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entre-image-blog · 1 month
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Sinistra, Tanino Liberatore
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avalonishere · 5 days
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ringoworld · 5 months
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Metamorfosi
Parlando della Meloni, la Gruber si è espressa esattamente come un uomo a cui girano le balle. In modo patriarcale, direi.
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b0ringasfuck · 3 months
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Aspettative di sinistra
Convinto da @le0noraddio mi sono guardato un pezzettino di intervista a Schlein via internet.
E io già mi domandavo come fosse riuscita a diventare segretario, perchè è impacciata o non è capace di recitare.
Che può anche essere che sia la ragione per cui è stata scelta, per quell'idea di genuino che può dare. Ma per fortuna non siamo ancora in aria di guerra civile e non si vince convincendone molto bene una minoranza. L'altra ipotesi è che il PD, con un segretario sbandierato come "estremista" da gente come Renzie sia stato appositamente scelto per perdere e convincere il proprio elettorato che sia necessario votare al centro.
E tra tutte le persone di sinistra in Italia, così come quando si sceglie una cattedra in università o un posto come sottosegretario, un direttore della RAI, è impossibile credere che non si potesse scegliere gente migliore, per lo meno per il lavoro che deve fare un segretario di un partito, quindi anche le interviste... o i video con la Nutella.
E non deve essere superman, basta una persona equilibrata con alcune caratteristiche, anche in queste scelte non ci si deve allineare all'iconografia della destra di un uoma sola al comando.
Ma questa è stata la prima impressione.
Quando poi un giornalista del Foglio, dopo la tipica e falsa premessa da "liberale" di schifare il fascismo con anche la scenettina in cui diceva che a quelli di Acca Laurentia andrebbero staccate le braccia, o qualche cosa di simile, ha detto che insomma, in Parlamento, nell'alveo della Costituzione, c'era stato pure l'MSI.
E Schlein ha balbettato. Che dico c'erano 1000 + 1 maniera per mandare affanculo lui, il suo giornale e l'MSI e indipendentemente dalle capacità di retorica... proprio LE BASI... LE BASI, senza nemmeno perderci troppo tempo.
E appunto se ne parlava e ho dovuto chiarire che però sono fedele a quello che dico. Politica attiva la faccio e cercherò di convincere la gente che in mancanza di alternativa per cui votare, convincerò la gente a votare quelli di Schlein, perchè quelli di Schlein almeno non spostano così tanto l'asticella di quello che viene ritenuto accettabile, come per esempio Acca Laurentia o i continui riferimenti alle cose belle di quando c'era LVI da parte di membri del parlamento e dell'esecutivo, senza dimenticare che pure Violante ha fatto la sua parte a sdoganare questa merda.
Però mi toccherà dire che finchè non si fa politica attiva, che non è solo spiegare alla gente le cose, ma anche sapere che ci sono sacrifici da fare, e quindi essere disposti a usare i propri soldi e il proprio tempo per avere realmente la possibilità di scegliere i propri rappresentanti e non gente cooptata, o essere disposti a fare scioperi, insomma a mettere sul piatto della bilancia almeno la minaccia di far pagare all'attuale classe dirigente un prezzo più alto di quello che gli costerebbe la repressione, bisogna avere delle aspettative molto basse.
Delle aspettative così basse da aspettarsi per certo che il ciclo si ripeta, che una sinistra cooptata vada in parlamento per approvare merda come la Fornero e il Jobs Act, con le stesse proposte economiche e sociali della destra ma senza il braccio teso e che la gente poi finisca per abboccare alle promesse della destra con il braccio teso in maniera ancora più convinta.
E lo so che suona funereo dover fare sacrifici in un paese dove sono 30 anni che non crescono le retribuzioni ed è meno attraente delle promesse che vi vengano tolte le accise o di un nuovo Rinascimento italiano, ma è una prospettiva più realistica di diventare un paese intero di veline, calciatori e influencer o di essere ex commercialisti felici diventati rider o cameriere che diventano fondatrici di catene di poke... o comunque tutti quei discorsi falsi sulla meritocrazia fatti da chi si è fatto imbucare in Ferrari e dei sacrifici per avere successo, che invece vi hanno abituato ad accettare come gli stage gratis o lavori pagati 2 Euro/h o la pensione che non arriva mai.
E comunque è un bene che guardi la TV solo su segnalazione, non solo mi evita un trapianto di fegato, ma amplifica la sensazione di straniamento tutte le volte che vedo quelle facce da culo prendere in giro la loro audience in maniera così sfacciata.
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gregor-samsung · 26 days
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" Avevamo visto insieme i risultati delle elezioni; eravamo in una casa con un salone molto grande, mangiavamo e bevevamo, eravamo chiassosi, e poi all'improvviso era calato un silenzio molto serio, preoccupatissimo, complicato. Scuotevamo la testa, ma non avevamo il coraggio di dire nulla. E vero che i sondaggi avevano suggerito di stare all'erta, ma ciò che stava accadendo sembrava impossibile a noi che eravamo l'Italia civile e moderna. Ogni tanto, se appariva uno di quelli che avevamo votato, qualcuno urlava un insulto - qualcosa di generico contro la sinistra; era un urlo stonato, in mezzo al silenzio, e veniva accolto con altro silenzio. E allora questa ragazza, che era seduta per terra davanti alla tv, si voltò solo un attimo per afferrare il suo bicchiere di vino rosso, poi disse: «Va bene, che sarà mai, Berlusconi ha vinto le elezioni e governerà, cosa può succedere?»
Quella frase ruppe il tappo del silenzio. Le si scagliarono tutti contro, dicendo che forse non si rendeva conto, elencando cosa aveva fatto Berlusconi fino a quel momento, come si era procurato i soldi, in quali rapporti era stato con Craxi. Il baratro che ci aspettava. E molti dicevano soltanto questa frase, come un mantra: dobbiamo andare via dall'Italia. Cosa ci sarebbe capitato, da quel giorno in poi, non si poteva nemmeno immaginare. Dovevamo andare a vivere in un altro Paese, più civile, più vicino a noi, perché l'Italia era caduta nelle mani di esseri umani che non sapevamo nemmeno che esistessero. Io non dicevo nulla, però continuavo a guardare quella ragazza che ascoltava tutti, diceva si lo so però dai, che sarà mai, e continuava piuttosto serenamente a sorseggiare il suo vino. L'unica impressione che dava era che quel vino le piacesse. Non so perché, e non importa, ma mi si piantarono dentro due sensazioni precise: una maggiore tranquillità verso quello che era appena accaduto, e un innamoramento diverso da tutti quelli che avevo avuto finora; non chiassoso, solido. "
Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti, Einaudi (collana Super ET), 2017 [1ª ed.ne 2013]; pp. 163-164.
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ballata · 2 months
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"Sono scioccato dalle reazioni italiane. Questa signora (Ilaria Salis) è stata presentata qui in Italia come una specie di vittima, una martire. In Ungheria le persone sono state quasi uccise. La gente è stata quasi picchiata a morte nelle strade, e poi questa signora viene dipinta come una martire o la vittima di un processo ingiusto. Nessuno, nessun gruppo di estrema sinistra, dovrebbe vedere l'Ungheria come una sorta di ring di boxe dove venire a pianificare di picchiare qualcuno a morte".
Così il ministro degli esteri ungherese Péter Szijjártó attacca su Fb sul caso dell'insegnante italiana detenuta a Budapest postando un video.
La stampa ungheresi come Riposta all'Italia parlan di un totale di 5 aggressioni, tre di queste rivolte alla Salis, inclusa quella della foto della vittima dell' aggressione.
Ho mio Dio le hanno messo le manette😱😱 #robadapazzi
#ungheria #salis #delinquenti #brutalità #estrmisti #antifa #robertonicolettiballatibonaffini #criminali
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ninocom5786 · 3 months
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Come nacque il fascismo? Non nacque solo dal fanatismo, dal nazionalismo e dal razzismo, nacque per necessità delle classi sociali più ricche, degli aristocratici, dei nobili, degli impreditori, dei banchieri e persino dei politici liberali, democratici e conservatori.
Il fascismo nacque per sedare le lotte sociali dei lavoratori e delle lavoratrici, per irrigidire i poteri delle istituzioni borghesi e dei padroni, per stroncare il movimento operaio rivoluzionario innescato dalla rivoluzione d'ottobre in Russia.
I comunisti furono i primi a essere antifascisti e alla testa del movimento antifascista perché furono i primi e unici a denunciare la collusione delle democrazie occidentali, delle loro istituzioni, dei politici liberal democratici, dei padroni e delle banche con il fascismo perché loro braccio destro.
A quasi 80 anni dalla morte (giusta) di Mussolini, ci troviamo ancora a fare accostamenti ridicoli e inutili, a sdoganare il fascismo, a reprimere ogni lotta operaia e popolare, a censurare ogni libertà, dissenso e analisi. È tutto un mondo al contrario questo, veramente inaccettabile e stupido.
Abbiamo avuto 40 anni Democrazia Cristiana, 20 anni di Berlusconi berlusconiano, 10 anni di governi PD, ma il fascismo non è mai morto, anzj si è reincarnato prettamente nel centrodestra e nelle istituzioni della Repubblica italiana.
I fascisti sopravvivono e vivono grazie alla liberal democrazia e al profitto. E allora perché indignarsi per i saluti fascisti di Acca Larentia per poi dare armi a bande naziste e al fantoccio Zelensky in Ucraina? Perché indignarsi contro Meloni e Salvini quando sino a ieri Draghi, Conte e Renzi hanno ridotto sul lastrico lavoratori e lavoratrici?
Non tutti gli antifascisti sono comunisti, giusto, ma tutti i liberal sono antifascisti di cartone e sono persino anticomunisti. L'anticomunismo non è antifascismo perché legittima è favorisce solo il fascismo. Le 'rivoluzioni' liberali del 1989 hanno solo riabilitato i ratti fascisti che erano stati sconfitti e repressi grazie all'Armata Rossa dell'Urss. L'esercito sovietico liberò mezza Europa e i nazifasci si arresero solo dinanzi agli angloamericani per poi essere fuggiti in America o reintegrati in un nuove liberal democrazie. I sovietici invece li fucilavano.
La differenza tra fascismo e comunismo sta in tutto questo: interesse di classe e struttura economica e sociale.Accomunarli in quanto estremismi e totalitari è inaccettabile, volgare, infantile e idiota. Perciò non rompete le ⚾️⚾️ per i numeri di morti. 🤫🤐
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rideretremando · 3 months
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"In Italia abbiamo passato 5 infatuazioni: S.B., Renzi, grillini, leghisti, fascisti. Un'immane base d'instabilità che sono milionate di voti. Tutti poteri che prosperano nel disordine. L'instabilità non può durare: abbiamo una costituzione materiale che è totalmente a pezzi. La nostra scuola pubblica è malata di moralismo ed incultura. I pochi ricchi si pagano le scuole per poi poter andare in giro per il mondo a fare i mercenari. Non è il caso di sognare rivoluzioni, ma possiamo ancora mettere i bastoni tra le ruote del capitalismo. L'economia non ha il diritto di saturare lo spazio pubblico di una società."
Carlo Galli
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t-annhauser · 2 years
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Come fu che la sinistra sostituì il Che Guevara con Mario Draghi (e i poveri divennero populisti)
Vorrei parlarvi di come i poveri siano sempre meno un problema di sinistra, e come siano diventati invece per i compagni un problema di scuola da affidare piuttosto a competenti tecnici della Bocconi (da Che Guevara a Mario Draghi eroe del popolo), mentre loro si appassionano all'importante dibattito sul sesso degli angeli: come dovremmo definirli? binary, gender neutral, bi-gender, not cis, pangender, transgender, he/him, she/them, them/them, tutti/tutte/tuttu? Compagnǝ, tornate in voi/noi/essi. Io, da apprendista libertario, pensavo che la cosa migliore fosse non aver bisogno di definizioni, perché essere definiti comporta anche il rischio di essere giudicati e controllati, ma evidentemente definirsi puntigliosamente in questo modo viene in soccorso a una certa adolescenzialità di fondo che oggi colpisce ahimè anche i tardo trenta/quarantenni. I poveri, in tutto questo, dimenticati, derisi e abbandonati dalla sinistra che li schifa ormai come la peste e non li fa più nemmeno entrare in centro perché inquinano troppo. Ad ogni elezione, la sinistra arcobalena ed ecologista si misura con il fallimento delle sue proposte e si domanda come mai la gente non la vota come dovrebbe. Non le passa per la testa che tutto il circo del bio, dell'eco sostenibile e delle rinnovabili siano anche un business per facoltosi che si possono permettere gli ultimi ritrovati della tecnica mentre chi resta indietro viene tacciato di ignoranza e di populismo? Come sanno essere crudeli i buoni quando presuntuosamente si credono nel giusto.
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duca-66 · 1 year
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Dilemma
Allora...se sei di sinistra ma sei povero sei classificato come invidioso...se sei di sinistra ma sei ricco sei classificato come radical chic...
Qualche commercialista o economista sa quale sia la fascia di reddito entro cui ci si possa definire di sinistra?
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entre-image-blog · 1 month
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Sinistra, Tanino Liberatore
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avalonishere · 8 days
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Speranza "accolto " con tutti gli onori a Bologna...al grido di assassino
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toscanoirriverente · 3 months
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Da almeno sessant’anni, molti sedicenti progressisti strumentalizzano e contestano la presenza dello Stato ebraico denunciandone i presunti tratti nazisti. Spesso usando lo stesso vocabolario di chi marcia sulle pietre d’inciampo
Da almeno sessant’anni l’esistenza di Israele è la causa pretestuosa dell’inesausta rimonta antisemita. È quella, è l’esistenza di Israele, a camuffare e rendere presentabile l’odio antisemita. È quella, l’esistenza di Israele, a far comporre la giudiziosa condanna del gesto antisemita nella puntuale cornice storicizzante dei “ma” e dei “tuttavia”. È quella, l’esistenza di Israele, a fare alternativamente tremebonda o recessiva la condanna dell’antisemitismo. È quella, l’esistenza di Israele, a nutrire il negazionismo che liquida al rango di una fungibile inurbanità la stella disegnata sulle case degli ebrei, e che indugia sulla differenza fondamentale tra decapitazione e sgozzamento e sul numero effettivo delle donne stuprate il 7 ottobre.
E si noti che l’esistenza di Israele è sempre stata la causa pretestuosa della violenza antisemita a prescindere dal fatto che a governare il Paese fosse questo o quello, e a prescindere da come il Paese è stato governato.
Questo è il motivo per cui l’antisemitismo politico, costituzionale, strutturale, risiede a sinistra, e in particolare nella sinistra comunista e post comunista. La quale è politicamente, costituzionalmente e strutturalmente incapace di assolversi dall’antisemitismo che tradizionalmente la affligge perché non ha mai risolto il proprio rapporto disturbato con l’esistenza stessa di Israele. La sinistra, e quella comunista e post comunista in particolare, è impregnata della propaganda sovietica (la stessa adoperata oggi da Mosca contro l’Ucraina) che ormai più di mezzo secolo fa contestava l’esistenza di Israele denunciandone i presunti tratti nazisti, ed è una propaganda che in vernacolo post comunista risuona nei silenzi davanti agli attentati antisemiti e nelle complessità argomentative sistematicamente tirate in mezzo quando si tratta di occuparsi non della legge elettorale israeliana, ma della bomba fatta esplodere su uno scuola bus pieno di bambini.
Spesso in piena malafede, sempre con inescusabile superficialità, quella sinistra assume il contegno presunto equanime che dice “no all’antisemitismo” mentre discute delle inappropriatezze israeliane: e quando è solo superficiale non si accorge che in tal modo si presta a quel gioco di veicolazione dell’odio antisemita, mentre quando è in malafede lo conduce spregiudicatamente, uniformandosi all’abecedario filo-terrorista che mette la rubrica “resistenza” sulla notizia di una sinagoga devastata a Seattle e sulla scena dei cortei che in nome della pace inneggiano alla caccia agli ebrei. Non a Ramallah, ma a Berlino, a Londra, a Roma, in allegra marcia democratica sulle pietre d’inciampo.
Domani assisteremo al trionfo di questo scempio, che dal 7 ottobre è andato confezionandosi in una perfezione sinora inedita e che trova in quella sinistra un elemento collaborazionista che non solo accetta, ma promuove, vagheggiamenti di soluzione finale light cannibalizzati nella giudiziosa denuncia dell’oltranza israeliana. E, l’Aia aiutando, lo spettacolo avrà anche il suo bell’addentellato di diritto. Il sigillo dell’antisemitismo democratico.
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b0ringasfuck · 2 months
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Identificazioni ai fan di Navalny e tessere di Fratelli d'Italia e Lega
A me sembra che vogliano sapere chi sono per mandargli a casa le brochure di Fratelli d'Italia e Lega.
Trovare uno più stronzo di Putin per identitarismo, razzismo, bigottismo era difficile.
E in questo caso potrebbe ancora essere comprensibile per la destra, affascinata da valori identitari del cazzo e altra rumenta che Navalny condivideva con Putin, ma quando a "sinistra" (?) o da Calenda si sentono anatemi rivolti a chi fa notare che Navalny era uno stronzo, non si può fare a meno di notare la falsità di quelli che almeno a parole si vorrebbero differenziare dalla destra proprio sui diritti civili e per il resto abbracciano le stesse politiche sociali ed economiche.
Ma qualcuno pensa seriamente che la Russia sarebbe stata un posto migliore con Navalny al posto di Putin?
Aspettiamo con impazienza un'agiografia di Pinochet a firma Renzi.
Eh ma signora mia... le foibe... what could possibly go wrong?
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gregor-samsung · 11 months
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“ C'è una parte di Italia, la quasi totalità delle persone che avrebbero dovuto combatterlo sul piano politico e con una proposta alternativa di efficacia maggiore, che ha considerato Berlusconi non il capo di una coalizione opposta alla propria e poi il presidente del Consiglio di questo Paese; ma ha passato anni e anni a parlare di lui come di un essere spregevole, un pagliaccio, un corrotto, perfino un uomo basso (un nano), un puttaniere. Si è persa un'enorme quantità di tempo e di energie a creare formule sarcastiche per il nemico e quelli che aveva intorno. In fondo, la sequela di errori che sono stati commessi nei lunghi anni di dominio di Berlusconi deriva da questa doppia e insostenibile identità che gli si è attribuita: il mostro e il pagliaccio. Insieme. Erano tutti convinti che fossero due definizioni esponenziali, e nessuno ha immaginato che invece avrebbero potuto essere due pesi che si annullavano. Quindi, né l'uno né l'altro. Nessuno lo ha mai considerato un vero mostro, perché il disprezzo e la derisione ne abbassavano i connotati, neutralizzavano il senso della tragedia, lavoravano per renderlo poco credibile. E non si ha timore vero di chi si considera poco credibile. Se non si ha timore vero dell'avversario politico, non si mettono in atto delle strategie concrete, e alternative alla sua, per combatterlo.
Quando è comparso sulla scena, nel 1994, gli elementi per combattere Berlusconi c'erano già tutti: il conflitto di interessi - e soltanto su questo si sarebbe potuta concentrare tutta la discussione democratica; le idee e i programmi, che non solo erano distanti dalla sinistra, ma erano distanti dagli interessi della maggioranza degli italiani. A questo si è in seguito aggiunta la disinvoltura con cui ha fatto alleanze e ha promesso in cambio con leggerezza, per esempio, il federalismo rovinoso che chiedeva la Lega. In più si è aggiunto ancora il modo di pensare alla politica, di fare campagna elettorale e di promettere, che era facilmente contrastabile al confronto con i risultati ottenuti: la pratica del governo è stata mediocre, con leggi che se potevano essere gravi perché fatte ad personam, lo erano ancora di più (e su questo bastava concentrarsi) perché non erano vantaggiose per la comunità. Tutti questi elementi pubblici, politici, sarebbero bastati a fare un'opposizione chiara e senza nessuna collaborazione di qualsiasi tipo; e sarebbero bastati a organizzare una controproposta politica di altra qualità. Non erano questioni soltanto sufficienti; erano questioni decisive della vita democratica di un Paese; non erano concentrate su una persona, ma sulle regole della comunità. Ciò bastava a mettere in piedi una tale quantità di energia oppositiva da poter essere comparata a una rivoluzione. Le energie invece, sono state sbriciolate e spese a interessarsi di altro: atteggiamenti, gesti e modi di vestire e di parlare; e soprattutto processi, gradi di giudizio e condanne; in particolare, su alcuni eventi scandalosi della vita privata. Non ho mai creduto che si potesse lottare per tutte queste cose insieme. Ho pensato sempre che l'energia oppositiva, in un Paese, è limitata, va salvaguardata, va spesa con razionalità e precisione. La dispersione di energie oppositive in tutti quei rivoli sarcastici, pettegoli, intrusivi, ha tolto forza alla sostanza. La concentrazione su stupidaggini è stato il centro energetico del Paese che si è opposto a Berlusconi. L'unica medaglia al valore civile da sfoggiare, in questi anni, è stata quante volte avevi deriso Berlusconi, quante volte avevi riso di Berlusconi; quanti articoli avevi scritto contro di lui, quante volte avevi espresso pubblicamente il tuo odio. Berlusconi su di noi faceva l'effetto di un dittatore all'incontrario: entravi nell'elenco dei sospettati se non parlavi male di lui. Si è ridotto tutto a un esercizio retorico dell'opposizione, dell'estraneità: con ogni probabilità, questo fenomeno ha avuto luogo per combattere la paura della diversità, la paura verso il potere di quest'uomo, con una denigrazione sul piano personale che ne abbassasse il pericolo. Ma l'operazione di dissacrazione del mito ha soprattutto distratto dalla lotta politica, dal centro delle questioni. Dalla costruzione di un'alternativa più efficace che potesse piacere al Paese. “
Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti, Einaudi (collana Super ET), 2017 [1ª ed.ne 2013]; pp. 198-200.
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ballata · 2 months
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Gli antifá, collezionisti di kefieh arcobaleno, generi fluidi, pronomi di generi...pro hamas pro islam...e affanculo le spose bambine...le lapidazioni...gli stupri...li divieto di studiare...e vai di Corano & tafferugli
I fatti:
Davanti alla Questura di Torino una 50ina di persone prende d'assalto la volante con all'interno il 31enne Marocchino arrestato In Italia dal 2012, alle spalle diverse condanne, tra le quali una per violenza sessuale di gruppo.
Hanno partecipato anarchici & militanti del centro sociale Askatasuna e dei collettivi autonomi.
#sinistra #sinistraitaliana #islamizzazione & delinquenza #tafferugli #centrisociali
#caos #robertonicolettiballatibonaffini
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