Li riconosci subito quelli che hanno avuto un vero dolore e non perché sono più stronzi, non perché hanno la scorza più dura: io non li sopporto quelli che con la scusa del dolore diventano più cattivi.
No, il vero tratto distintivo di chi ha sofferto per davvero è che, in fondo, è: gentile.
C’è come un velo di clemenza sopra tutti i gesti, chi ha sofferto davvero non infierisce mai, non calpesta, sta attento a tutto, osserva, se può evita di ferire e se non può preferisce ferire sé stesso; la voce gli si colora di un soffio mite di calore, non urla più e se lo fa, lo fa solo contro il vento.
Chi ha sofferto davvero è diverso perché è disarmato, esce senza la pistola, sorride leggero, scherza tutto il tempo, non fa sempre a gara, chiede scusa, cammina in punta di piedi.
E ride, ride un sacco, più di chiunque altro.
Enrico Galliano
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Una di queste sere ti va di passarla insieme?
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Più forte del male
La Maddalena è il modello di colei che ha conosciuto la misericordia e la compassione.
Ora il suo è un dolore inconsolabile, e pensa di avere perduto anche la possibilità di abbracciare il corpo del suo amato Maestro. Commette il più pericoloso degli errori: non riesce ad abbandonare il sepolcro, non riesce a farsi una ragione del suo lutto, è così triste dall’avere perso il Maestro da non…
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e non me lo aspettavo,
tutto così difficile.
un cuore grande è sensibile,
non può continuare a vivere.
- nick-sara, |S|❥
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Guardo il mondo attreverso il filtro delle mie cicatrici
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Ci provo e non riesco...
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SOLITUDINE
Un brivido gelido
pervade le mie ossa,
una sottile sensazione
sensazione di confusione
mi assale
in questi attimi di solitudine
che pare eterna.
Solitudine, provata, uguale
anche in mezzo
a molta gente.
Questa sensazione
di vivere da mezzo atomo
in un mondo dove sembra
non esistere
la parte che mi completi.
Mentre osservo
questo buio
confondersi di sensazioni,
attendo che un raggio
di luce
trapassi questa coltre
oscura che mi circonda
la solitudine.
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Quando la morte degli innocenti smentisce la teologia neomodernista
Una delle convinzioni tipiche del neomodernismo è quella di affermare che l’Incarnazione salverebbe automaticamente tutti. Da qui anche il cosiddetto “cristianesimo anonimo” di Karl Rahner. Una precisazione: un conto è dire che Dio vuole tutti salvi, il che è verissimo e autenticamente cattolico, altro è dire che tutti si salvano…
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👉ci sono #persone che ritengono che se non pubblichi le tue #sofferenze e le tue #fatiche allora il tuo #dolore e la tua #malattia non esistono 😱😱 io penso che alcune cose siano private e altre e che non è attraverso la pena e la pietà che puoi ricevere #aiuto e #sostegno #humanitas #sanpiox #intervento #operazione #cancro #tumore #privacy #pietas (presso Ospedale San Pio X) https://www.instagram.com/p/ClqTNnisiIM/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Bisogna sempre amare la vita
Bisogna sempre amare la vita
Amiamo la vita
La beata Benedetta Bianchi Porro era una ragazza piena di vita e di bei sogni: diventare medico per aiutare gli altri. Ma la brutta malattia di Recklinghausen sembrò bloccare tutto. In breve tempo divenne cieca, sorda e totalmente paralizzata, le rimase solo la sua intelligenza, un filo di voce e una mano per mezzo della quale comunicava con il mondo.
Dopo aver attraversato la…
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Ho celato il mio 💔 sotto una montagna di indifferenza
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Sono le lacrime che raccontano quanto siano consumate le scarpe. Il tempo appare quello che è davvero, solo dentro ad un immenso dolore. Quando il fiato si stringe e stringe i pugni immobilizzandoli e l’amore si fa assente ma per sempre. Chiunque non abbia conosciuto un dolore che lacera, avrà di certo le scarpe intonse e il corpo meno curvo ma il cuore, ecco il cuore, gli batte sicuramente a metà.
tizianacerra.com
(Foto Louis Galvez, unsplash)
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Avevo iniziato a leggere Atti di sottomissione di Megan Nolan ma non mi stava convincendo, andando avanti però ha iniziato a coinvolgermi e ogni nuova pagina ha iniziato a causarmi atroci sofferenze. Mi domando in che condizioni mi ritroverò arrivato alla fine.
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È un periodo nero. Non ci sono alti e bassi, solo una continua linea retta posta nel fondo di tutto. Ogni cosa che provo a fare va male, ogni momento in cui c’è uno spiraglio di felicità viene subito sradicato violentemente, come se quella felicità non la meritassi, come se fossi destinata a vivere tra lacrime e dolore.
Mi sto quasi abituando a quel vuoto interno da pensare che tra qualche settimana non lo sentirò nemmeno più. Ho così paura di tutto questo da credere che quando avrò anche un briciolo di luce mi sentirò fuori posto. E probabilmente sarà così.
In questo modo nascono gli autolesionisti, almeno così si dice. Non parlo di ferite fisiche, intendo le persone che distruggono tutto, che cercano sempre il loro angolo nero in cui rifugiarsi, lontano dal mondo a colori in cui gli altri vogliono portarle.
Alla fine rimarrò da sola, il resto della gente si arrenderà e sicuramente lo farò anche io. Quando tutti saranno ormai lontani, quando non avrò nessuno da chiamare, quando non saprò che fare della mia vita, quando i miei pensieri mi ammazzeranno, sarà in quel momento che capirò che per me non c’è più speranza.
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PORCA PUTTANA ECCO COSA CAZZO SI PROVA AD AVERE UN PORTIERE
siete proprio stronzi 💛🧡❤️ ma che belli i sorrisoni
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Cuadrado ancora morto ora Inzaghi è veramente costretto a inventarsi Frattesi esterno destro e come deve cucinare quest’uomo mamma mia…
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