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#tronconi
furniture-freak · 29 days
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Minikini table lamp by Barbieri & Marianelli for Tronconi Illuminazione
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lhosgabello · 1 year
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MINIKINI Sembra uno scioglilingua… invece è un nome intrigante dato ad una lampada iconica. TRONCONI illuminazione ha prodotto questa essenziale e bellissima scultura. Minikini è nata dall’ingegno di Barbieri & Marianelli (design 1981). Struttura in metallo laccato rosso, interruttore con due intensità, lampadina a baionetta, paralume inclinabile in mille direzioni. Ideale sia per la scrivania che per il comodino! Segni del tempo presenti. Condizioni vintage ottime. Dimensioni: diametro base e paralume 13cm h 46cm Prezzo: 167euro #tablelamp #bikini #vintagelighting #minikini #lamp #italiandesign #raulbarbieri #giorgiomarianelli #tronconi #tronconilamp #spaceage #spaceagelighting #popfurniture #rosso #red #lampada #scrivania #vintage #80s #collectibles #modernariato #lhosgabello (presso L'ho Sgabello) https://www.instagram.com/p/CouN_8TMefx/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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celebratesocia1 · 2 years
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The 79th Venice International Film Festival 2022 featured Cultured Focus Magazine's Annual Awards and Diversity in Film Symposium
The 79th Venice International Film Festival 2022 featured Cultured Focus Magazine's Annual Awards and Diversity in Film Symposium #CulturedFocusMagazine #PinoCalabrese #SorrentoFilmFestival #DaphneDiCinto #AinsleeAlemRobson #JustinRandolphThompson
On Monday, September 5, 2022, Cultured Focus Magazine held its star-studded Cultured Focus Awards Ceremony and Diversity in Film Symposium at Hotel Danieli, Venice, Italy. The Cultured Focus Lifetime Achievement Award was presented to Pino Calabrese at the ceremony, after a distinguished and prolific career spanning fifty years in theatre, film, and television. His illustrious career in the…
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curiositasmundi · 4 months
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Nei giorni in cui sono state scritte tante parole su Toni Negri, deceduto nella sua casa di Parigi lo scorso 16 dicembre, appare davvero una grande occasione questo docu – film per ripercorrere, partendo proprio dalle vicende dell’Autonomia Operaia di cui lui è stato uno dei protagonisti, cosa sono stati quei giorni, quegli anni. Seppure siano passati oramai diversi decenni da quel 7 aprile del 1979, quando decine di persone, appartenenti o simpatizzanti o considerate vicine alla formazione di sinistra extraparlamentare Autonomia Operaia, furono arrestate in un’operazione che diede inizio a uno dei capitoli più discussi e controversi della storia giudiziaria italiana degli scorsi decenni. Una vicenda che coinvolse centinaia di persone ma che ebbe come protagonisti da una parte proprio il professor Toni Negri, dall’altra il magistrato Pietro Calogero. Siamo nei cosiddetti “anni di piombo” e delle stragi fasciste. Un anno prima c'è stato il rapimento di Aldo Moro e la sua uccisione. Vennero così adottate “leggi speciali” tra cui quella che permetteva di applicare il reato di associazione a delinquere alle organizzazioni politiche, e non solo a quelle mafiose. Negri fu accusato di aver partecipato direttamente al rapimento Moro, e addirittura di essere stato il telefonista delle Brigate Rosse che condusse le trattative. In realtà si dimostrò dopo che la voce brigatista era di Valerio Morucci. A denunciarlo fu un docente dell'Università, iscritto al Pci, che dichiarò di aver riconosciuto la voce di colui che teneva i contatti tra le Br e la famiglia del dirigente democristiano, come quella del collega. 
Il processo si svolse con tempi lunghissimi e, secondo Amnesty International, in violazione dello stato di diritto. Gli imputati furono detenuti preventivamente in carcere per anni. Il processo cominciò soltanto nel 1983. A difendere ben 54 imputati di quel processo denominato 7 aprile e che fu diviso in due tronconi tra Padova e Roma, emerge la grande abilità di un giovane "compagno" avvocato: Enrico Vandelli. E proprio attraverso la sua esperienza che nella prima delle tre puntate si affronta la questione degli Autonomi padovani. E per la prima volta sono i diretti protagonisti a raccontare quegli anni. E sono davvero tanti visto quanto popolare era il movimento ai tempi, in pieni anni Settanta, è raro che ne parlino o concedano interviste. C'è una sorta di patto non scritto che da un lato obbedisce a un principio di lealtà, che non può comunque essere tradito anche se la storia si può dire ormai chiusa, un po' perché non la si vuole svendere, svilire, o rappresentare con una sola immagine consapevoli che nessuno ne è il solo custode visto che quanto vissuto è generato da una esperienza collettiva. Hanno sempre lasciato farlo ad altri ed è inevitabile poi che passi una sola fotografia della storia, in cui inevitabilmente c'è per forza una molotov. 
Dal punto di vista giudiziario il processo si chiude quasi quattro anni dopo con la sentenza della Cassazione che elargisce pene miti e assolve imputati come Toni Negri perché crollano le accuse più gravi insieme al teorema Calogero. Nel film lo scontro tra due magistrati, Calogero appunto e Palombarini, viene ben illustrato.
La docu serie mette bene a fuoco il fatto che come ogni vicenda è fatta di persone e di vite. E il film, soprattutto nel primo episodio che è completamente dedicato alla vicenda degli Autonomi, rende bene l'idea di cosa fossero quegli anni. Affronta il tema della repressione, della carcerazione e pure della latitanza, che è tutto fuorché una vacanza. Racconta di giovani donne costrette a lasciare i figli per sfuggire a una nuova detenzione, come il caso della docente di scienze politica, Alisa Del Re. Se il racconto della sua fuga e come evita l'arresto ricorda la trama di un film di spionaggio, poi c'è la vita non vissuta, sospesa, che forse colpisce ancora di più. Nel film si sceglie di non parlare dei decessi dopo la carcerazione, come il caso del Professor Ferrari Bravo, ma si sente nelle parole di coloro che vengono coinvolti in questo racconto che le scelte convintamente fatte e portate avanti sono state tutte pagate. Anche alla giustizia. 
L'avvocato Enrico Vandelli negli anni di quel processo accresce la sua fama, il suo volto finisce sui giornali e telegiornali nazionali di continuo. E come è ovvio che sia attira le attenzioni soprattutto di chi è malavitoso o detenuto. Tutti quelli che hanno bisogno di un buon avvocato. E lui ha dimostrato di esserlo. Così quando molti anni dopo arriva la chiamata la vede solo come una grande occasione, l'avvocato Enrico Vandelli. Anche economica visto che dal processo 7 aprile non ha certo guadagnato nulla. A rivolgersi a lui è infatti il boss della mala del Brenta, "faccia d'angelo", Felice Maniero. Sono anni completamente diversi in cui l'eroina insieme a un certo diffuso benessere prendono il posto delle contestazioni. E qui comincia una storia, soprattutto umana, completamente diversa. A tenere insieme la banda Maniero sono i soldi, la violenza, i ricatti. Non c'è una figura a lui vicina, madre esclusa, a cui non abbia fatto o procurato del male. Ha tradito chiunque lo ha servito, fino ad arrivare proprio al suo avvocato che di certo errori ne ha commessi ma non quanti gliene sono stati imputati. Eppure ha pagato più di Maniero. La condanna per mafia, l'addio forzato alla toga ma anche la latitanza e la detenzione. Straordinaria la testimonianza del figlio Michele, che racconta con la consapevolezza dell'adulto che è oggi come il passaggio da avvocato dei "rossi" a quello di un mafioso ha cambiato per sempre la sua vita. Nel docu-film il contributo dello scrittore Massimo Carlotto che rende omogeneo tutto il racconto e poi i protagonisti delle due vicende giudiziarie, non solo avvocati ma anche magistrati e procuratori. Una delle contraddizioni che emergono da quella fetta di storia italiana, è che lo Stato che ha trattato centinaia di giovani come criminali solo perché non volevano pentirsi né di ciò che non avevano commesso ma neppure di ciò che praticavano con convinzione, si è invece fidato di uno, Felice Maniero, che non si è fatto problema alcuno nel tradire tutti. Centinaia di persone. Se non fosse che si può comunque scappare da tutto ma non da quel che si è, Maniero in questi anni non l'avrebbe mai vista una cella e si sarebbe potuto godere tutti i giorni in libertà, perfino con una nuova identità.
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joseandrestabarnia · 6 months
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TÍTULO: Cristo cargando la cruz AUTOR: Filippo Mazzola FECHA:1500-1505 TÉCNICA: Temple sobre tabla DIMENSIONES: 31,5 x 21,9 ORIGEN: comprado en 1912 en Milán a Antonio Tronconi INVENTARIO: GN1090
Información e imagen de la web del Conjunto monumental de la Pilotta, Parma.
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piusolbiate · 6 months
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C'ERA UNA VOLTA IL COTONIFICIO
 Un evento che intende onorare un momento storico decisivo per l'evoluzione economico-sociale del nostro paese "...un novello stabilimento mosso dalle acque dell'Olona si vide sorgere in Solbiate, e tosto crebbe in guisa che fu il maggiore della Lombardia. E con la nuova del filare, aumentarono ancora l'avita arte del tessere, agli antichi telai a mano aggiungendone molti e molti meccanici"  (Pasolini P.D., Memorie storiche della famiglia Ponti, Galeati, Imola 1876)
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Il Comune di Solbiate Olona e la Commissione Biblioteca organizzano in collaborazione con il Gruppo Anziani Solbiatesi ...C'ERA UNA VOLTA IL COTONIFICIO... 23 Agosto 1823: inizia la storia di un avventura cotoniera che trasformerà la vita di un paese 21-22 ottobre 2023: Solbiate olona celebra il Bicentenario di fondazione del Cotonificio "Andrea Ponti" PROGRAMMA Sabato 21 Ottobre ore 16 presso il Centro Anziani di Solbiate Olona  Inaugurazione della mostra documentaria allestita da Aldo Tronconi Presentazione del percorso narrativo "Storia di una industria e di un Paese" a cura di Ivan vaghi, Antonello Colombo, Annamaria Tomasini Domenica 22 Ottobre presso il Centro Socio-culturale di Solbiate Olona Vernissage della collettiva di pittori locali "Spazi e uomini di una industria cotoniera" Proiezione Video "Il Cotonificio di Solbiate 1823-2023" di Filippo D'Angelo con le interviste agli ex lavoratori ORARI DI APERTURA DELLA MOSTRA Domenica 22 ottobre dalle ore 10:00 alle ore 12:00 - dalle ore 15:00 alle ore 18:00 da Lunedì 23 a Venerdì 26 ottobre dalle ore 15:00 alle ore 18:00 Sabato 28 e domenica 29 ottobre dalle ore 10:00 alle ore 12:00 - dalle ore 15:00 alle ore 18:00 NOTE Il 23 agosto 1823 è una data importante per Solbiate Olona: "Si è principiato a lavorare il Cottone a Solbiate" scriveva il contabile della sede di Gallarate del Cotonificio di Solbiate. L'opificio sorse sull'area dei due mulini ad opera di Andrea Ponti, già industriale a Gallarate. La fabbrica occupò sin dall'inizio 153 operai di cui 12 donne. Ben presto la filatura si sviluppò: Cesare Cantù in "Illustrazione italiana del Lombardo-Veneto" del 1854 all'art. Solbiate Olona scrive: "Rimarchevole è la filatura della ditta Ponti, la più vasta che esista in lombardia e che occupa oltre 400 persone. Essa è illuminata a gas e contiene molti telai meccanici ed una vasta tintoria". Nel 1890 per interessamento di Andrea Ponti, la popolazione aumentata a 620 abitanti ebbe i primi servizi sociali: l'asilo e la scuola elementare fino alla terza classe. La lenta trasformazione del paese da eminentemente agricolo ad agricolo-industriale continuò. La popolazione aumentò sensibilmente tanto che nel 1913 a Solbiate gli abitanti erano 2350. Nel 2014 alla guida del Cotonificio ci furono uomini di grande valore come Federico ed Alfredo Tobler che sostituirono ettore Ponti, divenuto Senatore del regno: già da quel periodo i prodotti marca Gallo furono molto apprezzati. "In occasione del Centenario del Cotonificio fu iniziata la costruzione delle case operaie e donato al Comune il terreno per un nuovo e più grande Cimitero. Fu l'inizio di un periodo d'oro per il paese che, unico nella zona, aveva strade asfaltate, un centro sportivo ricreativo (il dopo-lavoro) con campi da tennis, gioco delle bocce, pista per corse, sala da ballo". (tratto da "Socio-Storia di Solbiate Olona", a cura delle insegnanti Sandra Sartori Colombo e Gianna Limido Bellancini delle classi 3^B e 3^C, Anno scolastico 1975/76)
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kiriquisti · 1 year
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La scultura tanto è più grande quanto più è dionisiaca, vuole cioè esprimere un'interiorità sovrumana: i Prigioni di Michelangelo sono una lotta contro la rappresentazione come tale, ed un tentativo di raggiungere la libertà interiore, scrollando per sempre il dominio dell' Anánke. E il dolore immenso dell'opera è ancora aumentato dalla coscienza di servirsi di qualcosa di rappresentativo proprio nella lotta contro la rappresentazione, perché ciò è nell'essenza della scultura, creata per i Greci apollinei. Michelangelo lasciò allora dei tronconi di marmo incompleti, affinché non si potesse vedere fisicamente la forma (che era invece il vero scopo dei Greci), e si guardasse invece con l'anima la forma più intima, che non aveva più contorni limitati ed era sentimento soltanto. La forma è quindi alla fine per lui un simbolo, mentre la scultura greca è perfettamente così come appare, ed ha gli occhi lisci di marmo perché non conduce a guardare nell’anima, senza aver nulla di nascosto dietro alle sue linee ben definite, nulla da realizzare di inesprimibile, tutta lì, compiuta, la rappresentazione-tipo.
Giorgio Colli Apollineo e Dionisiaco
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lamilanomagazine · 4 days
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Run4Hope Massigen, la staffetta solidale partita da Vicenza: il ricavato sarà devoluto ad Ail a sostegno della ricerca e cura delle malattie ematologiche
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Run4Hope Massigen, la staffetta solidale partita da Vicenza: il ricavato sarà devoluto ad Ail a sostegno della ricerca e cura delle malattie ematologiche. Partita sabato 13, si concluderà il 21 aprile la quarta edizione della Run4Hope Massigen, il giro d'Italia podistico solidale non competitivo articolato su venti staffette regionali attuate in contemporanea in tutta Italia, con l'obiettivo di raccogliere fondi per sostenere la ricerca e la cura delle malattie ematologiche. Beneficiaria sarà infatti l'Associazione Italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma. La staffetta veneta è partita da Vicenza sabato mattina, 13 aprile, da piazza Matteotti, alle 11, in contemporanea con le partenze in tutte le regioni italiane. Tramite i runners di varie associazioni sportive di città e provincia sono partiti due tronconi destinati a raggiungere nell'arco del pomeriggio Verona ed Este con destinazione finale Rovigo. In abbinata le "Wir – Women in run" di Vicenza in collaborazione con CorriXVicenza hanno proposto una Camminata per Ail di due chilometri per le vie del centro storico aperta a tutti comprese le scuole. Ritrovo dalle 10:30 in piazza Matteotti. Gli aderenti alla camminata si sono affiancati ai runners in partenza alle 11 per la Run4hope percorrendo corso Palladio, piazza Castello, piazza Duomo, piazza dei Signori e rientro in piazza Matteotti. Nel gazebo di Ail al ritrovo era possibile ricevere pettorale o t-shirt della Run4hope 2024 a fronte di una donazione libera destinata a incrementare la raccolta nazionale per AIL. I runners della CorriXVicenza hanno potuto in ogni caso correre assieme ai gruppi societari che avrebbero raggiunto Creazzo o Longare (modalità allenamento autogestisto). L'evento era appoggiato anche da VicenzaPress e dall'Ufficio Educazione Fisica dell'Ufficio Scolastico Provinciale. L'iniziativa unica nel suo genere, con il cuore pulsante in Veneto (a Vicenza la sede di Run4Hope, onlus promotrice), è stata presentata a Palazzo Trissino da Leone Zilio, assessore allo sport e ai grandi eventi, Massimo Giammetta, presidente Run4Hope Onlus, Orlando Pizzolato, plurivincitore della New York City Marathon e consigliere Run4Hope Onlus, coll. Giuseppe Moscati, comandante provinciale Vicenza - Arma dei Carabinieri, Sandra Daniela Vedana, presidente sezione AIL Vicenza - Associazione italiana contro Leucemie-Linfoma-Mieloma, Manuela Levorato, vicepresidente comitato regionale Federazione Italiana Atletica Leggera, Diego Romare, direttore marketing Massigen - Marco Viti, Gianfranco Vivian, vicepresidente del Gruppo AGSM AIM. «Siamo felici di ospitare la partenza in Veneto della quarta edizione dell'iniziativa benefica promossa da Run4Hope – ha sottolineato l'assessore allo sport Leone Zilio -. Coniugare sport e solidarietà è un'idea sempre vincente che trova il sostegno dell'amministrazione. La corsa, patrocinata anche dal Comune di Vicenza, non è infatti solo un evento sportivo ma un'occasione per mettere in movimento migliaia di persone, dal nord al sud d'Italia, per raccogliere donazioni a sostegno della ricerca e cura delle malattie ematologiche». I partecipanti correranno nelle loro città per una decina di chilometri in forma sincronizzata con quelli delle città limitrofe; non avranno confronti cronometrici o agonistici quanto piuttosto l'obiettivo di promuovere e sostenere la ricerca mediante le loro donazioni. Run4Hope Onlus, promotrice dell'iniziativa, garantisce la copertura dei costi organizzativi tramite i propri sponsor per far sì che quanto raccolto dai podisti giunga interamente all'ente beneficiario. La staffetta veneta Sabato 13 aprile alle 11 era fissato lo start della staffetta veneta da piazza Matteotti a Vicenza con due distinti testimoni. Una serie di associazioni podistiche si sono alternate da una parte per giungere a Verona e dall'altra per arrivare ad Este. Il primo testimone arrivato nella città scaligera è ripartito poi domenica 14 aprile con destinazione Bassano del Grappa. Oggi, Lunedì 15 aprile, si riparte da Bassano/Cittadella in direzione Feltre e Belluno, mentre martedì 16 da Belluno si scende fino a Treviso. Mercoledì 17 aprile da Treviso, si raggiunge Jesolo percorrendo il Sile per giungere poi piazza San Marco a Venezia e chiudere con l'arrivo a Mestre. Giovedì 18 si riparte da Mestre, per raggiungere Padova lungo la Riviera del Brenta per confluire in serata nella "Corri x Padova". Previsto poi un troncone aggiuntivo che si muoverà da Piove di Sacco fino a Chioggia venerdì 19 e proseguirà per Rosolina sabato 20. Il secondo testimone da Este e sarà poi portato sabato 20 aprile a Rovigo nell'evento Color Atletica. Alcuni iscritti alla Padova Marathon porteranno poi il testimone domenica 21 proprio nella città del Santo a chiusura definitiva della staffetta. Saranno 44 le associazioni sportive venete impegnate nelle percorrenze con almeno 5000 podisti coinvolti anche mediante eventi gemellati come la Puro 10.000 tenutasi ieri a Zanè e la CorriXPadova di sabato 18 aprile, per consentire di coprire il percorso. Tra i runners anche alcuni gruppi formati nel contesto dei reparti dell'Esercito Italiano di Verona, Treviso, Motta di Livenza, Portogruaro, Belluno (Comando Alpini) Mestre (Lagunari) e Padova. Infopoint Carabinieri previsti nei passaggi a Vicenza, Verona, Belluno (impegnati anche nella corsa fino a Vittorio Veneto), Treviso, Jesolo, Mestre, Padova, Piove di Sacco e Este.   Le staffette regionali: a Roma tappa inaugurale con arrivo in piazza San Pietro Il testimone della Run4Hope Massigen 2024 passerà di mano in mano in tutto il territorio nazionale. Decisamente suggestiva la staffetta inaugurale prevista a Roma che porterà i partecipanti dalla Caserma Pio IX° dell'Esercito Italiano a Piazza San Pietro, grazie al supporto dei runners dell'Athletica Vaticana e di alcuni sodalizi sportivi capitolini. Sempre restando nella capitale la giornata conclusiva coinciderà con il "Natale di Roma". Oltre all'evento amico Appia Run, si segnala la challenge della SS Lazio Plogging all'interno della sfilata del Gruppo Storico Romano. Nel contesto della Mezza Maratona di Genova, valida anche come campionato italiano Fidal individuale e societario per le categoria Master, porteranno il testimone della Run4Hope alcuni parlamentari del Montecitorio Running Club che fungeranno così da ambasciatori della Run4Hope nell'iniziativa gemellata. Si corre nel proprio territorio senza finalità agonistiche Le venti staffette regionali (in alcuni casi articolate in eventi provinciali o locali) vedranno la partenza contemporaneamente alle 11 di sabato 13 aprile tendenzialmente dai capoluoghi di Regione. Nei giorni successivi il testimone girerà di città in città in base al cronoprogramma pubblicato sul sito e definito in accordo con i partecipanti, attraverso tappe giornaliere che indicativamente andranno dai 20 ai 60 km. Le ultime tappe si svolgeranno domenica 21 aprile con l'arrivo contemporaneo alle ore 11. Il dettaglio dei percorsi si trova sul sito www.run4hope.it sezioni "corri con noi" e "la staffetta", con indicazioni sulle varie tappe giornaliere. Le virtual per i singoli e gruppi effettuabili tra il 13 aprile e il 1° maggio Chiuse le iscrizioni delle associazioni, fino al 1° maggio sarà possibile partecipare individualmente in modalità "virtual singoli" grazie alla partnership con EvoData/ENDU scegliendo tra 5km, 10km o 20km. Prevista una donazione minima di 30 euro ricevendo la t-shirt ufficiale e il pettorale scaricabile. Sarà anche possibile aggregarsi ai gruppi partecipanti della loro zona, compatibilmente con il programma della staffetta. Si rimanda al sito www.run4hope.it - sezione Corri con noi → Singoli. I partecipanti potranno inoltre creare una propria pagina personale sul portale Rete Del Dono per sollecitare la raccolta fondi per AIL anche tra amici e conoscenti! Previste anche le "virtual di gruppo" tramite un allenamento autogestito. Associazioni o gruppi spontanei (amici/colleghi) possono scrivere a [email protected]. Viene richiesto lo stesso impegno per la donazione al pari dei gruppi iscritti per la staffetta, come sopra indicato. Esercito Italiano, Marina Militare e Aeronautica militare patrocinano la Run4Hope assieme a Arma dei Carabinieri, Fiamme Azzurre, Fiamme Gialle e Fiamme Oro L'Esercito Italiano, l'Aeronautica Militare, la Marina Militare e l'Arma dei Carabinieri hanno concesso il loro patrocinio alla Run4Hope Massigen 2024 evidenziando l'importanza nazionale dell'iniziativa, grazie allo scopo solidale delle staffette regionali che di mano in mano trasporteranno il testimone, messaggio di altruismo e di impegno per AIL. Valori pienamente condivisi dalle Forze Armate, nonché da Fiamme Oro, Fiamme Gialle e Fiamme Azzurre che fanno del coraggio, della preparazione professionale, del senso del dovere, della responsabilità, della tenacia, dello spirito di corpo e dell'abnegazione, i principi cardine su cui si fonda e a cui ogni militare si ispira quotidianamente. La sostenibilità del progetto grazie ai partner Run4Hope Italia Onlus, promotrice dell'evento, ha scelto di gestire in proprio i costi organizzativi e di promozione per favorire il collegamento diretto tra donatori e ricevente (runners/AIL). Per questo motivo va particolarmente elogiato il ruolo dei sostenitori privati a partire dal main sponsor Massigen, Löwengrube, Gruppo Cecchin, Proteko, ViAcqua, MA Impianti, Adacta, +Sicuro srl, AGSM-AIM. Partners che consentono quindi la sostenibilità economica del progetto per assicurare il passaggio delle donazioni dei podisti direttamente ad AIL. Coinvolti nelle partnership Correre, EvoData e Hassel Comunicazione. AIL - l'ente beneficiario delle donazioni dei runners per il 2024 L'AIL è impegnata da 55 anni nel promuovere e sostenere la ricerca scientifica nel campo delle leucemie, mettere in atto l'assistenza sanitaria necessaria a migliorare la qualità della vita dei malati e dei loro famigliari, e nel sensibilizzare l'opinione pubblica alla lotta contro le malattie ematologiche. Attualmente l'AIL si articola in 83 sezioni provinciali distribuite su tutto il territorio nazionale. Il successo delle prime tre edizioni: 40.000 podisti e oltre 150.000 euro devoluti a AIRC e AIL Protagonista dell'iniziativa è la onlus "Run4Hope Italia" al fianco di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro il 2021 e 2023 e di AIL nel 2022 nel 2024: una staffetta nella staffetta per contraddistinguere il primo quadriennio di svolgimento del progetto a cavallo tra i Giochi olimpici di Tokyo 2020 (21) e Parigi 2024. Le prime tre edizioni di Run4Hope - il cui ricavato è stato destinato alla Fondazione AIRC nel 2021 e nel 2023 (oltre 110.000 euro destinati a finanziare assegni di ricerca contro i tumori infantili e i tumori femminili) e ad AIL nel 2022 (oltre 40.000 euro per le sezioni che hanno accolto malati di leucemia ucraini ospitati in Italia) - hanno raccolto un considerevole successo con 40.000 podisti coinvolti in tutta Italia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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eye-of-sara · 2 months
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Iconoplast II curated by Amerigo Mariotti and Giorgia Tronconi
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siciliatv · 5 months
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Inchiesta antidroga "Hybris": il processo si divide in tre tronconi
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Inchiesta antidroga "Hybris": il processo si divide in tre tronconi Il Gup del Tribunale di Palermo, Stefania Brambille, si è dichiarato incompetente per territorio e... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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furniture-freak · 1 month
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Desk lamp by Barbieri and Marianelli for Tronconi
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Vento forte, albero secolare cade su strada a Isernia
A causa del forte vento di questa notte, alle 6 un albero secolare è caduto sulla strada comunale in contrada Tiegno a Isernia, bloccando totalmente la circolazione per alcune ore. I Vigili del Fuoco della Sede Centrale di Isernia hanno provveduto a sezionare l’albero e a spostare ai margini della strada i tronconi tagliati, ripristinando così la viabilità. Non si hanno notizie di auto o persone…
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saturdaynightmatinee · 6 months
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CALIFICACIÓN PERSONAL: 6 / 10
Título Original: El maestro
Año: 2020
Duración: 70 min
País: Argentina
Dirección: Cristina Tamagnini, Julián Dabien
Guion: Cristina Tamagnini
Música: Pablo Soler Frost
Fotografía: Nicolás Richat
Reparto: Diego Velázquez, Ana Katz, Ezequiel Tronconi, Valentín Mayor Borzone, Natalia Aparicio, Georgina Parpagnoli
Productora: Caschi Cine
Género: Drama
TRAILER:
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roma-sera-giornale · 6 months
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Roma Giunta Gualtieri al capolinea ?
De Ficchy Giovanni La giunta del sindaco PD, sarebbe in bilico, c’è lo ha confermato proprio ieri una fonte molto attendibile del Partito Democratico. Sembra che il partito del sindaco sia spaccato nettamente in due i tre tronconi, e il primo cittadino stesso stia pensando a gettare subito la spugna, per potersi poi candidare alle prossime elezioni europee. Quindi secondo diverse indiscrezioni…
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personal-reporter · 8 months
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Musicasottolio 2023 a Taurianova
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L'Associazione Multiculturale Mammalucco di Taurianova per il 19 agosto propone la XVII edizione di Musica Sottolio, il festival dei suoni buoni da conservare sott'olio,  sul palco Salvatore Muratore con le tre band di questa edizione: Plastic Farm Animals, Violent Scenes e Roboox. Taurianova, sulle coste della Calabria, divenne comune autonomo, con questo nome, nel 1928, dopo la fusione delle località Iatrinoli, Radicena e Terranova Sappo Minulio, che poi  riacquistò l’autonomia amministrativa nel 1946. Il nome della città  riprende quello dell’antica Taureana, spopolatasi verso il secolo VIII, a causa della malaria e delle incursioni saracene, che nel Medioevo fece parte dei possedimenti dei Lauria, degli Joinville, dei Sanseverino, dei Santangelo, dei Caracciolo di Gerace e dei Correale, poi dall’inizio del Cinquecento appartenne ai Cordova, ai de Marinis e ai Grimaldi, principi geracesi. Tornata ai Borboni, al termine della parentesi napoleonica, la città fu annessa al Regno d’Italia, insieme al resto della regione. Cuore del paese è la  Matrice di Santa Maria delle Grazie, con la facciata è ornata da arcatelle e rosone e fiancheggiata da due torri campanarie a pianta quadrata, dove è possibile ammirare numerose statue sacre e due campane in bronzo provenienti da chiese distrutte dal terremoto del 1736. La Chiesa del Rosario è la più antica, prima dedicata a San Basilio e subito dopo a Santa Maria della Misericordia, dove i quadri della Vergine di Pompei e l'altare dedicato alla Madonna del Carmine, sono opera di Michele Bacillari di Serra San Bruno. A Jatrinoli è da vedere la Chiesa dei santi Pietro e Paolo che si componeva di tre navate con cupola nell'incrocio dei bracci, poi demolita per ordine del Regio Genio Civile, mantenendo solo i muri perimetrali, quelli interni del coro e tronconi dei pilastri della navata centrale. Tra le opere custodite è da vedere una statua di marmo attribuita ad ignoto autore del 1400 o del 1500, rinvenuta tra le rovine della Chiesa parrocchiale di Bracadi, che sorgeva in prossimità dell’antico Monastero di Muscimini. Read the full article
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piusolbiate · 6 months
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RINGRAZIAMENTI
Nel salone del Centro Anziani avete potuto percorrere con delicatezza, e in ordine cronologico, i momenti più significativi della Storia Bicentenaria del Cotonificio di Solbiate che ha rappresentato per la Valle Olona la capacità di aver fiducia nel futuro.  Una mostra e un film bellissimi che speriamo possano contagiare altre persone, perché investire nella storia e nella cultura significa oggi investire nel futuro dei nostri giovani che aspettano soltanto di essere scoperti e valorizzati per diventare volano concreto di crescita culturale ma anche di sviluppo economico e sociale. Orgogliosi di cogliere l'occasione per ringraziare Aldo e Marina Tronconi e tutti coloro che, in questi anni, hanno lavorato sotto traccia per Solbiate Olona, regalando storia e bellezza alla nostra Comunità. A questi cittadini laboriosi e generosi va tutta la nostra riconoscenza.
L'Amministrazione Comunale 
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