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#giro sicilia
en-wheelz-me · 8 months
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inrng · 1 year
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E sento che perdo il contatto con tutto quello che c'è di bello
Lei mi dà il cuore, io ho un coltello
Fuori c'è il sole, porto l'ombrello
Spero che piova senza nessuna prova
Spero che la pioggia possa lavarmi la merda via
E creare una persona nuova
Ma so che non è possibile, solo il dolore ti cambia dentro
Chiamo il mio angelo custode ma pare ce l'abbia spento
La soddisfazione non arriva, è un gran lamento
Tempo di merda, 1 a 0 per te, palla al centro
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dovevonascerequadro · 2 years
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Le sere _ quelle che vorresti non passassero mai.
Faro Portopalo di Capo Passero Siracusa - Sicilia
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gruppocompatto · 1 year
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Il Giro di Sicilia (2.1), Stage 2: Canicattì - Vittoria
Tappa che presenta qualche insidia la Canicattì – Vittoria ma che dovrebbe sorridere alle ruote veloci del gruppo Planimetria Dopo l’arrivo ad Agrigento Il Giro di Sicilia (2.1) riparte con la seconda tappa la Canicattì – Vittoria di 193 km e 2100 metri di dislivello; una frazione che il Garibaldi della corsa siciliana contrassegna con tre stellette. Dopo 4100 metri di trasferimento la corsa…
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falcemartello · 10 months
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https://twitter.com/fortnardelli/status/1682032603938029568
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La vergogna sulle recenti menzogne climatiche: " in alcune città  la superficie terrestre  ha superato i 45°C, tra cui Roma, Napoli, Taranto e Foggia. Lungo le pendici orientali dell'Etna in Sicilia, molte temperature sono state registrate oltre i 50°C."
Qui non si intendevano   le temperature standard registrate a 2 metri sopra il livello del suolo che abbiamo sempre nei bollettini meteorologici giornalieri, che sono molto più fresche, ma piuttosto quelle proprio sulla superficie del suolo.
Quella differenza cruciale è passata totalmente inosservata ai media e ai giornalisti, che hanno riferito di nuove temperature record. Quando lo stratagemma è stato smascherato dai lettori attenti, la notizia aveva già fatto il giro del mondo.
Ieri l'ESA ha emesso un (vago) chiarimento che spiega la differenza tra la temperatura della superficie e quella dell'aria a 2 metri dal suolo, ma ha continuato a trarre in inganno:  'La temperatura della superficie terrestre  è quanto è calda la "superficie" della Terra al tatto. La temperatura dell'aria , indicata nelle nostre previsioni meteorologiche giornaliere, è una misura di quanto è calda l'aria al di sopra del suolo.'
L'ESA non si è preoccupata di menzionare come la temperatura superficiale sia molto più alta della temperatura dell'aria a 2 metri. "Quella degli ultimi giorni è stata la menzogna climatica più grande da quando è iniziata la registrazione della temperatura"  ha riferito  il tedesco Achtung Reichelt  sulle implicazioni del comunicato stampa sciatto e manipolatore dell'ESA e della tempesta mediatica che ne è seguita: "Il problema con quel rapporto è che Nulla di ciò è vero."
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In Sicilia la temperatura ha raggiunto solo 32°C durante il fine settimana, ben lontana dai 48°C, il che illustra la grande differenza tra la temperatura della superficie del suolo e le letture prese a 2 metri dal suolo.
Fortunato Nardelli
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cutulisci · 9 months
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"Piero Sansonetti su Rete 4 dice, parlando del problema dei migranti, che ci sono due metodi per affrontare il problema: quello post fascista inaugurato da Minniti che li ricaccia indietro verso i campi di concentramento africani, e quello umanitario auspicato da Bergoglio che vuole studiare dei piani di accoglienza usando i fondi del PNRR. Altri non ce ne sono, dice. E invece, volevo rispondergli, c’è per chi volesse, il metodo Mimmo Lucano. Prendi tutti questi poveretti che sbarcano, gli dai una casa in uno dei tanti paesini abbandonati del Sud fra Calabria, Sicilia e Lucania, gli dai un lavoro usando i fondi del PNRR per costruire strade, infrastrutture, riconversione urbana dei piccoli centri, piccole aziende agricole che abbattano il caporalato. Nel giro di 10-15 anni hai dato loro un futuro e hai fatto rinascere il Sud. Se te ne importa."
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susieporta · 3 months
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Storie 💔
Lei è Romy Schneider. Vive a Vienna.
È un’attrice famosa,
ha interpretato la Principessa Sissi,
ma ora quel ruolo le sta stretto.
È il 1958.
Romy ha 20 anni.
Va a Parigi per girare un film. Ad aspettarla in stazione c’è l’attore che reciterà al suo fianco.
Romy lo guarda, scoppia a ridere.
Ma scherziamo?
È troppo bello, troppo giovane, troppo pettinato.
Il genere di uomo che detesta. Lui si presenta con un mazzo di rose. Piacere, sono Alain Delon.
Romy storce il naso. Anche quell’altro sembra deluso.
La vita sul set è un disastro.
Romy e Alain si guardano in cagnesco. Ma più litigano, più si cercano.
Finiscono le riprese. Romy deve tornare a casa, Alain la accompagna in stazione.
Cammina in silenzio, si ferma, la guarda. Senti, volevo dirti che mi sono innamorato di te. Romy lo prende in giro, fa la sostenuta,
poi lo afferra per il bavero e lo bacia. Resistono lontani qualche giorno, finché sono di nuovo l’uno nelle braccia dell’altra. Vivono insieme a Parigi. Romy impara il francese, Alain la chiama Puppelè, bambolina.
È il 1962. Alain è in Sicilia, sta girando Il Gattopardo. Romy chiama ogni sera, vuole sapere cosa ha fatto, e con chi.
Alain sbuffa. È pomeriggio.
Romy torna a casa, trova un mazzo di rose e un biglietto.
Sono andato in Messico con Nathalie, mi dispiace.
Romy ha il cuore a pezzi. Sposa un regista, diventa mamma, ma è fragile
e infelice. Rimane a galla solo grazie all’alcol.
Alain la afferra per i capelli, le offre una parte in un film. Passano gli anni. Romy divorzia, si risposa, diventa di nuovo madre, ma
non riesce a liberarsi dalla morsa della depressione.
Alain corre ancora in suo aiuto.
Romy si aggrappa, poco alla volta si rimette in piedi.
È il 1981. Suo figlio David di soli 14 anni scavalca un cancello, scivola, rimane trafitto e perde la vita.
Romy non riesce più ad alzarsi dal letto. Alain la cura per un anno intero, finché il suo cuore cede.
Muore nel sonno.
Alain si siede al suo fianco e le scrive una lettera.
Ti amo Puppelè.
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gcorvetti · 8 months
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Ridere fa bene.
Oggi apro le notizie e sempre più penso che le testate le dovrebbero dare i direttori, giornalisti, redattori alle scrivanie dove sono seduti, non ci sono notizie solo gossip, che non è vero, però diciamo che su 10 notizie 6 sono di gossip, ma che cazzo, però ha il suo perché secondo me, il fatto che in questo momento di crisi con i prezzi alle stelle di tutto e la tristezza per un futuro più che incerto, è logico che da qualche parte un sorrisino bisogna trovarlo e dove se non sui giornali? Che fanno concorrenza sempre più al trash più trash, ma vediamo se ridete anche voi. Prima, leggo che Vasco Rossi ha una serie su netflix (che è sempre più merdflix), niente da obiettare o da criticare, ha milioni di fans ci può stare, poi gustibus ma a me fa ridere, pensando che molti grandi hanno solo un mini docufilm fatto anche male. Nell'ultimo anno l'Italia ha perso 14 miliardi, bruscolini che volete che sia, infatti la nana melona dice basta sprechi ahahhahahahh sono troppo comici sti qua al governo, cioè loro che regalano soldi a destra e a manca che neanche Fiorin Serafino ai paesani dopo aver ricevuto l'eredità, ora viene che devono tirare la cinghia e indovinate di chi è la vita a cui si stringerà quella cinta? Negli scontri per accaparrarsi la poltrona più ambita del mondo, quella della stanza ovale a stelle e striscioline di merda, sembra che tutti attacchino Trump, come sparare sulla croce rossa, beh posso capirli col livello medio mentale che c'è da quelle parti è facile che un idiota pieno di soldi riprenda il potere in mano, mi ricorda qualcosa? Dulcis in fundo, ho tenuto quella che mi ha fatto lacrimare di più, tale Rosalba Pippa, che se ti chiami così (anche se non è colpa tua) fai bene a cambiare il nome in Arisa, si si la cantante, dice che è stata schiava sessuale, ma di chi? Cioè sono quasi caduto dalla sedia, ma chi è sto qua che ha lo stomaco come una capra, chi? Voglio vederlo in faccia, poi va bè gossip è gossip per natura ed è inutile come la carta igienica già usata, ma mi fa ridere, per carità rispetto per Arisa anche se è simpatizzante per la melona, però va bè ognuno, ma non me la immagino lei con il collare che viene frustata perché non ha leccato tutto il latte nella ciotola :D hahahahhahah
Passando a qualcosa di serio, sembra che il Boss, Bruce Springsteen, annulla le date del tour perché il medico lo ferma, l'età, anche lui non siamo fatti di ferro. Molti amici stanno condividendo su FB foto (non scattate da loro) di Mick Jagger in giro per Catania, non ci vedo niente di male anche loro hanno diritto ad una vacanza e visto che il cantante degli Stones ama la Sicilia non ci vedo niente di eccezionale, ha anche una casa da qualche parte sulla costa est. Certo trovarsi a un metro da una leggenda è ovvio che un pò ci si sente emozionati, però bisogna anche capire che lui vorrebbe stare tranquillo, lo spero per lui.
Meno male che l'umore è a buon livello perché svegliarsi e vedere a stento la casa di fronte non è bello, eh si, oggi un nebbione da pianura padana, sarà l'eccesso di umidità, boh, mentre da voi leggo che l'estate non vuole andare via, qua già siamo in pieno autunno che Ottobre arriva a metà Settembre, senza contare che già alle 6 di pomeriggio è buio pesto, questo sempre se non è nuvoloso, purtroppo sono le piccole cose che fanno di questo posto una merda, lo so cosa mi vuoi chiedere, dove vado? In Italia neanche il cadavere ci voglio mandare dopo morto, l'Inghilterra a quanto pare è impraticabile se non hai culo, cosa che si sa non ho, altri posti non ho idea, ma per ora resto qua. Per chiudere questo post un pò così tra la risata e la lacrimuccia dico ... niente va, buona giornata :D
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chiedo da persona che voleva vedere la primavera della vita ma si è rotta una gamba e non s'è potuta girare mezza regione per trovare l'unica sala che dava il film: sarebbe possibile avere un breve recap della trama? Degli outfit più belli?
anon mi dispiace un casino, che sfortuna immensa ;;;; spero davvero tu guarisca al più presto <3
allora la trama molto in breve e senza spoilerare nulla di grosso è la seguente, te la metto sotto il cut:
Antonio e Lorenzo non si vedono nè sentono da tre anni, dopo che si sono separati come duo artistico a seguito di una brutta litigata. Antonio si rimette in contatto con Lorenzo promettendogli i gran $$$oldi se avesse accettato di accompagnarlo in giro per la Sicilia a raccogliere informazioni su diversi miti e leggende per poi scriverci su un libro.
Questo progetto sembrerebbe essere finanziato da una setta di cui Antonio ora fa parte (che è il motivo per cui è vestito completamente di bianco, mangia solo semi e dorme in piedi come i cavalli), ma ovviamente c'è dell'altro che non ti spoilero, nella speranza che tu riesca a recuperare il film prossimamente (se invece vuoi sapere tutto tutto finale compreso, fammi sapere che provvedo!)
Trama a parte, a livello visivo è un film pazzesco: il regista è Zavvo Nicolosi che è anche il regista degli mv di musica leggerissima, splash, i mortali live movie e altri mv di lorenzo, quindi immagina lo stesso tipo di immagini e colori.
Anche l'idea della ricerca di miti e leggende dà modo di creare delle mini scenette con elementi estremamente simbolici e cattolici (esattamente come negli mv citati sopra) e con un sacco di personaggi surreali.
PER QUEL CHE RIGUARDA GLI OUTFIT per la maggior parte del film Antonio veste un completo totalmente bianco, MA AD UN CERTO PUNTO LO FICCANO IN UNA MAGLIETTA E PANTALONE DI PELLE NERA ED E' UNA COSA INDECENTE forse in qualche trailer si vede, nel caso ti consiglio di buttarci un'occhio perchè davvero. è stata Una Scelta. Lorenzo invece è vestito da Lorenzo, ovvero le più brutte camicie anni 70 infilate nei pantaloni color pastello (che lella incredibile) (poi non so se hai familiarità con la saga di videogiochi di Yakuza ma ad un certo punto indossa una camicia rossa su pantalone bianco e vabbè era kiryu siciliano). Ah, degno di nota il completo ocra che si vede anche nel trailer e che indossa mentre passa davanti ad una parete rossa acceso che fa un contrasto pazzesco e che gli sta su di un bene che non si spiega. Poi comunque le maniche delle camicie se le tira su e si vede il tatuaggio sull'avambracc- VABBE' CI SIAMO CAPITE SI'. (Verso la fine del film indossa anche un completo blu scuro ma di quello non si parla non voglio percepire nulla :) )
Spero di averti risposto in maniera più o meno coerente anon ;;; ti auguro ancora pronta guarigione e se vuoi sapere altro sono qua a tua disposizione!!
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en-wheelz-me · 8 months
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scienza-magia · 1 year
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Chiuso il più grande sito web di credenziali rubate del dark web
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Colpo al «mercato nero» delle password rubate: chiusa la piattaforma Genesis Market. Sequestri di server e attrezzature in Europa e Usa, 37 perquisizioni in Italia. Fermato un «giro d’affari» di 2 milioni di identità virtuali sottratte. Operazione internazionale di polizia contro la piattaforma Genesis Market, uno dei più grandi mercati neri virtuali del mondo, dedicato la vendita di credenziali rubate: 16 Paesi coinvolti e 37 perquisizioni solo in Italia, dove si è mossa la Polizia postale L’operazione è stata condotta dall’Fbi e dalla polizia olandese, coordinata da Europol ed Eurojust e diretta, per il territorio italiano, dalla procura della Repubblica di Roma. Genesis Market, specializzata nella vendita di credenziali di accesso e dati rubati, con un giro di affari di oltre 2 milioni di identità virtuali sottratte, è stata disattivata, con sequestri, eseguiti in tutta Europa, dei server sui quali poggiava l’infrastruttura informatica. In Italia, risultano coinvolte migliaia di credenziali, individuate dagli specialisti del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche della Polizia postale sotto la direzione della procura di Roma ed afferenti sia a spazi informatici della vita privata di comuni cittadini (email, social network, account di e-commerce, ecc.), sia password in grado di garantire l’accesso illecito a spazi informatici istituzionali della pubblica amministrazione, nonché a spazi appartenenti a banche e grandi imprese nazionali, erogatrici di servizi pubblici essenziali.
37 perquisizioni in Italia
Sul solo territorio italiano, sono stati emessi dalla procura 37 decreti di perquisizione personale, locale ed informatica, che il Cnaipic ed i Centri operativi per la sicurezza cibernetica di Campania Basilicata e Molise, Lazio, Lombardia, Puglia, Emilia Romagna, Calabria, Veneto, Sicilia Occidentale, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Trentino-Alto Adige ed Umbria, hanno eseguito nei confronti di altrettanti clienti della piattaforma, i quali avevano acquistato nel corso del tempo migliaia di credenziali di accesso. Tra gli indagati figurano sia persone già note alle forze dell’ordine che incensurati. Le perquisizioni hanno condotto al sequestro di diversi dispositivi informatici, l’analisi dei quali consentirà ora agli investigatori di comprendere con esattezza quale sia stato l’utilizzo, da parte degli indagati delle credenziali illecite acquistate, e che tipo di informazioni riservate - ed a quale livello di segretezza - siano state compromesse. Nuova allerta cybercrime e' Wiper, spinta con guerra Read the full article
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grahamswrath · 2 years
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trovo divertente il fatto che abbiano voluto rendere chiaro sin dal primo secondo quanto fosse fimminaro mimì, più precisamente il più fimminaro di tutta la sicilia, al punto tale che hanno fatto il giro a 360° e io non riesco minimamente a leggerlo come etero ma solo come gay represso trying to overcompensate
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arcobalengo · 2 years
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Intanto don Masino svelava particolari inquietanti agli inquirenti statunitensi. Nella primavera del 1985, Buscetta raccontò di Giulio Andreotti, già cinque volte presidente del Consiglio e ministro di quasi tutti i governi del dopoguerra, come patron di Cosa Nostra al sostituto procuratore federale di New Work Richard Martin, collega e amico personale di Giovanni Falcone. Ma anche ad Antony Petrucci, agente della Dea. Anche la Cia mostrò interesse per i segreti di Buscetta: in cambio della sua collaborazione, ai suoi cari viene garantita una residenza negli Stati Uniti. Ma Buscetta, in cuor suo, sapeva che era meglio stare lontano dall’Agenzia. Sapeva quanto fosse pericolosa quella «congrega di killer di Stato», come lui stesso definì la Cia. Don Masino conosceva molti dei suoi segreti. Sapeva che negli anni Sessanta era stata la Cia a commissionare a Cosa Nostra l’assassinio del presidente dell’Eni Enrico Mattei, inviso alle sette sorelle del petrolio. Lui stesso aveva partecipato ai sopralluoghi che avevano preceduto il sabotaggio dell’aereo personale di Mattei, parcheggiato all’aeroporto di Catania. Alla fine dell’estate 1985, Totò Riina era latitante da sedici anni, Bernardo Provenzano da ventidue. Non li cercava nessuno. Palermo era spaccata in due: voglia di cambiare e voglia di mafia. Il Maxiprocesso stava per iniziare e c’erano giudici che si defilavano. Nessuno voleva fare il presidente della Corte. C’era chi si giustifica con problemi di salute, chi di famiglia. La sensazione era che nessuno voleva guai. Si faceva fatica a trovare un presidente per il “Processo alla mafia”. Il 10 febbraio del 1986 si aprì finalmente il dibattimento. Gli imputati accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso erano quattrocentosettantaquattro. Con loro, erano finiti nel carcere dell’Ucciardone anche l’ex sindaco Vito Ciancimino e gli esattori Nino e Ignazio Salvo. Alla fine ad accettare lo scranno bollente era stato Alfonso Giordano, sarebbe stato lui presidente della Corte di Assise alla fine. Veniva dal civile, era una grande sorpresa. Il giudice a latere era Pietro Grasso, i pubblici ministeri Giuseppe Ayala e Domenico Signorino. «Silenzio, entra la Corte», scrisse in prima pagina “Il Giornale di Sicilia”. Un titolo perfetto per il processo dove per la prima volta c’erano mafiosi che volevano parlare. Per diciotto mesi Palermo, e il resto d’Italia, furono catturati da quanto accadde nell’aula bunker. Il 16 dicembre 1987, dopo trentacinque giorni di camera di consiglio, trecentoquarantanove udienze, mille e trecentoquattordici interrogatori, seicentotrentacinque arringhe difensive, Cosa Nostra siciliana incassò la sconfitta più dura della sua storia: diciannove ergastoli e duemila e seicentosessantacinque anni di carcere. «La mafia è in ginocchio», dichiararono pomposamente i ministri di Roma. La notizia delle condanne al Maxiprocesso di Palermo fece il giro del mondo. Era una vittoria per il pool, per Giovanni Falcone, quello delle «comiche figure» e delle «sceneggiate » descritte sul quotidiano cittadino. Tutti erano certi che ormai la mafia era alle corde, ferita mortalmente. C’è solo un uomo che non si fece travolgere dalla sbornia del successo: Falcone. Sapeva troppe cose sulla mafia e i suoi complici. Aveva intuito, accantonato, ma non dimenticato, piste insolite sui delitti eccellenti e su organizzazioni nazionali e transnazionali, di cui nessuno parlava. Sapeva che stava per arrivare il momento più difficile. Anche perché seimila chilometri più a occidente c’era qualcuno di molto potente che “il processo alla mafia” proprio non l’aveva mandato giù. Proprio adesso che la solidità dell’accordo Italy Project era fondamentale per il futuro del mondo doveva saltare tutto in aria. Non era accettabile. L’alleanza doveva essere ripristinata, anche a costo di versare del sangue, tanto sangue.
Franco Fracassi - The Italy Project
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gruppocompatto · 1 year
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Il Giro di Sicilia (2.1), Stage 1: Finn Fisher - Black sorprende tutti ad Agrigento
Il neozelandese usufruisce del buco creato da Ulissi e trionfa in solitaria ad Agrigento. Il 21enne è il primo leader della corsa Il Giro di Sicilia Una vittoria a sorpresa arriva dalla prima tappa de Il Giro di Sicilia (2.1) che vede come primo vincitore, sull’arrivo di Agrigento, il neozelandese Finn Fisher – Black (UAE Team Emirates) che a 1000 metri dalla linea del traguardo si ritrova da…
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falcemartello · 11 months
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Così scrivevano alcuni giornalisti sul caso Tortora:
«Mi pare che ci siano gli elementi per trovarlo colpevole: non si va ad ammanettare uno nel cuore della notte se non ci sono delle buone ragioni. Il personaggio non mi è mai piaciuto. E non mi piaceva il suo Portobello mi innervosiva il pappagallo che non parlava mai e lui che parlava troppo senza mai dare tempo agli altri di esprimere le loro opinioni. Non mi piaceva neppure il modo con cui trattava gli umili: questo portare alla ribalta per un minuto la gente e servirsene per il suo successo» Camilla Cederna, sulla Domenica del Corriere.
Ne abbiamo altri, come Marino Collacciani, che su Il Tempo scriveva:
«Enzo Tortora rivela una calma addirittura sospetta al momento dell’arresto. Le labbra mosse con flemma, i muscoli del collo e della faccia tirati e la voce compassata sembrano voler ricordare e riprodurre a tutti i costi il personaggio del piccolo schermo, amato dalle massaie.»
«Dosando con grande mestiere indignazione e sbigottimento ha retto bene la parte della vittima innocente.» Wladimiro Greco, il Giorno
E ancora: «Il suo arresto conferma quello che chiare indicazioni davano già per sicuro, e cioè che Tortora è un personaggio dalle mille contraddizioni. Ligure spendaccione, se non proprio generoso, giornalista e quindi osservatore ma al tempo stesso attore e portato all’esibizione, umorale e tuttavia al servizio del più rigoroso raziocinio, colto (come ama anche ostentare in tv) eppure votato alle opere di popolarità, incline a un’affettazione non lontana dall’effeminatezza ma notoriamente amato dalle donne e propenso ad amare le più belle (due mogli e falangi di amiche). Moralista infine – proprio questo il sigillo che l’arresto imprime alla sua sfaccettata personalità – e ora colpito da un’accusa che fa di colpo traballare ogni sua credibilità morale» Luciano Visintin, dal Corriere della Sera, una persona davvero splendida, da come si può vedere...
Curioso Costanzo Costantini: «Desta qualche sospetto quando fa di tutto per nascondere la sua vita privata, quando conduce sotto l’insegna dell’ordine una vita personale tutt’altro che ordinata assumendo nello stesso tempo atteggiamenti da moralista o da Catone il Censore. I moralisti o i moralizzatori sono sempre da salutare con favore, specialmente in tempi come quelli i che viviamo, ma a condizione che non bistrattino con l’azione i loro princìpi, che conducano una vita irreprensibile.»
Già ai tempi si confondeva la vita pubblica con un'ipotizzata vita privata, costruita da questi rapsodi che invece di cucire i canti, cantavano bugie Alessia Donati, su Novella 2000: «Qualcuno a Milano dice che quando era stato licenziato dalla Rai lo si poteva vedere, di notte, in un giro di balordi. Qualcun altro si meravigliava di averlo incontrato spesso, anche in questi ultimi tempi, sugli aerei Roma-Palermo Palermo-Roma. Che interessi poteva avere Tortora in Sicilia? E poi, per chi lo conosce bene, c’è un altro elemento inquietante: Tortora, di solito violento a parole nel difendersi e così conscio del potere dei giornali e della tv, quando è uscito dalla questura di Roma aveva a sua disposizione televisione e giornalisti: poteva dire quello che voleva; invece, a parte generiche dichiarazioni di innocenza, non ha avuto le reazioni che gli erano solite.»
Pur di scrivere, pur di non "prendere un buco", come si dice in gergo... veleno «Anche perché lo spaccio operato da Tortora non consisteva certo in stecchette o bustine, ma in partite di 80 milioni a botta. Un’attività durata anni e stroncata solo ultimamente, secondo indiscrezioni, per uno sgarro commesso dal noto presentatore. E ancora, pranzi e cene con noti e meno noti camorristi, incontri segreti, rapporti, inchieste, raccomandazioni, suggerimenti, appalti» Daniele Mastrogiacomo da Repubblica, presente qui su twitter, che sicuramente penserà diversamente oggi, vero? Saviane intuì il valore del suo cognome, per il livello di errore di cui è intriso: «Era un po’ malinconico, non tanto perché costretto a camminare con le mani ammanettate e la scorta dei carabinieri, ma perché è arrivato sul teleschermo senza il suo concubino pappagallo».
Il 15 gennaio del 1986 ecco l'organo del partito comunista italiano, e anche Fausta Pizzuto sul Resto del Carlino, il 18 giugno del 1983 sbatte in prima pagina
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Il bello di internet è che se un po' cerchi non si perde nulla. Qui , archiviolastampa.it/component/opti… ,possiamo leggere i giudizi dell'epoca. Anche qui, sempre dall'archivio: http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1029_01_1983_0172_0003_14677209/
Qui i giudici spiegano in 267 pp perché lo condannarono:
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Poi, con il candore ipocrita di chi ha sempre mentito senza mai dubitare, ecco che nel 1995 arriva l'articolo: in cui si scrive:
Quando decise di pentirsi, nell'inverno dell'84, Gianni Melluso era rinchiuso nel penitenziario di Paliano: «Mi portarono a Napoli, nella caserma dei carabinieri «Pastrengo», dove dove fui accolto da numerosi collaboratori di giustizia. Mi dissero: non fare il fesso, quello l'abbiamo già accusato noi, tu dacci una mano e otterrai ciò che vuoi». «Melluso - sostiene Visto «costruì un teorema accusatorio da lui stesso giudicato davvero incredibile». Un castello di menzogne, insomma, che sarebbe stato costruito a beneficio dei giudici napoletani. Almeno così sostiene l'ex pentito, che fino a qualche tempo fa ha continuato a lanciare dichiarazioni velenose contro
Tortora: «Mi si volle credere - avrebbe giurato davanti ai magistrati Scolastico e Bonadies -, avevo capito che agli inquirenti facevano comodo le mie parole: evidentemente temevano che, se le accuse ad un personaggio tanto famoso fossero cadute, sarebbe crollata anche operazione di polizia condotta contro la camorra di Raffaele Cutolo». Chiaro? Sempre che sia vero o no, il punto è quanto l'azione dei giornalisti, incompetenti peracottari che vogliono farsi du spicci porti alla distruzione di persone perbene.
Chiudo (per ora) riportando questa frase:
"E quando ci saremo ripresi il nostro Paese, ricordiamoci che la democrazia non è stata uccisa dai politici, ma dai giornalisti".
Alberto Bagnai, 21 ottobre 2014
@MattSDpell
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