Tumgik
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Tutto si concentra nell’attimo in cui smetti di essere una bambina e cominci a diventar donna
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Cosa pensi del destino?
Il punto è che credo fermamente in un destino…un destino già scritto ma manovrato da noi stessi…o per meglio dire…un libro. Un autore appena finisce di scrivere il proprio libro, e questo viene pubblicato, non c’è poi alcun modo di poter tornare indietro per modificarlo…no, i lettori leggeranno ciò che già è stato scritto e non si può cambiare, e questo accade fondamentale con la nostra vita. Ma c’è anche da dire che ogni lettore ha un proprio modo di leggere fra le righe, c’è chi magari farà saltare all’occhio quell’errore e c’è chi magari , intento a leggere il libro, non si accorgerà dell’errore, andando avanti e leggendo ciò che pensa di aver capito. E questo purtroppo è un modo di fare che tutti abbiamo, diamo per scontato gli errori degli altri credendo che siano fatti di proposito o magari per sbaglio, ma siamo capaci di saltarli, siamo capaci di dimenticarli. Ma c’è sempre chi mette ben in evidenza gli errori, segnalandoli al caporedattore della stampa e magari facendo fallire mettendo in ridicolo l’autore stesso. Beh, certuni sono proprio così, sono pronti a catturare ogni nostro minimo sbaglio facendolo passare per una cosa sbagliata, quando in realtà è stata un’intenzione ben voluta per non far del male agli altri. Io personalmente amo questi lettori, quelli che nonostante si accorgono degli errori, passano dritto… superandoli senza dare alcun peso a ciò che hanno letto…amo quelli che sono in grado di correggersi da soli. E una persona che non è in grado di vedere tutto ciò, a parer mio è scontata. Già vista, già vissuta. Abbiamo bisogno di cose nuove, di nuove idee , di nuove abitudini, la monotonia non dovrebbe nemmeno prendere parte nel nostro sentiero, eppure c’è. C’è sempre da qualche parte, e questo mi dispiace. Mi dispiace perché dovrebbe essere immenso questo nostro libro, questa nostra saga, eppure le copie scarseggiano, non sono vendute e le critiche vanno sempre più aumentando. Ma c’è che forse dovremmo fregarcene e innamorarci dei piccoli lettori che continuano comunemente e abitualmente a comprare il nostro libro. Perché li appassiona, gli piace..e arrivati ad un piccolo incrocio dovremmo semplicemente dire “ ma che devo fare? Devo continuare a scrivere ciò in cui io credo ed essere amata da chi apprezza ciò che faccio? O devo cambiare totalmente il mio modo di scrivere per piacere dagli altri e non essere più criticata e lasciata in sospeso?”. Io credo che se siamo arrivati a questo punto della nostra vita, c’è un motivo. Un motivo che a noi sarà per sempre sconosciuto, ma che è stato voluto per il nostro bene, non quello degli altri. Perché chi è stato in grado di subire, prima o poi saprà anche lui come uccidere, e noi a quel punto non ci rivolgeremo a loro dicendo “ cazzo quanto mi manchi” no! Ma assolutamente! Arriverà il momento in cui diremo “ ah, peccato che te ne sei accorto troppo tardi” ed in quel momento, in quel preciso istante non saremo più noi le vittime, noi non dobbiamo esserlo, perché fondamentalmente non lo siamo. Siamo solo persone che nonostante hanno dato tutto, sono tornate indietro con una freccia impiantata al petto, come per dire “ ti meriti questo” …no. Siamo molto di più, Siamo chi ha il coraggio di prendere la freccia e toglierla dal proprio petto spezzandola. Ed è questo che ognuno di noi dovrebbe essere, una persona migliore. E con questo voglio dire mille volte più dignitosa rispetto a chi sa solo uccidere per monotonia e rabbia.
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Il pensiero dell'uomo diventa reale e dà la consistenza della realtà dello stesso. Tu esisti perché la tua realtà viene data dal tuo pensiero. Tutto ciò che è reale, è razionale. Se io penso qualcosa, essa appartiene alla realtà del pensiero e se è pensabile, fa parte di una realtà.
Prof. Di italiano (diario-di-una-perdente)
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Non possiamo decidere di cambiare il nostro destino, ma possiamo decidere di vivere la nostra vita in modo diverso.
Diario-di-una-perdente
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Lettera ad una vecchia amica.🔚🔙
Cara amica, Se cosi posso ancora chiamarti, Sono io, Non so se effettivamente ti ricordi ancora di me, Ma se così non fosse, non importa. Ho solo bisogno di dirti una cosa a me cara e dopo andrò via, Non c'è necessità che tu legga ogni particolare della lettera, Se vuoi puoi farlo, altrimenti puoi anche fermarti qua, chiudere la lettera e andare via, anche se questo gesto da parte tua non mi sorprenderebbe affatto, ciò mi farebbe capire che in fondo sei rimasta sempre la stessa. Sai, finalmente sono riuscita ad andare avanti. Ho dovuto lottare un po’ per farlo, comunque ci sono riuscita, ho attraversato quel tunnel in cui solitamente ognuno di noi rimane bloccato. Ma io ho trovato la via d'uscita, non chiedermi come, sarebbe una domanda troppo difficile alla quale io possa rispondere. Al massimo potrei raccontarti com'era vivere quelle giornate senza di te, ma non lo farò, sarebbe una noia per te ascoltare queste lievi urla di dolore nei miei confronti, perciò andrò dritta al punto. Volevo ringraziarti per il tuo menefreghismo, perché è stato quello a darmi la forza di ribellarmi e combattere. Non potevo più stare lì a guardare il mio cuore andare in frantumi per causa tua. Però mentre sto qui a raccontarti, una domanda vorrei portela… CHE TI AVEVA FATTO DI COSÌ BRUTTO E IMPERDONABILE IL MIO CUORE DA MERITARSI TUTTO QUESTO? Hai ragione, A volte ero io a crearti tutti quei vuoti, che ahimè già sei riuscita a colmare, ma come tutti vorrei dirti che non sono perfetta, e da tale sbaglio anch'io, ma ho sempre cercato di rimediare, e l'ho fatto dandoti tutto l'amore che il mio cuore aveva a disposizione. Ma tu, tutto questo ,non l'hai mai saputo apprezzare. Hai lasciato che piangessi, che soffrissi per te, e durante il lungo andare dei giorni, dei mesi.. tu ti nascondevi dietro un inutile e monotono “ non m'importa di te”. Ma non mi logora il fatto che tu mi abbia detto tali parole, Ciò che mi hanno fatto più male, sono state le tue cazzate, nonché le promesse che non hai mai mantenuto. ..avevi promesso che mi saresti stata accanto nei momenti difficili…e invece sono qui, a darmi forza da sola. …avevi promesso che non mi avresti fatto più del male…e invece mi hai distrutta. …avevi promesso che saremmo andate insieme a Parigi compiuti i 18 anni..e invece il biglietto l'ho prenotato da sola. Tutto ciò per uno stupido equivoco. Ma sai ti auguro di ritrovare la felicità. Ma con ciò non intendo una persona, intendo la vera felicità, quei piccoli attimi della nostra vita che ci fanno stare talmente bene, da farci ricordare quel momento fin quando il nostro cuore non rintoccherà l'ultimo battito. Ecco, è questa la felicità, brevi momenti che si racchiudono in eterni ricordi che terremo chiusi in quella scatola vecchia, sporca e impolverata nel profondo del nostro cuore. PER SEMPRE. E non ti allarmare, anche tu sarai presente al suo interno. Ti terrò racchiusa in una vecchia fotografia, dove ho lasciato che il tempo si congelasse per tenere vivo il ricordo. Il ricordo di un noi passato. Cara amica, Non dimenticarti che in quei momenti di dolore e frustrazione, c'ero io a tenerti la mano, e tu la mia adesso l'hai lasciata andare. Ma non te ne farò mai una colpa, perché ho imparato che le persone vanno e vengono, e tu hai fatto la stessa fine di chi voleva salvarmi, ma mi ha trascinata sul fondo. Adesso non ti toccare il petto, non asciugarti le lacrime, sono cose che ho fatto già io per te, per ricordarti che nonostante tutto, ti vorrò sempre bene, indipendentemente dal male che mi hai recato. Perché dovevi ascoltarmi quando ti dicevo che ero diversa, io a differenza tua, non ti odierò mai, potrò odiare me stessa per averti creduta, ma non ti odierò mai per il male che mi hai fatto, perché come tutti, di 99 cose che farai di buono per me, non andrò mai a guardare quell'ultima che hai sbagliato. Mi ricorderò di te proprio come in quella fotografia, quando respiravo e inalavo aria pulita, pura, aria di felicità. Cara amica, Adesso posso risponderti, Conoscevo da anni dov'era collocata l'uscita d'emergenza da quel tunnel, ma non ho mai varcato quella soglia, perché ho preferito tenere le mano a te e corrodermi dentro io. Tutto ciò perché eri la mia priorità, adesso non lo sei più. E scusami se ho deciso di uscire da quella porta, ma l'ho fatto per un motivo che da tanto avevo dimenticato, L'ho fatto per amor proprio. Ma avevi ragione, come tutti sono uscita, ma come nessuno sono restata fino all'ultimo.
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Il mio film🎥
Non è facile scrivere. Non è facile provare a descrivere il proprio dolore attraverso parole anonime a cui non verrà mai attribuito un significato. Ma tenterò. Avete presente quando vi alzate la mattina avvertendo un senso di stanchezza immenso, e vorreste rimanere nel letto a dormire? Ecco, questo è ciò che accade metaforicamente giorno per giorno nella mia vita. Al mondo esistono due tipologie di persone: quelle buone, e quelle cattive. Io non so a quale delle due categorie appartengo, semplicemente perché credo di non appartenere nemmeno a questo mondo. A volte mi sento come se fossi uno spettatore in sala di proiezione; solo che rimango lì a guardare sempre lo stesso film, sorseggiando la stessa bibita e piangendo per lo stesso finale, come se fosse sempre la prima volta. Molto spesso i film tendono ad avere uno scopo: che sia a titolo informativo o istruttivo. Beh, io dal mio film non ho mai imparato nulla, pur essendo la produttrice e la protagonista. La cosa che mi fa ridere è che l'ho scritto io stessa il copione, cambiando milioni di volte i ruoli e mettendo in atto nuove sceneggiature. Tutto questo senza mai capire che non sono un granché come registra, poiché il mio film non è mai stato una soddisfazione, né per me, né per i miei spettatori. Forse perché sono sempre mancati gli effetti speciali, i colpi di scena..o gli attori, magari, non erano molto professionali.. Sta di fatto che è rimasto incompleto. Ora immaginate, una ragazza di 16 anni, molte persone, pochi luoghi, qualche ricordo e una vita. Di certo non posso mettere a confronto la mia vita a un film di Hollywood, ma entrambi hanno qualcosa in comune. Il copione. E ogni giorno, dal momento in cui metto i piedi fuori dal letto al mattino, al momento in cui spengo il cellulare per andare a dormire, la mia vita è regolata da un copione...un inutile copione che mi impedisce di vivere una vita concreta e creativa, come se non facessi altro che dipendere da ciò, dalla finzione. Perché ormai si tratta di questo no? Fingere...Alzarsi la mattina con la consapevolezza di ripetersi continuamente " oggi è un altro giorno, vedrai che sarà diverso", ma purtroppo non è diverso. Nel mio caso non lo è mai. Il mio regista non è molto originale, tende a riprendere sempre le stesse scene senza mai andare avanti. Certe volte penso che si dimentichi che qui stiamo girando un film, ma non importa, le mie battute sono sempre le stesse, proprio come le mie giornate. Ma non è questo ciò che mi impedisce di continuare il mio film. È il mio cuore che non ce la fa più. Lo sento la mattina alle prime luci dell'alba, picchietta sempre contro le costole, ma certe volte lo fa in maniera azzardata. É il mio cuore, fa parte di me, ma non posso dire di volergli bene, in fondo l'ho sempre maltrattato. Spesso mi piacerebbe riuscire a tenerlo stretto fra le mie braccia per curargli tutte le ferite, ma non faccio altro che peggiorare il tutto. Eppure siamo migliori amici..lui soffre con me durante le mie giornate, e io l'ascolto tutta la notte mente mi parla dei suoi problemi. Non ho idea di come abbia fatto a perdonarmi. L'ho ucciso, dovrebbe uccidermi anche lui, ma non lo fa. Il nostro destino è stato scritto nello stesso foglio, e se un giorno la carta non basterà più, andremo via insieme, non importa dove o quando, l'importante sarà vederlo in pace senza più nessun graffio. Se lo merita, eccome se lo merita! Non è da tutti essere così buoni e riuscire a sopportare il dolore senza sfogarlo in alcuna maniera. Ammiro il suo silenzio. Ammiro il modo in cui riesce a porgere l'altra guancia. Ma cosa più importante, ammiro la sua maschera, così resistente, ma estremamente delicata..e il suo sorriso...sorride in ogni momento, nonostante gli occhi tendano a incupirsi per il dolore..lui sorride, e lo fa nonostante tutto, perché è consapevole che deve andare comunque avanti..tagli o non. È strano però di come riesca a parlare di lui così fluidamente senza rendermi conto che è andato via. Già, se n'è andato. Mi ha lasciato sola in preda all'agonia e io tutto ciò non riesco a tollerarlo.
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Ci vuole coraggio a dire di star bene, mentre gli squali ti stanno trascinando sul fondo dell'oceano.
Diario-di-una-perdente
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E quando per la prima volta lo guardai negli occhi, mi accorsi che i miei polmoni, stavano respirando a pieno cuore.
Diario-di-una-perdente
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ADOLESCENZA
In fondo ho capito cosa significa realmente essere adolescenti, e con ciò, ho capito perfino perché la gente soffre tanto in questo piccolo lustro di tempo. Cominciamo ad essere nuovi del mestiere, e ciò comporta essere fragili in un mondo che non è di nostra competenza. Vorremmo essere abbracciati quando ne abbiamo bisogno, o essere curati quando ci riteniamo incapaci di farlo da soli. Vorremmo avere accanto quella persona, che fin da piccoli, abbiamo chiamato come il nostro "migliore amico immaginario". Allora perché non cercarlo realmente? Magari esiste davvero l'amico perfetto che tanto vorremmo... ...e qua cominciamo ad illuderci di sentimenti che non sono concreti da parte di tutti, dato che le persone si distinguono per il veleno che hanno in corpo, e non per il loro amore. Prima cominciano a farti pensare che tu sia importante per loro, poi ti fanno affezionare, facendoti credere che non possa esistere una vita senza di te, e poi vanno via. L'ho visto milioni di volte questo film. Stesso cinema, stessi personaggi, stessi pop corn e stesso finale. Ecco perché si soffre tanto! Perché instauriamo fiducia in persone di carta, prive di colore e di orgoglio. Pensiamo di poterci fidare di quella persona, quando l'unica persona di cui dovremmo imparare a fidarci siamo noi stessi! Perché la vita è nostra..perché noi viviamo il nostro percorso a 360 gradi e gli altri non riescono ad angolarsi nemmeno di 90.. ...la vita è nostra perché la scegliamo noi, ma allo stesso tempo viene vissuta da noi stessi, ed ogni errore che facciamo, si ripercuote su di noi, non sugli altri. ...ma sono questi gli errori che cominci a fare. Per esempio credere che una persona possa restare per sempre, o che nella tua vita possa essere un punto di riferimento, però ne rimaniamo delusi,e questo perché?! Perché le loro capacità non saranno mai all'altezza delle nostre aspettative. Dobbiamo conoscerla dentro una persona prima di reputarla amica. Dobbiamo conoscere i suoi angoli più oscuri e la sua storia, ma soprattutto dobbiamo accorgerci della sua volontà, perché senza di essa non ci sarebbe alcun rapporto. Non dobbiamo mai giustificare nessuno per gli errori che fa, perché ciò comporta il perdono, ed il perdono, spesso e malvolentieri, non è la cosa giusta da fare.
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Ero solo una bambina a cui non avete fatto altro che tagliare le ali.
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Caro Babbo Natale
Caro babbo natale, Ti ricordi ancora di me vero?... Sono quella bambina a cui hai smesso di portare doni un paio di anni fa. L'anno scorso ti avevo chiesto una scatola piena zeppa di felicità e forza, con attorno tutti i lustrini e il fiocco blu...invece mi è arrivato un pacco nero, dove dentro non c'era quello che ti avevo chiesto..c'erano solo tristezza e dolore. Beh, non ti nego che c'ero rimasta un po' male, ma tutto sommato, so che eri un po' vecchiotto e a volte anche smemorino, perciò pensavo avessi commesso uno sbaglio, che non fosse mio quel pacco, che avessi sbagliato bambino. Caro Babbo Natale, ormai che te lo chiedo a fare più il regalo? La forza che ti avevo chiesto me la do io stessa ogni giorno, sotto forma di pillola, perché ormai le mie gambe non reggono più. E la felicità....beh la felicità.. Ah si ce l'ho! L'ho conservata dentro una scatola. Forse sarà un po' impolverata, ma c'è! Sono sicura che c'è! Ci hai creduto vero?....era solo uno scherzo. È andata via anche essa, insieme alla bambina che ero. In fondo è un po' anche per questo il motivo per il quale i bambini a una certa età non ti scrivono più, vero? Più cresciamo, più vogliamo l'impossibile. E tu, tutto questo, non ce lo puoi regalare.
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Ti definiscono colpevole dei crimini che commetti, ma nessuno ti ha mai chiesto scusa per i crimini commessi al tuo cuore.
Diario-di-una-perdente
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a scuola dovevano solo insegnarci che amare é sinonimo di soffrire.
Diario-di-una-perdente
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imparai a cadere e rialzarmi, sorridere e non lamentarmi.
Diario-di-una-perdente
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Di spontaneo, c'è solo il vaffanculo.
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Non dedicare anima e cuore a chi per te, non dedicherebbe nemmeno un secondo. Il tempo è prezioso, ma l'amore lo è di più.
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Potrò odiarti per tanto, e per tanti motivi, ma non ti odierò mai per avermi fatta diventare una stronza, di quello ne avevo bisogno
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