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#cacciamine
aresdifesa · 1 month
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Impostazione della chiglia per il cacciamine polacco ORP Rybitwa Lo scorso 20 marzo a Danzica, presso il cantiere navale Remontowa Shipbuilding SA, si è svolta la cerimonia di posa della chiglia per l’ORP Rybitwa, il quinto dei moderni cacciamine KORMORAN II del progetto 258 ordinati dalla Marina Polacca. Lo scorso 19 gennaio era stata svolta la cerimonia del taglio della lamiera destinata alla costruzione del detto cacciamine. L’ORP Rybitwa (pennant 605) sarà la seconda delle tre unità destinate al 12° Squadrone di cacciamine dell’8° Flottiglia di Difesa Costiera. La Marina Polacca impiega le unità di tipo KORMORAN II per la ricerca, identificazione e distruzione delle mine marine, ricognizione di
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Cacciamine 'Gaeta' sarà due giorni a Catania, aperto a visite
Il cacciamine ‘Gaeta’ della Marina militare sarà in porto a Catania per due giorni: venerdì 15 e sabato 16 dicembre. L’unità è al momento impegnata con il secondo Gruppo Nato di contromisure Mine, una forza marittima multinazionale permanente che opera e si addestra con competenze specifiche nella lotta alle mine navali.     Durante la sosta nel porto di Catania il cacciamine ‘Gaeta’…
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uldericodl · 4 years
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Difesa, Deidda (fdI): clamorosa operazione della Marina Militare per il ritrovamento del peschereccio ‘Nuova Iside’ “Clamorosa operazione della nostra Marina Militare - a cui rivolgo i miei complimenti - che, attraverso l’impiego della nave militare ‘Cacciamine’, di un veicolo guidato dal Comando Subcqueo e Incursori CONSUBIM e il supporto della Guardia Costiera, è riuscita a ritrovare il relitto del peschereccio “Nuova Iside”, inabissato nel Palermitano circa un mese fa.
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purpleavenuecupcake · 4 years
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Leonardo e Intermarine: firmato accordo per alleanza strategica nel settore navale
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Leonardo e Intermarine: firmato accordo per alleanza strategica nel settore navale Leonardo e Intermarine hanno sottoscritto un accordo strategico di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie funzionali alla realizzazione di prodotti di nuova generazione e di collaborazione commerciale volta a perseguire opportunità di business nel mercato navale militare e para-militare. Il lavoro congiunto nei diversi settori specialistici rafforzerà ulteriormente la partecipazione ai programmi di nuova generazione e di rinnovo delle flotte di navi cacciamine, di pattugliatori veloci e di navi idrografiche. L’alleanza conferma, inoltre, la decennale relazione industriale tra le due aziende nonché l’intento condiviso di consolidare, a livello nazionale e internazionale, il ruolo del Sistema Paese nell’industria navale della Difesa. I centri di ricerca e gli stabilimenti produttivi italiani delle due società investiranno in robotica, tecnologia unmanned e ingegneria navale, aspetti sostanziali e necessari alla produzione di unità multiruolo sia costiere che di altura in grado di soddisfare #accordo #intermarine #leonardo Read the full article
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cristian-randieri · 6 years
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Agenzia_Ansa "Dopo un secolo ritrovato il #sommergibile #Guglielminotti. Affondato il 20 marzo 1917, ritrovato da cacciamine della #Marina IL VIDEO https://t.co/k9CY6PwiyK" - Via C_Randieri
— Cristian Randieri (@C_Randieri) August 3, 2018
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allnews24 · 6 years
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Dopo 101 anni dall’affondamento trovato il sommergibile Guglielmotti
Dopo 101 anni dall’affondamento trovato il sommergibile Guglielmotti
La scoperta è avvenuta durante un’esercitazione dei cacciamine della Marina militare, vicino l’isola di Capraia, a 400 metri di profondità. A bordo del sommergibile, affondato il 20 marzo 1917, c’erano 14 membri dell’equipaggio
Dopo oltre un secondo dall’affondamento, durante la Prima guerra mondiale, è stato ritrovato il relitto del sommergibile Guglielmotti. La scoperta è avvenuta durante…
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Satelliti riprendono navi militari saudite nel porto di Assab
Le navi della RSNF “Royal Saudi Naval Forces” della flotta basata nel Golfo orientale sono state viste per la prima volta nel porto dell’Eritrea sul Mar Rosso, come hanno confermato le immagini satellitari. Due navi corazzate della classe Badr e una nave cacciamine classe Al-Jawf (Sandown) sono ormeggiate dal 15 novembre nel porto di Assab. Entrambe le classi sono utilizzate dalla Flotta…
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aresdifesa · 1 month
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Nuovo pacchetto belga di aiuti per l'Ucraina Il Governo Belga ha approvato un ulteriore pacchetto di aiuti militari a favore dell’Ucraina per un valore di 412 milioni di euro. Questo pacchetto comprende navi cacciamine, ambulanze blindate e munizioni d’artiglieria. In particolare saranno consegnate tre unità cacciamine (classe Tripartite), previ lavori di manutenzione, in collaborazione con i Paesi Bassi il Belgio si occuperà dell’addestramento del personale della Marina UcrainA presso l’Accademia Navale. Le ambulanze blindate, invece, saranno acquistate congiuntamente dai Paesi del Benelux (Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo) e, successivamente, saranno trasferite in Ucraina. Inoltre, il Ministero della Difesa di Bruxelles sta pianificando l’acquisto congiunto di droni da
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Premio Gente di Mare a studenti e termolesi illustri
“Una sorpresa il premio Gente di Mare. Sono emozionato, non me lo aspettavo. Un ulteriore tassello che mi unisce alla città di Termoli dopo essere stato 28 anni fa il comandante che ha ricevuto la bandiera di combattimento per l’unità, il cacciamine Termoli”. Così l’Ammiraglio della Marina italiana Carmelo Bonfiglio ieri pomeriggio a Termoli dove è arrivato per ritirare il riconoscimento…
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purpleavenuecupcake · 5 years
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Marina Militare: ritrovato l’incrociatore leggero Giovanni delle Bande Nere affondato nel 1942
La scoperta effettuata dal Cacciamine Vieste della Marina Militare grazie alle sofisticate apparecchiature in dotazione Il cacciamine Vieste della Marina Militare, durante un'attività di verifica tecnica e sorveglianza dei fondali nel Mar Tirreno presso l'isola di Stromboli, ha ritrovato il relitto dell’Incrociatore Leggero Giovanni Delle Bande Nere affondato nel 1942.
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Il relitto è stato localizzato e identificato a circa 11 miglia nautiche a sud dell’isola di Stromboli a una profondità compresa tra i 1460 e i 1730 metri, in una posizione compatibile con quella del suo affondamento avvenuto il 1 aprile del 1942, mentre era in trasferimento da Messina a La Spezia, per effettuare alcune riparazioni in Arsenale scortato dal cacciatorpediniere Aviere e dalla torpediniera Libra. Durante la navigazione, alle 09.00 circa, fu colpito da due siluri lanciati dal sommergibile britannico H.M.S. Urge. L’incrociatore, spezzato in più tronconi, affondò rapidamente. Nell'evento perì gran parte dell’Equipaggio. La scoperta è avvenuta grazie all’impiego dei veicoli subacquei imbarcati sul cacciamine Vieste in grado di condurre ricerca e identificazione a quote profonde: il veicolo autonomo subacqueo (Autonomous Underwater Vehicle – AUV) Hugin 1000, della ditta Kongsberg, e il veicolo filoguidato Multipluto 03, della ditta GAY Marine. Circoscritta l’area di ricerca in base alle presunte coordinate dell’affondamento, il cacciamine ha proceduto a mappare il fondale con il veicolo Hugin, scoprendo più contatti correlabili con il relitto. Successivamente i contatti sono stati identificati grazie all’uso del Multipluto, che ha consentito di filmare anche le prime immagini della nave rivelando i tre tronconi in cui si spezzò nell’affondamento e accertandone l'identità. Il ritrovamento dell’Incrociatore Leggero Giovanni Delle Bande Nere conferma l'efficacia operativa dei veicoli subacquei in dotazione alla Marina Militare, capaci di operare a quote profonde per il controllo dei fondali e delle infrastrutture strategiche, nonché la professionalità degli specialisti del Comando delle Forze di Contromisure Mine. I veicoli subacquei rappresentano un assetto fondamentale per mantenere elevata la capacità della componente di contromisure mine incrementando la quota e le possibilità di capacità di scoperta e identificazione di situazioni di rischio in alti fondali. APPROFONDIMENTI
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L’incrociatore Leggero Giovanni Delle Bande Nere, della classe Condottieri tipo Alberico da Giussano. Impostato nei cantieri navali di Castellammare di Stabia nel 1928, fu varato nel 1930 e completato nel 1931. Lungo 169,3 metri aveva un dislocamento di 6950 tonnellate a pieno carico. L’apparato di propulsione era composto da 6 caldaie Ansaldo, che alimentavano 2 turbine, per una potenza totale di 95000 cavalli vapore. La velocità massima era di 36 nodi. L’armamento era composto da 8 cannoni da 152/53, 6 cannoni da 100/47 per la difesa anti aerea e anti silurante e 2 mitragliere da 40/39. La nave era dotata anche di 8 mitragliere 13,2 mm e 4 tubi lanciasiluri da 533 mm. Inoltre imbarcava due ricognitori aerei Imam Ro 43, che lanciava grazie alla catapulta installata sulla prora. L’equipaggio era composto da 507 uomini. Il 21 marzo 1942 prese parte alla seconda battaglia della Sirte riuscendo a colpire l'incrociatore britannico Cleopatra pur senza causare gravi danni. Le condizioni meteorologiche proibitive incontrate durante la battaglia, costrinsero la nave a rientrare a Messina per tamponare alcuni danni subiti dal mare. Il 1 aprile 1942 il Giovanni Delle Bande Nere salpò dalla base di Messina diretto al La Spezia, scortato dal cacciatorpediniere Aviere e dalla torpediniera Libra. Alle 9 del mattino venne intercettato dal sommergibile britannico Urge che lo silurò. La nave si spezzò affondando rapidamente e portando con se gran parte dell’equipaggio. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 5 years
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Marina Militare: il cacciamine Alghero individua un ordigno bellico al largo di Trapani
Il ritrovamento è avvenuto durante un’attività specialistica condotta a favore della collettività nelle acque antistanti il porto siciliano Il cacciamine Alghero della Marina Militare ha individuato in questi giorni, nelle acque antistanti il porto di Trapani, un ordigno bellico presumibilmente risalente al secondo conflitto mondiale. Il ritrovamento è avvenuto nell’ambito di un’attività specialistica di controllo dei fondali che la nave sta conducendo sulle rotte di avvicinamento al porto siciliano per garantire la sicurezza della navigazione. La presenza dell’ordigno è stata tempestivamente segnalata all’autorità marittima e alla Prefettura di Trapani che ha già richiesto l’intervento dei Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare in servizio presso il Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi (SDAI) di Augusta, per l’immediato intervento. Nei prossimi giorni i palombari della Marina Militare, in coordinamento con il Comando Marittimo della Sicilia, la Prefettura e la Capitaneria di Porto di Trapani garantiranno le azioni di messa in sicurezza dell’area di intervento, con il sollevamento dell’ordigno bellico ed il successivo brillamento; l’interdizione dell’area verrà inoltre assicurata dalle motovedette della Guardia Costiera di Trapani. L'attività rientra nell'ambito delle azioni svolte dai cacciamine del Comando delle Forze di Contromisure Mine della Marina Militare (MARICODRAG) a favore della collettività, finalizzate a garantire il libero accesso ai porti, mantenere aperte le vie di comunicazione marittime, assicurare il transito delle unità mercantili e la sicurezza della navigazione, contribuendo tra l'altro in maniera sostanziale all’incolumità di quanti dal mare e sul mare operano quotidianamente e traggono il frutto del proprio lavoro. APPROFONDIMENTI Nave Alghero, al comando del tenente di vascello Federico Bergonzoni, è la terza delle otto Unità Cacciamine della classe Gaeta, consegnata alla Marina Militare nel marzo 1993. Il cacciamine Alghero è dotato di sistemi ad elevato tasso tecnologico impiegati per la ricerca subacquea e la rimozione dai fondali di ordigni bellici, nonché per l’individuazione e messa in sicurezza di relitti e beni archeologici sommersi. L’unità è dotata di due veicoli a guida remota di ultima generazione utilizzati per le attività di ricerca e localizzazione. La nave è dotata di una camera iperbarica per il supporto ai palombari imbarcati. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 6 years
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Cacciamine Termoli all'esercitazione Nato "Olives Noires"
Il cacciamine TERMOLI della Marina Militare dopo essere partito lo scorso 12 settembre dalla Base Navale di La  Spezia, ha raggiunto le acque antistanti il porto francese di Tolone per ricongiungersi al Secondo Gruppo di Contromisure Mine della NATO  (NATO - SNMCMG2), la forza marittima multinazionale integrata che opera per garantire la salvaguardia delle vie di comunicazione marittime e gli accessi ai porti dalla minaccia di mine navali. L’ impegno internazionale inizia con l’esercitazione Olives Noires, organizzata a partire dal 14 settembre dalla Marine Nationale francese e durante la quale verrà svolto un addestramento avanzato nella condotta di operazioni di contromisure mine. Tale esercitazione si protrarrà fino alla fine del mese di settembre e sarà un importante momento formativo e di aggregazione per tutti gli equipaggi delle diverse nazioni intervenute. La SNMCMG2 è uno dei Quattro gruppi navali permanenti che compongono la forza marittima di reazione rapida della NATO. Il gruppo di contromisure mine fornisce all’alleanza una capacità operativa indispensabile per assicurare, in tempo di crisi, il libero accesso ai porti e la sicurezza della navigazione. I gruppi permanenti si addestrano continuamente con i paesi alleati e partner, partecipando ad esercitazioni nazionali o multinazionali, in modo da incrementare l’interoperabilità e mantenere alto il livello di addestramento. Nave Termoli, al comando del Tenente di Vascello Mirco Forasacco, è un cacciamine costiero (Mine Hunter Coastal - MHC) della classe Gaeta consegnata alla Marina Militare nel dicembre 1992. L’Unità ha un equipaggio di 44 militari ed è in grado di svolgere attività di localizzazione, identificazione, neutralizzazione di mine navali, residuati bellici e di ordigni, per garantire la sicurezza della navigazione. Per effettuare queste operazioni l’unità è dotata di veicoli subacquei filoguidati Remotely Operated Vehicle (ROV) e si avvale di operatori del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina Militare. Nave Termoli lascerà il gruppo NATO a fine di ottobre 2018, per fare rientro nel porto di La Spezia.   Read the full article
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purpleavenuecupcake · 6 years
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Corazzata Roma, nuova esplorazione della Marina militare dopo 75 anni
Ricorre oggi il 75° anniversario dell’affondamento della Corazzata Roma e dei Cacciatorpediniere Da Nola e Vivaldi, avvenuto a Nord della Sardegna il 9 settembre del 1943, a seguito di un attacco aereo tedesco. Proprio per questi eventi con Decreto Legge nr.260 del 27 maggio 1949 è stata disposta l’istituzione della “Giornata della Memoria dei Marinai Scomparsi in Mare”, che la Marina Militare celebra ogni anno a Brindisi (presso il Monumento al Marinaio d’Italia) e a Porto Torres (a terra e in mare in vicinanza del punto d’affondamento), a perenne ricordo del sacrificio dei marinai militari e civili scomparsi in mare. Durante i mesi di luglio ed agosto 2018, proprio per rendere onore al sacrificio di  quei marinai, il cacciamine Vieste della Marina Militare ha condotto attività di ricerca per rilocalizzare il relitto dell’unità Ammiraglia della Regia Marina. Lo scafo affondato della Corazzata Roma, divenuto Sacrario militare e custode delle spoglie di 1.393 mariani periti in mare, era stato infatti già localizzato nel 2012 dopo decenni di ricerche ad oltre 1.200 metri di profondità ed a circa 16 miglia dalla costa del Golfo dell’Asinara, proprio nel Nord della Sardegna. Per la prima volta nella storia, grazie all’ausilio della tecnologia che contraddistingue i veicoli autonomi filoguidati in dotazione a bordo di nave Vieste, sono stati individuati diversi tronconi del relitto, risultati capovolti e, in taluni casi insabbiati, all’interno del profondo canyon di Castelsardo, su un fondale particolarmente impervio e roccioso. Le attività svolte da nave Vieste hanno tra l’altro portato alla luce numerosi eccezionali dettagli dello scafo e delle sovrastrutture, come ad esempio la parte poppiera, la parte prodiera dove vi è la presenza di uno dei cilindri “Pugliese” - impiegato al tempo per l’assorbimento delle esplosioni subacquee - nonché le  sovrastrutture di centro-nave come la plancia comando, la timoneria, la stazione segnali, le torri contenenti armi di medio e grosso calibro,  una slitta della catapulta di poppa per il lancio degli idrovolanti da ricognizione tipo RO43, una batteria anti-aerea composta da 6 cannoni, i telemetri e la “plancia ammiraglio”, quest’ultimo luogo simbolo della Corazzata Roma dove l’Ammiraglio Bergamini impartì gli ultimi ordini il 9 settembre 1943, prima di compiere il suo gesto eroico affondando con la nave. Queste incredibili immagini ad alta risoluzione sono state catturate in tempo reale dal veicolo subacqueo del Vieste che opera ad alte profondità, fino a quote superiori ai 1.500 metri, mediante l’ausilio di una consolle gestita dal personale specializzato della Marina Militare a bordo della nave. Questa attività ha una fortissima valenza duale e complementare a conferma delle capacità che la Marina Militare può mettere a disposizione della collettività, delle sovrintendenze, del mondo della ricerca, del mondo accademico e delle istituzioni. L’importanza storica della ricerca condotta è l’ennesima testimonianza dell’impegno della Marina Militare nel mantenimento della memoria storica del passato e del ricordo dei Marinai caduti nell’adempimento del proprio dovere, uomini che hanno sacrificato la propria vita al servizio del nostro Paese.  APPROFONDIMENTI:
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  La Corazzata Roma è stata una nave da battaglia appartenente alla classe Littorio, simbolo dell’eccellenza della cantieristica bellica italiana dei primi anni del secolo scorso. Costruita dai Cantieri Riuniti dell'Adriatico e consegnata alla Regia Marina il 14 giugno 1942, fu danneggiata da un bombardamento aereo statunitense quasi un anno dopo mentre era alla fonda a La Spezia. I danni subiti in tale circostanza, la costrinsero a tornare operativa solamente il 13 agosto 1943. Il 9 settembre del 1943 a seguito dei drammatici accadimenti che portarono all’annuncio della firma dell’armistizio dell’8 settembre, tutte le Unità navali presenti a Genova e alla Spezia, al comando dell’Ammiraglio Bergamini, presero il mare per non rischiare di finire in mano tedesca. Il 9 settembre, alle 16:00 circa, la formazione navale venne raggiunta dai bombardieri tedeschi e in 28 minuti la nave ammiraglia, per una tragica fatalità dovuta all’esplosione di una bomba radiocomandata all’interno del deposito munizioni della Torre B da 381 mm, colò a picco con tutto il suo equipaggio, oltre 1200 marinai persero la vita, compreso l’Ammiraglio Bergamini e gran parte del suo Stato Maggiore.   Read the full article
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allnews24 · 6 years
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Marina militare ritrova sommergibile scomparso nel 1917: le immagini subacquee
Marina militare ritrova sommergibile scomparso nel 1917: le immagini subacquee
Dopo oltre un secondo dall’affondamento, durante la Prima guerra mondiale, è stato ritrovato il relitto del sommergibile Guglielmotti. La scoperta è avvenuta durante un’esercitazione dei cacciamine della Marina militare, presso l’isola di Capraia, a 400 metri di profondità. A bordo del sommergibile, affondato il 20 marzo 1917, c’erano 14 membri dell’equipaggio. Nel video le immagini subacquee…
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cristian-randieri · 6 years
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— Cristian Randieri (@C_Randieri) August 2, 2018
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cristian-randieri · 6 years
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— Cristian Randieri (@C_Randieri) August 2, 2018
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