Un salto nel #passato quando costruire era un #operadarte #manuale #stalla #granaio #picsoftheday #thegranary #granary #stall #formarket #sunnyday #autumn #england #oldstyle (presso Harmondsworth Village, West Drayton) https://www.instagram.com/p/ClWANyLL0yW/?igshid=NGJjMDIxMWI=
Hanno trovato il corpo dell’anziano che era scomparso sabato mattina dalla casa di riposo, era nella vasca della stalla sociale. #trovatoilcorpo #antoniosalina #arsie #casadiriposo #vascadellastalla #RSA #vigilidelfuoco #protezionecivile #soccorsoalpino #carabinieri #guardiadifinanza #fabriziosbardella
« La gente non è cattiva, mia cara. È idiota, il che è ben diverso. La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L’idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all’istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione. »
“I nazisti sbatterono fuori le pecore da una stalla e fecero entrare noi. Mamma mi nascose in una nicchia dietro la porta. ‘Non ti muovere per niente al mondo’, mi disse. Le scaricarono un mitra addosso. Era ferita alla testa ma trovò la forza per scagliare uno zoccolo verso un soldato che stava per scoprirmi. Morì. Morirono tutti. Poi aprirono i lanciafiamme sulla paglia e sui cadaveri e ci diedero fuoco.
Mi tirarono fuori da lì bruciato e vivo per caso.
All’ospedale dissero che non c’era più niente da fare, avevo ustioni di terzo grado e i polmoni scoperti. Allora zia Lola mi portò in un convento di suore di Marina di Pietrasanta e ci rimasi più di un anno. Mi mettevano al sole per curarmi le piaghe e facevano di tutto per tenermi le mosche lontane. Un giorno del 1945 bussarono alla porta. Era il mio babbo, un alpino finito prigioniero in Russia, di cui non sapevamo più niente. In mezzo a tanto dolore, fu bellissimo.
Se mamma avesse una tomba tutta sua io e papà accanto al nome avremmo messo questa foto. Invece quando riesumarono i resti dalla grande fossa comune dove i tedeschi avevano ammassato le vittime di Sant’Anna di Stazzema, trovarla in quel macello di ossa bruciate fu impossibile. Ci provai anche io, che allora avevo solo 10 anni, ma fu inutile.
A Sant’Anna dal 1945 ci torno due volte all’anno, il 2 novembre e il 12 agosto. Non smisi nemmeno quando nacquero i miei figli. Me li caricavo sulle spalle e con mia moglie prendevo la mulattiera che quel giorno del 1943 percorsi con la mamma. Oggi ci porto i ragazzi delle scuole.”
- La storia raccontata al Corriere di Mario Marsili, uno dei pochi superstiti ancora in vita di una delle peggiori stragi della Seconda guerra mondiale, quella di Sant’Anna di Stazzema, avvenuta il #12agosto 1944.
La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza.
L’idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all’istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione."
"...ma, i libri sono stati i miei uccelli e i miei nidi, i miei animali domestici, la mia stalla e la mia campagna; la libreria era il mondo chiuso in uno specchio; di uno specchio aveva la profondità infinita, la varietà, l’imprevedibilità.”
Questa era la situazione sul mio Linkedin fino a Martedì. In settimana si sono aggiunti altri 2 messaggi.
A me, senza nessuna esperienza concreta né competenza particolare.
Il motivo principale è che in questo paese mancano lavoratori a livelli estremi. In più, qui esistono (non) lavori che non esistono in nessuna parte del mondo.
Ditemi voi che lavoro è prenotare gli ascensori per i clienti di un centro commerciale oppure che lavoro è regolare il (non) traffico di un parcheggio di massimo 15/25 posti auto.
Invece il motivo del perché sono così richiesti posizioni IT ancora non me lo so spiegare bene, ma ho una teoria.
Partiamo da un presupposto: IT non significa "ingegnere" nel senso puro del termine, ma, banalmente, significa solo avere a che fare in qualche modo con i computer o con vari device. Non fai nè sai niente di più (al massimo poco più) dell'utente medio.
Per quanto riguarda la mia piccola esperienza in questo campo (sia in Italia che qui), IT ha significato solamente avere accessi da amministratore a qualche funzione (dato che sti sistemi aziendali sono tutti complicati) per aiutare i dipendenti a risolvere qualche problema all'account o alla stampante o altre cagate. Ora, in più, gestisco tipo il "magazzino" dei PC aziendali da fornire ai dipendenti quindi vanno resettati all'occorrenza.
Un lavoro stupido, letteralmente.
Eppure, io mi rendo sempre più conto che la grandissima parte dei lavori sono stupidi. Forse quello che lo rende leggermente meno stupido è solo il carico di "responsabilità", ma per il resto sono tutti lavori stupidi. Talmente stupidi che potrebbero farli chiunque. Ed è qui la chiave, perché se possono farli tutti vuol dire che siamo letteralmente pura manodopera. Ecco perché ne cercano a manetta. Non a caso, considero questo campo come la più bassa forma di manodopera del settore terziario: così come servono le persone che selezionano e impacchettano le mele negli scatoli, così servono persone che resettano i PC e li spediscono ai vari dipendenti. Non c'è ragionamento, non c'è cervello, ci sei solo tu che sposti e fai cose.
L'essere umano sprecato. Io che sento il mio essere senziente sprecato.
Eppure a tutti va bene così, va talmente bene che se la macchina minaccia il proprio lavoro automatizzato le persone pensano alla paura di perdere lo stipendio, piuttosto che alla possibilità di essere di nuovo essere umani. Ma non si può chiedere troppo a chi il cervello non lo vuole usare perché non gli è stato insegnato come si fa.
Nessun dubbio se in tutto il mondo stanno aumentando le partite IVA. I Tlon hanno scritto nel loro libro che il lavoro odierno è sperzonalizzante anche perché facciamo parte solo di un pezzo del processo produttivo e non vedendo il prodotto finito, non sentiamo il senso di soddisfazione in quello che stiamo facendo. Mettersi in proprio, almeno, ci rende partecipi del processo dall'inizio alla fine, così come accade con i lavori manuali, che, al contrario della società odierna, considero il lavoro tra i più belli in assoluto - se solo si riuscisse a guadagnarci adeguatamente.
I vegani si battono contro i diritti degli animali che vivono in condizioni terribili in stalla eppure io penso che i veri maiali siamo noi: chiusi nei vagoni dei treni tutte le mattine, stretti come fossimo carne pronta ad andare al macello. Anzi, in realtà lo siamo, carne pronta ad andare al macello. Siamo persino più stupidi dei maiali: perché se loro sono stati ingabbiati da noi esseri umani, noi siamo stati capaci di crearci la gabbia da soli e non riusciamo più ad uscirne.