Tumgik
#umanesimo
gregor-samsung · 1 year
Text
“ La mancata educazione delle pulsioni confina i ragazzi, fin dalla tenera età, a esprimersi unicamente con i gesti, invece che con le parole e i ragionamenti. Ne sono un esempio i cosiddetti “bulli”, coloro che compiono azioni riprovevoli senza la minima consapevolezza della gravità delle loro azioni. Come già abbiamo ricordato, Kant dice che: «La differenza tra il bene e il male potremmo anche non definirla perché ciascuno la ‘sente’ naturalmente da sé» [I. Kant, Metafisica dei costumi, § 23: “Dottrina delle virtù”]. Nel caso del bullo questo “sentire” è deficitario, perché chi ne soffre non ha mai incontrato momenti educativi che gli avrebbero consentito di avvertire quel­l’immediata risonanza emotiva che di solito accompagna i nostri comportamenti. Alludo a quella risonanza emotiva [...] che fin da bambini provavamo quando la mamma ci raccontava le fiabe, anche truci, perché i bambini non vanno esonerati dalla conoscenza del male e neppure dal lutto, che capiranno nei limiti della loro età, ma non ne saranno sorpresi, senza sapere come reagire, quando la vita li metterà di fronte a queste manifestazioni. Ascoltando quelle fiabe o accompagnati nella lettura dalle nostre mamme imparavamo, più per via emotiva che mentale, la differenza tra il bene e il male, il giusto e l’ingiusto, il buono e il cattivo, acquisendo in tal modo un regolatore emotivo che ci consentiva di “sentire” quando le nostre azioni erano buone o cattive, giuste o ingiuste. Senza un’educazione emotiva, oltre a non avere un’immediata consapevolezza della bontà o meno delle nostre azioni, si rimane a livello pulsionale, con una pericolosità sociale che la cronaca nera di ogni giorno non cessa di illustrarci. Come si comporta la nostra scuola nei confronti dei “bulli”, che sono poi quei ragazzi il cui sviluppo psichico si è arrestato a livello pulsionale? Li sospende dalla frequenza scolastica, togliendo loro l’unica opportunità che in quegli anni hanno per poter emanciparsi e passare dal livello pulsionale al livello emotivo. Dovrebbero invece essere più accuditi, meglio curati affinché possano acquisire la consapevolezza delle loro azioni, in modo da sentirle risuonare dentro di loro come buone o cattive, come gravi o lievi. “
Umberto Galimberti, Il libro delle emozioni, Feltrinelli (collana Serie bianca), settembre 2021. [Libro elettronico; corsivi dell’autore]
26 notes · View notes
klimt7 · 1 year
Text
Memoria
.
Tumblr media
.
La Memoria, di per sè è vivere l'Antifascismo, incarnarlo.
Sapere sempre, in ogni tempo, in ogni luogo, cosa è fascismo, cosa è superficialità, cosa è arroganza, cosa è sopraffazione e stoltezza. Cosa è regressione, vecchiume e cosa invece, sia evoluzione verso l'Umanesimo.
Memoria è sapere pertanto, schierarsi agli antipodi da tutto questo "becero veleno" che corrompe, nega, deturpa le persone.
La Memoria è l'ossigeno che ci permette di avere un Presente degno di ciò che siamo come testimoni della nostra più profonda Umanità. E non esiste Umanità senza consapevolezza della Storia.
.
Tumblr media
.
.
.
5 notes · View notes
aaquilas-blog · 1 month
Text
Solidarietà oltre le divergenze: è possibile?
E’ da ieri che rifletto su una cosa 🤔… 𝐈 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚, 𝐞 𝐢 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢, 𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚, 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐚𝐜𝐜𝐚𝐧𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐌𝐀𝐈 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞𝐚𝐭𝐢. Pur avendo idee e vedute differenti anni luce in tutto si guardano le spalle l’un con l’altro e si difendono a spada tratta🛡️. Non ho mai letto post di un fascista che si scaglia contro i leghisti o i berlusconiani. Così come non ho mai…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
aitan · 3 months
Text
Si diventa ogni giorno più egoisti, più concentrati sul proprio casolare, sul proprio cortile, sul proprio casino, sul proprio condom...
Ma io sogno un condominio in cui nessuno butti dal balcone la polvere accumulata in casa e ognuno spazzi anche il marciapiede fuori l'uscio e il portone dell'edificio in cui vive; un condominio responsabile e inclusivo, rispettoso allo stesso modo di chi ci sta vicino e di chi ci sta lontano.
Un condominio abitato da esseri veramente umani, che dopo le feste raccolgono le bottiglie e i residui delle crapule e delle gozzovigliate e li buttano negli appositi contenitori. Senza macigni nel cuore.
“Homo sum, humani nihil a me alienum puto.”
(Songo omme, tutte l'uommene m'appartenene).
Terenzio, “Heautontimorùmenos“, v. 77, 165 a.C.
1 note · View note
natachaartdecor · 6 months
Text
punti di vista
Tumblr media
1 note · View note
anticattocomunismo · 7 months
Text
Il Credo postmoderno che ha sostituito quello della Chiesa
Anche la contemporaneità ha i suoi dogmi (umanisti, ambientalisti, ecc.) così intangibili che li si può elencare come una professione di fede. Perché anche il laicismo, in fin dei conti, è una religione. Continue reading Untitled
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Link
Young Sparks Symposium: giovani faville illuminano Solomeo nel nome di Scienza, Umanesimo e Tecnologia Una festa dell'umanesimo prende vita a Solomeo, Umbria, con il "Young Sparks Symposium", un incontro unico di giovani menti provenienti da ogni parte ...
0 notes
scienza-magia · 9 months
Text
Il pensiero magico filosofico di Pico della Mirandola
Tumblr media
In questo articolo prenderemo in considerazione il pensiero magico filosofico di Pico della Mirandola. Nel terzo libro del suo trattato “Adversus Astrologiam“egli espone una teoria degli influssi astrali sostanzialmente identica a quella di Ficino. Il trattato sembra sin dal titolo voler essere una condanna dell’astrologia. Ma in verità oggetto della condanna di Pico come quella dello stesso Ficino di Savonarola o di Tolomeo è soltanto la cattiva astrologia ovvero quella che assoggettava interamente la volontà umana agli influssi astrali. D’altra parte che la mente e le volontà umane possano essere indirettamente influenzate dalle stelle tramite i loro effetti sul corpo lo aveva sostenuto anche Tommaso d’Aquino. Non è d’altro canto nel suo approccio all’astrologia che va cercata l’autentica grandezza di Pico. Tale grandezza si affida piuttosto a un’opera del 1486 che fa di lui non soltanto uno dei massimi esponenti dell’umanesimo rinascimentale ma una delle vette assolute del pensiero europeo. Ci riferiamo alla famosissima Oratio il “Discorso sulla dignità dell’uomo” che Pico avrebbe dovuto pronunciare pubblicamente in occasione di un concilio teologico alla presenza di Papa Innocenzo VIII. Scopo del discorso era la promozione di una sorta di concordia universale tra scuole teologiche e filosofiche. Ma prima che si tenesse il concilio convocato per il 1486 Pico fece pubblicare una parte di tale Oratio prima di aver avuto il parere del Papa su tale Oratio. Ma il Papa convintosi della pericolosità di tesi che volevano tra l’altro unificare Ebraismo e Cristianesimo avventurandosi anche nel campo dell’astrologia ne bloccò la discussione e ne chiese l’esame allo scopo di stabilire se rientravano nell’ortodossia. Buona parte dell’Oratio subì la condanna ma Pico non si perse d’animo e ribadì le proprie convinzioni in un’altra opera intitolata “Apologia “. In seguito scrisse una rinuncia alle sue tesi ma quando queste vennero definitivamente condannate nella loro totalità dal Papa stesso fu costretto a ritirarsi in Francia per evitare più sgradevoli conseguenze. Di vastissima e proverbiale cultura Pico conosceva l’ebraico e la cabala, aveva studiato tutti i grandi della Scolastica e le dottrine degli arabi ma era vicino soprattutto al neo platonismo di Plotino Proclo Giamblico e Porfirio. Esperto di tante dottrine studioso di tante tradizioni con quella fame di conoscenza che è caratteristica dell’Umanesimo egli voleva tuttavia ricondurre all’unità quella molteplicità culturale filosofica e religiosa. In pratica Pico si proponeva di comporre tra loro le tradizioni più diverse individuando in tutte una medesima origine. Filtrata dal pitagorismo orfico e dalla sapienza caldea quest’origine unica era ai suoi occhi riconducibile alla tradizione ermetica che si richiamava a Ermete Trismegisto figura identificata ora con il dio egizio della saggezza Thot ora con il greco Hermes ora con un antico sapiente egiziano contemporaneo di Mosè. Il corpus dottrinale di Ermete è il riferimento principale di Pico soprattutto nel “Discorso sulla dignità dell’uomo”. Tale opera ci dà la possibilità di entrare nell’universo di Pico in tutto il suo fulgore teoretico. Proprio in tale opera è racchiuso la maggior parte del pensiero magico filosofico dell’umanista italiano che stiamo cercando di descrivere in tale articolo. Il discorso sulla dignità dell’uomo inizia richiamandosi ad antichi scritti arabi e all’opera di Ermete Trismegisto poiché in entrambi i casi a Pico sembra sia stato sottolineato come nulla di più ammirevole dell’uomo esisteva sulla scena del mondo. Pico non prende direttamente posizione nel merito ma piuttosto tende a confutare le tesi contrarie a tale affermazione. In tale opera Pico si chiede se è vero che gli Angeli sono più ammirevoli degli uomini. A tale domanda Pico risponde che anche gli Angeli devono invidiare l’eccezionalità della natura umana. Infatti Dio dopo aver creato l’universo e tutte le sue creature volendo dar vita a un essere in grado di comprendere la bellezza dell’universo creò l’uomo che aveva una natura diversa da tutte le altre creature dell’universo. L’uomo viene quindi creato come un essere dalla natura indefinita e viene messo dal Dio nel cuore dell’universo. Proprio per tale ragione secondo Pico anche gli Angeli devono invidiare la natura umana. Nell’uomo vengono dunque posti da Dio semi e germi molto diversi tra loro. Di conseguenza ogni singolo individuo deve sviluppare al massimo le proprie potenzialità che sono un dono divino. Se ogni individuo farò ciò potrà raggiungere la sua perfetta realizzazione e soprattutto potrà raggiungere quella pace in cui ogni conflitto verrà eliminato. Per Pico Dio donerà agli uomini che si comporteranno in maniera adeguata la visione delle cose divine. Per l’umanista italiano Mosè i filosofi i misteri dei greci e degli egizi tutti richiamano a questo percorso mostrandone segni visibili della natura gli invisibili segreti di Dio. È dunque la filosofia per Pico il punto di arrivo di un percorso partito dalle antiche tradizioni. A suo dire la vera filosofia è in grado di far agire gli uomini nella verità. Inoltre la vera filosofia può anche dirsi vera magia. Per Pico magia e filosofia non sono distinguibili purché si faccia riferimento alla vera magia. Per il nostro autore la magia è duplice fondandosi l’una esclusivamente sull’opera dell’autorità dei demoni mentre l’altra non è altro che il totale compimento della filosofia naturale. Per Pico la magia demoniaca è del tutto esecrabile mentre l’altra è totalmente buona e ammirevole. Pico definisce la magia buona magia naturale. Come il contadino unisce gli olmi alle viti allo stesso modo il vero mago unisce la terra al cielo ovvero le forze inferiori alle qualità e alle proprietà superiori. Di conseguenza se la prima magia demoniaca appare mostruosa e nociva l’altra è per Pico ammirevole e salutare. Per l’umanista italiano l’uomo che voglia dirsi sapiente dovrà si essere consapevole della propria libertà ma innanzitutto della responsabilità a cui è chiamato dalla volontà divina. Il vero mago dovrà quindi da un lato essere consapevole della propria libertà ma dall’altro essere altresì consapevole della responsabilità che gli è stata attribuita da Dio. Quindi il vero mago non cercherà prodigi che esaltino il suo ego ma il suo unico scopo sarà agire in modo da rispettare la volontà divina. Concludiamo tale articolo mettendo in evidenza che nella dottrina di Pico il vero mago è colui che non soltanto ha delle conoscenze magiche ma è in grado di trasformare il reale nonché sé stesso. Inoltre il vero mago naturale ha come obiettivo ultimo il raggiungimento di una verità che può unire tutti gli uomini aldilà delle differenze di religione di cultura e di tradizione. Prof. Giovanni Pellegrino Read the full article
0 notes
thesleepwalker2012 · 2 years
Text
Le falsità Medioevali
Tumblr media
Questo periodo storico durato ben 10 secoli cioè 1000 anni dal 476 d.C al 1492, è stretto tra la magnificenza dei tempi antichi e la rinascita di essi con l’era moderna, quindi in mezzo solo oscurità e barbarie? A questo intero millennio non venne riconosciuto alcun valore né merito a tal punto che sembra non avere nemmeno diritto a un appellativo tutto suo.Cerchiamo insieme ora di fare un po’ di chiarezza partendo proprio dal suo appellativo: Secoli bui. La visione che gli umanisti del XV secolo ebbero dei mille anni appena trascorsi risentiva della cosiddetta crisi del Trecento, secolo effettivamente infestato da carestie e da un epidemia di peste talmente violenta da sterminare un terzo della popolazione europea, e che ovviamente mise in ginocchio l’intero continente. Libri di storia che vanno riscrittiOggi proviamo a sfatare alcune delle più grandi falsità che la scuola ci ha trasmesso sul medioevo. Read the full article
1 note · View note
major-x-blog · 5 months
Text
Tumblr media
i "Ben Pensanti" tentano l'ennesimo Attacco all'etero sessualità, lo Pseudo Femminismo organizzato e gestito dalle Masse di Italioti Conformi al Pensiero Unico, gettano nuove accuse devianti, ad un Problema sociale che in Realtà riguarda proprio l'educazione all'interno di una Famiglia, se è una colpa nascere Maschio, allora si dovrebbe nascere Solo Femmina, e Come?
altro che Trans Umanesimo, questo è Trans "Celebrolesimo"
20 notes · View notes
digital-coach · 1 year
Text
Un mio pensiero per i ragazzi
Tumblr media
Sii il protagonista della tua vita: scegli di vivere i tuoi sogni
Carissimi ragazzi,
sono una persona appassionata dell’insegnamento e credo fortemente che la scuola sia l’istituzione pubblica più importante in un paese. Per molti anni mi sono chiesto quale fosse il miglior approccio all’apprendimento e, progressivamente forte, si è sedimentata in me la convinzione di quanto sia fallace l’idea che l’unico scopo per cui si va a scuola è di trovare il proprio posto come produttori all’interno dell’economia.
Questa idea è palesemente falsa: il nostro sistema economico è fatto per avere una percentuale altissima di disoccupati e questo genera un’ansia costante in voi. Considerate che, forse pochi lo sanno, la Comunità Europea impone agli stati membri un livello minimo di disoccupazione,
Quindi non dovete accettare questo paradigma imposto dalla società globalizzata. Dovete lottare per i vostri sogni, per diventare protagonisti del vostro futuro.
Ricordate, la scuola non è solo un luogo dove si studia per trovare un lavoro, ma è anche il luogo dove si impara a vivere. Siate curiosi, esplorate e scoprite le vostre passioni. La scuola è solo l’inizio della vostra avventura, ma è un inizio importante.
La scuola dovrebbe aiutarvi a scoprire le vostre passioni e competenze, a sviluppare la vostra creatività e a stimolare la vostra curiosità. Non dovete accontentarvi di meno. Non lasciate che la società vi imponga cosa fare e cosa diventare. Voi dovete essere i protagonisti della vostra vita.
Voi state percorrendo il vostro percorso formativo in una struttura pubblica che non alimenta e supportata i vostri obiettivi e, aspetto ben più grave, non vi fornisce la conoscenza e le competenze necessarie per realizzarli.
In questo contesto, una vitale importanza rivestono altre competenze, altrettanto importanti, di cui forse non avete ancora piena coscienza : le cosiddette competenze trasversali. Esse non riguardano solo la conoscenza specifica di una materia, ma sono competenze che vi aiutano a navigare nella vita, ad affrontare le sfide quotidiane e ad essere dei cittadini attivi e responsabili.
Per esempio la capacità di comunicare efficacemente, la capacità di lavorare in team, la capacità di risolvere i problemi, la creatività e la flessibilità mentale sono solo alcune delle competenze trasversali che la scuola dovrebbe aiutarvi a sviluppare.
Ma perché sono così importanti? Perché queste competenze vi permetteranno di essere competitivi in un mondo del lavoro sempre più globalizzato e in continua evoluzione. Vi aiuteranno ad adattarvi alle nuove situazioni e alle nuove sfide che incontrerete lungo il vostro percorso, e vi daranno la capacità di pensare in modo critico e di prendere decisioni consapevoli.
Concludo invitandovi calorosamente a prestare sempre attenzione ai vostri sogni in quanto forza motrice della vostra esistenza, con la loro energia in grado di spingervi a migliorarvi ogni giorno e a superare gli ostacoli che incontrate lungo il percorso.
Vi esorto quindi a non accontentarvi e a non limitarvi al ruolo di produttori all’interno dell’economia. Siate ambiziosi, sognate in grande e lottate per realizzare i vostri obiettivi. Siate i protagonisti della vostra vita e non lasciate che gli altri decidano per voi.
Con affetto,
Continua a leggere sul mio sito
8 notes · View notes
brunopino · 3 months
Text
Un progetto partito dal Sud
di Carmelina Sicari, presidente di “Nuovo Umanesimo” La vocazione unitaria del Sud ha radici antichissime che tornano alla luce in epoca di nuovi separatismi. È questo il tema di un convegno che l’Associazione “Nuovo Umanesimo” sta organizzando in risposta all’autonomia conclamata. La passione unitaria meridionale traspariva profondamente dalla popolarità di un eroe come Garibaldi nel…
View On WordPress
0 notes
gnetro · 7 months
Text
Nunca confundas la inteligencia con la experiencia, se parecen, pero no son lo mismo; más bien, cuando se complementan te hacen más sabía. Hazme caso, ya verás.
1 note · View note
stilouniverse · 1 year
Text
Piergiorgio Odifreddi "Pillole matematiche. I numeri tra umanesimo e scienza", presentazione
Piergiorgio Odifreddi “Pillole matematiche. I numeri tra umanesimo e scienza”, presentazione
Le “pillole matematiche” intendono mostrare, non solo ai giovani ma anche agli adulti, come la matematica sia presente, a volte sommessamente e altre prepotentemente, in tutta la cultura, umanistica e scientifica: nelle discipline dove non stupisce, dalla fisica all’economia, ma anche in quelle in cui meno la si aspetta, dalla letteratura alla storia dell’arte.(dal Catalogo Raffaello Cortina…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
dominousworld · 1 year
Text
L'umanesimo come arma dei conservatori
di Alexander Dugin L’uomo, nella sua comprensione “massimamente umanitaria”, è considerato un mediatore tra Cielo e Terra. Si sforza di incarnare in sé i contrasti del mondo: l’alto e il basso, l’amore e la morte, l’estasi e la sofferenza, la vita e l’anima, la carne e la divinità. Il conservatore agisce sotto lo striscione di un tale uomo. L’umanesimo come arma dei conservatori
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
anticattocomunismo · 2 years
Text
Si può essere credenti atei?
Si può essere credenti atei?
Recensione del libro di Stefano Fontana “Ateismo Cattolico? Quando le idee sono fuorvianti per la fede” a cura di Nicola Lorenzo Barile. (more…)
Tumblr media
View On WordPress
0 notes