Tumgik
#sicuro non sto fuori per un'ora però sempre che devo uscire
omarfor-orchestra · 3 months
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Ma lo sapete che ancora non hanno spento l'incendio
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andreasiobhan · 6 years
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☀️ 𝐘𝐎𝐔𝐓𝐔𝐁𝐄 𝐂𝐇𝐀𝐍𝐍𝐄𝐋 ⋰ #𝟫: 𝖰&𝖠 / 𝖱𝖾𝖺𝗅 𝖫𝗂𝖿𝖾 𝖳𝗂𝗉𝗌 (𝖯𝖺𝗋𝗍 𝟣). ☀️
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‘ HEEEEY, HEEEEY! Oggi sono estremamente felice perché attendevo di pubblicare questo video da più di una settimana e finalmente ECCOCI QUI!!! – E' il primo Q&A di questo canale e per renderlo speciale vi ho chiesto di pormi domande più sostanziose rispetto a domande riguardo la mia vita, tipo “Preferisci i broccoli o gli spinaci?”, preferisco gli spinaci, ma a nessuno interessa sul serio. – QUINDI, ho raccolto le domande più belle e che mi hanno colpito maggiormente e ho realizzato di essere sul serio logorroica. – Ho deciso di dividere questo Q&A in tre video, oggi avrete il primo, per gli altri due dovrete aspettare il resto della settimana, così da non farvi rimanere incollati al computer per un'ora. – Iniziamo subito!
Dhruva Amelie / @𝘢𝘪𝘳𝘱𝘭𝘢𝘯𝘦𝘴𝘭𝘢𝘯𝘪 chiede: “ 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐜𝐨𝐧𝐟𝐢𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐞? 𝐓𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐛𝐫𝐚𝐯𝐢 𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐞 "𝐞𝐡𝐢, 𝐢𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐢𝐭𝐢 𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨, 𝐢𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐢𝐭𝐢 𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨, 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞" 𝐞 𝐢𝐨 𝐥𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨, 𝐦𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐦𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐚. 𝐄' 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧 𝐮𝐜𝐜𝐞𝐥𝐥𝐢𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐜𝐚𝐭𝐞𝐧𝐚𝐭𝐨, 𝐬𝐩𝐢𝐜𝐜𝐚 𝐢𝐥 𝐯𝐨𝐥𝐨 𝐦𝐚 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐨 𝐫𝐢𝐩𝐨𝐫𝐭𝐞𝐫à 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐠𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫à 𝐝𝐢 𝐚𝐧𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨. ”
Con estrema onestà mi sento di dire che questa è stata la penultima domanda a cui ho risposto mentre preparavo il video anche se la sto inserendo per prima, perché è la domanda più complicata e dura a cui io abbia mai risposto. – È difficile e potrei fare un video unicamente su questo argomento, quindi questa mia risposta sarà forse banale per quanto dovrò sintetizzarla e mi dispiace davvero, davvero tanto. Credo che in futuro riprenderò il discorso per poterlo approfondire meglio, ma comunque, tornando a noi e alla domanda. – La solitudine è un mostro che si attacca alla nostra felicità e la butta giù in due secondi. – Pur cercando di sconfiggerla e di non sentirci soli, lei si insidia nella nostra mente e ci fa isolare dal mondo intero. È incontrollabile, è tra le emozioni e gli stati mentali peggiori che possa esistere. È pesante ed uscirne fuori richiede anni ed un lavoro personale immenso. – Ho detto che questo argomento è complicato e duro perché è qualcosa con cui convivo da quando sono arrivata a New York, ovvero a diciotto anni, fino ad oggi. – Nonostante io ora riesca a gestire questa sensazione, ricordo ciò che ho dovuto vivere tempo addietro e parlarne è faticoso. È faticoso perché è qualcosa di inspiegabile. Ognuno la vive a modo proprio, ognuno ha le sue ragioni, ognuno ha il suo pensiero a riguardo. – È faticoso perché, sebbene la solitudine possa essere in un certo senso “debellata”, persiste la paura di rimanere soli. È sempre dietro l'angolo. – Ho agito in maniera sciocca in alcune situazioni per il semplice fatto che in quel momento la solitudine aveva preso possesso della mia vita e a volte compio ancora oggi alcune azioni prive di logica come per pararmi perché ho il terrore di riprovare quella sensazione. Nessuna frase motivazionale che si trova su internet può aiutare, nessuna frase simile a quella che hanno detto a te può togliere questa pesantezza di dosso, perché la solitudine si incastra nel cervello e sta lì ferma a farci sentire.. Male. – Parlare con le persone non è facile come sembra, perché permettere a qualcuno di entrare nella nostra mente è forse ancora più intimo di un rapporto sessuale fisico. – Non posso dirti come togliere di mezzo questa sensazione, ma posso dirti che a me ha aiutato molto spingermi oltre i miei limiti nonostante la paura e l'ansia. Ho pensato che vivere nella mia comfort zone non mi avrebbe portato proprio a nulla, non avrei imparato niente, non mi sarei mai sentita a mio agio sul serio. – Ci sono voluti anni per arrivare a questo punto e per poter trovare una persona buona a cui legarmi, non è stato istantaneo. – Ho avuto a che fare con qualsiasi essere umano, ma nessuno mi ha fatta sentire tranquilla come questa persona che tra l'altro conoscete, poiché sto proprio parlando di Thomas, Thomas Boucher. – Ci siamo conosciuti “solo” due anni fa, più o meno, e non è stato un legame stretto fin da subito, ma lui ha avuto pazienza e ha cercato di entrare nella mia vita in punta di piedi e con educazione. Mi ha fatta sentire meno sola perché pian piano la nostra amicizia si è trasformata in un rapporto familiare. È diventato un fratello per me e mi sento enormemente fortunata perché mi ha capita fin da subito. Capiva i miei problemi, le mie insicurezze e la mia solitudine. – Quindi ha fatto suoi questi disagi e mi ha dato una mano ad uscirne con calma e con i miei tempi. Mi ha sbloccata e mi sono aperta al mondo fino ad arrivare a questo preciso istante in cui sono talmente tanto sicura di me da fare un video parlando di fatti personali. – Ti voglio ricordare una cosa: la solitudine ti accompagnerà per il resto della tua vita, perché per quanto arriveranno persone ad amarti e a voler passare la vita con te, sei e sarai sempre da sola nella tua testa. – Scrivi ciò che provi, leggi e visualizza il problema con gli occhi, rimboccati le maniche e lavora sulla tua persona. Inizia con il lavorare sull'ambiente in cui ti trovi: cerca un lavoro, cambialo, cercane altri fin quando non troverai quello giusto per te, così da avere persone intorno con la tua stessa passione per avere una sorta di appoggio iniziale. – Impara ad amare la solitudine, perché sarà sempre con te ed è meglio farsela amica. – Quando imparerai ad apprezzarla saprai anche come gestirla, come zittirla, come metterla da parte. Un tempo odiavo da impazzire stare a casa, odiavo non avere nulla da fare e passare il tempo a pensare, quindi cercavo in tutti i modi di stare fuori all'aperto ed in mezzo alla gente peggiorando la situazione, perché anziché sentirmi parte del mondo, mi sentivo ancora più sola. – Adesso ho dei momenti in cui se sto da sola a casa mi sento felice e rilassata, ho dei momenti in cui mi serve da rimanere da sola con me stessa per riprendermi un attimo dal caos. – Ma tutto questo l'ho fatto in maniera graduale, mi sono spinta oltre i miei limiti poco alla volta per non sentirmi male e per non aumentare l'ansia. – Ogni volta che mi costringevo ad uscire di casa quando non volevo, tornavo nella mia stanza quasi traumatizzata e ancora più triste e sola di prima. – Ad un certo punto ho capito di aver sbagliato approccio e di dover fare il tutto con i miei tempi, senza alcuna fretta. – Vuoi uscire? Fallo, ma fallo con la testa e non perché ti senti costretta. Metti un piede alla volta fuori la porta, fallo con calma e quando te la senti, cerca di fare un passetto ogni giorno fin quando non arriverai a fare chilometri e chilometri senza alcuna paura. – E questo discorso non lo devi applicare solamente sull'uscire sul serio di casa, ma applicalo anche per uscire fuori dal guscio in cui ti sei rintanata. – Ti devi esporre e quando riuscirai ad uscire dal guscio un po' alla volta, scoprirai che esistono persone buone o cattive, persone come te, persone diverse da te, farai una scrematura e riuscirai a trovare la persona, o le persone sei fortunata, con cui ti farà piacere passare del tempo. – Non intendo un fidanzato o una fidanzata, intendo anche un semplice amico. Anche a quel punto sarai sola, ma almeno sarai sola in compagnia, se la cosa può avere senso. – Non pensare che noterai dei cambiamenti dalla notte al giorno perché non accadrà mai, ma sappi che arriveranno dei risultati positivi se ti metti con impegno. – Oltretutto voglio anche dirti un'altra cosa: non avere paura di ammettere di sentirti sola, non avere paura di dirlo ad alta voce. Se ti serve aiuto, chiedilo. Se qualcuno ti volta le spalle, passa oltre, non è la persona per te. Vai da altri fin quando non troverai quello che ti prenderà sul serio la mano e ti farà sentire in pace con te stessa.
Sunny M. Lovegrove / 𝘚𝘶𝘱𝘦𝘳𝘯𝘰𝘷𝘢 𝘙𝘦𝘮𝘯𝘢𝘯𝘵 chiede: “ 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐢 𝐥𝐚 𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚? 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐩𝐢ù 𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐬𝐢𝐭𝐮𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭�� 𝐯𝐞𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐭𝐫𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚, 𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐨𝐥𝐚𝐭𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐚. 𝐄𝐬𝐢𝐬𝐭𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐯𝐢𝐝𝐞𝐨𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚𝐭𝐞, 𝐨𝐤, 𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚... 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢? ”
Tu mi conosci, ma magari qualcun altro no, quindi per chi non lo sapesse: la mia famiglia è molto molto molto unita, ho un rapporto stretto con i miei genitori e con mia sorella, infatti quando sono venuta qui a New York è stato tragico e ho dovuto affrontare parecchi momenti tristi, molti dei quali si ricollegano alla risposta appena data alla domanda precedente. – In quei momenti più tragici pensavo spesso al fatto che videochiamare i miei genitori non fosse la stessa cosa dell'averli davanti ai miei occhi in carne ed ossa. Avevo bisogno di loro fisicamente, mi mancavano terribilmente e questa cosa non è cambiata. – Vivere lontano dalla mia famiglia è difficile, devo fare tutto da sola e posso contare solo su me stessa. Sì, esistono gli amici eccetera eccetera, però la mamma è pur sempre la mamma, come lo è il papà, quindi averli attorno è tutt'altra sensazione. – Immagino entrambi come dei supereroi e per questo quando sto con loro mi sento al sicuro e capisco al 100% la tua tristezza. – È difficile stare da soli, è difficile stare lontani dalle persone che più ami al mondo, però a lungo andare credo diventi quasi un abitudine. Non è bello da dire, ma sì, ci si fa l'abitudine, o perlomeno io mi sono adattata. – Ci sono momenti in cui apprezzo il fatto che loro non stiano qui, perché sono in un punto della mia vita in cui credo sia giusto volare da sola per crescere, maturare e affrontare di petto qualsiasi situazione senza nascondermi sempre sotto le ali dei miei genitori. – È faticoso e a volte serve un abbraccio da parte di mio papà, peeeerò è anche vero che si prova una certa soddisfazione nell'essere indipendenti. – Ogni volta che torno a Dublino realizzo sempre la stessa cosa: i miei genitori non se ne vanno e sono sempre pronti ad accogliermi a braccia aperte. Tieni a mente questa cosa anche tu, perché neanche i tuoi genitori se ne andranno mai dalla tua vita, non importa quanto siano distanti, loro ci sono. – Le videochiamate non funzionano, i messaggi neanche, ma nulla è più bello dell'andare ogni tanto dai propri genitori e sentirli più vicini che mai. Tendiamo a dare per scontato le persone che vivono nella nostra stessa città, mentre averle lontane ci fa rendere conto quanto siano importanti per noi. – In questi anni mi sono adattata, come ho già detto, e ho cercato di cambiare il mio punto di vista a riguardo. Per esempio, se prima vedevo tutto nero, ora credo sia bello sentire la loro mancanza, è bello salire sull'aereo emozionati ed è magnifico il momento in cui dopo mesi mi ritrovo tra le loro braccia. È un'emozione che solo chi la vive può comprendere e io la trovo, non so, appagante. – È un qualcosa che non riesco neanche a spiegare a parole, sto facendo una fatica immane! So solo che la distanza, nonostante la tristezza che reca, sia anche utile, bella e profonda. Per quanto sia tosta, penso più che altro a quanto sia gratificante e dolce vedere mia madre che si commuove ogni volta che mi vede dal vivo per la prima volta dopo tot tempo. – Non credo che questa cosa accadrebbe se abitassimo nella stessa città, quindi la lontananza da casa ha i suoi pro e i suoi contro e tento sempre ci pensare ai fattori positivi per poterla affrontare nel migliore dei modi. – Non so se questa cosa possa essere applicata anche al tuo modo di fare e di vivere, ma in ogni caso voglio provare a consigliarti una sorta di "gioco": quando ti senti giù di morale pensa, o meglio, scrivi tre cose positive riguardo il vivere lontana da loro. Se li scrivi è meglio perché così puoi visualizzarli bene. – Elenca tre cose che ti fanno stare bene e che ti piacciono di New York. Tenta di tirare fuori gli aspetti più belli di questa esperienza che stai vivendo e pensa a quanto saranno belli e calorosi i futuri incontri con i tuoi genitori perché vi sarete mancati come l'aria. Saranno momenti indimenticabili e per nulla scontati. ’
𝘐𝘯𝘴𝘵𝘢𝘨𝘳𝘢𝘮 / 𝘛𝘸𝘪𝘵𝘵𝘦𝘳: @andredhead 𝘚𝘰𝘶𝘯𝘥𝘵𝘳𝘢𝘤𝘬: https://www.youtube.com/watch?v=qCUxlxthHwU
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