Tumgik
autolesionistra · 5 days
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Aggiungo i link al libro che si son persi:
https://www.casamuseogiacomomatteotti.it/wp-content/uploads/libri/M21-__-AnnoDominaziFascista.pdf
(scansione in PDF dell'originale)
https://liberliber.it/autori/autori-m/giacomo-matteotti/un-anno-di-dominazione-fascista/
(in versione elettrolibro su liber liber)
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Christian Raimo
Spesso, quando mi ritrovo a spiegare in classe il senso del 25 aprile, e le ragioni dell'antifascismo oggi, finisco per chiedere ai miei studenti se hanno presente che cos'è l'olio di ricino.
Qualcuno risponde quello che si mette sulle ciglia o sui capelli come rinforzante. Nessuno ormai a 16, 18 anni associa l'olio di ricino al fascismo.
La questione della pedagogia dell'antifascismo ha in questo genere di nodi la sua sfida più complessa. Oggi il fascismo non è associato alla sua caratteristica fondante: la violenza disumanizzante, umiliante, sistemica.
L'olio di ricino è la sostanza del fascismo, l'idea di costringere qualcuno a bere un purgante da bestia e ritrovarsi nella propria merda, e a subire a quel punto altra violenza.
Tra il 1921 e il 1922 Giacomo Matteotti documentò migliaia di atti di violenze fasciste in tutta Italia, città e paesi minuscoli, e poi le raccolse nel libro "Un anno di dominazione fascista".
Oggi si può trovare in una recente edizione di Rizzoli, ma si può anche scaricare gratuitamente l'edizione originale sul sito della casa museo Matteotti:
https://www.casamuseogiacomomatteotti.it/.../M21...: massacri, omicidi, stupri, incendi, saccheggi, distruzioni, assalti, pestaggi ripetuti.
In moltissimi casi veniva usato anche l'olio di ricino.
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autolesionistra · 17 days
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Una volta un ex collega parlando dell'importanza di cortei e manifestazioni disse con una certa enfasi "Intanto siamo lì. E ci guardiamo in faccia". Ed eravamo lì a guardarci in faccia. Più o meno. L'impressione è che la strage di Suviana abbia generato reazioni molto belle (per quanto possa essere bella una reazione ad un evento del genere) e reazioni molto brutte. Poche vie di mezzo.
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autolesionistra · 1 month
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Più di una dozzina di anni fa aderii alla sperimentazione del fascicolo sanitario elettronico della regione Emilia-Romagna.
Poter gestire prenotazioni e ricette varie in autonomia (anche quelle altrui se avevi la delega al fascicolo) sembrava Il Futuro™, anche al netto di una serie di storture sulle quali mi sono dilungato altrove.
Una dozzina di anni dopo non pensavo che Il Futuro™ sarebbe diventato ritrovarsi a fare accessi giornalieri al fascicolo nel tentativo di intercettare eventuali disdette di appuntamenti altrui. Fra esami e visite specialistiche mie o dei cinni, per le ultime cinque o sei che mi hanno prescritto la ASL di Bologna non aveva disponibilità per i 9 mesi successivi. Cercando in altre ASL della regione mi sono ritrovato a baloccarmi con l'idea di farmi una gita a Novafeltria fra due mesi, che, via, è anche un posto carino.
Prenotando in libera professione e pagando poco più del triplo del ticket, nelle stesse strutture ospedaliere, potrei andare domani. O dopodomani, o quando (e dove) mi pare.
Ho la fortuna di non avere problemi sanitari seri, e (volendo) di potermi separare da circa 1/13 del mio stipendio mensile per un'ecografia con ripercussioni modeste (qualche bestemmia e un po' di gastrite - che dal punto di vista delle prescrizioni sanitarie potrebbe innescare un circolo vizioso) ma non faccio fatica a immaginare che per una serie di persone approfondire i propri problemini diventi uno sport proibitivo al punto da rinunciare ad approfondirli e magari aspettare che ritornino alla sanità pubblica come problemoni, con tutte le implicazioni del caso.
Il tutto inserito in un contesto agghiacciante in cui più della metà dei medici ospedalieri che conosco hanno cambiato mestiere negli ultimi due anni e l'assicurazione sanitaria sta diventando un benefit socialmente sdoganato e tristemente ambito.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività(*), si diceva una volta. Diciamo che la Repubblica ci ha provato, ma potrebbe fare di meglio.
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autolesionistra · 1 month
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La mia personale crociata contro i messaggi vocali nelle chat cellularesche ha sortito come unico effetto che chi mi mandava vocali eterni continua a mandarmeli ma aggiungendo la premessa "visto che so quanto ti piacciono i vocali..."
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autolesionistra · 1 month
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Sicché niente, l'altro giorno ad un incrocio un paio di automobilisti si sono reciprocamente suonacchiati con due clacson ad un esatto semitono di distanza e con una sequenza temporale che ha replicato con una precisione bizantina l'intro di how soon is now.
A seguito di una rapida ricerca visiva fra i passanti a caccia di altre facce piacevolmente stupite arrivavo alla conclusione di essere stato l'unico a godere di questa meraviglia del cosmo, un po' come quando sei l'unico a vedere una stella cadente (continuerò a chiamarle così, astenersi astronomi pedanti).
Ho poi ragionato sul fatto che se questi eventi non fossero figli di pura entropia ma di un qualche disegno divino, il fatto che la divinità in questione sia fan degli Smiths spiegherebbe un sacco di cose.
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autolesionistra · 2 months
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Uno dei miei hobby colpevoli è scrutare le facce della gente che incrocio per strada o che magari sta passando in macchina cercando quella relativamente esigua ma costante percentuale di persone che va in giro con la faccia terrorizzata.
Dopo anni di osservazioni oziose mi spingerei a ipotizzare che non sempre l'espressione impaurita di qualcunə corrisponda realmente a qualche turbamento interiore: c'è gente che semplicemente ogni tanto gira con quella faccia lì; se interrotti da qualche interazione casuale i lineamenti si distendono e non c'è nulla nel linguaggio corporeo che tradisca un qualche malessere. Altri si capisce che in quel momento lì non se la passano benissimo, e faccio sempre un po' di toto-sfiga, se sono in terribile ritardo, se sentono male da qualche parte, hanno ricevuto qualche brutta notizia, un principio di attacco di panico o magari stanno andando in un posto poco piacevole, che so io.
Non mi sento troppo in colpa a praticare questo passatempo perché in genere chi gira con la faccia terrorizzata non presta particolare attenzione ai passanti sbircioni, anzi, sono le tipiche persone che quando le guardi non ti guardano. Poi non lo faccio con cattiveria, ogni tanto mi verrebbe da fermarne qualcuno e dire "tranquì, zio, passa tutto". Alla fine prima o poi si diventa tutti per un po' passanti dalla faccia terrorizzata di qualcun altro.
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autolesionistra · 2 months
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Che tipo di disciplina è, il diritto? Chi lo studia dovrebbe fare tirocinio, oltre che in carcere, negli ospedali, accanto ad anziani dementi, a chi è in stato vegetativo, anche nelle sale operatorie: chi studia il diritto dovrebbe conoscere il corpo per bene, anatomia e lungodegenza, dovrebbe essere costretto ai gesti e agli odori, senza vestire la vita di carta. Le scelte del diritto ricadono sui corpi: e allora, studiatevelo, il corpo.
Stefano Serri - Bradipismi (dieci racconti lenti)
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autolesionistra · 2 months
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Intervista di Radio Città Fujiko a Italo Di Sabato dell’Osservatorio Repressione
Pisa non è un segnale, Pisa è la costante di un processo di repressione e di militarizzazione delle piazze che viene da lungo tempo.
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autolesionistra · 2 months
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Caro diario, ultimamente alterno momenti di desiderio di vicinanza ad alcune persone selezionate e una certa insofferenza verso altri esseri umani meno selezionati. Anche per questo stamattina dopo aver accompagnato i cinni a scuola mi sono imbucato in una via residenziale poco trafficata per fare due passi, evitare di interagire con altri genitori e in generale anteporre una ventina di minuti di quiete al fracassarmi i maroni lavorativamente (è un periodo di grandi entusiasmi oltre che di grande socialità).
Dopo circa 55 secondi incrocio, inevitabilmente, la mamma-di-una-compagna, unica residente a me nota in quella via, che procede a tirarmi una pezza infinita su questioni scolastiche (tema che mi appassiona particolarmente). Perché non si può, che abbiamo ancora un cantiere intorno alla scuola, e se una gru sbaglia una manovra, e oggi c'erano fuori due operai "uno marocchino e uno che sembrava italiano" [dati rilevanti quanto affidabili] che dicevano un sacco di parolacce.
Io mentre guardavo lontano per vedere se c'era un albero sufficientemente robusto per impiccarmi mi produco in un equivalente cortese di "eh, lo fanno, lo fanno" quando in realtà avrei voluto dirle "guarda, se io nella mia vita avessi dovuto abbandonare il Marocco (che non sarà mai stato il Marocco, per inciso) o qualsiasi altra città più lontana di Molinella per ritrovarmi alle ottoemmezza di mercoledì mattina a fare l'operaio edile sotto la pioggia nel cortile della scuola dei nostri figli e trovassi pure da dire con un collega, tirerei ben più di qualche cristo. E ipotizzerei pure che quell'angelo di sua figlia non abbia sentito nessuna parola che non conoscesse già."
Poi dal nulla aggiunge "sono dei falsi comunisti" e io mi metto a ridere perché anche le mie capacità dissimulatorie hanno un limite (giornalmente sempre più eroso) "ma chi, gli operai?" "no il sindaco che ci lascia intorno il cantiere" io provo a spiegarle che dare del falso comunista a Lepore è comunque esageratamente lunsinghiero, poi ci salutiamo.
Tornando passo per un parco e c'è un tizio con un cane al guinzaglio che gli dice "come ci organizziamo oggi?" poi lo guardo meglio e in realtà aveva degli auricolari piccolissimi e stava parlando con qualcun altro ma prima di vederli per qualche secondo ho guardato il cane anche con una certa aspettativa.
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autolesionistra · 2 months
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Bestemmiare, per quei tipi all’antica che non sono perfettamente convinti che Dio non esista, ma, pure infischiandosene, se lo sentono ogni tanto tra carne e pelle, è una bella attività. Viene un accesso d’asma e l’uomo comincia a bestemmiare | con rabbia e tenacia: con la precisa intenzione di offendere questo Dio eventuale. Pensa che dopotutto, se c’è, ogni bestemmia è un colpo di martello sui chiodi della croce e un dispiacere fatto a colui. Poi Dio si vendicherà - è il suo sistema - farà il diavolo a quattro, manderà altre disgrazie, metterà all’inferno ma capovolga anche il mondo, nessuno gli toglierà il dispiacere provato, la martellata sofferta. Nessuno! È una bella consolazione. E certo ciò rivela che dopotutto questo Dio non ha pensato a tutto. Pensate: è il padrone assoluto, il tiranno, il tutto; l’uomo è una merda, un nulla, e pure l’uomo ha questa possibilità di farlo irritare e scontentarlo e mandargli a male un attimo della sua beata esistenza. Questo è davvero il “meilleur témoignage que nous poussions donner de notre dignité”. Come mai Baudelaire non ci ha fatto sopra una poesia?
- Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, 6 dicembre
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autolesionistra · 2 months
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Sicché niente, il piccolo ha imparato i suoi primi accordi di chitarra.
Non glieli ho insegnati io, ha chiesto lui di andare a lezione, sulla musica con loro ho spinto zero: se vogliono sono circondati di strumenti in casa e periodicamente subiscono ascolti opinabili, ma tanto già so come va a finire, arriva poi l'adolescenza e visto che il babbo schitarra considereranno suonare una cosa da sfigati e faranno qualcosa di diametralmente opposto alle attività genitoriali tipo il trekking, poi verso i trent'anni quando una sera saranno in casa loro da soli davanti ad un fernet avranno qualche pensiero mesto tipo "oh, avrei potuto sfruttare il babbo e imparare a suonare" ma a quel punto non avranno più tempo e io comunque avrò qualche forma di demenza che mi farà credere di essere Mazinga. Su queste cose ho già tutto un film in testa. Ma sto divagando.
Insomma, il piccolo ha imparato i suoi primi accordi di chitarra, Mi minore e Sol, in versione un poco semplificata. Dice: c'è una canzone che posso fare con questi due accordi? Certo, ce ne sono mille, e fra queste mille piglio senza pensarci troppo la prima che mi viene in mente, salvo poi realizzare che avrei potuto fare una scelta leggermente più oculata.
Così adesso lo sento mentre scardazza il suo chitarrino canticchiando con la sua vocetta da cinno "the roof, the roof, the roof is on fire" e aspetto con una certa apprensione il momento in cui oltre a quei due accordi lì gli insegneranno pure Do e Re e arriveremo al resto del ritornello.
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autolesionistra · 3 months
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Una panoramica completa e ben contestualizzata degli ultimi anni (per chi come me ha bisogno ogni tanto del riassunto delle puntate precedenti).
Scritta dal caporedattore israeliano di Haaretz, qui in versione originale.
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autolesionistra · 3 months
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Faremo quindi l'ennesimo elenco puntato di vaccate spacciandola per scelta stilistica e non per incapacità acquisita del sottoscritto di sviluppare un qualsiasi discorso scritto per più di tre righe
Oggi mi son dovuto mettere della crema per le mani perché stavo facendo un bonifico e serviva una conferma dal mio cellulare che non mi riconosceva l'impronta di sblocco dell'app della banca perché avevo i diti screpolati da freddo misto lavaggi di piatti casalinghi e non avevo voglia di recuperare il codice buffo alternativo all'impronta. Tenendo conto di quanto io odi le crememani, il freddo, i lavori casalinghi e la tecnologia quando al posto che aiutare sta in mezzo ai maroni, il candidato calcoli il numero di bestemmie tirate mentre mi impaciugavo le mani.
Non vorrei che la Bologna degli ultimi mesi restasse agli onori delle cronache solo per le risse sui trentallora: è anche la città in cui chiudono un pub per 30 giorni perché si percepisce “un forte e inconfondibile odore di sostanza stupefacente vaporizzata” salvo poi non trovare la sostanza in questione. Spero che i NAS nelle ispezioni dei locali non ragionino così o se un cliente fa una puzzetta è un macello.
Pur avendo visto, e per caso, un'unica esposizione legata ad ArteFiera (che a pensarci è un record perché ti ci inciampi quasi, a Bologna) continuo a pensare che la parte più interessante di questi giorni sia la fauna che la popola. La sovrapposizione col carnevale permette anche di praticare il giuoco educativo con i passanti più pittoreschi "va a vedere i carri o ad ArteFiera?" e dovrebbe essere previsto un premio per chi riesce a stare un po' a metà
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autolesionistra · 3 months
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Un segnale inequivocabile di vecchiaia è che sono passato lentamente dall'amare l'estate a odiare l'inverno, che se ci pensi bene sono due cose radicalmente diverse (e in fondo è meglio non pensarci bene)
Trova le dieci sottili differenze fra le dichiarazioni che l'European Association of Social Psychology ha rilasciato sull'invasione russa dell'Ucraina e su quella israeliana della Palestina (fatta solo a seguito di una lettera aperta abbastanza articolata)
I dottori che ti refertano un esame e a voce ti dicono tutta una serie di cosine di cui non c'è traccia nel referto andrebbero presi a cricchi¹ dietro le orecchie finché non perdono il vizio
¹ non so se esista un termine in italiano equivalente (forse schicchera o martinetto): colpo dato col medio o con l'indice appoggiandone la punta contro il polpastrello del pollice e rilasciandolo a scatto. Particolarmente efficace su orecchie, naso o parti intime (cfr.: "ti tiro un cricco nei maroni")
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autolesionistra · 3 months
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Caro diario, oggi stavo andando a fare la spesa a piedi, una macchina in strada ha suonato il clacson, mi sono girato e dentro c'era questa tizia con gli occhiali da sole che mi indicava e mi faceva gesti.
Io già faccio fatica a riconoscere la gente quando ce l'ho davanti, figurati in macchina e con gli occhiali da sole. In più da qualche anno c'è il variegato universo di mamme-di-compagni-dei-figli a mettere costantemente in crisi le mie incapacità di riconoscimenti facciali.
Così nel dubbio l'ho salutata calorosamente.
A quel punto mi sono accorto che non avevo più sotto l'ascella la busta della spesa. Mi giro ed era una ventina di metri dietro di me, per terra. La sensazione di essere doppiamente coglione mi ha accompagnato per un pochetto.
Vorrei comunque rassicurare la cara signora che ha tentato di avvisarmi dello smarrimento della busta ed è stata ripagata a saluti sbracciati: il suo sforzo non è stato invano.
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autolesionistra · 3 months
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Varie
Durante la consueta rissa serale i figliuoli hanno dato un cuccio (urto, botta, spintone) al termosifone del bagno, che ha iniziato a pisciare acqua con una certa veemenza. Nel panico generale ho raggiunto la cagnetta (giratubi, pinza a pappagallo) e mentalmente ripassando un paio di avemarie miste ad animali della fattoria ho stretto quello che speravo essere il dado incriminato. E lo era. Mentre asciugavo il culo del termosifone controllando che la perdita fosse stata effettivamente domata pensando se nella vita mi fossi mai sentito più maschio alfa di così (spoiler alert: no) si è avvicinato il primogenito a scusarsi con la tipica mortificazione di chi è certo che sta per essere deportato in Siberia, il ché mi ha fatto ripensare tristemente a certi miei approcci educativi.
L'enforcing del limite dei 30 km/h a Bologna (e se non sapete di cosa sto parlando vi invidio, oh quanto vi invidio) ha avuto come principale effetto negativo per il sottoscritto il sentir parlare pervasivamente ed esclusivamente dell'enforcing del limite dei 30 km/h a Bologna.
Una rigorosa correlazione statistica fra la situazione meteorologica e il numero di merde di cane per m² sui marciapiedi bolognesi sembrerebbe suggerire che i giorni di pioggia siano un inequivocabile segnale di anarchia per i possessori di bestie da guinzaglio
L'intervento di Clare Daly di martedì al parlamento europeo mi fa più male che bene perché ormai è meno doloroso pensare che certi politici non esistano invece di sapere che esistono e che stanno altrove.
Premesso che non avrei le competenze né artistiche né sociali per pronunciarmi quindi il mio parere vale meno di zero, la bellezza dell'apporto del collettivo CHEAP alle strade di Bologna non sarà mai abbastanza decantata.
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autolesionistra · 3 months
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Del resto la timidezza ha accompagnato tutta la mia vita. Da ragazzo non alzavo gli occhi da terra. Strisciavo alle pareti per non esser visto. Sul principio pensavo che fosse una malattia mia o al massimo della mia famiglia. La mamma è di quelle che si intimidiscono davanti a un modulo di telegramma. Il babbo osserva e ascolta, ma non parla. Più tardi ho creduto che la timidezza fosse il male dei montanari. I contadini del piano mi parevano sicuri di sé. Gli operai poi non se ne parla. Ora ho visto che gli operai lasciano ai figli di papà tutti i posti di responsabilità nei partiti e tutti i seggi in parlamento. Dunque son come noi. E la timidezza dei poveri è un mistero più antico. Non glielo so spiegare io che ci son dentro. Forse non è né viltà né eroismo. È solo mancanza di prepotenza.
Don Lorenzo Milani - Lettera a una professoressa
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