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al-sapore-di-sigarette · 11 months
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"Io non sono forte, sono solo bravo a mentire."
E il tempo scivola via - Akira D.
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liberatostoria · 1 year
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Eccomi tornata con l'agrodolce e decisivo capitolo XIII di "LIBERATO, la storia e la playlist dedicata!
Trovate il romanzo completo disponibile su Wattpad qui 👉 https://www.wattpad.com/story/317641309-hearteteca
Buona lettura e buon ascolto!
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licaliquor · 2 years
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Tsukishima Kei x Fem Reader
characters x reader (serie)
enemies to lovers
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Era la solita mattina primaverile al liceo Karasuno e come sempre la c/c era per le sue,completamente da un'altra parte,durante la lezioni.
All'apparenza poteva sembrare che stesse solo intensamente ammirando dalla finestra i fiori di ciliegio,di cui ormai la struttura scolastica era piena, ma non erano quei fiori a farle viaggiare la mente bensì ciò che le ricordavano.
Flashback
In un pomeriggio come tanti dopo le lezioni la malcapitata era stata delegata da sua madre ad uscire in città per portare a termine delle commissioni, quando qualcosa catturò la sua attenzione durante il tragitto e a quel punto le sembrò impossibile muoversi,era ipnotizzata da ciò che vi era difronte ai suoi occhi.
Un viale,senza un'anima viva,silenzioso,pieno di alberi di ciliegio rosei i quali avevano cosparso con i petali dei loro fiori panchine,marciapiedi e strada,contornando così un tramonto sereno che avanzava all'orizzonte. Ogni tanto solo un alito di vento passava indisturbato giocando fra le chiome dei ciliegi,i quali poi frusciavano in coro come le risate d'un solletico. Ella rimase qualche secondo ferma ad osservare quel luogo che in sé conservava qualcosa di fiabesco,osservandolo poi più attentamente ogni dettaglio,finché un ragazzo seduto in lontananza su una delle tante panchine spuntò di sfondo a quel quadro,era così tranquillo che si confondeva con il paesaggio ed era difficile notarlo subito nonostante fosse l'unico oltre a lei in quell'oasi di pace e nonostante sembrasse molto alto perfino da seduto. Ben presto capì che in quel paesaggio il dettaglio più bello era proprio lui,ma egli era uno di quei dettagli che vanno cercati attentamente,che nascondono la loro bellezza e rarità in mezzo a tanto barlume,uno di quei dettagli che colgono quei pochi che non osservano solo il centro dun'opera. Cercò di non far notare il suo esser rimasta incantata davanti al giovane sconosciuto,ma era impossibile non rimanere stupiti di come egli sembrasse parte di un dipinto d’impronta impressionista. Lui che per conto suo quel pomeriggio era su quella panchina lontana da tutto e tutti,con le cuffiette e un libro fra le dita,come se l'assordante silenzio di cui amava far parte non fosse abbastanza taciturno. Lui con la testa leggermente chinata verso le parole scritte su quella carta giallastra che quasi dava una sensazione di antichità,con gli occhiali che scivolavano lentamente sul naso senza che se ne potesse rendere conto,mentre le sue ciocche bionde si perdevano nel paesaggio dai toni caldi ma impallidivano la sua figura. Di fatto quel paesaggio non era abbastanza caldo poichè nonostante il cuore della ragazza fosse ormai come un caminetto quel ragazzo invece appariva freddo e gelido come neve appena caduta,che il suo animo non riuscisse a scaldarsi a causa di una ferita? Ch'egli non riuscisse nemmeno più a fidarsi del silenzio di cui si circondava? Qualcosa il lui rendeva riservata e distaccata un'atmosfera che dava tutt'altre sensazioni.
Come una goccia blu in una tela rossa egli portava con sé l'inverno in quel pomeriggio di primavera.
Perché mai cercare di scaldare un cuore incastonato in una lastra di ghiaccio con un paesaggio simile? Perché mettersi a leggere lì in quel momento se quelle sensazioni contrastavano a tal punto con la sua persona? Forse come tutti gli opposti che si attraggono,egli si sentiva attratto da quel luogo,il quale in un certo senso poteva essere l'unico a dargli la tranquillità di cui era visibilmente parte in quel momento. La ragazza avrebbe potuto ammirarlo per ore,ma prima o poi se ne sarebbe accorto,ed il tempo passava troppo velocemente per permetterle di restare lì e rimandare le sue commissioni.
Fine flashback
Da quel giorno anche se piena di impegni,anche se doveva studiare,anche se doveva concentrarsi e persino se doveva dormire la figura di quel ragazzo non smetteva di tormentarla, non usciva dalla sua testa. Rimase impressionata di come qualcuno fosse riuscito in un attimo a infilarsi nei meandri dei suoi impegnati pensieri senza neanche avergli mai parlato. Lei era riservata e stava sulle sue come lui e forse non avrebbe neanche mai avuto il coraggio di parlargli,neppure se gli si fosse palesato davanti d'improvviso e scontrandosi con esso si sarebbe almeno dovuta scusare,ma i suoi pensieri sembravano saper parlare più di lei quando si trattava dello sconosciuto.
La sua mente era costantemente distratta e tutto questo non le dava pace al punto da fargli venire il mal di testa,semplicemente non aveva senso,come poteva una persona vista per caso essergli rimasta in mente per così tanto tempo? Continuava a convincersi che non fosse lui ad esserle rimasto nei pensieri,era invece solo la suggestione di quel paesaggio dove lui era seduto,ma il dubbio persisteva e le stava corrodendo l'anima,voleva una risposta.
"Si può sapere a che pensi?" Esordì la compagna stufa di chiamare la ragazza ripetutamente senza essere degnata nemmeno di uno sguardo.
"Nulla...scusa,sono solo stanca."Rispose y/n con fare stordito risvegliandosi da quel labirinto di pensieri.
"In genere chi è stanco non si mette a fissare i ciliegi per così tanto temp- Ahhh non era questo quello che volevo dirti,all'uscita devo fermarmi a comprare del ramen per mia madre se vieni con me mangiamo anche della soba." Continuò il discorso la ragazza invitandola a pranzo.
"Va bene....però emh....scusa perché mi parli di questo ora? Che ore sono?" Chiese la giovane con fare perso dopo essere ritornata presente nella sua realtà.
"Tra mezz'ora finiscono le lezioni." Le rispose l’amica.
"Cosa?!" Replicò con stupore ella.
"Cerca di riposarti,mi preoccupi y/n." Concluse la vicina di banco per poi riprendere a seguire la lezione.
"Ma fino a tre secondi fa stavo solo guardando dei fiori di ciliegio...ma che mi prende.." Pensò tra sé e sé la ragazza incredula.
Driiiinn
"Bene,un'altra giornata scolastica è passata senza aver fatto nulla,non ci vorrà molto prima che io diventi il nulla come lei." Pensò drasticamente la studentessa,riferendosi alla sua media scolastica la quale seppur ottima di questo passo non avrebbe impiegato molto tempo a calare.
"Passiamo dall'uscita vicino la palestra,facciamo prima,lì non passa praticamente nessuno e poi il negozio sta su quella strada." Propose la compagna e la giovane semplicemente annuì seguendola verso l'esterno dell'edificio,tra un passo ed un altro prese il telefono fra le mani iniziando a rispondere a qualche messaggio mentre camminava,la sua vita iniziava ad assomigliare ad un continuo distrarsi ma infondo a quella realtà giornaliera c'era poco e niente che la legasse.
"Uugh Lee scusa-" Si scusò prontamente la ragazza credendo di essersi erroneamente scontrata sulla compagna tanto da esser caduta,ma le bastò alzare gli occhi da terra per notare che la persona di fronte a lei non era Lee e non era neppure caduta a differenza sua.
"Scusami,no-non volevo." Cercò di salvarsi da quella situazione scusandosi ancora dopo aver notato con stupore nascosto che la persona su cui era andata a sbattere era proprio il protagonista del suo ricordo, il quale accompagnato da un ragazzo dai capelli scuri e le lentiggini ora la scrutava con sguardo giudicante.
"È molto alto eppure continuo a non vederlo evidentemente" Si rimproverò lei mentalmente, mentre con finta disinvoltura provava a rialzarsi.
"Guarda dove vai." Rispose lui con fare distaccato.
"Perfetto ottima prima impressione y/n." Pensò sarcasticamente.
"No davvero scusa." Isistette,provando a convincerlo a cambiare il suo atteggiamento scontroso nei suoi confronti,non voleva essere odiata dall'unica persona che non sarebbe mai uscita dai suoi pensieri.
"Sì questo lo hai già detto. Riprenditi i tuoi libri piuttosto." Replicò subito il ragazzo con tono di sfida.
Si chinò per raccoglierli,effettivamente aveva lasciato dei quaderni a terra senza volerlo,tuttavia quel comportamento stava già mettendo a dura prova la sua pazienza,quel suo dare ordini e sentirsi superiore le faceva solo salire la rabbia.
"Ahah" Ridacchiò lui spostando in lontananza con il piede uno dei libri che giaceva sul suolo mentre ella cercava di afferarlo.
"Si può sapere che problemi hai?!" Si alzò da terra con scatto felino la ragazza con i nervi a fior di pelle, senza neanche badar più a quegli oggetti sparsi ancora sul pavimento.
"Io nessuno,tu?" Gli chiese con ironia pungente il ragazzo prendendosi gioco della giovane studentessa, guardandola dall'alto verso il basso, cercandosi la lite da chi sapeva avrebbe abboccato.
Si guardarono negli occhi per qualche secondo,ma non appena y/n si rese conto di essere a pochi centimetri dal suo ormai rivale lo spinse via sbuffando,sorpresa e intimidita dalla sua vicinanza improvvisa,per poi chinarsi nuovamente con fare sbrigativo e prendere i quaderni rimasti sull'asfalto,sospirando nell'intento di mantenere la calma.
"Andiamo Tsukki" Lo sollecitò timidamente l'amico,almeno ora la ragazza sapeva in parte il nome di chi non sopportava.
I due si allontanarono e la sfortunata corse a cercare la sua amica che sembrava sparita in quei pochi minuti in cui rispondeva agli sms,provando a dimenticare l'accaduto,ma se prima la figura del giovane era bloccata nella sua testa per un puro sentimento inconscio ora sarebbe rimasto lì solo per il fastidio che egli gli procurava come un prurito.
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herynfanfiction · 1 year
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All’ombra del ciliegio || Dramione fanfiction
Wattpad https://www.wattpad.com/1286052157-all%27ombra-del-ciliegio-dramione-fanfiction
EFP https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4039339
AO3 https://archiveofourown.org/works/45938077
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unagocciadipioggia · 1 year
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L'intensità. Mi sembra che voi non la sentiate. Non allo stesso modo per lo meno. Non avete questa sorta di continuo mal di mare, circondati da luci e da colori, con rumori che rimbalzano su ogni parete ed odori intrappolati sulla pelle e sui vestiti. Non avete questa continua maschera intarsiata sulle ossa, che vi fa muovere ed agire come gli altri, ma mai abbastanza come gli altri. La voce sarà sempre troppo alta, troppo bassa, troppo incrinata, troppo fredda. Inadatta. Le parole troppo banali, modi di dire, ripetizioni di battute televisive o dialoghi libreschi, oppure troppo inventate, troppo strane, bizzarre, stravaganti. Troppo formale o troppo informale. Troppo è all'ordine del giorno. E se non siete troppo, prima o poi quel troppo verrà fuori, in un modo o nell'altro, spesso nel peggiore dei modi possibili.
È questo che mi stanca. L'intensità. E racchiuderla mi scava all'interno, mi buca le ossa ed il respiro. È per questo che dico: "Non è che voglio morire... è che non voglio vivere". Intendo. Non vivere così, non a queste regole. Così è troppo. Asfissiante. Logorante. Impossibile.
Instagram: una_goccia_di_pioggia
Wattpad: unagocciadipioggia
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aurooraspaty · 1 year
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Letteralmente
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sunkenbook · 8 days
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Il suono della tua voce
Parlo ancora di te con chiunque, nella speranza di non dimenticarti.
È stato terrificante accorgermi di non ricordare più la tua voce.
Ricordo nitidamente la tua risata ed il tuo pianto, ma ho dimenticato il suono delle tue parole nei momenti di calma, nei momenti in cui mi leggevi poesie e mi raccontavi storie che non potevo capire.
Ricordo solo l'alta marea della tua rabbia, le cascate della tua gioia ed il temporale della tua tristezza.
Ma tu non sei mai stato un lago, le tue acque erano per me torbide e violente.
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datemidelveleno · 16 days
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Brividi.🤍
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nerea1dream · 2 months
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SINOPSIS
Se cumple un año del día que se conocieron. Lucía se encuentra en una batalla constante con los recuerdos, está intentando pasar página, y otra batalla consigo misma intentando volver a encontrarse. En esa ruptura no solo lo perdió a él, sino que también llegó a perderse ella misma, eso sin duda fue lo peor de todo.
¿Creéis en el hilo rojo del destino o en las almas gemelas?, si tu respuesta es afirmativa, déjame volver a hacértela ¿Crees en el hilo rojo del destino y en las almas gemelas aunque esas dos personas ya no estén juntas? Lucía no es que lo crea, es que lo sabe a ciencia cierta.
Todo lo que hizo en su vida anterior a esta relación cobró sentido en el momento que lo conoció a él. Aunque todo haya acabado se niega a pensar que fue una persona más, o lo peor de todo, que sabe que fue el chico que más va a querer en su vida en su vida, y la suya, la mejor historia de amor que va a vivir nunca.
Cuando te haces mayor empiezas a aceptar que las personas no son para siempre, que lo más sano es soltar cuando cumplen un ciclo en tu vida. Hay vínculos que ya cumplieron su función y tienen que irse para dejar espacio a que se creen otros nuevos. Como también hay que aceptar que habrá personas que no olvides nunca, siempre sentirás ese hueco en el corazón con su recuerdo, aunque lleguen otras, nunca vas a volver a querer a nadie igual, tanto para bien como para mal.
Esta es nuestra (trágica) historia de amor.
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al-sapore-di-sigarette · 11 months
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"Ti odierà perché lo vedrai debole, perché lui si sentirà così. Ma ti amerà perché sarai lì. Perché sei ancora qui nonostante oggi tu l'abbia visto in questo stato."
E il tempo scivola via - Akira D.
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liberatostoria · 10 months
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L'amicizia è sempre una cosa bellissima, ma in quanti possono vantare di avere il bellissimo rapporto di Teresa e Filippo??
Eccovi un capitolo cruciale di "LIBERATO, la storia", a colpi di viaggi e riflessioni esistenziali: il capitolo XIX "Napoli, Milano, Barcellona"!
Link 👉 https://www.wattpad.com/story/317641309-hearteteca
Gustatevelo insieme alla playlist dedicata, perfetta per l'estate! 💙
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licaliquor · 2 years
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Zack Foster x Fem Reader
characters x reader (serie)
enemies to lovers
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Ero sola,o almeno apparentemente lo ero.
Un brivido mi percosse la schiena,non vedevo ancora nessuno,ma avvertivo la sua presenza,c’era qualcuno. Capii immediatamente che era il momento di fuggire,non sapevo per quale motivo ero dentro una foresta e non sapevo nemmeno come ero arrivata lì ma non ero più sola come sembravo. "Dove si nasconde?" mi chiesi più volte tentando di scrutarlo nell'oscurità. Non che io fossi armata,o potessi batterlo,non sapevo nemmeno se era una persona o un animale ma so cavarmela da sola,non sono orfana da ieri,ormai so fin troppo bene come funziona questo mondo. "Perchè mi sta inseguendo?" continuavo a pormi quesiti mentre correvo,eppure non importava quanto corressi avevo la sensazione che fosse comunque sempre alle mie spalle,non lo avrei mai seminato, come se nonostante la mia corsa quasi disumana, avesse sempre il suo fiato sul mio collo. Com'era possibile? Stavo correndo da tanto,non ero ferma,tuttavia avevo la sensazione d’esser già caduta nella sua trappola. La stanchezza iniziava a farsi sentire,non potevo cedere dovevo continuare a correre,non doveva prendermi. La paura di chi fosse in realtà si insinuava in me e l'ansia mi stava togliendo quel poco fiato che mi rimaneva. “è vero quando dicono che molto spesso fa più paura quando non si vede ciò che ce ne incute.” Pensai attraversando quella situazione. D'un tratto l'ansia aumentò non riuscivo più a respirare,ero ferma,piegata in due in avanti,caduta sulle mie stesse ginocchia a terra. Stavo tentando di calmarmi quando la vista iniziò a oscurarsi,stavo per svenire. Che non mi abbia trovata?... non credo. Cosa sta aspettando ad attaccarmi? Il mio tempo è scaduto,perchè non mi uccide? Buio,persi i sensi.
Mi svegliai ansimante,mi guardai intorno,ero ancora nel letto, era stato solo un incubo. Mi alzai dirigendomi in cucina,intenzionata a bere dell’acqua. Non era casa mia,ma non avendo un posto dove stare ovunque andava bene,anche se come nel mio caso è una casetta di legno in mezzo ad un bosco. Si è chiaramente rischioso ma non ho tempo per pensare alle conseguenze o ai pericoli di vivere in un bosco tutta sola,non ho un soldo e devo mantenermi in qualche modo da quando sono scappata dall'orfanotrofio,anche se in effetti di motivi per vivere non ne ho,non capisco perchè continuare. In ogni caso,posai il bicchiere sul tavolo e mi sedetti sull'unica sedia di quella stanza,dopo poco mi soffermai sulla finestra,fuori c'era una leggera pioggia, “che quadro triste”Osservai istintivamente ma rimanendo comunque amante di quei paesaggi grigi presi una felpa e infilai le scarpe,non mi rimaneva che uscire e godermi quei piccoli attimi. L'umidità era quasi visibile ad occhio,e presto iniziai a sentire più freddo che mai,eppure stare sotto la pioggia mi rilassava,mi sentivo a casa. Non ne ho mai avuta una in verità, tuttavia quando la pioggia iniziava a toccare i vestiti e la superficie della mia pelle mi sentivo finalmente parte di qualcosa,mi sentivo accolta e benvenuta,una sensazione che non provavo da tanto. Una di quelle poche sensazioni che mi fanno spesso fantasticare su come sarebbe stata la mia vita se tutto fosse andato nel verso giusto, fin dal principio. “Chissà perchè il destino mi ha fatto questo? Chissà perchè le cose sono andate in questo modo? La felicità,alcune volte,è un privilegio di pochi.” Riflettei tra me e me. Passati un paio di minuti decisi di rientrare, non volevo ammalarmi non avendo poi le possibilità per delle cure. La felpa era quasi zuppa e le scarpe erano praticamente infangate,la pioggia era aumentata fino a fondersi con il terriccio del suolo ed io non me ne ero nemmeno accorta,ero persa nei miei pensieri. Una volta entrata posai tutto in un angolo,sorprendentemente ero ancora abbastanza asciutta,o almeno i miei capelli lo sembravano.
Dopo poco decisi di provare a riaddormentarmi,quel clima mi rendeva assonnata e sperando di non fare un altro incubo mi diressi verso la camera,aprii pian piano la porta la quale cigolò lievemente e varcai l’uscio. Ma non appena fui dentro,ciò,o meglio,chi vidi nella stanza mi paralizzo alla sola vista,ero convita di essere sola…. ma la figura scura d’un ragazzo ora mi osservava nella penombra della stanza. Riuscivo a scrutare la sua forma e i suoi lineamenti con difficoltà,stava iniziando a fare buio ed egli era posizionato in controluce.
"Sembri in ottima forma nonostante la tua corsa." Esordì con quelle parole alzando il suo sguardo verso di me,in quell’istante notai le sue numerose bende su tutto il corpo compreso il viso ma fermai ogni mia analisi sul suo aspetto a quella frase realizzando che non era stato solo un brutto sogno,era accaduto veramente,ed era lui che mi aveva inseguita per tutto quel tempo... allora perchè non mi aveva uccisa prima? E come sono tornata qui? Perché è qui adesso?
Ci furono attimi di silenzio,nonostante la distanza i nostri sguardi erano dritti negli occhi dell’altro,io tentavo di non cedere alla paura ma l’ansia mi stava dovorando. Lo vedevo avvicinarsi lentamente,ogni suo passo sembrava coordinato ai miei battiti,dovevo inventarmi qualcosa. Riuscivo a percepire il mio tempo scadere,come un ticchettio nella mia testa che segnava quanto mancasse alla mia fine finché non mi voltai con un movimento improvviso e corsi di nuovo in cucina. le mie gambe iniziavano a cedere,in una questione di attimi caddi a terra accanto a una sedia,tentai di rimettermi in piedi il più in fretta possibile provando a sollevarmi aggrappandomi alla sedia con le braccia,ma anche queste ultime erano frenetiche e non rispondevano a nessun comando. Sembrava un incubo,un attacco di panico,mi dimenavo ma ormai ero nella sua trappola e non c’era più via d’uscita. “Puoi nasconderti,ma non puoi fuggire." Lo sentii pronunciare quella frase ridacchiando. Al mio movimento imprevedibile non aveva iniziato a inseguirmi,aveva continuato a venirmi in contro molto lentamente,consapevole che non gli sarei sfuggita e ad ogni suo passo sempre più vicino credevo di star per svenire.
Ero ancora li per terra,con le braccia sulla sedia,provando a rialzarmi,ma l'ansia mi teneva prigioniera. Perchè a quel mio scappare imprevedibile non mi aveva rincorsa velocemente? Perché era sicuro che non avrei corso per kilometri fino a perdere le mie tracce? E soprattutto perché voleva uccidermi? Forse era solo fame di sangue ed in effetti una ragazza sola in un bosco era proprio la vittima perfetta eppure era come se avesse previsto ogni mia mossa,e sapesse ogni mio comportamento,come ad averli progettati lui stesso. Tutto questo era premeditato,non c'era altra spiegazione ed ero consapevole di non poter vincere. Aveva ragione non mentiva dicendomi che avrei potuto nascondermi ma non sarei mai potuta fuggire e sottrarmi a quella sorte.
"Perchè io?..." Quella fu l'ultima domanda che potei pormi prima di vederlo sbattere la porta della cucina sul muro,mentre io ero ancora sul pavimento,a qualche passo da lì ancorata alla sedia. Sapevo di riuscire a controllare a stento i movimenti quindi mi ero rassegnata nel compierli,accettando il mio destino.
In pochi istanti egli era in piedi di fronte a me,con uno scatto calciò violentemente la sedia a cui ero aggrappata scansandola definitivamente,indietreggiai come fosse un riflesso involontario,facendo strusciare i piedi per terra ed aiutandomi con le mani,finché come sospettavo sarei finita con le spalle al muro.
I miei movimenti erano ancora instabili,eppure lui era così sicuro di prendermi che avanzava con calma,i suoi passi mettevano più ansia della sua enorme falce mietitrice,e ad ogni minimo rumore sentivo di perdere un battito.
D’un tratto vidi le sue scarpe fermarsi,non avevo nemmeno il coraggio di alzare lo sguardo e vedere in volto chi sarebbe stato il responsabile della mia morte,il mio assassino all’apparenza inviato dalla morte stessa a proseguire il suo lavoro in possesso della sua stessa arma. Chiusi gli occhi e abbassai il capo come quando i bambini spaventati si rifugiano sotto le coperte un pensiero infantile,ma conservavo in me la futile convinzione che sarebbe stato meno doloroso se non avessi visto nulla.
Tuttavia dopo pochi attimi di tensione mi resi conto di essere di nuovo nella stessa situazione di prima,se ormai mi ha preso perché non mi finisci? Perchè non si sbriga a porre fine a questo inferno? A quel punto,con tempismo quasi studiato,lo sentii muoversi verso di me ancora una volta,ma non avevo intenzione di guardare cosa stesse facendo nella paura di trovarmi faccia a faccia con la sua lama. Avevo ancora gli occhi chiusi aspettando il mio ultimo respiro,ma giurai di averlo sentito abbassarsi per raggiungere l'altezza del mio volto,ero confusa,che intenzioni aveva? D'un tratto divenne ancora più imprevedibile. Era così vicino che riuscivo a sentire il suo respiro quasi addosso. "Guardami" lo sentii dire con tono calmo e serio,mentre con due dita sotto il mio mento cercava di alzarmi lo sguardo contro voglia. Aprii gli occhi, non ero nella posizione di oppormi,avrei solo peggiorato le cose. Mi guardò per un istante,cercai di riprendere lucidità allora nonostante le sue iridi diverse,una marrone ed una gialla,mi avessero quasi completamente stregata. Avrei potuto guardarle per ore,ma con me avevo solo una manciata di attimi prima della fine o almeno così credevo, era diventato sempre più confusionario quello che doveva essere solo uno scenario d’omicidio...ed ora sembrava persino aver cambiato idea,possibile?
Riabbassai lo sguardo,non volevo notasse la mia debolezza alla vista dei suoi occhi,non volevo sembrare più vulnerabile di quello che già ero... e non appena volsi la testa verso il suolo,presa dallo sconforto,un forte calore mi pervase calmandomi al solo tocco. Le sue labbra erano sulle mie.
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herynfanfiction · 1 year
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Di promesse e succo di zucca || Dramione fanfiction
Wattpad https://www.wattpad.com/1288078666-di-promesse-e-succo-di-zucca
EFP https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4039898&i=1
AO3 https://archiveofourown.org/works/45932005
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unagocciadipioggia · 1 year
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Piccolo festeggiamento per questo piccolo traguardo: la mia storia è quinta in classifica su Wattpad al momento!
(so che a volte la classifica glitcha un pochino e quindi potrebbe essere un caso, però mi voglio godere il momento)
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P.s. questo è il link alla storia se qualcuno fosse curioso
https://www.wattpad.com/1207475066-la-scuola-dei-demeriti-1-le-pillole
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empanada2017 · 7 months
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Tiktok Empanada2021
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swallowtail-ageha · 8 months
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BROO the author of that review book said "well you knew what you were going to see when you clicked on this book so why are you so mad" FUNNY HOW THIS BEHAVIOUR DOESN'T APPLY TO YOU WHEN YOU CHOOSE WHICH FANFICTIONS TO MAKE FUN OF HUH
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