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#terra botanica
gillesvalery · 11 months
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Terra Botanica Angers (Dame Fleurs-Laure Duquesne) (3)
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x-heesy · 1 year
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ThanX my luv, 4 Inspiration @len0r 💜🖤💜
The earth laughs in flowers❣️
La terra ride in fiori.
La terre rit dans les fleurs.
La tierra ríe en flores.
Die Erde lacht in Blumen. 🌺
-Ralph Waldo Emerson 💐
#flowerpower #floralporn #flora #blümchen #blümchenfürdich #sayitwithflowers #theearthlaughsinflowers #flowersforyou #thelittlethings #soulfood #heavenisaplaceonearth #heavenly #gardeneden #travelingwithoutmoving #diekleinendingeimleben #aesthetic #gardenstories #naturecore #flowercore #earthporn #flora #floralart #floralarrangement #floralinspiration #florals #floralsyourway #floralinspo #floralinstallation #floraldesigner #floralstories #floralstylist #floraldress #floraldesigners #florallife #floralartistry #floralphotography #floraldecor #flora_addict #floralstyling #floralarrangements #botanic #botanical #botanicalart #botanicalgardens #botanicgarden #botanicalgarden #botanica #botanicgardens #botanicart #botanicaldreamers
Kisses For Roses by Art Department, Aquarius Heaven 💃🏽 🕺🏼
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curiositasmundi · 9 months
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Secondo i modelli, sarebbe dovuta arrivare a conquistare l’intero Mediterraneo nei prossimi 100 anni e invece è già arrivata a Nizza, in Francia, e in soli 10 anni ha già colonizzato le coste pugliesi. Complici - neanche a dirlo - i cambiamenti climatici e incauti comportamenti umani. L’invasore è la pianta marina aliena Halophila stipulacea, arrivata attraverso il canale di Suez “a bordo” delle navi commerciali, come molti altri migranti lessepsiani.
[...]
La presenza aliena nel porto di Otranto era stata segnalata in una rivista scientifica di botanica nel 2012, ma era molto limitata. «Si trattava di un’osservazione praticamente puntiforme, nelle acque basse del porto di Otranto, pubblicata su una rivista di nicchia. Invece lo scenario che ci si è presentato davanti è quello di un’imponente prateria sottomarina di Halophila nel porto di Otranto: a quel punto era necessario capire quanto e dove fosse diffusa questa pianta aliena lungo le coste pugliesi, e se arrecasse danni alla biodiversità»continua Luigi Musco. Proprio come la nostrana Posidonia oceanica, anche l’Halophila stipulacea crea praterie sottomarine: «è una specie aliena che crea un habitat alieno, qualcosa di mai visto prima nel Mediterraneo: da studiare con attenzione»
[...]
Per capire la distribuzione di questa pianta aliena nella terra degli ulivi, i ricercatori hanno pattugliato la costa pugliese emersa e sommersa: da Torre Guaceto a Otranto, ad est; e da Taranto a Santa Maria di Leuca, a ovest. E hanno certificato la presenza di praterie di Halophila stipulacea, dai 2 ai 30 metri di profondità, non solo a Otranto, ma anche a Santa Maria di Leuca, a Santa Caterina di Nardò, e a Torre Uluzzo, Porto Selvaggio e Gallipoli. Tutte le mete più gettonate del Salento, e non è un caso.
«Che il riscaldamento del Mediterraneo crei il clima adatto alla sopravvivenza di questa pianta tipica del Mar Rosso, dove viene mangiata dalle tartarughe verdi e dai dugonghi, non c’è dubbio. I dati ci dicono che il mare nostrum si sta scaldando molto più rapidamente di altri, ma l’avanzata così accelerata dell’Halophila molto probabilmente è guidata da un altro fattore, del tutto umano: il traffico navale e marino» chiarisce Musco. Ecco perché in Salento questa pianta aliena ha invaso i punti più turistici: è arrivata con traghetti, imbarcazioni dei pescatori e anche dei tantissimi diportisti che visitano le coste pugliesi. Come? «Molto semplice: qualcuno inavvertitamente butta l’ancora su un appezzamento di Halophila stipulacea e quando salpala strappa. Pezzi di pianta e rizomi restano agganciati all’ancora o alla catena e arrivano così nella prossima spiaggia direttamente a bordo, oppure salgono a galla e vengono spinti dal moto ondoso verso nuove cale. E lo stesso accade con le reti utilizzate dai pescatori: non è un caso che Halophila sia presenti in tutti i principali porti salentini».
[...]
«Nel caso dell’Halophila stipulacea ci troviamo davanti a un ingegnere ecosistemico, capace di creare un nuovo ambiente, del tutto alieno: un nuovo tipo di prateria»specifica a Il Bo Live Luigi Musco.«E l’arrivo di una specie aliena, per giunta in grado di modificare l’ambiente circostante, può turbare pesantemente l’equilibrio dell’ecosistema: rapporti di predazione, cooperazione o simbiosi potrebbero modificarsi, potremmo perdere biodiversità… Fermare l’avanzata dell’Halophila stipulacea è praticamente impossibile, l’unica cosa che possiamo fare è studiarla: capire se per esempio viene mangiata dalle nostre tartarughe Caretta caretta o dai pesci. O se, come l’alga invasiva Caulerpa taxifolia, crea problemi anche al settore ittico. La Caulerpa, per esempio, è responsabile delle carni dure del sarago: una volta ingerita, il sarago sviluppa dei metaboliti che rendono dure le sue carni».
A questo serviranno i prossimi studi, ma anche a capire che tipo di rapporto si instaurerà tra la nuova pianta marina aliena e quelle nostrane, in particolare con le praterie di posidonia, uno degli habitat più importanti che abbiamo nel Mediterraneo: «abbattono la carica batterica dell’acqua, la ossigenano, sono una nursery importantissima per moltissime specie di pesci e stabilizzano le coste. La prateria di posidonia, infatti, smorza il moto ondoso proteggendo la spiaggia dall’erosione ed è utile anche da morta: quando le sue foglie si spiaggiano per le grosse mareggiate, creano accumuli - detti banquette - che funzionano come un cuscino, proteggendo la spiaggia dall’erosione del mare. E forniscono cibo a crostacei, policheti e altri organismi marini».
Ma con l’inquinamento e i cambiamenti climatici le praterie di posidonia sono in difficoltà, mentre «Halophila è perfettamente adattata alle alte temperature, più delle nostre preziose fanerogame marine come la Posidonia, la Cymodocea nodosa o la Zostera marina» prosegue il biologo marino Luigi Musco «Inoltre, quando le ancore dei diportisti strappano la posidonia o danneggiano altre praterie nostrane, l’Halophila ne approfitta: si innesta facilmente in queste ferite. E ancora dobbiamo capire se e come la sua presenza modifica anche la comunità zoologica, la catena trofica, la qualità dei fondali sabbiosi… Come si comportano le specie mediterranee in queste nuove praterie sommerse o se ad esempio, le praterie di Halophila offrono la stessa protezione alle coste dalle mareggiate della posidonia. Per questo servono ulteriori studi» conclude il biologo marino Luigi Musco.
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jezatalks · 1 year
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Il me reste 2 assiettes à laver, organiser ma valise, ranger l'appartement et attendre que mon copain coupe son téléphone car ce soir on va au resto/bar fancy avec une décoration art déco (avec mosaïque d'époque !!!) Pour fêter nos 4 ans (déjà aaaah). Mais aussi pour célébrer son rush pour le concours d'Angoulême.
Demain on va à Terra Botanica avec mes 4 places gagnées grâce à mes *talents de vendeuse*. Puis Halloween chez Flo et enfin 3-4 jours chez mes parents.
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nusta · 2 years
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L'altra sera avevo scritto un post sulle mie piantine ma il Tumblr se l'è mangiato x_x ci riprovo ora, sull'onda dell'entusiasmo dell'ultimo acquisto, una piccola Fittonia rosa che ho preso stasera quando sono andata a comprare i vasetti per i prossimi travasi. Dovrebbe avere le stesse necessità della Spatifilla che ci hanno regalato i miei e che sembra stare abbastanza in salute a 5 mesi di distanza in soggiorno, anche se ha cominciato a chiedere più acqua ora che fa più caldo, tipo ogni due-tre giorni.
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Vicino le ho messo una pianta di caffè che mi hanno regalato una decina di giorni fa (quando hanno preso i regali per le mamme di famiglia hanno preso anche un pensiero per la zia ♡) e mi sembra che più o meno anche lei abbia le stesse dinamiche, devo però metterla in vasetto più largo mi sa.
Sono riuscita a fare il travaso della mia giada squilibrata, l'ho anche un po' potata e piantato i ritagli un po' nel suo stesso vaso e un po' fuori, per vedere se resistono anche a questo terrazzo. La pianta madre invece sembra trovarsi bene anche in casa, ha messo un po' di foglie, anche se si è un po' stiracchiata per cercare la luce. Ma non ne avrebbe nemmeno fuori, quindi tanto vale che si rassegni u_u
Le calancole hanno terminato i fiori e sembrano avere qualche difficoltà in casa, anche perché ho fatto una cavolata e ho pulito le foglie, che si sono tutte ammosciate e ingiallite T_T ne abbiamo prese due più piccole di altri colori e le ho messe fuori, vedremo semmai come fare se le prime due non si ripigliano. In realtà le altre piante grasse in casa sembrano trovarsi abbastanza bene, in soggiorno arriva abbastanza luce per quelle che sono più compatte e crescono più lentamente, quindi mi sono azzardata e ne ho messe anche un altro paio nuove, che non ho mai avuto prima, una andromischus coi pallini verde scuro e una calancola tirsiflora con le sfumature rosa sulle foglie. E anche una sanseveria che in realtà sono due, perché quando vedo i vasetti con due piantine al posto di una sola fatico a resistere alla tentazione.
Uno dei vasetti di stasera sarà per loro, li ho presi in terracotta e spero di trasferirle nei prossimi giorni, mi sembrano un po' strettine tutte attaccate.
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Uno invece mi sa che lo darò ai germogli del bonsai che sono cresciuti e nel vasetto di carta mi sembrano poco protetti, si asciuga subito la terra e ho paura che non trovino spazio le radici (una ha già bucato il fondo). Ho chiesto un parere al ragazzo della botanica stasera, perché nei video di trapianti di germogli si parla praticamente sempre di roba da mangiare, mentre i trapianti di bonsai sono quelli dei bonsai già cresciuti (magari sono piccini, ma sono piante mature), invece questi germogli di albizia si devono ancora irrobustire, quindi come terreno non posso mettere già quello per i bonsai, credo. Lui ha detto "ah, bella domanda, mi sa anche a me". E insomma, proviamo e vediamo. Intanto è spuntato anche il germoglio dal terzo seme e tre su tre mi sembra un buon inizio. Ha messo subito anche le foglie vere, alla velocità della luce, sarà anche il caldo, praticamente ha raggiunto i suoi compagni di vaso in tre giorni. Tutti gli altri vasetti con le altre specie di alberi li ho messi in frigo per la stratificazione e vediamo se spunta qualcosa nei prossimi mesi.
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Fuori ho messo anche un amante del sole, che spero ami abbastanza anche l'ombra, e un vasetto di sassi viventi, che ormai non è più vasetto perché ho messo tutto insieme in uno spazio che era avanzato in uno dei due grossi vasi che abbiamo messo a terra.
Ho questa impressione che le mie piante stiano meglio vicine vicine, anche in bagno ne ho messe tre piccine ciascuna nel suo vasetto e mi fa strano, vorrei metterle tutte assieme (ma non c'è spazio, quindi per ora sono solo vicine di casa, non coinquiline, ecco). Nei miei vasi c'è sempre stata molta promiscuità e libertà di andare a zonzo, da un vaso all'altro, ma nella casa nuova non è possibile per ragioni di spazio. Le ho stipate tutte vicine nei vasi che abbiamo preso centimetro alla mano e se poi cresceranno vedremo come fare.
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Ora nella casa nuova ho provato anche a fare più piante singole, più che altro per le esigenze d'acqua, perché anche se sono tutte grasse c'è chi beve di più e chi meno. Fuori però sono tutte assieme anche più di prima. Chissà col motore dell'aria condizionata che succederà ×_×
Vedremo, intanto sto cercando di capire se effettivamente l'argilla espansa sul fondo torna utile o no. C'è chi dice no, ma forse ha un grande spazio assolato dove far asciugare i suoi vasi in caso di emergenza. Io se per caso abbondo letalmente con l'acqua che faccio? Mhm, mi sa che dovrò andare per tentativi... che poi è quello che mi piace fare con le piantine. Ho anche sparpagliato qualche seme di santoreggia per vedere se spunta, quei germogli di albizia mi hanno messo euforia, era una vita che non facevo germogliare qualcosa *_*
E insomma, per ora la cronaca chiude qui, prossimi passi saranno travasi e sperimentazione pure del fertilizzante, mai usato prima, spero di non esagerare +_+
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weirdesplinder · 1 year
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Questo fine 2022 invece dei soliti post dedicati ai libri natalizi o ai riassuntoni di cosa si è letto durante l’anno, siccome per me questo è stato un anno horribilis da dimenticare, ho deciso di regalarvi una serie di post e video dedicati ai LIBRI CON VIAGGI NEL TEMPO.
Cosa c’è di meglio per fuggire alla realtà che viaggiare nel tempo?
Spero queste lista vi saranno utili e vi intratterranno, e come sempre vi invito ad aggiungere i vostri titoli preferiti di questo genere.
Ogni lista è specifica di un genere per agevolarvi e suddividere il LISTONE che altrimenti sarebbe stato lunghissimo.
Il primo video è dedicato a:
LISTA DI LIBRI CON VIAGGI NEL TEMPO, VIDEO 1, SEZIONE FANTASCIENZA-SCIFI:
- Inverso,  William Gibson (serie di 2 libri)
Link: https://amzn.to/3gtEd5j
Trama: America, futuro prossimo. Flynne Fisher vive in una zona rurale  dove il lavoro è scarso per chi sceglie di non dedicarsi alla produzione  di droghe sintetiche, l'unica attività remunerativa. Dopo un periodo in  cui è stata ingaggiata per combattere in un gioco online, Flynne ora  cerca di mantenersi facendo l'assemblatrice in un negozio locale di  stampa 3D. Ma arrivare a fine mese è difficile. Suo fratello Burton, ex  Marine, non è in una condizione migliore, e come unica forma di  sostentamento ha il denaro che gli viene passato dall'esercito in quanto  veterano di guerra con gravi lesioni neurologiche riportate sul campo.  Inghilterra, settant'anni dopo. Wilf Netherton vive a Londra. È un  professionista affermato e un uomo potente all'interno di una società in  cui i ricchi sono la maggior parte e i poveri sono stati eliminati  quasi interamente. Una realtà in cui tornare indietro nel tempo è solo  un hobby come tanti. America, futuro prossimo. Flynne e Burton accettano  un lavoro come parte della sicurezza occulta nel prototipo di un nuovo  gioco online ambientato in una Londra simile a quella che conoscono, ma  con alcune distorsioni. In questa piattaforma non si spara, ma i crimini  a cui Flynne assiste sono molto peggiori. Flynne e Wilf sono destinati a  conoscersi in una terra di mezzo. Un incontro che cambierà per sempre  il modo di vedere il presente e il futuro di ciascuno di loro.
- LA FINE DELL'ETERNITA', di Asimov
https://amzn.to/3XyqquN
 In un futuro ancora molto lontano l'uomo ha imparato a viaggiare  nel tempo, spostandosi con disinvoltura da un secolo all'altro e  organizzando traffici commerciali tra ere diverse. Il viaggio nel tempo  permette anche di tenere l'umanità sotto rigido controllo, modificando  tutto ciò che potrebbe provocare gravi turbamenti nella storia. A  effettuare i cambiamenti sono delegati gli analisti e i tecnici della  chiusa casta degli Eterni, gli unici in grado di manipolare passato e  futuro. Un giorno però Andrew Harlan, un giovane Eterno, si trova di  fronte a una scelta atroce: salvare l'eternità o il suo amore, e non  avrà dubbi.
-Hyperion, di Dan Simmons (serie di 4 libri)
Link: https://amzn.to/3ir9d22
Link al post che ho dedicato alla serie: https://weirdesplinder.tumblr.com/post/654156471593041920/i-canti-di-hyperion
In  un lontano futuro nel quale tutti i pianeti sono ormai riuniti in una  pacifica federazione una nuova e pericolosa minaccia si profila per  l'umanità. Sul pianeta Hyperion, l'unico che non ha aderito alla  federazione, una creatura dotata di poteri divini, fra cui quello di  viaggiare nel tempo, lo Shrike, è pronto per sferrare il suo attacco.  Alla vigilia dell'Armageddon, che costituirà la fine dell'intera  Galassia, sette pellegrini si mettono in viaggio alla ricerca di una  soluzione ad un terribile enigma.
- La Compagnia del Tempo, di  Kage Baker   (serie di 11 libri)
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Nel  Ventiquattresimo secolo la Dr. Zeus,  Inc. (altrimenti nota come la  Compagnia) offre l'immortalità fisica e la possibilità  di viaggiare nel  tempo: i suoi agenti continuano a scandagliare i secoli  per recuperare  antichi tesori d'arte e materiale genetico indispensabile  alle  ricerche. Mendoza, una specialista in botanica che la Compagnia ha   prelevato dalla Spagna del XVI secolo, deve raccogliere alcuni esemplari  di  rare specie ormai estinte. Ma sul suo cammino incontrerà  l'Inquisizione, un  amichevole cyborg e soprattutto la sconfinata  ingordigia della Compagnia,  il cui vero scopo è arricchirsi a spese del  passato…
-La luce del passato, di Arthur C. Clarke
Link: https://amzn.to/3hVBNbP
2037.  OurWorld è un centro di tecnologia avanzata ideato da Hiram  Patterson,imprenditore spregiudicato. Non soddisfatto di avere il  monopolio delle telecomunicazioni planetarie, Patterson convince il  figlio David, coadiuvato dal fratellastro Bobby e dalla giornalista  Kate, a realizzare la WormCam, una macchina che può sorvegliare chiunque  in qualsiasi momento. La WormCam può inoltre viaggiare nel tempo e  visualizzare il passato. Se da un lato tale invenzione porterà molti  vantaggi all'umanità, dall'altro si potrà frugare nella vita intima  delle persone, ledendone le libertà fondamentali.Consapevoli di tale  pericolo Bobby e Kate cercheranno di sfuggire allo sguardo implacabile  della prodigiosa macchina e a rimediare ai loro errori..
-La macchina del tempo, di G. H. Wells
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Un gentiluomo inglese, scienziato dilettante, annuncia una sera ai suoi  amici di aver costruito una macchina in grado di viaggiare attraverso il  tempo, sia nel passato che nel futuro, e di essere in procinto di  partire per la sua prima esplorazione. Dà  loro appuntamento a casa sua  per la settimana successiva. Al loro arrivo, gli ospiti del Viaggiatore  nel tempo (così è denominato nel romanzo) lo vedono tornare, piuttosto  malconcio, da un viaggio nel lontano futuro. Il Narratore, che era uno  degli ospiti, riporta fra virgolette il resoconto del Viaggiatore. Egli  racconta di essere montato sulla sua macchina per il viaggio di collaudo  e di essersi subito spinto fino all’anno 802701. In una Terra che della  passata civiltà umana conserva solo rare vestigia, ma che per opera  delle precedenti generazioni è stata interamente liberata dalle  malattie, dagli animali nocivi e anche dalle asperità climatiche, il  Viaggiatore è venuto a contatto con due future razze umane: gli Eloi e i  Morlock. I primi vivono in quella sorta di ospitale e confortevole  giardino che è diventata la superficie terrestre, e sono d’aspetto  grazioso, miti e gentili, ma la loro intelligenza è pari a quella dei  bambini. I secondi vivono sotto terra, sono astuti, infidi e d’aspetto  repellente. Il Viaggiatore ritiene che i Morlock siano i discendenti,  totalmente abbrutiti, delle attuali classi lavoratrici; gli Eloi  sarebbero invece i discendenti delle classi dominanti, rammolliti e  istupiditi da secoli di benessere materiale.
- L’ Incognita del tempo, di Stephen Baxter
Link: https://amzn.to/3qCFSEH
Ideale  seguito del libro di Wells, La macchina del tempo. Il Viaggiatore del  Tempo nel grande capolavoro di H.G. Wells “La macchina del tempo” pensa  con rimpianto a “come sia stato breve il sogno dell'intelletto umano”.  Ma Stephen Baxter sa quello che Wells non poteva sapere, cioè  proiettandosi nel tempo il Viaggiatore ha cambiato il futuro e sarà  destinato a cambiarlo ancora. Svegliandosi nella casa di Richmond, al  ritorno dal suo primo viaggio, il Viaggiatore non riesce a soffocare i  rimorsi. Ha abbandonato la bella e indifesa Weena, del mite popolo degli  Eloi, alle brame cannibalesche dei Morlock, la razza umana degenerata  da cui è stato costretto a fuggire. Decide così di ripartire prontamente  per un nuovo viaggio nell'anno 802.701 d.C., ma scopre con sgomento di  essere entrato in un “altro” futuro…
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zehub · 11 months
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#Angers : Une nouvelle attraction sur les #oiseaux pour faire décoller la fréquentation de Terra Botanica
Le seul parc à thème européen consacré à l’univers du végétal vient de dévoiler une nouvelle aventure intitulée La Canopée des oiseaux. De quoi parvenir à battre le record de visiteurs établi de l'an passé?
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scenariopubblico · 1 year
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#FICFest: 14 maggio
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L'ultima, e ricchissima, giornata del #FICFest si è aperta alle 10.30 con PiantaLa Mamma!, un laboratorio ludico-didattico per bambini e adulti curato dall'associazione Officine Culturali.
Un momento di condivisione e conoscenza all'interno dell'Orto Botanico dell'Università di Catania, oggi adibito alla conservazione della biodiversità con scopi di ricerca scientifica.
L'evento si è articolato in tre momenti: • un laboratorio dotato di postazioni con vasi, pennelli e tempere; qui ogni partecipante ha potuto dare spazio alla creatività, decorando la nuova casa per la pianta che, conclusa l'attività, ha portato con sé.
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Una visita guidata dell'Orto Botanico, ricca di esperienze teoriche e pratiche; infatti, i partecipanti hanno incontrato esemplari come l'Eucalyptus Citriodora, uno degli alberi preferiti dai koala in Australia per la sua freschezza, con la possibilità di abbracciarlo e odorarne le profumatissime foglie.
Una performance di danza, eseguita dalla Giovane Compagnia Zappalà Danza; essa ha avuto luogo tra i suggestivi spazi dell'Orto, in particolar modo sotto i due "alberi del drago", simboli dell'Orto stesso con i loro quasi 160 anni d’età, raccontando - come affermato dalla vicepresidente di Officine Culturali, Manuela Saccardi - la sua natura, attraverso il movimento.
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L'Orto Botanico dell'Università di Catania nacque nel 1858, ad opera del monaco benedettino Francesco Tornabene, uno dei primi docenti di botanica dell'ateneo della città. Qualche anno dopo, un privato donò un appezzamento di terra, chiedendo di coltivarci piante spontanee della Sicilia. 16.000 m² di terreno diviso che accoglie una sezione di piante esotiche, provenienti da tutto il mondo, e un orto siculo. Nel primo la disposizione del giardino è all'italiana, ossia con vialetti intervallati da vasche e aiuole, mentre il secondo è all'inglese, ed è a sua volta suddiviso secondo gli ambienti che popolano la Sicilia: dunale, di macchia mediterranea, umido e di bosco.
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Noodles per colazione?
No, non parliamo di spaghetti ma delle opere dell’artista catanese John Blond. Così denomina i suoi pattern di linee nere su sfondi colorati che nella mattina del 14 Maggio hanno preso vita a Scenario Pubblico, divenendo i corpi di tre giovani danzatrici della giovane compagnia Zappalà, la tela dell’artista. Così bodypainting ed improvvisazione si sposano in un matrimonio di autentica arte a 360°.
Dall’inizio della settimana del FicFest, John ha pian piano fatto assaggiare quella che è la sua forte e riconoscibile identità visiva dipingendo su oggetti comuni e quotidiani (sedie, bottiglie, vasi…) che ha posizionato nei vari ambienti di Scenario Pubblico.
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In un’atmosfera serena, figure osservatrici e corpi danzanti bisognosi d’arte si incontrano per comunicare, senza alcune parole e nell’attento silenzio, sensazioni, emozioni e stati d’animo. Avviene così un incontro, o forse uno scontro, tra quello che è il messaggio, la proposta degli artisti e quello che arriva allo spettatore:
«Ero rapita dalla loro dinamicità coinvolgente. Volevo ballare con loro»
Affamate d’arte, le danzatrici con i loro movimenti cercano John trovando pretesti ed occasioni per nutrirsi del suo linguaggio. E lui le sfama: disegna sui loro corpi i “noodles” che solitamente rivestono gli oggetti, le pagine del suo quaderno; qualsiasi cosa che lo ispiri. John e le ragazze sono al contempo arte e artisti e, il pubblico non può che rimanerne meravigliato. Quest’ultimo sogna di danzare con loro e l’empatia per la magia creatasi è così forte da farci sentire come immersi in un quadro. I continui spostamenti degli elementi presenti nella sala sottolineavano la sensazione di infermità, dando la percezione che questi, non siano poi così inanimati. Al contrario, le ragazze assumevano in maniera discontinua pose come a voler impersonificare quelle che sono sempre state le “tele” di John Blond.
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Durante la performance gli spettatori hanno potuto consumare vivande e cocktail grazie ad un brunch organizzato da ScenarioCafè: per il coreografo Roberto Zappalà è stato una sorta di esperimento per testare “un ulteriore incontro anche con il food”.
Tra colori, linee tracciate e rispetto reciproco, la sala White di Scenario Pubblico è stata sfondo di un quadro animato che ha rapito e incantato i presenti.
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A seguire, alle 19, è stata portata in scena una produzione della compagnia Körper che, con il sostegno di Scenario Pubblico, ha costruito un lavoro ispirato ai film del regista, sceneggiatore e produttore Dario Argento.
Siete mai stati ad un rave party con occhiali da sole e musica techno?
Questa è stata l'atmosfera creata da Gennaro Maione, performer, danzatore e coreografo.  La creazione è stata abbagliante agli occhi in quanto molto diretta e basata su un concetto molto forte che ritrae gli effetti che la droga provoca sui corpi umani. MDMA è infatti il nome di una sostanza psicoattiva appartenente alla classe delle feniletilamine, dagli spiccati effetti stimolanti ed entactogeni. 
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Il gioco scattante di luci rosse e bianche ha creato una sensazione e una situazione coinvolgente per il pubblico, la maggior parte del quale ha visto la performance filtrata dagli occhiali da sole. Questi ultimi, oggetto chiave della scena di Gennaro, hanno fatto sì che noi rappresentassimo la morte: ecco perché il protagonista entra in scena con una sorta di tic agli occhi. Guardare la distesa di occhiali da sole di fronte a lui ha significato il destino verso cui potrebbero andare in contro le persone che utilizzano sostanze come l’MDMA.
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Il danzatore, nella sua essenza, rappresenta il dualismo tra follia e solitudine, è un corpo selvaggio vittima e carnefice della sua stessa dipendenza. Ha la capacità di far entrare nel suo mondo chiunque lo guardasse, catturare l'attenzione in modo estenuante grazie ai continui movimenti veloci che non hanno permesso agli spettatori di distaccare lo sguardo perché poi è subentrata la curiosità di vedere l'apice del piacere, il massimo che potesse raggiungere quell’eccitazione mentale e corporea. Il coinvolgimento totale è stato reso possibile anche grazie alla musica techno, il cui suono si propagava in un continuo crescendo, corrispondente alla crescita dell'effetto della droga.
Il pomeriggio è stato condiviso con lo spettacolo Memento della compagnia Cornelia. Come descritto dalla sinossi, Memento è una pièce di danza che si fonda sul non-evento. Ispirata ad Aspettando Godot di Beckett, il gioco dei danzatori è fondato sul susseguirsi di speranze che non trovano una soluzione. In scena, infatti, i quattro danzatori in outfit total black trasparente, si muovono creando quel tipo di tensione che si prova quando non si riesce a raggiungere uno scopo. Quasi come fossero all’interno di un videogioco, hanno sviluppato diversi pattern geometrici in movimento (fila, gruppo, rete) in diverse direzioni, con l’esecuzione di una serie circoscritta di movimenti eseguiti all’unisono ma in diverso ordine.
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Una corsa dell’attesa collegata idealmente ai momenti della vita, sempre in divenire e in via di definizione anche quando si pensa di aver raggiunto un obiettivo prestabilito. La variazione di diversi temi cinetici è continuata sviluppandosi all’interno del quartetto dando spazio a brevi soli e trii. Un unisono estetico pensato all’interno di una scena spoglia, illuminata con un fondale sulle tonalità del blu, un colore, che ha molte valenze simboliche, riconducibili anche al sacro.
Sarebbe proprio in quel momento di mezzo ciò che rimane importante, il viaggio dunque e non la meta che è spesso un’idea di arrivo fallace. Memento, cioè ricordati, ha tentato l’invito a questa riflessione senza collegarsi ad una narrazione chiara ma più astratta e simbolica.
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Qualsiasi viaggio, comunque, sfortunatamente, dura per sempre, nemmeno quello del #FICFest!
E non poteva esserci conclusione migliore per questa bellissima settimana, che quella con una performance altrettanto bellissima quale è Body Teaches della Compagnia Zappalà Danza.
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Sette meravigliosi danzatori, musica classica dal vivo, canto lirico, la Black Box piena come non mai e la festa conclusiva: questa è l’essenza di un gran finale.
Lo spettacolo, che (piccolo spoiler) alla fine coinvolge letteralmente gli spettatori all’interno della scena, è stato pensato per essere presentato in diverse scuole di Catania e avvicinare i giovani alla danza contemporanea e al linguaggio Modem. Il repertorio dinamico della compagnia entra in “contrasto” con alcuni frammenti di Vivaldi e Bach suonati da alcuni orchestrali dall’Ensemble del Teatro Massimo Bellini. La musica minimale di base è mescolata, inoltre, con frammenti dell’Inno alla Gioia e Casta Diva interpretati dal soprano Marianna Cappellani, creando una bella unità con il Modem Language.
Body teaches si è concluso, appunto, con l’entrata in scena del pubblico, invitato gentilmente dai danzatori e dalla cantante, per una piccola improvvisazione che, con nostra sorpresa ad un certo punto si è trasformata in una pista da ballo.
Non potevamo desiderare un finale migliore per il FICFest.
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Ringraziamo tutte le persone che sono state con noi durante questa magica settimana. Ci vedremo il prossimo anno!!
Credits a cura di: Sofia Bordieri Reporter: Luca Occhipinti, Teresa De Angelis, Martina Giglione, Ania Kacsmarska Media: Shamira Renzi, Teresa De Angelis, Simona Puglisi, Matilde Bianchi
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gillesvalery · 10 months
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Terra Botanica Angers
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levysoft · 1 year
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Da studente svogliato a marito poco romantico: la vita di uno scienziato superstar, pieno di nevrosi, visto attraverso l'articolo "L'evoluzione di un uomo" di Maria Leonarda Leone, tratto dagli archivi di Focus Storia.
Studente modello? Il padre, i compagni e gli insegnanti pensavano fosse un bambino pigro e neppure troppo dotato. E forse un po' se n'era convinto anche lui, visto che da adulto scriveva che "è davvero sorprendente che con doti così modeste io sia stato capace d'influire in modo tanto notevole sulle opinioni degli scienziati su alcuni importanti problemi". Eppure Charles Darwin, ragazzino ipercoccolato, studente poco brillante e scienziato schivo, riuscì a scompigliare le carte dell'origine e dell'evoluzione delle specie sulla Terra. In che modo? Osservando la natura, metodico e indefesso.
COLLEZIONISTA SERIALE. Quinto di sei figli, era nato il 12 febbraio 1809 a Shrewsbury, una sonnacchiosa cittadina inglese di provincia, in una ricca e colta famiglia. Era un bambino robusto, occhi grigi e folti capelli castani, dolce e accomodante. Amava stare all'aria aperta, collezionare qualsiasi cosa gli capitasse per le mani, soprattutto pietre e insetti, e scoprire i nomi delle piante insieme a suo padre, un medico col pallino della botanica, da cui aveva ricevuto il suo primo manuale di storia naturale: due preziosi volumi scritti dall'omonimo zio Charles.
Caccia agli insetti. Non era solo una fissazione infantile: anche mentre frequentava il vicino collegio e in seguito l'università, agli studi classici continuò a preferire la caccia agli insetti e, per qualche anno, gli esperimenti di chimica in un laboratorio fai-da-te, una vecchia rimessa nel cortile di servizio della casa paterna, fucina per puzzolenti esperimenti. Affabile ma introverso, "non era uno studente modello, non faceva altro che collezionare coleotteri, farfalle e cose del genere", ricorderanno i suoi compagni.
MEDICO MANCATO. Tutti la prendevano per indolenza, ma grazie alla determinazione con cui Darwin la portò avanti, quella passione cambiò il corso della scienza nei decenni a venire. Non prima, però, che il naturalista in erba, spinto dal padre, tentasse la strada della medicina. Il disgusto provocatogli dai cadaveri, dalle urla dei pazienti durante le operazioni (senza anestesia) e dalla vista del sangue, che continuò a renderlo quasi isterico anche di fronte ai graffi dei suoi figli, lo spinsero ad abbandonarla senza rimpianti.
Delusione paterna. Ma il genitore non la prese altrettanto sportivamente. "Non fai altro che andare a caccia, occuparti di cani e catturare i topi, e sarai perciò una disgrazia per te stesso e per tutta la famiglia", tuonò quando lo seppe.
Così nel 1828 spedì il figlio a Cambridge, al Christ's College, per avviarlo alla carriera ecclesiastica. Sappiamo bene, però, che Charles non diventò neppure un curato di campagna.
L'OCCASIONE DELLA VITA. "Un giorno, strappando una vecchia corteccia d'albero, vidi due coleotteri rari e li presi, uno in una mano, l'altro nell'altra; poi alla vista di un terzo, di tipo nuovo, che non volevo perdere, mi misi in bocca quello che tenevo nella mano destra. Ma, ahimè, l'insetto emise un liquido acre che faceva bruciare la lingua, così fui costretto a sputarlo e lo persi, come avvenne anche del terzo", racconta Darwin nella sua Autobiografia.
Per circa due anni, passò così il tempo a Cambridge. Poi conobbe John Steven Henslow, famoso professore di botanica. Quasi unica eccezione al consueto disprezzo che Charles riservava ai suoi insegnanti, quell'uomo "che conosceva tutti i campi della scienza" diventò il suo mentore. E, ad agosto del 1831, gli procurò il posto di naturalista di bordo sul Beagle, un brigantino della Marina britannica in partenza per un viaggio esplorativo fino alla Terra del Fuoco e ritorno attraverso le Indie orientali. Da quell'avventura intorno al mondo lo studente arrogante e disinteressato tornò uomo di scienza con una promettente carriera.
UN'UNIONE BEN PONDERATA. Anche le donne si accorsero di quel cambiamento: fra tutte, lo scapolo scelse sua cugina, Emma Wedgwood. La prese in moglie il 29 gennaio 1839, ma solo dopo aver stilato un nevrotico elenco di "pro e contro il matrimonio": se fosse rimasto scapolo, avrebbe potuto "andare ovunque ti piaccia", "ascoltare la conversazione degli uomini di ingegno nei club", "dedicare al lavoro tutto il tempo che vuoi", "spendere tutti i soldi che vuoi per i libri". "Niente litigi, costi e ansia per i figli" che "se sono molti, bisogna guadagnarsi il pane".
Il matrimonio, proseguivano i contro, è "una perdita di tempo", "ci si ingrassa e ci si impigrisce", al punto che "Ahimè!! Non imparerò mai il francese, non vedrò il continente, non andrò in America né in mongolfiera. Niente escursioni nel Galles – povero schiavo – sarai peggio di un negro". Eppure alla fine i pochi argomenti a favore prevalsero: "la musica e il cinguettio femminile", "una compagnia costante e un'amica per la vecchiaia, una casa ben governata e dei figli (se Dio vuole)".
Un matrimonio vittoriano. In fondo, una moglie dotata delle solide virtù vittoriane era "comunque meglio di un cane", concludeva Darwin, che era abbastanza progressista da schierarsi con la causa abolizionista americana contro la schiavitù, ma non tanto da rinnegare le idee sulla famiglia patriarcale e sul ruolo minore della donna tipiche della società maschilista del suo tempo.
Quello con Emma fu l'inizio meno romantico che si possa immaginare, ma, dopo una dichiarazione piuttosto fredda e un pranzo di nozze a base di acqua e panini lungo la strada per Londra, nella nuova casetta la coppia ingranò. Insieme ebbero 43 anni di reciproco affetto, 10 figli (tre dei quali non raggiunsero l'adolescenza) e una grande casa di campagna nel Kent, a una ventina di chilometri da Londra: la tenuta di Down House, dove si trasferirono nel 1842.
UNA TRANQUILLA MEZZA ETÀ. «Nel 1858, sull'orlo dei cinquant'anni ed erede di un bel patrimonio, Darwin era ormai un appagato, rispettabile e benvoluto gentiluomo vittoriano, con una solida reputazione nell'ambiente scientifico», spiega Janet Browne, docente di Storia della scienza all'Università di Harvard e autrice del poderoso saggio Darwin. L'evoluzione di una vita (Hoepli). «Non aveva la stretta necessità di trovare un lavoro: come molti altri che appartenevano allo suo stesso ambiente sociale, era libero di coltivare i suoi interessi».
UN MORBO MISTERIOSO. Lo studio e i libri dedicati ai suoi strambi interessi naturalistici (dai cirripedi ai tassi, dai colombi alle smorfie dei suoi figli, dalle orchidee ai lombrichi, solo per citarne alcuni) erano il centro della sua esistenza: tutti i componenti della sua famiglia ruotavano intorno a esso. Ma lo stress lavorativo, le pressioni e le polemiche nate dalle sue teorie intensificarono i disturbi che aveva cominciato ad accusare dopo il viaggio sul Beagle: nausee costanti, accessi di vomito incessante, problemi intestinali e poi mal di testa, sfoghi cutanei, tremori e spossatezza. Persino una chiacchierata più lunga o un incontro con i suoi amici lo facevano cadere in un terribile stato di prostrazione, che raggiunse l'apice fra il 1863 e il 1866. Costretto per lo più a letto o sul divano, si sentiva "un sepolto vivo".
Tarlo ereditario. Per curarsi aveva provato di tutto, dalla medicina tradizionale a tutte quelle pratiche che bollava come "ciarlatanerie", ma trovò qualche momentaneo miglioramento solo con l'idroterapia. Anche se frizioni, docce gelate e impacchi umidi erano una tortura per un tipo freddoloso come lui, che a casa faceva accendere i caminetti in ogni stagione, nonostante i tre strati di lana che portava addosso, tra biancheria, gilet, scialle o cappotto. "Il mio incubo è la debolezza ereditaria", si tormentava. Sua madre, persa a 8 anni, aveva vissuto una vita ritirata, "mai in perfetta salute, mai gravemente inferma" e Darwin temeva che lui e i suoi figli avessero preso da quel ramo della famiglia.
Un timore rinnovato alla morte della sua preferita, Anne: "Ho paura che abbia ereditato la mia digestione disgraziata", scrisse al suo capezzale, nel 1851, poco prima che la piccola si spegnesse a soli 10 anni.
ROUTINE QUOTIDIANA. La malattia diventò parte integrante della sua vita. Aiutato, guidato e accudito in tutto da Emma, si abituò a una rigorosa routine che non abbandonò più: la sveglia di buon mattino, la corrispondenza, le passeggiate sul Sandwalk (un vialetto di ghiaia dietro casa, che usava come pensatoio), le letture di sua moglie ad alta voce e soltanto poche ore di intenso lavoro quotidiano.
Abitudinario. I figli più grandi sostenevano che l'orologio dell'atrio si potesse regolare sul cigolio della porta del suo studio. O sul suo soffiarsi il naso ogni sera, esattamente alle 22:30. Quando, su consiglio dei medici, la consorte gli tagliò gli amati dolci, Darwin si consolò con i fichi e i datteri che i figli riuscivano a procurargli di nascosto. Fu anche costretto ad abbandonare il caffè delle 16:30, ma non rinunciò mai al bacon e, soprattutto, al tabacco da fiuto, "scuro e cattivo", che faceva starnutire le domestiche quando lo spazzavano da terra. L'unico limite a pesargli era quello di non poter lavorare di più. «Si accomodò nella terza età, si rinchiuse nell'universo sicuro dei suoi studi e del suo studio, circondato dalla moglie, dai figli che crescevano e dai fedeli servitori, tenendo fuori il mondo esterno», scrive Browne.
"STAR" SOLO A DOMICILIO. E siccome lui non si muoveva da casa, a partire dagli anni Settanta furono i suoi fan a fare di Down House la meta di un pellegrinaggio al limite del religioso. Molti gli scrivevano per chiedere un autografo, soldi, lavoro, referenze. O solo per propinargli "curiosità" scientifiche, come una rana intrappolata in un pezzo di carbone o un ibrido tra gatto e coniglio.
Grafomane. Darwin rispondeva gentilmente sempre a tutti. Salvo nel 1880, quando Robert Lawson Tait, un invadente chirurgo che chiedeva favori di continuo, gli propose di organizzare un festival in suo onore a Birmingham: "Non sarebbe meglio aspettare che io sia nella fossa?", si stizzì il diretto interessato. Di lì a due anni il medico avrebbe avuto via libera: il cuore del "primo fra gli uomini di scienza e d'Inghilterra" cedette il 19 aprile 1882. Aveva chiesto di rimanere a Down House anche da morto, ma la scienza lo reclamò: venne tumulato nell'Abbazia di Westminster, a Londra, dopo una solenne cerimonia affollata di filosofi, scienziati e dignitari pubblici, a cui, se fosse stato vivo, Darwin non avrebbe mai preso parte.
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jezatalks · 2 years
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Mon dernier jour c'était mercredi soir !
J'étais claquée car : mes règles se sont pointées (au bout de 37 jours. Mais bon je suis habituée aux cycles aléatoires) et jai eu un flux abondant le premier jour :'(. Je me suis faite réveillée par les services espaces verts de ma ville à 6h45 du lundi au jeudi (donc lendemain matin) car ils nettoient ma rue des centaines de marrons qui tombent chaque jour. Et ma voisine faisait des soirées et/ou s'engueulait avec son mec (OK le son moins fort que ce qu'elle nous a habitué mais ça nous a quand même empêché de dormir/réveillés vers 2h du mat)
Donc dernier jour assez tranquille. J'ai magouillé une nouvelle carte café et transféré mes sous dessus. (Parce qu'ils récupèrent les cartes cafés quand tu finis ton contrat. Genre. 20€ ça va pas ruiner total... les radins)
Grâce à "mes talents de vendeuse" la station est arrivée 1ere au challenge de vente de boîtes bretonnes. J'étais pas dans le top 5 (eux ils ont des primes de 20€ à 50€). Mais comme la station où j'étais a explosé les records. Tout ceux qui ont vendu plus de 30 lots ont gagné 4 places pour Terra Botanica. Donc au moins un truc positif du capitalisme.
Ah aussi. J'ai été nager une heure avec une amie de mon copain le lendemain midi. Toujours en ayant mal dormi (voisine + service espaces verts) ET au deuxième jour de mes règles.
Donc certes. Je suis claquée et courbaturée. Mais je vais m'octroyer 2 semaines de repos à partir de lundi.
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synthelicjous · 1 year
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VERITY and SEOJUN, a new role! when? gen. 20th, nemesis rpg ◞◞               ⟡
⠀⠀⠀ la passione per la botanica l'ha ereditata da sua nonna, non è un caso che fin da piccola la giovane Savidge seguisse la donna nella sua attività di famiglia all'insegna di piante ed erbe di ogni genere. Ha imparato a curarle prima ancora di imparare a camminare, gattonava in giro per la serra osservando tutto quello che sua nonna faceva e finendo per mettere le mani nella terra tutte le volte che passava davanti ad un vaso. Quell'appuntamento è diventata poi qualcosa di fisso, una volta alla settimana, due volte alla settimana, fino a diventare una specie di lavoretto che Verity portata a termine con un enorme sorriso sulle labbra e la felicità di chi ha ricevuto un regalo ad ogni occasione. Che abbia una mini serra non è quindi così difficile da credere, così come che abbia un fiore preferito, per quanto questo possa essere molto scontato. Il primo fiore che gli fu regalato fu un 𝘵𝘶𝘭𝘪𝘱𝘢𝘯𝘰, fiore che, da quel momento, ha sempre avuto un posto speciale nel suo cuore. « Come facevi a sapere che era il mio preferito? » domanda, non proprio scontata la sua, dopotutto se non per le rare volte in cui si fermava ad ammirare l'immensa aiuola di tulipani presente nella scuola, non aveva mai parlato con qualcuno del suo amore per quel fiore. 
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weirdesplinder · 3 months
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Il mio 2023 in libri: vi racconto cosa ho letto durante l'anno appena passato...
- Sweep of the Heart, di Ilona  Andrews
Quinto libro della serie INKEEPER CHRONICLES
Inedito in italiano
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Trama: Grazie per esserti unito a noi a Gertrude Hunt, il più bel bed and breakfast di Red Deer, Texas, locanda interspaziale autorizzata ad ospitare esseri di altri mondi e dimensioni sulla Terra. La segretezza è il nostro primo credo, ma non aver paura. La tua sicurezza e il tuo comfort sono tra le nostre prima priorità. Dina Demille e Sean Evans, ti difenderanno a tutti i costi. Certo farlo mentre una puntata di una specie di  The Bachelor interspaziale che deciderà praticamente il destino dell'universo viene ospitato e messo in spaziovisione dalle nostre sale sarà un tantino complicato.....
Una delle mie serie preferite, ironica, spumeggiante e sempre innovativa nelle idee e nei personaggi che contiene. In più è anche romantica, cosa chiedere di più? Vorrei fosse pubblicata anche in italiano in modo che più persone potessero leggerla, ma è anche vero che è un genere molto di niccchia.
- La Compagnia del Tempo, di  Kage Baker   (primo libro della serie omonima di 11 libri)
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Trama: Nel  Ventiquattresimo secolo la Dr. Zeus,  Inc. (altrimenti nota come la  Compagnia) offre l'immortalità fisica e la possibilità  di viaggiare nel  tempo: i suoi agenti continuano a scandagliare i secoli  per recuperare  antichi tesori d'arte e materiale genetico indispensabile  alle  ricerche. Mendoza, una specialista in botanica che la Compagnia ha   prelevato dalla Spagna del XVI secolo, deve raccogliere alcuni esemplari  di  rare specie ormai estinte. Ma sul suo cammino incontrerà  l'Inquisizione, un  amichevole cyborg e soprattutto la sconfinata  ingordigia della Compagnia,  il cui vero scopo è arricchirsi a spese del  passato…
-Desperation in death, libro 55 della serie In death di J.D. Robb
Inedito in italiano
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Trama: Mina Rose Cabot, tredici anni, è scomparsa mentre tornava a casa dagli allenamenti di calcio nel Devon, in Pennsylvania. Otto mesi dopo il suo corpo viene ritrovato a Battery Park, New York, trafitto al petto da un pezzo di legno di tre pollici. Il tenente Eve Dallas sa che chiunque abbia preso Mina è responsabile della sua morte. Ma chi l'ha presa e dove è stata Mina per otto lunghi mesi...?
-Encore in death, libro 56 della serie In death di J. D Robb
Inedito in italiano
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Trama: Eve Dallas deve indagare sull'omicidio di un attore, produttore e regista molto amato, che sembra essere stato avvelenato durante una festa. Nessuno sembrava serbargli alcun rancore, ma molti invece avevano dei conti in sospeso con sua moglie, famosa attrice di Broadway. Che abbia semplicemente bevuto dal bicchiere sbagliato....o forse no...
-Night Shifters, di Sarah A. Hoyt
Inedito in italiano
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Trama: I mutaforma vivono fra di noi, nascosti. E Kyrie Smith, è una di loro, una ragazza che non sa nemmeno lei perchè, si può trasformare in una pantera nera. Questo potere non sembra ereditario, è comparso nell’adolescenza e sembra collegato alla luna piena, questo è tutto ciò che sa e non vuole sapere altro. Lo odia e tenta di ignorarlo, almeno finchè non incontra un altro mutaforma, di notte, in un parchegio deserto: un draho che sembra stia uccidendo un umano davanti ai suoi occhi. Ma non tutto è come sembra: il drago è il suo nuovo collega di lavoro, e non ricorda esattamente cosa sia successo, una cosa sola è certa. I mutaforma sono molti più di quelli che Kyrie credeva, qualcuno li sta uccidendo, e ora lei è pure coinvolta nel furto di una sfera magica collegata a un Dio drago. Negare l’evidenza non le sarà più possibile.
-Serie Broken World  di Kate L. Mary
inedita in italiano ed è formata da 6 libri:
1. Broken World
2. Shattered World
3. Mad World
4. Lost World
5. New World
6. Forgotten World
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Trama: Quando un virus mortale si diffonde nel paese, Vivian Thomas parte per la California nella speranza di vedere la figlia che ha dato in adozione. Poi la sua macchina si guasta e lei si trova di fronte a una scelta. Arrendersi o accettare un passaggio da due fratelli che sembrano dei poco di buono: Angus e Axl. Vivian sa che l'offerta comporta dei rischi, lei è una donna sola e attraente perchè faceva la spogliarellista di lavoro e loro sono due uomini robusti, ma è pronta a tutto pur di raggiungere sua figlia, perciò accetta e sarà la sua salvezza. Il virus si sta diffondendo in mdo fulmineo e quando il gruppo arriva in California, la maggior parte della popolazione è stata spazzata via. ma il peggio è che poco dopo i morti iniziano a tornare in via come zombie.  Vivian e gli altri si rendono conto che la mancanza di elettricità o acqua corrente è l'ultimo dei loro problemi, ma anche che avere avuto una vita dura da bassifodi ha preparto sia lei che i fratelli a quanto li aspetta: un mondo pericoloso senza più regole. Ora Vivian deve capire come essere madre nelle circostanze più spaventose, far fronte agli sbalzi d'umore aggressivi di Angus e risolvere la sua crescente attrazione per il fratello minore Axl.
-The Blighted Stars, di Megan E. O'Keefe
Inedito in italiano
Link: https://amzn.to/43EmOJD
Trama: Quando una spia è bloccata su un pianeta morto con il suo nemico mortale, deve capire come sopravvivere prima di poter scoprire la cospirazione che li ha portati entrambi lì.  I pianeti abitabili vengono distrutti non appena vengono trovati e Naira Sharp ne sa il motivo. L'onnipotente famiglia Mercator controlla l'esplorazione dell'universo da decenni e sfrutta tutti i materiali che trova lungo la strada con il pretesto di aiutare l'espansione dell'umanità. Ma ora sembra che il loro sfruttamento minerario stia fecendo morire i pianeti colonizzabili e una resistenza guidata dall’ex guardia del corpo del capo della famiglia Mercator, Naira, ha deciso di fermarli. Dove le vie legali ahanno fallito riusciranno le vie anarchiche, ma il loro ultimo piano va incredibilmente storto fin dall’inizio.  In teoria Naira e altri rivoluzionari dovevano infiltrarsi sulle due navi dei Mercator incaricate di raggiungere un nuovo pianeta appena scoperto, ma Nairasi risveglia nel corpo sbagliato durante un atterraggio di emergenza e peggio ancora si ritrova sul ianeta con un solo pugno di superstiti e Traquin l’erede della famiglia Mercator, e l’uomo che ha confutato le sue accuse in tribunale.   Per sopravvivere e mantenere il suo segreto, Naira dovrà unire le forze con l'uomo che ha giurato di odiare. E insieme scopriranno una trama che è più grande di entrambi.
-Il milionario più ambito, di Annika Martin
Primo libro della serie Serie Billionaires of Manhattan
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Trama: Sono Vicky, mentalista canina. Non proprio, ma è ciò che dice sempre la mia anziana stalker che vive nei dintorni. La signora inoltre quando viene a mancare, lascia tutti di stucco donando una multinazionale del valore di svariati miliardi al suo cane, Smuckers. Con me come suo portavoce. All’improvviso passo dal gestire il mio negozio su Etsy al sedere in un’elegante sala riunioni a Wall Street con Smuckers in grembo. Mentre il figlio della mia vicina, Henry Locke, detto anche lo scapolo più ambito di New York, mi guarda in cagnesco dall’altra parte del tavolo. Le voci su di lui dicono che sia un genio degli affari, che sia tanto bravo a letto quanto in sala riunioni. Bellissimo lo è di certo. Quasi pornografico in quel completo da settemila dollari. Ma…È arrogante e irritante.
-DFZ SERIES di Rachel Aaron
Inedita in italiano e composta dai libri:
1.Minimum Wage Magic
2.Part-Time Gods
3.Night Shift Dragons
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Trama:  Guadagnarsi da vivere è difficile. Guadagnarsi da vivere in una città senza legge dove gli dei sono reali, i draghi sono un pericolo per il traffico e gli edifici si muovono da soli può sembrare assolutamente impossibile.Meno male che la maga freelance Opal Yong-ae non ha mai lasciato che piccole cose come l'impossibile la fermassero. Ha trovato il modo di sfruttare la sua costosa laurea in storia dell'arte magica diventando svuotatrice a contratto di appartamenti abbandonati e la sua paga consiste nel ricavato della vendita degli insoliti tesori che trova al loro interno. Non è un bel lavoro, né sicuro - c'è una ragione per cui indossa guanti anti-morso - ma quando sei in debito fino al collo con un individuo molto magico e molto cattivo, non puoi essere schizzinosa.Ma anche i bassi standard di Opal vengono messi alla prova quando l’unica cosa di valore che nel suo ultimo appartamento è il corpo del precedente inquilino. Trattare con i morti non fa tecnicamente parte del suo lavoro, ma questo mago è morto nascondendo un segreto che potrebbe valere un sacco di soldi, e Opal è l'unica a saperlo. Questa potrebbe essere la grande occasione che stava aspettando per saldare una volta per tutte un grosso debito, ma il costo  da pagare potrebbe rivelarsi troppo alto.
-By a silver thread, di Rachel Aaron
Inedito in italiano
Primo libro della DFZ Changeling serie
Link:https://amzn.to/4aN7Rtd
Trama:  Nella metropoli più magica del mondo, dove gli spiriti gestiscono negozi di noodle e draghi a corto di soldi organizzano servizi fotografici per i turisti, la gente pensa ancora che il popolo Faerie non sia altro che leggenda, ed è esattamente così che piace ai Faerie. È molto più facile banchettare con i sogni dell’umanità quando nessuno crede che esisti. Ma mentre questa soluzione funziona magnificamente per la maggior parte del popolo fatato, così non è per Lola. Una changelin scambiata alla nascita con un bambino umano, un ammasso di magia faerie che può mantenersi in vita e integro solo grazie al sangue di uno stregone del sangue, un essere malvagio che l'ha resa sua schiava.  La sua capacità unica di scivolare attraverso le barriere e cambiare forma per assomigliare a chiunque ha contribuito a rendere il suo padrone sempre più potente. Non è una bella vita la sua, ma almeno il lavoro è stabile... finché il suo padrone non scompare senza lasciare traccia.
-FFO Forever fantasy online the serie, di Rachel Aaron
Inedita in italiano e composta dai libri:
1.Forever fantasy online
2.Last Bastion
3.The last king
Link: https://amzn.to/3TPoA9g
Trama: Nel mondo reale, la ventunenne studentessa di scienze bibliotecarie Tina è invisibile e sottovalutata, ma nel gioco VR Forever Fantasy Online, lei è Roxxy: temibile guerriera, leader rispettato e tank di una delle gilde più leggendarie specializzate nell'esplorazione dei dungeons. Nel mondo reale, suo fratello James è uno studente che ha abbandonato gli studi universitari ed è sommerso dai debiti, ma nel FFO è famoso: un esploratore che ha raccolto ogni oggetto, ottenuto ogni risultato e portato a termine ogni missione. Sia Tina che James hanno bisogno del gioco più di quanto vogliano ammettere, ma la loro via di fuga preferita si trasforma in una trappola quando FFO li risucchia realmente. Trasportai nel mondo videoludico per davvero ignari di come tornare nel mondo reale sono ora in indicibile pericolo perchè le ferite non sono più virtuali, i mostri stupidi diventano astuti, gli NPC iniziano a comportarsi come persone reali e la morte potrebbe essere per sempre. Nel mondo reale, tutti dicevano che essere bravi con i videogiochi era una perdita di tempo. Ora, bloccati e separati attraverso migliaia di chilometri di terreno nuovo e mortale, l'abilità di Tina e James alla FFO è l'unica cosa che li tiene in vita. Ci vorrà tutta la loro esperienza - e il bottino accumulato - per ritrovarsi e tornare a casa, ma man mano che la posta in gioco diventa più alta e il danno si somma, essere il migliore nel gioco potrebbe non essere più sufficie
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano: Holiday top stop, ponti di primavera al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Milano: Holiday top stop, ponti di primavera al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. Da sabato 22 a martedì 25 aprile e da sabato 29 aprile a martedì 1° maggio, in occasione dei ponti di primavera, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia è aperto con orario festivo dalle 9.30 alle 18.30 e propone Holiday Top Stop, una grande offerta di attività per adulti e bambini. In questi due lunghi weekend, i più piccini dai 3 ai 6 anni potranno giocare con i colori della primavera e della luce o scoprire i segreti delle bolle di sapone, in Area dei piccoli; ma potranno anche partire per un’avventura a bordo di un’antica caravella, in iLab Viaggi per mare, o partecipare alla visita guidata “Storie di viaggi per mare”. Per i bambini dagli 8 anni sarà possibile osservare da vicino fiori, piante e altre forme naturali, usando lenti e microscopi in iLab Genetica e iLab Biotecnologie, o scatenare la creatività realizzando piste per biglie acrobatiche o flipper fai da te in Tinkering Zone. Dai 7 anni, in iLab Leonardo i bambini potranno disegnare la natura con gli occhi di Leonardo, oppure creare un forno solare in iLab Energia&Ambiente. Sempre in iLab Leonardo, dai 9 anni si potrà costruire ponti e archi, mentre in iLab Energia&Ambiente sarà possibile provare a produrre energia con fonti rinnovabili. Adulti e ragazzi dai 14 anni, attraverso esperienze di realtà virtuale, potranno sperimentare nella Digital Zone You&AI tre scenari di intelligenza artificiale del prossimo futuro, oppure, con l’attività A Space Walk VR, galleggiare nello Spazio per osservare la Terra dall’esterno della Stazione Spaziale Internazionale. Tutte le attività dei laboratori e le installazioni digitali sono incluse nel biglietto d’ingresso al Museo. iLAB AREA DEI PICCOLI Tinte di erbe e fiori – dai 3 ai 6 anni Da sabato 22 a martedì 25 aprile | ore 10, 14 e 17 | durata 45 minuti Utilizziamo foglie, fiori e frutti per realizzare un dipinto unico e originale. Pestiamo, impastiamo e mescoliamo per estrarre e comporre i colori della primavera. I colori della luce – dai 3 ai 6 anni Da sabato 22 a martedì 25 aprile | ore 11.30 e 15.30 | durata 45 minuti Tra ombre, specchi e luci colorate avventuriamoci tra i fenomeni della luce per scoprire come vediamo al buio, come si riflette la nostra immagine e come si forma un arcobaleno. iLAB VIAGGI PER MARE Avventure a bordo – dai 3 ai 6 anni Da sabato 29 a domenica 30 aprile | ore 11.30, 14, e 17 | durata 45 minuti Lunedì 1° maggio | ore 11.30, 14, e 17 | durata 45 minuti Saliamo a bordo di un’antica caravella, vestiamo i panni dell’equipaggio e avventuriamoci in un emozionante viaggio. Esploriamo la nave, gli strumenti di bordo e prepariamoci ad attraversare l’oceano. iLAB LEONARDO Disegnare la natura – dai 7 anni Lunedì 24 e martedì 25 aprile | ore 11.30 e 15.30 | durata 45 minuti Sabato 29 e domenica 30 aprile | ore 11.30 e 15.30 | durata 45 minuti Lunedì 1° maggio | ore 11.30 e 15.30 | durata 45 minuti Come si studiava la botanica nel Rinascimento? Conosciamo gli schizzi di Leonardo, abile fusione di studi artistici e indagini scientifiche, e proviamo a investigare la natura come lui. Costruire ponti e archi – dai 9 anni Lunedì 24 e martedì 25 aprile | ore 10, 14 e 17 | durata 45 minuti Sabato 29 e domenica 30 aprile | ore 10, 14 e 17 | durata 45 minuti Lunedì 1° maggio | ore 10, 14 e 17 | durata 45 minuti Quali competenze avevano gli architetti del Rinascimento per progettare grandi edifici e strutture portanti? Costruiamo un arco per capire come funziona e osserviamo quanta geometria e statica ci sono dietro. iLAB ENERGIA&AMBIENTE Costruiamo un forno solare – dai 7 anni Sabato 22 e domenica 23 aprile | ore 11.30 e 15.30 | durata 45 minuti Con scatole della pizza, alluminio, pellicola trasparente e colla fabbrichiamo un forno che funziona con il sole. Scopriamo quanto può scaldare e cosa può cuocere. Energia sostenibile – dai 9 anni Sabato 22 e domenica 23 aprile | ore 10, 14 e 17 | durata 45 minuti Costruiamo piccoli dispositivi utilizzando fonti rinnovabili per produrre energia. Scopriamo come trasferirla, accumularla e metterla in rete in modo efficiente. TINKERING ZONE Piste per biglie acrobatiche – dagli 8 anni Da sabato 22 a martedì 25 aprile | ore 10, 11.30, 14, 15.30 e 17 | durata 45 minuti Costruiamo una pista per le biglie usando tubi, imbuti, canaline e altri materiali. Realizziamo un percorso acrobatico per mettere alla prova la nostra pallina e sfidare un compagno. Lavoriamo insieme per costruire piste sempre più grandi. Flipper fai da te – dagli 8 anni Sabato 29 e domenica 30 aprile | ore 10, 11.30, 14, 15.30 e 17 | durata 45 minuti Lunedì 1° maggio | ore 10, 11.30, 14, 15.30 e 17 | durata 45 minuti Costruiamo un percorso per una biglia e conduciamola all'uscita usando gravità, elasticità e geometria. iLAB BIOTECNOLOGIE Un giardino al microscopio – dagli 8 anni Sabato 29 e domenica 30 aprile | ore 10, 11.30, 14, 15.30 e 17 | 45 minuti Lunedì 1° maggio | ore 10, 11.30, 14, 15.30 e 17 | durata 45 minuti Cosa succede se si osservano le piante da molto vicino? Guardiamo al microscopio le bizzarre forme che compongono un fiore e scopriamo come sono fatti il polline e i petali delle rose. iLAB GENETICA Flower dissection – dagli 8 anni Sabato 22 e domenica 23 aprile | ore 11.30 e 15.30 | durata 45 minuti Scomponiamo e riorganizziamo tutte le parti che compongono un fiore per scoprirne forme, colori e differenze. DIGITAL ZONE YOU&AI Dai 14 anni Sabato 22 e domenica 23 aprile | ore 10, 12, 15 e 17 | durata 60 minuti Guidati da un animatore scientifico e per mezzo di innovative tecnologie immersive, possiamo sperimentare prima persona tre scenari di intelligenza artificiale del prossimo futuro: “Che faccia ha l'IA?”, “Da che parte stai?” e “Sai muoverti nel futuro?” PADIGLIONE AERONAVALE A Space Walk VR – dai 14 anni Sabato 29 e domenica 30 aprile | ore 10, 11, 12, 14.30, 15.30, 16.30 e 17.30 | durata 20 minuti Galleggiamo nello Spazio e osserviamo la Terra dall’esterno della Stazione Spaziale Internazionale, grazie alle riprese con telecamere speciali per la realtà virtuale che operano a gravità zero. Osserviamo la prima passeggiata spaziale al mondo di due astronauti a una qualità visiva a 360° mai vista prima. PADIGLIONE AERONAVALE Visita guidata STORIE DI VIAGGI PER MARE – dai 4 anni Da sabato 29 a domenica 30 aprile | ore 10 e 15.30 | durata 45 minuti Lunedì 1° maggio | ore 10 e 15.30 | durata 45 minuti Un brigantino goletta, un transatlantico, un catamarano e un sottomarino. Ma cosa sono? Come si muovono nel mare? Ascoltiamo il racconto di esploratori e lupi di mare per scoprire diversi modi di navigare e la storia dei più suggestivi oggetti dell’esposizione dedicata ai trasporti Navali. Altre attività sono proposte a rotazione nei vari laboratori interattivi. Per adulti e bambini, sarà anche possibile immergersi in installazioni artistiche tra mondo analogico e digitale, sound art e proiezioni interattive. Si potrà anche prendere parte alla visita guidata alle Gallerie Leonardo da Vinci, o andare alla scoperta di carrozze, locomotive a vapore, razzi e grandi navi. Il calendario di tutte le attività è disponibile al link https://www.museoscienza.org/it/offerta/calendario?date=2023-04-20 L’iscrizione alle attività e alle visite guidate è obbligatoria ed è effettuabile esclusivamente online al link https://museoscienza.vivaticket.com/must/landingmuseo.html... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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rolandmotte · 1 year
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Terra Botanica à Angers
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