Tumgik
#tenere per sé
didishawn · 1 year
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Open blinds (Pedri × Spanish streamer! reader)
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Warnings: kind of suggestive, fluff, lots of Spanish, mentions of Spanish streamers
Masterlist
You will have to convince Pedri to stop being so cute while sleeping so you can get mad at him. 
You love being with him in Barcelona, waking up next to him and all, but he really needs to start closing the blinds before going to bed, because you are not sure you will keep on living if you have to wake at 5 am every morning as the sun hits you on the face. 
Pedri has his arms slung over your waist as he is in a deep slumber, and you can't help but stare at his relaxed expression. He is so lucky he is free today, while you will spend all day running around because of La Velada del Año 2, luckily, you still have a few hours before having to meet everyone for breakfast, then preparing, then presenting the event alongside Cristinini, all rewarded by the afterparty. 
You cursed the moment you accepted Ibai's proposal to present the event. It wasn't like you needed the hype, 250k viewers minimum per stream was what every streamer dreamed about, and you could have comfortably watched the event from Pedri's coach, or even your own if he had the energy to go to Madrid. 
You started squirming under Pedri's grip, trying to turn away from the sun as he stirs awake. 
"¿Qué haces?" he groans, eyes fluttering open as he pulls you closer to him. (what are you doing?) 
"Dejaste las cortinas abiertas otra vez, Pedri" (you left the blinds open again, Pedri)
"Mmmm, lo siento amor, pero es muy temprano para tener esta discusión" he says while cuddling closer to you, an strategy to get into your heart (sorry love, but it's still too early for this discussion) 
"Igual dudo me pueda volver a dormir" (still I doubt I can go back to sleep) 
His brown eyes finally stay open as he looks down at you, he gives you a suggestive smile "Yo sé de algo que te cansará" (I know of something that will tire you out) 
You gasp mockingly "Pedro González López, ¿te me estás insinuando tan temprano?" (are you trying to seduce me so early) 
He pulls off a innocent look "No me atrevería, " he smirks "pero tampoco lo niego" (I wouldn't dare, but I don't deny it) 
He spins you both, you lying against the bed as he stares down at you. He leans down, places a kiss on your forehead, cheek, lips and neck, then scoots lower, and buries his head in between your legs, you for surely have a long morning ahead of you. You try your best to fake innocence when all your friends give you weird looks at your late arrival, flushed cheeks and messy hair. 
He for sure will tease you when that faraway look still hasn't gone away by the time you are on live.
You guess you will have to do the very same to him so you are at the same level.
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luluemarlene · 2 months
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L'ULTIMA NOTTE
Qualche giorno fa ero a letto con Ginevra
Mi sento particolarmente in pace con il mondo quando il suo profumo di rose mi avvolge
È bello stare tra le braccia di qualcuno che mi apprezza e che ha l'abitudine di guardarmi come se lo facesse non direttamente, ma "attraverso" di me
Una radiografia completa di pelle, organi ed emozioni
Fantastico!
Di lei non si può non apprezzare l'ironia, la schittezza... e la sua fica
La porta completamente depilata e, nonostante io abbia imparato ad apprezzare un po' di pelo, devo dire che la sua fica nuda è meravigliosa.
Sembra sempre fresca e giovane, nonostante rimanga naturalmente chiusa come una chiesa , nascondendo la moltitudine di blasfemie che suscita in me il suo interno
Il classico "zoccolo di cammello" insomma 😁... una pagnotta gonfia ed invitante con un taglio perfetto al centro
Mi piace allargare le grandi labbra con le dita, cercando qualcosa che a volte ho paura di non trovare. Invece è tutto lì : il piccolo clitoride che si gonfia all'istante, le tenere labbra rosa che come una stella cometa mi indicano la strada, ma verso una voragine oscura in cui solitamente annego. Letteralmente eh! . Ginevra produce quantità inimmaginabili di succo di fica!
Lei è lesbica ed è single, per il momento, condizione che purtroppo marchia a fuoco questa relazione con una bella data di scadenza sui ns culoni morbidi. Data che c'è sempre in questi rapporti, ma a volte abbiamo così fame di certe emozioni, così bisogno di assecondare le nostre pulsioni, che facciamo finta di non vedere, accontentandoci di relazioni ormai rancide.
Ma questo fa parte di un'altra storia.
Tra una leccata e l'altra, sommerse da dildo dalle dimensioni a volte imbarazzanti, ne abbiamo parlato spesso..
La mia condizione proprio non le va giù, e non perché abbia preconcetti su chi è fedifrago, ma perché mi vorrebbe tutta per sé!
Vorrebbe dormire, mangiare e disporre del mio corpo ogni volta che sente di averne voglia
Dice che a volte, di notte, si masturba furiosamente pensando alla mia figa a forma di farfalla (così la chiama, per via delle piccole labbra che penzolano dal mio corpo) e che avrebbe bisogno di dirmelo, svegliandomi , incurante dell'ora tarda.
Sente che vorrebbe impormi astinenza sessuale da mio marito, che vorrebbe legarmi al letto, abusare di me ed incastrare la sua lingua alla mia fica proprio come fanno i mattoncini lego.
Nessuno meglio di me capisce quello che intende...
Abbiamo riso spesso del fatto che lei sia dominante e che io, nonostante sia prevalentemente sottomessa con gli uomini, non riesca ad esserlo con le donne, così finisce spesso che le ns sessioni si concludano con una prova di forza tra urla di piacere , morsi sui capezzoli, tirate di capelli, orgasmi bagnati di piscio
Come due femmine alfa cerchiamo supremazia, dove la vittoria è l'esplosione di piacere dell'una piuttosto che dell'altra
Due lupe, due cagne vogliose che si impregnano a vicenda dei rispettivi odori.
Poi c'è il fattore CAZZO.
Io non sono lesbica nemmeno un po', mi piacciono le donne, ma in una relazione sessuale non credo proprio che potrei fare completamente a meno del cazzo.
Quel tronco duro tra le mani che pulsa, la sensazione di riempimento e di vuoto che si alternano nella pancia ogni volta che un cazzo scivola dentro e fuori dalla mia fica
La percezione di possesso e depravazione di cui mi nutro quando il mio culo viene profanato, abusato, sfruttato
Cristo, solo a scriverlo io colo come una fontanella
Nessun dildo può sostituire la carne calda, il compiacimento che provo nel sentire un cazzo indurirsi nella mia bocca.
Qualcuno vi ha mai pisciato in culo?
Non potete dire di essere appartenute o aver avuto un rapporto simbiotico, di forte dipendenza con un uomo, se non è mai successo
Fidatevi, non lo dico ritenendomi particolarmente fortunata ad averlo vissuto, anzi, col senno di poi, per niente fortunata , però so perfettamente cosa vuol dire
In definitiva,
tutti i giochini non sono sufficienti per me, e lei lo sa.
Questa settimana, per una serie di motivi che non starò a raccontare , resto a Torino per qualche giorno, ospite di un amico di vecchia data che si trova fuori per una vacanza studio in Corsica
Ieri mattina Ginevra mi ha chiamata mentre uscivo di casa e salivo in macchina per andare a lavoro
Aveva la voce stridula e affannata, sentivo la sua eccitazione rimbombare nell'abitacolo attraverso il bluetooth.
"Sta sera resti da me, ti prego! Quale occasione migliore? Voglio farti una sorpresa!"
Ovviamente ho accettato subito. Gli eventi di queste ultime settimane mi avevano portato lì e la prospettiva, 15 gg prima, era di passare da sola ogni singola notte, magari a guardare porcate e a consumarmi le dita o a cercare disperatamente un amante, che tanto non avrei trovato
Ma ora c'era lei! Io la volevo ancora e ancora, pazienza che le mancasse un appendice a cui aggrapparmi
Mi sono preparata minuziosamente : scrab corpo, depilazione al miele, crema profumata al mughetto
Pensavo già all'incontro dei corpi e alla fusione dei nostri profumi... Un giardino botanico di lussuria e godimento.
Sono arrivata alle 20,30 con un vestito rosa cangiante comprato da lei, tacchi di metallo e l'intimo da vera puttana di classe, completo di corsetto con reggicalze
Ho portato con me ogni giochino possibile, compreso lo strap on e ho deciso di indossare il collare perché volevo compiacerla, senza sapere che, mai come quella sera, non ne avrei avuto bisogno.
Ha aperto la porta con in mano un Franciacorta e mi ha versato da bere dopo avermi infilato la lingua in bocca, aver ispezionato i miei denti, la mia gola, avevo paura mi mangiasse!
Dopo 2 bicchieri a stomaco vuoto avevo già la sua testa tra le gambe. Mi ha leccata prima dolcemente, come fa sempre, ha spompinato il mio clitoride e infilato la lingua nella mia fica.
Poi mi ha fatto alzare le gambe per mettermi il buco del culo ben in mostra e ha leccato anche quello, ha cercato di allargarlo e ci infilava la lingua, come per assaporarne tutto il sapore
Un dito, un altro... ho iniziato a masturbarmi sfregandomi il clitoride, mentre lei mi scopava il culo con le dita
Sentivo il liquido che colava dalla figa raccogliersi nel culo, e lei che si avvicinava per berlo.
Che godimento!
Siamo andate avanti così finché non me ne sono venuta, con le sue dita piantate in culo e la sua bocca attaccata alla mia fica, come una ventosa.
Appena ripresa siamo andate a tavola e dopo un'oretta, mentre ridevamo dell'esperienza fatta in San Salvario alla Rage Room, (se siete stressati, andateci! ) è suonato il campanello.
L'ho guardata un po' allarmata.
"Tranquilla è la tua sorpresa" ha detto andando ad aprire
Ho scolato un altro bicchiere di vino non sapendo davvero a cosa pensare.
È tornata accompagnata da un ragazzo.
"Lui è Fabrizio, è un infermiere!"
Devo aver assunto un'espressione davvero buffa, con la bocca aperta e gli occhi fissi su di lui, perché entrambi hanno sorriso
"E venuto per farci contente, per servirci o per farsi servire, lo decideremo noi.
Io sono pronta a lasciarmi guidare da te"
L'ho gurdara con aria preoccupata e mi sono alzata di scatto..
"Lo so a cosa stai pensando e so quanto tu sia attenta alle malattie
Lo sono anche io, lo sai
Fabrizio ha portato le sue ultime analisi, anzi le ultime 3, le fa ogni 4 mesi"
Ho pensato, sorridendo, che solo i porno divi si fanno tante analisi l'anno!
Poi abbiamo scambiato un po' di parole sull'argomento e rilassandomi ho iniziato ad osservare Fabrizio che nn era per niente male
34 anni, moro, barba lunga ma non troppo, capelli corti con ciuffo selvaggio sugli occhi, alto il giusto e due spalle da nuotatore
Vedendo che lo osservavo un po' incuriosita, mi ha spiegato che lui e Ginevra si sono conosciuti al circolo dei lettori 3 anni fa
Mentre parlava mi sono accorta di essere rimasta sola con lui e scusandomi
sono andata a cercare Ginevra in camera. L'ho trovata seduta sul letto con indosso solo una camicia, collant tinta carne rigorosamente senza intimo
"Che fai qui?"
"Voglio davvero che tu faccia quello che vuoi con lui e con me
Non sto con un uomo dal liceo, ma questa volta sarò obbediente . Anche lui farà tt ciò che gli dirai e si lascerà fare qualunque cosa, è bsx"
"Sei sicura?... gli uomini non ti piacciono... "
Mi ha spiegato che il ns tempo sarebbe finito presto e che lei voleva lasciarmi un ricordo indelebile, voleva compiacermi, voleva soltanto che io fossi consapevole di quanto lei fosse disposta a fare per la mia piena soddisfazione.
Quella sarebbe stata la sua gratificazione
Capivo benissimo ciò che intendeva e ho pensato a quante volte avevo provato lo stesso piacere nel donarmi così incondizionatamente
L'ho baciata e le ho chiesto di sdraiarsi sulla schiena, senza spogliarsi, con la testa leggermente fuori da letto, braccia dietro la schiena e mani sotto il culo , gambe diritte ma divaricate.
Ho chiamato Fabrizio e gli ho chiesto di spogliarsi e di sedersi, senza toccarsi.
L'ho guardato mentre lo faceva e ho sorriso nel vedere che era già eccitato e pronto
DIO come avrei voluto fiondarmi su quel cazzo, grande e dritto!
"Non masturbarti a meno che non te lo chieda io, per favore"
Ha annuito e si è seduto
Ho iniziato a palpeggiare Ginevra, prima con le mani, poi con la bocca. Stimolavo i suoi capezzoli attraverso la stoffa della camicia e poi sempre più giù, senza toccare mai la sua pelle.
Arrivata ai collant, ho annusato e leccato il nylon, aspettando di vedere le calze iniziare ad inscurisi per il liquido che le bagnava. È arrivato, tanto, e ho iniziato a dissetarmi mentre Ginevra si contorceva e mi chiedeva di strappare via la stoffa e leccarle la figa. Ho guardato Fabrizio che aveva un cazzo che sembrava stesse per esplodergli.
Ginevra mugolava e chiedeva la mia lingua... "Parli troppo, ora basta "
Ho chiesto a Fabrizio di tapparle la bocca e mentre si alzava e rovesciava indietro la testa di Ginevra , penzoloni dal letto, ho iniziato a masturbarmi.
Ero un lago, avevo le cosce bagnate e solo voglia di venire.
Gli ho chiesto di aprire la bocca e lui le è scivolato dentro
Che scena magnifica
Gli ho chiesto di seguire i miei movimenti, un colpo ogni leccata e così ha fatto
Le calze erano ormai bagnatissime e piano piano con le mani ho iniziato a lacerarle scoprendo il clitoride e lasciandolo fuoriuscire appena appena dal buco
Fabrizio ha iniziato ad aumentare il ritmo , era infoiato e scopava la gola senza pietà mentre le tormentavo la punta del clitoride
Vedevo la gola di Ginevra gonfiarsi e la bocca sputare bava viscosa ogni volta che le permetteva di riprendere fiato
Non volevo che nessuno dei due venisse, dovevano implorarmi per farlo!
Ho detto a fabrizio di tornare a sedersi, la sua faccia mi ha palesato tutta la frustrazione che provava, ma ha obbedito
Ho continuato per un po' a leccare Ginevra inserendo un paio di dita attraverso la fessura delle calze, e il cic ciac della sua figa bagnata era una calamità per me.
Poi lho fatta alzare interrompendo il suo godimento e le ho sentito dire " Non voglio che mi scopi, io sono tua"
Ho sorriso, l'ho accarezzata e con un cenno ho fatto avvicinare fabrizio e ci siamo posizionati a 69, ma lui sopra, perché volevo mi scopasse la bocca, lasciando lei a guardarci
Ho sentito subito quel senso di soffocamento, sbavavo, gemevo.. Mi sentivo in trappola e allo stesso tempo libera di vivere la mia sessualità succhiando quel membro così avidamente
Quando ha iniziato a dire che doveva venire, ho afferrato le sue natiche e l'ho spinto in profondità, doveva venirmi dritto in gola.
Mi è esploso giù per l'esogafo ed è crollato sulla mia faccia, tanto che ho dovuto spostarlo di forza per evitare che mi soffocasse
Ho leccato le ultime gocce mentre ancora grugniva di piacere, poi l'ho preso per i capelli e li ho messi entrambi
davanti alla mia fica grondante
"Leccatemela insieme"
Mi hanno letteralmente consumata : tiravano le grandi labbra, succhiavano le piccole, l'uno cercava di prevaricare sull'altro per portarmi all'apice
"Ora il culo!"... E di nuovo nello scontro senza fine, dita che entravano lingue che si attorcigliavano...
Io e Ginevra ancora prive della ns ricompensa eravamo come due cagne randage! Fameliche , vogliose, disperate direi!
Ho visto che Fabrizio tornava ad avere a disposizione quello per qui era venuto: il suo bel cazzo dritto!
Era quello che aspettavo
Volevo mi inculasse mentre Ginevra con la sua lingua pensasse a farmi godere.
A cavalcioni sulla faccia di lei, piegata in avanti, ho aspettato che lui infilasse il suo cazzo e che iniziasse a pomparmi come una puttana.
Lo sentivo entrare ed uscire e la sensazione di pienezza stritolava la mia mente. Dal dolore credo di aver urlato un paio di volte, ma senza nessuna pietà ha continuato a profanare il pertugio per allargarlo sempre di più
La lingua sulla mia fica rendeva tutto appagante e delizioso
Ginevra aspettava il mio piacere a bocca aperta e quando ho sentito Fabrizio inondarmi il culo sono venuta anch'io, proprio sopra la sua bocca.
Ho spruzzato, pisciato e goduto ... Le ho manifestato tutto il mio piacere e poi, senza pensarci, le ho svuotato il contenuto del mio culo sulla faccia
Troppo eccitata e ancora privata dell'orgasmo si è lasciata imbrattare del liquido salato senza protestare!
Ero sfinita, ma sapevo che ora dovevo pensare a lei...
Pochi minuti di respiro, un goccio di vino ed ero pronta
Ho indossato lo strap on e ho ordinato ad entrambi di avere i loro culi a disposizione.
Lei a quettro zampe, lui appoggiato alla sua schiena come un toro da monta
Da dietro guardavo i deretani in posizione, due buchi da violare senza nessuna pietà!
Ho leccato i buchi, troppo golosa di quegli anfratti per non farlo e poi, alternativamente, li ho scopati entrambi
Entravo con lo Strap on prima in uno e poi nell'altro buco, sentendoli godere come maiali.
Con le mani Fabrizio stimolava il clitoride di Ginevra e la poverina è venuta praticamente subito!
L'ho sfilato in fretta e subito infilato nella bocca di Fabrizio perche lo pulisse per bene. Mentre lo faceva lei leccava il suo buco del culo ancora largo ed io mi sono masturbata guardandoli e venendo di nuovo davanti a loro
A tarda notte Fabrizio ci ha lasciate e quando è uscito si è girato a gurdarci con un punto interrogativo disegnato in faccia
Prevenendo la domanda Ginevra ha detto
"Scordatelo , non succederà mai più!!"
Ho riso mentre andavo a farmi la doccia, ma ho sentito tutto il peso di quella frase, come presagio
Credo che quella notte sia stata il suo regalo di addio .
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sara-saragej · 1 year
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Buongiorno 🦋
È vero
non sei più come una volta,
non sei più come eri prima di partire,
le amarezze danno sempre una nuova forma al volto
cambiano la geometria dello sguardo
le ferite non abbandonano più una pelle,
restano attaccate nel nome dell'eterno
e anche la bocca poi si lascia influenzare,
tende a sorridere diversamente
si spalanca
ma difficilmente mostra i denti,
è più difficile sorridere
quando si porta con sé il peso del dolore
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è vero, sei cambiata
e con te sono cambiati pure i sogni,
hanno preso una nuova direzione adesso
hanno cambiato forma così tanto
che nemmeno ti ricordi più
come facevi a sognare ed essere spensierata
nello stesso momento,
adesso hai sogni più ragionati
capaci di stare con i piedi per terra
ma un po' meno di volare senza tener conto di niente
è vero sei cambiata e cambiare
viene da cam-bire che vuol dire mutare
e mutare vuol dire mettere il silenzioso nel cuore
vuol dire prendersi un momento di solitudine
un attimo di pace
di raccoglimento
un attimo di te stessa
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giusto il tempo di capire
che non è poi così male cambiare,
e che adesso ci sono più probabilità di farcela
che di farti ancora male.
[gio evan]
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occhietti · 4 months
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Una donna dovrebbe tenere la propria femminilità per sé e per chi merita di scoprirla. Altrimenti, eccedendo, non permette che nessun uomo acceda a contenuti più profondi.
La vera misura dello spessore e della caratura maschile è, infatti, data dal sapere relativizzare il richiamo del corpo femminile esibito, sfrontato, sfrenato.
Infatti, l'esibizione insistente, l'eccesso, la sfrontatezza sono sempre manifestazioni di paura ed insicurezza mascherate da forza e potere.
Noi siamo davvero attratti dall'armonia, cioè dalla presenza di un qualcosa di originale che la persona incarna, da una sua bellezza particolare che mette assieme più elementi, da qualcosa di misterioso che resta tale, da qualcosa che non può e non deve essere messo in mostra.
Ciò che non si vede, ciò che è segreto,
ciò che si immagina:
questo è davvero erotico.
- Mariano De Simone
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alle00 · 9 months
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Abbiamo cominciato a tacere da ragazzi, a tavola, di fronte ai nostri genitori che ci parlavano ancora con quelle vecchie parole sanguinose e pesanti. Noi stavamo zitti. Stavamo zitti per protesta e per sdegno. Stavamo zitti per far capire ai nostri genitori che quelle loro grosse parole non ci servivano piú. Noi ne avevamo in serbo delle altre. Stavamo zitti, pieni di fiducia nelle nostre nuove parole. Avremmo speso quelle nostre nuove parole piú tardi, con gente che le avrebbe capite. Eravamo ricchi del nostro silenzio. Adesso ne siamo vergognosi e disperati, e ne sappiamo tutta la miseria. Non ce ne siamo liberati mai piú. Quelle grosse parole vecchie, che servivano ai nostri genitori, sono moneta fuori corso e non l'accetta nessuno. E le nuove parole, ci siamo accorti che non hanno valore, non ci si compra nulla. Non servono a stabilire rapporti, sono acquatiche, fredde, infeconde. Non ci servono a scrivere dei libri, non a tener legata a noi una persona cara, non a salvare un amico. Fra i vizi della nostra epoca, è noto che c'è il senso della colpa: se ne parla e se ne scrive molto. Tutti ne soffriamo. Ci sentiamo coinvolti in una faccenda di giorno in giorno piú sudicia. Si è detto anche del senso di panico: anche di questo, tutti ne soffriamo. Il senso di panico nasce dal senso di colpa. E chi si sente spaventato e colpevole, tace. Del senso di colpa, del senso di panico, del silenzio, ciascuno cerca a modo suo di guarire. Alcuni vanno a fare dei viaggi. Nell'ansia di veder paesi nuovi, gente diversa, c’è la speranza di lasciare dietro a sé i propri torbidi fantasmi, c’è la segreta speranza di scoprire in qualche punto della Terra la persona che potrà parlare con noi. Alcuni s’ubriacano, per dimenticare i propri torbidi fantasmi e per parlare. E ci sono poi tutte le cose che si fanno per non dover parlare: alcuni passano le serate addormentari in una sala di proiezioni, al fianco la donna alla quale, cosí, non sono tenuti a dover parlare; alcuni imparano a giocare a bridge; alcuni fanno l'amore, che si può fare anche senza parole. Di solito si dice che queste cose si fanno per ingannare il tempo: in verità si fanno per ingannare il silenzio. Esistono due specie di silenzio: il silenzio con se stessi e il silenzio con gli altri. L'una e l'altra forma ci fanno egualmente soffrire. Il silenzio con noi stessi è dominato da una violenta antipatia che ci è presa per il nostro stesso essere, dal disprezzo per la nostra stessa anima, cosí vile da non meritare le sia detto nulla. È chiaro che bisogna rompere il silenzio con noi stessi se vogliamo provarci a rompere il silenzio con gli altri. È chiaro che non abbiamo nessun diritto di odiare la nostra stessa persona, nessun diritto di tacere i nostri pensieri alla nostra anima.
Natalia Ginzburg, Silenzio (da “Le piccole virtù”)
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smokingago · 11 months
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Una donna dovrebbe tenere la propria femminilità per sé e per chi merita di scoprirla. Altrimenti, eccedendo, non permette che nessun uomo acceda a contenuti più profondi.
La vera misura dello spessore e della caratura maschile è, infatti, data dal sapere relativizzare il richiamo del corpo femminile esibito, sfrontato, sfrenato. Infatti, l'esibizione insistente, l'eccesso, la sfrontatezza sono sempre manifestazioni di paura ed insicurezza mascherate da forza e potere.
Noi siamo davvero attratti dall'armonia, cioè dalla presenza di un qualcosa di originale che la persona incarna, da una sua bellezza particolare che mette assieme più elementi, da qualcosa di misterioso che resta tale, da qualcosa che non può e non deve essere messo in mostra.
Ciò che non si vede, ciò che è segreto, ciò che si immagina: questo è davvero erotico.
Mariano De Simone
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susieporta · 5 months
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VOGLIO SOFFRIRE PER APPARIRE
Liberarsi da certi stati di sofferenza richiede che ci si liberi dall'idea che la sofferenza sia un qualcosa di speciale che accade solamente a noi.
A volte succede che ci sentiamo "speciali" rispetto agli altri esseri umani perché stiamo soffrendo, quando la sofferenza, di fatto, è parte integrante della vita ed andrebbe semplicemente accettata così com'è.
C'è sempre una certa dose di vanità, di egocentrismo e senso di superiorità che tende a mischiarsi con la sofferenza.
E se poi guarisco per davvero...
Allora dovrò lasciar cadere l'idea di sentirmi "superiore" perché soffro e perché le mie sofferenze sono uniche e speciali rispetto a quelle degli altri.
Alcune persone non sono ancora pronte a guarire e a lasciare cadere il passato perché gli serve - la sofferenza - per sentire di essere, di valere e di esistere.
Alcune persone utilizzano la sofferenza per tenere le persone legate a sé ricattandole, sfruttando i loro punti deboli facendoli sentire in colpa...
Tutti giochi di potere.
Ecco perché...
Guarire dalla sofferenza, non sempre, ma a volte, richiede anche un profondo lavoro sull'ego.
Proviamo ad osservare quando utilizziamo i nostri problemi come arma di ricatto invece di trovare una soluzione.
La guarigione/trasformazione comincia da una presa di coscienza della propria situazione interiore su come utilizziamo la mente e le emozioni, evitando però di mentire a sé stessi.
Roberto Potocniak
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papesatan · 5 months
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per esorcizzare il futuro
Quest’implacabile e oscuro inquisirmi che mi fruga dentro e fuori, mi spinge a investigarmi il cuore alla malata ricerca di potenziali violenze passate e future. Mio nonno, uomo mansueto di sconfinata bontà, invecchiato in silenzio all’ombra d’un suocero dragone e una moglie arpia, è morto dopo esser stato corroso giorno per giorno dal Parkinson, roso sin dentro le ossa, fino a diventare un altro da sé. Quando la malattia lo lasciò, non c’era più niente in lui dell’uomo che era, non ne era rimasto più nulla, come scrive Flaubert: “il l’ouvrit et ne trouva rien”. Negli ultimi tempi s’era fatto estremamente violento, quasi ferino, tirava calci a tutti, schiaffi, pugni e spinte, parole al veleno, bestemmie e imprecazioni mai udite da quella sua bocca garbata, paranoie continue per cui era convinto che il fratello s’intrufolasse in casa di nascosto per scopargli la moglie, ben corrisposto, o che gli amici sparlassero di lui al bar. E giù d’insulti e botte. Oggigiorno non se ne ricorda più nessuno e di lui, fortunatamente, è rimasto solo il ritratto d’un uomo retto e buono, come effettivamente è stato per gran parte della sua vita. Ora penso, mio nonno era un uomo buono... (intravedete già il punto del mio discorso?) la storia della mia famiglia non ha niente a che fare coi Rougon-Macquart, ma risalendo le generazioni risulta evidente una certa predisposizione alla follia. Benché la scienza mi rassicuri d’avere solo una piccola esigua possibilità d’ereditare il male, io ne sono intimamente convinto. E se mio nonno, che era un uomo buono, s’è degradato in “nu diavl” (per dirla con le urla di mia nonna), io che non lo sono, che speranza avrei di restare umano? Solo la mia assoluta integrità morale mi permette di tener docile al guinzaglio il lupo in me. Se perdessi ogni freno, cosa mi distinguerebbe da un mostro senz’anima? Diverrei pari a un lupo mannaro, il povero professor Lupin morso dalla luna piena, Harvey Keitel che si tramuta in vampiro e morde a morte l’amato figlio, un maledetto zombie in un qualsiasi film di zombie. Tanto varrebbe sopprimermi prima. Non posso perdere me stesso, non voglio perdere me stesso, la mia mente è tutto ciò che ho. Un giorno, prima di perdersi per sempre, mio nonno mi prese per un braccio, mi fissò con la disperata urgenza della fine e disse: “La cosa più importante per una persona è essere padroni di se stessi. Ricordalo!” Non l’ho dimenticato, nonno, non l’ho fatto. Non posso prometterlo, ma spero solo di poterlo ricordare per sempre. 
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francesca-70 · 7 months
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Se pensi che fare l’amore sia una cosa che funziona sempre… della serie: “bastano” due corpi che si desiderano e s’incontrano… Beh… Non hai capito niente.
Se pensi che il piacere sia tecnica di carezze e posizioni… Non hai capito niente.
Se pensi che, nella vita e nelle relazioni, 2+2 faccia sempre 4… Non hai capito proprio niente.
La verità è che l’amore fatto bene è combinazione rara e preziosa. Che il vero piacere nasce da un’intimità che ha radice nella comunicazione delle anime, nella nudità di mondi che si svelano con lentezza, nella complicità sottile frutto di comunicazione e… Dentro. Già… dentro. “Dentro” non solo come gesto di compenetrazione di corpi, ma soprattutto come reciproca appartenenza di frammenti di mondi condivisi. Lì… lì è il seme di ogni forma di piacere, dove “appartenersi” è apice di un desiderio ben più sottile e profondo che ha a che fare con la gioia e la fortuna di “tenere in sé” ciò che consideriamo prezioso. Allora sì che fare l’amore è piacere assoluto, totale… roba da far tremare per intensità ogni angolo di dentro e fuori, dentro e fuori.
Se pensi che fare l’amore sia cornice di un quadro di colori che raramente sono opera d’Arte… Beh… Hai capito tutto. E sei un vero Artista dell’Amore.
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Letizia Cherubino
Se non t’incontro nei sogni
...ti vengo a cercare
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abr · 1 year
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Lo scontro tra Nato e Russia è già in corso. Purtroppo, le guerre non seguono più l’etichetta di una volta secondo cui viene fatta una dichiarazione formale. Noi non stiamo impiegando il nostro personale e speriamo che ciò non succeda mai. Ma il lessico che usiamo è un lessico di guerra. Se noi, anziché auspicare una ricomposizione tra i contendenti, vogliamo che uno vinca e che l’altro perda e consideriamo una sconfitta per noi stessi la vittoria di uno dei due, è chiaro che noi partecipiamo al conflitto, non solo con le nostre armi e con le sanzioni che sacrificano la nostra economia. Si tratta di un crescendo: si è iniziato con le sanzioni, il sequestro dei beni dei russi, poi le armi di difesa e quelle di maggior impatto. Ora parliamo di carri e di Samp-t, una risorsa limitata per noi, un gioiellino che l’Italia dovrebbe tenere per sé. Se tra cinque o sei mesi ci chiederanno i nostri specialisti, sapremo dire di no?
non lo dice un fighetta cagasotto vignettaro comunista o un perdente fascio: è il generale Marco Bertolini, già comandante del Comando operativo di vertice interforze, della Brigata paracadutisti Folgore e oggi presidente dell'Associazione nazionale paracadutisti d'Italia.
Via https://www.ilgiornale.it/news/politica-estera/battaglia-dei-carri-armati-generale-rivela-cosa-succeder-2109125.html
Ci stanno infilando in quelle trappole dove non puoi più tornare indietro, puoi solo andare sempre avanti
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annaeisuoipensieri · 8 months
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"Tu non conosci la vergogna"
Me l’ha detto una volta mia nonna Gera ed è stato uno degli attimi più commoventi della mia vita. Lei era una donna dura e abrasiva, che somigliava a una statua gotica. Anche lei aveva avuto i suoi dolori e suoi nodi da sciogliere. Un giorno la accompagnai a messa e un pretino, vedendola in vestito scollato, le disse: “Nonnina si copra le vergogne”. Io indicai il crocifisso e risposi al prete: “Non mi sembra che il padrone di casa abbia problemi con la nudità”. Fu allora che mi disse: “Brava, tu non conosci la vergogna”.
La vergogna non è un luogo utile: è disfunzionale, immobilizza, non fa avanzare. Un luogo che inchioda perché non permette il perdono di sé, una cantina buia chiusa dall’esterno. Il pudore, invece, è un luogo gentile, pieno di luce che a me piace molto. Una stanza dove riposano le cose che non ci convincono o che vogliamo tenere per noi. Tutti abbiamo diritto ai segreti, purché non contengano disagio.
Il rispetto dell'edentità, si costruisce esercitandosi su se stessi e superando la vergogna. Perché la vergogna fa schifo, genera mostri enormi che sono il pregiudizio, lo scherno, il suicidio, l’omicidio, la violenza. Questi mostri sono parti di noi pigiate in una cantina buia.
La percezione di sé è soggettiva e ha a che fare con un’infinità di elementi emotivi e affettivi. Ha a che fare con il libri che hai letto, le canzoni che hai sentito, gli amori che ti sei negato, gli abbracci che sei riuscito a strappare.
Bisogna che gli altri abbiano rispetto dei tuoi sentimenti.
La vanità non è tra i miei peccati. Ho il vantaggio dell'età: l'esperienza è l'unico riscatto al crollo effetto valanga dei corpi.
(Drusilla Foer)
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lunamagicablu · 21 days
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«Se non ricordo male, il sonetto è composto da quattordici versi, tutti in pentametro giambico, che di per sé è una struttura, o meglio, un metro molto rigido, giusto?» «Sì» annu�� Calvin. «Ogni verso deve tener presente un preciso schema di rime. Se il poeta non lo rispetta, quel che otterrà non sarà un sonetto, giusto?» «Giusto». «Ma all’interno dello schema dato, il poeta è totalmente libero di dire quello che vuole, non è così?» «Sì» Calvin annuì di nuovo. «Perciò…» disse la signora Cosè. «Perciò, cosa?» «Oh, non fare il finto tonto, ragazzo!» lo rimproverò la signora Cosè. «Sai benissimo dove voglio arrivare!» «Sta forse paragonando le nostre vite a un sonetto? La forma è data ma il resto è lasciato al libero arbitrio?» «Sì» rispose la signora Cosè. «La forma ti viene imposta, ma il sonetto lo scrivi tu. E spetta solamente a te scegliere cosa dire». Madeleine L’Engle (Nelle pieghe del tempo ) art by_raeseddon2_ ********************** «If I remember correctly, the sonnet is composed of fourteen lines, all in iambic pentameter, which in itself is a structure, or rather, a very rigid meter, right?» “Yes,” Calvin nodded. «Each verse must keep in mind a precise rhyme scheme. If the poet doesn't respect it, what he gets won't be a sonnet, right?" "Right". «But within the given scheme, the poet is totally free to say what he wants, isn't he?» “Yes,” Calvin nodded again. “So…” said Mrs. Cosè. “So, what?” “Oh, don't play dumb, boy!” Mrs. Cosè scolded him. «You know exactly where I'm going with this!» «Is he comparing our lives to a sonnet? The form is given but the rest is left to free will?” “Yes,” replied Mrs. Cosè. «The form is imposed on you, but you write the sonnet. And it's entirely up to you to choose what to say." Madeleine L'Engle (A Wrinkle in Time) art by_raeseddon2_ 
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tulipanico · 2 months
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Avrei delle domande da farti ma ho visto hai la chat chiusa, quindi te le faccio qui. Con che fotocamera consigli di iniziare e cosa fare se il posto in cui vivi è un buco desolato?
(Se metti mi piace a questa risposta magari ti seguo e parliamo in chat, che è più comodo, suppongo)
Io non sono l'esperta che sa tutto, anzi, sono agli inizi e sono più le cose che ancora non conosco. Le macchine di livello alto costano, così come costano gli obiettivi. Io ho iniziato a scattare, e scatto tutt'ora con una entry level della canon (2000D), e semplicemente dopo un annetto ho comprato un piccolo obiettivo (50mm, 1.8). Il corpo macchina ovviamente ti permette di fare cose diverse, ma credo che la fotografia in sé, prescinde dal mezzo. Per capire, per capirti, per comprendere quello che ti piace fotografare, quanto vicino, o quanto lontano ti vuoi tenere dalle cose, a mio parere non c'è bisogno di spendere chissà quale cifra esorbitante (considerato che anche una macchina basica ti costa qualche centinaio di euro).
E per il posto in cui vivi: la fotografia ti spingerà a cercare i dettagli, la bellezza sta ovunque.
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ladycerise · 4 months
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Valeria sería la niña de los marcadores, por eso hice que pareciera que lo haya rellenado ella. Ahora, lo siguiente si me encantaría explicar:
Siente mucha culpa porque, no sé si alguien lo sepa o no, pero ella había abortado al hijo de Salvatore. Eso pese a que era necesario para poder estudiar, le da mucho remordimiento pensar que ha matado a su hijo, y un legado que la pudo acompañar pero eso también le hubiera quitado reputación.
Amor es un asunto que ya no es tanta su prioridad en su vida, ya que al estar prometida con Daemon siente que eso le cierra la puerta de querer a alguien, además de su hermano. Siempre se había negado a creer que en su corazón podría haber más personas e inesperadamente, comenzó a notar que si es posible.
En la religión, ella es fervientemente creyente de Varoth porque es lo que le enseñaron a creer. Ella nunca puso en duda de que si existiera posibilidad de ser escogida para acostarse con él (allí su ambición), creo que sería el único niño que aceptaría tener para dar de que hablar entre los Imperiales. Por supuesto, el aspecto de su familia está en la mitad porque aunque siempre tengo presente a los Lionheart, ya no son su prioridad (si lo hacía antes, pues si).
Miedo siempre tiene (e incluso traumas sobre la limpieza) pese a ser brava (que a solas lo demuestra) sino luego es una damisela en apuros aunque detesta sentirse así. Inseguridades, posee un montón. La libertad de poder ser y escoger, de escapar de un matrimonio es algo que también ha estado presente. Es envidiosa de los hombres, ya que ellos no tienen que cambiar de apellido (y claramente ella no quiere cambiarse el suyo, es como perder su identidad, adoptando la casa del Águila cuando ella será una Leona).
Adicciones: Se está volviendo una borracha de cuidado. Desde el aborto, desde la muerte de su hermano envenenado, desde que se sintió atrás con sus amistades, pues ha comenzado a beber mucho y ha comenzado a revolcarse con hombres de la nobleza (caso ejemplar: Mariano). Vamos, se está convirtiendo en lo que odiaba de Salvatore.
La nostalgia porque menudo piensa en sus amigas, en cuanto le gustaría que volvieran esos tiempos en el que estaban las tres en Amarus. También que Salvatore la ves más seguido, que su madre no esté tan triste, y así podría seguir.
Sobre el altruismo lo medité mucho. En realidad ella no ayudaría por ayudar a desconocidos per se, sino a los que les guarda un espacio en su memoria (como Asher o Iwan, a quienes no les pediría nada a cambio.) Y a su vez, sabe que si da esa imagen de señorita desinteresada, sería buena para su estatus (y de ahí entra la manipulación).
Podría seguir pero creo que dejé las explicaciones y aclaraciones que necesitaba.
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xjulixred45x · 6 months
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Está bien, sé por qué a la gente le gusta Bully! SatoSugu x Lector. ¡Lo entiendo! ¡Está bien para mi! No me gusta ese tipo de escritura, pero veo por qué a la gente le gustan (es un poco incómodo para mí, una ex víctima de acoso/bullying).
La cuestión es... ¿¡¿PORQUÉ DEMONIOS NUNCA ES UN LECTOR BULLY TAMBIÉN?!?!?
Quiero decir, los Bullys de la vida real (la mayoría de las veces, si no, son solo unos idiotas) simplemente tienen una mala situación en casa, una mala infancia o algo así para SER un Bully, obviamente esto NO es una excusa, pero sí EXPLICA su comportamiento.
Ni siquiera tener que ser un matón per se, ¿es demasiado pedirle a un lector que realmente sea agresivo? ¡O mejor! Un IGUAL real a Gojo y Geto (aunque sea solo en actitud).
Estaba pensando en un lector con ese tipo de situación. Un lector que es un matón total, que es TEMIDO incluso por los estudiantes y los profesores, simplemente descargan su ira en alguna pobre alma que se interpone en su camino, y NADIE está a salvo de sus arrebatos (excepto tal vez sus tutores).
Y haz una especie de Pareja de Poder de Tres™ con Bully Gojo y Bully Geto, ya sea romántico o platónico, lo que quiera el Lector, lo obtienen, al igual que los tres, por supuesto.
Pobres profesores, están como "oh mierda, AHORA SON TRES" y todos los estudiantes simplemente tiemblan de puro HORROR. Ahora ni siquiera pueden tocar a Lector para salvarse de sus palizas, porque si lo hacen probablemente todas sus cosas desaparecerán, junto con su reputación.
El lector son los musculos.
Geto es el cerebro.
Y Gojo es....Gojo (el lector bromea diciendo que simplemente está cachondo)
NADIE está a salvo ahora, los tres son como policías corruptos, ESTÁN POR TODAS PARTES. Ellos saben todo de TODOS. REALMENTE son poderosos.
Y REALMENTE tener momentos suaves con ellos, como que el lector tiene una situación REALMENTE MALA en casa y no quiere dormir en la calle, por lo que los tres pasan TODA LA NOCHE yendo a comer comida rapida, a las salas de juegos o haciéndole bromas a personas al azar. y durmiendo en la escuela porque "que se joda la escuela, estamos cansados".
O incluso Reader es ESE lugar seguro al que pueden ir los dos cuando las cosas van MAL, sigue siendo un Bully pero tiene un lado suave.
QUIERO ESO. ¿¡¿¡DÓNDE ESTÁ!?!?
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inesistenzadellio · 11 months
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Spesso ci dimentichiamo, in un'epoca fatta di interazioni a distanza, dove l'unica possibilità di veicolare un messaggio è data dalla parola, mal utilizzata, spesso poco compresa e inesatta, che a salvare un essere umano, a dargli del conforto, della gioia, a farlo sentire non da solo in questa eterna battaglia che è la vita, basta un po' di contatto fisico.
Un abbraccio, una carezza, tenere la mano, un bacio, sono gli strumenti più potenti che abbiamo. Passiamo da veicolare un messaggio logico-razionale, fatto della parola, che nient'altro è che la didascalia simbolica di un'immagine, quindi vuota, perché non è ciò che descrive, a toccare direttamente l'anima della persona. Toccare letteralmente, perché cos'altro è il senso del tatto, se non il mezzo con cui interagiamo direttamente con il mondo? E chi interagisce con il mondo, se non qualcosa a cui diamo il nome di Io, ma che appunto, essendo parola e prodotto di altre parole, è vuoto di per sé, è un'immagine di qualcosa che non ha una definizione precisa?
Toccarsi, sinceramente, implica far entrare in contatto le nostre anime e quindi poter accedere a quello che i neo-platonisti affermavano fosse il regno di Dio, per cui l'anima era il ponte tra l'umano e il divino, l'unico mezzo per conoscere il bello.
E la bellezza è l'unica arma che abbiamo per salvarci. Quindi salviamoci.
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