di accedere a una coscienza superiore, per stare bene, smettere di soffrire e sfuggire a queste fandonie.
La coscienza collettiva è un credo che abbiamo in comune, ma non è mai limitato e può mutare anche grazie a una sola persona.
[ Una persona che capisce qualcosa che nessuno ha mai compreso prima, contribuisce ad accrescere questo sapere cosmico.
Pure gli alieni contribuiscono a questo.
Possiamo accedere a questo archivio di dati infinito liberamente.
Anche un singolo pensiero contribuisce a questo, nel bene e nel male. ]
Possiamo distinguerci e renderci indelebili agli occhi e alla memte degli altri, ma la nostra vera essenza è connessa a qualcosa di superiore.
L'aria che respiriamo è connessa a quella mossa dal vento.
Non è un concetto chiaro e leggibile con la mente, ma traspiriamo dal nostro corpo tutto ciò che conteniamo al nostro interno e ciò che vediamo con i nostri occhi è esattamente la stessa cosa.
Non c'è differenza.
È solo che il sangue che ci scorre nelle vene può fare scalpore di fronte a tanta gente,
ma parlare di cose effimere e prive di concretezza, non porta a risultati consistenti.
Dicono che illudersi porta al sacrificio della propria mente
e che il gelo dei pensieri e del cuore porta a risultati compromettenti.
Ma non anno capito che, il ghiaccio di cui si preoccupano è dentro se stessi.
E scusate se vi aspettavate una storia fatta di crimini e cose eclatanti, ma non è così che funziona.
È tutto un trucidio di se stessi.
ciao belli
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dimmidino · 2 months
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L'acqua di Gramellini e i missili in Ucraina
Oggi il nostro Gramellini ci invita a prendere in considerazione la vicenda di una donna (si presume turista) russa a cui è stata negata una bottiglia d'acqua al duty free dell'aeroporto, chiedendo venia per la cassiera, ignorante che l'acqua non fosse tra beni presenti nell'embargo alla Russia, si era rifiutata di venderle la suddetta bottiglietta. Ci sono state le scuse e i soliti viscidi convenevoli per chiudere una situazione che ci poteva mettere a livello di un Putin. Beh certo lui l'acqua la nega a cannonate e non ad una signora ma a dei bambini.
Perché non usciamo dall'ipocrisia di questa guerra in cui chi muore sono donne e bambini ucraini oltre a soldati di entrambe le parti, e diciamo una volta per tutte che noi fino a quando Putin non esce dall'Ucraina, boicotteremo ogni singola azione di ogni singolo uomo o signora di cittadinanza russa. E penso anche ai tennisti di cui uno un po' di tempo fa ha conteso gli Australian open a Sinner, mentre i suoi compatrioti tiravano missili sulle città ucraine. Sinner è padrone della sua vita ma almeno togliere il nostro vessillo dallo schermo, per dimostrare che si trattava di una partita tra due persone libere che avevano deciso di affrontarsi in uno stato sovrano e che ha concesso che anche dei rappresentanti di carnefici potessero giocare il loro torneo (anzi scusate la bandiera della federazione russa non c'era......). Ma noi italiani siamo con la coda di paglia in queste situazioni visto che non siamo in grado di mantenere una politica univoca e invece cambiamo a nostro piacimento (vantaggio) le simpatie. Salvo poi presentarci sempre sul carro dei vincitori pur con le mani sporche ancora del sangue di innocenti , come le deportazioni della seconda guerra mondiale insegnano. La morale è che la signora russa si è dissetata dall'arsura che può prendere a febbraio a Roma in un aeroporto mentre donne e bambini ucraini continueranno a morire anche perché persone come lei non si ribellano allo strapotere di un dittatore dello scorso secolo. Il tempo renderà giustizia, lo fa sempre.... prima o poi.
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maledettalogica · 5 months
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La svolta della Bolognina e il trionfo del Frittobollito
Il "Frittobollito" è la specialità di mia sorella. Io sono, di carattere, un po' drastico, radicale. Quando ho le giornate "produttive", durante le quali mi dedico alle mie passioni: scrivere, dipingere, scolpire e altro ancora, allora non mi concedo distrazioni. Mi isolo, per quello che posso, e non mi lascio distrarre da altro. Posso tranquillamente andare avanti anche per più giorni con panini, latte, frutta, tramezzini e tutto quello che non richiede tempo per prepararlo. Il massimo di perdita di tempo che mi concedo è la preparazione di un piatto di pastasciutta. Naturalmente questo posso farlo per uno, due, anche tre giorni. Poi, inevitabilmente, mi viene voglia di mangiare più decentemente. Allora vado giù di lasagne, ragù, costate con relativo contorno e via di questo passo. In definitiva, una cosa o la faccio e cerco di farla al meglio, o non la faccio e vado avanti alla meno peggio. Prendendo a prestito il linguaggio politico, su questo tema, come in tutto, mia sorella è una cerchiobottista. Cosicchè, per tentare disperatamente di seguire una dieta che non la faccia ingrassare e nel contempo lasciarsi andare alle tentazioni gastronomiche, vive di frittobollito. Le polpette, per dire, ben confezionate, ricche di uova e formaggio, non le frigge e non le fa al sugo. Le cuoce in una padella antiaderente senza aggiungere altro. Risultato: sono comunque gustose. Ma non sono fritte e non sono al sugo. Sono polpette frittobollite.
Il video che allego a questo post riepiloga sufficientemente bene le tappe di questo processo, durante il quale il più grande partito della sinistra è diventato il partito del frittobollito. E' da allora che, a parte "il nome della cosa": La Quercia, L'ulivo, i Democratici di Sinistra. La Margherita e tutti gli altri nomi che hanno definito negli ultimi trent'anni i vari nomi del partito e delle coalizioni, ancora non si riesce a capire cos'è la cosa (scusate il giorco di parole). Negli ultimi trent'anni si è messo insieme tutto e il contrario di tutto. Che un governo, per necessità, debba includere in sè partiti contrapposti (leggi Governo Renzi) del quale facciano parte politici di sinistra, con politici di destra e politici di centro, può anche essere accettabile. Per il bene del Paese si può fare, se non c'è altra possibilità. Ma se lo fa un partito allora il discorso cambia. Come lo tieni insieme un partito nel quale sono contemporanemente presenti divorzisti e antidivorzisti, adoratori del Mercato e sindacalisti, abortisti e antiabortisti? La legge 194 sull'aborto è un esempio lampante di questa confusione, di questo minestrone, spesso insapore e spesso nausebondo. Quelli di sinistra possono rivendicare il succeso dell'affermazione del diritto all'aborto. Quelli di destra possono rivendicare il successo del boicottaggio di questa stessa legge. Risultato? La legge 194 è sostanzialmente inapplicata.
Qualche anno fa mi capitò di vedere in televisione l'intervista ad un medico (mi pare nelle Marche) il quale, tranquillamente, spiegava che in Italia, se pratichi l'aborto, non diventerai mai primario. E che, poichè a lui non interessava diventare primario, lui praticava gli aborti così come la legge prevede.
Per restare sul tema, alla pacchia degli "obiettori di coscienza" qualcuno, prima o poi, dovrebbe mettere fine. Che pensereste se, ricoverato in ospedale perchè necessitate di un intervento chirurgico e durante l'intervento avreste bisogno assoluto di una trasfusione di sangue, il medico che vi opera non la fa, perchè lui è Testimone di Geova? O se arrivati al pronto soccorso con una frattura scomposta trovaste un medico che vi dice che lui non la mette a posto, perchè è un'operazione semplice ma dolorosa e lui non fa il medico per far soffrire la gente? In teoria, ma è pura teoria, il problema si potrebbe risolvere in un lampo. Se un ospedale cerca un ostetrico o un ginecologo o comunque un medico che possa praticare aborti, e indice un concorso, il medico che partecipa al concorso dovrebbe dichiarare "prima" di essere un obiettore di coscienza e in quel caso l'Ospedale dovrebbe avere tutto il diritto di non assumerlo e dirgli: "Ci dispiace, ma noi cerchiamo un medico che sia disposto anche a praticare aborti, così come prescrive la legge.". Invece nel nostro paese la scandalosa pacchia dei medici che "prima" si fanno assumere e "dopo" che sono stati assunti si dichiarano "obiettori di coscienza" continua da trent'anni, con la soddisfazione di quelli che possono sventolare la loro bandierina di difensori delle donne e del diritto di abortire, e di quelli che possono sventolare la loro bandierina di fieri oppositori dell'aborto. Con buona pace dei diritti delle donne e della legge 194.
Sono personalmente convinto che la lenta agonia del maggiore partito della sinistra, anzi, del centrosinistra, durerà ancora per molti anni. Perchè, come giustamente diceva Occhetto, non è importante il nome che dai alla cosa, ma che cos'è la cosa.
E questo, dopo trent'anni, ancora non si è capito.
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