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#Irene Barichello
collasgarba · 6 months
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Richelmy e quelle cose che i libri non dicono
Da un bigliettino battuto a macchina e rinvenuto fra le sue carte, si apprende che la collaborazione di Richelmy con il quotidiano torinese della sera [“Stampa Sera”] durò dal 1965 al 1979; ma dallo spoglio che ho eseguito – tramite microfilm – su “Stampa Sera” risulta che il primo articolo di Richelmy non apparve che nel numero del 5-6 ottobre 1966, mentre l’ultimo risale a dieci anni dopo (2…
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adrianomaini · 6 months
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Richelmy e quelle cose che i libri non dicono
Da un bigliettino battuto a macchina e rinvenuto fra le sue carte, si apprende che la collaborazione di Richelmy con il quotidiano torinese della sera [“Stampa Sera”] durò dal 1965 al 1979; ma dallo spoglio che ho eseguito – tramite microfilm – su “Stampa Sera” risulta che il primo articolo di Richelmy non apparve che nel numero del 5-6 ottobre 1966, mentre l’ultimo risale a dieci anni dopo (2…
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bagnabraghe · 6 months
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Richelmy e quelle cose che i libri non dicono
Da un bigliettino battuto a macchina e rinvenuto fra le sue carte, si apprende che la collaborazione di Richelmy con il quotidiano torinese della sera [“Stampa Sera”] durò dal 1965 al 1979; ma dallo spoglio che ho eseguito – tramite microfilm – su “Stampa Sera” risulta che il primo articolo di Richelmy non apparve che nel numero del 5-6 ottobre 1966, mentre l’ultimo risale a dieci anni dopo (2…
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rosaleona · 2 years
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Padova, la professoressa che va a caccia dei richiami nostalgici al fascismo: “C’è un pullulare di fatti neri. Fenomeno in aumento”
Padova, la professoressa che va a caccia dei richiami nostalgici al fascismo: “C’è un pullulare di fatti neri. Fenomeno in aumento” https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/14/padova-la-professoressa-che-va-a-caccia-dei-richiami-nostalgici-al-fascismo-ce-un-pullulare-di-fatti-neri-fenomeno-in-aumento/6833986/
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corallorosso · 3 years
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Vicenza, ronde di Blackflag contro la “feccia straniera” A volte ritornano. Di “ronde nere” ne avevamo sentito tristemente parlare qualche anno fa, nell’estate 2018, quando a Rimini – in seguito agli stupri da parte di un branco di uomini – degli estremisti di Forza Nuova e di Onr, formazione nazionalista polacca «gemellata» con l’ultradestra italiana, avevano intrapreso una serie di «azioni di presidio e sorveglianza a tutela dei cittadini e turisti italiani», secondo gli organizzatori «Un’opera di bene» insomma, «Un rigurgito fascista» precisava invece il comitato antifascista della provincia. E ora ci risiamo: lunedì 22 febbraio a Vicenza, in seguito all’aggressione da parte di un gruppo di giovanissimi ai danni di un controllore STV (Società Vicentina Trasporti), finito all’ospedale dopo aver ricevuto un calcio al volto per aver richiesto ai ragazzi il biglietto del bus, si è costituito un gruppo di “benefattori”, i “Vicenza Blackflag”. Si tratta di dodici individui che, coperti da mascherine, copricapo e giubbotti rigorosamente neri, si sono messi in posa per la foto di fronte allo striscione che avevano srotolato alla fermata luogo dell’aggressione, con scritto “Contro le baby gang sei solo tu e la tua crew” (“staff, equipaggio”, ndr). Una frase forse per loro ad effetto ma poco altro, se non fosse che una manciata di ore dopo, sul profilo Instagram VicenzablackFlag, è apparso un messaggio che rivendicava l’azione dimostrativa e che ha attirato l’attenzione degli investigatori, eccolo: «Oggi hanno spaccato la testa ad un indifeso controllore di Svt, domani potrebbero stuprare la tua fidanzata o tua sorella. Per quanto le nostre strade dovranno essere ostaggio di queste baby gang di allogeni? Noi non siamo i ragazzi della parrocchia, non siamo i boy-scout e non siamo timidi borghesi che invocano le soluzioni di comodo. Noi non chiamiamo la polizia e non telefoniamo ai telegiornali per i servizi anti degrado. Noi vi veniamo a prendere, e cacciamo voi e i vostri tutori progressisti che ripetono continuamente che andrà tutto bene mentre la nostra civiltà alleva le serpi in seno. E a te, ragazzino europeo, noi ti diciamo: svegliati. Diecimila anni di storia pesano sulle tue spalle, hai la capacità di formare con i tuoi simili crew che possano contrastare questa feccia che invade le nostre strade. Allena il tuo fisico, addestra la tua mente e crea comunità. La volontà è la nostra unica legge!». L’estrema destra non è nuova a questi rigurgiti razzisti e xenofobi, basti ricordare i manifesti che nel 2017 Forza Nuova riprese pari pari da quelli della RSI per additare “l’uomo nero” come il pericolo da cui difendere le proprie mogli, figlie e sorelle. (...) La Digos cerca di capire chi si nasconda dietro la “bandiera nera”, certo non chierichetti: in base ai primi riscontri farebbero parte di Vicenza Blackflag soprattutto ex appartenenti di CasaPound. «Noi non sappiamo ancora con certezza se sono di CasaPound – afferma Danilo Andriollo, presidente Anpi Vicenza – ciò che sappiamo però è che l’assessora all’istruzione Donazzan [interprete, poche settimane fa, di Faccetta nera alla radio, ndr] alcuni mesi fa ringraziava i “giovani di CasaPound Vicenza, composti e seri“». Il clima in Veneto, infatti, nonostante le recenti parole del presidente Luca Zaia sulla trasversalità dei valori antifascisti, è molto favorevole al germogliare di semi neri, e non solo per le imbarazzanti presenze della Donazzan alle commemorazioni per la X MAS (...) Irene Barichello
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bagnabraghe · 1 year
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La Torino di Richelmy è quella meno metropolitana e caotica, quella periferica e dei capolinea dei tram, quella dimenticata dei parchi cittadini
Pagina di un diario di Agostino Richelmy. Fonte: Irene Barichello, op. cit. infra Stando ai dati in mio possesso, Richelmy iniziò la sua attività di giornalista pubblicista sulla terza pagina (che poi per sempre restò la sua) di “Mondo Nuovo”, il «quotidiano del Partito socialista dei lavoratori italiani» che ebbe sede a Torino e fu diretto da Corrado Bonfantini, socialista già comandante…
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adrianomaini · 1 year
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La Torino di Richelmy è quella meno metropolitana e caotica, quella periferica e dei capolinea dei tram, quella dimenticata dei parchi cittadini
Pagina di un diario di Agostino Richelmy. Fonte: Irene Barichello, op. cit. infra Stando ai dati in mio possesso, Richelmy iniziò la sua attività di giornalista pubblicista sulla terza pagina (che poi per sempre restò la sua) di “Mondo Nuovo”, il «quotidiano del Partito socialista dei lavoratori italiani» che ebbe sede a Torino e fu diretto da Corrado Bonfantini, socialista già comandante…
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