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#seconda parte
lamiaprigione · 2 years
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The Godfather Part II (1974)
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a7xitalia · 2 years
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Trax: episodio 3 - 'Not Ready To Die' parte 2
Trax: episodio 3 – ‘Not Ready To Die’ parte 2
La band ha rilasciato poche ore fa la seconda parte del terzo episodio di Trax dedicato a Not Ready To Die. Come sempre potete ascoltare l’episodio su Spotify o su Apple Podcast. Vi ricordiamo infine che la maglietta in edizione limitata con la grafica prodotta da Napalm_7, membro del DBC, è in vendita in edizione limitata per pochi giorni soltanto su a A7X World. Giada
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circes-grotto · 2 months
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Bene adesso succede che devo stare seduta un'ora e mezza aspettando Rose
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vvvounds · 3 months
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lonelysmile · 1 year
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la conferma del rinnovo di mare fuori fino alla sesta stagione conferma la mia teoria per cui il cast verrà gradualmente rinnovato con la sostituzione di vecchi personaggi con altri nuovi
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intotheclash · 10 months
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Erano appena le tre e le si era liberata la giornata. Non aveva voglia di ritornare nel suo appartamento, in un anonimo palazzone della sterminata periferia romana. Aveva bisogno d'aria e di camminare per rammendare le idee. Puntò decisa verso Villa Borghese. Quel polmone verde, che dava respiro a tutto quel cemento che lo circondava, le ricordava vagamente la campagna dove era nata. Scelse con cura una panchina e si sedette a fumare e riflettere. Riavvolse il nastro della sua vita, con particolare attenzione a quell'ultimo anno. non le sembrava di avere davanti un bilancio troppo positivo. La linea spezzettata sul grafico, anche se non cadeva a picco, scendeva inesorabilmente verso il segno meno. Solo il lavoro faceva eccezione. Era un'agente immobiliare, vendere case le piaceva e con la gente ci sapeva fare. Aveva chiuso diversi contratti, alcuni molto travagliati e al limite del possibile; ciò le aveva permesso di guadagnare bene, oltre che in vile moneta, anche nella stima dei suoi colleghi. Ci sapeva davvero fare. Ma, tolto il lavoro, cosa le restava? Tolto il lavoro si poteva tranquillamente parlare di disastro. Disastroso il  rapporto con i suoi genitori, disastroso il rapporto con gli amici, disastroso il rapporto con gli uomini. Già, gli uomini…ma che razza di bestie erano? Aveva trentaquattro anni, era una bella donna, lo sapeva e ne riceveva conferma ogni giorno. Ancora catturava occhi e sorrisi. Allora come mai si ritrovava da sola? Che fosse colpa sua? Certo, era finita da un pezzo l'epoca dei vent'anni. Col passare del tempo, era diventata molto più esigente ed insofferente. Non aveva voglia di accontentarsi, si rifiutava di accettare ciò che non riusciva a digerire. non voleva saperne degli altrui difetti, quelli che, come tutti dicono, poi impari ad amare. Se ne fotteva. E, soprattutto, non era disposta a cambiare, a cambiarsi. Non poteva condividere i sogni con chi, in ultima analisi, era incapace di sognare. O tutto, o niente. Forse davvero era colpa sua! Era diventata insofferente.
Anche gli uomini, però, ci mettevano del loro. E ne avevano da metterci! Anche quell'Umberto, per esempio, non era male…era un bell'uomo, elegante, curato, pulito, in sporadici casi, anche brillante, ma, come tipico della sua “razza”, demandava troppo spesso il compito di ragionare al suo fratellino più piccolo. Quanto piccolo sarà stato poi? Tale riflessione la fece ridere come una scema, ma riprese subito il controllo, sbirciando in giro a sincerarsi che nessuno se ne fosse accorto. Le venne in mente un brano di Davide Van De Sfroos, La ballata del Genesio, dove cantava: ho dato retta al cuore e qualche volta all'uccello. Centro. Era ciò di cui aveva bisogno: qualcuno che sapesse dar retta al cuore e all'uccello contemporaneamente. Non le sembrava chiedere troppo!
Accese un'altra sigaretta, guardò l'orologio: le cinque e trenta del pomeriggio. Alzò il viso e, solo allora, si avvide dell'uomo che, non più distante di una quindicina di metri, stava puntando dritto verso di lei. Lo soppesò con lo sguardo e decise che non c'era da preoccuparsi. Era decisamente attraente, si muoveva con estrema leggerezza, sembrava scivolare sul terreno come l’acqua; certo che era vestito in maniera del tutto anonima e pensò che fosse un vero peccato. E peccato anche che l'avesse puntata. Voleva starsene da sola e in silenzio. Niente mosconi a ronzarle intorno. Non oggi.
“Mi perdoni, ma avrei bisogno di accendere.” Disse l'uomo senza inflessioni dialettali nella sua voce, sbollando un pacchetto di Pall Mall.
La donna sbuffò infastidita e col tono del “con me non attacca, bello!”, rispose:“ E’ un po’ vecchiotta, forse ti conviene provare altrove.”
“Non importa che sia vecchia, non a me, comunque. L'importante è che abbia ancora voglia di accendersi e di accendere. Mi creda, non desidero altro.”
Lo fissò dritto negli occhi, occhi in moto perpetuo, non inebetiti sulle sue tette. Forse… ma no, l'approccio era stato di una banalità disarmante, così: “Mi dispiace, non ho da accendere” Soffiò fuori in fretta.
“Fa niente, andrò a cercare miglior fortuna altrove. Ma capita anche che le cose siano esattamente come sembrano. Mi perdoni l'intrusione. Le auguro che la sua giornata migliori.” Le disse con un accenno di sorriso e guardandola, per la prima volta negli occhi.
Fu sinceramente colpita da quella sorta di congedo. Lo seguì con lo sguardo e lo vide avvicinarsi ad una coppia di anziani, ottenendo, ormai era evidente, quello che stava cercando. Si era comportata come un qualsiasi idiota. Si era dimostrata prevenuta e scortese, Non le piacque affatto il suo comportamento di poc'anzi e tentò di rimediare.
“Ehi!” Gridò, agitando la mano per richiamare l'attenzione dell'uomo. Lui si voltò, le mostrò la sigaretta accesa, sorrise apertamente e tornò a voltarsi per la sua strada.
“Aspettami!” Disse ad alta voce, alzandosi dalla panchina per raggiungerlo. Non lo avrebbe lasciato andare portandosi via un'immagine di lei così odiosa.
“Non serve che si giustifichi, una brutta giornata capita a tutti.” La anticipò.
Fu di nuovo colta di sorpresa, le parole stentarono ad uscire, ma parlare era parte del suo mestiere, la parte che le riusciva meglio e se lo ricordò appena in tempo.
“Toccata! Mi sono comportata come una stupida. Ti avevo cucito addosso un bel giudizio precotto. Scusami di nuovo e, credimi, di solito non succede.”
“Sono felice per te. Perché, al contrario, di solito, è esattamente quel che succede. Affibbiare etichette sembra essere lo sport nazionale. Altro che il calcio. Forse è come con i cani, che hanno bisogno di marcare il territorio. Allo stesso modo, gli uomini devono orinare sui propri simili per avere l'illusione di saperli riconoscere.”
“Posso farti una domanda?” Non capiva cosa le fosse preso, ma ormai era andata.
“Certo, basta che non implichi il dovere di una risposta.”
“Ho smesso da un bel pezzo di pretendere.”
“Allora puoi andare con la domanda.”
“Di che colore sono i miei occhi?”
“Domanda a doppio taglio. Non è così facile come potrebbe sembrare…”
“Lo sapevo, peccato.” Pensò la donna, ma, ancora una volta, era giunta a conclusioni affrettate.
“Oggi, con questo sole abbagliante, di un bel celeste trasparente, ma direi che il più delle volte potrebbero essere sul verde, con tendenze al grigio nelle giornate di pioggia.” Sentenziò l'uomo, dopo una profonda boccata di sigaretta.
Partì anche la seconda domanda. Partì prima del pensiero, prima che la vergogna per averla fatta le incendiasse il viso:“E le mie tette come sono?”
Lui non si scompose e, senza distogliere lo sguardo da quello di lei rispose: “Dovresti fare più attenzione. Perché, a volte, potrebbe capitare che rubino il palcoscenico agli occhi.”
“Posso offrirti un caffè? Per rimediare!”
L'uomo la trapassò con la vista come una freccia di balestra e trapassò anche tutto quello che c'era dietro di lei, per finire dove nessuno sapeva dove. “Rimediare è un verbo privo di significato.” Disse “Non c'è possibilità di rimediare al passato; per quanto prossimo. Possiamo solo comportarci diversamente.”
“Sarebbe un no?”
“Al contrario, sarebbe un si. Non so se tu ti aspettassi un'altra risposta, nell'eventualità, mi dispiace. Ma io non rifiuto mai un buon caffè.” E sorrise.
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deathshallbenomore · 8 months
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i hate you europass i hate you “cv in tabular form” (whatever that means) i hate applying for things i hate contacting institutions i deal with enough bureaucracy already give me a break
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useless-rambling · 2 months
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dovrebbero proclamare tredicesima fatica di ercole il tentativo di concludere la seconda parte della s4 perché non è possibile che gli episodi mi stiano facendo scendere il latte alle ginocchia in questo modo
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lamiaprigione · 2 years
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The Godfather Part II (1974)
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judging by the "fixes" they've applied to fern and i'm fairly sure also to a few other genes, they likely intend to flatten and generic-ify EVERY gene that does anything interesting with especially the top feathers portion of the wings. :/
#flight rising#the ridiculously strict standardization guidelines they seem to put every gene through recently are actively detrimental to looking good#i don't know why they can't seem to get the idea that different body shapes showing the same gene a little differently is a GOOD thing#rather than every single gene appearing to be the exact same flat pasted on texture. undel's book had a whole thing on that how'dthey forge#we like it when each dragon's shape does something a little unique with gene expression! it makes it worth actually having different breeds#i think whatever tone-deaf standardization guidelines they're following are likely also actively detrimental to ancient breed design creati#and might even be part of the reason why we haven't gotten any dragons with stuff like turtle shells for the secondary gene yet#because under the current personality-sucking apparent standardization guidelines they would not be allowed to try to adapt any modern gene#to a shell-backed dragon shape#because tweaking them to work on that shape and actually look good would be considered by their standards changing them too much#even though the difference on a majority of genes wouldn't be any greater than the difference between some genes on skydancer vs other wing#under the standardization rules they seem to follow they may literally not be allowed to design even any ancient dragons w/ nonwing seconda#much less with any truly mold-breaking shapes or concepts of wings. they seem to struggle just with figuring out how to apply it to feather#off the top of my had some wing-“wing”-and secondary gene area ideas that would be absolutely possible but i'm fairly sure they'd never do-#“feathers” are actually smaller membranous wings like a fractal. mane. elaborate peacock tail instead of wings. body fins. head frill. bell#throat fan. head crest. overlapping hard scalelike spines flattened into something like a spinosaurus crest. sailfin 2!. inorganic wings.#all of these things are entirely feasible and i have thought on how to adapt genes to them extensively but they would likely never do it#because peregrine-for example-would look perfectly fine-better even- applied to the trailing edges of overlapping armadillo plates#except fr's standardization rules seem to be so ridiculously strict that they would say it can only be on the trailing edge of a wing shape#they just seem to want every gene to be the exact same pasted on flat texture on everything even when it makes no sense on the dragon shape#and even when following that design principle actively looks worse. which it mostly does. it demands they suck the 3d out of everything.#so we end up with a game where every dragon looks like someone put a cutout of a texture on it and adapting it to the 3d shape is a “bug”#give us MORE breeds with anatomical features that cause small but consistent deviations in the depiction of genes!#not less!#it's the tundra butterfly dark manes all over again#we LIKE slight variety that makes sense on the dragon's unique shape! unique forms demand unique adaptations! not flattening!#undel wrote an entire section of an artbook about how patterns should be adapted to your subject's anatomy and shape how did they all forge#is this one of those corporate “to preserve our brand identity” things? is it a loud minority/“listening to the wrong feedback” thing?#it's gotten to the point that there's basically no point even scrying most breeds until at least a year after they come out#because inevitably they're going to abruptly “fix” every single gene that looks interesting and good
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valentina-lauricella · 6 months
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(Pubblico questo post solo per me stessa perché mi piace rileggerlo e riderci su.)
[...] ove tu porgi aita,
Amor, nasce il coraggio,
O si ridesta; e sapiente in opre,
Non in pensiero invan, siccome suole,
Divien l'umana prole.
Ho indossato di nuovo il mio abito viola, perché ho letto, nel tuo sguardo, che mi stava bene. Ho riempito tutti i vasi del salotto di fiori freschi, perché la settimana scorsa, appena ti sei seduto, hai socchiuso gli occhi e hai detto che nel mio appartamento non solo la vista, ma anche l'odorato, il più trascurato dei sensi, trova pieno appagamento. E mi hai detto che qui, nella mia stanza, ti senti come nelle tue passeggiate solitarie verso la campagna: totalmente libero, ma consolato dalla mia presenza, simile a quella della femminina dea che si affaccia tra le nubi, in lontananza o nascondendo il volto. Che le donne sono come dee, vedute da lontano: ed io, da come mi guardi, credo di esserlo per te anche da vicino. Però non vuoi avvicinarti troppo perché hai paura, lo so. Ma di che cosa? Dell'immagine che ti sei costruito di te stesso: un uomo solo, incompreso e che ha abbandonato l'agone della realtà per rifugiarsi nell'illusione. Mi hai confessato che tu non puoi chiedere amore, non devi neanche desiderarlo. E infatti, dici di non provarne. Hai l'animo agghiacciato - così ti sei espresso, provocandomi un brivido di sconforto che ho dissimulato. Nessuno può raggiungerti, nel tuo palazzo d'inverno. Ma qui da me è primavera. La senti, la guardi, l'annusi. Il mio sesto senso dice che sei davvero con me, e non assente, da un'altra parte, mentre siamo insieme. Questo è il complimento migliore che puoi farmi. Ecco che arrivi. Il valletto t'introduce nel mio salotto. Io ti accolgo seduta e ti porgo, da baciare, una mano. È costumato far così, non sfiorarla neppure. Ma io, ogni volta, spero che tu la prenda e vi posi le labbra, sostandovi e premendole sul mio mezzo guanto traforato, sulle dita nude.
I tuoi occhi sono la prima cosa che guardo. La settimana scorsa li avevi velati di muco; adesso sono quasi del tutto sigillati: fatichi a sollevare le palpebre, ma fai finta di nulla. "Dovete procurarmi tutto ciò che avete dato alle stampe, fino al minimo foglio," ti dico. Tu mi hai portato la bozza di un romanzo di quel Ranieri, di cui tu vai pazzo, ma di cui a me non importa un fico secco. "Vorrei vedere le vostre ultime pubblicazioni, signor conte: il libraio le aveva esaurite; vi prego, portatemele". Tu mi consegni due o tre lettere di Monti, Alfieri, persino di un militare che mi dici assai valoroso e distintosi nella campagna di Russia. Non sai che ti ho chiesto di portarmi quegli autografi solo per rivederti. Ti ringrazio come convenuto, mostro entusiasmo e conservo i tesori nella mia scatola foderata di velluto. "Che ne dite di passare al tu? Potete darmi del tu, volete?" Ti chiedo speranzosa. "Ho dato del tu solo ai miei fratelli, non saprei…" "Potete considerarmi una vostra sorella", mi precipito a dire, anche se vorrei essere ben altro che tua sorella. "Ma…sì, va bene, sono onoratissimo di questa vostra proposta alla quale mi conformero`." "Come stai?" Ti chiedo finalmente assaporando quella desiderata confidenza, almeno verbale. "I tuoi occhi erano infreddati, adesso vanno meglio?" "Non mi curo di loro più di quanto essi facciano di me, e loro hanno deciso di non servirmi". "Anch'io ho avuto un piccolo fastidio agli occhi", mento, "ma con una soluzione boracica procuratami nella farmacia di Santa Maria Novella va molto meglio", dico accennando ai miei occhi, spalancandoli. "Potrei fartela provare" "Ma no, non darti pena per un tale nonnulla…" "Insisto!" Dico sorridente e determinata. Mi alzo e chiedo "Con permesso…" mentre vado verso il corridoio e poi nel camerino dove ci sono le garze di cotone, i piccoli bacili di metallo, la polvere di boro. Preparo svelta la soluzione e torno in salotto. Tu tieni gli occhi chiusi, quasi strizzati. Devono darti molta noia. Li riapri e guardi meravigliato ciò che tengo in mano. "Prego, resta pure con gli occhi chiusi. Inclina la testa un po' all'indietro. Non preoccuparti" "Ma…" tenti di protestare. Io però non ho intenzione di retrocedere: mi avvicino a te e, con molta delicatezza, ti poggio la compressa imbevuta sugli occhi. Non dici nulla. Stai fermo, con gli occhi bendati. Sfioro con due dita la tua attaccatura dei capelli. Guardo la punta del naso, le labbra, e vorrei dare corpo a quella fantasia che ho avuto fin dalla prima volta che ti ho visto. "Potrei?" Chiedo, come a me stessa. "È un sogno…" dici, anche tu parlando a te stesso. "Sì, povero te, proprio un bel sogno…" prosegui, con un sorriso assente, accennato. Guardo il tuo labbro superiore, che quando chiudi la bocca resta sporgente rispetto a quello inferiore. Questo particolare, i tuoi occhi azzurri, e la tua piccola statura, in un momento mi avevano come inebriata, raccontandomi la favola di ciò che sarei stata: il tuo desiderio più grande, la donna più bella di tutte, che si china proprio su di te… Tolgo la compressa dai tuoi occhi: mi guardi come nessuno mi ha mai guardata. Sbatti le ciglia bagnate come cercando di svegliarti. Ti bacio.
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buscandoelparaiso · 2 years
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volevo spendere un post per dire che l’italnuoto ha vinto e stravinto portando a casa mille mila medaglie e meritano una standing ovation per aver portato in alto il nome del Paese in questo modo, purtroppo sport che non sono il calcio vengono sempre considerati ‘minori’ ma meritano davvero un applauso nazionale perché sono stati tutti dei GIGANTI in questi europei appena finiti
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omarfor-orchestra · 1 year
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Anche io non capisco tutta questa acredine verso il cast di shake... Dami spicca è evidente, ma gli altri non sono così tremendi, ricordo alcuni attori di skam più meno allo stesso livello se non peggio
In generale, ho notato che è una mania che ricorre spesso quella di buttare merda sugli altri per esaltare il proprio prefe, ecco perché evito di entrare su twt
Io cani veri ne ho visti nelle altre miniserie di Raiplay, tra cui (l'ho detto all'epoca e resto coerente) Nicolas in nudes in cui il livello era proprio basso in generale e boh, forse lui si è adeguato.
Io finita la serie sono andata su twt per vedere un po' i pareri (e gli screen) e leggevo solo veleno, anche nel tag ufficiale. Gente che si lamentava della recitazione, delle scene, pure dello slow motion e, cito non ricordo chi "avere solo 2 attori bravi su 8 mi sembra un po' poco". Damiano e Greta spiccavano perché sono gli unici più conosciuti, ma gli altri ragazzi erano preparati, concentrati e bravi quanto loro. Lamentarsi del "piattume" (piattume di cosa, poi? Che dovevano fare, inventarsi le scene d'azione quando è una miniserie sulla vita quotidiana di adolescenti?) solo per sottolineare quanto il protetto sia il più bravo del mondo mi sembra esagerato, e parlo io che Damiano lo metterei a fare qualsiasi cosa eh
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io-pentesilea · 2 years
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La libertà spiegata bene.
Io sono libero e ho il diritto di decidere di non vaccinarmi e di non portare più la mascherina.
Tu non sei libeto e non hai il diritto di decidere di vaccinarti e continuare a portare la mascherina.
Barbara
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coe-lilium · 1 month
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I can't believe the sick design on the top left belongs to that absolute loser of Giuseppe Balsamo.
Betrayal of the highest order
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