Tumgik
#torremaggiore
giuseppebruno · 2 years
Photo
Tumblr media
The road of life can be tumultuous. But, ultimately, it’s always taking you somewhere. . . . #castelfiorentino #torremaggiore #capitanata #foggia #places_wow #road (presso Castel Fiorentino) https://www.instagram.com/p/ChND35sqKv-/?igshid=NGJjMDIxMWI=
2 notes · View notes
olitaly · 8 hours
Link
0 notes
donaruz · 8 months
Text
Tumblr media
NICOLA SACCO E BARTOLOMEO VANZETTI: DUE INNOCENTI SULLA SEDIA ELETTRICA IL 23 AGOSTO 1927
Il 23 agosto 1927, poco dopo la mezzanotte, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti venivano uccisi sulla sedia elettrica nel penitenziario di Charlestown.
Ingiustamente condannati per un reato che non avevano commesso, furono oggetto di un processo totalmente condizionato dal razzismo e dal pregiudizio nei confronti delle idee anarchiche che i due professavano.
Dopo la condanna, pronunciata dal giudice Webster Thayer, che non esitò a definirli "bastardi anarchici", moltissimi negli USA e in Europa si batterono per salvare la loro vita, purtroppo senza successo.
I loro corpi furono cremati e trasportati in Italia da Luigina Vanzetti. Oggi riposano rispettivamente nel cimitero di Torremaggiore e in quello di Villafalletto.
Dall'ultimo discorso di Bartolomeo Vanzetti durante il processo:
"Io non augurerei a un cane o a un serpente, alla più bassa e disgraziata creatura della Terra — non augurerei a nessuna di queste ciò che ho dovuto soffrire per cose di cui non sono colpevole. Ma la mia convinzione è che ho sofferto per cose di cui sono colpevole. Sto soffrendo perché sono un anarchico, e davvero io sono un anarchico; ho sofferto perché ero un Italiano, e davvero io sono un Italiano [...] se voi poteste giustiziarmi due volte, e se potessi rinascere altre due volte, vivrei di nuovo per fare quello che ho fatto già".
Cannibali e Re
Cronache Ribelli
29 notes · View notes
parmenida · 7 months
Text
Una fama sinistra grava sul palazzo situato al n. 9 di piazza San Domenico, a Napoli, dove c’è chi giura di udire nottetempo gemiti e rumori strani, come lo scalpitio concitato di una carrozza o il clangore di catene e ferri battuti.
Proprio all’interno di queste mura, nel 1590, il compositore Carlo Gesualdo, Principe di Venosa, uccise la moglie Maria d’Avalos insieme all’amante don Fabrizio Carafa, sorpresi in flagrante adulterio.
Sempre qui, nel XVIII secolo, visse e operò un personaggio controverso, fuori dal comune persino per gli standard della Napoli settecentesca, che fu al tempo stesso nobiluomo, alchimista, fisico, letterato, medico, esoterico e massone: Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero.
Nato il 30 gennaio del 1710 a Torremaggiore, nel Foggiano, Raimondo fu allevato dal nonno dopo che il padre Antonio si ritirò in convento, sconvolto dalla perdita prematura dell’adorata consorte.
Istruito dai Gesuiti del Collegio Romano, dove rimase sino al compimento dei 20 anni d’età, il nostro tornò finalmente a Napoli per risiedere nel palazzo di famiglia.
Piacente, dalla favella pronta, curioso e d’intelligenza superiore alla media, don Raimondo godeva di fantasia illimitata, che amava mettere alla prova con le sue bizzarre invenzioni, come quella di un “lume eterno” realizzato con la polvere ossea derivante dalla triturazione di un teschio umano, ricco di fosfato di calcio e fosforo concentrato.
Meno lugubre fu l’invenzione di un tessuto impermeabile pionieristico per quei tempi, di cui fece dono al Re di Napoli Carlo III di Borbone per la realizzazione di alcuni mantelli da caccia. Fu il suo modo di ringraziare il sovrano per averlo onorato con la prestigiosa nomina a Cavaliere dell’Ordine di San Gennaro.
La famosissima Cappella Sansevero, tuttavia, rimane l’opera che lo ha tramandato ai posteri.
Concepita come luogo di culto, essa costituisce soprattutto un tempio massonico carico di simbologie, perfettamente calzante all’estro e al carisma del Principe di Sansevero che così volle abbellire, ampliandola a suo gusto e somiglianza, un’antica cappella preesistente.
Capisaldi del progetto sono le dieci statue delle “Virtù” addossate ad altrettanti pilastri: nove al femminile, dedicate alle donne di Casa Sansevero, e una sola al maschile, il Disinganno, eretta in onore di don Antonio, padre del Principe.
Ogni statua, carica di significati allegorici, rimanda al mondo della massoneria di cui don Raimondo era Gran Maestro. In particolare la “Pudicizia”, vista come riferimento alla dea egiziana Iside, ci parla dei riti iniziatici di cui la dea stessa era regina.
Il capolavoro più suggestivo dell’intera Cappella, però, è la statua del cd. “Cristo velato”, realizzata da Giuseppe Sammartino. Vi si contempla il Cristo, adagiato su un materasso e ricoperto di un velo perfettamente aderente alla sua fisionomia, tanto che a lungo è circolata la voce secondo la quale il Principe di Sansevero avrebbe insegnato allo scultore la tecnica della calcificazione chimica del tessuto in cristalli di marmo.
Recenti analisi, in realtà, hanno fugato ogni dubbio sul fatto che l’opera sia stata interamente scolpita partendo da un unico blocco marmoreo.
In un ambiente attiguo, destano grande impressione nei visitatori le due “macchine anatomiche” dei corpi, rispettivamente, di un uomo e di una donna completamente scarnificati, nei quali è possibile osservare l’intero sistema circolatorio.
Anche qui, se per la leggenda si tratta dei poveri resti di due servitori del Principe, ammazzati per la bisogna e così ridotti con l’inoculazione di uno speciale liquido capace di trasformare in metallo i vasi sanguigni, la scienza ha concluso che siamo dinnanzi a due scheletri umani sui quali, con mirabile perizia medica, sono stati ricostruiti in metallo tutti i condotti circolatori.
In ogni caso, tanta fu la familiarità di don Raimondo con la morte, considerata come ineluttabile passaggio della vita stessa, che secondo un’altra credenza popolare, sentendosi prossimo alla fine sopraggiunta il 23 marzo del 1771, egli si fece tagliare in pezzi da uno schiavo moro al fine di farsi adeguatamente sistemare dentro la cassa dalla quale, come un dottor Faust napoletano, sarebbe balzato fuori vivo e vegeto a tempo prestabilito.
Sarà anche per questo motivo che non è raro scorgere passanti che, davanti a quello che fu il so palazzo, si fanno ancora il segno della croce, allontanandosi in tutta fretta.
Accompagna questo scritto il “Ritratto di Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero”, di Francesco Mura, 1740 circa, Cappella Sansevero, Napoli.
Anche questo è la mia Napoli..
A domani..
Nini
Tumblr media
7 notes · View notes
Tumblr media
‘Il Disinganno aka The Release from Deception' (1754) by Francesco Queirolo.
For centuries, sculptors around the world have adopted marble as their medium of choice. In order to both illustrate marble's carving capabilities and showcase their own sculpting skills, these artists often select subjects that require a certain level of expertise. These challenging motifs include anatomical details, dynamic drapery, and, in the case of Il Disinganno, delicate netting. Every piece of this incredible sculpture is carved out of marble, including the carefully crafted knots in the draping net wrapped around the large figure of a fisherman.
Il Disinganno, also known as The Release from Deception, was crafted by Genoese artist Francesco Queirolo in the 18th century. Widely regarded as his pièce de résistance, this sculpture has solidified Queirolo's legacy as one of Italy's leading 18th-century artists.
The Release from Deception:
The Release from Deception depicts a scene that is both biblical and allegorical. It features two subjects: an angel and a fisherman. The angel stands on a globe as he untangles the man from a net and floats above exquisite drapery.
BIBLICAL MEANING:
According to the Museo Capella Sansevero (“Sansevero Chapel Museum”) the net symbolizes sin. As the angel sets the man free, he rids him of his wrongdoings and introduces him to the Bible, which rests at his feet. In order to emphasize the idea of liberation, Queirolo adorned the open pages of the book with a Latin passage that reads: “I will break thy chain, the chain of the darkness and long night of which thou art a slave so that thou might not be condemned with this world.”
SECULAR SYMBOLISM:
In addition to religious undertones, the sculpture incorporates secular symbols. For example, the flame on the angel's head represents human intellect, while the globe signifies worldly passions. These elements coincide with Raimondo’s dedication to his father, which explores the idea of “human fragility, which cannot know great virtues without vice.”
According to the museum, the sculpture also appears to denote aspects of freemasonry—a fraternal organization. The Bible, for example, serves a dual purpose, as an open book is one of the three “great lights” of Masonry. Similarly, the concept of light and dark—explored by the aforementioned biblical passage—”appears to be a clear reference to Masonic initiation, where those being initiated would enter wearing a ritual blindfold to open their eyes to the new light of the Truth.”
The Marble Net:
While its symbolism is compelling, it is The Release from Deception‘s sculptural details—namely, its exquisitely carved net—that has captivated viewers for centuries. Though, at first glance, this structure appears to be composed of intertwined rope, a closer look reveals that the open-mesh material is made entirely from a single block of marble.
It reportedly took Queirolo seven years to fabricate this marble net, which he crafted without a workshop, apprentice, or other form of external assistance. The Sansevero Chapel Museum notes that this is because even the most specialized sculptors “refused to touch the delicate net in case it broke into pieces in their hands.”
The Sansevero Chapel:
Queirolo completed The Release from Deception in 1754. It was commissioned by Raimondo di Sangro, an Italian nobleman, and was intended to adorn the recently reconstructed Sansevero Chapel in Naples.
Built by John Francesco di Sangro in the late 16th century, the chapel became a family burial site in 1613. To memorialize those laid to rest on site, living family members would commission contemporary sculptors to design tributes to the dead. The Release from Deception was created to honor Raimondo's father: Antonio di Sangro, the Duke of Torremaggiore.
Other Masterpieces in the Sansevero Chapel:
Believe it or not, The Release from Deception is not the only highlight of the Sansevero Chapel. Within its walls are 30 other works of art, including two prominent pieces: The Veiled Christ (1753) by Giuseppe Sanmartino and The Veiled Truth (1750) by Antonio Corradini.
1 note · View note
lamilanomagazine · 11 days
Text
San Severo: arrestati 4 soggetti per produzione, traffico e detenzione di droga
Tumblr media
San Severo (FG): arrestati 4 soggetti per produzione, traffico e detenzione di droga La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Foggia, su proposta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di quattro soggetti residenti nel comune di Torremaggiore, sottoposti alle indagini preliminari in relazione al reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti. Le indagini, avviate nel novembre 2022, scaturivano da un'attività accertativa posta in essere dal personale del Commissariato P.S. di San Severo nei confronti di un gruppo di soggetti, presumibilmente dediti all'acquisto e alla cessione di sostanza stupefacente nei territori di San Severo e Torremaggiore e hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei predetti in ordine al reato contestato. In particolare, gli stessi avrebbero ceduto, o comunque offerto a terzi, dosi di sostanza stupefacente, evidenziando una spiccata capacità delinquenziale per le modalità in cui operavano. Infatti, i soggetti avrebbero operato "a chiamata", concordando veloci appuntamenti con consumatori abituali ai quali avrebbero consegnato quotidianamente porzioni di sostanza stupefacente, in luoghi sempre diversi per eludere eventuali controlli delle Forze di Polizia. Durante le attività venivano effettuate delle perquisizioni domiciliari che permettevano di rinvenire e sequestrare 170 gr. di Cocaina, 800 gr. di Hashish e 1 kg. di Marijuana. Inoltre, venivano segnalate alla locale Prefettura numerose persone in qualità di assuntori con la conseguente emanazione di contestazione amministrativa ai sensi dell'art. 75 T.U. Stup. Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Sanremo, e' di Torremaggiore il fiorista che confezionera' i bouquet ai cantanti del Festival
Mario Garofalo, titolare di un negozio nel Foggiano, ha vinto il concorso florealesource
View On WordPress
0 notes
noisynutcrusade · 4 months
Text
New Year's madness in the Foggia area, a chemical toilet explodes
They filled the chemical toilet with fireworks and then set it off: it happened on New Year's Eve in Torremaggiore, in the province of Foggia, where a group of boys entered the construction site of the Sanctuary of the Fountain. The video was then relaunched by welcometofavelas_4k who denounced the gesture. 03/01/2024 00:14 Source link
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
kritere · 11 months
Text
Omicidio Torremaggiore, Tefta Malaj: “Ho paura di mio marito, c’è qualcuno che lo aiutava”
DIRETTA TV Omicidio Torremaggiore, ultime notizie 25 Maggio 2023 Tefta Malaj, la 39enne ferita a morte dal marito Taulant a Torremaggiore, è tornata a parlare di cosa è successo la sera del 6 maggio scorso e della morte della figlia Jessica: “Ho ancora paura di mio marito Taulant, qualcuno lo aiutava. Ha portato via i miei risparmi, sono rimasta senza nulla”. 0 CONDIVISIONI Attiva le…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
olitaly · 2 days
Link
0 notes
michelangelob · 1 year
Text
La Scultura del giorno: il Disinganno di Queirolo
La scultura del giorno che vi propongo oggi è il Disinganno: il massimo capolavoro di Francesco Queirolo che si trova all’interno della Cappella Sansevero, a Napoli. La straordinaria opera realizzata tra il 1753 e il 1754, celebre per la raffinatezza della rete scolpita in modo magistrale nel marmo, fu dedicata da Raimondo di Sangro al padre Antonio, duca di Torremaggiore. Dopo la morte della…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
parmenida · 4 months
Text
⚜️ 𝟭𝟯 𝗗𝗜𝗖𝗘𝗠𝗕𝗥𝗘 𝟭𝟮𝟱𝟬:
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀𝗔𝗗𝗗𝗜𝗢 𝗔 𝗙𝗘𝗗𝗘𝗥𝗜𝗖𝗢 𝗜𝗜
⠀⠀⠀⠀⠀⠀ 𝗦𝗧𝗨𝗣𝗢𝗥𝗘 𝗗𝗘𝗟 𝗠𝗢𝗡𝗗𝗢 ⚜️
Pochi avanzi di mura sul dorso di una collina invasa dalle sterpaglie. È quel che oggi resta di 𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹 𝗙𝗶𝗼𝗿𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗼, una rocca che nella prima metà del XIII secolo sorgeva nelle campagne della Capitanata, 9km a sud di Torremaggiore, a ovest di San Severo e Lucera.
Qui, nel giorno dell’anno con meno luce, il 𝟭𝟯 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟮𝟱𝟬, festa di Santa Lucia, a soli 56 anni, morì 𝙁𝙚𝙙𝙚𝙧𝙞𝙘𝙤 𝙄𝙄 𝙙𝙞 𝙎𝙫𝙚𝙫𝙞𝙖.
La mattina del 13 Dicembre (secondo una cronaca agiografica) l’Imperatore volle indossare l’umile tonaca grigia dei cistercensi del terzo ordine di cui faceva parte. Chiese di essere sepolto nella cattedrale di Palermo, accanto al padre e alla madre.
Ma l’annuncio della morte, forse per ordine dello stesso Federico, venne tenuto nascosto per un certo tempo. Fino al Gennaio del 1251 la cancelleria emanò dispacci e documenti come se l’imperatore fosse ancora vivo.
Il giovane Manfredi comunicò la scomparsa al fratellastro Corrado per lettera, con parole accorate:
“𝙏𝙧𝙖𝙢𝙤𝙣𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙚' 𝙞𝙡 𝙨𝙤𝙡𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙢𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙧𝙞𝙡𝙪𝙘𝙚𝙫𝙖 𝙞𝙣 𝙢𝙚𝙯𝙯𝙤 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙜𝙚𝙣𝙩𝙞”
Il cadavere, con ogni probabilità, fu imbalsamato. Il 28 dicembre il corteo con il feretro dell’imperatore attraversò per l’ultima volta le città di Foggia, Canosa, Barletta e Trani e gli altri centri della costa. A Bitonto, Matteo di Giovinazzo notò “sei compagnie de cavalli armati” e “alcuni baroni vestiti nigri insembra (insieme) co’ li Sindaci de le Terre de lo Riame”. A Taranto la salma fu imbarcata per la Sicilia.
⠀⠀𝘾𝙚𝙣𝙩𝙞𝙣𝙖𝙞𝙖 𝙙𝙞 𝙫𝙖𝙨𝙘𝙚𝙡𝙡𝙞, 𝙥𝙞𝙘𝙘𝙤𝙡𝙞 𝙚 𝙜𝙧𝙖𝙣𝙙𝙞, 𝙨𝙖𝙡𝙪𝙩𝙖𝙧𝙤𝙣𝙤 𝙞𝙡 𝙛𝙚𝙧𝙚𝙩𝙧𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙙𝙧𝙖𝙥𝙥𝙞 𝙣𝙚𝙧𝙞.
Così Federico tornò a Palermo, la città dell’infanzia e della giovinezza, che 38 anni prima aveva lasciato per affrontare la straordinaria avventura che lo portò a diventare prima re di Germania e poi imperatore.
La salma dell’imperatore fu tumulata nel Duomo, accanto ai genitori e alla prima moglie Costanza, in un maestoso sarcofago di porfido color amaranto.
Carismatico e scomodo. Colto e spietato. Feroce eppure tollerante. Federico parlava sei lingue (latino, siciliano, tedesco, francese, greco e arabo). Diventò adulto in una società multirazziale. Comprese e studiò il pensiero islamico. Si appassionò alla scienza e alla poesia. A Napoli fondò una grande università che porta ancora il suo nome. Fu curioso del mondo e degli uomini: alla sua corte trovarono alloggio intellettuali di ogni lingua e religione.
Con le “𝗖𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗠𝗲𝗹𝗳𝗶𝘁𝗮𝗻𝗲” (1231), raccolta di norme fondata sul diritto romano e normanno, Federico sognò di dare ordine, a scapito della Chiesa e dei nobili, a tutti gli aspetti dello Stato, dalla giustizia alla sanità, fino al diritto e all’economia.
Federico mise in discussione, dalle fondamenta, il potere temporale dei pontefici. Tornò vincitore da una crociata alla quale era stato obbligato, senza combattere nemmeno una battaglia.
L’Impero finì con la sua morte. In appena venti anni la dinastia degli Hohenstaufen si estinse
.
Tumblr media
4 notes · View notes
gobelluno · 1 year
Text
Recuperata coppia in difficoltà sopra Misurina
AURONZO DI CADORE – Attorno alle ore 16.20 una coppia di turisti ha contattato il 118, poiché non era più in grado di proseguire la discesa dal Col de Varda verso Misurina. I due, lui 34enne di San Severo (FG), lei 31enne di Torremaggiore (FG), erano saliti in seggiovia e nel rientrare a piedi lungo la strada che passa sotto la linea degli impianti, complice la stanchezza, si erano trovati in…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Al teatro Garibaldi di Lucera è andata in scena una bella “Napoli milionaria” https://www.ilfrizzo.it/al-teatro-garibaldi-di-lucera-e-andata-in-scena-una-bella-napoli-milionaria
0 notes
lamilanomagazine · 5 months
Text
Foggia, custodia cautelare per 17 soggetti: produzione, traffico e detenzione di stupefacenti, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Tumblr media
Foggia, custodia cautelare per 17 soggetti: produzione, traffico e detenzione di stupefacenti, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Foggia. La Polizia di Stato, alle prime luci dell’alba, ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di n.17 soggetti, di cui n. 5 in carcere e n. 12 agli arresti domiciliari, in ordine ai reati di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, emessa dal Gip presso il Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Le misure cautelari hanno interessato persone dimoranti nei comuni di San Severo e Torremaggiore. Inoltre, il provvedimento restrittivo è stato eseguito anche dal personale della Squadra Mobile di Bergamo, nei confronti di due soggetti, nel frattempo ivi trasferiti. L’articolata attività investigativa, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, ha determinato l’acquisizione di gravi indizi di colpevolezza a carico dei 17 soggetti, sottoposti alle indagini preliminari in relazione ai reati contestati. Le indagini avviate nel 2022, sono scaturite da un’attività accertativa posta in essere dal personale del Commissariato P.S. di San Severo, nei confronti di un gruppo di soggetti, molti dei quali giovani operanti alle dipendenze dei “veterani” e desiderosi di seguirne le orme, presumibilmente dediti all’acquisto e alla cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina, hashish e marijuana nei territori di San Severo e Torremaggiore. Questo aspetto, assurge certamente a campanello d’allarme per il tessuto sociale sanseverese, che vede giovani aspiranti a diventare “imprenditori in proprio”, con l’ambizione di fare dell’attività delittuosa una vera e propria attività lavorativa, al fine di arricchirsi e di consolidarsi nell’ambiente delinquenziale. Da qui, il nome dato all’operazione “New Generation”, che rimanda all’avvicendamento delle generazioni. Nel corso delle indagini sarebbe emerso che alcuni dei soggetti, avrebbero effettuato la cessione della sostanza stupefacente all’interno di una cantina ubicata a San Severo, adibita a “base operativa”, con veri e propri turni di presenza nell’arco dell’intera giornata, anche nelle ore notturne, che quindi garantivano un servizio continuativo h24. A tutela della propria attività e per evitare di essere scoperti, venivano utilizzati diversi stratagemmi, tra i quali, un campanello dedicato esclusivamente al locale e telecamere di videosorveglianza. Inoltre, la sostanza veniva occultata in diverse parti della città, in particolare, in un box privato e in una masseria, celata all’interno di alcuni tronchi di alberi ivi presenti. Le successive perquisizioni effettuate nei luoghi individuati, permettevano di sequestrare 3,3 kg di hashish e circa 900 grammi di cocaina. Nel corso delle indagini, sarebbe emerso anche che alcune ragazze avrebbero svolto attività di meretrici, con appuntamenti fissati direttamente da alcuni dei soggetti indagati, i quali gestivano, altresì, i compensi che le stesse ricevevano per le loro prestazioni sessuali. Le ragazze sarebbero state retribuite con somme di denaro minime rispetto agli effettivi introiti e, spesso, sarebbe stata loro elargita sostanza stupefacente, sottraendola dal già minimo “pagamento spettante”. L’attività posta in essere questa mattina, ha impegnato il personale del Commissariato P.S. di San Severo, coadiuvati dalla Squadra Mobile di Foggia e di Bergamo, dal Reparto Prevenzione Crimine, Unità Operative di Primo Intervento, unità cinofile ed unità eliportata di Bari. Nell’ultimo anno e mezzo, la Procura della Repubblica di Foggia e la Polizia di Stato hanno inteso conferire alla città di San Severo ed ai centri limitrofi, particolare attenzione per contrastare il diffuso fenomeno del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti. In tale periodo, sono state smantellate decine piazze di spaccio, sequestrati oltre 60 immobili e tratte in arresto circa 200 persone. L’odierno epilogo delle complesse ed articolate investigazioni, testimoniano il costante impegno della Polizia di Stato in un territorio caratterizzato da particolari dinamiche criminali. Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari; Va precisato che la posizione delle persone coinvolte nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Fanno esplodere bancomat nel Foggiano e fuggono col denaro
Con un ordigno artigianale hanno fatto esplodere lo sportello bancomat della banca popolare di Milano a Torremaggiore, nel Foggiano, e sono riusciti a impossessarsi di una quantità di denaro in corso di quantificazione. E’ accaduto la scorsa notte. Indagano i carabinieri che stanno cercando di risalire ai responsabili anche grazie alle immagini dei sistemi di…
View On WordPress
0 notes