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#pioggia di vetro
poesiablog60 · 2 months
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C'è sempre una storia
Dietro un vetro
Bagnato di pioggia
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donaruz · 2 months
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Federico Garcia Lorca
Pioggia
La pioggia ha un vago segreto di tenerezza
una sonnolenza rassegnata e amabile,
una musica umile si sveglia con lei
e fa vibrare l'anima addormentata del paesaggio.
 
È un bacio azzurro che riceve la Terra,
il mito primitivo che si rinnova.
Il freddo contatto di cielo e terra vecchi
con una pace da lunghe sere.
 
È l'aurora del frutto. Quella che ci porta i fiori
e ci unge con lo spirito santo dei mari.
Quella che sparge la vita sui seminati
e nell'anima tristezza di ciò che non sappiamo.
 
La nostalgia terribile di una vita perduta,
il fatale sentimento di esser nati tardi,
o l'illusione inquieta di un domani impossibile
con l'inquietudine vicina del color della carne.
 
L'amore si sveglia nel grigio del suo ritmo,
il nostro cielo interiore ha un trionfo di sangue,
ma il nostro ottimismo si muta in tristezza
nel contemplare le gocce morte sui vetri.
 
E son le gocce: occhi d'infinito che guardano
il bianco infinito che le generò.
 
Ogni goccia di pioggia trema sul vetro sporco
e vi lascia divine ferite di diamante.
Sono poeti dell'acqua che hanno visto e meditano
ciò che la folla dei fiumi ignora.
 
O pioggia silenziosa; senza burrasca, senza vento,
pioggia tranquilla e serena di campani e di dolce luce,
pioggia buona e pacifica, vera pioggia,
quando amorosa e triste cadi sopra le cose!
 
O pioggia francescana che porti in ogni goccia
anime di fonti chiare e di umili sorgenti!
Quando scendi sui campi lentamente
le rose del mio petto apri con i tuoi suoni.
 
Il canto primitivo che dici al silenzio
e la storia sonora che racconti ai rami
il mio cuore deserto li commenta
in un nero e profondo pentagramma senza chiave.
 
La mia anima ha la tristezza della pioggia serena,
tristezza rassegnata di cosa irrealizzabile,
ho all'orizzonte una stella accesa
e il cuore mi impedisce di contemplarla.
 
O pioggia silenziosa che gli alberi amano
e sei al piano dolcezza emozionante:
da' all'anima le stesse nebbie e risonanze
che lasci nell'anima addormentata del paesaggio!
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mucillo · 3 months
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" Pioveva dietro la finestra, ma non era una rumorosa pioggia invernale, era una pioggia frusciante, felpata, quasi primaverile. Mormorava, sospirava, raccontava qualcosa scivolando sul vetro, gocciando dai cornicioni, fondendosi col vento. Era come uno sfregamento, come il rumore di una foglia che venga accartocciata".
(Nina Berberova)
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ma-pi-ma · 7 months
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Autunno. Che sia autunno. Che sia autunno e che piova. Molto. Che ci sia della legna che brucia in un camino. E un gatto. Che ci sia un gatto. E che sia nero e guardi in giallo e si acciambelli e ci insegni un po’ a vivere. Ma, soprattutto, che sia autunno. Che manchi un vetro alla finestra. Che entrino da quel buco il freddo e la pioggia. Che tu abbia voglia di baciarmi. Tanta voglia. Che sia autunno. Che un uomo ti stia aspettando, da qualche parte. E che tu non vada. Che sia un’altra volta autunno. E tu rimanga. Autunno, e che piova. Che tu non vada. Che sia ancora autunno e tu sia con me.
José Sbarra
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lunamagicablu · 1 month
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Benedizione irlandese Possa la fortuna essere tua e possano le tue gioie non avere mai fine. Possa la strada venirti incontro, il vento essere sempre alle tue spalle il sole riscaldarti il viso e la pioggia cadere dolcemente sui tuoi campi e fino a quando ci rincontreremo possa Dio tenerti nel palmo della sua mano. Possano le gocce di pioggia cadere dolcemente sulla tua fronte i dolci venti rinfrescarti l’animo il sole illuminare il tuo cuore i pesi della giornata essere leggeri su di te e possa Dio circondarti con il mantello del suo amore. Che ci sia sempre lavoro da fare per le tue mani possa il tuo borsellino contenere sempre una o due monete il sole risplendere sempre sul vetro della tua finestra un arcobaleno seguire sempre ogni pioggia la mano di un amico essere sempre vicino a te possa Dio colmarti il cuore di gioia per rallegrarti. Possa tu sempre avere… un raggio di sole per riscaldarti buona fortuna per deliziarti un angelo protettore così che niente ti possa far male riso per rallegrarti e amici fedeli accanto a te e, ogni volta che pregherai, possa il cielo ascoltarti. by BrandwayArt ************************** Irish Blessing May luck be yours and may your joys never end. May the road meet you, the wind always be at your back the sun will warm your face and the rain falls softly on your fields and until we meet again may God hold you in the palm of his hand. May the raindrops fall softly on your forehead the sweet winds refresh your soul the sun illuminate your heart the burdens of the day be light on you and may God surround you with the cloak of his love for him. May there always be work for your hands to do may your purse always contain a coin or two the sun will always shine on the glass of your window a rainbow always follows every rain the hand of a friend always be near you May God fill your heart with joy to cheer you up. May you always have… a ray of sunshine to warm you good luck in delighting you a protecting angel so that nothing can hurt you rice to cheer you up and faithful friends next to you and, every time you pray, may heaven hear you. by BrandwayArt 
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scorcidipoesia · 19 days
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Talvolta resto alla finestra e guardo.
Non so nemmeno io cosa guardo, sono rari attimi in cui il mio sguardo si riposa e cerca le immagini.
Ci sono giorni in cui sono vivide, sono i giorni del sogno.
Altri in cui, pur splendendo il sole, vedo pioggia, e quella pioggia mi inzuppa fin dentro il sangue, mi sento acqua anche io e non so parlare.
La finestra è come un porto: da lei partono immagini, idee, speranze,
ma il vetro e l’alito sono i miei
e sono io sola a pensare, sperare, ricordare,
in quegli attimi percepisco l’intima solitudine di ogni essere umano.
Tatiana Andena 2016
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sciatu · 6 months
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I BALCONI DI TAORMINA
I balconi cercano nell’azzurro del cielo la luce e i colori della vita così come gli uomini cercano nel tempo la loro fragile felicità. Per i primi, albe e tramonti gli sguardi dei curiosi l’ombra dolce dei vicoli i voli gioiosi delle rondini. Con i loro occhi di vetro cercano nell’orizzonte il velo rosato dell’aurora i rossi, gli arancioni di fuoco di tramonti immortali. Gli occhi degli uomini invece ansiosi e insicuri cercano lì dove il cielo finisce la pace già tradita i sogni ormai perduti il tepore di essere amati l’aurora della speranza gli affetti ormai passati. Come balconi protesi nel vuoto gli uomini freneticamente cercano nei versi di una canzone nei sogni che li illudono nei desideri che li stordiscono nel silenzio che spegne i cuori in tutto quello già desiderato in tutto quello già amato gli uomini ostinatamente cercano quanto dona serenità quanto vince i dolori dell’anima stordisce le paure della vita. Gli uomini disperatamente cercano il loro sguardo in altri occhi ai loro eguali cercano risposte assolute cercano una fragile gioia che per il vuoto che li divora stringono forte al cuore cercano l’istante di un amore un desiderio che resti eterno un’illusione che non si spenga una carezza che mai finisca un abbraccio che cambi la vita un bacio che la riempia I balconi si sporgono verso il mondo cosi come gli uomini si sporgono verso la vita desiderando e sognando odiando e amando tra la pioggia che li lava e le cicale che li cullano
The balconies seek, in the blue of the sky, the light and colors of life, just as men seek their fragile happiness in the passage of time. For the former, sunrises and sunsets, the glances of the curious, the sweet shade of the alleys, the joyful flights of the swallows. With their glass eyes, they search the horizon for the rosy veil of dawn, the reds, the oranges of fire, of immortal sunsets. The eyes of men, however, anxious and insecure, seek, where the sky ends, the peace already betrayed, the dreams now lost, the warmth of being loved, the dawn of hope, the affections now gone. Like balconies jutting out into the void, men frantically search in the verses of a song, in the dreams that delude them, in the desires that stun them, in the silence that extinguishes hearts, in everything already desired, in everything already loved, men stubbornly they seek what gives serenity, what overcomes the pain of the soul it stuns the fears of life. Men desperately seek their gaze, in other eyes of their equals, seek absolute answers, seek a fragile joy who, due to the emptiness that devours them, hold tightly to the heart, seek the moment of a love, a desire that remains eternal, an illusion that never goes out, a caress that never ends, a hug that changes your life, a kiss that fills it. The balconies lean out towards the world, just as men lean out towards life, desiring and dreaming, hating and loving, between the rain that washes them, and the cicadas that cradle them
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fallimentiquotidiani · 4 months
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Perché annullare la malinconia con il cibo quando è molto più bello farsi abbracciare e cullare un po’ da essa guardando la pioggia che batte sul vetro di una finestra?
Perché avevo fame
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aurozmp · 5 months
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quando ero piccola guardavo le goccioline della pioggia, adagiate al vetro della finestra, fare a gara a chi arrivava prima al traguardo. io tifavo felice, ovviamente, per quella che andava più veloce. ora che sono cresciuta ho capito che quella piccola gocciolina vincente in realtà era la prova concreta del lasciarsi andare dopo un fallimento. io, ora come ora, mi sento così. non ho la forza di stare aggrappata alla vita, per cui cado, cado giù finché non trovo una fine.
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susieporta · 7 months
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CHIUDERSI FUORI E POI CERCARE DI RIENTRARE – Raymond Carver
Si esce e si chiude la porta
senza pensarci. E quando ci si volta
a vedere quel che si è combinato
è troppo tardi. Se vi sembra
la storia di una vita, d’accordo.
Pioveva. I vicini che avevano la copia
della chiave erano via. Ho provato e riprovato
le finestre del pianterreno. Fissavo
il divano, le piante, il tavolo e le sedie.
lo stereo all’interno.
La mia tazza di caffè e il posacenere mi aspettavano
sul tavolo col piano di cristallo e il mio cuore
era con loro. Li ho salutati: Salve, amici !,
qualcosa del genere. Dopotutto
non era un grosso guaio.
Me ne sono capitati di peggio. Stavolta
era perfino un po’ buffo. Ho trovato la scala.
L’ho presa e l’ho appoggiata alla casa.
Poi mi sono arrampicato sotto la pioggia fino al balcone,
ho scavalcato la ringhiera
e ho provato ad aprire la porta. Chiusa a chiave,
naturalmente. Ma mi sono messo a guardare dentro
lo stesso, la scrivania, le carte e la mia sedia.
Questa era la finestra davanti
alla scrivania da cui alzo gli occhi
e guardo fuori quando sto seduto là dietro.
E’ molto diverso dal pianterreno, ho pensato.
E’ tutta un’altra cosa.
Ed era proprio forte guardare dentro così, senza esser visto,
dal balcone. Essere lì, dentro, eppure non esserci.
Non credo neanche di poterne parlare.
Ho accostato la faccia al vetro
e mi sono immaginato là dentro,
seduto alla scrivania. Che alzo lo sguardo
dal mio lavoro ogni tanto.
E penso a qualche altro posto
e a qualche altro tempo.
Alla gente che amavo allora.
Sono rimasto un minuto lì, sotto la pioggia.
Mi consideravo il più fortunato degli uomini.
Anche se mi ha attraversato un’ondata di dolore.
Anche se mi vergognavo violentemente
del male che avevo fatto all’epoca.
Ho spaccato quella bellissima finestra.
E sono rientrato.
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vento-del-nord · 8 months
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L ‘estate con la sua valigia di ricordi, piano si allontana nel gioco infinito delle stagioni … i suoi colori così vivi li ritroveremo in giro… e penseremo ai tramonti guardando una foglia 🍁
al mare quando il cielo azzurro si rifletterà su un vetro bagnato dì pioggia
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nudodistorto · 11 months
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nessuno si chiede che succede, nessuno si chiede come sto. nessuno si chiede cosa mi piace, cosa non mi piace. nessuno si chiede cosa odio, cosa mi piacerebbe fare la domenica mattina, se sono allergica ai pollini o alle polveri. nessuno si chiede se mi piacciono i tramonti, se aspetto l’alba la mattina presto. nessuno si chiede perché mi fa paura la pioggia, perché il mio cuore sembra accelerare il battito insieme al ticchettio frenetico delle gocce contro il vetro. nessuno mi guarda o mi sfiora o prova ad avvicinarsi. nessuno sbircia che libro sto leggendo o cosa appunto a bordo pagina. nessuno cerca di capire perché ho paura delle relazioni, del sesso, delle urla. nessuno si chiede se ho paura del buio, della mia ombra, dei pensieri che s’accumulano.
nessuno chiede, a nessuno interessa.
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schizografia · 4 months
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La giovane schizofrenica avverte i suoi «primi sentimenti d’irrealtà» davanti a due immagini: quella di una compagna che si avvicina e il cui volto si ingrandisce esageratamente (si direbbe un leone); quella di un campo di grano che diventa illimitato, «immensità dorata, luminosa”. Ecco, rifacendosi alla terminologia di Peirce, come risulteranno i due segni dell’immagine-affezione: Icona per l’espressione di una qualità-potenza operata da un volto, Qualisegno (oppure Potisegno) per la sua presentazione in uno spazio qualsiasi. Certi film di Joris Ivens ci danno un’idea di cosa sia un qualisegno: in Regen, «la pioggia che si vede nel film non è quella data pioggia, concreta e determinata, caduta un certo giorno e in un certo luogo. Queste impressioni visive non sono raccolte in unità da alcuna figurazione spaziale o temporale. Con estrema sensibilità, Ivens ha scoperto non come la pioggia è in realtà, ma che cosa accade (e in qual modo) quando la pioggerella primaverile batte sulle foglie degli alberi, quando lo specchio dello stagno rabbrividisce, quando una goccia solitaria cerca esitando la sua via su una lastra di vetro, quando la vita di una metropoli si riflette sull’umido asfalto. […] Anche quando Ivens ci mostra un ponte, da lui stesso indicato come il grande viadotto ferroviario di Rotterdam (Il ponte), la costruzione di ferro si dissolve in immagini immateriali inquadrate in cento modi diversi. Basta il fatto che questo ponte possa essere visto in tanti modi per renderlo in un certo senso irreale. Esso non ci appare come l’opera concreta degli ingegneri che lo costruirono, ma come una serie di curiosi effetti ottici. Si tratta insomma di variazioni visive sulle quali ben difficilmente potrebbe transitare un treno merci». Non è un concetto di ponte, ma non è nemmeno l’individuato stato di cose definito dalla sua forma, dalla sua materia metallica, dai suoi usi e funzioni. È una potenzialità. Il rapido montaggio dei settecento piani-inquadrature fa sí che le diverse vedute possano raccordarsi in un’infinità di modi e, non essendo orientate le une in rapporto alle altre, costituiscono l’insieme delle singolarità che si coniugano nello spazio qualsiasi in cui questo ponte appare come pura qualità, questo metallo come pura potenza, la stessa Rotterdam come affetto. E neanche la pioggia è il concetto di pioggia, o lo stato di un tempo e di un luogo piovosi. È piuttosto un insieme di singolarità che presenta la pioggia cosí com’è in sé, pura potenza o qualità che coniuga senza astrazione tutte le piogge possibili, e compone il corrispondente spazio qualsiasi. È la pioggia come affetto, e niente si oppone maggiormente a un’idea astratta o generale, pur non essendo attualizzata in uno stato di cose individuale.
Gilles Deleuze
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lunamagicablu · 2 months
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I momenti più luminosi della mia vita sono quelli in cui mi accontento di vedere il mondo apparire. Questi momenti sono fatti di solitudine e silenzio. Sono sdraiato su un letto, seduto a una scrivania o cammino per strada. Non penso più a ieri e domani non esiste. Non ho più legami con nessuno e nessuno mi è estraneo. Questa esperienza è semplice. Non c'è da volerla. Basta accoglierla quando arriva. Un giorno ti sdrai, ti siedi o cammini, e tutto ti viene incontro senza fatica, non c'è più da scegliere, tutto quello che viene porta il segno dell'amore. Forse la solitudine e il silenzio non sono nemmeno indispensabili per degli istanti così puri. L'amore da solo basterebbe. Mi limito a descrivere un'esperienza semplice che possono fare tutti, per esempio in quei momenti in cui, senza pensare a nulla, dimenticando anche che esistiamo, appoggiamo la guancia contro un vetro freddo per guardare la pioggia che cade. Christian Bobin **************************** The brightest moments of my life are those when I am content to see the world appear. These moments are made of solitude and silence. I am lying in a bed, sitting at a desk or walking down the street. I no longer think about yesterday and tomorrow does not exist. I no longer have ties to anyone and no one is a stranger to me. This experience is simple. There's no need to want it. Just welcome it when it arrives. One day you lie down, sit or walk, and everything comes to you effortlessly, there is no longer anything to choose from, everything that comes brings the sign of love. Perhaps solitude and silence are not even essential for such pure moments. Love alone would be enough. I limit myself to describing a simple experience that everyone can have, for example in those moments when, without thinking of anything, forgetting even that we exist, we rest our cheek against a cold glass to watch the rain fall. Christian Bobin 
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scorcidipoesia · 1 year
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Oggi la solitudine pulsa
come una malattia sotto pelle che si risveglia ai cambi di temperatura.
Cammino nel mio silenzio interiore
e ovunque colgo stralci delle mie numerose vite.
Il silenzio mi inchioda
in una solitudine perpetrata che mi divora
come una vecchia ruga o un dente cariato che fa male al contatto con lo zucchero . Come un dolore che si ricorda di dolere alla prima pioggia.
Oggi il peso del vuoto è un cesto adorno di fiori appassiti, e con lo sguardo che niente vede cerco i ricordi sulle strade e le voci nel vento.
Oggi mi racconto mille storie. Frammenti di ricordi come flash mi abbagliano.
Oggi sono come un vetro rotto abbandonato da qualche parte, un oggetto in disuso o arrugginito.
Oggi il senso non c’è eppure i campi sono rigogliosi e splendono, tutto splende, prendendosi gioco di questa nuova me che non parte. 2022
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donaruz · 1 year
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"La pioggia di notte..."
Che strano potere ha la pioggia di notte…
Con dita lievi una pioggia battente
ha bussato sui vetri tutta la notte.
Cantava canzoni a suon di tamburo...
…arcane melodie raccolte dal vento,
in luoghi lontani o da antiche nostalgie
smosse dal sottosuolo nel magma profondo
di un cuore in letargo,
da un inconscio dormiente,
trasformandole in note
sul pentagramma del vento.
Ha uno strano potere
la pioggia di notte…
Ti tiene sveglia,
ti crea miraggi,
ti mette a confronto
con l’anima nuda;
riflette te stessa
sul vetro gocciato
e non puoi
e non sai
più raccontarti
le bugie del giorno.
©GraziaMontanaroLombardi©
(dip. Lidia Wylangowska)
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