Released in 1927, Futura is a geometric sans-serif typeface designed by German type designer Paul Renner. It was a revolutionary design for its time, as most books in Germany were still being printed in heavy blackletter scripts. Futura has remained consistently popular since its release over 85 years ago. It’s the favorite typeface of directors Wes Anderson and Stanley Kubrick and has been the main advertising typeface of Volkswagen since the 1960s. Futura continues to be one of the most popular fonts used on the web.
It ranks at position 5 among The 100 All Time Best Fonts.
De Democracia Nacional a Hacer Nación: los ultras que engrosan las "protestas cívicas" a las que llama Vox
El agrupamiento de cientos de manifestantes contra la futura ley de amnistía a la judicialización del procés no cesó en esta quinta jornada de
— Leer en www.elindependiente.com/espana/2023/11/07/de-democracia-nacional-a-hacer-nacion-los-ultras-que-engrosan-las-protestas-civicas-a-las-que-llama-vox/
tempus; hoc dico: tu dicis. Ipsum autem corporis motum tempus non dico, non dicis. Corpus moventis metior durationem motus tempore, a quo incipit cum desinit. Si non vidi cum coepit, et movet ut non videam cum desinit, non potest me metiri, nisi metior ex quo incipio cum finio. Quod cum diu sit, tantum refero longum esse tempus, sine relatione quantum, quoniam, ut etiam dicam quantum, comparamus, ut puta: "Hoc est quantum", vel: "Hoc. duplex est, et sic porro. Si autem in spatio deprehendere potuimus punctum a quo incepit, et punctum unde corpus movens advenit, vel partes eius, si movetur sicut torno, possumus dicere quousque acceperit; motus corporis fiat vel pars eius de uno loco in aliud. Ergo motus corporis est aliquid distinctum a mensura durationis. [...]
non est vera confessio animae meae, quae tibi confitetur tempus metior? Ita, Deus meus, metior et quid metior nescio. […] Tempus metior, novi; sed futura non metior, quia nondum est; nec praesens metior, quia extensionem non habet; nec praeterita metior, quia iam non est. Quid ergo metior? Tempora fortasse in transitu, non praeterita? [...]
In te, anime meus, tempora metior. Noli me clamare: ita est; noli te obstrepere propter impressiones tuas, quae te perturbant. In vobis, inquam, tempus metior. Quae in te praetereuntia producunt, et quae in transitu persistunt, id est quod metior, praesens est, non quae praetereunt, ad producendum illud; est quod metior, cum tempus metior. Hoc est ergo tempus, aut tempus metior non est. Sed cum silentia metimur et dicimus hoc silentium quamdiu duravit vox illa, non cogitamus metiendo vocem, quasi sonet, ut aliquid referre possimus de intervallis silentii secundum extensionem temporalem. ? Etiam sine usu vocis et labiorum, per carmina et versus et orationes cogitamus, omnes dimensiones progressionis eorum ac proportiones inter varios temporis spatia referimus, perinde ac si loquendo recitaremus. Quisquis autem sonum magis extensum emittere volens, prius extensionem cogitationis determinaverit, certe expressus est
"LA MELONI E’ AL BIVIO: VUOLE DIVENTARE LA NUOVA THATCHER O RESTARE UNA VECCHIA MISSINA?" CAPPELLINI: "LA PREMIER CONTINUA LA SUA SPERICOLATA OPERAZIONE DI DOPPIA PERSONALITÀ: STATISTA ALL’ESTERO, VOCIANTE PROPAGANDISTA SU MIGRANTI E DIRITTI. LA SUA VOCE SI ABBASSA FINO AL SILENZIO SOLO QUANDO C’È DA PRENDERE POSIZIONE SU VICENDE COME IL CASO VANNACCI: ANCORA SI ATTENDE UNA SUA PAROLA A SOSTEGNO DEL MINISTRO DELLA DIFESA CROSETTO - L’UNICA VIA CHE PUO' CONSENTIRE A MELONI DI NON RESTARE TAGLIATA FUORI IN EUROPA È…" -
Estratto dell'articolo di Stefano Cappellini per “la Repubblica”
Osservando i contorsionismi di Giorgia Meloni, aspirante leader conservatrice in Europa e persistente “capatrena” sovranista in Italia, molti e da tempo sostengono che si avvicini per lei il tempo delle scelte forzate: o la prima o la seconda, o nuova Thatcher o vecchia missina. Una terza posizione, espressione pur cara a Marcello De Angelis e altri vecchi amici della presidente del Consiglio, non sembra data.
Tuttavia Meloni continua a dare l’idea di non voler scegliere e anzi di continuare a oltranza la sua spericolata operazione di doppia personalità: da una parte la sorridente e conciliante statista delle comparsate a Bruxelles e delle visite alla Casa Bianca, che dopo le Europee della prossima primavera punta a sedersi al tavolo che conta; dall’altra la vociante propagandista che su molti temi, dai migranti ai diritti, appare decisa a restare indistinguibile da quell’ultradestra che nell’Unione europea è ancora considerata, a buona ragione, impresentabile.
In patria la voce di Meloni si abbassa fino al silenzio solo quando c’è da prendere posizione su vicende come il caso Vannacci: ancora si attende una sua parola a sostegno del ministro della Difesa Guido Crosetto, che pure di Fratelli d’Italia è fondatore, rimasto solo nel governo e nel partito a prendere le distanze dalle farneticazioni sessiste e razziste del generale spacciate da coraggioso controcanto al pensiero unico globalista. A spacciarle per tali, del resto, è anche buona parte del corpaccione di FdI e del suo elettorato storico.
Può funzionare il giochino dello sdoppiamento? Meloni, evidentemente, è convinta di sì. A meno di non pensare che in questo suo barcamenarsi tra destra europea e destra oppiacea, nel senso del Colle romano che ospitava la storica catacomba postfascista, conti più il richiamo della foresta che una strategia lucida e razionale.
Di certo pesa il timore che i compromessi e i dietrofront che Meloni ha dovuto effettuare a Palazzo Chigi, mai ammettendoli, costino a FdI una perdita di consenso a vantaggio di alleati che, vedi Matteo Salvini, hanno meno problemi, o anche nessuno, a parlare come agli spensierati e comodi tempi dell’opposizione, quando le sparate elettorali o le polemiche di giornata non avevano bisogno di adeguarsi né al principio di continenza né, soprattutto, a quello di realtà. Ma proprio i sogni di gloria internazionale rischiano di mettere Meloni davanti a uno schianto di sistema.
Lasciamo stare il velleitario obiettivo di spostare gli equilibri della Ue dopo le Europee con un asse tra i Popolari e i Conservatori di cui Meloni è presidente: una suggestione mai stata concreta, sepolta ben prima che l’insuccesso elettorale dei neofranchisti di Vox ponesse l’ultima e più pesante lapide sull’idea. Per Meloni appare stretta anche la strada per diventare comunque azionista della nuova Commissione. Un coinvolgimento ufficiale dei Conservatori nella futura coalizione di governo europea è molto improbabile. Anche se il suo gruppo non è isolato da un cordone sanitario come quello di cui fa parte la Lega e da cui eruttano gli umori dei lepenisti e dei neonazi tedeschi di Afd, resta una pregiudiziale forte per la presenza nella compagnia di formazioni estremiste e ben poco europeiste.
L’unica via che potrebbe consentire a Meloni di non restare tagliata fuori e di esprimere un commissario di peso, più Raffaele Fitto che il cognato Francesco Lollobrigida, appare quella di un coinvolgimento diretto di Fratelli d’Italia. Una ipotesi, coltivata dai cristiano democratici tedeschi, che comunque costringerebbe la presidente del Consiglio a rompere con parte della sua famiglia politica, dove convivono formazioni nazionaliste e ultraliberiste, quasi tutte di Paesi marginali, a parte i polacchi del Pis (che in autunno devono affrontare le elezioni politiche).
A Meloni interessa trovare un modo per non sciupare il buon consenso che FdI realisticamente incasserà anche alle Europee. Si profila dunque un’altra prova di equilibrismo o, se preferite, di schizofrenia dissimulata: campagna estremista in Italia per non perdere un solo voto del forziere sovranista e posa moderata in Europa per capitalizzare a dovere il risultato delle urne.
(…) La formula di lotta e di governo funziona finché non diventa chiaro anche agli elettori più ben disposti che inscenare la lotta a ogni occasione, anche a costo di andare come ieri a battibeccare sui profili social della leader dell’opposizione, è soprattutto un modo per non governare davvero. Pure qui, in fondo, resta forse una eco dei complessi di famiglia: la destra missina ha trascorso così tanti anni a invocare il diritto di governare da aver rimosso che ora è un dovere. Per giunta, non esercitabile con quelle antiche tiritere vittimiste ancora buone per vendere su Amazon libri autoprodotti, contro il pensiero unico delle minoranze.
DATE CREATED: 2023-08-13
Tracklist :
3AMStillAlive Remix - Parra for Cuva, orbit .mp3
Alone - andhim Remix - Jan Blomqvist, Malou, andhim .mp3
ALUNA - Psaiko.Dino, Maywa .mp3
Back Me My Freedom - Avis Vox .mp3
Bass Into the Future - Kevin Saunderson, Alex Kennon, Dantiez .mp3
Body Test - Enamour .mp3
BOND - Pan-Pot .mp3
Bossa - CINTHIE .mp3
Breathe - Teho .mp3
Burning - Alice DiMar .mp3
Café Del Mar - Cosmic Boys Remix - Energy 52, Cosmic Boys .mp3
Candidasa - DJ Koze .mp3
Catharsis (Mano Le Tough Remix) - Sven Väth, Mano Le Tough .mp3
Circle of Light - Anja Schneider Night Mix - Because of Art, Antony Szmierek, Anja Schneider .mp3
Day Dreams - Mindchatter .mp3
Desires - ALMA (GER) .mp3
Dimension - Oliver Huntemann .mp3
Don't Care Anymore - Jamek Ortega, MAXI MERAKI, Samm (BE) .mp3
Ephemeral - Carlo Whale .mp3
Everyday (Far From) - ford. .mp3
Fade Away - Tube & Berger, RBBN .mp3
Fan Bass - Tayga .mp3
For Everything - Johannes Klingebiel .mp3
FUTURA
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FUTURA
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AFAN a VOX POPULI (16-7-2018)
Alessandro Fantini (e la sua arte passata e futura) compare nella ventunesima puntata del programma serale di RAI TRE VOX POPULI curata da Luca Martera che, attraverso interviste e servizi RAI dedicati a persone (più o meno) comuni ripercorre quattro decadi di storia, cultura e costume dell’Italia a cavallo degli anni zero.
Los resultados electorales del pasado 23 de julio no dejaron un claro ganador para conformar gobierno, lo que para las agencias de rating y varias firmas de inversión abre un periodo de incertidumbre que podría afectar al desembolso de los fondos europeos y a los retos y reformas futuras de la economía española.
Y es que, tras las elecciones generales del pasado domingo, la suma en la derecha de PP, Vox y UPN alcanza los 170 diputados, mientras que en la izquierda de PSOE, Sumar y otras formaciones independentistas se sitúa en los 172. Con esto, los números no dan en ninguno de los bloques para una mayoría absoluta de 176 diputados.
A tenor de este panorama, analistas y economistas se han pronunciado sobre las consecuencias de esta incertidumbre política en la economía española. Sobre todo, teniendo en cuenta que en 2024 volverán las reglas fiscales a la Unión Europea, suspendidas por la pandemia, y España desempeña la Presidencia del Consejo de la UE durante el segundo semestre de 2023.
Una de las primeras agencias en pronunciarse fue S&P Global Ratings, que subrayó la posibilidad de una "potencial" repetición de elecciones, lo que podría poner en peligro la realización "puntual" de algunas reformas enmarcadas en el Plan Nacional de Recuperación y Resiliencia y el correspondiente desembolso de fondos.
Hay que recordar que España ya ha recibido 37.036 millones de euros, el equivalente al 53% del total que le corresponde en forma de transferencias no reembolsables, que asciende a 69.528 millones de euros en el Plan de Recuperación. El Gobierno en funciones prevé dos pagos de 10.000 y 7.000 millones de euros en 2023, otro de 8.000 millones el año que viene, uno de 3.500 millones en 2025 y, finalmente, un último desembolso de 4.000 millones ya para diciembre de 2026.
S&P considera que una repetición de elecciones, y más en concreto las campañas implícitas, podrían reducir la atención prestada a abordar algunos de los retos económicos a largo plazo de España, como son esas reformas del Plan de Recuperación o los déficits estructurales del sistema de Seguridad Social.
No obstante, la agencia cree que esta repetición electoral no debería, en principio, peligrar la elaboración de los Presupuestos Generales del Estado de 2024.
DBRS SÍ CREE QUE PUEDEN PELIGRAR LOS PRESUPUESTOS
No opina lo mismo sobre las cuentas públicas la agencia de calificación crediticia DBRS Morningstar, que sí cree que el panorama político puede "obstaculizar" la aprobación de los Presupuestos Generales del Estado (PGE) de 2024, año en el que, además, se prevé que reactiven las normas fiscales de la Unión Europea.
Además, la agencia considera también que se podría "complicar" una rápida ejecución del Plan de Recuperación, así como el desembolso de fondos europeos e incluso ralentizar una "necesaria" reforma fiscal.
Aunque observa una ralentización de la economía española, la firma confía en que esta supere el crecimiento de las otras grandes economías europeas este año y que el crecimiento general de la economía se mantenga estable.
Por su parte, el analista de Moody's Analytics, Luis Enrique Silvia Yanez, advirtió que, al margen del Gobierno resultante en el futuro, el nuevo Ejecutivo se enfrentará a una economía "débil" con retos como el "elevado desempleo estructural y los altos niveles de deuda del país", que dejan "poco espacio fiscal" para programas de apoyo.
"INCERTIDUMBRE PROLONGADA" Y REPETICIÓN ELECTORAL
También se pronunció sobre el resultado electoral el banco británico Barclays. Concretamente, el analista del banco Mariano Cena avisó del riesgo de retrasos en los desembolsos de los fondos Next Generation y de una "incertidumbre prolongada" en un escenario de repetición electoral.
Cena entiende también que el escenario más probable sea una repetición electoral a finales de este año o ya a principios de 2024. "En nuestra opinión, lo más probable es que se produzca un Parlamento indeciso y se convoquen nuevas elecciones", indicó el analista, para alertar, eso sí, de que este panorama, además de retrasar la llegada de los fondos europeos, también provocaría una "incertidumbre prolongada" en el plano económico.
Quien también habló de incertidumbre fue el director de calificaciones públicas y soberanas de Scope Ratings, Jakob Suwalski, quien cree que el futuro Gobierno se estructurará en un entorno de "fragilidad" y de dificultades para ejecutar reformas económicas durante la Legislatura.
"Ante este telón de fondo, España, que preside el Consejo de la UE hasta finales de año, se enfrenta a un prolongado periodo de incertidumbre", apuntó el economista, que avisó de que cualquier futuro Ejecutivo previsiblemente tenga "más dificultades para aplicar políticas y reformas a largo plazo, al tener que sortear las complejidades de la política de coaliciones".
TAMBIÉN SE RECONOCE LA FORTALEZA DE LA ECONOMÍA
Pero no todas las firmas que se han pronunciado sobre las elecciones lo han hecho en una clave de riesgos e incertidumbres. El banco de inversión Goldman Sachs mostró su confianza en la resiliencia de la economía española, que a su juicio es mayor que la del resto de vecinos europeos, al margen del futuro político del país derivado de las últimas elecciones generales.
Más concretamente, Goldman Sachs cree que, a tenor de su Indicador de Actividad Actual, la economía española es más resiliente con respecto al resto de la región europea. "El país parece estar bien posicionado para abordar estos desafíos incluso si el proceso electoral no proporcionó un resultado concluyente", reza un análisis del banco de inversión.
El economista jefe en Axa IM, Gilles Moëc, también su confianza en la salud de la economía española ante unos meses de posible inestabilidad política.
El analista señaló en un informe que aunque la situación política española no haya ganado en estabilidad tras las elecciones, su posición subyacente "es probablemente lo bastante sólida como para ayudarle a atravesar algunos meses más de incertidumbre" si hay que organizar nuevas elecciones.
"España puede seguir estando a cierta distancia de los primeros puestos de nuestras preocupaciones", indicó el analista en referencia a la situación económica del país.
No obstante, Moëc también indicó que "no todo es color de rosa en España", ya que aunque el déficit esté bajo control, la deuda pública alcanzará probablemente el 111% del PIB este año, mientras que la subida de los tipos de interés hará que la ecuación fiscal sea más difícil de resolver en los próximos años.
Expertos y víctimas de okupas piden en el Congreso leyes que los protejan y no ataquen la propiedad privada
Expertos y víctimas de okupas piden en el Congreso leyes que los protejan y no ataquen la propiedad privada
#VOX ha reunido en el Congreso de los Diputados a expertos, policías y víctimas de la okupación que se sienten desamparadas con la actual legislación española, agravada con una futura ley de Vivienda que ataca frontalmente la propiedad privada lo que, a su juicio, agravará aún más el problema.
Katia, residente del Ensanche de Vallecas, ha relatado la situación que viven no sólo los propietarios…
Como ha ocurrido en tantas otras ocasiones, Vox ha acudido puntualmente al rescate de Pedro Sánchez y de su alianza con los extremistas cuando estos más sufrían por la chapuza de la ley del ‘sí es sí’, la reforma de la sedición, la retirada de la Guardia Civil de Navarra y la posible futura componenda con ERC en torno al delito de malversación.
También, y como ha ocurrido en tantas otras…
El PP entrega a Vox la presidencia del Parlament balear mientras negocian el Gobierno
Los conservadores necesitan los votos de Vox para investir a su candidata, Marga Prohens, como futura presidenta del Govern balear
— Leer en www.eldiario.es/illes-balears/politica/pp-entrega-vox-presidencia-parlament-balear-negocian-gobierno_1_10308924.html
Schriftklassifizierung die neueste und schönste im Jahr 2022
In den frühen Tagen des Webs waren die Benutzer oft verwirrt über den Unterschied zwischen Text und Bildern. Die Lösung besteht darin, für jede Art von Inhalt eine andere Schriftart zu verwenden. Das ist theoretisch eine gute Idee, aber nicht realistisch. Das Web wächst so schnell, dass es schwierig ist, mit all den verschiedenen Schriftarten, die verwendet werden, Schritt zu halten. Es ist auch schwierig, in allen Browsern eine schöne Schriftart zu finden.
Es gibt eine Alternative: Verwenden Sie Schriftklassifizierung, die für Text und Bilder optimiert sind. Dadurch können Websites dieselbe Schriftart für beide Arten von Inhalten verwenden. Das Problem bei diesem Ansatz ist, dass es schwierig ist, eine Schriftart zu finden, die für Text und Bilder optimiert ist. Das bedeutet, dass Websites wählen müssen, ob sie eine Schriftart verwenden möchten, die auf Text und Bildern gut aussieht, oder ob sie eine Schriftart verwenden, die auf allen Browsern gut aussieht.
Die Lösung besteht darin, eine für Text und Bilder optimierte Schriftart zu verwenden. Dies bedeutet, dass Websites für beide Arten von Inhalten dieselbe Schriftart verwenden können. Im vorherigen Artikel "Schriftpaare" auf der schriftarten123.com haben wir Sie auf einer kurzen Reise begleitet, um die Kunst der Worte zu entdecken. Und wie versprochen, setzen wir die unvollendete Geschichte fort: "Geschichte der Schriftklassifizierung ". Nun, bitte fangen wir an!
Warum Schriftarten klassifizieren?
Eine interessante Frage! Dies ist das gleiche wie ... Warum haben Sie diese Schrift in Ihrem Design gewählt ? Oder... Verstehen Sie die verfügbare Schriftart, die Sie auswählen? Garamond, Baskerville, Bodoni, Helvetica oder Futura... Sie sind berühmte und beliebte Namen. Tatsächlich spielt die Schriftklassifizierung von Schriftarten eine wichtige Rolle. Es beweist, dass Ihre Schriftart nicht "gut aussehen", sondern "fit und richtig" ist.
Die erste ist die Geschichte der Geschichte. Ein gutes Verständnis der Geschichte der Schriftart hilft Ihnen, den Missbrauch des Zwecks und der Umstände im Design zu vermeiden (z. B. sollten Sie die Verwendung der San-serif-Schriften für historische Entwürfe vor dem 18. Jahrhundert). Die Schriftklassifizierung ist auch nützlich, um zwei Schriftarten miteinander zu kombinieren, indem ähnliche Merkmale (Textachse oder x- B. height), um die Blickrichtung auf den Text zu vereinheitlichen. Und das Wichtigste ist meiner Meinung nach, dass wir die wichtigen (möglicherweise sehr kleinen) Eigenschaften der Schrift erkennen werden - Die Details, die den Stil einer einzigartigen Schriftart ausmachen.
Klassifizierungssystem für Schriftarten
Leider gibt es praktisch keine Norm, um eine wirklich vollständige Schriftklassifizierungstabelle erstellen zu können . Das "offiziellste" Schriftklassifizierungssystem ist heute das Vox-AtypI-System, das 1954 von Maximilien Vox eingeführt und 1962 von der Typographique Internationale Association (ATypI) übernommen wurde. Wörter in England. Auf der Konferenz 2010 in Dublin nahm Vox-AtypI eine kleine Änderung vor, als es gälische Linien und die Klassifizierung von Calligraphics-Schriftarten einführte.
Interessierte Leser können den Artikel auf Wikipedia (englischer Link) lesen.
Vox-AtypI hat insgesamt 11 Arten von Schriftarten im Allgemeinen, unterteilt in Schlüsselbereiche wie Klassik, Moderne, Kalligraphie und Nicht-Latein. Dieses Schriftklassifizierungssystem neigt dazu, Schriftarten nach ihren Hauptmerkmalen zu gruppieren, basierend auf den typischen Merkmalen eines besonderen historischen Denkmals (15., 16., 17., 17., 18., 19. Jahrhundert bis zum 20. Jahrhundert) und basiert auf einer Reihe von Kriterien der Buchstabenform: scharfe Form, Serife, Textachse, x-Höhe...
Schriftklassifizierung – Typklassifizierung
1. Klassifizierung von Glyphenschriften
Glyphische Schriftarten stammen aus der Arbeit des Schnitzens und Meißelns von Buchstaben auf Metall, mit einer Reihe von Merkmalen wie der Betonung von Großbuchstaben (einige Glyphenschriften existieren nicht in Kleinbuchstaben) und dreieckigen Serifen, die tendenziell kleiner sind. Es wird normalerweise durch das Schreiben von Pinseln erstellt. Einige Beispiele sind die Schriftarten Albertus, Trajan und Friz Quadrata.
2. Klassifizierung der Blackletter-Schriftart
Blackletter erinnert an Manuskripte mittelalterlicher Gelehrter mit breiten und geraden Federn, die in dieser Zeit in Europa beliebt waren. Gutenberg (Anfang bis Mitte des 20. Jahrhunderts).
Blackletter hat auch andere Namen wie Altenglisch oder Gothic, was eine Art von Schriftart ist, die "Zeichnen" bevorzugt, dh es wird besser in Bezug auf "Zeichnen" als "Schreiben" verstanden. Die Buchstabenstruktur ist relativ komplex und dicht, wird selten mit kleinen Buchstabengrößen verwendet und manchmal werden Buchstaben in ihre inhärente Form vereinfacht. Einige Vertreter sind Old English, Choister Black, Fraktur ...
Blackletter eignet sich für formale Designs wie Diplome oder Einladungen ... Es gibt ein altes und monumentales Gefühl. Blackletter wird auch für Anzeigen oder Titel mit Themen der Geschichte und Antike verwendet.
3. Klassifizierung der Serifenschrift
Serifenschriften enthalten semi-strukturelle Details zur Zusammensetzung mehrerer Buchstaben (verständlicherweise ähneln diese Linien in Fokus, Ausrichtung und Stabilität Textstruktur ). Wir bezeichnen sie oft als Schriftarten mit Beinen, die sich von Vakuumfonts (san-serif) unterscheiden. Das Serifenformat umfasst die folgenden Hauptstile:
3.1 Humanistische Schriftklassifizierung
Humanist (auch bekannt als Venatian) wurde in Italien geboren - speziell in den Kernländern von Florenz und Venedig Kunstkultur - in der Mitte der 1400er Jahre - der Renaissance.
;
Eine der Besonderheiten für die humanistische Identifikation ist , dass die Form des Textes die gleiche Methode beibehält wie die Handschrift (simuliert aus einer geneigten Perspektive ). B. die rechte Hand braucht, um den Stift zu halten), was am deutlichsten in der Achse des Buchstabens "o" oder der Aufwärtslinie des regulären "e" zu sehen ist. Ein weiteres Merkmal ist die kleine x-Höhe und der Kontrast zwischen den dicken und dünnen Hüben ist relativ gering. Serif ist stark, geschwungen und steil.
Typisch für humanistische Schriften sind Guardi, Arno, ITC Berkeley und Stempel Schneidler.
3.2 Klassifizierung von Old-Style-Schriftarten
Old-Style (allgemein bekannt als Garalde) wurde vom französischen Drucker Claude Garamont und dem Norditaliener Aldus Manutius entworfen. Es gibt viele Ähnlichkeiten zwischen Old-Style und Humanist, da der Text in eine bestimmte Richtung geneigt ist, aber im Old-Style gibt es einen höheren Fortschritt und eine höhere Raffinesse . Serifen sind sorgfältig geformt, abgerundet und die Charaktere besitzen eine höhere Proportion. Der offensichtlichste Unterschied besteht darin, dass die horizontalen Balken des Kleinbuchstabens "e" weiterhin die gleiche Steigung wie die humanistische Schrift haben, diese Steigung jedoch auf eine fast horizontale Position reduziert wird. Die Buchstabenstruktur ist offen, rund und sehr einfach vertikal. Der Kontrast zwischen den Strichen wird ebenfalls erhöht.
Old-Style besteht aus mehreren römischen Schriftarten, die heute sehr häufig verwendet werden: Caslon, Sabon, Palatino, Bembo und Garamond.
3.3 Vorübergehende Schriftklassifizierung
Transitional, das 1692 begann, ist die Distanz zwischen alten und modernen Serif-Schriften . Wir können dies als Ausdruck der "Evolution" von Schriften sehen, mit einer vertikaleren Achsstruktur und einer schärferen Serifenform als Old-Style und Humanist. Zum Beispiel, Baskerville...
3.4 Didone-Schriftklassifizierung (modern)
Es mag seltsam erscheinen, dass das, was wir diese moderne Schriftart nennen , tatsächlich seit den späten 1700er und 1800er Jahren erschienen ist, mit großen Beiträgen der französischen Didot-Familie und des italienischen Druckers Giambattista Bodoni. Wie Sie leicht sehen können, besitzt Didone einen radikalen Durchbruch von der traditionellen Schriftart: gerade und schlanke Serifenköpfe; Kontraste zwischen starken dicken / dünnen Strichen; vertikale Buchstabenschäfte; gekrümmte und leicht schmale Buchstabenabdomen. Didone besteht aus Schriften: Bodoni, Didot, Walbaum, Ambroise, Scotch Roman und Century...
3.5 Klassifizierung von Slab Serif-Schriftarten
Slab Serif, auch bekannt als "Mechanicals" (in VOX-ATypI) und "Égyptiennes" (von Thibaudeau), war die erste Art von Schriftart, die als Display-Typografie entwickelt wurde. Serif ist gerade und schwer, fast gleich dem Hauptstrich des Wortes. Slab Serif eignet sich zum Dekorieren und Erstellen von Titeln, stört jedoch das Lesen, wenn die Größe klein ist. Zum Beispiel Rockwell.
4. Sans Serif Schriftklassifizierung (Lineal)
Wie der Name hat auch die serifenlose Schriftart keine Serife in der Textstruktur. Das Wort Sans-serif hat die Bestimmtheit und Klarheit geometrischer Formen, die in Deutschland um das 20. Jahrhundert ausgiebig entwickelt wurden – als Revolte gegen den kunstvollen Stil des Blackletter-Stils. Einige Schriftklassifizierungen sind unten aufgeführt:
4.1 Klassifizierung humanistischer serifenloser Schriften
Sie werden sich wahrscheinlich an die humanistische Schriftart in der Serif-Schriftklassifizierung erinnern . Das Hauptmerkmal von Humanist Serif und Sans Serif ist, dass es stark von der Art der Handschrift beeinflusst wird, das Verhältnis von Humanist Sans Serifs kommt auch hauptsächlich von den frühen Serifenschriften . Humanist Sans Serifs weist jedoch nach wie vor unverzichtbare Eigenschaften von San-Serif-Schriftarten wie hochauflösenden Kontrast und vollständig aufrechte Textschäfte auf. Zum Beispiel Gill Sans.
4.2 Transitional Sans Serif Schriftklassifizierung:
Transitional Sans Serif ähnelt der Übergangs-Serifen-Übergangsperiode , diese Schriftarten umfassen vertikale Textschäfte und einheitliche Texttexturen. Zum Beispiel Helvetica.
4.3 Geometrische Schriftklassifizierung
Geometrisch basiert auf Formen der Geometrie. Die Charaktere haben ein ungewöhnliches rundes oder rechteckiges Bild und teilen viele Komponenten zwischen verschiedenen Glyphen. In einigen Fällen sind die Buchstaben, zum Beispiel in Fällen von "o", oft perfekte geometrische Formen. Ironischerweise ist Geometric aufgrund seiner strikten Einhaltung geometrischer Formen eine der am wenigsten lesbaren Arten von serifenlosen Formen und bevorzugt normalerweise nur Geeignet für Bildschirmanzeigetypen . Die typischste Schriftart dieses Typs ist Futura.
5. ScriptScript-Schriftartklassifizierung
ist eine Schriftart, die auf handschriftlichen Formen mit einem Stift oder weichen Pinsel basiert. Die Buchstaben sind in der Regel miteinander verbunden, aber auch nicht unbedingt. Die breiteste Form der Schriftklassifizierung , einschließlich Formal Script und Casual Script, ist das Ergebnis der Tatsache, dass dieses Schriftbild sehr vielfältig ist und es aufgrund der vielen verschiedenen Schreibweisen und Stifte Widersprüche gibt.
6. Dekorative Schriftklassifizierung
Im Gegensatz zu den Serifen- und Sans-Serifen-Schriftarten, die oft zur Anzeige im Text verwendet werden können, trägt Decorative viele dekorative Eigenschaften, die nicht leicht zu lesen sind, hat Schwächen, wenn sie mit kleinen Größen verwendet werden, und ist seiner Funktion treu, nur zur Dekoration.
Einige extrem berühmte Schriftarten wie Jokerman, GiddyUp, LoveLetters, Stencil, Rosewood, Critter ...
Schlüsse
Darüber hinaus können Sieauf den Artikel über handgeschriebene Schriftarten verweisen, die hier kombiniert werden können.
Ich hoffe, der Artikel hilft Lesern in der Nähe von schriftarten123.com, den allgemeinsten Überblick über die Schriftklassifizierung zu erhalten! Werfen wir einen Blick auf die neuen Themen der schriftarten123.com
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Aunque usted no lo crean tenemos que aplaudir las decisiones de la POPOsición, el PRIANRD-VOX-MC de cara a futuras elecciones. Ponen mucho en practica el refrán que reza: Perro que come huevo, ni quemándole el hocico.