Tumgik
theangeloflucifer · 5 months
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La mia storia.
25 NOVEMBRE.
Ero piccola, poco più di una ragazzina, frequentavo ancora la scuola media, quando la sera in tv davano “Amore criminale” e restavo a guardarlo. Fidanzati, mariti, violenti che abusavano delle loro compagne e spesso anche dei loro figli. Vedevo tutto quello dall’esterno e mi sembrava così assurdo. Come può una persona che ti ama farti tutto questo? E le donne Perché non se ne rendono conto? Perché non scappano e si mettono in salvo? Dovrebbero dirlo a qualcuno, decidere di andarsene e voltare pagina.
Mi chiedevo questo. Era un programma che guardavo spesso, perché nei confronti di quell’argomento avevo troppi interrogativi.
Tuttavia ero piccola, e molti aspetti non riuscivo a coglierli.
Sei piccolo, ingenuo, vedi certe situazioni dall’esterno, e le vedi così lontane da te, come se non potessero mai toccarti.
Era un sabato sera di metà marzo, del 2016. Io e quello che era il mio attuale fidanzato stavamo discutendo. Il motivo? Avevo evidenziato che un suo comportamento non mi era piaciuto. Nonostante mi fossi rivolta a lui con alcun tono marcato, o atteggiamento forte, la discussione andava avanti da ore. Parole forte, toni di voce alti, e alla fine, per la prima volta mi diede uno schiaffo.
Mi sorprese quel gesto, e stupì anche lui. Mi disse che mai aveva alzato in dito su nessuno, ed ero stata io farlo arrabbiare così tanto da fargli perdere il controllo. Io, e le mie discussioni inutili, lo avevano esasperato e portato a darmi uno schiaffo.
Eravamo insieme da un anno, e non era mai accaduto. Si, discutevamo, e spesso, per giorni e giorni, ma mai aveva alzato un dito su di me. La discussione era durata un bel po’ in effetti, forse ho davvero esagerato pensai.
Diedi poca importanza alla cosa, del resto era stato solo uno schiaffo. La cosa non costituiva nessun problema, e non sarebbe più successo.
Passarono settimane, mesi, e mi resi conto che quello era solo l’inizio.
Accadeva, sempre più frequentemente, in modo sempre più violento.
Ogni piccolo battibecco, poteva portare a quello. Il motivo più più stupido, tra tutti? Una volta abbiamo cominciato una discussione perché non gli piaceva come avevo abbinato una t-shirt, su un pantaloncino, per andare a fare una passeggiata al centro commerciale. Ogni litigio si svolgeva sempre allo stesso modo, e si concludeva sempre con la solita promessa; non accadrà più. La colpa era sempre attribuita a me. Io che mi arrabbiavo, che avevo da ridire sui suoi comportamenti, e lo innervosivo al punto tale da fargli perdere la calma.
“Te lo meriti tutto questo!”
“E’ colpa tua, con gli altri non succede. Tu mi fai diventare così!”
Quante volte mi sono state ripetute queste frasi!
Mi veniva spesso detto che non sapevo ragionare. “Lascia stare, inutile parlare con te, non capisci nulla.”
Ricordo l’aria di sufficienza con cui mi guardava, la superiorità e l’arroganza. Ricordo la sua voce che si alzava sempre più, i suoi occhi pieni di disprezzo. I suoi tentativi di zittirmi in ogni modo; con gli insulti, con i toni, con quell’atteggiamento, con quelle mani intorno al collo.
Ricordo le sue mani intorno al collo, i colpi sempre più forti, e le mie urla che soffocava.
Ricordo quella volta in cui non si fermava, e io ho avuto davvero paura, più del solito. Quando ho deciso di urlare per chiedere aiuto, nella speranza che qualcuno sentisse, è stato peggio. Tutte quelle lacrime versate, quei segni da coprire e nascondere. Quelle sere in cui non vedevo l’ora di arrivare a casa, per sentirmi finalmente al sicuro, e quelle notti passate a piangere silenziosamente.
Ricordo perfettamente tutte le volte che mi è stato detto che ero sbagliata, che non capivo nulla. Per tutte quelle volte che sono stata paragonata alle altre, sminuita e non rispettata. Quegli insulti su di me, sulla mia famiglia. Le volte in cui non veniva tenuta in considerazione la mia opinione, o una mia richiesta. Quegli apprezzamenti fuori luogo fatti sulle altre ragazze, per evidenziare quanto non gli andassi bene. Tutte le mancanze, tutte le occasioni importanti passate a discutere e macchiate dalla violenza. Le piccole cose di cui sono stata privata, le occasioni sottratte, gli amici che ho dovuto perdere. Anni della mia adolescenza che non potrò più riavere, momenti di spensieratezza che non potrà rivivere.
Ricordo molte occasioni, momenti importanti che sono stati rovinati.
Come Quella volta, dopo una competizione importante e una meritata medaglia, mi ritrovai a tornare a casa
Con un livido enorme sul braccio, e allora fui costretta a tenere le maniche lunghe a maggio, fingendo di stare poco bene.
Come quella volta che ritornai a casa con un segno marcato sulla fronte, la sera prima del mio esame di maturità, e inventai che ero scivolata nello spogliatoio della palestra. il litigio la sera prima del mio 18esimo. Il mio 21esimo compleanno rovinato.
Ho centinaia di ricordi, ricordi orrendi a riguardo. Ho tentato di rimuoverli, ma non ci sono riuscita. Sono cose accadute, e non possono essere cancellate.
Nel corso del tempo, mi sono resa conto che la violenza non è solo fisica. Non è fatta solo di schiaffi, e pugni. La violenza, è anche non essere liberi di parlare, sentirsi dire di valere nulla, di meritare il peggio, ed essere guardati con aria di disprezzo. È sentirsi in Gabbia, e sapere che chi dice di amarti, ne ha le chiavi. La violenza ha tante sfumature, e chi è violento lo sarà sempre. Ed è inutile provare a sottolineare loro quanto questo sia sbagliato, perché saranno sempre convinti che sia tutto normale, e continueranno ad avere la propria visione delle cose. L’unica cosa da fare è andarsene, e voltare pagina.
Non lasciate correre, non permettete a nessuno di mancarvi di rispetto, impedirvi qualcosa, e non permettere a nessuno di oltrepassare i limiti che voi stesse imponete. Non sentitevi colpevoli, o responsabili di quanto vi è accaduto o vi sta accadendo. Non siete sbagliate.
Non è colpa vostra, anche se vi diranno il contrario. Nessuna di voi merita di sentirsi una nullità, trascorrere la sera prima dell’esame di maturità a coprire i lividi, per non dare spiegazioni il giorno seguente. Nessuno merita di essere spintonata in pubblico davanti a decine di persone, con la frase “te lo meriti” che ti rimbomba nella testa, nè tanto meno sentire le mani al collo che stringono, e occhi che ti guardano pieni di disprezzo.
Nessuno merita ciò, e la violenza va fermata. Non abbiate paura, siate coraggiose, e risollevatevi. Fermateli, e liberatevene.
DENUNCIARE è SOLO UN ATTO DI CORRAGGIO, E DI AMORE, VERSO SE STESSI E LA PROPRIA VITA.Donne, denunciate!
Prendete le distanze, allontanatevi da tutto ciò che è nocivo per voi. Eliminate dalla vostra vita chi vi causa problemi, chi vi priva della vostra serenità e tranquillità, chi vi porta via i sogni, vi impone divieti, e stabilisce vincoli. Non avete bisogno di una persona che vi da per scontate, vi sminuisce e vi zittisce, senza tenere a cuore i vostri pensieri, i vostri desideri, e i vostri obiettivi. Tutto questo non è amore, l’amore è un’altra cosa.
Non ho mai detto nulla a nessuno, ho tenuto per anni questo segreto per me. l’ho raccontato solo ad una persona, ed è stata quella che mi ha salvata.
Se sentite di non riuscire a reagire da sole, confidatevi, lasciatevi salvare.
Sono Angela, e sono stata VITTIMA DI VIOLENZA!
Dopo anni, riesco ad ammetterlo.
Io ne sono uscita, e ho ripreso in mano la mia vita. Se l’ho fatto io, potete farlo anche voi!
Non sarà facile, ma giorno dopo giorno vi sentirete più leggere, più libere. Prenderete le distanze, e vi renderete conto di quanto è bello amarsi!
Concedetevi quest’occasione di tornare a sorridere, a vivere, a conoscervi.
Voltate pagina, e innamoratevi di voi stesse e della vostra vita!
Siete straordinarie, dotate di una forza immensa.
Donne, DISOBBEDITE!
E voi uomini, abbiate l’eleganza necessaria a saper ascoltare, capire e valorizzare la vostra compagna. Siate suoi complici, sognate con lei!
Sappiate accarezzare l’anima della vostra donna, e abbiatene cura. Questo vi rende estremamente eleganti!
Chiedo a tutti coloro che hanno letto, di condividere questa storia vera. Se anche solo una ragazza leggendo questo post riuscirà a ribellarsi, allora saró riuscita nel mio intento!
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theangeloflucifer · 2 years
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“​​Non esiste nessuno più difficile di chi sa stare solo. Ha imparato a fare la cosa che fa più paura al mondo.
Quindi, non sarà mai disposto a barattare la sua solitudine con rapporti di circostanza, ne con persone che cercano compagnia solo perché hanno paura del vuoto.”
— P. Felice
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theangeloflucifer · 2 years
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La mia storia, la battaglia più difficile che abbia affrontato, il buio più assoluto. Allo stesso tempo, la dimostrazione che si può sempre ricominciare, anche quando ti sembra di essere in un punto di non ritorno. Non rinnego il mio vissuto, anzi. Dopo averlo maledetto, mi rendo conto di quanto sia prezioso. Niente può essere rinnegato dinanzi alle testimonianze.
25 NOVEMBRE.
Ero piccola, poco più di una ragazzina, frequentavo ancora la scuola media, quando la sera in tv davano “Amore criminale” e restavo a guardarlo. Fidanzati, mariti, violenti che abusavano delle loro compagne e spesso anche dei loro figli. Vedevo tutto quello dall’esterno e mi sembrava così assurdo. Come può una persona che ti ama farti tutto questo? E le donne Perché non se ne rendono conto? Perché non scappano e si mettono in salvo? Dovrebbero dirlo a qualcuno, decidere di andarsene e voltare pagina.
Mi chiedevo questo. Era un programma che guardavo spesso, perché nei confronti di quell’argomento avevo troppi interrogativi.
Tuttavia ero piccola, e molti aspetti non riuscivo a coglierli.
Sei piccolo, ingenuo, vedi certe situazioni dall’esterno, e le vedi così lontane da te, come se non potessero mai toccarti.
Era un sabato sera di metà marzo, del 2016. Io e quello che era il mio attuale fidanzato stavamo discutendo. Il motivo? Avevo evidenziato che un suo comportamento non mi era piaciuto. Nonostante mi fossi rivolta a lui con alcun tono marcato, o atteggiamento forte, la discussione andava avanti da ore. Parole forte, toni di voce alti, e alla fine, per la prima volta mi diede uno schiaffo.
Mi sorprese quel gesto, e stupì anche lui. Mi disse che mai aveva alzato in dito su nessuno, ed ero stata io farlo arrabbiare così tanto da fargli perdere il controllo. Io, e le mie discussioni inutili, lo avevano esasperato e portato a darmi uno schiaffo.
Eravamo insieme da un anno, e non era mai accaduto. Si, discutevamo, e spesso, per giorni e giorni, ma mai aveva alzato un dito su di me. La discussione era durata un bel po’ in effetti, forse ho davvero esagerato pensai.
Diedi poca importanza alla cosa, del resto era stato solo uno schiaffo. La cosa non costituiva nessun problema, e non sarebbe più successo.
Passarono settimane, mesi, e mi resi conto che quello era solo l’inizio.
Accadeva, sempre più frequentemente, in modo sempre più violento.
Ogni piccolo battibecco, poteva portare a quello. Il motivo più più stupido, tra tutti? Una volta abbiamo cominciato una discussione perché non gli piaceva come avevo abbinato una t-shirt, su un pantaloncino, per andare a fare una passeggiata al centro commerciale. Ogni litigio si svolgeva sempre allo stesso modo, e si concludeva sempre con la solita promessa; non accadrà più. La colpa era sempre attribuita a me. Io che mi arrabbiavo, che avevo da ridire sui suoi comportamenti, e lo innervosivo al punto tale da fargli perdere la calma.
“Te lo meriti tutto questo!”
“E’ colpa tua, con gli altri non succede. Tu mi fai diventare così!”
Quante volte mi sono state ripetute queste frasi!
Mi veniva spesso detto che non sapevo ragionare. “Lascia stare, inutile parlare con te, non capisci nulla.”
Ricordo l’aria di sufficienza con cui mi guardava, la superiorità e l’arroganza. Ricordo la sua voce che si alzava sempre più, i suoi occhi pieni di disprezzo. I suoi tentativi di zittirmi in ogni modo; con gli insulti, con i toni, con quell’atteggiamento, con quelle mani intorno al collo.
Ricordo le sue mani intorno al collo, i colpi sempre più forti, e le mie urla che soffocava.
Ricordo quella volta in cui non si fermava, e io ho avuto davvero paura, più del solito. Quando ho deciso di urlare per chiedere aiuto, nella speranza che qualcuno sentisse, è stato peggio. Tutte quelle lacrime versate, quei segni da coprire e nascondere. Quelle sere in cui non vedevo l’ora di arrivare a casa, per sentirmi finalmente al sicuro, e quelle notti passate a piangere silenziosamente.
Ricordo perfettamente tutte le volte che mi è stato detto che ero sbagliata, che non capivo nulla. Per tutte quelle volte che sono stata paragonata alle altre, sminuita e non rispettata. Quegli insulti su di me, sulla mia famiglia. Le volte in cui non veniva tenuta in considerazione la mia opinione, o una mia richiesta. Quegli apprezzamenti fuori luogo fatti sulle altre ragazze, per evidenziare quanto non gli andassi bene. Tutte le mancanze, tutte le occasioni importanti passate a discutere e macchiate dalla violenza. Le piccole cose di cui sono stata privata, le occasioni sottratte, gli amici che ho dovuto perdere. Anni della mia adolescenza che non potrò più riavere, momenti di spensieratezza che non potrà rivivere.
Ricordo molte occasioni, momenti importanti che sono stati rovinati.
Come Quella volta, dopo una competizione importante e una meritata medaglia, mi ritrovai a tornare a casa
Con un livido enorme sul braccio, e allora fui costretta a tenere le maniche lunghe a maggio, fingendo di stare poco bene.
Come quella volta che ritornai a casa con un segno marcato sulla fronte, la sera prima del mio esame di maturità, e inventai che ero scivolata nello spogliatoio della palestra. il litigio la sera prima del mio 18esimo. Il mio 21esimo compleanno rovinato.
Ho centinaia di ricordi, ricordi orrendi a riguardo. Ho tentato di rimuoverli, ma non ci sono riuscita. Sono cose accadute, e non possono essere cancellate.
Nel corso del tempo, mi sono resa conto che la violenza non è solo fisica. Non è fatta solo di schiaffi, e pugni. La violenza, è anche non essere liberi di parlare, sentirsi dire di valere nulla, di meritare il peggio, ed essere guardati con aria di disprezzo. È sentirsi in Gabbia, e sapere che chi dice di amarti, ne ha le chiavi. La violenza ha tante sfumature, e chi è violento lo sarà sempre. Ed è inutile provare a sottolineare loro quanto questo sia sbagliato, perché saranno sempre convinti che sia tutto normale, e continueranno ad avere la propria visione delle cose. L’unica cosa da fare è andarsene, e voltare pagina.
Non lasciate correre, non permettete a nessuno di mancarvi di rispetto, impedirvi qualcosa, e non permettere a nessuno di oltrepassare i limiti che voi stesse imponete. Non sentitevi colpevoli, o responsabili di quanto vi è accaduto o vi sta accadendo. Non siete sbagliate.
Non è colpa vostra, anche se vi diranno il contrario. Nessuna di voi merita di sentirsi una nullità, trascorrere la sera prima dell’esame di maturità a coprire i lividi, per non dare spiegazioni il giorno seguente. Nessuno merita di essere spintonata in pubblico davanti a decine di persone, con la frase “te lo meriti” che ti rimbomba nella testa, nè tanto meno sentire le mani al collo che stringono, e occhi che ti guardano pieni di disprezzo.
Nessuno merita ciò, e la violenza va fermata. Non abbiate paura, siate coraggiose, e risollevatevi. Fermateli, e liberatevene.
DENUNCIARE è SOLO UN ATTO DI CORRAGGIO, E DI AMORE, VERSO SE STESSI E LA PROPRIA VITA.Donne, denunciate!
Prendete le distanze, allontanatevi da tutto ciò che è nocivo per voi. Eliminate dalla vostra vita chi vi causa problemi, chi vi priva della vostra serenità e tranquillità, chi vi porta via i sogni, vi impone divieti, e stabilisce vincoli. Non avete bisogno di una persona che vi da per scontate, vi sminuisce e vi zittisce, senza tenere a cuore i vostri pensieri, i vostri desideri, e i vostri obiettivi. Tutto questo non è amore, l’amore è un’altra cosa.
Non ho mai detto nulla a nessuno, ho tenuto per anni questo segreto per me. l’ho raccontato solo ad una persona, ed è stata quella che mi ha salvata.
Se sentite di non riuscire a reagire da sole, confidatevi, lasciatevi salvare.
Sono Angela, e sono stata VITTIMA DI VIOLENZA!
Dopo anni, riesco ad ammetterlo.
Io ne sono uscita, e ho ripreso in mano la mia vita. Se l’ho fatto io, potete farlo anche voi!
Non sarà facile, ma giorno dopo giorno vi sentirete più leggere, più libere. Prenderete le distanze, e vi renderete conto di quanto è bello amarsi!
Concedetevi quest’occasione di tornare a sorridere, a vivere, a conoscervi.
Voltate pagina, e innamoratevi di voi stesse e della vostra vita!
Siete straordinarie, dotate di una forza immensa.
Donne, DISOBBEDITE!
E voi uomini, abbiate l’eleganza necessaria a saper ascoltare, capire e valorizzare la vostra compagna. Siate suoi complici, sognate con lei!
Sappiate accarezzare l’anima della vostra donna, e abbiatene cura. Questo vi rende estremamente eleganti!
Chiedo a tutti coloro che hanno letto, di condividere questa storia vera. Se anche solo una ragazza leggendo questo post riuscirà a ribellarsi, allora saró riuscita nel mio intento!
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theangeloflucifer · 2 years
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Non ti intromettere mai nella sofferenza altrui.
L’uomo deve stancarsi di sé stesso e bere fino in fondo la coppa di veleno che gli spetta.
Non essere presuntuoso e non sperare di poter aiutare tutti, è possibile aiutare soltanto chi è pronto ad accettare l’aiuto.
Una persona che soffre vede il mondo attraverso il proprio dolore, e perciò è sorda e cieca.
Ognuno si trascina dietro la sua esperienza di vita senza vedere che si tratta di un peso morto.
Se interverrai nell'altrui sofferenza, il vortice karmico ti risucchierà in un gioco a te estraneo.
Ricorda che l’uomo è capace di contagiare, con la sua sofferenza.
Procedi per la tua strada senza voltarti.
Soltanto se stai facendo la tua strada potrai aiutare un altro a rialzarsi.
Satyananda Saraswati
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theangeloflucifer · 3 years
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Se potessi andare ovunque, dove andresti?
Se potessi riabbracciare qualsiasi persona, tra le braccia di chi ti rifugeresti?
Mandami un messaggio, scambiamoci i sogni. Fantastichiamo insieme!
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theangeloflucifer · 3 years
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theangeloflucifer · 3 years
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in bilico tra il voler sparire nel nulla e ravvivare la mia vita sociale
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theangeloflucifer · 3 years
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Noi siamo sempre nel luogo
dove si trova il nostro pensiero
e non il nostro corpo.
—M. Bisotti
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theangeloflucifer · 3 years
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“Ci rincontreremo senza dirci nulla, con l'imbarazzo di chi ha condiviso tanto e poi rovinato tutto.”
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theangeloflucifer · 3 years
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L’intesa è una forma sublime d’amore, che si presenta senza preavviso, che emerge solo stando insieme e accorgendosi che il tempo è passato nella felicità, perché l’intesa è una felicità del vivere, significa capire dell’altro quello che non ha il coraggio di confessarti e sorridere dentro di te perché sai che non ti darebbe fastidio, quella confessione.
[E. Ianniello]
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theangeloflucifer · 3 years
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tempo fa, una persona mi ha detto una frase che, da quel momento porto sempre con me: "Quello che gli altri pensano della tua persona, dice molto su di loro ma niente su di te."
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theangeloflucifer · 3 years
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theangeloflucifer · 3 years
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A che serve la bellezza se non c’è empatia? La bellezza non dura per sempre. Le relazioni cariche di complicità, invece, possono durare all’infinito.
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theangeloflucifer · 3 years
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Ci si trova ci si conosce e infine ci si perde
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theangeloflucifer · 3 years
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theangeloflucifer · 3 years
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“Mi manchi. Penso sia questa la frase più bella che ci si possa sentir dire. Significa che hai lasciato un vuoto nella persona che te lo dice. E solo tu puoi riempirlo.”
— O. Mantovani
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theangeloflucifer · 3 years
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Una persona speciale ti fa vedere ciò che sei veramente. Ti riconsegna a te stesso. Ti ricongiunge a quella parte di te che credevi di aver perduto. Una persona speciale trova la tua Anima la sfiora con delicatezza, e le soffia il vento necessario perché si rialzi in volo. Una persona speciale non sa di esserlo. Ma merita di saperlo.
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(A. De Pascalis)
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