Tumgik
#a nessuno frega di te
colonna-durruti · 2 months
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A Mario mancano tre anni alla pensione, da 35 è impiegato nella grande distribuzione, in un supermercato Pam di Corso Svizzera a Torino.
A un certo punto la vita comincia a precipitare: il mutuo di casa schizza alle stelle, sua moglie si ammala. Mario stringe i denti, dà fondo ai risparmi. Ma con questi lavori mica metti in banca milioni e i risparmi finiscono presto.
Un giorno perde la testa, sono parole sue, e ruba sei uova e una scamorza affumicata dagli scaffali del supermercato, gli stessi che aveva riempito e su cui aveva vigilato per tanti anni. Lo beccano subito perché lui non è un ladro di professione, è solo un uomo disperato e affamato. Appena viene sorpreso con la scamorza nel sacco, ammette tutto e chiede scusa: “Ho sbagliato, ma vivo una situazione privata ed economica al limite del sostenibile. Non è una giustificazione, solo una spiegazione”.
All’azienda le scuse e la mortificazione non bastano. Il licenziamento in tronco arriva per raccomandata: “Appare particolarmente grave che lei abbia deliberatamente prelevato dagli scaffali di vendita alcune referenze per un valore complessivo di 7,05 euro e sia poi uscito dal negozio senza provvedere al pagamento delle stesse. Le scuse da lei fornite non possono giustificare in alcun modo l’addebito contestato. Considerati violati gli obblighi generali di correttezza, diligenza e buona fede, ritenuto venuto meno l’elemento fiduciario, avendo abusato della sua posizione all’interno dell’organizzazione a proprio indebito vantaggio e a danno della società, le comunichiamo la risoluzione del rapporto di lavoro per giusta causa”.
I sindacati, giudicando la misura del licenziamento sproporzionata, hanno fatto ricorso.
Anche Jean Valjean, il protagonista dei Miserabili, ruba un mezzo pane e per tutta la vita viene inseguito da Javert, il poliziotto che diventerà il simbolo universale della giustizia ottusa e, appunto, sproporzionata.
Ma questi sono gli aggettivi della burocrazia e dei tribunali, abbiamo bisogno di altre parole per capire un sistema disumano, che si basa su uno schiavismo legalizzato che (anche) nella grande distribuzione trova terreno fertile.
Questo sistema feroce – in cui si sono polverizzate le reti sociali (in un alimentari a gestione familiare la vicenda di Mario sarebbe andata a finire nello stesso modo?) e milioni di individui sono esposti alle intemperie del mercato – è pensato a discapito della maggioranza e a vantaggio dei pochi che si spartiscono le ricchezze del mondo, con l’avallo dei governi.
Il nostro, nonostante una situazione di crescente, paurosa povertà, ha abolito il Reddito di cittadinanza anche grazie a un’indegna campagna di stampa portata avanti dai principali giornali italiani per conto di lorsignori.
In un bel libro appena uscito per Einaudi, Antologia degli sconfitti, Niccolò Zancan mette in fila le storie dei nuovi Valjean: nella discesa agli inferi dell’emarginazione gli apre la porta Egle, un’anziana signora che fruga nell’immondizia del mercato di Porta Palazzo, in cerca di verdura per fare il minestrone. Ma nella vita di prima c’erano state una casa, una famiglia, le vacanze a Loano sulla 500. Poi si è ritrovata a vivere con la pensione di reversibilità del marito e la dignità perduta in un cassonetto della spazzatura.
In questo atlante della disperazione c’è tutto il catalogo degli emarginati: un padre separato, un senzacasa che dorme in auto, un cassintegrato, prostitute, migranti, rider. E un ladro di mance che viene licenziato come Mario. L’aiuto cuoco gli dice: “Da te non me lo sarei mai aspettato”. E lui gli risponde, umiliato, “nemmeno io”.
Invece è tutto prevedibile e ha un nome semplice: si chiama povertà. Dei poveri però non frega niente a nessuno, incredibilmente nemmeno dei lavoratori poveri: sono solo numeri nelle statistiche dell’Istat.
Finché non rubano sei uova e una scamorza.
(Silvia Truzzi, FQ 29 febbraio 2024) da Tranchida.
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ninfettin · 6 months
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in realtà a nessuno frega un cazzo di te ☁️
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psiqotic · 6 months
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sono uscito completamente da alcuni schemi che il mondo cerca d’imporci.
“trovati un lavoro, il posto fisso è fondamentale”
ma esattamente per cosa? per morire di fame?
mettiamo caso che guadagni più della media, facciamo 1800€. dividiamoli ora.
450€ per l’affitto, un 250€ per le bollette e un 300€ per la spesa. siamo già a 1000€. ora mettiamoci un 200€ al mese di benzina per spostarti, i vari abbonamenti che servono in casa, wi-fi, netflix, sky, aggiungiamo altri 70/80€, siamo sui 1300€. Te ne avanzano 500, wow, sei ricco. e invece no. se hai il vizio del fumo, mettici altri 150€ di spesa, sei a 350. incredibile, ora puoi gustarti i tuoi miseri risparmi, andando a cena due/tre volte in un mese, per passare i restanti giorni a morire in casa. per questo ho deciso di vivere in partita iva, punto.
“devi uscire, avere amici, stare in mezzo la gente”
grandissima cazzata. il momento in cui mi sento più solo, è proprio in mezzo la gente. tutti pensano a se stessi, al giorno d’oggi a nessuno frega un cazzo di te. non esistono più amici o cose varie. l’unica cosa che ho capito che esiste, è l’amore. trovare una compagna con la quale condividere questo breve viaggio. fare esperienze con lei e crescere con lei. punto. l’amicizia, per quanto agli occhi di tutti esista, in realtà non c’è. e invecchiando lo capisci.
tutto questo pippone per dire, andate a fare in culo voi e il vostro modo di vivere. uscite dagli schemi, guardate le cose con occhi diversi. punto.
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belladecasa · 3 months
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Oggi è morto lo zio di Ari e ho pensato che avevo bisogno di dirtelo. È morto lo zio di Ari, così, all’improvviso. Aveva ridipinto le pareti di casa mia, quando ho fatto la comunione. Ed è morto così, all’improvviso, e io non ho saputo che scrivere quattro parole convenevoli, alla mia migliore amica. Credevo ormai di saper parlare di fronte alla morte e invece nessuno sa trovare le parole giuste, nemmeno io che sono da sempre a contatto con la morte, dentro e fuori di me. Il fatto di non sapere come stai, per me, è contro natura; il fatto che non sai come sto. A me non frega un cazzo di fare l’amore con te, della tua consolazione, di andare con te al cinema. Io l’amore lo faccio con chi voglio, sono inconsolabile e mi piace andare al cinema da sola. Il punto è che a te devo raccontare la mia storia e devo sapere come va la tua, devo sapere come sta tua nonna, tua madre, le tue sorelle, come vanno i tuoi cazzo di set cinematografici. E io devo dirti che quando mio nonno è morto non ho fatto in tempo a tornare per il suo funerale, che ho ricevuto una diagnosi di disturbo bipolare; che quando mio nonno è morto non ho sofferto poi così tanto, ma quando invece è morta Beatrice mi si è spaccato il mondo davanti agli occhi. Ho sentito il mondo diventare vetro, scricchiolare e frantumarsi. E poi, quando a forza l’ho ricomposto, non è più stato uguale. E tu non lo sai, che mi si è spaccato il mondo davanti; che è morto all’improvviso, e aveva dipinto le pareti di casa mia
#s
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Parliamo di SESSO ORALE.
Il sesso orale è senza dubbio la cosa più amata dagli esseri umani.
Se la batte solo con la Nutella e lo Scudetto, due cose contro cui il sesso genitale perderebbe miseramente.
Invece il sesso orale vince.
Io mi sono chiesto spesso:
Perché ci piace così tanto?
La risposta è stata sempre la stessa:
PERCHÉ GODI SENZA FA NIENTE.
Punto. Fine della questione.
È solo pigrizia edonista allo stato puro, nient’altro.
È come un divano de cachemire, ‘na Jacuzzi piena d’acqua calda frizzante, Tina Cipollari sordomuta e legata, la stessa cosa:
È IL PIACERE SENZA IL DOVERE.
Tutte quelle cose sul fatto che è un dono che l’altro fa a noi, perché come lo fa lei, come lo fa lui... tutte fesserie.
A ‘na lingua non j’ha mai chiesto i documenti nessuno, perché in quel momento de chi c’è attaccato dietro non ce ne frega niente.
Basta che sia costante, partecipe e stacanovista.
Per l’UOMO il sesso orale è imprescindibile.
Non c’è possibilità de trattativa (anche per la donna ma poi ci arriviamo).
Il sesso orale sta all’uomo come i sensi de colpa stanno alla religione: senza uno non esiste l’altro.
Noi se semo inventati veramente qualsiasi cosa pe fallo andà de moda:
- lo sperma fa dimagrì
- lo sperma toglie le rughe
- lo sperma facilita la depilazione laser
- lo sperma fa crescere le tette
- studi universitari che dimostrano che le donne che fanno più pompini so le più intelligenti
- sperma is the new “Acqua de Lourdes”
Tutte, se le semo inventate tutte.
Sul web ce stanno più articoli de blog sui benefici del pompino che foto hackerate de Diletta Leotta.
Detto questo però, ci piace in qualsiasi modo e con qualsiasi stile, fatta eccezione per un particolare, categorico ed imperativo per tutti, che trasvola dalle Alpi all’Oceano Indiano:
I DENTI.
I denti in un pompino so proprio come il fascismo: rovinano tutto e fanno soffrì le persone.
I denti non li dovete usà, li dovete fa sparì.
Sì forse ‘na volta ogni 5 anni, così pe’ scherzo, ma non de più, per il resto dovete esse ‘na vecchietta che j’è finito er Kukident, lisce e umide come na pelle de daino all’autolavaggio der bengalese.
Io capisco che magari da ragazze, per scherzare con le amiche una fa pratica co banane, würstel, calippi e quant’altro, ma quelle so tutte cose che se ce passi i denti sopra se modellano… invece i piselli se sgarano, tutto qua.
Capito questo, capito tutto.
Pure perché è l’UNICA parte veramente sensibile di un uomo.
Per il resto siamo solo bugie, cazzeggio e “non mi sento pronto”.
Stabilito ciò il resto è tutto bello: classico, de lato, de sotto, a singhiozzo, a stoppino, a soffietto, a biberon, a girello, a stura lavandino, a lingua de cocker, a bevuta de struzzo, a sbadiglio de bradipo, insomma fatelo come ve pare, basta che lo fate.
Passiamo alla DONNA.
Sul fatto che il sesso orale per la donna sia fondamentale, non posso metterci la mano sul fuoco essendo un uomo, ma credo proprio che sia così.
La differenza è che mentre all’uomo 9 volte su 10 je dice bene, alla donna non dico 9, ma almeno 7 volte su 10 je capita ‘na disavventura.
È tipo andà a magnà da Cracco e accorgete che te sei scordata er portafoglio a casa.
Ormai stai là, e non ce poi fa niente.
Te devi arrende all’imbarazzo.
Si lo so, voi siete tutti bravissimi perché ve l’ha detto la vostra ragazza e prima di lei l’altra. Lo so.
In generale invece la situazione è così così.
Intanto c’è una grande schiera di uomini che non lo fanno, o pe’ principio o perché non ce pensano o perché so quelli che se non glielo chiedi chiaramente, non se cambiano manco i calzini bucati, non lo so.
Sta di fatto che non lo fanno.
Ecco a voi, proprio a voi, io ve volevo di ‘na cosa:
CE STATE A ROVINÀ LA VITA A TUTTI.
Già nell’opinione generale semo quello che semo, in più ve ce mettete pure voi!
Siete come er meteorite pe i dinosauri, ce state a fa estingue la reputazione.
Io so convinto che più del 50% delle cattive dicerie sugli uomini sia pe’ colpa vostra.
Se esistesse un girone dell’inferno pe’ voi, c’avrebbe i muri fatti de cachi acerbi e voi sareste costretti a leccalli, pe’ avecce in eterno la bocca allappata.
Certe donne non sanno più come farvelo capire:
- ne parlano a tavola
- ve raccontano delle amiche
- ve portano a letto
- COMINCIANO LORO
- se sdraiano a pancia in su come er cane mio quando vole i grattini
- ve la indicano co l’occhi
... e voi niente. Niente.
Pe’ voi er cunnilingus è come la dignità pe’ Vittorio Feltri: non esiste.
Ogni volta bisogna arrivà pe’ forza all’ultima spiaggia, e cioè: “LECCA STRONZO”.
Su questo però un po’ di colpa ce l’avete anche voi donne.
Ma secondo voi, perché noi so secoli che se inventano tutte quelle bugie sullo sperma? Perché sprechiamo tempo a scrivere tutti quei blog? Perché facciamo fare almeno una ricerca l’anno sui pompini all’Università del Wisconsin?
Io ve la butto là, pensatece.
Comunque anche quando trovano uno che lo fa, non è detto che la situazione migliori.
Problema numero uno: LA MIRA.
Noi, arrivati lì, non sapemo dove andà, c’è poco da fa.
C’è chi se perde dentro, chi se perde fori, chi sta talmente lontano dall’obbiettivo che se ce fosse un Tom Tom, starebbe sempre sul grigio a 15 km dalla strada e direbbe in continuo “Appena possibile, fare inversione a U”
Negli anni infatti ho capito la sostanziale differenza tra i sessi nell’uso della mano sulla testa.
Noi uomini quando mettiamo la mano sulla testa della donna, è perché ce prende la sindrome del palombaro e volemo batte tutti i record de profondità.
La donna invece la usa tipo joystick, non dico pe’ vince er gioco, ma almeno pe’ riuscì a superà er primo livello.
Risolto in qualche modo il problema della mira, passiamo al problema numero due: LA VELOCITÀ.
Appena arriviamo giù, noi partimo tipo Valentino Rossi ai tempi d’oro del moto mondiale.
Spesso quello che pe’ un uomo è piano, pe’ na donna c’ha la delicatezza de na lucidatrice cor motore de na Lamborghini.
Di base il problema è questo.
In generale è preferibile ‘na cosa graduale: diciamo che più che un Lamborghini dovete esse un Pandino 850 che da 0 a 100 ce mette quei 5 minuti che fanno sta tranquilli tutti.
Sistemate velocità e mira, il resto è a gusto personale: sopra sotto, destra sinistra, a cerchio, pe sbieco, de punta, de piatto, a battimuro, a grattino, asciutto, a colla de lumaca, a bacio de farfalla, a vibratore de Samsung, a Z de Zorro, pure qui come ve pare.
Basta che lo fate.
L’unica cosa delicata è LA PARTE FINALE.
Una volta raggiunto l’accordo tra le parti su dove, come e quando, nel momento in cui va in scena l’ultimo atto, non ve dovete inventà niente: CONTINUATE A FA ESATTAMENTE QUELLO CHE STATE A FA.
Immobili lì dove state.
Finché non trilla tutto er meccanismo, non ve dovete staccà de ‘na virgola.
Non fate che proprio in quel momento ve viene da prende fiato, da respirà o da fà pazzie creative non richieste.
Piuttosto morite, ma state là.
Fermi e dediti alla causa come un bolscevico russo sotto la neve nell’anni ’40.
Er finale non se rovina a nessuno, nemmeno al peggior nemico.
Mi piacerebbe chiudere dicendo che la base fondamentale di tutto questo sia l’igiene personale, ma che ci piaccia o meno, per alcuni di noi, oppure in determinate situazioni, la passione e la voglia vincono pure sur misto mare.
Invece chiuderò urlando la mia invidia per il mondo LGBT, che in questo ambito non ha bisogno di chiarire nessun punto e può vivere della libertà del non detto:
ognuno sa ESATTAMENTE dove deve andà e quello che deve fà.
Beati voi.
#luccisanodicecose
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Come sempre, grazie :)
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nanukla · 5 months
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Agnst del giorno:
Immaginatevi questo scenario. Manuel sta attraversando un momento difficile, fra Nina con la figlia e tutta la storia di aver scoperto di avere un padre. Con Nina scoppia un casino nel prossimo episodio, lei e Manuel fanno un incidente in macchina con la bambina a bordo, gli assistenti sociali le allontanano la figlia e lui si sente responsabile, il "caso disperato", ancora una volta: lui. C'è solo una persona che lo può aiutare a stare meglio in questo momento, ed è sempre la stessa: Simone.
Ma Simone non c'è, non è mai a casa ultimamente. Chissà dove cazzo va. Manuel si trova adesso, per la prima volta dopo tante settimane, a pensare a Simone.
Va alla villa, disperato, ma Simone tarda a tornare. Manuel si chiude in quella che, ormai da mesi, è la loro camera, è la loro casa, e non vuole parlare con nessuno, vuole solo il suo migliore amico.
Dopo parecchie ore, Simone arriva. È felice, forse per la prima volta nella sua vita, è innamorato. È con "la persona giusta".
"Dove cazzo eri Simo? Ti sto aspettando da ore, ho fatto un casino".
Simone c'è sempre stato per Manuel, però questa volta qualcosa è diverso. Lo ascolta parlare di Nina, di Nicola, di quanto la sua vita faccia schifo, ma si distrae, si trova a pensare che anche lui ne sta già passando abbastanza di casini, ed è preoccupato per Mimmo. Mimmo dagli occhi azzurri.
Manuel percepisce quella distrazione. Qualcosa è diverso nel loro rapporto, non c'è più solo lui nella vita del suo amico. E realizzare questo, all'improvviso lo terrorizza e lo incendia d'odio.
"Io sto passando il periodo peggiore della mia vita, e tu pensi solo al mimmo tuo."
Primo spintone.
"Sei un cazzo di egoista, Simone. Sei talmente disperato, che manco ti accorgi che a mimmo non gli frega niente di te".
Secondo spintone. Manuel risolve sempre così, a botte. Ma Simone non ci sta più, non è piu disposto a giocare a quel loro gioco.
Prende la porta. Una mano lo ferma, lo stringe e, di nuovo, come la prima volta, le labbra di Manuel si fanno strada sulla sua bocca con prepotenza.
Per un momento, uno soltanto, Simone resta confuso: vecchi, dolorosi ricordi riaffiorano. Poi pensa a Mimmo. Al suo sguardo gentile, al suo fare da bambino. A come non lo abbia mai fatto soffrire.
Questa volta, è Simone a mandarlo via.
"Che cazzo fai, Manuel?"
Manuel sorride.
"Pensavo ti piacesse". Lo canzona.
"Sei impazzito? Che cazzo vuoi da me, eh, Manuel? Mi spieghi che cazzo ti passa per la testa? Stai con Nina, mi hai fatto capire in tutti i modi che non ti piacciono i maschi, che cazzo vuoi?". Simone respira affannato. Prova qualcosa di molto simile al panico, e una fitta dolorosa si fa strada nel suo stomaco.
Ma Manuel continua a sorridere, sicuro di sé, con quel suo sorriso da stronzo. È così bello anche in quel momento.
"Tanto lo sappiamo entrambi che tu pensi solo a me".
Simone lo guarda, poi un'infinita tristezza si fa strada nei suoi occhi.
"Vaffanculo Manuel. Esci dalla mia vita."
E prende la porta. Manuel non lo segue.
(Sorry not sorry)
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kill--me-please · 1 month
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Ormai mi scivola tutto, non mi importa piú di nulla, di nessuno, (ovvio dei miei parenti sí), non mi importa piú di far valere me stesso quando vengo criticato, a volte ingiustamente, a volte perché me lo merito. Non mi importa piú di quelli che parlano dietro perché sanno che non reggerebbero il confronto se parlassero apertamente, come se poi le cose non si venissero a sapere. Non mi importa piú di farmi sentire per forza sempre prima io a chi magari di me non frega niente, di chi magari mi vede solo come un vantaggio, una convenienza certe volte o un riempi buchi per quando non ha nulla da fare. Non mi importa piú di mordermi la lingua per paura di ferire le persone, parenti, amici, preferisco sbattere tutto ció che penso in faccia, a volte é un pregio, a volte é fuori luogo e da maleducato. A volte non mi importa nemmeno di me e a volte invece non riesco ad immedesimarmi negli altri vedendo solo le mie cose, come se fossero d'importanza assoluta rispetto a le esigenze degli altri.
Poi finisce, come sempre, che ti allontani da chi ti vuole bene e rimani ed insegui chi pensi sia con te, dalla tua parte, tuo amico, che ti capisca, che abbia i tuoi valori e la pensi come te, ed invece é peggio di una serpe e ti porta giú con lui al suo stesso livello.
Ormai non mi importa troppe volte piú di niente. Prima non ero cosí ed ora ho paura di diventare sempre piú egoista a tal punto di diventare apatico e sgradevole, ma in fondo, non mi importerebbe nemmeno piú di questo.
Ormai non mi fido piú di nessuno fino in fondo, troppe batoste prevedibili che fanno parte della vita di ognuno di noi e batoste che proprio non ti aspetti che ti fanno perdere la fiducia nelle persone. Troppe piccole cose che ti fanno rimuginare, che accumuli e che ogni volta ti portano via una parte buona di te per farti diventare sempre piú una persona di merda.
P.s. che nessuno mi scriva "se vuoi io ci sono per parlare" o "che é successo", anche perché non é successo nulla e non cerco attenzioni, non é una richiesta d'aiuto, non ho bisogno di parlarne con nessuno, (😂) é solo un dato di fatto di come io stia cambiando, in peggio, e di come ne sia a conoscenza, solo... sappiatelo anche voi!
"Pacche sulle spalle, lusinghe e sorrisi Frá, rispetto di piú certi nemici che i lecchini."
⛔⛔
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ma-come-mai · 1 year
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Sanremo da record: ascolti mai così alti dal 1995 🎉
E allora uno pensa, vabbè non c’è speranza. Se la stragrande maggioranza degli italiani è sotto ipnosi e continua a farsi abbindolare da quello che è IL FESTIVAL DEL PATTUME all’italiana, non ne usciremo mai, questo paese non potrà che continuare a peggiorare giorno dopo giorno.
Poi ti sorge UN DUBBIO… non è che anche sta volta giocano con i numeri e ti raccontano una versione dei fatti distorta per convincerti che sei tu la solita pecora nera, che quelli come te sono una minoranza, ecc ecc?! 🤔
Spettatori prima serata Sanremo 2023: 10.757.000
Spettatori prima serata Sanremo 1995: 15.602.000
Sono 5 milioni di spettatori in meno, ne hanno persi 1/3, ma loro questo non ve lo dicono, perché giocano sulla percentuale di share… che certo, è aumentato dal momento che sempre meno persone guardano la tv.
E anche dando un’occhiata ad altri anni più recenti notiamo come nel 2018 gli spettatori erano quasi 13milioni, nel 2020 poco meno di 12milioni… ciò nonostante, con i 10milioni e 700 mila del 2023 parlano di ascolti record. 🤡
Grazie ai mass media sembra che Sanremo lo guardino tutti, nessuno escluso e se fosse così sarebbe deprimente, in realtà a 50 milioni di italiani, ovvero l’83%, non gliene frega un benemerito caxxo di niente.
Agli altri dico: cari lobotomizzati, siete voi la minoranza!
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testatralenuvoles · 1 year
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La solitudine fa schifo, così come essere in un posto pieno di persone e avere l'impressione che loro non ti vogliano lì, o come sentirsi l'intruso: nessuno sa il tuo nome, nessuno vuole saperlo e a nessuno frega di saperlo. Stanno ridendo di te? Stanno parlando di te? [...] Mi sento spesso così. So che è patetico desiderare di avere un posto in mezzo agli altri e so che direte che è meglio essere soli che male accompagnati, ma... io comunque avverto quel bisogno tutto il tempo. Voi lo sentite mai?
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haiku--di--aliantis · 4 months
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"Meno erano le cose di cui avevo bisogno, maggiore era il mio benessere."
(C. Bukowski)
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Non è mai servito troppo a nessuno, per vivere davvero, lo sai stronza. Io, per esempio, avevo bisogno solo di te. Ho dovuto imparare a fare a meno del tuo respiro regolare a fianco a me di notte. Eri tutto ciò che mi serviva, per essere felice. Ovunque tu sia ora, allontanati da lui. E dai suoi soldi maledetti, dai brillocchi che ti hanno abbagliata. Lo so che non ti fa felice. Non ti frega un cazzo di come lo so: ma so che è così. Lascia perdere scuse, lacrime, orgoglio e stronzate varie. Ci penseremo poi. Meglio: non ci penseremo affatto. Prendi solo il cellulare, i soldi per il viaggio e un panino. Scappa di notte, vestita come capita. Vieni come sei...
Aliantis
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Come as you are (Nirvana)
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sealmenofossi · 1 year
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comunque che bello quando non te ne frega un cazzo di nessuno
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belladecasa · 11 months
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Ormai mi sono sbugiardata troppe volte e non potrò più scrivere addii pieni di pathos perché tanto non ci crede più nessuno che me ne vado mamma mia dovrò andarmene all'improvviso senza lasciare tracce ma un giorno di questi voi vi chiederete (ah chi cazzo se ne frega di te? Giusta osservazione) dov'è Sofi? E puff Sofi deactivated fine arrivederci amori ciao comunque esamio andato bene so che è stato merito delle vostre preghierine forse è il caso che io rimanga almeno fino alla laurea ma non so se ce la faccio per altri 84 anni onestamente
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asllanismo · 4 months
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Pavard non era difensore centrale, quello che la società ha visto era un terzino. Da braccetto si vede che lo intende in maniera completamente diversa e non ha neanche la solidità di Skriniar, che era top assoluto e pur non essendo il giocatore ideale di inzaghi compensava perchè era un muro. Pavard non è un muro e se vi togliete le fette di prosciutto dagli occhi lo vedete anche voi.
al bayern ha sempre giocato ma da terzino ripeto. A questo punto spiegami perchè nessuno si è mai sentito di farlo giocare centrale, sono andati a prendere Kim apposta pur di non farlo giocare lì, perchè evidentemente garanzie non ne da più di tanto, lo stesso motivo per cui non è mai stato considerato centrale in nazionale. quindi che ne dica lui stesso forse il terzino è il suo ruolo, e non è un campione neanche lì. Quello che ha fatto con la Roma lo fai passare come se fosse chissà cosa, Darmian lo fa sempre, Bisseck l'ha fatto novanta minuti con Bologna e Udinese 😂 Poi facile parlare di Bisseck con il Benfica dove giocava con tutto il turnover fatto. Bisseck se ha qualche debolezza difensiva crescerà velocemente, ma intanto ha spinta e garra, è la stessa cosa di Bastoni dall'altro lato, con Pavard da quel lato non spingiamo. Quindi a che serve? Bastavano Darmian e Bisseck quest'anno e i soldi sarebbero andati in attacco. Poi se non ti fidavi di Bisseck è perchè l'inter non è mai squadra per i giovani, come volevasi dimostrare bastava farlo giocare, ma si sa che inzaghi con i giovani non è cosa. La verità è che ci siamo fatti uccellare noi dall'idea del giocatore del bayern monaco, non è che tutto quello che viene dal bayern monaco è oro colato. Lascia perdere le tempistiche e parliamo di partite effettivamente giocate,bisseck in meno partite ha fatto meglio di pavard. Puoi provare quello che vuoi in allenamento, le partite sono un'altra cosa. I soldi andavano in attacco e l'infortunio di Lautaro lo dimostra. le partite le perdi lì, in difesa c'eri.
Fare il centrale in una difesa a quattro e farla in una difesa a tre sono due cose diverse. Far passare l'acquisto di Kim che a prescindere andava fatto visto l'incertezza De Ligt e il calo di Upamecano come "ahaha visto non si fidavano di lui" è MALAFEDE. Grazie al cazzo non lo spostavano centrale, poi a fare il terzino chi mettevano? Visto che proprio perché se n'è andato hanno ancora questo problema? E allora anche qui, scemo Tuchel che lo preferiva a Mazraoui. Scemo Deschamps che lo ha detto che lo vede centrale (pure nei quattro dietro poi, figurati) (Ma vedi che ti inventi le cose? "pure in nazionale.." ma Deschamps lo ha detto e fatto. Che non sia sempre titolare lì non me ne frega niente, ripeto, se per 30 milioni vi aspettavate il VVD del 2019 è un problema VOSTRO). Scemi tutti e solo tu riesci a vedere che questo è un cesso clamoroso, il D'Ambrosio francese.
Non ho fatto passare proprio un cazzo di niente come "chissà che", ti ho detto che semplicemente hai detto una minchiata perché quello che dici che lui "non fa mai" invece lo fa.
I soldi per l'attaccante NON li avrebbero spesi lo stesso, non avete capito come funziona qua evidentemente. Numericamente gli attaccanti c'erano, potevi permettertene solo uno (1) pagato e non a zero e avevi già preso Arnautovic. Sarebbe rimasto Correa se non fosse arrivato Sanchez, perché così ragionano. Anche perché il mercato non è solo questione di cartellini, le società fino a prova contraria devono farsi carico degli stipendi ed evidentemente dopo averne dati 3,5 netti al morto austriaco non potevi fare un'altra operazione importante lì. Non è colpa dell'uomo di merda che è Pavard presso te se si è fatto male Lautaro comunque eh, no perché a questo punto.
Va bene comunque. Visto che Bisseck va benissimo, l'anno prossimo facciamo che per sostituire Barella venduto prendiamo Pereyra (affidabile e vecchio) e un 18enne dal campionato svedese (magari si rivela un fenomeno!) e va benissimo così. Perché Skriniar quel peso specifico aveva, NON puoi veramente pensare che per sostituirlo bastava Darmian e uno sconosciuto dal campionato danese. Non puoi veramente pensarlo perché non ci credo.
Le partite le perdi anche in difesa comunque eh. Mi hai letteralmente portato tu l'esempio del Bologna in campionato, hai fatto due goal e l'hai presa comunque in culo perché hai fatto due stronzate in difesa. Il campionato 21/22 lo hai perso per colpa dei De Vrij. Il campionato 22/23 non lo hai potuto neanche sfiorare perché a inizio stagione avevi la fase difensiva da Lega Pro.
Va bene va bene non vedo l'ora comunque, speriamo di liberarci il prima possibile di tutti i campioni che abbiamo in rosa (ovviamente Pavard non è incluso, bidone immondo) e di sostituirli con ragazzini che vengono da campionati minori e ci divertiamo sicuramente. Lautaro, VATTENE, mi fido più del 19enne che ha fatto dieci goal nel campionato estone.
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canesenzafissadimora · 11 months
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Profumo ancora un po' di te
quando mi hai detto che
non mi avresti mai lasciato
non pensavo che parlassi seriamente.
Ma chi ci crede a quelle frasi.
Solamente che adesso
sei nella mia mente.
E sorridi.
Avevi ragione quando dicevi
che non si può scappare
da chi ci ha amato veramente.
E adesso che nessuno ci vede
capisco che tra innamorarsi e amare
c'è una differenza madornale.
Puoi perfino maledirlo.
Ma l'amore se ne frega.
L'amore, lui. Succede.
Andrew Faber
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