Omicidio Chiavari, Mahmoud alla finanza prima di morire: “Sfruttato e pagato in nero”
Omicidio Chiavari, Mahmoud alla finanza prima di morire: “Sfruttato e pagato in nero” https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/08/02/omicidio-chiavari-mahmoud-aveva-denunciato-le-sue-condizioni-di-lavoro-alla-guardia-di-finanza-si-cerca-la-sua-testa/7249626/
Decapitato dai suoi datori di lavoro perché li aveva denunciati alla finanza dato che lo pagavano a nero.
Decapitato.
Non picchiato (che sarebbe comunque ingiusto) ma addirittura ucciso e decapitato.
Immagino che nei secoli passati fosse questa la pena che si infliggeva agli schiavi rei di ribellarsi.
Ecco, questo ragazzo di diciotto anni era il loro schiavo.
Mentre realizzavo un mio sogno, quello del musical in "ciao Rudy", Fellini mi chiama dicendomi, ho un'idea!, Un'idea? Mollo tutto e sono tuo! Snaporaz, Sarai Mastorna! lo indossai quel personaggio, lo cercammo, ma Mastorna non voleva proprio venire fuori. C'era tensione, accanimento, ma niente, dissi a Federico, ma quando ho fatto la dolce vita, 8&1/2, il personaggio c'era, perché tu volevi che esistesse. Allora è inutile Federí, mi strucco, andiamo a mangiare?
È un concetto strano quello del sentirsi inutili, l’essere umano ha fato ed ancora fa tante di quelle cose; come è possibile che invece io mi senta come se mai potessi dare una mano a questo mondo che va avanti? E mi ripeto che mi sto solo lamentando, che potrei fare tante cose ma non le faccio ed il problema è che me ne rendo conto, so che potrei rendermi utile studiando, avendo passioni, trovando battaglie da combattere perché sento che mi appartengono e smettere di essere una figlia, una nipote, una sorella, una ragazza qualunque ingrata, ma io non sento niente come mio, infatti spesso mi alzo, mi guardo allo specchio e me lo chiedo, mi domando quella cosa, quella cosa che mi terrorizza, quella cosa che ignoro, che non è un elefante, è un fottuto megalodonte in un monolocale: ‘ma poi io, qualche sogno ce l’ho?’
E la risposta è sempre ‘no, ma lo troverai’ rassicurante quanto basta per spostare un pò il megalodonte e uscire dalla porta ed entrare in quel mondo che si popola di gente che ha voglia di fare, di gente che si sacrifica per inseguire i propri sogni, e io mi domando: ma chissà come è sapere che c’è qualcosa che ti aspetta, chissà com’è avere gli occhi illuminati quando si parla di quello che si cerca, chissà com’è essere persone interessanti? Perché io sono così disperata che non invidio solo quelli che ce l’hanno fatta, ma quelli che ce la stanno facendo, quelli che stanno iniziando, quelli che inizieranno e provo pena per la gente come me, provo pena e tanta, tanta tristezza per chi non ha niente, per chi non ha nulla a cui aggrapparsi, non ho mai avuto un sogno, da bambina non avevo un lavoro che volevo fare, ne uno sport preferito, ne una materia preferita e sono ancora così:
Quali sono le mie passioni? Non lo so, forse leggere, ma in realtà neanche tanto e comunque nessuno vuole starmi ad ascoltare
La criminologia? Forse, non ne sono sicura
E allora che se ne fa delle nostre vite? Qual è l’utilità di chi vive solo perché deve farlo?
se solo non avessi aspirato a diventare qualcuno... se non avessi avuto sogni così grandi da piccola... ora forse sarei meno pretenziosa e meno delusa da me stessa...
Entra in un asilo nido con un machete e uccide quattro bambini: orrore in Brasile
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Immagino non faccia notizia perché non è accaduto negli USA