Tumgik
#te segui
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"con me puoi essere te stessa", solo con una persona. ❤
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sambuchito · 4 months
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A ver que onda la gente que me empezó a segui-🤢🤢🤢🤢🤢🤢🤢
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mantecol · 7 months
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dios me tiene enamorado la myriam
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Ho lottato tanto per rimanere intera
senza capire che quello di cui avevo bisogno
per essere completamente me stessa
era abbandonarmi con perfetta fiducia
alla mia totale frantumazione.
Ara
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victor1990hugo · 1 year
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tortademaracuya · 2 years
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daily Teo la re concha de la lora
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flyingwea · 4 months
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Sidenote, I can't believe that's my first time sending you an ask, I was following you on twt when I was a lurker and genuinely thought you were fucking cool and now I can say you definitely are (also me siento bien pendejete escribiendo en ingles sabiendo que hablas español lol)
:0 Awwww fjdjdj gracias <3 no se porqué pero no se me había ocurrido que hablas español tambien, si en tu url hasta dice vaquita cómo no me di cuenta xd djfjfj
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eunyuin · 7 months
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🤝 + kaito
¡excitante! esa es la palabra que lo define. tiene esta aura misteriosa de cosas que dice y no dice, siento que es el tipo de muchacho que te llevaría hasta la luna sin que lo sepas y luego hacerte sentir la única mujer de su vida. ya he dicho que me atrae bastante y encima ¡besa bien! es un gran partido pero ¿sabrá amarme? eso es muy importante para mi, aún no ha nombrado a ningún gatito en mi honor. pero es emocionante para aventuras riesgosas, algo que me gusta mucho. siento que está demostrando que le intereso y eso a mi me gusta, siempre que sea yo el centro de su mundo, estaremos bien.
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ladylancing · 8 months
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Estoy un poco resignada a que la voy a extrañar toda la vida y me da mucha vergüenza. Solo quiero abrazarla mirando el río, hacerla reír, que me cuente de su día. Me muero de vergüenza pero la quiero tanto, y me aterra no dejar de hacerlo.
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horrorwebs · 2 years
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que verguenza hoy una amiga me pregunto "y vos vas a invitar a tu gala al destinatario de tus twots" QUE VERGUENZA PENSE QUE NADIE VEIA ESO LPM
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sporcarci e sorridere tanto, momento di felicità.
Ilaria Sansò
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ma perché esattamente eh?????? perché???? non capisco proprio
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estefanyailen · 2 years
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Míranos, no eres tú. No soy yo.
Te aguanté cuando ni tu te aguantabas, se alargo un año una mala semana, me curabas tus propias puñaladas y me llamabas como si nada. Tiraste mis cosas por la ventana y tocaste a mi puerta la siguiente mañana. Me curabas tus propias puñaladas y me susurrabas que: "para soñar tienes que dormir" y siempre me dormía en tus piernas y ahora me voy a dormir cuanto tú te despiertas. Hoy ya no te lloro más, no voy a llorarte más, no voy a volver a llorar más. Tu y yo discutiendo nos quedamos sin voz.
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tqngled · 4 months
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Domande.
Come ti chiami
Percentuale batteria del telefono?
Ti piace leggere?
Ti piace scrivere?
Cosa che tutti amano fare ma a te non piace?
Cosa tutti odiano fare ma tu ami?
Hai amicizie a distanza?
Hai tanti amici?
Hai mai letto libri in inglese?
Guardi mai film in inglese?
Pratichi qualche sport?
Se no, che sport ti piacerebbe?
A casa hai il calendario dell'avvento?
Ami fare le foto?
Ami farti le foto?
Hai tanti amici, o sei più una persona solitaria?
Ti piace cucinare?
Sei ordinat* o meno?
Che cellulare hai?
Hai mai scritto una lettera?
Pregi e difetti del posto in cui vivi?
Vivi lì da tutta la vita?
Che lavoro fai?
Ti piace il tuo lavoro?
Se non ti piace, quale vorresti fare?
Frequenti l'università?
Se studi all'università cosa studi?
Hai conoscenti all'estero?
Hai mai pensato di lasciare il tuo paese/città?
Cosa ne pensi della frase "gli amici sono una seconda famiglia?"
Che rapporto hai con la tua famiglia?
Guardi mai film in streaming?
Ti reputi una persona tecnologica?
Preferisci thè o caffè
Preferisci dolce o salato?
Preferisci fare allenamenti a casa o in palestra?
Stagione preferita?
Cosa diresti a te stess* di 10 anni fa?
Vai spesso in discoteca?
Ti hanno mai ricoverato in ospedale?
Descrivi il tuo stile d'abbigliamento abituale.
Colore preferito?
Di che colore è la tua camera da letto?
Descrivi la tua camera da letto
Parli ancora con le stesse persone che hai conosciuto 5 anni fa?
Perché hai deciso di aprire un blog di Tumblr?
Da quanto tempo hai Tumblr?
Come sei venut* a conoscenza di questo social?
Ti reputi una persona molto social?
Sei fidanzat*
Se non sei fidanzat* quali caratteristiche la tua persona del cuore dovrebbe assolutamente avere?
Film Disney preferito?
Preferisci comprare online o in negozio?
Quale regalo di Natale vorresti ricevere?
Sei molto unit* alla tua famiglia?
Vivi nella regione in cui sei nat*
Cosa ami di più delle festività natalizie?
Cosa odi di più delle festività natalizie?
Cibo che tutti amano, ma tu odi?
Cibo che tutti odiano ma tu ami?
Vorresti dei figli?
Se si, che nomi daresti a loro?
Hai animali?
Se si, come si chiamano?
Se non possiedi animali, li vorresti?
Numero fortunato?
Hai qualche brutto vizio?
Cosa ami di te stess*
Cosa odi di te stess*
Programma preferito?
Serie TV preferita?
Hai un paese/nazione nel cuore?
Intraprenderesti mai un viaggio da sol*?
Un gioco che hai sempre voluto da piccol* e che poi è finalmente arrivato?
C'è una lingua straniera che vorresti assolutamente imparare?
Ascolti molto i consigli degli altri?
Ti piacciono i giochi da tavolo?
Come trascorri la giornata di natale?
Vivi da sol*
Sito che visiti più spesso durante la giornata.
Che effetto ha su di te il giudizio altrui?
Hai degli hobby?
Esci tutti i sabati sera?
Ultimo posto in cui sei andat* in vacanza?
Ultima volta che sei andat* al cinema? Che film hai visto?
Pesce o carne?
Segui una dieta particolare?
Senti di avere difetti particolari?
Fai amicizia subito con le persone?
Ti piacciono le leggende?
Paese che hai sempre voluto vedere?
Hai i buchi alle orecchie?
Hai tatuaggi?
Se si, hai in programma di farne altri?
Canzone preferita?
Consiglia 4 canzoni
Consiglia 4 film
Consiglia 4 serie TV
Dove pensi incontrerai l'amore della tua vita?
Sei sposat*
Sei mai stat* in campeggio?
Film che tutti amano ma tu non capisci perché?
Film che tutti odiano e ma tu non capisci perché?
Hai mai fatto un falò?
Festeggerai Capodanno?
Hai dei buoni propositi per il nuovo anno?
Hai mai inviato un SMS alla persona sbagliata?
Sei brav* a dare consigli?
Sai dipingere?
Qualcosa che hai sempre voluto fare, ma che non hai mai fatto per paura?
La tua più grande paura?
La tua più grande passione?
Porti gli occhiali o le lenti a contatto?
Porti l'apparecchio ai denti?
Descrivi la tua casa dei sogni
Hai mai pensato di aprire un canale YouTube?
Oggetto che ti ricorda la tua infanzia?
Cibo che ti ricorda la tua infanzia?
Ultimo messaggio inviato?
Ultimo messaggio ricevuto?
Cosa stai facendo adesso?
Cosa stai aspettando adesso?
Ti piace il sushi?
Un piatto tipico della tua regione?
Che ore sono adesso?
Vivi in una regione dove c'è il mare?
La tua colazione tipo?
Ti piace stare in pigiama a casa?
Usi pantofole o calzini a casa?
Hai un animo infantile?
Ti senti soddisfatt* di ciò che hai ottenuto dalla vita fino a ora?
Che cosa cambieresti della tua vita ora?
Che cosa diresti al te adolescente?
@tqngled (Mar 12.12.23 h 01:00)
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geniousbh · 7 days
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⸻ 𝒕𝒉𝒊𝒆𝒇!𝒔𝒊𝒎𝒐́𝒏 𝒉𝒆𝒎𝒑𝒆
prompt: você é uma pequena ladra vivendo a mais trágica história de amor
obs.: gente o que vocês estão prestes a ler é um suco de melancolia, são desejos inatos que precisam ser reprimidos. minha mãe lana del rey e os incontáveis seriados de missing people e casos arquivados que eu assisti na vida me ajudaram nessa canetada! é uma proposta diferente dos outros hcs que eu postei e eu espero MUITO que vocês não estranhem e gostem! 🥹🤞❤️‍🩹❤️‍🩹 special thanks pra todas que me incentivaram a lançar algo sem final feliz @imninahchan @idollete @kyuala @svholand
obs.²: não romantizem nenhum dos eventos descritos ok? se você estiver num relacionamento tóxico (ainda que não pareça pelos altos e baixos) converse com alguém e denuncie <3
tw.: no começo da narrativa a reader ainda é menor de idade, consumo de álcool, atividades ilícitas (roubo, estelionato, consumo de álcool por menor de idade), agressão verbal (bem ligeiro), violência gráfica, car sex, manhandling, manipulação, s.h (é implícito e não narrado!), MAJOR CHARACTER DEATH, MDNI
thief!simón que você conheceu quando ainda tinha dezessete anos. você dançava num bar a troco de ter uns trocados, a regra era que não te tocassem, mas você podia os tocar, se quisesse, e se aproveitava para surrupiar as pequenas correntes e relógios de pulso quando os homens estavam embriagados o suficiente. reparou no rapaz aos fundos do salão te observando enquanto tomava alguma bebida, era bonito, e ao contrário dos que deliravam na sua figura indecente ele ficava indiferente – o que não te impediu de se aproximar, não se ofereceria, nunca o fazia, mas com muita sutileza e destreza nos dedos abria o fecho de um pequeno terço de ouriço que ele tinha
thief!simón que te encontrou nos fundos da casa de shows nessa mesma noite, você já com as roupas normais e ele encostado na parede de tijolos, te acompanhando, até que você passasse por ele e ele esticasse o pé te fazendo tropeçar e cair de joelhos, o fitando irritada. “algum problema!?”, “nenhum, mas você tem algo que é meu”, “deve estar ficando louco, ou deve estar drogado”, e ele se agachava ao seu lado enfiando a mão nos bolsos do seu moletom tirando de lá um punhado de coisas roubadas junto da correntinha
thief!simón que não disse mais nada ao sair andando, mas depois de duas semanas te encontrou no centro da cidadezinha “panfletando” – por ser tão lindinha e mirrada ninguém desconfiava, mas sempre que se aproximavam para saber mais da falsa promoção você percorria seus dedinhos pelas bolsas e carteiras alheias, arrancando jóias, notas, moedas, o que fosse de valor – e ele observava; mais do que gostaria de admitir
thief!simón que se aproximou e soprou no seu ouvido “eres atrevida, eh?”, sorrindo de canto e te rodeando, mantendo uma distância segura. “não sei porque... se eu tô só trabalhando”, “sei, sabe qual é o seu problema? no puedes mentir a otro mentiroso”, te dando um peteleco na testa, fazendo-a bufar frustrada – era a segunda vez que ele te pegava em flagrante, além de não parecer fazê-lo por uma moral intacta, mas só pelo prazer de atrapalhar
thief!simón que não achava aquela cidade tão pequena, no entanto, começava estranhar que para todos os lugares que ele ia haviam resquícios da pequena ladra, e ele não era devoto de nenhum deus, muito menos acreditava em conexões de vidas passadas, mas numa sexta, antes de se mudar, quis passar na casa de shows. não te assistiu, ficou sentado no bar, de costas, esperando que você viesse até ele. “não gosta de mulheres?”, perguntou provocando o maior, “você é menor de idade”, “não sou”, e tudo o que ele fez foi te olhar de cima a baixo com a mesma expressão do dia na praça, “vou sair da cidade... quando o seu repertório é curto, não da pra ficar no mesmo lugar pra sempre, você vem ou não?”
thief!simón que havia perguntado de forma tão indiferente e estúpida se você queria segui-lo que a situação se tornava cômica quando você se pegou no ford granada marrom que ele tinha, os vidros abertos e o rádio tocando alguma música desconhecida, rumando para qualquer distrito há alguns quilômetros de distância do anterior
thief!simón que via em você uma mina de ouro, principalmente quando tinham acabado de conseguir alugar um quarto e cozinha, e ele aproveitara para te levar para comprar algumas roupas. as palavras o fugiam assim que você saía do provador com um vestido branco solto com uma fita na cintura – a vendedora tinha feito questão de arrumar seu cabelo com um fiilho no mesmo tom – , estava perfeita, uma boneca
thief!simón que colocou seus planos em ação não muitos dias depois, em um jantar de bancários que haveria na cidade, ele conseguindo convites depois de forjar um cartão e se apresentar como advogado imobiliário recém chegado nos arredores e te apresentando como noiva
thief!simón que não sabia se gostava ou se detestava quando os homens de meia idade te cobiçavam descaradamente - alguns babavam e usavam seus paninhos finos para limpar -, mas que se aguentava até o final da noite, quando você conseguia atrair um dos porcos para o estacionamento dizendo “meu noivo não precisa saber, e eu quero tanto...” enquanto ele observava por detrás de uma árvore esperando o momento certo de agir; esperando o sinal que haviam combinado
thief!simón que não poupou em gastar no mercado depois da pequena fortuna que tinham arrancado do homem, ameaçando-o de contar para a família, filhos e clientes o quão sujo ele era por cobiçar uma jovem prometida. comprou vinhos, doces e charutos – os quais te ensinou a fumar apesar de você preferir os cigarros mentolados normais.
thief!simón que se mudava com você todo mês, gabaritando as cidades costeiras. chegavam, inventavam uma história confiável, faziam alguns alíbis aqui e ali e aplicavam os golpes. vocês comemoravam, vivendo uma vida luxuosa, passando a se hospedar nos melhores hotéis, se embebedando em cada final de semana – e por vezes até no meio dela –, ouvindo você contar os mínimos detalhes da infância cruel quando estava completamente alterada, jogada na cama apenas de calcinha e sutiã abraçada à uma garrafa de champanhe
thief!simón que acabou descobrindo seu aniversário ao acaso forjando alguns documentos para as identidades da próxima cidade, e fez questão de comemorar. te levou num mirante de onde, mesmo de dentro do carro, era possível ver a praia, as barraquinhas e o parque de diversões todo aceso pela noite. também te presenteou com uma correntinha, o pingente sendo de uma flor de belladona – apelido que ele passou a usar fielmente contigo
thief!simón que tirou sua virgindade naquele lugar, forrou os fundos do sedan com alguns edredons e te fez dele, beijou cada canto do corpo pequeno e encheu seus seios, costas e coxas de chupões – e não tinha problema porque ninguém mais veria, nem mesmo aqueles em quem aplicavam os golpes, porque o hempe nunca deixava avançarem mais do que a possessividade dele permitia. você era dele
thief!simón que te aninhou no peitoral depois de mais uma noite que terminava em vocês dois fodendo com as luzes do quarto de hotel ligadas e as sacadas escancaradas para quem quisesse ver, você dedilhando o peitoral enquanto ele baforava a fumaça do charuto para cima, amaciando suas costas macias com a mão livre. “você acredita que deus tem um propósito pra nós?”, perguntou curiosa subindo os olhos até o rosto inexpressivo, “não acredito nessas coisas, bella...”, “mas você tem uma biblía no carro”, “era da minha mãe”, “mas você ach-“, “por que você não dorme um pouco? amanhã a gente sai cedo”, e assim te calava como em outras incontáveis vezes
thief!simón que apesar de não demonstrar ficava cada vez mais apegado à sua figura, se sentia doente e nauseado por não conseguir evitar aqueles sentimentos quando você o acordava vestindo as camisas dele, ou então quando te via enrolando os cabelos para um penteado novo – toda delicada de frente ao espelho –, quando o abraçava por trás enquanto ele fazia as contas do quanto precisariam roubar para continuar com o mesmo estilo de vida. sentimentos tão inoportunos que ele se alcoolizava quando se tornava demais para suportar
thief!simón que era diferente quando bebia daquele jeito, como se estivesse fora de si. não te chamava de “belladona”, reprimia suas tentativas de se aproximar, de tocá-lo, te dizia “eres una chica estúpida e ingrata! – as palavras sendo cuspidas - nada te alcanza, ya sea dinero, joyas o todo lo que tengo!”, “simón... eu não entendo, mas por favor não fica as-“, “cállate!”, erguendo a mão na sua direção, mas retesando quando você se encolhia. quando se acalmava a única coisa que dizia era “vou dormir fora hoje”
thief!simón que agia como se nada tivesse acontecido depois, que te deixava sem saber das negociações, que te tratava como burra e nova demais para se envolver nos assuntos que realmente importavam no final das contas, mas justificava dizendo que não queria te dar rugas, e que você podia ficar só com a parte divertida que era gastar e ser uma boa mulher pra ele, “a mais linda”, soprando e segurando seu queixo antes de te beijar
thief!simón que quando se mudaram de novo arranjou uma cartada grande, um político muito influente que era conhecido pelo gosto nefasto por mulheres novas; por corrompê-las. e assim o garoto tinha outro plano em mãos, te introduzindo num bazár beneficente como a irmã mais nova, filha do segundo casamento da mãe, tão pura, te fazendo usar lentes coloridas e uma maquiagem fina e leve que naturalmente fazia com que todos quisessem saber mais sobre você
thief!simón que no entanto, viu tudo ir por água abaixo; a sucessão de acontecimentos sendo muito rápida pra ele sequer digerir. o senador se encantava por você, perguntava tudo, nome, idade, se estava na escola e o que gostava mais de aprender lá, e era respondido, com mentiras, mas não poderia parecer mais satisfeito. assim que conseguiam atraí-lo para o estacionamento, o homem, não tão velho assim, sacava um calibre, colocando o bucal prensado contra a sua lombar, te arrastando para um carro que não conheciam
thief!simón que entrou em estado de frenezi, saindo de sua posição e não dando dois minutos que estavam dentro do veículo, abrindo a porta com violência e puxando o outro pelo colarinho, não dando tempo para que este reagisse, socando o rosto com uma fúria reprimida desde muito, o cigarro preso no canto dos lábios que se apertavam e a pele cobrindo os ossos da mão rasgando com os impactos. um zumbido ensurdecedor o parava quando o disparo acontecia
thief!simón que assistiu com os olhos esbugalhados a camisa do homem ir se encharcando de sangue pouco a pouco, enquanto você trêmula segurava o revólver, o rímel escorrendo pelas bochechas por causa do choro e a expressão de espanto que terminava de deixá-lo sem chão, fazendo-o largar o cadáver e ir até si te tirando o objeto das mãos e a abraçando. os sussurros falhos de desculpa, de pronto já acabou, eu to aqui, enquanto pegava quaisquer vestígios na cena do crime e te levava para o carro, saindo em disparada
thief!simón que evitava olhar para o seu semblante catatônico pelo resto da noite, porque precisava ficar focado em arrumar as malas no hotel e colocar tudo no porta-malas de forma amontoada, porca, pisando no acelerador tão fundo que os pneus cantavam quando estavam na estrada; mas era isso, vocês nunca podiam ficar muito tempo mesmo
thief!simón que dirigiu por seiscentos quilômetros, ignorando o sono, e só parando quando seu choro vinha à tona. um choro tão copioso e doloroso de presenciar, porque antes de ninguém, ele sabia quem era a maior vítima naquela história. parava no acostamento e passava para o seu lado do banco te colocando no colo e te ninando como se faz a um bebê, “sshh, mi belladona, vai ficar tudo bem...”, os beijos espalhados no seu cerne e um em especial na testa, em que ele se demorou porque precisou segurar o choro também
thief!simón que desligou o rádio quando a transmissão começava a falar sobre um casal de jovens golpistas foragidos dando a descrição de cada um, e que não conseguiu dormir pelos próximos três dias assombrado com o fato de que ele tinha estragado mais uma vida, tirado as chances de você se tornar algo melhor e maior... com propósito, talvez
thief!simón que não conseguiu te acalmar quando você viu as notícias pela tv de tubo no motel onde estavam se escondendo – seus rostos estampados nos principais jornais que relatavam o assinato do senador –, apenas acendendo mais um cigarro e ouvindo suas súplicas implorando para ele dizer o que fariam, como escapariam; mas pela primeira vez em muito tempo, simón hempe não tinha um plano, nem truques; tinha gasto todo o tempo pensando em você e em sobre como ele conversaria contigo e diria para mudarem de vida, que poderiam recomeçar em outro país e ter algo normal, com uma casa fixa, empregos, e até filhos.
thief!simón que ouviu as sirenes bem antes de você, e numa última tentativa de salvar ambos te acordava apressado, sem explicações, segurando sua mão e te puxando para o carro – lembrava de pegar uma única mala que não estava desfeita e a bolsa com o dinheiro, sem se importar com mais nada.
thief!simón que ignorou os megafones que davam voz de prisão e o cerco que se formava na rodovia, ainda tentando contornar as viaturas e os homens fardados que empunhavam suas armas
thief!simón que não deixou de segurar sua mão mesmo naquele momento, segredando baixo que vocês tentariam correr quando ele abrisse a porta
thief!simón que tomou a frente quando os oficiais atiraram, o corpo perdendo as forças quando três dos vários disparos o acertavam
thief!simón que sentia mais pelo seu espanto e desespero do que pela dor física que era aliviada pela quantidade de adrenalina correndo nas veias, sussurrando um “belladona...” para que você prestasse atenção – o mundo parando para que vocês tivessem o seu último momento juntos – “você vai dizer que eu te manipulei, sim? vai fazer isso por mim, mi amor...”, “n-não”, vendo-te balançar a cabeça em negação e soluçar com a vista embaçada das lágrimas que caíam em abundância ao passo que suas mãos tentavam inutilmente tampar um dos buracos por onde o líquido vital jorrava. “prométeme que serás mi belladona por mucho más tiempo”, a mão alcançava o pingente que nunca saía do seu pescoço e ele sorria te fitando enquanto os últimos segundos de vida dele se esvaíam
thief!simón que naquela manhã te deixou. você sem saber quantos anos ele tinha de verdade, sem saber de onde ele vinha, sem saber sua história e sem nunca ter ouvido que ele a amava – apesar de sentí-lo com imensidão.
thief!simón que nunca saberia que depois de acatar o último pedido dele você tinha passado pelo júri do caso e sido inocentada
thief!simón que nunca te veria tendo a vida normal que ele sonhara outrora, com um marido que te respeitava e te cuidava e com dois garotinhos lindos que te chamavam de mamãe
thief!simón que apesar de não ter tido isso tudo, ainda tinha vivido sua melhor fase ao seu lado, ao lado de sua belladona.
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dansfull · 3 months
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no entiendo por qué todavía sigo pensando en vos. quizás me seguis manifestando? pensando? las cosas me duelen cuando aparece tu cara en cada lugar al que voy en mi mente. me molesta mucho que en sueños totalmente improbables con paisajes desconocidos siempre estes vos. aparezcas ahí, en lugares de mi mente que no te pertenecen, como si los conquistaras. espero que la memoria mía siga fluyendo, su curso, por otros caminos, otras personas. no puedo aferrarme mas a vos.
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