Tumgik
al-trov-e · 30 days
Text
a Bologna certe volte mi acchiappa una voglia forte di persone nuove che mi mostrino la città con altri occhi / e provo a scappare da questa voglia che mi porta altrove ma se poi arrivo fino a te tu scrivimi subito adesso che mi leggi
- oggi è certe volte
4 notes · View notes
al-trov-e · 2 months
Text
mi vorrei ficcare in una cartolina di mare e spedirmi altrove
10 notes · View notes
al-trov-e · 4 months
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
come inizia quando finisce?
- cose di casa
9 notes · View notes
al-trov-e · 7 months
Text
tu che riempi le stanze di canzoni mentre prepari la lasagna e io che bevo caffellatte su una poltrona rossa al sole con un libro aperto
- domenica
3 notes · View notes
al-trov-e · 7 months
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
comunque è successa questa cosa per cui sono tornata a Bologna (per restare)
- innamorandomi
6 notes · View notes
al-trov-e · 7 months
Text
voglio riempirti la casa di parole mie
- pretese inattese
7 notes · View notes
al-trov-e · 8 months
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
se tu mi dici casa
- Bologna
14 notes · View notes
al-trov-e · 9 months
Text
e non c’entra niente ma settembre mi accende
3 notes · View notes
al-trov-e · 9 months
Text
mi strappi la poesia dalla bocca
7 notes · View notes
al-trov-e · 10 months
Text
non torno in questo altrove digitale da molto tempo perché sto vivendo in quello reale. forse sto tornando a respirare
- i miei spazi
10 notes · View notes
al-trov-e · 2 years
Text
se dormo con un’altra persona i miei capelli liscissimi da sempre prendono a ribellarsi. si piegano, si annodano, si curvano sotto il peso di una vicinanza inattesa. i miei capelli sono inospitali, non li puoi accarezzare senza che questi, come fili sottilissimi, ti restino impigliati tra le dita. poi sposti la mano e, così ingarbugliati, qualcuno si lascia tirare e tu mi lasci una vibrazione di dolore. ecco, ci sono riusciti: mi hanno detto così che anche tu sarai capace di ferirmi.
13 notes · View notes
al-trov-e · 2 years
Text
sono passate le dieci del mattino e sono nel semibuio sotto le lenzuola a leggere l’ennesimo libro che ho iniziato ed è incredibile il modo in cui io mi riconosca così tanto in certe parole e sensazioni da sentirmi quasi estraniata da me e uguale a qualcun altro che non sono io ma mi appartiene. / in casa i tubi dell’acqua sono sottosopra e sento i passi dell’idraulico che fa la spola tra il bagno e la sua cassetta degli attrezzi. quando si avvicina alla porta e sta per andare via il mio cane abbaia, salta, si sgola, cerca di fermarlo in tutti i modi rumorosi che conosce. lo fa con tutti, detesta che le persone, anche le più irrilevanti, escano dalla porta. non esiste forse migliore rappresentazione grottesca del modo in cui vivo nel mondo. questo cane piccolo e nero mi somiglia.
5 notes · View notes
al-trov-e · 2 years
Text
mi mordo forte le labbra per non urlare ancora il tuo nome quando mi tocco e sto per venire pensando alla tua lingua tra le mie cosce e a quegli occhi che mi guardavano succhiandomi l’anima dalle pupille
10 notes · View notes
al-trov-e · 2 years
Text
hey G.,
ti ringrazio per essere approdato qui, per aver girato il timone, fissato le vele e fermato la tua barchetta in questo porto virtuale che sono io. Non credevo che t’avrei mai di nuovo ospitato qui, per cui non far caso al disordine delle parole, ai sentimenti a soqquadro, a tutto quello che trovi in giro e che ho scritto e chiuso in questa specie di mansarda.
Sei qui. / Mentre ti scrivo sono da poco passate le due di notte in questa stanza al sesto piano dove mi sono ritrovata per caso tra Calabria e Basilicata e ripenso a quell’ultima volta in cui avevo una stanza tutta per me all’undicesimo piano di un grattacielo in Tailandia. Quel viaggio ha cambiato tutto per me e da lì niente è poi cambiato più davvero in me. E come allora ancora ci ripenso alle tue lentiggini se sto in queste lenzuola bianche tutte per me. Ma adesso non troverai nessuna delle storie che vorrei tanto raccontarti, qui e ora troverai una spiegazione a un pacchettino arrivato nelle tue mani e di cui conoscerai, a questo punto, già il contenuto. / È notte, te l’ho detto e tu lo sai la notte cosa mi fa e allora mi è venuta questa idea di affidarti una fotocamera usa e getta. / Chissà cosa fotografano i tuoi occhi, chissà cosa catturano i miei in questi giorni delle nostre estati che per la prima volta non coincidono e non condividiamo in un plurale che è diventato singolare. E allora d’improvviso e d’impulso mi è venuta questa idea: mettere in questo rullino l’estate tua (e io metterò la mia in un rullino come il tuo) fatta di posti opposti, di esperienze nuove tutti i giorni o quasi, di fughe improvvisate, di cibi brutti ma buoni, di mare e di montagna, di noi che cambiamo e siamo sempre gli stessi, delle nuove-vecchie persone che incontreremo e dei soliti posti diversi. / E alla fine, dopo tutto questo vagare su e giù per l’estate, l’afa, la vita tutta, i giorni vuoti, a fine estate scambiarci gli occhi che vuol dire scambiarci le fotocamere e sviluppare io la tua estate e tu la mia, ridendo e sorprendendoci di ciò che è passato nell’agosto di uno e che è arrivato nel settembre dell’altra. / Non è questo un modo per tornare indietro ma forse solo per esistere.
È un gesto impulsivo, forse sbagliato, lo giudicherai fuori luogo ma io non ho più un luogo in cui stare e allora sto fuori e non lo so se tu ce l’hai ancora un posto ma credo che anche tu stia cercando il tuo, fuori. / È un pacchetto strano e anticonvenzionale, a suo modo coraggioso e timoroso assieme ma senza pretesa alcuna. / Se vorrai tenere le serrande dei tuoi occhi abbassate come in quei quartieri di Napoli centro in cui ci si nasconde dietro alla controra, puoi farlo. Puoi non scattare nessuna foto, puoi scattare tutte le foto in un solo giorno o in più settimane, puoi tenere il rullino nella tua stanza con le lucine, puoi sviluppare le foto di questa tua diversa estate e tenerle solo per te. Oppure alla fine di questa estate ci sarà un modo per raccontare senza parole ma senza silenzi e attraverso le immagini un pezzetto di vita che profuma di mare e su cui ci sarà un po’ di salsedine. / È questo un segreto solo mio e solo tuo. Io non racconterò a nessuno di questi scatti da fare-aspettare-sviluppare. / Infine, non mi devi nessuna risposta e nessuna parola se non vuoi, mostrami solo un cenno-accenno che questa emotivamente ingombrante idea sia passata tra i tuoi occhi e le tue guance e prenditi il tuo tempo, senza fretta. /
Nel pacchetto Amazon non mi ha fatto mettere tutte queste parole (ecco perché lo ho dovute infilare qui) ma dentro ci sono dei cuoricini coreani, prendili per le tue lentiggini se ti va e portali anche nella Capture.
Ciau cuorì e buona estate.
-A
7 notes · View notes
al-trov-e · 2 years
Text
se sfogli le mie lentiggini leggerai che:
- colleziono ancora amori tutt’intorno
- scatto fotografie con gli occhi ai tramonti
- mi ritrovo in tutte le poesie su tutti i muri e libri
- sono sempre altrove in un posto solo mio
20 notes · View notes
al-trov-e · 2 years
Text
dammi tempo
- il tuo
6 notes · View notes
al-trov-e · 2 years
Text
vorrei scordarti e poi ho paura di dimenticarti
10 notes · View notes