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#violenza gratuita
miciagalattica · 3 months
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Il castello(il blog) è mio e le regole le faccio io.
Chiarimento doveroso per non farmi strapazzare le ovaie,.
Cose che non dico e che continuerò a non dire: il mio nome, se sono single o bisex, in che città vivo, quanti anni ho, che mestiere faccio. Allo stesso modo non mi interessa nulla di voi: Religione, sesso, vostre devianze, vostri problemi psicologici e psichiatrici, vostre inclinazioni sessuali, dove abitate, che mestiere fate, ideologie politiche. Cancellerò tutti i blog vuoti e quelli che non mi piacciono come ad esempio quelli che inneggiano alla violenza  o marcatamente BSDM.  
Tumblr mi piace perché è anonimo. Ci butto dentro lo uso come diario personale dove posto per lo più miei lavori di arte digitale. Le immagini le prendo dalla rete e le rielaboro, dando spesso un valore aggiunto, e ho un riscontro positivo da parte di chi mette i likes e da chi mi contatta privatamente, chiedendomi gli stessi post ma con dimensioni maggiori per farsi dei quadri, facendoli sviluppare da un fotografo, ovviamente tutto questo in forma gratuita..Ho una realtà scissa da quella dei social. Sono schizofrenica ho due io, forse anche di più di due, ma ritengo che quella che vivo in rete sia la più autentica perché è senza maschere, Sentirmi con qualcuno/a di voi  mi dà piacere  e mi dà emozioni . Io non esisto nella realtà, il mio mondo vero è qui in questo mondo oltre.
Non voglio chat erotiche e non voglio ricevere immagini hard o commenti spinti. Disponibile a parlare e scherzare, volentieri, come già faccio con qualcuno/a di voi , non voglio e non  cerco quel tipo di interazione.
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kon-igi · 27 days
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I GIAPPONESI, MEDIAMENTE, STANNO MALE MA LA SANNO LUNGA (cit.)
Ieri, oltre ad aver sistemato il problema al motore del mio fuoristrada appiccicando dello scotch davanti alla spia del guasto (si chiama Metodo Vorace Bestia Bugblatta di Traal), un tamblero ungherese mi ha suggerito di fare un upgrade e coprire i gemiti del motore ascoltando la musica a tutto volume (il mio motore emetteva gemiti? Non lo so... avevo la musica a tutto volume!)
Fatto sta che in un impeto di autolesionismo estremo, su youtube scelgo un collage della durata di 60 minuti - il tempo del viaggio di ritorno a casa senza fare i tornanti in derapata, sia mai che i gemiti del motore coprissero la musica - dicevo, un collage di tutte le sigle dei cartoni animati anni '70-'80, quindi Cristina D'Avena esclusa.
Ora, può darsi che i miei gusti musicali siano pessimi (lo sono) e che io abbia la sindrome di Munchausen a Stoccolma (mi avveleno da solo con cose che mi hanno reso psicodipendente da bambino) però è stato un viaggio davvero molto... istruttivo (che fatica non aver messo la D) perché mi sono reso conto che oggi i bambini non possono avere ciò di cui è stato fatto dono a chi guardava i cartoni animati sulle tv regionali.
Il trauma psicofisico di una violenza televisiva gratuita e improvvisa senza la minima censura o il minimo controllo della società.
E non sto parlando di Goku che frugava nelle mutande di Bulma chiedendosi cosa fosse quella cosa ma robe tipo Ninja Kamui, Kyashan o Judo Boy che AMMAZZAVANO DI BRUTTO LA GENTE CON TANTO DI TORTURA E SCHIZZI DI SANGUE.
Voglio dire, l'Uomo Tigre crepava di mazzate i suoi avversari ma non modello Goku Super Sayan AAAAAAAAHHHHHH!!!!... una roba più tipo il poliziotto preso a rasoiate in Pulp Fiction
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E cosa dire di Bem il Mostro Umano?
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Cioè, non lo so... 'umano' perché lui dava solo bastonate, mentre i cattivi cavavano occhi, evisceravano pance e torturavano bambini. Letteralmente.
Ho in mente questa scena in cui Ninja Kamui sta meditando su un albero (?!) e a poca distanza da lui un brigante cattura una donna e le taglia la gola con un coltello... uno schizzo di sangue della vittima imbratta il volto del protagonista ma il narratore afferma subito che lo stato di meditazione del ninja era così profondo che lui non poteva accorgersene.
Avevo 9 anni.
In genere, però, anche nelle serie più kid-friendly c'era questo sottile filo di sado-masochismo per cui ok che il/la protagonista trionfava ma per riuscirci dovevano SOFFRIRE VISTOSAMENTE, preferibilmente assistendo alla morte atroce di parenti o amici di infanzia e subendo torture da Guantanamo (spesso autoinflitte, per quella storia di Nietzsche temo un po' sfuggita di mano al mangaka).
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Comunque - e qua so di citare un cosa praticamente irraggiungibile conoscitivamente dalla maggior parte di voi - la cosa che ancora adesso mi mette più angoscia è il ricordo di Madame Butterfly che durante gli allenamenti fa espodere con furia le palline da tennis contro al muro.
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Poi sono arrivati il MOIGE e il CODACONS, quindi ora i bambini vivono in uno stato di dissociazione mentale dovuto ai buchi di trama per i tagli censori e alle cugine assolutamente non lesbiche di Sailor Moon.
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S P O I L E R
Mare Fuori S3
Inizierò con i contro della stagione perché tutto sommato ho approvato molte scelte anche se contengono le solite bassezze Rai.
CONTRO:
1. Parto con Milos/Luna/Luigi. Nella seconda stagione ci hanno mostrato un fotogramma di Luna adesso ci hanno mostrato qualcosa di più su questo passato restando sempre sul leggero dato di fatto. Temevo una caduta irriparabile ed é andata con un NÌ.
Nella conversazione con Luigi si teme la transfobia sul "Dai dimmi chi é questo" a cui Milos risponde "Non é un maschio é una trans. È come una sorella per me." Luna purtroppo deve cambiare città, poi c'é la scena del bacio Milos/Luigi. Quindi tutta questa paura nel mostrare un ragazzo innamorato di una ragazza trans cos'era in realtà? Milos é bisessuale? Con Luna erano solo amici? 😬
Spero che Luna torni e chiariscano Milos perché nel discorso fluidità in prima visione sulla Rai ci credo poco, che abbiano mostrato Milos personaggio gay innamorato di 'una trans' quindi sei gay... enno.
E al momento Milos e Luigi non mi fanno impazzire (Datemi LUNA) e Milos non dovrebbe abbassare la guardia.
2. Silvia. Era partita così bene con la vendetta ma si ritroverà per forza in trappola come Gemma e purtroppo verrà salvata dalla cotta giovanile di cosolaguardia. Peccato. Vedremo come scriveranno male.
3. Più dedicata al fandom dopo aver letto dei commenti su twitter: chi incolpa Gemma per cosa è accaduto con Cardio, fatevi un esame di coscienza per chi le sta dando la colpa. Quante donne vittime di abusi tornano dal carnefice perché assuefatte da quella violenza? Cardio ha fatto la cosa giusta per sé stesso e per lei, le ha dato la possibilità di farcela da sola, di poter dire basta ed essere libera. Anche io ho storto il naso per la conv con la sorella, per lei quando é ricaduta nella trappola a fine S2 ma É COSÌ CHE SEMPRE ACCADE, soprattutto per qualcuno che NON riceve aiuto ma lo subisce (VIOLA).
3. Viola. Un personaggio con cui é stato sempre impossibile empatizzare e non doveva essere così. Aveva un forte problema di salute mentale, era una killer, autolesionista e pericolosa per gli altri e NESSUNO che se ne occupasse tra i quali gli sceneggiatori. La usavano solo come ombra maligna per esplorare gli altri personaggi sotto le sue grinfie, così tanto che nella S3 pensavo l'avessero resa come effetto magico che vedevano e subivano solo le sue vittime. Male, molto male.
4. Giulia is the new Viola. Dove forse si spingeranno più con la scrittura. Gemma aveva Viola, Gianni avrà Giulia. Al momento empatia 0 e cattiveria gratuita, speriamo la esploreranno... che la nuova coinquilina dìa una mano🙄.
5. Altro punto dedicato al fandom: Gaetano. Sempre twitter e no. Anche io ci sono rimasta malissimo per la sua morte, sì potevano mostrare chi ce la fa ma per farla realistica l'hanno resa benissimo, tanto bene quanto Ciro Ricci. Tutto é finito come é iniziato.
(E su questo vi consiglio di leggere La Paranza Dei Bambini, Bacio Feroce, Le storie della paranza - 4 fumetti, Cuore Puro - versione estesa 2022, tutti di Roberto Saviano)
6. Dobermann ma che ca- ma perché dovete rompere le palle a Pino.
7. Il nonsense di Paola che sparisce, Massimo la dimentica (anche se ne sono felice perché 'sta coppia nsa da fà, pls no) e la nuova direttrice🙄🙄🙄. Massimo convertirà pure lei o lo sta facendo solo apposta🙄🙄 boh non lo sanno manco loro.
PRO:
1. Edoardo, la crescita di questo personaggio. Nell'attesa della S3 ero pronta a chiedere la sua morte quanto Viola, diciamo che la scrittura femminile riesce bene poche volte e questa é la volta in cui si vede perché Edoardo ha la sua redenzione, almeno ai miei occhi perché prima lo vedevo solo come inutile e poco credibile nel ruolo dopo Ciro soprattutto opposto a Carmine e Filippo. Neanche da 'nemico'. E grazie alla grande donna che ha dietro, CARMELA, finalmente ha il suo senso. Adesso ho paura per quel dettaglio che nel contesto conta: 'Il sangue di Teresa' quale miglior modo per rovinarli se non farlo salvare dalla sveltina. Se questa cosa cambia e chi vuole Teresa, tra fan e sceneggiatori, avrà la meglio schiferò tutti più di adesso.
Il terrore nell'anima dopo aver visto il tizio entrare nel bagno e lei dire 'Papà?', terrore puro.
Carmela personaggio della stagione.
2. Rosa, non mi fa impazzire la recitazione nelle scene dove si sfoga ma credibile con Carmine anche se non mi strappo i capelli per vederli insieme. (Immaginerò in Edo e Rosa la redenzione di Ciro) Comunque sarà bello vederli insieme contro le famiglie.
3. Quello di Kubra é un sospeso che uccide ma basta l'intervento di Pino per renderla giusta, la aiuterà anche a risolvere con Beppe, ne voglio vedere delle belle.
4. Come Cardiotrap ci diventa villain. Approvo tutto.
5. Carmine e Filippo, sarà difficilissimo non vederli più interagire.
6. Tra z1ngari ci si capisce, Nad salutaci Spadino anche se mi é dispiaciuto l'addio Fili/Nad :(
Quanto mi sono piaciuti i riferimenti alla prima stagione, tra Edo che sopravvive, Carmine nella sparatoria a tre del finale, Cardio/Fili, l'addio di Filippo nel corridoio, avrei voluto qualcosa di più con Massimo/Chiattillo ma d'altronde lo ha aiutato costantemente quindi 👌, Gaetano💔, i flashback di Ciro e lacrimare nel vederlo riapparire per salutarlo💔 (Me e i Cirú=🤝), ma quanto sembrano tanti ragazzi in un orfanotrofio soprattutto con Liz, Massi, Beppe, Gennaro e Paola 🥲🥰
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lospaziobianco · 1 year
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La Revue Dessinée Italia: 
Anche questa settimana vi regaliamo un fumetto in lettura gratuita sul nostro sito. È la volta di "Da che mondo è mondo", un'inchiesta a fumetti di Irene Caselli e Rita Petruccioli sulla Violenza Ostetrica. Lo potete leggere qui
https://www.larevuedessineeitalia.it/2023/01/10/da-che-mondo-e-mondo
[Questo fumetto è in consultazione libera dal 10 al 17 Gennaio 2023.]
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girulicchio · 11 months
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Odio quando sfuggono i pensieri
Stamattina mi sono svegliato con una voglia piatta di scrivere. Vi capita mai di avere un pensiero sulla punta dell’inguine e non fare in tempo ad appuntarlo da qualche parte? E così scappa via. E più ci pensi, più ti sforzi per riprenderlo, peggio è. La mente si affolla di altri pensieri, magari anche più importanti, migliori se vogliamo dire così, ma quello è perso.  Giuro, era una cosa buona. Solo che ora sento solo le campane, fulmini e saette, tamburi e martelletti. Tutto è rindondante, come Fra Puccino mi disse al suo tempio.  Eh, ma io lo so, lo ben so. Da quando ho conosciuto quel gruppo di pescatori leccesi, non mi sorprende più nulla. Mentre li vedevo sbattere con violenza (forse gratuita, sicuramente eccessiva) quei poveri molluschi sull’asfalto, mi chiedevo come si potesse fare quel lavoro tutti i giorni e guardarsi allo specchio senza rimorsi. Così Gianpaolo mi spiegò il suo segreto: più li picchi, meno sono i morsi. Se riduci i morsi, riduci anche i rimorsi. E ora che conosco bene i miei polpi, dormo su sette guanciotte.  Non so nemmeno dire quante avventure ho vissuto, tra me e me, nella mia testa. Ricordo benissimo il giorno in cui ho pensato di vivere in una società finalmente convinta che il mondo sia un disco e non una sfera. A quel punto, il gruppo di rivoluzionari che dice il contrario di quello che dicono tutti, composto sempre dai medesimi membri, è diventato il club dei terrachiattisti. Sì, perché la terra è come una donna formosa, piena di curve e bellissima così com’è, senza bisogno di cambiarla.  Del resto, siamo nel 2023, anno domino, e come crolla questo, crollano tutti: siamo a maggio eppure dicembre è Pietro all’angolo, che ti agguata alla ricerca del suo perduto accendino. Inutile spiegargli che l’abbiamo perso da anni. Uno tira all’altro e in un battuto di ciliegie è supino di sera.  Ah, se lo vedete, mi raccomando: non accettate mai suoi inviti a cena. Una volta ero da lui e aveva preparato un arrosto molto saporito, ma mentre mangiavo mi ha portato il conto, come fossimo stati al ristorante. Solo che, al ristorante, almeno, ti lasciano finire prima di mangiare. Quando gli ho detto che non avrei pagato per aver cenato da lui, mi ha iniziato a cingere dalle spalle e a schiacciarmi con violenza la bocca dello stomaco, urlando “sputa il roastbeef!” e io non avevo letteralmente parole. Tanto tempo dopo ci siamo chiariti, ma è stata una serata davvero strana. Del resto, lui continuava a sostenere che non mi avesse fatto pagare il coperto e che io gli avessi rubato degli asciugamani dal bagno.  Ho provato anche a rendergli panni per facce, invitandolo un giorno a pranzo. Gli avevo preparato una pasta e fagioli degna di un re. Dopo pranzo, così, per gioco, gli ho chiesto dieci euro. Pietro, piuttosto che non pagare per ripicca, ha giocato di cuore: ha detto che era tutto squisito, ma che al ristorante non avrebbe mai ordinato un piatto di pasta e fagioli, perché non sopporta le cipolle. Ho provato a spiegargli che non le avessi usate e che per me la pasta e fagioli è rigorosamente con il cugino portafortuna delle cipolle, ma lui continuava a negarlo e a non crederci. Gli stavo per portare il dolce, pronto ad abbandonare lo scherzo, ma lui continuava a parlarne mentre io ero un cucina. Allora ho perso le graffe e sono tornato da lui, furioso, con lo spicchio d’aglio usato per cucinare e prontamente tolto per evitare che uno dei due lo addentasse mentre mangiava. L’ho preso dalla spazzatura, a mani nude, e gliel’ho schiaffato nel piatto vuoto che aveva davanti. Gli ho chiesto: come lo chiami questo? E lui, di tutta risposta: è qui che casca l’aglio! In un ristorante non ti tratterebbero così, per questo non ti pago. Ha rifiutato il caffè, senza che glielo offrissi, ma ha avuto anche il coraggio di chiedermi una tisana al limone. Ha detto che con i legumi c’era bisogno di qualcosa che evitasse l’effetto eccessivamente rilassativo. Come dargli torto, la sua logica è astringente. Tuttavia, so che Pietro è fatto così e quindi lo perdono, perché Gesù diceva di armare il prossimo come un fesso. Quindi, ogni volta che lo vedo, gli lascio un pettine, un tagliaunghie, uno scatolo: qualsiasi cosa che possa scagliare alle persone che non gli restituiscono il suo accendino. 
Ogni tanto sfogo così il mio delirio creativo. So che è come un palleggio con la testa - mi fa sembrare solo una brava foca ammaestrata. Tuttavia, ne trovo un piccolo piacere, come un bambino che ride delle cosce più sciocche. Anche se, riecheggia in me quella frase del doppio decalogo del buon scrittore: le allitterazioni allattano i lattoni. 
Questo è il mio modo di collegare le mie due metà. È come un ponte di Betano, mio caro amico dell’università, che mi ha insegnato a trovare relazioni che non esistono tra cose che potrebbero o non potrebbero esistere.
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duca-66 · 2 years
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Il silenzio
Un silenzio assordante, da parte della comunità di Civitanova Marche, dopo la morte di Alika Ogorchukwu, ciò che sorprende di più della tragica vicenda. Mi sarei aspettato dei gesti di solidarietà concreti, fiaccolate, prese di posizione nette da parte della comunità civitanovese, a parte il sindaco che per il proprio ruolo istituzionale deve esprimersi sulla vicenda, o altro. Sembra quasi che quel gesto di una violenza inaudita, gratuita, spropositata, abbia disturbato la vita sonnecchiosa di una tranquilla cittadina di provincia, dando l'impressione che i riflettori mediatici apertisi sulla tragedia abbiano rovinato la vocazione turistica del posto. Il colpevole è stato preso, sperando che ci sia giustizia per il povero Alika, ma ho l'impressione che si stia delineando per il reo il ricorso all'infermità mentale per mitigare la pena, prevista al massimo edittale visto i futili motivi, la reclusione non inferiore ad anni 21. Se è contestata – come nel caso di specie – una delle aggravanti previste dagli artt. 576 o 577 c.p., la pena è l'ergastolo. Taccio sul corollario pessimo della vicenda, costituito dalla indifferenza dei passanti, che preferiscono filmare piuttosto che intervenire. Disarmante. Del resto nella società della spettacolarizzazione, dei social, del consenso mediatico, dell'aridità dei sentimenti, cosa ci si può aspettare? L'inclusione, la tolleranza il rispetto dell'essere umano rimane un obiettivo difficilmente raggiungibile. Comunque a parte i tecnicismi, il colpevole è stato l'esecutore materiale dell'omicidio, ma il silenzio della comunità mi suona quasi come un lavarsi le mani dalla vicenda. Pilato docet.
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iannozzigiuseppe · 8 months
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Regressione sociale
Regressione sociale. Alcune riflessioni di Giuseppe Iannozzi L’umanità sta regredendo? Direi di sì. I giovani diventano sempre meno istruiti, e chi è al potere non può che ridersela sotto i baffi. Ma il potere vuole anche un popolo sottomesso, povero e affamato. Direi che si sta configurando, a livello globale, un periodo molto buio, che potrebbe portare gli uomini al collasso sociale e politico.…
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oubliettemagazine · 3 days
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Derek Raymond è uno scrittore noir perché ha scelto l’oscurità?
“Gli scrittori di noir devono essere pronti a spogliarsi davanti alla verità. Non basta descrivere un atto di violenza gratuita; la sfida sta nell’analisi dell’orrore della vita reale. Una volta intrapreso questo cammino, la verità costerà cara.” ‒ Derek Raymond, “Stanze nascoste” Derek Raymond citazioni Se la contiguità fra vita e testo è ricorrente negli scrittori di noir (le esistenze di Jim…
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amigayaps · 2 months
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Il mancato uso del Preservativo e il sesso ricettivo anale sono le principali cause di trasmissione dell'HIV, per causa delle caratteristiche dei tessuti anali ricchi di cellule sensibili all'infezione.
Tuttavia il mancato uso del Preservativo è a sua volta legato a fattori strutturali e psico-sociali che incidono sulla possibilità di usarlo prima ancora della libertà di scelta.
In tutti questi casi va consigliata la PREP ma le condizioni poste per averla e quelle in cui versano le persone a richio ne limitano l'accesso anche adesso che è gratuita.
Questo studio US con Anagrafica Inclusiva analizza le condizioni delle persone Transgender nell'arco di 3 anni rispetto ai seguenti fattori sindemici:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10826687/#R33
1) incarcerazione
2) non avere una dimora
3) chiedere denaro o droghe per sesso
4) aver subito violenza sessuale
5) poliabuso di droghe
6) distress psicologico (Minority Stress)
Nel caso US anche l'etnia è considerata importante, ma in Italia le differenze etniche riguardano principalmente le persone migranti e solo da poco per la seconda generazione. Queste hanno entrambe gravi problemi diversi dalla semplice etnia che invece è una condizione stabile e specifica degli US.
Questi fattori vanno considerati anche per le problematiche oncologiche o cardiovascolari ed anche se in modo meno rilevante sono elementi importanti anche per le persone omosessuali e bisessuali anche solo occasionali.
#Transgender #hiv #Sindemia #amigay
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zabahronz · 4 months
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Pandoro, uova di Pasqua e bambole: la storia infinita
Quello che sta accedendo negli ultimi giorni all'imprenditrice digitale Chiara Ferragni (e soprattutto l'enorme impatto mediatico che la vicenda sta riscontrando) mi hanno dato molto da pensare, e non perché mi senta indignata dagli "errori di comunicazione" di cui l'influencer si ritiene colpevole. Per quanto mi ritenga in disaccordo con le azioni di cui la Ferragni è accusata, sono quanto ancora più perplessa dalle reazioni del pubblico: insulti, gogne mediatiche, vandalismi nei negozi brandizzati Chiara Ferragni. Okay, si è intascata il suo cashier stellare con campagne benefiche a cui non ha devoluto neanche un euro, ma tutta questa violenza gratuita è davvero giustificata?
L'unica cosa che mi viene da pensare è che la Ferragni sia diventata un punto nevralgico su cui la massa sfoga le proprie frustrazioni (è più facile prendersela con l'influencer truffaldina). Inoltre vi è da dire che i giornalisti non hanno fatto altro che salire sul carro "pandorogate" alimentando le polemiche. Qui però è importante fare un appunto: essendo la protagonista l'influencer italiana più famosa al momento è inevitabile che i mass media facciano da cassa di risonanza degli ultimi aggiornamenti del caso, perchè un po' tutti vogliamo sapere fino a che punto può andare avanti questo reality show delle pubblicità ingannevoli.
Detto ciò la mia opinione resta la seguente: Chiara Ferragni ha sbagliato, ma non può diventare la valvola di sfogo di una società cui unico bisogno è quello di deflettere i propri problemi sui suoi simili e propagare un ciclo di violenze pressoché infinito. Sono anche consapevole del fatto che spento il fuoco "pandorogate", ci vorrà poco affinché si trovi un'altro capro espiatorio: così è stato in passato e, anche grazie ai social media, così sempre sarà. E allora non ci resta che stare seduti sulle nostre poltrone e aspettare l'arrivo dell'ennesimo fenomeno da baraccone da condannare in pubblica piazza.
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lamilanomagazine · 5 months
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Trieste, la "Bavisela di Natale", una giornata all'insegna dello sport e della solidarietà
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Trieste, la "Bavisela di Natale", una giornata all'insegna dello sport e della solidarietà La "Bavisela di Natale", curata dall'Apd Miramar in coorganizzazione con il Comune di Trieste e con la collaborazione dell'Asd Trieste Atletica e che si disputerà domenica 17 dicembre con partenza alle ore 10.00 da Piazza dell'Unità d'Italia, è stata presentata oggi (lunedì 11 dicembre) negli spazi del negozio Treesport all'interno del Centro Commerciale "IlGiulia" di Trieste nel corso di una conferenza stampa introdotta dall'Assessore alle Politiche dell'Educazione e della Famiglia, Maurizio De Blasio alla presenza del Presidente del Consiglio comunale, Francesco di Paola Panteca. All'incontro con la stampa, presentato da Stefano Ceiner, erano presenti il Presidente dell'Apd Miramar, Emilio Porto, il Presidente dell'Asd Trieste Atletica Aps e consigliere regionale Fidal, Omar Fanciullo, il delegato del Coni Trieste, Ernesto Mari, il fondatore e Direttore Marketing di Treesport, Marco Donda, l'Ironman e Direttore Tecnico del Gruppo Treesport, Carlo Fragiacomo - che ha dato il benvenuto ai presenti da parte del Team Treesport - e le Dottoresse dell'IRCCS materno infantile "Burlo Garofolo", Marianela Urizza, Dirigente Medico di Direzione - che ha ringraziato l'Apd Miramar, il Comune di Trieste e l'Asd Trieste Atletica Aps per la sensibilità dimostrata - e Martina Debelli, Responsabile della Piattaforma Ostetrica Ginecologica. Ha inviato un suo messaggio di saluto l'Assessore regionale alle Autonomie Locali, Pierpaolo Roberti che ha rivolto "un plauso per la scelta di voler destinare l'intero ricavato delle iscrizioni al "Burlo Garofolo" che aprirà una Stanza Rosa, uno spazio sicuro e di supporto psicologico per le donne che subiscono violenza di ogni genere; uno spazio sempre più necessario come purtroppo la cronaca racconta". Sarà anche quest'anno - come ricordato dagli organizzatori - una festa dello sport all'insegna della solidarietà: l'intero ricavato delle iscrizioni verrà destinato infatti all'Ospedale infantile "Burlo Garofolo" di Trieste e nello specifico al progetto "La Stanza Rosa". Si tratta - è stato rilevato ancora nel corso della conferenza stampa - di un appuntamento particolarmente amato dalla gente e incentrato sul progetto "Stanza Rosa", ideato con il "Burlo Garofolo", che racconta, senza filtri, l'obiettivo ricercato da qualche anno dall'Apd Miramar del neo Presidente, Emilio Porto: creare eventi sportivi a 360° dove, oltre all'agonismo, gli elementi principali sono l'educazione sportiva tra i più piccoli, l'attenzione ai temi dell'attualità e il mettere in campo progetti concreti di stampo solidale. La "Bavisela di Natale", curata dall'Apd Miramar con la coorganizzazione del Comune di Trieste e la collaborazione dell'Asd Trieste Atletica Aps, si disputerà domenica 17 dicembre. L'appuntamento è fissato alle ore 10.00 quando, da Piazza dell'Unità d'Italia, sarà dato il via ai partecipanti che, colorati di rosso, si cimenteranno su un tracciato di circa 5 km. tra corsa e camminata disegnato tra Cavana, le Rive, Campo Marzio con successivo ritorno verso il luogo simbolo di Trieste. L'evento sportivo vuole accogliere tutte e tutti sulla linea di partenza per dare vita a una domenica di festa dove il focus principale sarà la solidarietà. Infatti, quest'anno, l'intero ricavato delle iscrizioni verrà devoluto al "Burlo Garofolo" di Trieste che aprirà una Stanza Rosa, ovverosia uno spazio sicuro e amico di supporto psicologico dedicato alle donne, che subiscono qualsiasi genere di violenza. Restando fedeli allo spirito natalizio, domenica 17 dicembre non mancheranno delle sorprese per i partecipanti, che sono invitati a vestirsi tutti di rosso o presentarsi al via con almeno qualche gadget del colore simbolo del Natale. Per i bambini nati dal 2023 al 2019 la partecipazione è gratuita. L'Assessore alle Politiche dell'Educazione e della Famiglia, Maurizio De Blasio portando i saluti dell'Assessore alle Politiche del Patrimonio Immobiliare e Sport, Elisa Lodi, impossibilitata a partecipare, ha sottolineato che "la coorganizzazione del Comune a questa iniziativa conferma l'attenzione che l'Amministrazione comunale rivolge verso ciò che riesce a coniugare sport - quindi attività fisica e benessere - a importanti tematiche sociali, soprattutto in un momento in cui l'attenzione verso alcuni fenomeni deve essere molto alta". Complimentandosi e ringraziando i promotori dell'iniziativa e tutti coloro che parteciperanno all'evento di domenica 17 dicembre, De Blasio ha evidenziato come questo appuntamento rappresenti "un modo per sensibilizzare la cittadinanza, ma anche invitarla a vivere il territorio attraverso una manifestazione sportiva che permettere di conoscerlo e presidiarlo, cosa estremamente importante in un'ottica di partecipazione collettiva che è alla base del bene comune". "L'evento, promosso in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, attraverso lo sport intende sensibilizzare l'opinione pubblica nel sostenere la lotta contro la violenza sulle donne, gesto di responsabilità sociale che - ha affermato Ceiner - deve rendere partecipi tutti quanti noi". Il Presidente dell'Apd Miramar, Emilio Porto, ringraziando il Presidente uscente e il Direttivo dell'Apd Miramar per la fiducia espressa nei suoi confronti, il Comune di Trieste per la coorganizzazione, l'Asd Trieste Atletica Aps per la collaborazione e tutti gli intervenuti, ha rivolto un invito alla cittadinanza a presentarsi al via domenica alle 10 in piazza dell'Unità "per celebrare e festeggiare all'insegna dello sport e della solidarietà". Martina Debelli, Responsabile della Piattaforma Ostetrica Ginecologica unendosi ai ringraziamenti per l'importante raccolta, ha illustrato il progetto "Stanza Rosa", che, nell'ambito di una ristrutturazione degli spazi del "Burlo Garofolo", si intende realizzare "per accogliere le donne che subiscono violenza, offrendo loro dal primo istante uno spazio di intimità per vivere un momento molto delicato. I valori che guidano tutte le attività sportive - ha rimarcato - dovrebbero essere tesi al rispetto non solo del genere femminile, ma dell'intero genere umano". Il delegato del Coni Trieste, Ernesto Mari, ha sottolineato l'importanza della "vicinanza tra il mondo dello sport e tutte le iniziative che si possono realizzare nel sociale". "Credo che il mondo dello sport possa fare tanto sul tema della violenza sulle donne, in quanto rispetto rappresenta una parola fondamentale nelle attività sportive, ma che si tende a dimenticare troppo spesso: ben vengano quindi tutte le iniziative attuate per combattere la violenza nei confronti delle donne, che credo - ha dichiarato - vadano rivolte soprattutto agli uomini e alle scuole". Per maggiori informazioni e per iscriversi alla Bavisela di Natale è attiva la pagina al seguente link... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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giosport1973 · 5 months
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GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE.
STOP AL FEMMINICIDIO 🤚
FIGLIE, MAMME, AMICHE, CUGINE... DONNE
CHE NON TORNERANNO MAI PIÙ.
SE NON SI FERMANO LORO FERMIAMOLI NOI 💪
VENERDÌ 24 NOVEMBRE H 19.30
GIÒ SPORT VIA BALDEDDA N°12\A
CON L' ISTRUTTORE GIANNI ADORNA
DIMOSTRAZIONE COMPLETAMENTE GRATUITA.
PER NON DIMENTICARLE ❤
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giancarlonicoli · 6 months
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18 ott 2023 10:13
"MAI VISTO UNA FURIA CIECA E GRATUITA COME QUESTA. SE MI PRENDEVA BENE IN TESTA MORIVO" - IL RACCONTO DI MATTEO BASTIANELLI, IL 46ENNE DI FERMIGNANO INVESTITO E PRESO A MARTELLATE DA UN AUTOMOBILISTA PER AVERGLI FATTO SEGNO DI RALLENTARE: "È USCITO DALL’AUTO E HA COMINCIATO A COLPIRMI SULLA SCHIENA. GLI HO DETTO: 'HO DUE FIGLI, TI PAGO', MA NON SI FERMAVA" - BASTIANELLI È STATO SALVATO GRAZIE ALL'INTERVENTO DI UN NETTURBINO CHE PASSAVA DI LÌ: L'AGGRESSORE, UN BIDELLO DI 36 ANNI, È STATO ARRESTATO...
Estratto dell'articolo di Maria Elena Gottarelli per www.repubblica.it
«Mai visto una furia cieca, gratuita, come questa. Se ho pensato di morire? Sì, se mi prendeva bene in testa morivo». A parlare è Matteo Bastianelli, il 46enne di Fermignano pestato a sangue da un automobilista all’alba del 16 ottobre, mentre andava al lavoro, solo per avergli fatto segno di rallentare alzando il braccio. In un’intervista rilasciata al ‘Resto del Carlino’, il titolare del Conad racconta […] la violenza: […] è stato investito e preso a martellate da un bidello di 36 anni, ora in carcere con l’accusa di tentato omicidio.
È vivo grazie all’intervento di un netturbino che passava di lì con il suo camion. «Stavo attraversando la strada a piedi, per andare al Conad, abito a 600 metri - racconta la vittima al Carlino - Una macchina velocissima ha svoltato e mi è sfrecciata a fianco. Ho alzato il braccio destro, per dire di andare più piano… Ma in realtà non ho detto nulla, nel senso che non ho parlato. Lui frena di colpo, mi sono detto: ora viene a litigare...».
Poi «ho visto la macchina che mi veniva addosso, mi ha investito , ho messo le mani sul cofano e mi sono ritrovato col bacino sotto la macchina». L’uomo racconta poi di essere riuscito a tirarsi fuori e di essere andato verso il marciapiede, per fuggire. «A quel punto lui è uscito dall’auto con un martello in mano ed ha cominciato a colpirmi a martellate sulla schiena, ho cercato di ripararmi il volto e il capo. Due anni fa ho avuto un'emorragia cerebrale, ero terrorizzato per la mia testa».
Nonostante le suppliche della vittima - «gli ho detto: “ho due figli, ti pago”» - l’aggressore non si fermava. Si è accanito su di lui con quattordici colpi alla schiena e due in faccia. […] «È arrivato un signore della nettezza urbana, ha cominciato a gridargli “lascialo stare”. Ma l’altro gli rispondeva “Cosa vuoi, fatti gli affari tuoi…”». Pochi istanti di distrazione del suo aguzzino sono bastati alla vittima per fuggire e chiudersi nel camioncino della nettezza urbana, facendo desistere l’aggressore.
«Un attimo prima - aggiunge Bastianelli - quando ero riuscito ad allontanarmi, e l’altro ancora non era partito con la macchina, ho visto la targa e gliel’ho dettata a quello della nettezza, che si è segnato il numero». Il netturbino lo ha poi accompagnato sul posto di lavoro, al Conad. Dove, sconvolto, ha chiamato i soccorsi, le forze dell’ordine e la moglie. È stato dimesso dall’ospedale senza nessuna frattura confermata. […]
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kritere · 9 months
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Mahmoud ucciso e mutilato a Genova, il Gip: “Killer vendicativi. Andarono a svagarsi dopo l’omicidio”
DIRETTA TV 3 Agosto 2023 I due killer di Mahmoud Abdalla, il 19enne ucciso e mutilato a Genova “risultano essere due soggetti dall’indole irosa e vendicativa, propensi all’uso della violenza gratuita”. È quanto scrive nell’ordinanza di custodia cautelare il Gip, secondo il quale sulla vicenda aleggia anche l’ombra del racket. 0 CONDIVISIONI Abdelwahab Ahmed Gamal Kamel, detto Tito e…
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cassius-writer · 10 months
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Sono di nuovo pronto a sollevare dubbi sulla mia moralità nelle coscienze dei miei ascoltatori. Occupiamoci quindi del caso di Bruna, una donna transessuale protagonista di un video che credo molti di noi hanno avuto occasione di guardare. Nel filmato in questione si vedono agenti di polizia che nel tentativo di arrestare questa donna, le usano violenza colpendola con manganelli e spray al peperoncino…
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personal-reporter · 10 months
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Chocolove il 24 e 25 giugno la festa del gelato artigianale
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Arrivano da tutta Italia i Maestri del Gelato che il 24 e il 25 giugno 2023 a Palazzo Castiglioni, la sede di Confcommercio Milano in corso Venezia 47, faranno vivere tutti i segreti del vero gelato artigianale al cioccolato. La festa del gelato artigianale aperta al pubblico prevede numerose masterclass dei grandi maestri del gelato e della pasticceria e anche la possibilità di degustare un’ampia gamma di gelati al cioccolato nel giardino del palazzo. Alle 10.30 Davide Comaschi e il suo team di DaV Pastry Lab di Bergamo condurrà la prima lezione sul cioccolato e sul vero gelato al cioccolato: un viaggio alla scoperta di nuovi aromi e sensazioni. A seguire Andrea Riva di Gelart - L’arte nel Gelato presenterà Cioccolato Show con i suoi 32 gusti di gelato al cioccolato. Alle 14.00 il Maestro Antonio Morgese della storica gelateria Rigoletto di Milano stupirà con la sua versione di gelato ChocoPassion, una vera estasi per i sensi. Subito dopo arriverà direttamente da Torino il Maestro Riccardo Ronchi della gelateria Mara dei Boschi che ha un punto vendita anche a Milano. Ronchi presenterà due gusti firmati come il Fondente e il Marotto il gianduiotto freddo. Roberta Wang e Mattia Delon de il Golosone di Lacchiarella faranno degustare il loro Cioccolato Bianco, Bergamotto, Pepe Rosa. Alle 17.00  il Maestro pasticcere Denis Buosi di Apei presenterà il suo gelato al cioccolato prodotto grazie al progetto di Gelateria Sociale che è stato inaugurato lo scorso marzo a Tradate e ha come obiettivo di produrre un gelato artigianale d'eccellenza, realizzato con la selezione delle migliori materie prime in un perfetto connubio di tradizione e innovazione e impegna nel servizio persone con disabilità e donne vittime di violenza ospiti nelle Case Rifugio di San Carlo Società Cooperativa e Sociale che trovano Alle 18.00 ci sarà una lezione a quattro mani condotta da Stefano Dassie di Dassie Gelato Treviso che preparerà il suo cioccolato al gorgonzola e Gin e Andrea Zingrillo della Gelateria Wally Milano che ci stupirà con un gelato “Cioccolato alle 5 spezie”. Il 25 giugno si inizierà sempre alle 10.30 con una Maestra del Gelato Artigianale, due coni Gambero Rosso 2023, come Sandra Del Giovane che porterà il suo gelato al cioccolato a base di acqua, un cult della sua gelateria Baldo a Lecce. Giuseppe Piffaretti, Ambasciatore della Pasticceria d’Eccellenza Italiana (Apei), la nuova associazione del Maestro Iginio Massari, arriverà da Mendrisio con il suo gelato con cui ha vinto una medaglia d’argento e una di bronzo alla Coppa del Mondo di Gelateria. Direttamente da Roma avremo Stefano Ferrara, tre coni per il suo gelato al cioccolato, con una masterclass alle 14.30 dedicata al gelato al cacao crudo., attraverso il lavoro, concrete opportunità di inclusione sociale e autonomia personale. Chiuderanno la giornata due maestri della Pasticceria: Domenico Di Clemente di La Martesana, locale storico di Milano, che spiegherà le armonie del suo gelato al cioccolato e lampone e Luca Bellavia, che da Napoli ha portato i migliori dolci e gelati partenopei nella città della Madonnina e farà degustare il suo gelato al cioccolato ai sapori di Amalfi. Mentre i maestri saranno sul palco per illustrare i segreti del gelato al cioccolato al pubblico che avrà prenotato la masterclass gratuita su www.chocolovemilano.it, gli altri visitatori potranno vivere il gelato al cioccolato nel giardino con un percorso degustazione, cuore di una raccolta fondi a favore del Comune di Faenza per supportare i territori colpiti dalla recente alluvione. Il percorso degustazione sarà possibile grazie all’acquisto di un artistico bicchiere con cucchiaino in ceramica al costo di euro 10 (fino esaurimento scorte) che corrisponde a 5 esperienze gelato oppure, grazie alla donazione di euro 5, ricevere il pacchetto di 3 esperienze di gelato al cioccolato. Una grande festa dedicata ai maestri del gelato italiano, uno dei prodotti più conosciuti al mondo, aperta alla città (ingresso gratuito – ore 10.30 / 19.30). Dopo il successo di ChocoLOVE (febbraio 2023), il primo evento dedicato alla cultura del cioccolato organizzato da Chocolate Culture con il supporto di Confcommercio Milano, il desiderio di approfondire il tema “cioccolato” è esploso, con la voglia crescente di capire cosa è un vero gelato al cioccolato. Anche grazie al supporto di Alga - Assofood Gelatieri Artigiani di Confcommercio Milano Palazzo Castiglioni sarà il luogo migliore per fare un viaggio nel vero gelato al cioccolato. Il cioccolato è Buono, fa Bene e fa del Bene! Un ringraziamento alle aziende che sostengono l’evento: il main partner JoyGelato e Irca SpA, e Bravo Spa, Irinox SpA, Astori Group, PanDì, EasyLife Design, Perfetto Read the full article
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