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sotterranea · 8 years
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Sotterranea al Festival “Mente Locale”
Venerdì 18 Novembre saremo al festival “Mente Locale - Visioni sul territorio” di Vignola (Modena).
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Sotterranea sarà proiettato alle 19 al Teatro Cantelli e qui trovate il programma del festival.
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sotterranea · 8 years
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Il 7 ottobre a  Visioni dal mondo
Cambio di stagione, qualche novità.
Il prossimo mese Sotterranea sarà proiettato al Festival “Visioni dal mondo”, per l’esattezza venerdì 7 ottobre alle 20 all’Unicredit Pavillon (mhm... piazza Gae Aulenti, Milano).
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Siamo in concorso nella sezione “Storie dal mondo contemporaneo” insieme ad altri 11 documentari. Sull’ultimo numero de La Lettura (inserto culturale de Il Corriere della Sera) ci sono tre pagine dedicate all’evento e più in particolare alla sezione a cui partecipiamo (ehm, qui le tre celebrissime pagine da cui proviene l’immagine del post).
Che altro?, la proiezione è gratis e il programma interessante. Ci vede lì!
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sotterranea · 8 years
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1°premio sezione web-doc a Capodarco. Yeah!
Un altro fine settimana di quelli intensi, ma ne siam venuti fuori. E anche bene*.
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[*venir bene in foto è un’altra storia...]
Siamo arrivati primi - insieme al progetto Uncut di Emanuela Zuccalà e Simona Ghizzoni -  nella sezione web-doc di “Capodarco - L’altro festival”.
Molto felici: Yeah!
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sotterranea · 8 years
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Webdoc & Capodarco
Pensavamo di muoverci con più calma (?) e invece è andata così. Da oggi è possibile visitare il web documentario di Sotterranea.
L’accelerazione è dovuta a una buona notizia: il webdoc è tra i finalisti del festival di Capodarco - L’Anello Debole (siamo in buona compagnia).
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sotterranea · 10 years
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sotterranea animata
Come passa il tempo...
Venerdì scorso eravamo di festazza, evento che c'ha lasciato in eredità diverse cose (sì, la resaca c'era), tra cui il video del laboratorio di animazione di blitzrattazoom.
Poi, se ancora non conoscete il cane investigatore, la giraffa vanitosa e sofia & l'alieno, beh, siete ancora in tempo per rimediare: laborigeno non può che attendervi.
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sotterranea · 10 years
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sotterranea · 10 years
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Festazza di autofinanziamento, venerdì 27 giugno
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sotterranea · 10 years
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unza! doc: martedì 24 giugno, alle 20h
In un mese mondiale, si troverà un po' di tempo per veder qualcos'altro?
Martedì 24 giugno a Unza! si farà un tentativo, verranno proiettati i documentari degli studenti della Scuola di Cinema e Televisione della Fondazione Civica Milano.
Avrete quindi l'opportunità di vedere:
L'amore che sbrana di Mariella Bussolati
[+info]
Il biglietto d'ingressodi Lorena Melchiorre, Bianca Neri e Ciro De Maria
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[+info]
Makers di Matteo Ninni, Caterina Sarubbi e Paolo Tardugno
[+info]
Photofinish di Chiara Campara, Davide Cipolat, Giovanni Dall’Avo Manfroni e Lorenzo Faggi
[+ info]
TSN. Frammenti da un poligono di tiro di Caterina Ferrari e Carlo Tartivita
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[+info]
La serata inizierà alle 20 con un aperitivo, dopodiché, appena fa buio (21e30), comincieranno le proiezioni con la presenza degli autori.
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sotterranea · 10 years
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Sotterranea & i mondiali
Chissà in quanti avranno pensato alla finale del 1950, quando la nazionale uruguaiana riuscì a vincere la coppa del mondo battendo i padroni di casa, la Seleçao.
Non so se l'Uruguay sia effettivamente un fantasma per i brasiliani, io però più che pensare al precedente storico, ho subito immaginato una sua rappresentazione: l'Obdulio Varela raccontato da Osvaldo Soriano in Fútbol.
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Un film che ha un forte legame con Soriano è senz'altro Il mundial dimenticato di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni.
Chi ancora non conosce la vicenda dei mondiali patagonici del '42 potrebbe rimediare proprio oggi, dato che il film fa parte della rassegna Seleção - Cinema nel pallone organizzata da Cecinepas per il Carroponte di Sesto San Giovanni.
Se invece nei prossimi giorni siete a Roma, il 18 giugno al Teatro Valle Occupato verrà proiettato il documentario Zero a Zero.
Il film sarà presentato dal regista Paolo Geremei in compagnia dei tre protagonisti e del giornalista Davide Manusia, che tempo fa aveva intervistato il regista per Vice. Manusia è tra l'altro il vicedirettore della rivista web L'Ultimo Uomo, dove non mancano affatto le cronache dedicate al mondo del calcio (mhm, avete mai sentito parlare del miracolato Salvador Cabañas?).
Non c'è nemmeno bisogno di scendere al bar sotto casa per vedere Nel pallone, il programma de La Effe curato da Wu Ming 3, Christiano XHO Presutti, Giangiacomo De Stefano e raccontato da Wu Ming 2 (autori anche del blog Futbologia). Il secondo, nonché ultimo, episodio è andato in onda ieri sera ed è possibile (ri)vederlo, insieme al primo, in streaming.
Il collettivo Wu Ming ha sempre avuto un certo interesse per Socrates e la democrazia corinthiana, dedicandogli riflessioni e persino una canzone. Giusto ieri sera Rai3 ha trasmesso il documentario di Mimmo Calopresti "Uno di noi Socrates" (adesso disponibile in streaming).
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Chiudiamo ritornando sui nostri passi, abbandoniamo le immagini per riascoltare un'altra storia di quei mondiali resi famosi dal Maracanaço: Trenta uomini in barca. I mondiali di calcio Brasile 1950, un ciclo di audiodocumentari di Francesco Frisari e Vittorio Martone per il programma radiofonico Tre Soldi di Radio3.
***
Vi ricordiamo che potete sostenere Sotterranea partecipando alla campagna di crowdfunding su Produzioni Dal Basso. Sarebbe un meraviglioso assist, anzi da mondiale.
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sotterranea · 10 years
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Webdoc in superficie: Love Radio
Una storia d’amore fra due ragazzi di fazioni opposte, due comunità in conflitto, il potere della retorica dell’odio e della violenza. 
È la storia di Musekeweya una fiction radiofonica che va in onda in Ruanda da più di dieci anni, e tiene attaccati alla radio ascoltatori sparsi in tutto il Paese. Un po’ Romeo e Giulietta, ma anche un impegnativo progetto che vuole elaborare e curare ferite ancora aperte dal genocidio del 1994.
Ora c’è un documentario web, Love Radio. Episodes of Love and Hate che parte da qui per raccontarci il processo di riconciliazione che sta vivendo il Ruanda. Muovendosi sulla linea sottile che separa realtà e finzione racconta la favola della soap, ma rivela anche una realtà più difficile. Dopo un terribile massacro come possono vivere assieme assassini e vittime?
«La finzione» chiedono le autrici «può davvero guidare verso la riconciliazione? O questo tipo di programmi sono semplicemente una patina superficiale in un Paese che è ancora alle prese con un trauma profondo? Che cosa significa riconciliazione? E quando un'ideologia “anti-genocidio” diventa essa stessa repressiva?». 
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Il progetto di Anoek Steketee e Eefje Blankevoort integra video, fotografie, testi, documenti d'archivio, frammenti della soap radiofonica, lettere degli ascoltatori, per raccontare una storia complessa.
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Un buon esempio per noi, voi non perdetevelo.
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sotterranea · 10 years
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webdoc in superficie: the devil's toy
Io non faccio pesi, faccio skate.
Il padre insiste, vuole vederti sollevare un bilanciere. E tu, Claude, che fai?, rispondi proprio così: Io non faccio pesi, faccio skate.
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[Claude con il suo skate, il padre con... la sua birra]
La battuta è tratta da Ken Park, film del regista e fotografo Larry Clark. Un autore innamorato dell'adolescenza, che ha realizzato opere cinematografiche come Kids o libri fotografici come Tulsa.
Probabilmente la stessa passione per il mondo dei teenager e dello skate è all'origine di The Devil's Toy, documentario di Claude (mhm, altra coincidenza?) Jutra intorno a cui ruota l'omonimo web documentario prodotto recentemente dalla National Film Board canadese.
Il cortometraggio di Jutra - che nonostante gli anni (il film è del 1966!), non è nient'affatto invecchiato (le immagini e la voce off sono semplicemente fantastiche) - rappresenta però soltanto il capitolo iniziale del webdoc, lo spunto da cui è partito il lavoro dei registi coinvolti nella creazione del web documentario. La narrazione si sviluppa infatti in diversi capitoli dedicati al mondo dello skate: città come New York, Atene, Johannesburg e Singapore costituiscono alcune tappe di un viaggio in cui convivono una molteplicità di tematiche (la resistenza, il confronto, la rassegnazione, ecc.) e una eterogeneità di materiali. The Devil's Toy, di fatto, ospita al suo interno video (documentari, fiction e docufiction), fotografie, testimonianze audio e mappe, la cui fruizione non è definita attraverso un percorso lineare.
Anche Sotterranea, magari con qualche skate in meno, prenderà la forma di un web documentario. Un motivo in più per contribuire alla sua realizzazione partecipando al crowdfunding, no?
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sotterranea · 10 years
Audio
Il podcast dell'intervento di Sotterranea nel programma radiofonico Piazza Verdi (Radio3) andato in onda il 3 maggio 2014.
Contiene l'intervista di Maya Giudici a Matteo Ninni e Carlo Tartivita e l'audiodocumentario "Cantine" realizzato in collaborazione con Alessandro Romeo.
Potere sostenere Sotterranea contribuendo alla campagna di finanziamento avviata sulla piattaforma ProduzioniDalBasso.
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sotterranea · 10 years
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visioni/ascolti in superficie: la gabbia dorata & la bestia
L'ultima volta che da queste parti abbiamo scritto di produzioni altrui ci siamo occupati di immigrazione, senza prestare tanta attenzione alle differenze tra un film documentario e uno di fiction. Se non l'aveste ancora capito i confini non ci piacciono granché.
Oggi torniamo sullo stesso argomento e con lo stesso approccio, soltanto che ci spostiamo di qualche migliaio di chilometri: oggi si va in America del Nord.
La gabbia dorata è un film con alle spalle dieci anni di preparazione: il tempo che il regista Diego Quemada-Diez ha speso per documentarsi sul viaggio intrapreso da migliaia di migranti centro-americani per raggiungere gli Stati Uniti.
Gran parte di questo faticoso viaggio è compiuto a bordo di un treno, o più precisamente sul tetto di un treno che i migranti sono soliti chiamare La Bestia. Una radio molto particolare ha intervistato Oscar Martínez, giornalista che si è occupato a lungo di questo mostro e di chi lo sfida per realizzare i propri sogni.
Vero, l'intervista è in spagnolo. Poco male, abbiamo deciso di tradurla in italiano:
Martina Castro: Benvenuti a Radio Ambulante, sono Martina Castro. Oggi vi presentiamo qualcosa di diverso: una conversazione tra il nostro produttore esecutivo Daniel Alarcón e il giornalista salvadoregno Oscar Martínez Qui, a Radio Ambulante, diciamo sempre che raccontiamo le storie dell’America Latina, ebbene in questo senso Oscar è uno di noi. Cofondatore de El Faro, uno dei mezzi d’informazione indipendente più importanti dell’America Latina, Oscar si è distinto come un giornalista straordinario. Da diversi anni Oscar ha iniziato a indagare in prima persona l’odissea dei migranti centroamericani che attraversano il Messico diretti negli Stati Uniti. Durante i suoi otto viaggi ha raccolto testimonianze, storie di abusi, di violenza e di crudeltà. Nel 2010 ha pubblicato i suoi articoli usciti per El Faro in un libro intitolato Los migrantes que no importan. L’anno scorso questo libro è stato infine pubblicato in inglese, con un altro titolo The Beast, il nome del treno che molti migranti usano per attraversare il Messico. ...
Puoi continuare a leggere l'intervista qui, oppure puoi scaricare il pdf o l'epub.
Ringraziamo Radio Ambulante per la gentile concessione.
Buona visione, ascolto o lettura!
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sotterranea · 10 years
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cantine & piazza verdi
Oggi ci sentiamo così radiofonici da offrirvi una piccola anteprima sonora.
Cantine è il primo audio documentario di Sotterranea, un progetto che non prevede soltanto la realizzazione di un classico documentario video.
Cantine è stato creato in collaborazione con Alessandro Romeo, che ne ha curato il mixaggio e creato la colonna sonora. Ringraziamo Riccardo per i consigli durante il montaggio e il sugo con le olive & il basilico.
Per il momento ci limitiamo a proporvi il trailer e rinnoviamo l'invito ad ascoltarci su Radio3 a Piazza Verdi: l'appuntamento è per le 17 di oggi.
Ci si sente in Piazza, a dopo.
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sotterranea · 10 years
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sotterranea a radio3
Per una volta facciam contenti tutti, ci tiriam fuori dal classico antagonismo Milano vs Roma, e andiamo in diretta nazionale:
domani saremo ospiti di Piazza Verdi, programma di Radio3 che va in onda, ogni sabato, dalle 15 alle 18.
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Il nostro intervento è previsto per le 17, ma la scaletta della puntata promette bene (teatro, letteratura, cinema, musica): un buon sabato radiofonico a tutti!
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sotterranea · 10 years
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Bagni
Le storie sotterranee parlano anche di vasche e vapori, vecchi asciugamani e molti specchi.
Qualche mese fa siamo entrati nell'albergo diurno sotto piazza Oberdan, che con i suoi bagni e servizi fu frequentato da milanesi e viaggiatori dagli anni Venti, ma è stato abbandonato da tempo. Ci siamo portati torce, luci e musica.
Tempo dopo, a marzo, i volontari del Fai hanno organizzato delle grandi pulizie, per poterlo aprire al pubblico durante le giornate di primavera. Non potevamo non curiosare ancora.
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sotterranea · 10 years
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Visioni in Superficie: Anija & Piccola Patria
Quando abbiamo iniziato la campagna di crowdfunding (arricordatevi, eh) e dato vita a questo tumblr ci eravamo ripromessi di non essere dannatamente autoreferenziali e di dare spazio a progetti che ci avevano colpito. Bene, l'idea di segnalare cose interessanti da vedere, ascoltare o leggere, c'è ancora e iniziamo a dargli un po' di forma con questo post.
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Eravamo come la Corea del Nord.
Admir deve avermelo detto più di una volta negli anni dell'università. Non doveva essere facile far capire a uno studente italiano cosa fosse stata l'Albania di Enver Hoxcha. Venerdì scorso, mentre guardavo Anija (la nave), quella frase, Eravamo come la Corea del Nord, mi ha fatto immediatamente visita.
Le parate surreali e ultracoreografate di un regime ormai agli sgoccioli fanno parte di quel contesto storico da cui inizia il documentario (vincitore dell'ultima edizione del David di Donatello). Il regista Roland Sejko decide di partire da lì, dagli ultimi anni della Repubblica Popolare Socialista d'Albania, per raccontare le vicende migratorie di alcuni connazionali e ricostruire anche un pezzo di storia del nostro Paese.
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In tutta onestà non sono un amante dei documentari storici, quei film in cui si alternano immagini di repertorio e interviste, eppure... ecco, lo ammetto Anija per me è un film (quasi) di fantascienza. Vedere le scene di fatti che già conoscevo - come lo sbarco della nave Vlora o episodi della guerra civile scoppiata nel 1997 - è stato perlomeno straniante. Mi risultava difficile riconoscere quanto appariva sullo schermo: fatti decisamente recenti, di non più di vent'anni fa, che però mi sembravano provenire da un passato remotissimo o... da un futuro lontano. Civiltà (?) aliene, appunto.
Coincidenza vuole che l'ultimo film che ho visto al cinema sia Piccola Patria. Fiction con forti legami col mondo del documentario, in cui l'immigrazione ha senz'altro la sua rilevanza e due dei protagonisti del racconto hanno origini albanesi.
Certo, il fuoco nel film di Alessandro Rossetto è spostato sull'Italia (e più precisamente sul nord-est di oggi), però - e magari esagero - sono convinto che Anija e Piccola Patria raccontino la stessa storia.
Che altro?, Anija fino a venerdì prossimo resterà visibile sulla piattaforma di raireplay, mentre Piccola Patria dovrebbe essere ancora al cinema.
Alla prossima.
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