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#Operazione Provinciale
sinapsimagazine · 2 years
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Catania - operazione "Sangue blu" - arrestato il "responsabile provinciale" della famiglia mafiosa "Santapaola-Ercolano"
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia etnea ed eseguita alle prime luci dell’alba di oggi dai Carabinieri di Catania, ha permesso di assicurare alla giustizia anche l’attuale “responsabile provinciale” della famiglia mafiosa “Santapaola – Ercolano”. Dall’indagine sono emersi un vasto giro di estorsioni ai danni di imprenditori catanesi, un fiorente traffico di…
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lamilanomagazine · 4 days
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Monreale: 41° anniversario dell'omicidio dell'Appuntato dei Carabinieri Gioacchino Crisafulli, vittima della criminalità organizzata
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Monreale: 41° anniversario dell'omicidio dell'Appuntato dei Carabinieri Gioacchino Crisafulli, vittima della criminalità organizzata.    Questa mattina a Monreale si è tenuta la cerimonia di commemorazione del 41° anniversario dell’omicidio dell’Appuntato dei Carabinieri Gioacchino Crisafulli, Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria”, ucciso dalla criminalità organizzata il 27 aprile 1983. L’evento ha avuto luogo alle ore 10:00, al cimitero comunale, presso la tomba del caduto, alla presenza dei familiari del militare, del  Generale di Brigata Luciano Magrini, Comandante Provinciale Carabinieri Palermo, del Sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono, dei Comandanti del Gruppo di Monreale, Ten. Col. Giulio Modesti e della Compagnia, Cap. Niko Giaquinto, nonché dell’Ispettore Regionale dell’Associazione Nazione Carabinieri “Sicilia” Ignazio Buzzi accompagnato da una rappresentanza di militari in congedo. La cerimonia è stata scandita dalla lettura della biografia del militare e della motivazione al valore concessa alla quale è seguito un momento di commossa preghiera tenuta dal Cappellano militare Don Salvatore Falzone. Durante la celebrazione è intervenuto il Generale Luciano Magrini che ha dedicato al sacrificio del decorato un emozionato ricordo, altresì sottolineando il valore della memoria ed in particolare l’importanza di sentirsi sempre un Carabiniere, aspirando a quegli ideali di solidarietà, responsabilità e sacrificio che accomunano non solo i carabinieri in servizio ma anche quelli in congedo. Crisafulli, in pensione dal 19 gennaio 1977, aveva maturato quasi 45 anni di anzianità tra quelli di servizio e le campagne di guerra. Dopo il collocamento a riposo si impegnò nel contrasto dell'egemonia mafiosa dei terribili anni ‘80, periodo in cui la mafia corleonese spadroneggiava. Il 27.4.1983, venne ucciso, quando era già in pensione, a colpi di arma da fuoco a Palermo poiché aveva intercettato un carico di eroina, transitato nei pressi della propria abitazione. Infatti, fu insospettito per le manovre di un camion guidato da un "picciotto", e chiese spiegazioni. I mafiosi, infastiditi dall’azione, lo uccisero qualche giorno dopo. Con Decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del 5 giugno 2017 gli è stata conferita, “alla memoria” la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: “Insospettito dalla circostanza che un mezzo pesante scegliesse di percorrere strade secondarie per raggiungere il porto, nonostante fosse ormai in congedo, affrontava con autorevolezza gli individui al trasporto di quello che, solo nel corso delle indagini successive, si sarebbe accertato essere un trasporto di eroina destinata a un esponente statunitense della criminalità organizzata. La risolutezza dell’intervento posto in essere ostacolava la delicata operazione illecita, allarmando i locali vertici di “Cosa Nostra” i quali, nonostante il mezzo fosse comunque giunto a destinazione, decidevano la sua uccisione ad opera di due sicari che gli sparavano contro numerosi colpi di pistola. Mirabile esempio di straordinario senso di legalità e di altissime virtù civiche, spinti fino all’estremo sacrificio”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Traffico di droga, sette provvedimenti tra Lombardia e Veneto
Operazione antidroga dei carabinieri di Castiglione delle Stiviere con oltre 30 carabinieri del Comando provinciale di Mantova che stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone, ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L’operazione si è svolta tra Lombardia e Veneto e nello specifico a Castiglione delle Stiviere, Peschiera del…
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claudiotrezzani · 4 months
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E' lecito in uno stesso filmato (ad esempio, questo: https://www.youtube.com/watch?v=3sw1LayHSqc ) accostare sequenze "terrestri" a quelle dronuali?
Sì, perché potrebbe ingenerarsi l'equivoco che anche le porzioni a pelo d'acqua sono state effettuate dal drone, e questo non renderebbe giustizia  - sul diagramma MTF, intendo - del microcontrastato Fujinon 90 mm f 2 su stativo issato.
Per ottenere etica licenza di effettuare la summentovata operazione occorre dunque dichiarare la promiscuità dei dispositivi impiegati, e sono qui apposta ad ottemperare: i primi diciotto secondi di https://www.youtube.com/watch?v=3sw1LayHSqc sono stati effettuati con fotocamera "terrestre".
Ciò pone un altro problema:
è lecito rischiare l'osso del collo per raggiungere una postazione di ritrazione interessante?
Beh, io - dal perfetto incosciente che so essere - lo faccio routinariamente.
E il drone, è lecito rischi il suo osso del collo, volando?
Beh, sono peccatore anche in tal senso.
Forse perché il mio drone non ha né ossa né collo.
Epperò occorre considerare circostanze attenuanti che sono anche  accorgimenti funzionali al risultato.
Esemplificativamente:
con nebbia, sapere che i sensori d'evitamento ostacolo con alta probabilità non funzioneranno.
A meno che siano ad infrarosso, ma si tratta di una tipologia minoritaria, che inoltre non gradisce il veloce avvicinamento.
Considerare un crimine contro l'umanità già perpetrato, e rispetto ad esso adottare contromisure.
Crimine contro l'umanità già perpetrato?
Sì, la faccenda che talune modalità di volo ultralento su certi droni sono spariti.
Certo, è spesso possibile configurare finemente la risposta dei joysticks, ma non si ottennerà mai la progressività - virtuosamente bradipesca - delle succitate modalità.
Sforzarsi di rimanere sempre in "line of sight", giusto per cedere alla provinciale (sì, è un provincialismo all'in contrario...) tendenza ad abiurare la propria madrelingua.
Sforzarsi, dico, perché si tratta di una prassi che può rivelarsi limitativa, anche se assai raccomandabile sotto il profilo della sicurezza.
Eccomunque, in Videografia come in Fotografia il bel tempo è quello brutto.
Sì, il bel tempo è quello brutto.
E' cosa buona e giusta far volare il drone quando il cielo è gravido di nembi, sol badando a che non piova.
Sapete a Caspar David Friedrich sarebbe piaciuto un drone.
Certo, non avrebbe potuto salirvi a cavalcioni.
Avrebbe però assai gustato - lui che, bastonmunito,  se ne stava impettito tra rocce - quel carnal modo di farsi baciare, lassù, da fumi e rupi.
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Claudio Trezzani
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optimisticnutcreation · 6 months
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Bari: operazione in centro ad Alto Impatto dei Carabinieri, con numerosi controlli e tre arresti
Nel contesto delle attività di controllo del territorio, disposte dal Comando Provinciale dei Carabinieri nella città di Bari, intensificate a seguito del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Ministro dell’Interno nel maggio di quest’anno, i militari della Compagnia Carabinieri di Bari Centro, in due distinti servizi ad Alto Impatto, svolti negli ultimi giorni, hanno…
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umbriajournal · 9 months
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Operazione Villalba stroncato supermercato della droga ad Allerona di Orvieto from Umbria Journal TV on Vimeo.
Operazione Villalba, Carabinieri smantellano rete spaccio a Orvieto arrestati spacciatori marocchini nel parco della Selva di Meana ad Allerona Nelle prime ore dell’8 agosto 2023, i Carabinieri della Compagnia di Orvieto hanno portato a termine un’operazione antidroga denominata “Indagine Villalba“, mettendo in manette spacciatori di origine marocchina che operavano all’interno del parco della Selva di Meana, località Villalba, nel comune di Allerona.
L’azione, condotta dall’Aliquota Operativa del NOR (Nucleo Operativo Radiomobile), ha visto l’esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Terni su richiesta della Procura della Repubblica di Terni. In totale, sono state coinvolte 6 persone di origine nordafricana. Due di loro sono state sottoposte a custodia cautelare in carcere, mentre le restanti quattro hanno ricevuto divieti di dimora nelle regioni Lazio e Umbria.
L’indagine ha rivelato gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei soggetti coinvolti, riguardanti i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina e hashish.
L’operazione ha permesso di smascherare un sodalizio criminale che aveva creato una piazza di spaccio nella località Villalba del comune di Allerona. Utilizzando il bosco come nascondiglio e punto di vendita della sostanza, i responsabili erano riusciti a creare un punto di riferimento per i consumatori dell’intera area.
L’indagine, che ha coinvolto servizi di osservazione, controllo e pedinamento, ha confermato il coinvolgimento dei sospettati in circa 700 cessioni di sostanze stupefacenti, pari a circa 900 grammi di droga, per un valore economico di oltre 19.000 euro.
Durante le indagini, è emerso che alcuni clienti si erano offerti di aiutare gli spacciatori fornendo beni di prima necessità nel bosco, come acqua e batterie per auto. Questi beni venivano utilizzati dagli indagati per sostenere la loro attività nel luogo di spaccio.
Attualmente, i Carabinieri di Orvieto hanno arrestato i due indagati sottoposti a misura cautelare in carcere e hanno individuato due dei soggetti interessati dal divieto di dimora. Gli altri due sospettati sono ancora irreperibili.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati in una conferenza stampa, alla quale hanno preso parte il Procuratore della Repubblica di Terni, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, e il Comandante di Compagnia di Orvieto. L’azione delle forze dell’ordine ha permesso di sgominare questa rete di spaccio e di arrestare i responsabili, garantendo maggiore sicurezza alla comunità.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati in una conferenza stampa tenuta dal Procuratore della Repubblica di Terni Dott. Alberto Liguori alla presenza del Sost. Proc. titolare dell’indagine dott. Giorgio Panucci, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Col. Davide Milano e del Comandante di Compagnia di Orvieto Cap. Nicola Parente.
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siciliatv · 10 months
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Operazione antidroga "Levante 2": fermate altre undici persone
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Operazione antidroga "Levante 2": fermate altre undici persone Blitz antidroga dei carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, a Lampedusa.... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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livornopress · 10 months
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Chiuso per scarsa igiene un ristorante di uno stabilimento balneare
Chiuso per scarsa igiene un ristorante di uno stabilimento balneare Operazione dei NAS nell’ambito della campagna di controllo degli stabilimenti balneari denominata “Estate tranquilla” #estete #mare #ristorante #nas #sicurezza
Immagine di archivio Marina di Cecina (Cecina, Livorno) 29 giugno 2023 – Chiuso per scarsa igiene un ristorante di uno stabilimento balneare   Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno, in linea con le direttive strategiche della Prefettura, è da sempre attento alla tutela della salute pubblica; obiettivo che persegue anche con il coinvolgimento dei reparti speciali dell’Arma. Nell’ambito…
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roma-sera-giornale · 11 months
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Operazione antidroga tra Italia, Germania e Belgio: 25 indagati
Le misure cautelari in esecuzione sono state emesse dal Gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda. Agli arrestati vengono contestati l'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, reati in materia di armi e, a
Giovanni De Ficchy Una pattuglia della Guardia di Finanza Sono 25 le persone arrestate e indagate a vario titolo nell’ambito di un’inchiesta antidroga che ha coinvolto Italia, Germania e Belgio. Le accuse sono associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e reati in materia di armi. All’inchiesta hanno preso parte i militari del comando provinciale della guardia di finanza di…
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gaiaitaliacom · 11 months
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Operazione anti ‘ndrangheta in tutta Italia, 41 arresti
Sono oltre 160 finanzieri  del Comando provinciale di Bologna, dello S.C.I.C.O. e di altri reparti del Corpo stanno eseguendo 41 ordinanze di custodia cautelare, disposte dal gip del tribunale felsineo, in Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata e Calabria, nei confronti di appartenenti ad una associazione a delinquere, composta da italiani affiliati o vicini alla…
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kritere · 1 year
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‘Ndrangheta, blitz contro le cosche della Locride: 85 persone in carcere
DIRETTA TV 3 Maggio 2023 Maxi operazione dei carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Reggio Calabria in Italia e in diversi Paesi esteri. Colpiti i clan Morabito di Africo e Nirta-Strangio di San Luca, nota per la strage di Duisburg avvenuta il Ferragosto del 2007. 13 CONDIVISIONI Sono 85 le persone finite in carcere nell’ambito dell‘operazione ‘Eureka’ messa a segna dei carabinieri…
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assowebtv · 1 year
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CASERTA: OPERAZIONE DEI ROS E GDF MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALE
I Carabinieri del R.O.S. e i Finanzieri del Comando Provinciale di Caserta, hanno dato esecuzione ad una misura di prevenzione patrimoniale con sequestro di beni mobili e immobili, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Sezione Misure di Prevenzione su proposta della Procura della Repubblica di Napoli. Il provvedimento, scaturisce dalle indagini anche di tipo patrimoniale condotte dal…
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lamilanomagazine · 6 days
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Verona, al Monumento Officine Manutenzione Locomotive la cerimonia per il 79° anniversario della Festa della Liberazione
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Verona, al Monumento Officine Manutenzione Locomotive la cerimonia per il 79° anniversario della Festa della Liberazione.  Nel 1943 i binari dei treni sono stati il teatro della più grande operazione di rastrellamento di esseri umani. Milioni di ebrei, così come tutti gli altri deportati, vennero trasportati nei campi di concentramento in condizioni disumane all'interno di carri merci, un viaggio estenuante fino a diciotto giorni senza acqua e cibo. Per la maggior parte purtroppo senza ritorno. Per questo motivo Verona ha ieri celebrato il 79° anniversario della Festa della Liberazione al Monumento Officine Manutenzione Locomotive alla stazione di Porta Vescovo. Una cerimonia promossa da Rappresentanza Sindacale Unitaria RSU e dalla Commissione Biblioteca dello Stabilimento Trenitalia di Verona che ha visto sfilare un corteo dalla portineria dell'Officina di Porta Vescovo fino al monumento dove si è celebrata la cerimonia con la presenza del Sindaco, dell'assessore alla memoria e il Presidente del Consiglio Comunale. "È un onore iniziare da questo luogo indossando il tricolore, in rappresentanza della mia città che è medaglia d'oro al valore militare. Da oggi diamo il via ai tanti eventi che ricordano un momento storico del nostro paese. Ricorderemo per sempre quanto è accaduto nelle Officine veronesi, ricorderemo quella resistenza messa in campo nella quotidianità e quel marcare la differenza ogni giorno, rischiando la vita per dei valori dei quali  beneficiamo. Oggi c'è ancora paura a chiamare l'antifascismo con il suo nome. Celebrare oggi la resistenza, e portare simboli come il tricolore, è una grande responsabilità collettiva. L'esempio di chi ha sacrificato la propria vita ci dà la forza di rappresentare valori che ricordiamo con fierezza. Essere figli della Resistenza, dell'antifascismo, di una Repubblica nata su valori forti e essere dalla parte giusta è un orgoglio che va ritrovato. È un impegno che dobbiamo prendere soprattutto nei confronti dei giovani, per il loro presente e futuro, affinché sappiano che questi sono i principi fondanti della nostra comunità". Alla cermonia erano inoltre presenti il capo impianto dell'Officina Manutenzione Ciclica OMC Verona Porta Vescovo Gaetano Compagnone, lo storico della Shoah e rappresentante dell' Istituto Veronese Resistenza ed Età Contemporanea Carlo Saletti, don Vincenzo Zambello, il presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di Verona Andrea Castagna, il Coro "Voci della Ferrata" con il maestro Raffaello Benedetti rappresentanti di Ivres Associazione veronese di documentazione, studio e ricerca, Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Aned, Alpini, pensionati dell'Officina Grandi Riparazioni, ex combattenti, Protezione Civile, Dopolavoro ferroviario, Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti ANPPIA e i donatori sangue ferrovieri.  "L'impegno che noi associazioni manteniamo costante è quello della Memoria, accompagnata da una rigorosa ricerca storica di ciò che è successo nel nostro Paese – ha sottolineato il presidente provinciale Anpi Andrea Castagna -. Non è soltanto un aspetto rituale, ma il compito di mantenerlo nella vita democratica, perché è da episodi come quello che ricordiamo che è nata la libertà che conosciamo. Mantenere questo filo che unisce la Resistenza, la guerra di liberazione a quello che oggi abbiamo è un fattore importante, anche di fronte a quanto sta succedendo nel mondo, nelle guerre, nei conflitti, nelle forme in cui i popoli sono privi della loro libertà, un elemento fortemente collegato alla resitenza. I sedimenti del nostro Paese sono molto profondi, quindi il rischio del ritorno del fascismo non c'è. Piuttosto c'è il rischio di introdurre qualcos'altro modificando la storia, modificando alcune norme o la Costituzione. Tutti elementi che potrebbero rendere difficile l'applicazione della Costituzione stessa". Lo storico Carlo Saletti è intervenuto ricordando quelle che furono le "Ferrovie del terrore". "Per rimanere in tema di ferrovie è importante ragionare sugli ingranaggi che hanno reso possibile quello che chiamiamo sterminio degli ebrei d'Europa. Le cifre sono altissime, ma quello che c'è dietro è il grande dolore. Ottomila deportati per motivi razziali, venticinquemila per motivi politici, basti pensare agli scioperi del '44 e tutto quel tessuto di resistenza quotidiana che poteva essere nel sabotaggio sul lavoro, per quanto potrebbe riguardare la categoria dei ferrovieri, e circa seicentocinquantamila internati. Numeri vasti che sono possibili perché in Europa c'è una rete ferroviaria vasta ed imponente. Nel 1939 era di centomila chilometri, di cui quarantaduemila nel paese più evoluto, cioè la Germania. Si dovrebbe ragionare sul rapporto barbarie, cultura e tecnologia, perché la Germania è forse il paese con maggior tasso di cultura al mondo, che produce la barbarie con la quale, molto probabilmente, in determinate fasi storiche ha dei legami insidiosi. In Germania c'erano 12.500 grosse locomotive in grado di trasportare fino a cinquanta vagoni merci ognuna. I tedeschi avevano la tecnologia e la logistica per poter concepire la più grande operazione di rastrellamento di esseri umani in Europa. Tutto questo è reso possibile dalla modernizzazione. Il treno è il simbolo della modernizzazione, e non è un caso che uno dei cliché che passano a tutti i livelli riguardo alla deportazione è il vagone ferroviario, e non c'è memoriale nel mondo in cui non ce ne sia uno".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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“Pizzo” a tappeto a Palermo, azzerato vertice clan mafioso
19 Marzo 2024 PALERMO (ITALPRESS) – Operazione antimafia dei Carabinieri del Comando provinciale di Palermo. I militari, alle prime luci dell’alba, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 3 persone (2 in carcere e 1 ai domiciliari), ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsioni aggravate, consumate e…
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claudiotrezzani · 4 months
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E' lecito in uno stesso filmato (ad esempio, questo: https://www.youtube.com/watch?v=3sw1LayHSqc ) accostare sequenze "terrestri" a quelle dronuali?
Sì, perché potrebbe ingenerarsi l'equivoco che anche le porzioni a pelo d'acqua sono state effettuate dal drone, e questo non renderebbe giustizia  - sul diagramma MTF, intendo - del microcontrastato Fujinon 90 mm f 2 su stativo issato.
Per ottenere etica licenza di effettuare la summentovata operazione occorre dunque dichiarare la promiscuità dei dispositivi impiegati, e sono qui apposta ad ottemperare: i primi diciotto secondi di https://www.youtube.com/watch?v=3sw1LayHSqc sono stati effettuati con fotocamera "terrestre".
Ciò pone un altro problema:
è lecito rischiare l'osso del collo per raggiungere una postazione di ritrazione interessante?
Beh, io - dal perfetto incosciente che so essere - lo faccio routinariamente.
E il drone, è lecito rischi il suo osso del collo, volando?
Beh, sono peccatore anche in tal senso.
Forse perché il mio drone non ha né ossa né collo.
Epperò occorre considerare circostanze attenuanti che sono anche  accorgimenti funzionali al risultato.
Esemplificativamente:
con nebbia, sapere che i sensori d'evitamento ostacolo con alta probabilità non funzioneranno.
A meno che siano ad infrarosso, ma si tratta di una tipologia minoritaria, che inoltre non gradisce il veloce avvicinamento.
Considerare un crimine contro l'umanità già perpetrato, e rispetto ad esso adottare contromisure.
Crimine contro l'umanità già perpetrato?
Sì, la faccenda che talune modalità di volo ultralento su certi droni sono spariti.
Certo, è spesso possibile configurare finemente la risposta dei joysticks, ma non si ottennerà mai la progressività - virtuosamente bradipesca - delle succitate modalità.
Sforzarsi di rimanere sempre in "line of sight", giusto per cedere alla provinciale (sì, è un provincialismo all'in contrario...) tendenza ad abiurare la propria madrelingua.
Sforzarsi, dico, perché si tratta di una prassi che può rivelarsi limitativa, anche se assai raccomandabile sotto il profilo della sicurezza.
Eccomunque, in Videografia come in Fotografia il bel tempo è quello brutto.
Sì, il bel tempo è quello brutto.
E' cosa buona e giusta far volare il drone quando il cielo è gravido di nembi, sol badando a che non piova.
Sapete a Caspar David Friedrich sarebbe piaciuto un drone.
Certo, non avrebbe potuto salirvi a cavalcioni.
Avrebbe però assai gustato - lui che, bastonmunito,  se ne stava impettito tra rocce - quel carnal modo di farsi baciare, lassù, da fumi e rupi.
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Claudio Trezzani
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latinabiz · 1 year
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Il sindaco di Fondi Maschietto appalude alla Polizia per l'esito dell'operazione che ha posto in arresto sette persone
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Polizia Il sindaco di Fondi Maschietto ha apprezzato l'esito dell'operazione di polizia che ha protato al fermo di sette persone conn le accuse di detyenzione di droga ed armi. A qualche giorno dalla brillante operazione il primo cittadino ha espresso il suo sentito ringraziamento al dirigente Marco De Bartolis, agli agenti del Commissariato di Polizia, alle Questure di Latina e Frosinone, alla Squadra Mobile, ai carabinieri di Latina e a tutti gli uomini e le donne in divisa che, non senza difficoltà, hanno lavorato sodo per mettere un punto fermo nella lotta alla criminalità a Fondi e nell'intero territorio provinciale. Ha commentato il sindaco di Fondi: “Questa operazione che ha sottratto ad una piazza popolata spesso da giovanissimi un ingente carico di stupefacente, alla vigilia delle festività, ha contribuito a rendere Fondi, ma anche i comuni limitrofi, città più sicure. Queste azioni investigative sono la dimostrazione che le forze dell'ordine sono presenti e, nonostante la scarsità di mezzi, uomini e risorse, operano con costanza e determinazione, al costante servizio della collettività. In chiusura di un anno difficilissimo sotto ogni punto di vista, esprimo vivo ringraziamento a tutte le divise in servizio nella nostra città con l'augurio che il 2022 sia un anno di serenità, sicurezza e legalità”. Read the full article
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