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#sicurezze
adolescenza-e-amore · 2 years
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I nostri se ed i nostri ma quando stiamo insieme diventano certezze
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alexsaal · 1 year
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Sento spesso di volere avere delle garanzie per poter proseguire, ma mi rendo conto che questo mio volere non è sempre possibile e a volte mi frena
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alchimia31 · 2 years
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aitan · 2 years
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Eppure io un po’ le invidio le persone che hanno pochi o nessun tentennamento. Quelli che sono certi di aver capito e restano sempre convinti di avere qualche verità da rivelarti. Quelli che ti interrompono prima che finisci di parlare e ti spiegano perché hai torto. Quelli che sanno distinguere da che parte stare e si sentono capaci anche di illustrarti da che parte stai tu; sebbene sia una vita che vai cercando un fottuto posto in cui fermarti a respirare, ma non ti trovi a tuo agio da nessuna parte e riscontri ovunque motivi di dubbio, rotture di coglioni e cause di allontanamento o di dissenso.
Un po’ le invidio queste persone. Invidio la loro convinzione di avere ragione, invidio la loro certezza di fare sempre la cosa giusta e resto sorpreso ogni volta che vedo che hanno la voglia, la volontà e l’intenzione di indicarti la strada da percorrere e le azioni da intraprendere o da non intraprendere per il tuo bene o per il bene di tutta l’umanità (che, immagino loro sentano davvero a portata delle loro mani e della loro capacità di rimodellamento).
Tuttavia, ogni tanto metto in pausa la mia sospensione del giudizio, e mi chiedo come mai proprio loro che sanno tutto non si rendano conto che io preferisco essere dilaniato dai dubbi, piuttosto che impietrito dalle certezze.
E poi, se hanno capito tutti questi fatti, perché non riescono a capire che mi sono rotto le scatole di stare a sentire come sputano sentenze e vomitano convincimenti e soluzioni che non basterebbe una vita a veder realizzate, seppure fossero giuste e ben concepite dal loro cervello a senso unico, dotato di paraocchi, parastinchi e pare-‘o-frate-d’o- [...]
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Ma la meraviglia delle donne che fanno i complimenti ad altre donne? "Com'è bella questa ragazza".
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didivola · 2 months
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Voglio un Amore
Concreto
Tangibile
Reale
Manifesto
Invece ho te, che non sei certezza ma presenza
Costanza nell'alternanza
Perché in amore non si può vivere di sicurezze
Le prove contrarie e le prove provate non esistono
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luluemarlene · 2 months
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Esercizio retorico: poca attenzione a sintassi e grammatica. 6
"E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre mai s’era potuta riconoscere così."
(Italo Calvino-Il Barone rampante)
Riconoscermi è stato un processo veloce, gioioso e sorprendente
Prima ero solo un'anima errante che chiedeva passaggi a viaggiatori distratti e banali, incapaci di portarmi esattamente dove avevo bisogno di andare.
Poi è arrivato L'Oreste.
Lui mi ha fatto salire sul suo treno colorato di buone maniere e risolutezza e insieme abbiamo iniziato un viaggio verso la comprensione di un sesso che io non avevo mai incontrato.
Non c'è dubbio che fossi predisposta e che la mia attitudine abbia contribuito a tessere il filo che mi ha legata ad una condizione di appartenenza che è prerogativa solo di pochi umani.
Indipendentemente dal ruolo, il filo che lega due menti che hanno avuto il privilegio di
appartenersi, non è recidibile
La mia mente veniva costantemente nutrita dalle nostre prospettive, da un punto di fuga comune
Ci sfamavamo di confronti verbali e a volte stupivamo delle affinità, facendo nostre le differenze.
Ci imparavamo.
Mi manca tanto descrivergli sfacciatamente ciò che mi rende liquida, parlargli delle mie pulsioni mi manca come l'idrogeno all'acqua, senza il quale non può chiamarsi tale
Ed io volevo continuare ad essere acqua fresca per la sua gola assetata
Viaggiava a tutta velocità, l'Oreste.
A volte provavo a saltare sul quel treno, con l'illusione che restare sospesa per un attimo avrebbe rallentato il mio incedere
Ma la fisica è universale in questo tempo e in ogni luogo, e lui era il mio sistema di riferimento inerziale
Procedeva costante e dinamico, senza attrito, senza freni, ed io con lui.
Una volta lo paragonai al bosone di Higgs
Gli dissi che la materia, come la conosciamo oggi, si è creata solo grazie a quel bosone
Io ero la particella elementare che riceveva la sua massa dal bosone Oreste, e da lì iniziavo ad esistere.
Ancora oggi, sopraffatta dalla tristezza che provo nel non poterlo accudire, la mia fica si desta dal suo torpore solo se penso alla sua voce e mi
ricorda che sono stata. lo ERO
Appartenevo al suo ciclo vitale e lui al mio e mi piaceva gonfiare il suo cazzo e il suo già enorme ego... quello era il mio compito : custodirlo, riempirlo, esaltarlo...
Come è mio il compito di raccontare cosa c'è dietro a tanto impegno
È dovere di chi è rimasto appassionare chi non ha conosciuto lo sviluppo di questi legami
Appartenere è euforizzante e nel momento in cui si viene sopraffatti, non può più essere lo stesso
È metamorfosi.
È uno stato volontario che scorre sulla pelle ed è spesso percepito da chi lo incontra, come felicità, sicurezza e quasi mai riconosciuto per quello che è: infinita fiducia
Altera tutti i livelli di neurotrasmettitori cerebrali e un po' subdolamente, entra sotto pelle.
Come una sostanza tossica , si impossessa delle cellule e ne muta il genoma
Ricorda l'innamoramento dove avvengono modificazioni biologiche che con il tempo rientrano nei parametri e si trasformano in affetto o in casi più rari , in amore
Ma l'appartenenza non riguarda questi sentimenti comuni
È quello che prova un suddito per il suo Re, un soldato per la Patria, una vittima per il suo carnefice
Quando l'Oreste ha fermato il nostro mondo non ha rallentato, l'ha fatto all'improvviso, bruscamente, stop, fermo, fine
Ora immaginate un crash test e di guardarlo in slow motion
Godetevi il mio schianto contro le pareti di quello che erano state le mie sicurezze
Guardatemi schizzare a rallentatore, in avanti, lasciando indietro le leggerezze, i capelli, vestiti
Poi anche loro, una frazione di secondo dopo, hanno raggiunto la faccia, i denti, vene, ossa e si sono appiccicati al miscuglio di organi e umanità che mi avevano reso la sua schiava
Ed ero sua, anche sfatta e agonizzante
Appartenere mi aveva messo delle radici all'anima e non si può estirpare un albero per farlo radicare altrove senza rischiare di ucciderlo e ho deciso, forse vigliaccamente, che nessuno poteva prendere il suo posto
Avevo curato il mio giardino, l'avevo reso unico. Privarlo della fonte che lo disseta avrebbe
seccato le arterie rimaste , mi avrebbe resa orfana della parte più sanguigna di me, la sua parte
Ma anche nell'assenza io volevo preservarlo, non volevo che entrasse nessuno nel tempio sacro che avevo costruito e plasmato, nella mia personale visione di religione monoteista.
Non ho mai voluto scrivere di lui perché uso la scrittura per esorcizzare la fine delle cose, la dipartita emotiva e questo avrebbe dato l'addio definitivo
... e poi ho sempre solo scritto per eccitare lui.
Non è mai stato il protagonista, era il beneficiario! Quei racconti parlano delle nostre fantasie e dei piaceri che avevamo creato insieme e scrivere e rileggere mi eccitava come scoparlo, anzi di più
Intendiamoci, adoravo scopare con l'Oreste, ma paradossalmente la mia fica vibrava e sbavava più a parlarci che a toccarlo.
Rispondere alle sue domande, impegnarmi a non trasgredire, rispettare il suo volere, la faceva colare e per difendersi dalle banalità pornografiche che ci circondavano, lei aveva umori solo per la sua voce
Trasudava sugo solo per i suoi neuroni erotomami e libidinosi
Sessualmente seduttivo, il porco!
Ed è quello che segue che lo eccitava, non questa montagna di spazzatura da scribacchina patetica
" Così ieri ho pisciato dentro ad un bicchiere, poi ho preso lo speculum, l'ho riempito di saliva e me lo sono infilata nella fica
Allargarmi la fica con quel coso mi arrapa da morire, ma so che tu preferisci il mio culo
Mi sono masturbata un po' tormentandomi il clitoride e quando l'eccitazione è diventata incontrollabile, l'ho sfilato e sporco di sangue del ciclo me lo sono infilato in culo
Mi sono girata a culo all'aria , ho appoggiato la faccia per terra, ho girato la vite che apre lo strumento
Il mio sfintere si dilatava e ti immaginavo, vestito, dietro di me, che eseguivi quell'operazione lentamente, con fare da chirurgo, ma con lo sguardo e il respiro da lupo affamato
Ho immaginato il rumore della zip dei tuoi pantaloni e cristo se ho pregato che arrivassi davvero a pisciarmi in culo
Dentro quella scarico vuoto, bisognoso di appartenerti , con movenze da contorsionista, ho rovesciato ancora caldo il mio piscio.
E di nuovo clitoride e ancora pensieri che mi facevano colare
Cosa avresti preferito?
Levare lo speculum e incularmi o vedermi svuotare davanti alla tua faccia?
Entrambe le cose, probabilmente.
Sono entrata nella vasca dopo aver tolto dolorosamente quell'oggetto di tortura
Mi sono accovacciata come per pisciare e dopo aver atteso un tempo che nn passava mai, ho spinto energicamente e un fiotto di piscio, da subito limpido e poi sporco del mio sudiciume, ha invaso la vasca da bagno
Guardando quello schifo mi sono masturbata
Ti volevo lì, a osservarmi fiero ed eccitato
Orgoglioso della tua puttana."
Ecco.
Io resto comunque inchiodata a tutte queste oscenità , per scelta o per bisogno , per divulgare lo tsunami di nefandezze emotive, il vortice concupiscente.
Sono comunque una sopravvissuta, implosa, collassata, come una stella che, terminato il suo carburante, cede alla gravità
Ecco, io cedo al buco nero che resta, dove nulla sfugge, nulla di quello che ricordo, che ho vissuto, nulla di ciò che sono diventata per volere suo, potrà mai vincerlo
Lui resta attrattivo, ineluttabile...
... E inesistente
Perché forse Oreste non esiste , se non come proiezione di fantasie e voglie inconfessabili, bisogni inespressi di una mente malata e volgare : la mia mente,
Lei è produttrice di scenari indecenti e lascivi che piano piano hanno soffocato tutta la parte poetica e dolce che c'era in me
Prometto che la seconda parte, se mai ci sarà, parlerà di quella parte della mia mente che ancora custodisce l'Oreste schifoso e depravato
Scriverò di facce schiacciate contro lo specchio con dietro un uomo che mi incula senza tregua, di mutandine tolte e abbandonate sugli scaffali dei supermercati, di cazzi sporchi e ripuliti dalla mia bocca affamata , di obbedienza e fluide attese ...
Tutto questo è intrappolato nella mia testa e mi ha mangiata, cazzo! Masticata piano piano
E io devo aver fagocitato il ricordo e alla fine non è rimasto niente, tranne il pesantore che sento al centro dello stomaco
Oppure è la peperonata di ieri sera.
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anocturnalanimal · 5 months
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Che ragione c'è che un uomo e una donna si mettano assieme se non per espandere l'anima, l'immaginazione, se non per fare a pezzi le sicurezze e ricomporre il mosaico della vita in un altro disegno?
Erica Jong, da Come salvarsi la vita
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tettine · 8 months
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D mi ha detto che, oltre ad aver proiettato le sue insicurezze personali nella nostra relazione, ha proiettato anche il terrore che ha maturato durante la scorsa relazione nel perdere la persona con la quale stava. Io ricordo che anni fa mi disse "io l'ho persa come fosse stata sabbia tra le mani, senza accorgermene" ed ha avuto paura stesse succedendo la stessa cosa quando io l'ho trascurato da giugno in poi. (L'ho trascurato perché ero felice e soddisfatta di come stesse procedendo la mia vita).
Quando sentii quella frase mi si accese una lampadina e sventolò una bandierina rossa ma non ci diedi molta importanza, ma forse è arrivato il momento di attribuirgli il giusto peso e mettermi l'anima in pace che questa relazione è nata e crescita all'ombra della precedente. Speravo che dopo cinque anni (contro uno) fossero bastati per fargliela dimenticare, per acquisire le sicurezze che necessitava.
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dolcementefemmia · 2 months
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“Mi piacerebbe cadere tra le tue braccia e sentirmi di nuovo al sicuro, perché non mi sono mai sentito meglio di quando hai le braccia intorno a me.”
“I'd love to fall into your arms and feel safe again, because I've never felt better than when you have your arms around me.”
Sicurezze
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be-appy-71 · 24 days
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Anche se già fidanzati, sposati o con a fianco
una compagno o una compagna,
in mancanza di attenzioni, viviamo perennemente nell'attesa di trovare una persona che sappia distinguerci da tutti gli altri.
Una persona che capisca qualcosa di più di noi. Una persona che non si soffermi all'apparenza e che provi in qualche modo a conoscerci.
Non solo superficialmente.
Perché, anche vivendo insieme a qualcuno, per anni, non significa che questa persona ci conosca veramente e nemmeno che ci abbia mai provato altrettanto veramente a farlo. Qualcuno che decida di "ballare sul mondo" insieme a noi.
Qualcuno che sia un aggiunta alla nostra vita, non un complemento. E allora vogliamo qualcuno che ci entri dentro e ci legga come nessuno ha mai fatto.
Qualcuno disposto ad aprirsi con noi, qualcuno che collabori con noi e che trasformi le nostre paure in sicurezze. Una persona che resti e che non vada via al primo ostacolo. Qualcuno che conosca bene il significato della parola "insieme".♠️🔥
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(Claudio Del Pizzo)
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ricorditempestosi · 1 year
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ho un costante bisogno di sicurezze e certezze
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Ho bisogno di attenzioni, affetto, sicurezze, conferme, passione e considerazione, e se non posso essere una priorità allora preferisco non essere niente.
-laragazzadagliocchitristi
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apropositodime · 6 months
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Quante verità è sicurezze che avete in mano di sabato mattina?
Ecco questa è l'unica cosa che potrei forse invidiare alle persone, forse appunto (di alcune anche il conto in banca)
Ciao
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mancino · 2 months
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Il mio concetto di femminilità è nell’imperfetto equilibrio tra le mie sicurezze esibite e le mie vulnerabilità nascoste
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