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20 dicembre

"Ti è mai capitato di essere tagliato fuori completamente?"

arrivò ex abrupto, tra una canzone leggera e una pagina di pozioni da studiare. una considerazione posata cautamente sulle spalle di chi si fa custode di paure razionali e non, senza mai deriderle. di chi le ascolta e risponde anche, ché magari fanno meno paura se dette a voce alta.

"Di sentirmici? Penso di sì. Spiega e vediamo se ho capito."

spiega e vediamo, insieme. sempre insieme che di me puoi fidarti, non ti lascio.

"Mh, non lo so. La metafora che più si avvicina a come la vedo è questa: una festa. È sempre come se ci fosse una festa stratosferica a cui sono tutti invitati, hanno il completo perfetto e sanno come muoversi a ritmo, cosa dire, che battute fare. E poi ci sei tu che nemmeno sai a che ora c'è, la festa. Si sono dimenticati di dirtelo, che c'era."

annuì Ed, capendo perfettamente cosa intendesse dire sua sorella.

"Allora avevo capito. E sì, confermo che ci sono passato. Ma c'è una grossa differenza tra il sentirsi in un certo modo e l'esserlo davvero, non pensi?"

silenzio, poi un accenno di risposta non convinto.

"Mh."

non basta, non ai quindici anni di Eilidh. alle sue crescenti insicurezze, alle battute delle sue amiche, a tutti i segreti che non riesce a tenere per sé. e allora ci prova ancora Edward, a sopperire le sue mancanze, a tranquillizzarla. almeno un po'.

"Sai anche mi è successo però? Che qualcuno creasse un'altra festa, una meno esclusiva e più privata. Apposita per noi. Una festa per pochi intimi, diciamo."

un sorriso, forse ha capito cosa intende.

"E ti sei divertito?"

"Da matti. Vedi...credo che troppo spesso ci lanciamo dietro a persone lontanissime galassie da noi, ci sbracciamo per farci notare, forziamo la nostra natura -- quando invece ne abbiamo altre vicine e simili a noi che diamo per scontate. Come anche diamo per scontato di essere gli unici a sentirci soli, tagliati fuori. Una cosa che mi ripeto sai qual è? Non dare mai nessuno per scontato, non inseguire la quantità. Piuttosto coltiva la qualità dei rapporti."

un respiro, chissà se è sollievo quello della minore o se ha ancora qualche dubbio da levarsi dal petto. nell'incertezza il bisogno di un abbraccio si fa materiale, e il maggiore non si tira indietro.

"E ti sentirai meno solo?"

"E ti sentirai meno solo, facendo sentire meno sole anche le altre persone. Sì."

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6 aprile

( 🦄 Cura delle creature magiche: approfondimento teorico e pratico con un golden snidget )

La settimana non può iniziare meglio dato che la prima verifica da affrontare è di CDCM e il ragazzo ama la materia.

Edward legge e subito si forma un ampio sorriso, tanto da rimarcare le sue fossette poco accennate. Conosce bene la creatura piccola e rotonda, sa molte curiosità su di essa anche, per esempio, che per anni è stata utilizzata al posto del boccino d'oro per via della sua destrezza e velocità nel volo. Povero uccello. Sa pure che si tratta di un essere molto delicato e che, se non per estrema necessità, non va toccato. Accia una fetta di pane e sbriciola qualche mollica sul palmo della mano: ecco come delicatamente l'uccello si posa sulle dita del giovane, non prima di averlo scrutato con i suo occhietti rossi e valutato se degno di fiducia o meno. Edward ha atteso e ora sorride a quella visita.

"Può andar bene?"

Dice prima di snocciolare tutti i fatti di cui è a conoscenza.

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8 aprile

( 👹 Difesa contro le arti oscure: verifica pratica dell’expecto patronum )

"McMillan è il tuo turno, vieni avanti."

Edward non annuì subito e venne richiamato dalla professoressa, in più i suoi piedi per qualche motivo non ubbidirono nell'immediato, facendolo quindi goffamente inciampare e causando una risata leggera nella classe. Sembrava fosse sotto la fattura delle pastoie o che avesse fumato, tanto aveva l'aria stralunata. Invece Edward James era solo perso nel garbuglio della sua mente che sembrava essere rappresentato fisicamente all'esterno con la chioma disordinata di ricci che si stava lasciando crescere.

Raggiunse il centro dell'aula, si mise ben dritto e dopo aver schiarito la voce, parlò con tono sicuro.

"Un expecto patronum è un incantesimo di difesa molto potente, occorre una gran concentrazione da parte del mago o della strega che provi ad invocarlo. L'incanto può essere corporeo e assumere la forma di un animale, o incorporeo. Nel secondo caso, sarà di gran lunga meno efficace e si presenterà sotto forma di lucente nebbiolina argentata. La forma che assume il patronus corporeo, corrisponde al carattere e al temperamento del tizi-- uhm, dell'individuo che lo evoca, il mio ad esempio è un elefante. È raro ma possibile che un patronus cambi dopo gravi traumi o importanti esperienze di vita."

Sbatté gli occhi e rimase in silenzio, non sapeva neppure lui il perché si fosse dilungato tanto. Sospirò, rimboccò le maniche e nel farlo osservò il piccolo elefante che aveva tatuato in mezzo alle dita della mano. Quell'animale rappresentava se stesso in relazione ai suoi affetti.

"Expecto patronum!"

Si lasciò andare in un accenno di barrito di saluto quando apparve, ringraziando mentalmente tutti i suoi ricordi felici.

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26 marzo

👶🏼☈ ❛ Il momento più bello della sua vita ❜

Di momenti felici ne ha assaporati molti e spesso legati alla sua famiglia, ad Agape, al quidditch o alle vacanze con i suoi nonni. Però il momento più bello di Edward James è senza dubbio la nascita di sua sorella Eilidh. Seppure molto piccolo, ha memoria di quando la prese in braccio per la prima volta e realizzò di voler proteggere quel raggio di luce a tutti i costi. Eilidh è in modo costante il momento felice di Edward.

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26 marzo

👽 ☈ ❛ Una stranezza del tuo personaggio ❜

A Edward piace da morire modulare la voce. Non è affatto raro, infatti, cogliere il ragazzo impegnato in soliloqui di "prova" o sentirlo scherzare con gli affetti più intimi usando vocine strane. Tra le sue preferite, c'è quella della preside che imita con tanto di occhiali sul naso. Attraverso queste voci e versi, esprime i più disparati stati d'animo. Per chi lo conosce bene sono vere e proprie parole in codice che il ragazzo condivide di gran lunga meglio di pensieri concreti, specialmente quando si sente pigro.

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26 marzo

🤡 ☈ ❛ La sua più grande fobia ❜

Edward non ha molte paure, il che può rappresentare virtù o pecca a seconda del caso. Amante di ogni essere vivente (piante, animali, creature fantastiche) non teme nessuna forma di vita esterna anche se è consapevole di dover essere cauto con alcune. La sua più grande fobia è forse la malattia o l'ammalarsi. Edward James tiene sopito il pensiero che, a causa di qualche male, potrebbe non essere in grado di curare i suoi cari o peggio, che siano loro a soffrire e perdersi nella nebbia terribile di qualche dolore invisibile.

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26 marzo

🛌 ☈ ❛ Il suo rapporto col sonno ❜

Il rapporto che ha con il letto si può dire che vari di stagione in stagione. Edward ha un sonno leggerissimo durante le stagioni calde, infatti può anche dormire solo tre o quattro ore a notte e passare il resto del tempo a giocare ai videogiochi in casa o a passeggio da qualche parte, fuori. Soffre il caldo da morire. Durante l'inverno, aiutato dal baldacchino incantato da Ape con le stelle e dal fresco del castello, dorme sereno e come un sasso. Ha un'attività onirica parecchio sviluppata e spesso sente il bisogno di raccontare i sogni, soprattutto quando crede che gli sia sfuggita una particolarità interessante. Una volta ha sognato che un babbuino mannaro lo inseguisse e ha stressato i poveri compagni di stanza e gli amici per settimane.

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26 marzo

💌 ☈ ❛ Ha mai avuto un amico di penna? ❜

Curiosamente, Edward ha impiegato moltissimo tempo a sviluppare passione per un'attività della quale ora non può fare a meno. Questo perché da bambino non poteva stare a mezzo metro da un libro. Suo padre e sua madre erano abbastanza preoccupati dalla caparbietà con cui il figlio maggiore (all'epoca aveva sette anni) rifiutasse di leggere o scrivere. Avevano anche chiesto al cugino preferito di Edward di spronarlo, ma l'unico risultato fu che il bambino si era intestardito ancora di più. Decisero allora di fare una promessa al piccolo Edward, che tanto era desideroso di vedere il mare: se avesse scritto con costanza piccoli pensierini e inviati alla cittadina di Brighton, lo avrebbero portato lì periodicamente. E così, Edward James il giorno dopo era lì, pronto con il suo set composto da carta e penne colorate. Avrebbe scritto come un forsennato e conosciuto Beth, amica di penna babbana che tutt'ora sente.

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26 marzo

🐶 ☈ ❛ Ha mai avuto animali domestici? ❜

Ha un labrador chocolate di nome Pepper che ama con tutto se stesso e che vive con papà McMillan. Purtroppo non può vedere spesso il cucciolo dato che per la maggior parte dell'anno vive al castello e quindi deve accontentarsi delle volte in cui suo padre lo va a trovare ad Hogsmeade, portandolo con sé quando riesce. Ha anche un gufetto marrone, regalatogli da sua madre al primo anno di scuola che ha chiamato Robespierre. Per il resto non "possiede" altri animali ma nella sua tenda offre rifugio e cure a tutte le creature in cui si imbatte durante le sue esplorazioni in solitaria. Da qualche mese annovera come nuovi compagni di avventure un asticello di nome Bob che si nasconde di tanto in tanto nella sua chioma e uno snaso pigro, Stu, a cui ha dedicato un marsupio capiente.

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26 marzo

😱 ☈ ❛ Come reagisce ad una situazione di forte stress ❜

Edward non è una persona che riesce a dominare le sue emozioni. Ha un'elevatissima sensibilità e sul livello empatico, percepisce gioia e dolore altrui quasi come fossero suoi. Durante gli ultimi otto mesi ha lavorato tanto su come gestire gli stati d'animo diversi che lo hanno caratterizzato e con fatica è riuscito a trovare l'equilibrio. Lo aiuta molto fare attività fisica e nello specifico volare, correre e giocare a calcio o a quidditch. Cucinare per qualcuno anche è un ottimo modo, infatti il suo bisogno di star bene passa spesso per generosità, quando in realtà è felice di donare cibo ma è più felice che nel farlo stia meglio. Quando si sente particolarmente sopraffatto e stanco, se ne sta per conto suo e medita, affidandosi alla musica o ascoltandola o cantando o suonando qualcosa.

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26 marzo

👅☈ ❛ Come il tuo personaggio affronta la sua sessualità ❜

Edward vive il sesso e la sua sessualità in maniera più matura da poco tempo. Prima della sua prima volta, il ragazzo non si era mai sentito pressato più di tanto dall'argomento. Certo, le sue piccole esperienze le ha avute e si è anche fatto qualche domanda in più verso chi provasse maggiormente attrazione. Però mai nulla lo aveva portato a mettersi a tu per tu con lo specchio e capire. Una volta aperto il discorso con Agape, tra una coccola e l'altra, la ragazza è riuscita a farlo ragionare a voce alta e si sono resi conto che Edward James si riconosce al meglio sotto l'etichetta di Pansessuale. Progressi enormi dato che non sapeva neppure cosa significasse.

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26 marzo

⏳☈ ❛ Come si vede tra dieci anni? ❜

Edward ha tante idee quante sono le stelle del firmamento ma quando si tratta del futuro, si affida di più a chi ha attorno. Suo padre e sua madre vorrebbero che mettesse a frutto l'amore per le creature magiche, Eilidh che diventasse un giocatore di quidditch professionista. Per il momento quello che spera è che tutto vada per il meglio e che resti fedele alla sua persona. Se guardasse nello specchio delle brame ad oggi, probabilmente si vedrebbe in compagnia delle persone a cui vuole bene.

🏠 ☈ ❛ Il suo posto sicuro ❜

Affidare segreti e pensieri non è un problema per il ragazzo, sente di potersi fidare ciecamente con chi sceglie di aprirsi. Il ragazzo, pur essendo dotato di una buona comunicazione, seleziona infatti molto più accuratamente del previsto con chi parlare e di cosa. Il posto sicuro di Edward non fisico sono dunque i suoi amici e le braccia di un'amica in particolare. Se così si può definire Agape. Rappresentazione fisica del posto sicuro per lui è invece la sua tenda gialla o la foresta che non delude mai la sua voglia di pace.

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18 febbraio

( 💬 Eddie's mood: am I confused? )

"La tua sessualità è unica, proprio come la tua personalità. Non esistono al mondo due persone la cui sessualità è identica, seppure moltissima gente condivide simili tipi di sessualità."

Edward è seduto a gambe incrociate sul proprio letto, la camerata momentaneamente è vuota e quindi si concede il lusso di leggere a voce alta l'articolo che ha cercato.

"Ma che vuol dire?"

Sbuffa forte, frustrato dalla situazione in cui quell'esperienza lo ha cacciato. Prova attrazione per la versione maschile di Agape e non se ne capacita, anzi, cerca di tenersi il più possibile a distanza. Gli era capitato anche in passato, al suo secondo anno, ma aveva accantonato il tutto quando la forte ammirazione per un compagno tassorosso più grande era andata via così come gli era venuta. Ed non si è mai definito con un orientamento sessuale in particolare, non c'è mai stato il bisogno di farlo prima d'ora. Nell'ultimo periodo però ha cominciato a farsi domande e alcune risposte che si è dato, non gli sono piaciute affatto. Si sente di nascondere chissà quale segreto e si sente in colpa nel pensare che possa essere un qualcosa di grave.

"Gay? Bisessuale? Pansessuale? Questo test ti aiuterà a fare chiarezza!"

Continua a scorrere con il pollice sullo schermo e con una punta di scetticismo decide di fare il test che però lascia a metà quando capisce che alcune domande sono volutamente provocatorie. Sospira, tira su lo sguardo e trova la sua immagine riflessa a fissarlo.

"Forse dovrei lasciar perdere, mh? Alla fine che differenza c'è?"

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🏏𝓐𝓭𝓾𝓵𝓽 𝓦𝓮𝓮𝓴!

Dopo una breve ma intensa carriera di cinque anni nella squadra di quidditch dei Falmouth Falcons, Edward James torna a cavallo della sua scopa dalla cornovaglia, pronto a riprendere in mano le redini della sua vita. Difficile? Non quando hai tante passioni! Edward infatti non ha mai smesso di tenersi informato e studiare il mondo delle creature magiche: anche quando giocava, non perdeva mai occasioni per fare tappe. Spostandosi dalle valli della Nuova Zelanda alle montagne del Galles e in diversi paesi, ha avuto modo di specializzarsi nella conoscenza dei draghi. Questo è stato proprio uno dei motivi che lo hanno spinto a candidarsi alla cattedra di Professore di Cura delle Creature Magiche ad Hogwarts.

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16 maggio

✨𝓐𝓭𝓾𝓵𝓽 𝓦𝓮𝓮𝓴! 𝘣𝘭𝘢𝘤𝘬'𝘴 𝘢𝘯𝘯𝘶𝘢𝘭 𝘮𝘢𝘺 𝘨𝘢𝘭𝘢.

« 　Cari amici, sarei lieta di avervi come ospiti per una serata al maniero. Se vi state chiedendo se questo sia un invito a far festa, la risposta è decisamente positiva. Aspetto una vostra risposta e ricordate di indossare gli abiti più eleganti e sfarzosi che possedete. A presto, Neemeria Black. 　»

Edward aveva girato l'invito tra le mani e poi l'aveva riposto con un gran sorriso poggiandolo sulla tazza di Agape, come memo. Avevano già risposto che sì, sarebbero andati, ma la prudenza non è mai troppa e lui aveva ben pensato di ricordare alla moglie dell'evento di quella sera, disegnando sul retro della busta una rappresentazione piuttosto semplice di quello che poteva passare come un "ritratto di famiglia". C'erano Agape con un vestito lungo e lui con i bambini, tutti e tre con un simpatico farfallino. Quella mattina, come era solito fare nei weekend, si era alzato presto e si era messo ai fornelli. i Pancakes e le due piccole mug-cakes per Leonard e Diego decoravano la tavola della luminosa cucina. Neemeria non la vedeva da qualche tempo, ma era certo che anche quell'anno sarebbe stato invitato alla festa e forse proprio per questo motivo la notte precedente aveva sognato di essere ad Hogwarts e non come assistente, ma come alunno. Queste occasioni lo condizionavano sempre molto e lo riportavano indietro nel tempo, doveva ammettere che gli faceva un immenso piacere vedere tutti i suoi compagni e amici di scuola.

Il succo d'arancia in mano, due mini muffins su un piatto nell'altra, Edward entra nella stanza dei figli e li sveglia con un buongiorno speciale. Dà i dolcetti ai bambini e aspetta che siano abbastanza recettivi prima di passare all'azione.

"Allora truppa, le regole le conosciamo bene. Ci siamo allenati, abbiamo ripassato il piano varie volte e finalmente possiamo andare. Al mio tre, scateniamo l'inferno! Uno, due -- TRE!"

Non appena finisce di contare, i piccoli McMillan schizzano in piedi, diretti verso il lettone. Agape è già sveglia ma si finge sorpresa, i cuccioli hanno il sopravvento su tutto e lei non può che improvvisarsi loro "vittima".

(...)

"Paaaaapi? Papi, mamma dice che se non ti svegli e ti prepari subito chiama ccio Ewart e ccio Marsden e ti fa sgridare da loro! Soprattutto ccio Ewart, gli dice che hai fatto danno ai capelli!"

La voce di Diego risveglia Edward dal pisolino che - ouch, si è decisamente esteso troppo. La faccina di Leonard al contrario sopra di lui è la prima cosa che vede quando apre gli occhi, il fratellino maggiore aggiunge anche un preoccupato:

"Ha detto che ti nasconde i Lego, sembrava seria papà -- serissima."

Si tira su a sedere e non appena lo fa, Agape appare dietro ai figli, le braccia conserte e un'espressione fintamente austera.

"Bravissimi ragazzi, potete prendermi il fiore sul mobile in camera?"

Attende che i bambini siano usciti per chinarsi verso Edward, gli posa una mano sulla spalla e con un sorriso killer pronuncia un:

"Se non ti prepari in dieci minuti Edward James, quando torniamo a casa sento che sarò vittima di un terribile mal di testa e -- che peccato, ma non penso che ti riuscirò a far vedere il nuovo completo che ho comprato."

Ci sono momenti in cui un uomo è confuso e non sa cos'abbia il destino in serbo. Questo non è certo il caso. Corre Edward, corre verso il bagno come se lì dentro ci fosse la soluzione a tutti i mali nel mondo, pronto a farsi la barba e vestirsi elegante perché niente e nessuno si metterà mai tra lui e la scoperta del completino di sua moglie.

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2 settembre

( Edward McMillan )

🌻VI year 🌻Huffle-puff pride 🌻Halfblood 🌻He is known for having patient, for being fair, hard-working, and sometimes blandly nice 🌻He's a Virgo, an emphatic one, and sometimes a musician 🌻Butterbeer's maker

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13 settembre

( ✏ Eddie's letter: like to be you )

Mio padre ha sempre ritenuto di dovermi trasmettere quelli che per lui sono i valori importanti nella vita. Primi tra tutti, dialogo e comprensione.

Crescendo non ho sempre capito come facesse a restare calmo, disponibile con le persone anche quando queste rispondevano in malo modo.

Non capivo, come faceva quell'uomo a non arrabbiarsi mai?

Mi veniva quasi di andare da lui e scuoterlo, dirgli che non aveva senso farsi trattare così, che sarebbe passato per uno stupido a cui tutti possono permettersi di fare tutto.

Così un giorno lo feci. Andai da lui con l'arroganza che solo un ragazzino di quattordici anni può avere.

Mio padre mi guardò clemente, capendo la mia frustrazione e mi raccontò di quando perse il suo migliore amico in battaglia. Ripercorse nei particolari quel momento e mentre parlava, mi sembrò di essere con lui. Di vedere a mia volta una vita spegnersi.

Non aveva mai fatto menzione di quell'uomo prima. Ma si vedeva quanto bene gli volesse, si vedeva che sarebbe voluto morire lui, al posto suo.

Finì il racconto, mi accarezzò la guancia e disse: "ora capisci perché non voglio passare più tempo ad essere arrabbiato? Ne ho passato così tanto in quello stato, che avevo dimenticato di guardare il cielo, sentire i profumi del mondo, gioire dell'amore delle persone nella mia vita -- è questo che voglio insegnare a te e tua sorella, Edward. Ad amare la vita, ad amare anche la sua e la tua parte più nera, accettarla e perdonarla e conviverci. Senza dimenticare mai tutto quello che perderesti, cedendo a rabbia e cattiveria."

Avere un buon cuore non nasconde doppi fini, né tantomeno è indice di stupidità.

Ci vuole coraggio a non nascondere la propria indole in un mondo pronto a calpestarti.