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#criminologa
klimt7 · 9 months
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RAI: SERVIZIO PUBBLICO?
M'è capitato per sbaglio di vedere l'altro pomeriggio, "La Vita in Diretta" condotta da un certo Alberto Matano su RAIUNO.
Un programma che ho scoperto va in onda tutti i santi giorni feriali.
Ho messo in moto il cervello.
A chi giova imbastire un programma del genere? Un programma che si onora di sfruculiare in mille modi diversi, la curiosità macabra del pubblico.
Di sollecitare una sorta di perversione sadica nell'apprendere i dettagli feroci e disumani degli assassini che abbelliscono il nostro bel paese. E intendo il numero delle coltellate, il topicida fatto ingerire alla ragazza incinta, la trappola mortale architettata e spacciata per "incontro chiarificatore".
Eccolo allora il festival della pugnalata, del sangue schizzato sul pavimento, androne, scalinata. Un fiorire delle peggiori atrocità sbandierate a destra e manca con l'ausilio del commento della criminologa di turno.
A chi serve un orrore del genere travestito da cronaca del Presente.
Certo, serve a certo Pseudo-giornalismo per fare ascolti. Per scandalizzare, per scioccare, per catturare attenzioni raschiando il fondo del barile della peggiore "cronaca nera" del nostro paese.
Ma questo rimestare, questo intingere continuamente le mani nei delitti della peggiore criminalità e della miseria di certi individui perversi e malati, a chi giova?
È EDUCATIVO ?
È MORALE ?
È QUESTO CHE DEVE ESSERE IL "SERVIZIO PUBBLICO" FINANZIATO COL CANONE DA TUTTI QUANTI?
È SOCIALMENTE ACCETTABILE PRESTARSI A FARSI MEGAFONO E CASSA DI RISONANZA DEL PEGGIO CHE ACCADE NELLA NOSTRA ATTUALE SOCIETÀ?
La cosa che mi lascia di sasso è la SERIALITÀ delle puntate.
Mi spiego: un singolo crimine, delitto, omicidio, viene ripreso quotidianamente.
A volte anche per decine di puntate.
Quasi che un telespettatore dovesse mandare a memoria l'intera sequenza di un assassinio. E questi allora che fanno?
Ti aiutano a memorizzare. Spacchettando l'intero accadimento in tante sequenze da imparare un poco ogni giorno.
Come se fosse una POESIA da imparare a memoria!
...ogni giorno ti offriremo 4 versi dell'intero componimento!
Ci pensavo ieri sera.
Perchè allora, invece di presentarci una serie infinita di femminicidi ormai già avvenuti, non si cambia punto di vista e di osservazione?
Perchè, se ci sta davvero a cuore il problema di questa piaga sociale che è la violenza alle donne, il giornalista, invece che intervistare a bocce ferme, i parenti e le amiche della malcapitata di turno, non va ad intervistare...
una donna ANCORA VIVA, ANCORA RESPIRANTE, ANCORA PENSANTE
che abbia presentato una denuncia per maltrattamenti, violenza, percossse ?
Perchè se si è davvero " servizio pubblico" invece che speculare sul dolore e sulla carneficina in corso ai danni del genere femminile, non si decide di documentare il problema vero, di entrare nella carne viva di questi inferni umani che sono certe relazioni.
Perchè non si decide, invece, quando ancora "si è in tempo" di prendere le parti delle vittime di maltrattamenti, di documentarne le difficoltà, di arrivare a chiedere immediati interventi di ordine pubblico (braccialetto elettronico o carcere) contro gli aggressori, prima ancora che l'irreparabile sia accaduto?
Non sarebbe forse quello il migliore SERVIZIO PUBBLICO che si potrebbe svolgere a difesa delle donne che rischiano ogni giorno di essere le prossime vittime di femminicidio?
Io me lo chiedo.
Meno tv del dolore, e più trasmissioni educative sul tipo di relazioni che vale la pena vivere.
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xolilith · 4 months
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Estava assistindo o doc sobre o crime nardoni e o que eu posso dizer??? Eu adoro esse tipo de conteúdo, porque mesmo antes da faculdade eu adorava a área forense/criminal. Achei um material interessante porque não traz só o lado da acusação, mas também da defesa, peritos e especialistas da área. Acho que por mais que as provas não tenham sido tão objetivas, é inegável a participação dos dois no crime. Também achei interessantíssimo a perspectiva sobre a relação supostamente abusiva entre a Jatobá e o Alexandre, não sabia disso e me dá uma nova perspectiva também.
Como sempre, não gosto como um caso tão sério - assim como outros - tenha sofrido uma espetacularização tão grande. A mídia sempre fazendo um trabalho nojento e de pouca ajuda a investigação.
No fim, é um bom documentário. Adoro aquela criminologa que aparece, Ilana Casoy, diferente daquela psiquiatra que diagnostica todo mundo como psicopata (vcs sabem de quem eu falo).
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puntoelineamagazine · 8 months
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La bellezza delle parole
Domenica 15 ottobre Palazzo del Ridotto – Cesena La bellezza delle parole ospita Chiara Moscardelli, Federica Bosco e Francesca Bubba   Domenica 15 ottobre, al Palazzo del Ridotto di Cesena, La Bellezza delle Parole apre la sua sezione “off” tutta al femminile alle 15.30 con Chiara Moscardelli e il suo Teresa Papavero e i fantasmi del passato (Giunti 2023), la vicenda dell’eccentrica criminologa…
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titosfriends4life · 11 months
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COME SI GESTISCE UNA RELAZIONE CON UN NARCISISTA❓
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Sempre più spesso sentiamo parlare di narcisismo o di personalità narcisista come se, negli ultimi tempi, la diffusione della conoscenza di questo concetto sia in aumento. A cosa possiamo attribuirlo❓
Probabilmente, la diffusione della psicologia, tramite social media ed internet, ha agevolato una presa di coscienza di ciò che c’è intorno e di cosa ci succede; sempre più, termini e concetti propri dell’ambito psicologico emergono con forza nella vita di tutti i giorni e diventano argomento di discussione.
Una delle domande che si sta diffondendo sempre di più riguarda il modo in cui occorre approcciarsi ad un narcisista. Come riuscire ad avere e a mantenere una relazione❓
La figura del narcisista attira e incuriosisce e, nonostante a tutti noi sia capitato di conoscerne uno, per molti non è ancora chiaro chi sia realmente.
Chi è il narcisista❓
Come già accennato, la figura del narcisista è probabilmente una delle figure più affascinanti non solo della mitologia, ma anche della psicologia. Tutti si chiedono realmente chi sia davvero il narcisista, quali caratteristiche lo contraddistinguano e come riconoscerlo in breve tempo. Tutti noi ricordiamo la famosa storia in cui Narciso si innamorò della propria immagine; il fatto che ad oggi ci sia un disturbo con questo termine non è casuale.
Si definisce narcisista chi è affetto da narcisismo e quindi dedito al culto esclusivo di sé e della propria personalità. Effettivamente, c’è un chiaro parallelismo tra il mito di Narciso e il narcisista.
Quello che è necessario sottolineare è che questo tipo di caratteristica è, in un certo senso, “normale”: tutti noi, in un certo modo, siamo narcisisti. Chi non ama essere al centro dell’attenzione o essere ammirato❓Insomma, a tutti noi piace. E proprio per questo, molti possono dedicarsi alla cura di sé e della propria immagine.
Il narcisismo, però, può essere visto come un continuum, fino ad arrivare alla vera e propria patologia. Quindi, effettivamente, la personalità narcisistica può anche essere patologica e caratterizzare il narcisista che si sente, appunto, magnifico, con un’autostima molto alta e in un certo senso “esagerata”; egli crede in ciò che fa e crede che questo suo essere gli consenta di “fare e avere tutto”.
I tratti distintivi del narcisista, infatti, sono l’amore verso se stesso, che si esprime tramite un continuo parlare di sé. Ama essere al centro dell’attenzione e vuole che gli altri parlino continuamente di lui; questo, inevitabilmente, lo porta a non ascoltare nessuno. Insomma la conversazione è su di lui e tenuta da lui. Inoltre, ha bisogno di continue attenzioni: gli occhi devono essere  sempre puntati su di lui.
Ha un bisogno continuo di conferme, rispetto alla sua grandiosità: proprio per questo non accetta le critiche, non riflette su se stesso o su ciò che gli viene detto. Tutto ciò di cui ha bisogno❓Un senso di ammirazione e di approvazione dagli altri. Insomma, essere in disaccordo è fuori discussione.
La caratteristica che può lasciarci davvero stupiti❓Il fatto che è incapace di mostrare empatia. Insomma, non è da tutti essere empatici e dare conforto e supporto all’altro. E in questo, il narcisista, è davvero una “frana”; spesso appare crudele, non empatico e soprattutto un manipolatore. Difficilmente riesce a mettersi nei panni dell’altro e a comprendere i suoi stati emotivi.
Come ci si relaziona con chi soffre di narcisismo
Esiste un modo per poter approcciare una persona che appare egoista, crudele, manipolatrice e senza alcun riguardo per l’altro❓
Insomma, un bel dilemma… ed una domanda difficile a cui dare una risposta ben precisa. Sicuramente una relazione con un narcisista non è semplice perché l’altro ha quasi sempre la sensazione che il rapporto sia, in un certo senso, unilaterale. E in questa relazione, il narcisista riceve e basta; infatti, come afferma la criminologa Mammoliti:
“Il narcisista manipola, quindi pensa sempre, anche nella relazione, di ottenere vantaggi propri, che si concretizzano in una vampirizzazione energetica. I narcisisti prendono tutto e all’altro non danno niente, anzi continuano a pretendere di essere ascoltati, seguiti, assecondati in tutto e per tutto. Alla prima ‘disconferma’ provano un’eccessiva permalosità che li porta al ritiro. Più precisamente, quando non sono assecondati si ritirano in se stessi e scartano il soggetto che è nella relazione.”
Da tutto ciò, l’unica soluzione possibile sembrerebbe quella di rompere la relazione con un narcisista e lasciarsi travolgere da un’altra passione.
Molto utile è, invece, cercare di analizzare e capire ciò che può esserci dietro una personalità del genere. Insomma: cosa lo ha reso così❓
È stato dimostrato che, spesso, questo problema è dettato dal DNA, quindi da una parte biologica. Ma non c’è solo questo: fondamentali sono le sue esperienze di vita.
E in questo, il narcisista ha avuto un passato ben chiaro: spesso, infatti, ha avuto un’infanzia caratterizzata da sentimenti di grandiosità, che gli sono stati trasmessi e, in un certo senso, “inculcati”. Probabilmente è stato un bambino sempre super apprezzato, amato e idealizzato e alla fine, anche lui ha creduto in tutto ciò.
Spesso, tutto ciò nasce da un profondo senso di inadeguatezza e da una bassa autostima: in questo caso, il bambino ha vissuto l’infanzia con persone che gli hanno trasmesso questo basso valore di se stesso… e cosa ha fatto, quindi, il futuro narcisista❓Semplicemente si è difeso e si è creato un’autostima alta e un’idea di sé totalmente grandiosa.
Insomma, dietro ogni persona c’è una storia e anche lui ne ha una. La cosa migliore da fare, per avere una relazione con lui, è scoprire chi è realmente e cosa c’è dietro quell’apparente immagine di grandiosità.
Consigli per gestire un rapporto con un narcisista
Quello che dobbiamo chiederci è: “amiamo quella persona"❓Vale la pena affrontare ciò che può sembrarci “troppo grande”❓
Se la risposta è positiva, e sentiamo di amare davvero l’altro, bisogna fare qualche sforzo. Ogni persona ha una storia e ha delle caratteristiche peculiari. Insomma, per fortuna siamo tutti diversi. Ma quindi perché non scoprire la sua storia❓Perché non dargli una seconda possibilità e conoscere realmente chi è e cosa desidera davvero❓
Se non è possibile da soli, ci sono così tante possibilità di trattamento psicologico online o dal vivo sia individuali che di coppia: basta darsi una possibilità.
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stringilamiamano · 2 years
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cmq non so perché però mi sento tipo una criminologa quando dopo aver visto/sentito di un caso vado a vedere tutti i video originali delle udienze/confessioni/interviste come se il mio parere fosse fondamentale per "risolvere" il caso del serial k1ller tipo "OK PER ME QUI STA FINGENDO" cioè Marianna tutto ok???
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afnews7 · 13 days
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Julia. L'eterno riposo. Ediz. limitata - di Giancarlo Berardi e Sergio Toppi
Dalla serie «Julia», edita dalla Sergio Bonelli Editore e creata da Giancarlo Berardi, che nel presente volume NPE firma la sceneggiatura e una inedita prefazione. Questa è l’unica storia della nota criminologa disegnata dal grande Sergio Toppi, una occasione preziosa per scoprire il maestro sotto una luce inedita. Il volume è pubblicato in una tiratura limitata di 2.000 copie, tutte numerate a…
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stranotizie · 27 days
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La redazione di VideoNews con Pomeriggio 5 ha deciso di tornare a sfamarci regalandoci la criminologa chiamata a studiare il linguaggio del corpo di Fedez in quel famoso video in cui ha sostenuto di non essere presente al momento dell’aggressione di Cristiano Iovino. Era dai tempi del Pratiful che non chiamavano esperti forensi per analizzare fatti di cronaca e gossip. In attesa di un bel rispolvero dell’indimenticabile macchina della verità dall’Alabama, Fedez è stato analizzato a sua insaputa da Anna Vagli. “La nostra Anna Vagli, una criminologa, ha analizzato il linguaggio del corpo di Fedez in quella sua difesa che si è rivelata essere un boomerang dato che ha negato di essere lì, ma le immagini lo inchiodano“, ha esordito Myrta Merlino. La criminologa analizza il linguaggio del corpo di Fedez “Fedez ha un atteggiamento teatrale, ma nonostante sembri sicuro di sé il suo linguaggio del corpo ci comunica un profondo disagio” – le parole della criminologa, che ha poi proseguito – “Muove rapidamente gli occhi, ha tensione muscolare intorno agli occhi e aggrotta spesso le sopracciglia. Gesticola in maniera anormale rispetto al suo comportamento abituale. Gesticola e muove braccia e mani in maniera impulsiva e incontrollata rispetto al sorriso che esibisce”. “Manifestazioni inequivocabili di una crisi profonda”. Del parere di Anna Vagli anche Aldo Vitali, direttore di Sorrisi: “Penso che ha ragione la criminologa, volevo aggiungere che sicuramente Fedez in questo momento vive un po’ la fesseria del neo separato che si sente padrone del mondo: è uscito da una situazione costretta e si è scatenato“. Alla faccia dello scatenato. “Il linguaggio del corpo di #Fedez ci comunica un profondo disagio” L’analisi della criminologa Anna Vagli a #Pomeriggio5 pic.twitter.com/99tPhJ7LMD — Pomeriggio 5 (@pomeriggio5) May 14, 2024 Gli inquirenti smentiscono Fedez: “Presente al momento dell’aggressione”, trapelano altri dettagli https://t.co/wxQjsT7kFa — BICCY.IT (@BITCHYFit) May 15, 2024 Fonte
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lamilanomagazine · 2 months
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Pistoia. Festival 'Giallo Pistoia', dal 12 al 15 aprile: il tema 'Misteri e casi irrisolti italiani'
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Pistoia. Festival 'Giallo Pistoia', dal 12 al 15 aprile: il tema 'Misteri e casi irrisolti italiani'. 'Misteri e casi irrisolti italiani' è il tema della XIV° edizione del Festival del Giallo che, sotto la direzione artistica di Giuseppe Previti, si terrà a Pistoia dal 12 al 15 aprile. La manifestazione organizzata dall'Associazione Giallo Pistoia, in collaborazione con il Comune di Pistoia, con il patrocinio e contributo del Consiglio regionale e della Giunta regionale, è stata presentata nel Media Center 'Sassoli' di palazzo del Pegaso. "Pistoia per alcuni giorni sarà la capitale italiana del giallo". Le parole del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. "L'Associazione - ha proseguito - svolge un ruolo davvero unico. C'è un programma di altissimo livello, ma anche la capacità di sapersi aprire alle scuole, perché investire nella lettura vuol dire investire in libertà. Un grande ringraziamento al presidente dell'Associazione Giuseppe Previti che svolge un lavoro instancabile da tanti anni, come cuore e motore di questa iniziativa. Il ringraziamento va anche alla consigliera Federica Fratoni che tanto si spende per il suo territorio e ai volontari che contribuiscono a rendere unico questo Festival". "Questo è un Festival che nasce da un lavoro prezioso - spiega Federica Fratoni membro dell'Ufficio di presidenza – e dalla volontà di un gruppo di appassionati del genere, gli Amici del giallo, che hanno creato un vero e proprio evento culturale che ora si colloca in Italia ai massimi livelli. È un genere che si è andato affermando sempre di più con numeri in grande crescita. Come Consiglio regionale, e qui rappresento anche l'Ufficio di presidenza, ci interessa la promozione della lettura, con tanti progetti e questo è uno dei più interessanti. Arriverà a Pistoia tanta gente per il Festival, ma per gli organizzatori è un lavoro che continua tutto l'anno". A raccontare l'impegno del Comune di Pistoia, l'assessora alla Cultura Benedetta Menichelli: "La nostra amministrazione crede che il Festival sia fondamentale per la città e per la Regione per promuovere una letteratura che si sta affermando a livello nazionale e l'obiettivo è di farlo crescere sempre di più anno dopo anno. La manifestazione si sta sviluppando anche fuori dalla Biblioteca San Giorgio aprendosi a tutta la città. Il ruolo dei volontari è fondamentale. Ricorderemo questa edizione anche per il ricordo del fumettista Luca Boschi recentemente scomparso". Giuseppe Previti è il direttore artistico del Festival 'Giallo Pistoia': "Siamo uno dei Festival più longevi e la continuità è segno di serietà. Quest'anno abbiamo deciso di dedicare un ampio spazio ai Misteri e i casi irrisolti italiani. Del caso del mostro di Firenze ne parleremo con Roberto Taddeo, che ha scritto un'antologia, e presenteremo una pubblicazione uscita in questi giorni di due autori fiorentini, Edoardo Orlandi ed Eugenio Nocciolini, che hanno ricostruito la storia dal punto di vista delle vittime. Per il caso di Emanuela Orlandi sarà presente con una testimonianza personale il fratello Pietro". Saranno una trentina gli ospiti che animeranno le giornate del Festival e incontreranno il pubblico, affrontando i misteri che hanno lasciato dietro di loro, sofferenze e domande senza risposte. Tra i tanti nomi presenti al Festival: il prefetto Vittorio Rizzi, vice direttore generale vicario della Pubblica Sicurezza, Maurizio De Giovanni, Massimo Carlotto, Alessandro Berselli, Alessandro Robecchi, Piergiorgio Pulixi, Bruno Morchio, la criminologa Anna Vagli, Pietro Orlandi e il giornalista Sigfrido Ranucci della trasmissione Rai 'Report'. Quella di quest'anno, sarà una edizione diffusa, con appuntamenti in vari luoghi della città, anche se il punto di riferimento della manifestazione resta la Biblioteca San Giorgio. Il Festival ha avuto un'anteprima sabato 30 marzo con l'inaugurazione della mostra 'Matite in Giallo', opere di disegnatori di fumetti e umoristi che, da tutta Italia, hanno aderito all'invito di inviare opere declinate alla letteratura gialla. La mostra è ospitata nell'Atrio del Palazzo Comunale, in piazza Duomo, a Pistoia e sarà aperta fino al 14 aprile.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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agrpress-blog · 3 months
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Erich Priebke. Ricordi di un processo alla storia In occasione dell'ottantesimo anniversa... #ChristianaRuggeri #EccidiodelleFosseArdeatine #ErichPriebke #fabriziosantori #Processostorico #RiccardoPacifici #RobertaBruzzone #SvetlanaCelli https://agrpress.it/erich-priebke-ricordi-di-un-processo-alla-storia/?feed_id=3723&_unique_id=65ec6a309c9fc
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reveriers · 3 months
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› Aspirante a detective número #024 detectado. CHA SEULKI, proveniente de COREA DEL SUR. Con 28 años, siempre le han dicho que tiene un parecido con YANG HYEJI. Fue seleccionade por su impresionante desempeño en CAPACIDAD DE ANÁLISIS (4) y también mostrar aptitudes prometedoras en OBSERVACIÓN (2) y ADAPTACIÓN (1).
LINUS, como administración de Reverie Academy, queremos agradecerte tu interés. Tienes 24 horas para enviarnos la cuenta de tu personaje. Si llegases a necesitar más tiempo, no dudes en comunicarte con nosotras.
OOC
Apodo: linus
Pronombres: ella/suya
Edad: 26
Zona horaria: gmt-3
Triggers: cualquier tipo de abuso, zoofilia, pedofilia.
En caso de unfollow, ¿permitirías que usemos a tu personaje en la trama como un PNJ?: Sí.
IC 
Nombre: cha seul-ki
Pronombres: ella/suya
Faceclaim: yang hyeji
Fecha de nacimiento y edad: 4 de agosto, 28
Nacionalidad: surcoreana
Profesión: criminologa
Especialización dentro de Reverie: analista de inteligencia
Habilidades en las que destacó en su examen:
capacidad de análisis: 4
adaptación: 1
observación: 2
Curiosidades: 
nace y crece en seúl, de una familia de tradición policial. por lo que su elección de carrera no es una sorpresa: siguiendo los pasos de su padre y hermano mayor, cursó criminología y derecho penal en la universidad de seúl.
se unió a las fuerzas policiales, con el visto bueno de su familia y su propia ambición por llegar más lejos. su ojo crítico y su alma aventurera y carente de miedo la hicieron un elemento perfecto para resolver casos complicados.
desarticulada, lo que la hace parecer que no se toma en serio su trabajo, sin embargo, es su sueño desde pequeña ser la mejor en su profesión. aspiraciones de llegar a la excelencia, busca meterse entre las líneas de la élite internacional. aunque su principal motivo para entrar en la academia es su hermano mayor, el cual se encuentra desaparecido desde hace meses. habiendo dejado solo una carta como rastro, espera que los recursos y herramientas de la academia sean de ayuda en su secreta y personal búsqueda.
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harusphotos · 3 months
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PILLOLE DI CRONACA by Matryoshka: aggiornamenti sulla strage di Altavilla Milicia
Si terrà oggi pomeriggio la perizia psichiatrica di #GiovanniBarreca, richiesta dal suo legale Giancarlo Barracato ed approvata dal gip di Termini Imerese. Saranno la nota criminologa #RobertaBruzzone e lo psichiatra #AlbertoCaputo ad incontrare l'uomo che, un mese fa, con la complicità della figlia 17enne e di una coppia denominatasi "fratelli di Dio", ha sterminato il resto della sua famiglia.
•LE INDAGINI DEI RIS: 40 km separano la villetta degli orrori di Altavilla all'abitazione di Sferracavallo dove abitano #MassimoCarandente e #SabrinaFina. I RIS, capitanati dal Colonnello #CarloRomano, sono entrati nell'abitazione dei "fratelli di Dio" alla ricerca di indumenti con presenza di tracce biologiche, probabilmente ematiche.
• ACCUSE E CONFESSIONI: "Barreca non capiva cosa stava accadendo, era imbambolato" dichiara l'avvocato Barracato, parlando del suo cliente e dello scambio di accuse che ormai da giorni si rimpalla tra lui ed i coniugi di #Sferracavallo. Sabrina Fina ha chiesto di conferire con la Procura con urgenza mentre gli inquirenti indagano per chiarire la sua posizione e quella del marito. È definita invece la posizione della figlia 17enne di Barreca, definita intelligente lucida e sveglia dal Procuratore. "Rifarei tutto - ha dichiarato la ragazza - credo in Dio e nei demoni". Altre parole, confidenze della vittima, fanno emergere invece cosa lei, #AntonellaSalamone, pensasse del marito: "Sembra buono ma ha una malizia nel cuore che tu non hai idea".
(Foto: web)
#pilloledicronaca #pilloledimatryoshka #matryoshka #altavillamilicia #fanatismoreligioso #omicidio #infanticidio #femminicidio #cronacaitaliana
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Tutti gli aggiornamenti sui casi di cronaca italiana più seguiti.
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micro961 · 4 months
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Premio Internazionale “La Rosa d’Oro” - Donne al Centro
Eccellenze Femminili il 22 febbraio riceveranno da Area Cultura “La Rosa d’Oro” nella sede del Parlamento Europeo presso la Sala David Sassoli a Roma
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Il prossimo 22 febbraio dalle ore 17:00, l’associazione Area Cultura terrà la cerimonia di premiazione nella sede del Parlamento Europeo presso la Sala Europa Experience - David Sassoli (Roma), del Premio Internazionale “La Rosa d'Oro” - Donne al Centro, giunto alla sua Terza Edizione. A patrocinare l’evento: Il Segretario d’Aula dell’Assemblea Capitolina, On. Fabrizio Santori; l’ENAC, Ente Nazionale Attività Culturali con il presidente Dr. Maurizio Abbate, il Centro Studi Parlamentari con il Segretario Generale Prof. Gennaro Ruggiero e l’Istituto per la Cultura Italiana con il Coordinatore Generale Dr. Giovanni De Ficchy.
“Intendiamo celebrare e riconoscere l'eccezionale contributo delle donne nei diversi settori della nostra società”, ha dichiarato la presidente di Area Cultura, Angelica Loredana Anton, e ancora ha aggiunto: “Il premio "La Rosa d'Oro" mira a sottolineare il ruolo cruciale che le donne giocano nella costruzione di una società più inclusiva ed equa. Attraverso la celebrazione delle eccellenze femminili, intendiamo ispirare e incoraggiare altre donne a perseguire i propri sogni e a superare ogni ostacolo che possa presentarsi sul loro cammino.”
Questo l’elenco delle eccellenze che saranno premiate:
On. Anna Cinzia Bonfrisco – Parlamentare Europeo.
Prof. Carmela Costanzo – Prof. Di Lettere – Critica Letteraria.
Maria Giovanna Elmi – Storico volto della TV (RAI).
Dr.ssa Sara Spoletini – Sociologa – Cons. Com. le Bellegra - Pres. Ass.ne Chiaramente.
Dr. ssa Isabel Russinova – Attrice e scrittrice.
Dr.ssa Giusy Regalino – Giornalista – Amm.re Unico RTI Calabria.
Dr.ssa Anna Gentilini – Direttore Editoriale - Curcio Editore.
Dr.ssa Catia Acquesta – Giornalista – Scrittrice.
Avv. Rosaria Salamone – Esperta in diritto di famiglia – Scrittrice.
Dr. ssa Rossana Ferraro – Magistrato Settore Penale.
Dr.ssa Maura Ianni – Psicologa – Docente Università Tor Vergata.
Dr.ssa Maddalena Maggi - Sociologa – Pres. Coop. Sociale H-Anno Zero.
Dr.ssa Stefania Cacciani – Psicologa – Criminologa.
Dr. ssa Ping Wei – Ambasciatrice del Turismo dello Shandong (Cina).
Dr. ssa Carmen Di Stasio – Giornalista – Inviata RAI 1.
Avv. Luana Campa – Avvocato – Criminologa Pres. On. Movimento per la vita.
Dr.ssa Johanna Valdez – Fashion Creative Designer.
Dr.ssa Daniela Andreina Terribile – Chirurga Senologa – Pres. Ass.ne Susan G. Komen.
Dr.ssa Cinzia Congia – Generale della Guardia Agroforestale – Imprenditrice.
Dr.ssa Francesca De Luca – Poliziotta – ALLA MEMORIA.
Eccellenze giovani promesse:
Dr. ssa Celeste Silvestro – Docente di Scienze Motorie – Modella e Conduttrice Format.
Desiree D’Amuri – Studentessa – Cantante.
Sara Giovannoni – Cantautrice.
Ilaria Rinaldi – Attrice Teatro – Cantante.
Noemy Longobardi – Studentessa Universitaria – Cofondatrice Medea ODV.
Dr.ssa Ester Del Popolo – Cantautrice – Docente di Canto.
Dr. ssa Giulia Marceca - Cantautrice - Modella e Giornalista Musicale TV.
Dr.ssa Ombretta Melaiu – Ricercatrice presso Università Tor Vergata Roma.
Dr. ssa Antonella Ferrantini – Cooperante Internazionale – Esperta di Genere.
Avv. Milena Castiello – Specializzata in Diritto d’Impresa.
Area Cultura - Presidente Dr.ssa Angelica Loredana Anton
Facebook: https://www.facebook.com/areacultura.online
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kritere · 6 months
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“Ho chiamato la mamma di Nada, ci siamo commosse”: parla la criminologa dopo la svolta nel caso Cella
DIRETTA TV Ultime notizie sull’omicidio di Nada Cella 22 Dicembre 2023 La Procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per Annalucia Cecere, la donna accusata di avere ucciso il 6 maggio 1996 a Chiavari Nada Cella. A questo primo risultato si è arrivati grazie all’impegno della criminologa Antonella Delfino Pesce che ha fatto riaprire il caso. “All’inizio è stato difficile, devo…
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ilcovodelbikersgrunf · 6 months
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Le parole della criminologa Roberta Bruzzone su Filippo Turetta, assassino di Giulia Cecchettin.
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giancarlonicoli · 6 months
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29 nov 2023 15:47
MA QUALE PATRIARCATO, DIETRO L'OMICIDIO DI GIULIA CECCHETTIN C'È TUTT'ALTRO - LA CRIMINOLOGA ROBERTA BRUZZONE: "IN FILIPPO TURETTA RAVVISO I TRATTI CARATTERISTICI DEL DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITÀ NELLA SUA VERSIONE PIÙ SUBDOLA, QUELLA PASSIVO-AGGRESSIVA" – "QUESTO SI SVILUPPA NEI PRIMI TRE ANNI DI VITA, IN QUEL PERIODO NON HA RICEVUTO MODELLI DI ATTACCAMENTO ADEGUATI” – “LA MADRE ITALIANA MEDIA TENDE A FARE DEL FIGLIO UNA SORTA DI ‘PICCOLO BUDDHA’, PERCHÉ..." -
Estratto dell’articolo di Roberto Faben per "La Verità”
[…] Quella che segue è l’analisi di Roberta Bruzzone, classe 1973, psicologa forense e criminologa, volto televisivo molto noto.
La genesi del delitto compiuto da Filippo Turetta si spiega nel rapporto, durante l’infanzia, con la madre?
«Io, in lui, ravviso tratti caratteristici del disturbo narcisistico di personalità nella sua versione più subdola, quella passivo-aggressiva, o covert. Questo tipo di disturbo della personalità si sviluppa nei primi tre anni di vita. Lui ha sviluppato un io molto fragile, con una teoria disfunzionale della mente degli altri. Non dico sia colpa della madre ma probabilmente questo ragazzo, per sviluppare una personalità così disturbata, nei primi tre anni di vita non ha ricevuto modelli di attaccamento adeguati».
Pensando al complesso edipico, in una famiglia tradizionale la madre sbaglia a essere troppo affettiva e condiscendente nei confronti del figlio o dei figli maschi?
«Anche nelle famiglie apparentemente funzionali, molte madri tendono a riservare ai figli maschi un trattamento privilegiato, preservandoli, ad esempio, da una serie d’incombenze domestiche. Ancor oggi, molte madri sono predisposte a non responsabilizzarli nell’abitazione, come se fossero badanti, le donne delle pulizie dei propri figli. Questo modello è più subdolo di quanto si creda.
A Domenica in, un’inviata, donna evoluta e con strumenti, ha detto: “Ora Elena, la sorella di Giulia, è rimasta la sola donna di casa e dovrà prendersi cura del fratello e del padre”. Una frase che dice tutto di ciò che ancora c’è nella testa della gente. Nel 2023 è preoccupante pensare che solo una donna si debba prender cura degli altri».
Oggi, una famiglia è in grado di educare i figli e le figlie a reagire adeguatamente a possibili traumi sentimentali?
«È difficile generalizzare, però la madre italiana media tende a fare del figlio una sorta di “piccolo Buddha”, perché aver avuto un maschio è come se la riscattasse dalla sua condizione di femmina. Siamo un Paese in cui, ridendo e scherzando, quando ti sposi, si dice ancora “Auguri e figli maschi”.
La stessa Giulia Cecchettin probabilmente, per un certo periodo, ha scambiato l’estrema presenza, l’assedio di Filippo, che non le consentiva di fare nulla da sola, come segnale di grande interesse, ma quando ha sentito che l’aria le mancava, ha cominciato a capirne, senza coglierla fino in fondo, la pericolosità. Lui l’ha manipolata, come fanno i covert, anche attraverso continue minacce di suicidio».
Il narcisismo maligno, tuttavia, può caratterizzare anche la personalità di una donna?
«Certo, il narcisismo è una modalità di funzionamento. Non ci sono copyright di genere. Sicuramente ci sono in giro molte narcisiste in grado di fare dei danni. Ma è difficile, anche se non impossibile, che la componente femminile arrivi a esiti violenti».
[…] Qual è l’approccio educativo più efficace, nelle famiglie, nei confronti di figli e figlie, per intraprendere una futura relazione di coppia?
«La miglior prevenzione è educarli in maniera tale che pensino di non aver bisogno di qualcuno da controllare, per stare al mondo. Tutti gli esseri umani di questa Terra dovrebbero essere autonomi: possono incontrarsi, stare insieme, separarsi. In un perimetro di autonomia, anche la fine di una storia diventa gestibile perché tu, comunque, sai di poter contare su te stesso e di poter vivere anche senza quella persona».
[…] Tornando all’assassinio della povera Giulia, il suo partner era molto competitivo nei confronti della ragazza.
«Era una competizione viscerale, sotterranea, ma terribile da parte di lui. La situazione è precipitata proprio a ridosso della laurea, un traguardo che non avrebbe tagliato con lei».
In una coppia sana e che funziona, è normale che vi sia competizione?
«Normale non lo è. In una coppia dovrebbe esserci una condizione sinergica. Ognuno collabora con le proprie forze per gestire al meglio la situazione. Le dinamiche competitive, di solito, tradiscono nella coppia la presenza di una personalità narcisistica».
[…] Esiste anche una casistica di coppie con uomini innamorati, fedeli, non violenti e persino servizievoli, che finiscono schiavizzati. Che consiglia a un uomo alle prese con una tale relazione tossica?
«Abbiamo a che fare con soggetti che hanno tratti dipendenti di personalità o addirittura un disturbo dipendente di personalità, che ti porta a pensare che l’unico modo per sentirti adeguato è che sei disposto a fare, per amore, anche le peggiori cose, a sacrificarti in ogni modo e a subire umiliazioni. Se hanno una personalità dipendente, l’unico modo per cercare di uscirne è fare un percorso psicoterapico. Difficilmente ne escono diversamente».
In una relazione sentimentale, quali sono i problemi prevalenti delle donne di oggi? «Moltissime ragazze e donne di ogni età hanno un fortissimo bisogno di avere un uomo a fianco per sentirsi convalidate in quanto donne, come se l’assenza di un uomo le facesse risultare incomplete e inadeguate. Hanno bisogno di un punto di riferimento nella figura maschile e, pur di tenerselo, si accontentano, abbastanza facilmente, anche di uomini terribili». […]
Lilli Gruber ha accusato Giorgia Meloni di sostenere una cultura patriarcale. Ma c’è anche chi ha dato della femminista al premier. Come la mettiamo?
«Io credo che la Meloni sia un esempio di rottura con la cultura patriarcale e ritengo che abbia sfondato un tetto di cemento armato. Come prima donna a occupare il ruolo di premier in Italia, si rapporta con i grandi del mondo senza fare un passo indietro. Secondo me è un modello molto potente di porsi, sotto il profilo femminile. Temo che molte donne, sotto la cultura patriarcale, possano vederla come un termine di paragone molto scomodo».
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abbattoimuri · 6 months
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Melania Rea: fu un femminicidio?
Melania Rea viene uccisa nel 2011, secondo la sentenza definitiva, da suo marito Salvatore Parolisi. Il documentario Delitti in famiglia dedicato, molti anni dopo, al caso di Melania, fa emergere un quadro molto più complesso rispetto a quello recepito dal circo mediatico di allora. La criminologa intervistata parla di un rapporto maltrattante, vessatorio, in termini psicologici ed economici, e…
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