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#si è innamorata
t4merici · 2 years
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Ho passato tutta la giornata col cavallo
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tulipanico · 4 months
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Torino, poi, lo dico sempre: é la prima città che ho visto da dietro l'obiettivo. L'ho scoperta piano, impaurita; mi sono emozionata quando, proprio la prima sera, la signora della pizzeria da dietro il bancone mi ha chiesto se fossi una fotografa. Settimana dopo settimana mi sono follemente innamorata del suo reticolato quasi perfetto, dell'eleganza, della signorilità; ho sognato di vivere dietro quelle finestrelle alte alte, di passare tutte le domeniche così, passeggiando. Non si può, ma é bello sapere di avere un posto che è pronto ad accoglierti.
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nontimuovere1930 · 1 month
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Mi sono innamorata due volte e di tutte e due le volte , ho il ricordo di me che come Euridice spera che Orfeo non la lasci andare, non si volti. Entrambi, mi hanno lasciato andare, non mi hanno trattenuta. Ecco cosa vorrei adesso, qualcuno che mi trattenesse. E sì, mi consolo dandomi le colpe che non ho. È vero, li ho lasciati io ma sempre per lo stesso motivo. Speravo non resistessero, impazzissero per me, senza di me. E invece....
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missrainworld · 9 months
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Per una piccola parte di me <3 0.1
La parte più difficile in ogni cosa è iniziare, come adesso. Non è facile trovare le parole giuste per aprire la strada alle milioni di cose che vorrei dirti. Ogni inizio è spaventoso, difficile. E me lo ricordo che qualche mese fa di paura ne avevo tanta, temevo tutte le cose che avremmo dovuto vivere.
Tu sei la prima volta in cui ho perso il controllo, in cui mi sono buttata nel vuoto e mi son detta 'Ora o mai più'. Perché in fondo te lo senti che alcune cose puoi farle solo in un determinato momento e che non c'è altro tempo per viverle.
Sei il mio momento giusto, su questo non ho dubbi, mi sei piombato addosso per caso e senza alcuna pretesa, nessuna forzatura e nessuna speranza, sei rimasto.
A volte mi chiedo perché, dopo aver visto tutto il casino che sono, tu sia rimasto. Non hai neanche dovuto lottare per entrarci nella mia vita, perché ti avevo lasciato ogni porta aperta, era troppo tempo che non davo così tanta fiducia a qualcuno ma stranamente con te mi sentivo al sicuro. E ci sono tutti gli ingredienti le farfalle, le palpitazioni, l'impazienza di essere tua.
Ci sono tutti gli ingredienti perché tu possa distruggermi e forse, per la prima volta, voglio correrne il rischio.
Probabilmente, anzi, sicuramente mi sono innamorata prima io ma come dovevo fare? Quando mi guardavi e mi parlavi di filosofia, di storia, cose che non mi hanno mai preso, ma che dette da te diventavano la cosa più interessante del mondo.
Non mi sono innamorata di te perché necessitavo di avere qualcuno al mio fianco, sono sempre stata bene da sola.
Non mi sono affezionata a te perché avevo bisogno di qualcuno che mi rendesse felice, ne perché stessi cercando qualcuno con cui stare.
In realtà, non cercavo proprio nessuno.
Mi sono innamorata di te perché mi sono sentita apprezzata, perché sei l'unica persona che mi restituisce tutto l'amore che do. Mi sono innamorata di te perché mi fai stare tranquilla, potremmo anche stare seduti senza dire nulla e guardare tik tok ed io non avrei ansia.
Siamo così simili ma in certi sensi così diversi, eppure sei esattamente quella parte che mi manca per essere come vorrei.
E' bastato un istante, uno sguardo e ti ho riconosciuto, come se in fondo ti avessi sempre aspettato. Delle volte sono istanti piccolissimi a cambiarci la vita, momenti così insignificanti da non rendercene nemmeno conto, ogni tanto mi chiedo cosa starei facendo ora se non ti avessi mai scritto, se tu non mi avessi mai baciata, se fossimo rimasti solo amici.
La maggior parte delle persone si limita al “mi piaci”, Kierkegaard invece scrisse: “Ti muovi costantemente sulle onde dell’intuizione; eppure, ogni singola somiglianza con te basta a rendermi felice. Perché? É a causa della ricca unità del tuo essere o della povera molteplicità del mio? Non é l’amare te, amare un mondo?”
D’altronde hai avuto tutto, prima ancora che te ne rendessi conto. Ti ho parlato di qualsiasi cosa, quando per me parlare di sentimenti o emozioni risulta essere complicato, tendo sempre a sopprimere qualsiasi cosa, penso perché da piccola venivo etichettata come “la bimba matura “e qualsiasi persona contava su di me ed io non avevo tempo di pensare a cosa realmente provassi.
Forse ho perso la testa, tu mi hai fatto perdere la testa, perché adesso non sento neanche di essere io, ho meno paura di tutto e provo cose talmente diverse che mi destabilizzano. Ti ho parlato di cose che non voglio ammettere nemmeno a me stessa, che portavo, e porto, come un peso, con vergogna, ma tu sei stato così paziente e mi hai ascoltato quando probabilmente quello che dicevo non aveva senso nemmeno per me.
Ti ho amata fin da subito ed ho avuto paura della velocità con cui un sentimento del genere sia cresciuto, d’altronde sono un overthinker e mi son chiesta, che vuoto lascerà una persona del genere nella mia vita? Come mi faccio domande, mi do anche risposte e Tu lasceresti un vuoto enorme, incolmabile.
Oramai occupi tutto, tutto lo spazio che c'è, sei ovunque e neanche me ne rendo conto.  Se conquisti la mia mente ci sarai sempre dentro.
Hai reso tutto pieno di significato, pieno d'amore e di timori. Per la prima volta ho davvero paura di perdere qualcuno, per la prima volta penso che non esista qualcosa che non farei per te, qualsiasi cosa pur di farti stare bene.
Non lo dico perché ti amo, ma lo dico perché sei una persona speciale. Meriti qualsiasi cosa di bello possa esserci, tutta la felicità che possa provare. Hai così tante cose dentro, che non dici e che non mi mostri. Ed io vorrei sapere tutto, conoscerti meglio di te stesso perché niente che ti riguarda mi è estraneo.
Ho capito che ero fottuta quando non mi sapevo dare una risposta al perché ti amassi, lo faccio e basta.
Ogni volta che dico di amarti significa che ti accetto per la persona che sei, e che non voglio trasformarti in qualcun altro. Significa che ti amerò e starò al tuo fianco anche nei momenti peggiori. Significa amarti anche quando sei giù di morale, non solo quando è divertente starti vicino. "Ti amo" significa che conosco la tua persona e non ti giudico. Significa che ci tengo abbastanza da lottare per quello che abbiamo e che ti amo abbastanza da lasciar perdere, se ciò significa vederti felice. Vuol dire pensarti, sognarti, volerti e aver bisogno costantemente di te, e sperare che tu provi lo stesso per me.
Mi stai donando qualcosa che non potrò che inscrivermi nel cuore, quelle cose che ti porti gelosamente dentro, che sai di poter vivere solo con una determinata persona.
Alla fine, ogni cosa mi riconduce a te. Sei nei libri che sottolineo e nella musica che ascolto, in ogni film che mi segno, in tutte le parole che scrivo, persino in quelle che non scrivo ma che custodisco gelosamente dentro di me, tra l’anima e il cuore, in quello spazio che solo tu riesci a raggiungere e che vorrei non abbandonassi mai. É come se dopo un viaggio molto lungo tu mi avessi finalmente riportato a casa.
Mi hai dato talmente tanto che adesso sono piena di te e non potrei dimenticarti mai, seppur volessi.
Mi hai riempita di un amore che non credevo avrei mai provato, così forte che adesso fatico nello scrivere senza commuovermi, senza sentire quelle stupide farfalle, perché pensarti mi fa questo effetto.
Esattamente come quando ti guardo troppo a lungo, penso a quanto sei stupenda, a quanto sai farmi stare bene e mi escono dagli occhi tutte le parole che mi rimangono bloccate in gola. Non riesco a dirtelo mentre ti ho davanti, ma hai dato alla mia vita un valore aggiunto e che avrei milioni di parole da dedicarti se solo riuscissi a concentrarmi mentre mi guardi con quegli occhioni da cui non riesco a fuggire.
Quando mi guardi dimentico tutti i miei difetti ma allo stesso tempo ho paura che guardandomi troppo o standomi troppo vicina tu mi veda come mi vedo io.
Vorrei rivivere ogni ora passata insieme, per rendermi conto di quanti dettagli mi son persa, ma poterli assaporare tutti, coglierli e conservarli. Sei un regalo grandissimo, per il quale sarò per sempre in debito verso il destino. Non so cosa succederà un domani, non importa se un ti amerò esattamente come adesso, probabilmente di più, ma sarai sempre e comunque tu, niente ti renderà diverso di fronte ai miei occhi, adesso non vedo altro che la tua essenza. Non vedo l'ora di poterti baciare, mi manchi da morire e niente mi rende felice come averti accanto e poter sentire il calore di un tuo abbraccio che tanto ho desiderato. Sei ciò di cui ho più bisogno e che non voglio lasciar andare per nulla al mondo.
Ti amo, come non amo altro.
Tua, A.
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thebutterfly0 · 6 months
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Mi sono sempre chiesto.. perché le persone giocano con i sentimenti? Anche dietro uno schermo può nascere un sentimento, una mancanza, un affetto.
Se si arriva a pronunciare le parole "ti amo" o "ti voglio bene", dovrebbero essere sentite dal profondo del cuore e non pronunciarle quelle parole per convenienza, o per passatempo.
Dall'altra parte c'è un cuore che ci crede, c'è un'anima sensibile che si affeziona, c'è una persona innamorata che farebbe l'impossibile per mantenere vivo l'amore, l'affetto e il bene. Che sia un'amicizia o qualcosa di più importante è pur sempre un sentimento speciale ed unico.
Molte persone non ascoltano ciò che gli suggerisce il cuore, non ascoltano i pensieri dell'anima e "sfruttano" soltanto le occasioni.
E le occasioni a cosa comportano? A vivere soltanto il momento, nulla di più, per poi ritrovarsi a vivere una vita perennemente soli.
Prima di dichiarare parole importanti ad una persona, fermatevi qualche minuto, pensate e pesate bene quelle parole, perché per qualcuno possono essere ancore di salvezza.
(Manrico Clerici)
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francobollito · 17 days
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Secondo me all'inizio c'è sempre una donna.
Secondo me la donna è stato il secondo errore di Dio. Il primo...
Secondo me una donna è donna da subito. Un uomo è uomo a volte prima, a volte dopo. A volte mai.
Secondo me una donna è coinvolta sessualmente in tutte le vicende della vita. A volte persino nell'amore.
Secondo me una donna innamorata imbellisce. Un uomo... rincoglionisce.
Secondo me in un salotto quando non c'è neanche una donna è come recitare in un teatro vuoto. Se invece non c'è neanche un uomo, tra le donne si crea una complice atmosfera di pace. Appena arriva un uomo è la guerra.
Secondo me un uomo che si vanta di iniziare le donne ai piaceri dell'amore è come il turista che mostra alla guida le bellezze della città.
Secondo me per una donna che non ha fortuna in amore non si può usare il termine "sfigata".
Secondo me un uomo che dice di una donna "quella lì la dà via" meriterebbe che a lui le donne non gliela dessero proprio mai.
Secondo me una donna che fa l'amore per interesse è una puttana. Se lo fa invece perché le piace è... non c'è la parola.
Secondo me una donna che dice a un uomo con cui sta facendo l'amore "Come con te con nessuno" andrebbe comunque arrestata per falsa testimonianza.
Secondo me le donne quando ci scelgono non amano proprio noi... forse una proiezione, un'immagine, un sogno. Ma quando ci lasciano siamo proprio noi quelli che non amano più.
Secondo me il primo maschilista è stato Dio che si è fatto uomo. Però io, se fossi stato Dio, non so se la donna l'avrei firmata.
Secondo me una donna che si offre sessualmente a un uomo ed è respinta rimane sconcertata. Non ci può credere. Il suo primo pensiero è che lui sia omosessuale, ma in genere questa versione non regge. E allora pensa: 'Eh già, lui si difende... ha paura di essere troppo coinvolto emotivamente... oppure si sente bloccato dall'eccessiva eccitazione...' Il fatto che lei possa non piacere è un'ipotesi che non può assolutamente prendere in considerazione.
Donna, l'angelo ingannatore. L'ha detto Baudelaire.
Donna, il più bel fiore del giardino. L'ha detto Goethe.
Donna, femina maliarda. L'ha detto Shakespeare.
Donna, sei tutta la mia vita. L'ha detto un mio amico ginecologo.
Secondo me una donna che oggi fa la madre di famiglia e rinuncia a lavorare, sbaglia. Se invece lavora e rinuncia a fare la madre di famiglia, sbaglia. Se cerca contemporaneamente di lavorare e di fare la madre di famiglia… sbaglia. Sbaglia comunque. L'uomo invece non sbaglia mai. Sono secoli che sa quello che deve fare. Forse è per questo che è così intronato. O forse anche per qualche altra ragione...
Giorgio Gaber
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haiku--di--aliantis · 20 days
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È un'istintiva. Furba come una faina. Innamorata persa. E questo è quello che la rende indistruttibile. Potrebbe compiere una follia. La frena solo la curiosità di sapere come si dipanerà la loro bellissima, improbabile, furtiva storia d'amore.
"Sai, essere libero costa soltanto qualche rimpianto." (Vasco Rossi)
Aliantis
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lastrega71 · 3 months
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La mia situazione si è scombinata è vero... così com'è pur vero che sono stata colta di sorpresa.
Le carte si sono inesorabilmente scombinate ma... essermi innamorata di Te ha rimesso apposto tutti i pezzi del puzzle.
Il mio Cuore si è ricomposto ed è pregno di Te.
⛓️🐺❤️⛓️
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i-am-a-polpetta · 11 months
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che sono innamorata di te in maniera irrimediabile è dato di fatto e credo sia una di quelle cose a cui non voglio porre rimedio.
cercare di riassumere in dieci foto quello che facciamo insieme mi viene difficile tanto quanto cercare di trovare le parole per farti capire quanto io mi senta la persona più fortunata dell'intero cazzo di mondo.
e probabilmente ha ragione Vasco Brondi quando ha pensato alla dedica di questo capitolo del libro: " A coloro che si trovano senza cercare", a noi che ci siamo trovate quando nessuna delle due si aspettava di trovare niente.
che vorrei ritornare a sdraiarmi accanto ai bagagli colorati di city life cercando di convincerti che l'attesa delle cose sia una parte fondamentale delle cose e che da quando sei con me, vorrei rivivere in loop quegli otto minuti con te ferme alla stazione della metro, l'attesa del viaggio in macchina che faccio prima di raggiungerti, l'attesa che tu mi apra la porta e mi sorrida quando ti rivedo dopo tanto tempo o quella che precede il momento esatto in cui cominciamo a cantare e ballare per strada t'appartengo come se fossimo due quattordicenni innamorate.
che mi scrivo qui che il giorno 28 di maggio siamo andate in gita per la prima volta, che hai ballato in macchina come se non ci fosse un domani, che ci siamo sedute per la prima volta su una panchina, che mi hai spinto contro un muro di Genova per baciarmi.
che non lo so l'effetto che mi fai. troppo grande per l'età che ho ma sai cosa? quel salice piangente in giardino ci starebbe davvero benissimo ❤️‍🩹
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smokingago · 6 months
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“Come stai?” mi chiedi.
“Stanca” rispondo. Rispondiamo spesso così. Mi sento, ci sento: siamo adulti, siamo tanti e siamo stanchi tutti quanti.
“Come mai?” mi chiedi. Ma non è la domanda corretta. Non siamo stanchi perché lavoriamo troppo o dormiamo poco o mangiamo male o per carenza di ferro o magnesio. Non è una stanchezza chimica, è esistenziale. Non siamo stanchi per qualcosa. Siamo stanchi di qualcosa.
Io sono stanca dei miei pensieri che escono dal gregge, di non essere un buon cane pastore capace di girargli intorno, arginare, compattare. Perché spesso sono il lupo che minaccia di sbranare le certezze. Sono stanca dei sospesi: la lampadina che devo cambiare da un anno e tre mesi. Devo imbiancare, togliere gli adesivi di Cars dal mobile del salotto, dalle scale, ho ancora mezzo armadio pieno di vecchi vestiti, me ne dovrei disfare. È sempre stato più facile gettar via che sistemare.
Ma ci sono anche gli oggetti che non so buttare. L’oggetto del mio rancore, l’oggetto del desiderio, l’oggetto delle mie angosce, l’oggetto della mia malinconia, l’oggetto dell’invidia, sono un’accumulatrice seriale di piccole ossessioni. Sono stanca degli appelli mancati, quelli che manco io più di tutto, quando non ci sono nel modo giusto, sono stanca di mancare. Sono stanca di aver bisogno di questa stanchezza per sentirmi viva, perché se non sei stanca non hai fatto abbastanza.
Sono stanca perché il vero riposo per me è la soddisfazione del darmi da fare, anzi di fare fatica. Sono stanca e un po’ suonata, ogni tanto ripenso a quando ero più giovane e innamorata, così innamorata da potermi concedere il tormento con dubbi inesistenti. Ancora mi sorprende quanta resistenza si possa fare ad accettare la felicità. Oggi sono stanca della precarietà. Sono stanca del “per ora”, delle mani avanti che sono sempre le mie, della mia incapacità di pensare per assoluti, del senso di allerta che mi abita. Io peroro, tu perori, egli perora… voce del verbo “del doman non c’è certezza”. Ci diciamo che stiamo attraversando un periodo complicato. Una fase. Ma per quanto mi riguarda questo periodo complicato è iniziato quando mia sorella mi rivelò che Nicca Costa era molto più bella di me e non si è mai esaurito. La vita è una fase complicata dell’esistenza. È che la complicazione non è circoscritta e il periodo di cui sopra non si attraversa e via, quando trovi le strisce.
Se tocchi il fondo, immagini di scendere giù, verso un abisso di tristezza, ma poi di picchiare la pianta del piede e risalire rapido. E invece no, ti aspetta la merdosissima maratona nei fondali, anfibi disperati che non siamo altro, con le branchie che fanno contatto coi condotti lacrimali.
“Sei stanca” mi chiedi? Sì, ma per ora il gregge dei pensieri è in salvo, anche stasera il lupo non si è visto arrivare. Sono stanca, siamo stanchi, ma via e pedalare.
Enrica Tesio
🍀
#smokingago
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burnphoenix · 6 months
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Per te
La parte più difficile di ogni cosa è iniziare, come adesso. Non è facile trovare le parole giuste per aprire la strada alle milioni di cose che vorrei dirti. Ogni inizio è spaventoso, difficile. E me lo ricordo bene che all’inizio di paura ne avevo tanta, temevo tutte le cose che avremmo dovuto vivere.
Tu sei la prima volta in cui ho perso il controllo, in cui mi sono buttata nel vuoto e mi sono detta -Ora o mai più-.
Sei il mio momento giusto, su questo non ho dubbi, mi sei piombato addosso per caso e senza alcuna pretesa, nessuna forzatura e nessuna speranza, sei semplicemente rimasto. 
A volte mi chiedo perché, dopo aver visto tutto il casino che sono, tu sia rimasto. 
Era troppo tempo che non davo fiducia a qualcuno ma stranamente con te mi sentivo al sicuro. 
Non sono abituata a stare bene, o comunque, non realmente. Ho sempre avuto relazioni sbagliate, relazioni dove quella fiamma magari si accendeva ma non mi riscaldava abbastanza.
Così sono rimasta lì, con le mani ghiacciate, e ho capito in fretta che a tenerle in tasca si scaldavano di più.
Poi sei arrivato tu, che magari non sei perfetto, ma sei reale. E’ bastato un istante, uno sguardo e ti ho riconosciuto, come se in fondo ti avessi sempre aspettato. Ogni tanto mi chiedo cosa starei facendo se tu non mi avessi mai scritto, se tu non mi avessi mai baciata, se fossimo rimasti solo amici. Siamo così simili ma in certi casi diversi, eppure sei esattamente quella parte che mi manca per essere come vorrei.
Non mi sono innamorata di te perché necessitavo di avere qualcuno al mio fianco, sono sempre stata bene da sola.
Mi sono innamorata di te perché mi sono sentita apprezzata, perché sei l’unica persona che mi restituisce tutto l’amore che do. Mi sono innamorata di te perché mi fai stare tranquilla. 
Ti ho parlato di qualsiasi cosa, quando per me parlare di sentimenti o emozioni risulta essere complicato. 
Ti ho amato fin da subito ed ho avuto paura della velocità con cui un sentimento del genere sia cresciuto. 
Ormai occupi tutto, tutto lo spazio che c’è, sei ovunque e neanche me ne rendo conto. Hai reso tutto pieno di significato, pieno d’amore e di timori. 
Lo so che è un casino. Che siamo sempre troppo impegnati per dedicarci tutto il tempo che meriteremmo. Però io dico di tenere duro, non dico che sarà una passeggiata o che sarà tutto perfetto, ma sarà più facile e sarà nostro.
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rideretremando · 5 months
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"Mi aveva colpito, al culmine dell'isteria social sul fatto del giorno, la dedica di una donna tra i miei contatti al suo compagno ovvero quanto si ritenesse fortunata ad averlo incontrato, perché lui, fra tutti i degni (cioè indegni) rappresentanti del patriarcato, si distingueva per probità e virtù. Naturalmente mi aveva fatto sorridere l'ingenuità della dichiarazione e mi aveva un po' indispettito l'arroganza, la presunzione manichea di riconoscere e sapersi accaparrare il grano, mentre il loglio toccherebbe alle altre. Queste altre, chi sarebbero. Io, per esempio. Credo di potermi dire emancipata, sono indipendente economicamente, non soffro di deficit affettivi conclamati, e vengo considerata persona dal carattere forte, a torto o a ragione. Questo anche anzi soprattutto vent'anni fa, quando ero in formazione come studiosa, cominciavo a guadagnare da poterci vivere certo senza fasti e avevo una famiglia ancora integra, genitori vivi etc. Eppure. Eppure avevo un fidanzato ossessivo, geloso, qualche volta violento. Per lo più con le cose, che usava sbalestrare sul pavimento o scaraventare contro il muro, ma qualche volta anche contro di me. Mi strattonava, per lo più. Piatti rotti, ogni tanto. Mi controllava il telefono? Sì. Mi permetteva di avere accesso al suo? No. Una volta finse di essere a Roma (abitava in un'altra città) intimandomi di tornare a casa (ero a cena con due amiche). Io gli obbedii. Non c'era nessuno ad aspettarmi al portone. Invece c'era, eccome, la volta in cui mi prese a calci. Uno solo, per la verità, ma con vistoso ematoma, formularmente. Perché lo racconto? Perché questo fidanzato non era affatto un troglodita paracadutato nella civiltà direttamente dalle caverne. Era un intellettuale, colto, raffinato, con una educazione affettiva nutrita di classici e poesia contemporanea. Ora ha un lavoro, una famiglia, figli, vedo dai social. Ma io perché sopportavo le sue scenate, ne subivo il controllo, le scariche di rabbia? Perché ero fragile, debole, vittima del patriarcato insieme a lui? La risposta è molto banale, e anche, mi rendo conto, pericolosa. Perché ero innamorata di questa persona. Non della violenza, logicamente. Non del controllo, che mi esasperava. Ma di tutti gli altri aspetti della sua vita e della nostra relazione che violenti non erano, e tutt'altro. Bianco bianco no, e nero nero nemmeno. Mi avrebbe potuto uccidere, in un accesso di ira? Non lo so, chi può dirlo. Posso dire perché me ne sono andata. Non per istinto di sopravvivenza, ma perchè le cose alle volte si aggiustano da sole, alle volte serve una spinta (una persona a me vicina con diplomazia churcilliana parlò con entrambi e ci convinse ad allontanarci perche insieme eravamo "un sistema instabile"). Lui trovò subito un'altra (che vidi, spero per puro accidente, con una stampella, in un'occasione pubblica). Con questo non voglio sostenere e rappresentare nessuna posizione e nessuna idea definita meno che mai assiomatizzare. Solo riflettere sul fatto che nessuno può dire se non in falsa coscienza ''io no''. Perché io sì, invece, e quasi tutti, nella vita affettiva, abbiamo avuto a che fare con la violenza (controllata, certo, ma forse è anche peggio perché se si ha questo potere, di tenerla sotto la soglia di rischio, si avrebbe anche quello di non lasciarle alcun margine, penso) e non necessariamente in un contesto estremo, retrogrado o patriarcale. La passione è violenta, le relazioni hanno sempre qualcosa di terrificante e patologico (citofonare Groddeck). Io, mio, tuo: moratoria anche su aggettivi e pronomi possessivi? Tutto da rifare, nel discorso soprattutto. La scompostezza, l'egolalia, l'accoramento emotivo e compulsivo. E togliersi i sassetti dalla scarpa, con la trave nell'occhio."
Gilda Policastro
Sempre bravissima.
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vaerjs · 6 months
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un mio grande amico insegna matematica al liceo. ieri abbiamo passato due ore al telefono perché un'alunna con dsa gli chiedeva strumenti compensativi e lui non capiva che cosa volesse e intendesse. pensava avesse una disabilità perché ha degli occhiali molto grandi, ma non ha un PEI. gli ho chiesto se ha un PDP e che cosa dice, non ne aveva idea perché non glielo hanno comunicato.
una maestra di sostegno nella scuola in cui ho lavorato l'anno scorso è stata trovata sotto shock chiusa in bagno con il bambino per cui è stata fatta richiesta di sostegno a cui sembra aver dato un sedativo. il bambino è finito in ospedale.
io non penso di essere la perfezione, anzi, possiamo scrivere un libro di tutti i pensieri sminuenti che ho ma mi sembra che a queste persone manchino anche le basi dell'insegnamento in una scuola, la conoscenza delle piccole persone con cui e per cui si lavora. eppure loro sono a scuola. io, innamorata della scuola, con titoli e abilitazione, a casa. ad aspettare una chiamata. sono stanca di questa corsa a ostacoli.
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mancino · 1 month
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Ho capito di essere innamorata di lui quando il mio pensiero correva a cercarlo .
Ho capito di essere innamorata di lui perché ogni suo pensiero mi viene a cercare .
Due pensieri che si cercano continueranno a rincorrersi perché il loro amarsi è unico è vero
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“Innamorati di un uomo che ti ami più di me”
Lo so che non posso scegliere per te, ma vorrei tanto vederti insieme ad un uomo che sappia apprezzarti per la donna che sei, un uomo che ti ami e che ti rispetti sempre, qualsiasi cosa accada. Mi auguro che tu possa avere accanto un uomo che si prenderà cura di tutto, perché nonostante tu ormai sia una donna, io ti vedo sempre la mia piccolina.
Ti auguro di innamorarti della persona giusta, quell’uomo che si perda nei tuoi occhi, che ti guarda come non ha mai visto nessuna, che ti dà tutto. Voglio che ti innamori di un uomo che sia in grado di difenderti dai mostri e che voglia combattere tante battaglie insieme a te.
Ti auguro di innamorarti di un uomo che sia in grado di cucinare per te, soprattutto in quei momenti in cui hai bisogno di sostegno, un uomo che vuole sentirti sempre per sapere come stai e per come sta andando la giornata.
Innamorati di un uomo che, indipendentemente da ciò che crede e ciò che pensa, ti apprezza per quella che sei. Un uomo che rispetti la tua famiglia e i tuoi amici, un uomo che sia onesto con te, che sia capace di rubarti il cuore. Innamorati di un uomo che non ti dica sempre ti amo, ma di un uomo che sia capace di dimostrarlo, un uomo che quando ti guarda pensa che tu sia la donna più bella del mondo, un uomo che faccia delle piccole cose per te che ti dimostrano quanto è grande il suo amore.
Ti auguro di avere accanto un uomo che mette la tua felicità al primo posto, che non ti lasci mai da sola, che ti faccia sorridere solo per migliorare il tuo umore, anche in quei momenti così difficili per te.
Innamorati di un uomo gentile, non presuntuoso ma umile di carattere anche se possiede tanti beni materiali, un uomo a cui non piace discriminare le persone a causa della loro condizione economica. Un uomo per cui tu sei il suo più grande tesoro da custodire, più di un gioiello prezioso, che ti sappia difendere da tutti anche quando non hai ragione, che ti sia accanto quando è necessario, che ti apprezzi e che ti aiuti a capire i tuoi sbagli, che ti aiuti a migliorare come persona.
Innamorati di quell’uomo che non ha bisogno di te per essere felice, che sa come essere felice da solo ma che vuole condividere quella felicità con te.
Innamorati, allora, figlia mia, di un vero uomo.
Perché te lo meriti, non dovresti accontentarti di meno.
Non accontentarti mai, trova sempre il meglio.
Te lo dice una persona innamorata di te:
Tuo padre.
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susieporta · 7 months
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“Come stai?” mi chiedi.
“Stanca” rispondo. Rispondiamo spesso così. Mi sento, ci sento: siamo adulti, siamo tanti e siamo stanchi tutti quanti.
“Come mai?” mi chiedi. Ma non è la domanda corretta. Non siamo stanchi perché lavoriamo troppo o dormiamo poco o mangiamo male o per carenza di ferro o magnesio. Non è una stanchezza chimica, è esistenziale. Non siamo stanchi per qualcosa. Siamo stanchi di qualcosa.
Io sono stanca dei miei pensieri che escono dal gregge, di non essere un buon cane pastore capace di girargli intorno, arginare, compattare. Perché spesso sono il lupo che minaccia di sbranare le certezze. Sono stanca dei sospesi: la lampadina che devo cambiare da un anno e tre mesi. Devo imbiancare, togliere gli adesivi di Cars dal mobile del salotto, dalle scale, ho ancora mezzo armadio pieno di vecchi vestiti, me ne dovrei disfare. È sempre stato più facile gettar via che sistemare.
Ma ci sono anche gli oggetti che non so buttare. L’oggetto del mio rancore, l’oggetto del desiderio, l’oggetto delle mie angosce, l’oggetto della mia malinconia, l’oggetto dell’invidia, sono un’accumulatrice seriale di piccole ossessioni. Sono stanca degli appelli mancati, quelli che manco io più di tutto, quando non ci sono nel modo giusto, sono stanca di mancare. Sono stanca di aver bisogno di questa stanchezza per sentirmi viva, perché se non sei stanca non hai fatto abbastanza.
Sono stanca perché il vero riposo per me è la soddisfazione del darmi da fare, anzi di fare fatica. Sono stanca e un po’ suonata, ogni tanto ripenso a quando ero più giovane e innamorata, così innamorata da potermi concedere il tormento con dubbi inesistenti. Ancora mi sorprende quanta resistenza si possa fare ad accettare la felicità. Oggi sono stanca della precarietà. Sono stanca del “per ora”, delle mani avanti che sono sempre le mie, della mia incapacità di pensare per assoluti, del senso di allerta che mi abita. Io peroro, tu perori, egli perora… voce del verbo “del doman non c’è certezza”. Ci diciamo che stiamo attraversando un periodo complicato. Una fase. Ma per quanto mi riguarda questo periodo complicato è iniziato quando mia sorella mi rivelò che Nicca Costa era molto più bella di me e non si è mai esaurito. La vita è una fase complicata dell’esistenza. È che la complicazione non è circoscritta e il periodo di cui sopra non si attraversa e via, quando trovi le strisce.
Se tocchi il fondo, immagini di scendere giù, verso un abisso di tristezza, ma poi di picchiare la pianta del piede e risalire rapido. E invece no, ti aspetta la merdosissima maratona nei fondali, anfibi disperati che non siamo altro, con le branchie che fanno contatto coi condotti lacrimali.
“Sei stanca” mi chiedi? Sì, ma per ora il gregge dei pensieri è in salvo, anche stasera il lupo non si è visto arrivare. Sono stanca, siamo stanchi, ma via e pedalare.
Enrica Tesio
dipinto Gill Button
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